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EuroHealthNet sostiene il nuovo gruppo di interesse del Parlamento UE sulle disuguaglianze sanitarie

È stato recentemente lanciato al Parlamento europeo un nuovo gruppo di interesse dedicato alle disuguaglianze sanitarie, alla prevenzione e ai fattori di rischio. L’azione, che riunisce eurodeputati provenienti da diversi gruppi politici, si propone di promuovere un’azione più incisiva a livello europeo sui determinanti sociali e commerciali della salute, favorendo approcci integrati e basati sull’equità. La rete EuroHealthNet sostiene ufficialmente questa iniziativa.

Un’iniziativa trasversale sulle disuguaglianze sanitarie sostenuta dalla società civile

Il gruppo è copresieduto da Vytenis Andriukaitis (S&D), Manuela Ripa (PPE), Vlad Voiculescu (Renew), Ignazio Marino (Verdi/ALE), Aurelijus Veryga (ECR) e Ondřej Dostál (Non iscritti), con il supporto dei Segretariati di Eurocare, EuroHealthNet ed EUPHA (quest’ultima in rappresentanza di ASPHER). L’obiettivo è stimolare un dibattito politico più attento alla prevenzione delle malattie non trasmissibili, alla regolamentazione dei fattori di rischio e al rafforzamento del ruolo della società civile nell’elaborazione delle politiche sanitarie.

Prevenzione e salute pubblica tra le priorità

Nonostante le malattie non trasmissibili siano responsabili dell’80% dei decessi nell’UE, la prevenzione continua a rappresentare una quota marginale nei bilanci sanitari nazionali. Il gruppo di interesse intende sostenere politiche che affrontino le cause profonde delle disuguaglianze sanitarie, anche in relazione all’influenza esercitata da settori come tabacco, alcol, alimenti ultra-processati e combustibili fossili.

Rafforzare il quadro europeo per la salute pubblica

Il gruppo promuove una serie di raccomandazioni per rafforzare la dimensione della salute pubblica nell’azione dell’UE attraverso l’intervento sulle disuguaglianze sanitarie, tra cui:

  • l’integrazione della prevenzione in tutte le politiche europee e nella strategia di sicurezza sanitaria;
  • una regolamentazione efficace per ridurre i conflitti di interesse e le interferenze commerciali;
  • il rafforzamento del personale e delle competenze di sanità pubblica;
  • un maggiore allineamento tra PAC e obiettivi di salute;
  • l’adozione di misure normative, come l’etichettatura chiara di alcolici e alimenti, per favorire scelte consapevoli dei consumatori.

L’iniziativa si inserisce nel dibattito più ampio sul futuro delle politiche sanitarie europee, in vista della prossima legislatura e della definizione delle priorità strategiche dell’UE in materia di salute e prevenzione.

 

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Horizon Europe: pubblicata la bozza del Work Programme 2026–2027 per il cluster salute

La Commissione europea pubblicherà ufficialmente i Work Programme di Horizon Europe per il biennio 2026–2027 solo al termine di quest’anno, ma le prime bozze in circolazione a Bruxelles iniziano a delineare con chiarezza le priorità strategiche in ambito sanitario. Il Cluster 1 – Health conferma il proprio orientamento verso sfide sistemiche e intersettoriali, a partire dalla crescente attenzione all’impatto del cambiamento climatico sulla salute umana.

SALUTE – Temi del Work Programme 2026-2027:
Clima e resilienza sanitaria

Nella fase finale di Horizon Europe, la costruzione di sistemi sanitari resilienti al clima assume un ruolo centrale. Le bozze prevedono nuove call per esplorare strategie di adattamento, affrontare i rischi legati a zoonosi e malattie trasmesse da vettori, e integrare l’approccio One Health nel disegno delle politiche sanitarie e territoriali.

