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Call for evidence sul piano UE per la prevenzione e la risposta alle crisi sanitarie

La Commissione Europea, Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare (DG SANTE), ha pubblicato una Call for Evidence per l’iniziativa “Union prevention, preparedness and response plan for health crises ”(Piano UE per la prevenzione e la risposta alle crisi sanitarie), prevista per il quarto trimestre del 2025.

L’iniziativa nasce come seguito operativo del Regolamento (UE) 2022/2371 sulle minacce sanitarie transfrontaliere, che obbliga la Commissione a sviluppare un piano comune per rafforzare la capacità dell’Unione di prevenire, prepararsi e rispondere alle emergenze sanitarie.

È possibile partecipare alla call for evidence fino al 29 ottobre 2025. 

Il Piano UE per la prevenzione e la risposta alle crisi sanitarie

Il Piano dell’Unione costituirà un quadro strategico e operativo per coordinare attività di prevenzione, preparazione e risposta a crisi sanitarie, sia biologiche che chimiche, ambientali o di origine sconosciuta. L’obiettivo è potenziare la resilienza del sistema sanitario europeo, favorendo la cooperazione tra Stati membri, Commissione, agenzie dell’UE e organismi internazionali, in particolare l’OMS.

Tra i principali ambiti di intervento figurano:

  • la governance condivisa e l’uso coordinato delle risorse sanitarie europee;
  • la sorveglianza epidemiologica e la valutazione dei rischi;
  • la comunicazione del rischio e la collaborazione multisettoriale;
  • la disponibilità e distribuzione di contromisure mediche;
  • la ricerca e l’innovazione per la risposta rapida alle emergenze.

Il piano seguirà un approccio “One Health”, riconoscendo l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale, e sarà periodicamente testato, aggiornato e armonizzato con i piani nazionali di preparedness.

La Commissione svilupperà il piano in collaborazione con gli Stati membri attraverso l’Health Security Committee, coinvolgendo anche agenzie europee (ECDC, EMA, HERA), organizzazioni internazionali e rappresentanti della società civile. Le attività di consultazione includeranno webinar informativi organizzati sulla Health Policy Platform, per raccogliere feedback e suggerimenti da istituzioni, ricercatori e operatori del settore sanitario.

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Nuovo Partenariato Europeo One Health AMR sulla resistenza antimicrobica

La Commissione Europea ha ufficialmente lanciato il Partenariato Europeo One Health AMR (Antimicrobial Resistance), un’iniziativa ambiziosa da 253 milioni di euro destinata a contrastare una delle più gravi minacce sanitarie globali: la resistenza antimicrobica (AMR).

Co-finanziato dal programma Horizon Europe con 75 milioni di euro, il partenariato One Health AMR avrà una durata di dieci anni e promuoverà la collaborazione tra settori e Paesi per sviluppare soluzioni innovative volte a ridurre l’uso di antimicrobici e prevenire la diffusione di resistenze.

Secondo le stime, l’AMR causa ogni anno oltre 35.000 decessi nell’Unione Europea e 1,27 milioni a livello mondiale (dati 2019), con proiezioni che arrivano fino a 10 milioni di morti l’anno entro il 2050. La resistenza antimicrobica, causata da un uso improprio di antibiotici e da carenze nei sistemi di controllo delle infezioni, mette a rischio la medicina moderna e rappresenta una sfida crescente per i sistemi sanitari e le economie globali.

“L’Europa è pronta a guidare la lotta globale contro la resistenza antimicrobica. Questo Partenariato incarna il nostro impegno a innovare e a proteggere le basi della medicina moderna”, ha dichiarato Ekaterina Zaharieva, Commissaria europea per Startups, Ricerca e Innovazione.

L’Italia nel partenariato One Health AMR

Coordinato dal Consiglio della Ricerca Svedese (Swedish Research Council), il Partenariato One Health AMR riunisce 53 organizzazioni di 30 Paesi e si fonda su un approccio One Health, che riconosce l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale.

Tra le azioni previste figurano bandi transnazionali congiunti per progetti di ricerca e innovazione, il rafforzamento delle capacità di ricerca nei Paesi partecipanti, la valorizzazione dei dati disponibili e il supporto all’attuazione di politiche più efficaci.