Salute digitale e attenzione ai rischi emergenti

Continua l’investimento nelle tecnologie digitali per la salute, con un focus particolare sull’intelligenza artificiale applicata alla ricerca biomedica, alla diagnostica e alla regolazione. Accanto alle opportunità, tuttavia, la Commissione invita a esplorare anche gli impatti avversi di tali strumenti, con particolare attenzione alla salute mentale di bambini e giovani adulti, sollecitando un approccio etico e responsabile all’innovazione.

Equità e innovazione nei sistemi sanitari

Il nuovo programma promette inoltre maggiori opportunità per progetti volti a migliorare l’accesso equo a cure di alta qualità, anche attraverso meccanismi innovativi di procurement pubblico. L’obiettivo è supportare soluzioni che rispondano ai bisogni delle popolazioni più vulnerabili, contribuendo a ridurre le disuguaglianze tra e dentro gli Stati membri.

Next steps:

Le bozze sono ancora in fase di revisione, ma forniscono indicazioni utili per orientare la progettazione futura. La versione definitiva del Work Programme 2026–2027 sarà adottata e pubblicata entro la fine del 2025.

 

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Salute mentale

Il progetto Mentality alla 17ª Conferenza Europea di Sanità Pubblica

In occasione della 17ª Conferenza Europea di Sanità Pubblica, tenutasi recentemente, il Progetto Mentality ha posto al centro del dibattito la promozione della salute mentale, con un focus particolare sul supporto alle fasce vulnerabili della popolazione.

L’evento, che rappresenta un momento chiave per lo scambio di conoscenze e buone pratiche nel campo della sanità pubblica, ha visto la partecipazione di esperti, istituzioni e organizzazioni internazionali impegnate a rafforzare l’accesso ai servizi di salute mentale in Europa.

Il progetto Mentality

Il progetto Mentality, sostenuto da Mental Health Europe, mira a sensibilizzare e promuovere interventi efficaci per garantire che i gruppi più esposti a disagio psicologico ricevano il supporto adeguato. Durante la conferenza, è stata sottolineata l’importanza di sviluppare politiche inclusive e risorse mirate per affrontare le sfide della salute mentale, soprattutto in un contesto in cui crisi globali e disuguaglianze sociali acuiscono il rischio di marginalizzazione.

Tra le tematiche emerse spicca la necessità di adottare approcci basati sull’equità, garantendo a tutti i cittadini pari opportunità di accesso a cure integrate e servizi di supporto psicologico. Il progetto Mentality, con le sue attività e ricerche, rappresenta un esempio concreto di come sia possibile promuovere un cambiamento positivo, lavorando a stretto contatto con enti locali e comunità per sviluppare strumenti di intervento efficaci e inclusivi.

La partecipazione a eventi come la Conferenza Europea di Sanità Pubblica rafforza l’impegno verso una sanità più giusta e accessibile, in cui la salute mentale sia riconosciuta come priorità fondamentale nell’agenda politica e sociale.

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digital health

Report OMS 2023-2024 sul progresso della salute digitale in Europa

La trasformazione digitale del settore sanitario sta registrando importanti progressi nella Regione Europea dell’OMS, come evidenziato dal report biennale dell’OMS Europa sull’Action Plan per la salute digitale nella Regione Europea 2023–2030. Questo report, accompagnato da un nuovo set di azioni illustrative, riflette le necessità in evoluzione e gli ultimi sviluppi nel campo della salute digitale, delineando i risultati raggiunti in tutte le 18 aree chiave del piano d’azione.

Il lavoro di OMS Europa in questi due anni sulla salute digitale

In questi due anni, l’OMS Europa ha lavorato con i 53 Stati Membri della Regione per promuovere l’adozione di soluzioni digitali orientate al paziente, migliorare l’accesso alle cure e rafforzare i sistemi sanitari. Tra i principali obiettivi raggiunti, figurano lo sviluppo di linee guida, il rafforzamento delle competenze in ambito digitale e l’implementazione di reti di collaborazione che favoriscono l’innovazione e la condivisione delle conoscenze.

Principali risultati del report e prospettive future

Grazie a partnership con organizzazioni internazionali, istituzioni accademiche e società civile, sono stati pubblicati 14 report tecnici, tra cui studi sull’intelligenza artificiale (AI), la telemedicina e l’equità nella salute digitale. Inoltre, iniziative come il Decoding Data and Digital Health e il Strategic Partners’ Initiative for Data and Digital Health, che coinvolge oltre 100 istituzioni in 24 Paesi, hanno favorito la collaborazione regionale.

Dal 2022, oltre 30 Paesi hanno beneficiato di attività di formazione per rafforzare l’alfabetizzazione digitale, mentre 15 Paesi hanno dato priorità al miglioramento dei sistemi informativi sanitari e all’espansione della telemedicina, con particolare attenzione alle aree rurali. Guardando al futuro, l’OMS Europa si concentrerà su temi come l’utilizzo dell’AI in sanità, la sostenibilità climatica, l’invecchiamento sano e la lotta alla resistenza antimicrobica, puntando a garantire un accesso equo e sicuro alle tecnologie digitali.

Con l’inizio del terzo anno dell’Action Plan, l’OMS Europa continuerà a supportare gli Stati Membri nello sviluppo di soluzioni innovative, ospitando il terzo Simposio OMS sul futuro dei sistemi sanitari nell’era digitale nel 2025 e lavorando alla creazione di un quadro europeo per misurare l’equità nella salute digitale.

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OMS: lanciata la prima Dichiarazione dei giovani sulla creazione di società sane

Il Consiglio dei giovani dell’OMS ha lanciato la sua prima Dichiarazione dei giovani sulla creazione di società sane, con una serie di inviti all’azione elaborati e ispirati dai giovani di tutto il mondo. Gli inviti sono rivolti agli stessi giovani affinché svolgano un ruolo centrale nella co-creazione di società più sane a livello globale.

La Dichiarazione dei giovani sulla creazione di società sane

La Dichiarazione è stata lanciata durante il World Health Summit svoltosi a Berlino gli scorsi 13 e 15 ottobre, e delinea 10 appelli all’azione che assicurano:

  • Accesso, equità e inclusione per i giovani nell’istruzione, rimuovendo le barriere e progettando un’offerta che rispecchi le diverse esigenze sanitarie dei singoli e delle comunità.
  • Programmi scolastici nazionali completi su salute, cambiamenti climatici e alfabetizzazione digitale.
  • Istruzione di qualità e adattabile attraverso ambienti di apprendimento flessibili e reattivi.
  • Coinvolgimento e leadership dei giovani nella progettazione e nell’attuazione di politiche e programmi sanitari.
  • Assistenza sanitaria inclusiva, accessibile e incentrata sulla prevenzione, anche per i giovani appartenenti a gruppi emarginati e vulnerabili.
  • Investimento nei giovani per consentire loro di diventare leader e promuovere soluzioni nei settori della salute, del cambiamento climatico e dell’istruzione.
  • Creazione di spazi coraggiosi per ambienti sani che proteggono i giovani dalle barriere sociali e istituzionali e li mantengono al sicuro da violenza, molestie e altre pratiche dannose.
  • Coinvolgimento dei giovani da parte di governi, organizzazioni internazionali e della società civile nella creazione congiunta di politiche sui bisogni sanitari prioritari.
  • Valorizzazione delle esperienze dei giovani, compresa la loro diversità e i loro punti di vista, nello sviluppo e nell’attuazione delle politiche sanitarie.
  • Maggiore sostegno alle organizzazioni giovanili di base come mezzo per investire nelle generazioni future.

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UNITE: firmata la dichiarazione a sostegno dell’accordo pandemico dell’OMS

I parlamentari di tutto il mondo si sono riuniti al Summit globale UNITE di Berlino per firmare una dichiarazione a sostegno dell’Accordo sulla pandemia dell’Organizzazione mondiale della sanità. La dichiarazione, firmata dal Presidente di UNITE, dai membri del suo consiglio e dai parlamentari di tutto il mondo, segna un impegno significativo da parte dei parlamentari per rafforzare la preparazione alla pandemia, la risposta e l’accesso equo alla salute.