A rappresentare l’Italia nel Partenariato sono:

L’iniziativa si basa sui risultati della Joint Programming Initiative on Antimicrobial Resistance (JPIAMR), che dal 2011 ha investito oltre 180 milioni di euro, e risponde agli obiettivi della Raccomandazione del Consiglio del 2023 sull’AMR e del Piano d’Azione Europeo One Health del 2017.

One Health AMR contribuirà anche alla Strategia europea per le Scienze della Vita (Strategy for European Life Sciences), promuovendo lo sviluppo e l’adozione di strumenti innovativi per affrontare l’AMR e consolidando la posizione dell’UE come leader mondiale nel settore entro il 2030.

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Horizon Europe: nuove bozze dei Work Programme 2026–2027 per i Cluster 5 e 6

La Commissione europea ha pubblicato nuove versioni delle bozze dei Work Programme 2026–2027 di Horizon Europe per i Cluster 5 (“Clima, Energia e Mobilità”) e Cluster 6 (“Alimentazione, Bioeconomia, Risorse naturali, Agricoltura e Ambiente”).

Riduzione dei finanziamenti per la ricerca collaborativa

I documenti confermano un calo delle risorse dedicate ai grandi progetti collaborativi (cioè progetti di ricerca che coinvolgono consorzi internazionali di università, centri di ricerca, imprese e istituzioni pubbliche, con l’obiettivo di unire competenze complementari per affrontare sfide comuni).

Per il Cluster 5, i fondi previsti scendono di circa un terzo: da 1,759 miliardi a 1,218 miliardi di euro nel 2026 e da 1,296 miliardi a 862 milioni nel 2027. Tuttavia, una parte significativa delle risorse è stata semplicemente riallocata, in particolare verso le Missions di Horizon Europe (circa 500 milioni di euro) e verso i progetti dimostrativi di tecnologie a basse emissioni (150 milioni di euro).

Il Cluster 6 registra una riduzione analoga: da circa 900 milioni a poco più di 600 milioni di euro annui. Anche in questo caso la variazione è dovuta soprattutto allo spostamento di fondi verso le Missions e il New European Bauhaus (l’iniziativa della Commissione che integra sostenibilità, estetica e inclusione per ripensare gli spazi di vita e lavoro in chiave innovativa e verde).

Razionalizzazione e riduzione dei bandi

Il numero dei grandi bandi passa da 18 a 16, con l’assorbimento di diversi topic all’interno di call già esistenti. L’obiettivo è rendere la struttura più snella e coerente, favorendo al contempo sinergie tra aree tematiche.

Prospettive e impatti sulla salute

Le bozze restano al momento provvisorie: la versione definitiva dei Work Programme sarà adottata entro la fine del 2025. Le scelte di bilancio, sebbene riguardino principalmente clima, energia, mobilità e agricoltura, avranno effetti indiretti anche sulla salute: dalla riduzione degli impatti ambientali allo sviluppo di sistemi alimentari più resilienti, fino alle connessioni nell’ambito del One Health con le Mission “Climate” e “Soil Health and Food”.

 

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OHAMR: avviata ufficialmente la Partnership sulla resistenza antimicrobica

Dopo 14 anni il programma Joint Programming Initiative on Antimicrobial Resistance (JPIAMR) si è ufficialmente concluso il 31 maggio 2025. A raccoglierne il testimone è la nuova Partnership europea su One Health e Resistenza Antimicrobica (EUP OHAMR), attiva da giugno 2025.

La nuova Partnership EUP OHAMR

L’European Partnership on One Health Antimicrobial Resistance (EUP OHAMR) è la nuova iniziativa strategica finanziata da Horizon Europe per contrastare la crescente minaccia della resistenza antimicrobica (AMR) attraverso un approccio integrato One Health, che considera la salute umana, animale e ambientale in maniera interconnessa.

La partnership riunisce 53 organizzazioni da oltre 30 Paesi, con il coordinamento dello Swedish Research Council e un budget complessivo stimato in circa 340 milioni di euro su un orizzonte decennale. L’obiettivo è quello di rafforzare le capacità di ricerca, innovazione e governance europee per ridurre l’impatto dell’AMR su salute pubblica, sistemi sanitari e sostenibilità globale.