L’accordo pandemico dell’OMS

L’accordo sulla pandemia, attualmente in fase di negoziazione da parte degli Stati membri dell’OMS, mira a colmare le lacune esposte dalla pandemia di COVID-19 e le minacce poste da mpox e altre epidemie. Il documento dell’OMS rappresenta un’opportunità storica per prevenire le pandemie e rafforzare le nostre capacità di preparazione e risposta globali. I firmatari, con questa dichiarazione, vogliono mostrare il loro sostegno all’accordo, e soprattutto il loro impegno a garantire che i suoi principi di equità, solidarietà e cooperazione globale siano pienamente realizzati in ogni nazione, al fine di garantire la sicurezza sanitaria globale e salvaguardare le popolazioni da future pandemie.

La dichiarazione parlamentare globale sottolinea quattro impegni chiave:

  1. Equità al centro: garantire un accesso equo agli strumenti sanitari correlati alla pandemia in base alle esigenze di salute pubblica per tutti, in particolare nei paesi con minori risorse.
  2. Solidarietà globale: rafforzare la cooperazione internazionale per costruire sistemi sanitari resilienti in grado di prevenire e rispondere alle pandemie.
  3. Azione legislativa: sostenere la ratifica e l’attuazione dell’accordo sulla pandemia all’interno delle legislature nazionali, ove opportuno.
  4. Combattere la disinformazione: fornire alle comunità informazioni sanitarie basate su prove per contrastare la diffusione di informazioni errate dannose.

L’accordo sottolinea anche l’importanza di finanziamenti sostenibili, ricerca e sviluppo e sforzi di rafforzamento delle capacità per garantire che i paesi possano rispondere rapidamente ed efficacemente alle emergenze sanitarie.

Come parte del loro impegno, i parlamentari lavoreranno a stretto contatto con l’OMS e altre organizzazioni internazionali per garantire che il Pandemic Agreement venga implementato in un modo che avvantaggi tutti i paesi, in particolare quelli con risorse limitate. Si prevede che la dichiarazione firmata a Berlino agisca da catalizzatore per l’azione parlamentare globale, promuovendo la collaborazione e la solidarietà tra le nazioni.

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OMS: Nuove linee guida per sperimentazioni cliniche più efficaci ed eque

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha introdotto nuove linee guida “Guidance for best practices for clinical trials” volte a migliorare la progettazione, l’esecuzione e la supervisione delle sperimentazioni cliniche nei paesi di tutti i livelli di reddito. Queste linee guida mirano a rafforzare i sistemi di ricerca e sviluppo (R&S) guidati dai paesi, promuovendo un accesso più equo a interventi sanitari sicuri ed efficaci. L’obiettivo finale è rendere questi interventi più accessibili e convenienti in tutto il mondo, garantendo progressi più rapidi nella salute globale.

Sviluppata attraverso ampie consultazioni con quasi 3.000 stakeholder da 48 paesi, la guida dell’OMS copre un’ampia gamma di interventi sanitari, tra cui prodotti farmaceutici, vaccini, diagnosi, cure preventive e trattamenti tradizionali.

Le nuove linee guida OMS sulle sperimentazioni cliniche

Per la prima volta, l’OMS fornisce raccomandazioni specifiche per le autorità sanitarie e di regolamentazione nazionali, nonché per i finanziatori, su come migliorare le sperimentazioni cliniche. Le linee guida affrontano sfide chiave, tra cui una progettazione scadente delle sperimentazioni, la mancanza di diversità nelle popolazioni partecipanti, infrastrutture inadeguate e ritardi burocratici, che possono comportare costi significativi, sia in termini di denaro che di vite umane.

Esiste una significativa disparità tra i paesi ad alto reddito (HIC) e i paesi a basso e medio reddito (LMIC) quando si tratta di sperimentazioni cliniche. Nel 2022, sono stati condotti oltre 27.000 studi clinici in 86 HIC, rispetto ai quasi 25.000 in 131 LMIC. Spesso, gli LMIC vengono inclusi negli studi clinici a causa del loro elevato carico di malattia, ma i dati generati avvantaggiano principalmente gli HIC, con scarso impatto sugli stessi LMIC.