Le attività della nuova partnership includono:

  • bandi competitivi transnazionali per progetti di ricerca e innovazione;
  • iniziative di capacity building e policy alignment tra Stati membri;
  • sviluppo di strumenti diagnostici e terapeutici innovativi;
  • rafforzamento della sorveglianza, della prevenzione e della consapevolezza sull’uso prudente degli antimicrobici.

Il primo bando europeo della partnership è atteso per novembre 2025, con focus su trattamenti innovativi e a basso costo. La strategia si fonda sulla nuova Strategic Research and Innovation Agenda (SRIA) pubblicata da JPIAMR, che definisce le priorità di intervento su patogeni batterici, virali, fungini e parassitari, tenendo conto della loro diffusione in ambienti umani, animali e naturali.

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Thematic Networks: aperta la call 2025 per le reti tematiche europee

È aperta la call 2025 per la presentazione di proposte di Thematic Networks nell’ambito della EU Health Policy Platform, la piattaforma collaborativa della Commissione europea per il dialogo tra istituzioni e stakeholder in ambito sanitario.

Le proposte potranno essere inviate entro il 22 agosto 2025 alle ore 23:59 (CEST).

Thematic Networks 2025: collaborazione per politiche sanitarie condivise

Le Thematic Networks sono reti di stakeholder attivi su tematiche di salute pubblica, incaricati di redigere una Joint Statement che raccolga proposte, evidenze e raccomandazioni politiche in uno dei seguenti ambiti prioritari:

  • One Health: dialogo integrato tra salute umana, animale, vegetale e ambiente.
  • Salute cardiovascolare: approccio coordinato alle azioni sanitarie.
  • Innovazione e adozione: fiducia in intelligenza artificiale e digital twin in salute e cura.

Sono ammesse anche proposte su altri temi rilevanti di politica sanitaria, purché motivate da solide evidenze. Le proposte saranno valutate dalla Commissione Europea a settembre 2025, quindi sottoposte a voto pubblico sulla piattaforma Agora. Le 3-4 più votate parteciperanno al ciclo ufficiale delle Thematic Networks 2025.

Le organizzazioni selezionate organizzeranno una serie di webinar (dicembre 2025 – aprile 2026) per presentare il proprio lavoro. Le Joint Statements saranno presentate durante l’EU Health Policy Platform Annual Meeting nella primavera 2026.

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Salute Globale

Commissione UE: rafforzare il coordinamento istituzionale UE per l’approccio One Health

Il 20 e 21 maggio 2025 si è tenuto a Bruxelles un incontro chiave tra i rappresentanti della Cross-agency One Health Task Force – composta da ECDC, EMA, EFSA, EEA ed ECHA – e i funzionari della Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare (DG SANTE), insieme ad altri organismi della Commissione europea. L’iniziativa ha rappresentato un passo importante per rafforzare il coordinamento dell’approccio One Health a livello europeo, in linea con il crescente riconoscimento internazionale del tema, testimoniato anche dall’adozione del nuovo Pandemic Agreement all’Assemblea Mondiale della Sanità.

Un confronto strategico su governance, priorità comuni e resistenza antimicrobica

Durante l’incontro, ospitato da DG SANTE, i partecipanti hanno fatto il punto sull’attuazione del Framework for Action della Task Force interagenzia, definendo le prossime tappe per migliorare la collaborazione tra le agenzie e i servizi della Commissione. In particolare, è stata annunciata la creazione di un working group interagenzia dedicato alla resistenza antimicrobica (AMR), con l’obiettivo di favorire uno scambio efficace di informazioni e iniziative sul tema.

È stata inoltre discussa l’attuazione del parere fornito dal Scientific Advice Mechanism sulla governance One Health nell’UE, focalizzandosi sui sei orientamenti strategici identificati. Le agenzie e i servizi della Commissione hanno esplorato modalità per contribuire congiuntamente all’attuazione delle raccomandazioni, rafforzando l’integrazione tra salute pubblica, salute animale e protezione ambientale.

Un’alleanza one health per la sicurezza sanitaria dell’UE

L’incontro ha riaffermato l’impegno della Commissione europea e delle agenzie UE per promuovere un coordinamento intersettoriale solido e continuativo, fondamentale per affrontare in maniera integrata le sfide sanitarie emergenti. In un contesto globale in cui l’approccio One Health sta acquisendo un ruolo sempre più centrale, l’UE intende consolidare il proprio contributo attraverso una governance rafforzata, sistemi di sorveglianza integrati e una cooperazione strutturata tra i settori coinvolti.

 

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L’EHMA pubblica un articolo che aiuta a “definire la gestione della salute”

La gestione dell’assistenza sanitaria si è tradizionalmente concentrata sull’efficienza operativa delle strutture sanitarie. Tuttavia, il concetto di gestione della salute amplia questa prospettiva, includendo politiche sanitarie, governance e un approccio integrato ai determinanti sociali, economici e ambientali della salute.

L’articolo dell’EHMA sulla gestione della salute

L’articolo pubblicato sull’International Journal of Health Planning and Management dell’EHMA “Definire la gestione della salute: A Conceptual Foundation for Excellence Through Efficiency, Sustainability and Equity”, colma queste lacune proponendo un quadro coesivo per il settore. Sviluppato attraverso una solida metodologia qualitativa, che comprende discussioni di focus group e la convalida tramite interviste ad esperti, evidenzia l’importanza di affrontare i determinanti sociali, ambientali ed economici della salute, promuovendo la collaborazione intersettoriale e riconoscendo l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale attraverso l’approccio “One Health”.

I risultati forniscono una base per affrontare sfide come il cambiamento climatico, le pandemie e le disuguaglianze sanitarie, promuovendo al contempo l’eccellenza nell’erogazione dei servizi sanitari. Informando i curricula che preparano i manager sanitari a navigare in sistemi complessi, guidando politiche basate sull’evidenza che promuovono l’efficienza, la sostenibilità e l’equità e sostenendo modelli di governance collaborativa, questo articolo offre implicazioni di vasta portata per i sistemi sanitari.

L’articolo completo è disponibile ad accesso libero sull’International Journal of Health Planning and Management al seguente LINK.

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Salute Globale cure integrate

La Commissione riceve il parere scientifico sull’approccio One Health nell’UE

Lo Scientific Advice Mechanism della Commissione Europea ha recentemente pubblicato un evidence report che analizza l’importanza dell’approccio One Health per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite.

Cosa si intende per approccio One Health

One Health è un approccio integrato che riconosce l’interconnessione tra salute umana, salute animale e salute ambientale. Questo modello considera questi ambiti come parti di un sistema unico e interdipendente, proponendo politiche che li affrontino collettivamente per ottenere risultati ottimali per tutti. Le prove scientifiche dimostrano che i benefici dell’applicazione di One Health si estendono a vari settori, tra cui i sistemi sanitari, la sicurezza alimentare, le malattie zoonotiche, la resistenza antimicrobica e le malattie tropicali.

Questo approccio è fondamentale per affrontare le complesse sfide degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite, in particolare quelle legate alla salute globale, alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità ambientale. Alcune politiche dell’UE sono già in linea con questo approccio, come:

  • Zero Pollution Action Plan, che punta a ridurre l’inquinamento ambientale;
  • Animal Health Law, che tutela la salute e il benessere degli animali;
  • Strategy on Climate Change, che affronta l’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute.

Tuttavia, è necessaria un’ulteriore enfasi su questo approccio, in particolare nell’alimentazione e nell’agricoltura, dove è fondamentale un passaggio a sistemi più sostenibili. Politiche come il Green Deal europeo e la strategia Farm-to-Fork trarrebbero vantaggio da un’attenzione più forte a One Health.

Per implementare One Health in modo efficace, l’UE deve promuovere una maggiore integrazione tra le varie aree politiche, supportata da una forte leadership politica. L’Europa dovrebbe anche svolgere un ruolo attivo negli sforzi globali per sviluppare politiche integrate, condividendo le best practices e incorporando One Health nell’istruzione e nella consapevolezza pubblica. Inoltre, l’UE deve migliorare i sistemi di sorveglianza e monitoraggio per rilevare minacce emergenti tra specie e ambienti.