Inoltre, nel 2022, meno del 5% degli studi clinici ha coinvolto donne incinte e solo il 13% ha incluso bambini. Questa sottorappresentazione riduce la qualità delle prove per questi gruppi e limita il loro accesso agli interventi necessari. Le linee guida richiedono pertanto, una maggiore inclusione delle popolazioni a rischio negli studi clinici fin dalle prime fasi, con un’attenzione alle valutazioni della sicurezza e ai processi di consenso etico.

Infine, il documento dell’OMS, sostiene l’implementazione degli ecosistemi nazionali di R&S attraverso finanziamenti sostenibili per supportare un migliore processo decisionale e accelerare l’adozione di innovazioni sanitarie a livello globale.

 

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8 MAGGIO: Giornata mondiale della Talassemia

La Giornata mondiale della talassemia, che ricorre ogni anno l’8 maggio, è una giornata di sensibilizzazione globale che ha l’obiettivo di creare equità nell’assistenza sanitaria, sociale e di altro tipo, nonché per l’accesso alla diagnosi e alle terapie per le persone che vivono con questa condizione.

La Giornata mondiale della Talassemia 2024

Circa 100 milioni di persone in tutto il mondo sono portatrici di geni responsabili della malattia e più di 300.000 bambini, nati ogni anno, ne mostrano forme gravi. Pertanto, la Giornata dedicata alla talassemia è un potente appello ad aumentare la consapevolezza su questa forma di anemia cronica e sul suo impatto, celebrando al tempo stesso la solidarietà delle persone resilienti e della comunità talassemica in tutto il mondo.

La giornata è stata istituita ed è coordinata dalla Federazione Internazionale della Talassemia (ΤΙF) con il supporto delle sue oltre 200 organizzazioni membri e funge da punto focale per promuovere gli sforzi di difesa contro questa malattia a livello locale, nazionale e internazionale.

Quest’anno il tema della Giornata mondiale è “Dare potere alle vite umane, abbracciare il progresso: un trattamento della talassemia equo e accessibile per tutti”, e vuole far sì che i progressi nel trattamento e nella cura non siano privilegi di pochi, ma un diritto di tutti gli individui affetti da questa condizione, indipendentemente dai loro vincoli geografici o economici.

Per visualizzare la campagna ufficiale della Giornata mondiale della talassemia per il 2024 clicca sopra al seguente LINK.

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G7: conclusa la prima riunione dei Ministri della Salute

Il 28 febbraio u.s si è aperta la prima riunione dei Ministri della Salute del G7, nella quale la commissaria Kyriakides si è unita ai suoi omologhi di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America per fare il punto sui negoziati in corso presso l’OMS.

I Ministri della Sanità in tale occasione hanno adottato una dichiarazione congiunta esprimendo il loro forte sostegno per la positiva conclusione dei negoziati sull’Accordo sulla pandemia e sugli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale (IHR). Inoltre, i Ministri si sono impegnati a continuare a lavorare con tutti i paesi e le parti interessate per adottare norme efficaci e attuabili che possano salvare vite umane e rafforzare l’equità in tutto il mondo.

i punti salienti della prima riunione dei Ministri della Salute del G7

Nel corso della ministeriale sono state approfondite le tematiche relative alle strategie di prevenzione, preparazione e risposta alle emergenze sanitarie e al sostegno ai paesi più vulnerabili per migliorare la resilienza dei sistemi sanitari. Al centro del confronto anche la promozione delle attività di prevenzione lungo tutto il corso della vita, con particolare attenzione agli stili di vita corretti e alla prevenzione delle malattie croniche, oncologiche e non trasmissibili anche attraverso l’innovazione tecnologica, inclusa l’intelligenza artificiale. È stato inoltre condiviso l’obiettivo di migliorare la cooperazione multidisciplinare in ottica One Health per tutelare la salute umana, animale e dell’ambiente e per ridurre il rischio di future emergenze sanitarie legate al cambiamento climatico, all’inquinamento e alla perdita di biodiversità.