Infine, è necessaria una miglior produttività degli interventi One Health, sui collegamenti tra salute mentale e fisica e su quei comportamenti interconnessi compresi in quest’approccio, come il commercio di animali selvatici, la gestione dell’acqua ed il consenso delle vaccinazioni.

 

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Parlamento Europeo: Audizioni di conferma dei commissari europei designati

Dal 4 al 12 novembre si sono tenute le audizioni dei Commissari UE. Dopo che la Presidente eletta, Ursula von der Leyen, ha illustrato la squadra proposta per la Commissione europea 2024-2029, il Parlamento ha esaminato i singoli candidati per valutarne l’idoneità.

La commissione per lo sviluppo regionale ha interrogato Raffaele Fitto, candidato italiano a vicepresidente esecutivo della Commissione responsabile per la coesione e le riforme

Nelle sue osservazioni introduttive, R. Fitto ha dichiarato la sua intenzione di rispondere alle sfide demografiche e di offrire opportunità a tutti, in particolare ai giovani, affinché possano rimanere nelle loro regioni d’origine. Si è inoltre impegnato a utilizzare il cosiddetto “approccio basato sul territorio” per rispondere meglio alle esigenze locali e collaborare più strettamente con le loro autorità.

Per quanto riguarda il futuro della politica di coesione, R. Fitto afferma che deve essere semplificata e resa più flessibile, ricordando il portafoglio dedicato alla semplificazione a disposizione della Commissione. In risposta alle domande sugli sforzi volti a rafforzare le regioni rurali colpite dallo spopolamento e dalla fuga di cervelli, R. Fitto sottolinea l’importanza di garantire un’occupazione di alta qualità, la capacità amministrativa locale, le infrastrutture soprattutto digitali, e i servizi pubblici in ogni regione. Si è inoltre impegnato a sostenere lo sviluppo dei talenti, le opportunità di lavoro e l’attuazione del Fondo per una transizione giusta.

Infine, R. Fitto si è impegnato a rispettare lo Stato di diritto quale principio fondamentale dell’UE.

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Audizione del Commissario designato Olivér Várhelyi, candidato ungherese alla carica di commissario per la Salute e il benessere degli animali.

O. Várhelyi ha affermato che avrebbe lavorato per migliorare la salute dei cittadini basandosi sull’Unione sanitaria dell’UE, dando priorità alle misure di prevenzione sanitaria, assicurando la disponibilità dei trattamenti e dei medicinali necessari e garantendo che la ricerca clinica rimanga e cresca in Europa applicando l’approccio “One Health“.

Per quanto concerne i medicinali critici, il Commissario designato ha sottolineato il suo impegno a contribuire a concludere il lavoro sulla riforma farmaceutica dell’UE e a completarlo con un nuovo Critical Medicines Act. A tal proposito verrà proposto un nuovo European Biotech Act, come abilitatore dell’innovazione, e lancerà una revisione della legislazione UE sui dispositivi medici e delle norme contro l’uso del tabacco.

In merito alla lotta contro il cancro e le malattie cardiovascolari, O. Várhelyi ha sottolineato l’importanza di implementare il piano UE per combattere il cancro e ha promesso un’iniziativa simile per affrontare le malattie cardiovascolari. Inoltre porrà attenzione su vari problemi sanitari urgenti, tra cui i problemi di salute mentale tra i giovani e la lotta alla resistenza antimicrobica. Garantirà inoltre la corretta applicazione del quadro legislativo esistente, in particolare lo spazio europeo dei dati sanitari e le norme sulle minacce sanitarie transfrontaliere.

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Le commissioni per lo sviluppo, i diritti delle donne, le libertà civili e l’ambiente hanno interrogato Hadja Lahbib, candidata per il portafoglio Preparazione, gestione delle crisi e uguaglianza.

H. Lahbib ha risposto a domande riguardanti il ​​potenziamento, la preparazione e gestione delle crisi future tramite meccanismi come l’UCPM e RescEU, la garanzia di risorse adeguate nell’attuale e nel prossimo QFP e la fornitura di un equo sostegno finanziario alle regioni colpite da calamità. In merito alla tematica dell’uguaglianza la Commissaria designata ha annunciato che, in occasione della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo 2025, presenterà una Roadmap per i diritti delle donne che fungerà da bussola per la futura strategia per l’uguaglianza di genere a partire dall’anno prossimo. Ha anche promesso misure mirate per una rinnovata strategia di uguaglianza LGBTIQ+ post-2025, tra cui incentivi, il divieto di terapie di conversione e una nuova strategia antirazzismo.

Infine, H. Lahbib spingerà per un approccio integrato a livello di Commissione per supportare i paesi fragili che attraversano crisi umanitarie, in particolare attraverso un’applicazione più coerente del triplice nesso umanitario-pace-sviluppo.

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Prossime tappe

Il presidente della commissione e i coordinatori dei gruppi politici si riuniranno dopo l’audizione per valutare le prestazioni e le qualifiche del commissario designato. Sulla base delle raccomandazioni delle commissioni, la Conferenza dei presidenti (la Presidente del PE Metsola e i presidenti dei gruppi politici) effettuerà la valutazione finale e dichiarerà chiuse le audizioni il 21 novembre. Una volta che la Conferenza dei presidenti avrà dichiarato chiuse tutte le audizioni, le lettere di valutazione saranno pubblicate.

A seguito delle audizioni di conferma, il Parlamento voterà in plenaria per approvare o respingere l’intera Commissione europea.

L’elezione da parte dei deputati al Parlamento europeo dell’intero collegio dei commissari (a maggioranza dei voti espressi, per appello nominale) è attualmente prevista durante la sessione plenaria del 25-28 novembre a Strasburgo.

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18-24 NOVEMBRE: Settimana mondiale di sensibilizzazione sulla resistenza antimicrobica

Dal 18-24 novembre si tiene la Settimana mondiale di sensibilizzazione sulla resistenza antimicrobica (World AMR Awareness Week – WAAW), una campagna globale che si celebra ogni anno per migliorare la consapevolezza e la comprensione della resistenza antimicrobica. L’obiettivo di questa ricorrenza è incoraggiare le migliori pratiche tra il pubblico, gli stakeholder di One Health ed i decisori politici, che svolgono tutti un ruolo fondamentale nel ridurre l’ulteriore insorgenza e diffusione della resistenza antimicrobica.

la Settimana mondiale di sensibilizzazione sulla resistenza antimicrobica 2024

La resistenza antimicrobica (AMR) si verifica quando batteri, virus, funghi e parassiti non rispondono più agli agenti antimicrobici. Come risultato della resistenza ai farmaci, gli antibiotici e altri agenti antimicrobici diventano inefficaci e le infezioni diventano difficili o impossibili da trattare, aumentando il rischio di diffusione della malattia, malattia grave e morte.

La WAAW mira a promuovere le best practice tra gli stakeholder di One Health per ridurre l’insorgenza e la diffusione di infezioni resistenti ai farmaci. Il tema del 2024 è “Istruire. Sostenere. Agire ora” ed è stato scelto in base al feedback di un sondaggio online tra le parti interessate dei settori della salute umana, animale, vegetale e ambientale, che ha raccolto quasi 200 risposte a livello globale.

L’ AMR è una crisi socioeconomica e sanitaria globale urgente. Ha un impatto significativo sulla salute umana e animale, sulla produzione alimentare e sull’ambiente. I patogeni resistenti ai farmaci rappresentano una minaccia per tutti, ovunque. Tuttavia, si può fare molto di più per aumentare la consapevolezza del pubblico e delle parti interessate.

Pertanto, il tema di quest’anno invita la comunità globale a educare le parti interessate sulla resistenza antimicrobica, a sostenere impegni coraggiosi e ad adottare azioni concrete in risposta alla resistenza antimicrobica. L’incontro di alto livello dell’UNGA del 2024 sulla resistenza antimicrobica e la quarta conferenza ministeriale globale di alto livello sulla resistenza antimicrobica, ad esempio, offrono una finestra di opportunità critica per impegni politici e finanziari, nonché una maggiore responsabilità in risposta alla resistenza antimicrobica. Sono necessarie una leadership politica, un’advocacy e una responsabilità più forti a tutti i livelli ed è giunto il momento di agire.

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