I ministri hanno sottolineato l’importanza dell’accordo pandemico e della revisione delle norme internazionali per far fronte agli insegnamenti tratti dalla pandemia di Covid-19 e per colmare le lacune attuali lungo l’intero ciclo, dalla prevenzione, preparazione e risposta alle emergenze sanitarie.

La dichiarazione evidenzia inoltre i diversi sforzi che i membri del G7 hanno intrapreso negli ultimi anni e l’ulteriore impegno a sostenere la diversificazione regionale della produzione di contromisure mediche, con azioni come l’iniziativa Team Europe da 1,3 miliardi di euro sulla produzione e l’accesso a vaccini, medicinali e servizi sanitari in Africa.

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Azione collettiva per un’IA responsabile nella salute

Il documento pubblicato dall’OCSE (biblioteca online dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) denominato “Azione collettiva per un’IA responsabile nella salute”, fornisce una panoramica del contesto e dello stato attuale dell’intelligenza artificiale in ambito sanitario, con le prospettive su opportunità, rischi e ostacoli del futuro dell’IA.

Il documento propone diverse aree da esplorare affinché i decisori politici possano promuovere il futuro dell’intelligenza artificiale responsabile nella sanità, che sia adattabile ai cambiamenti, rispetti gli individui, sostenga l’equità e raggiunga migliori risultati sanitari per tutti.

IL DOCUMENTO DELL’OCSE

Le aree da esplorare riguardano la fiducia, lo sviluppo delle capacità, la valutazione e la collaborazione. Queste aree riconoscono come le forze primarie necessarie per sbloccare il valore dell’intelligenza artificiale siano basate sulle persone e non su fattori tecnici.

Gli autori identificano politiche disallineate, mancanza di standard, frammentazione del sistema sanitario, responsabilità poco chiare e insufficiente fiducia e comprensione nella sanità digitale come i principali ostacoli per promuovere l’innovazione responsabile dell’IA nella sanità.

Nel documento vengono inoltre elencati diversi “rischi” che possono rallentare l’evoluzione dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario, come risultati distorti e dannosi o disinformazione, problemi di privacy e sicurezza, perdita di connessione umana e prestazioni nel mondo reale e deriva di dati/modelli.

In aggiunta, il documento suggerisce azioni pratiche per poter migliorare l’affidabilità, sviluppare capacità, valutare ed evolvere soluzioni, come:

1. Azioni per migliorare la fiducia nell’uso delle soluzioni di IA da parte dei sistemi sanitari:

▪ coinvolgere e ascoltare le preoccupazioni del pubblico e dei fornitori e coinvolgere le parti interessate rispetto a opportunità, rischi e controlli
▪ riferire pubblicamente e supervisionare le prestazioni dell’IA
▪ stabilire regole sul controllo dei dati
▪ incentivare e supervisionare l’adesione alle pratiche di IA responsabile

2. AzionE NEL sviluppare capacità per un’IA responsabile:

▪ far crescere la cultura dell’IA e basata sui dati tra tutte le parti interessate
▪ (ri)formazione della forza lavoro
▪ costruire capacità tecniche e capacità sufficienti per supportare soluzioni di IA responsabile

3 Azioni per valutare, validare ed evolvere le soluzioni di intelligenza artificiale:

▪ valutare l’impatto dell’intelligenza artificiale/investimenti digitali
▪ valutare l’intelligenza artificiale/capacità digitale
▪ evolvere soluzioni di intelligenza artificiale per nuove popolazioni e fattori ambientali
▪ evolvere valutazioni (dinamiche) delle tecnologie sanitarie per l’era digitale

4. Azioni per accelerare l’IA nel settore sanitario:

▪ adottare un approccio agile alla regolamentazione e alla supervisione dell’IA sanitaria
▪ stabilire partenariati pubblico-privato-persona-fornitore
▪ elevare la governance dei dati sanitari
▪ leadership e collaborazione per un impatto collettivo

 

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