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Commissione UE: Presentato il progetto di bilancio per il 2026

La Commissione europea ha pubblicato lo Stato di previsione per l’esercizio finanziario 2026, che delinea la proposta di bilancio e la programmazione finanziaria per l’anno. Il progetto di bilancio per il 2026 ammonta a 193,26 miliardi di euro, a cui si aggiungono 105,32 miliardi di euro provenienti dallo strumento di ripresa NextGenerationEU.

Le risorse stanziate saranno destinate al finanziamento delle principali priorità dell’Unione europea, tra cui: mercato unico, innovazione, trasformazione digitale, coesione, resilienza, valori fondamentali, risorse naturali, ambiente, sicurezza e difesa.

bilancio 2026: salute

Per quanto riguarda l’ambito della salute, il bilancio 2026 conferma il ruolo centrale del programma EU4Health (2021–2027) nel rafforzare un’Unione europea della salute più solida e reattiva. Il programma mira a potenziare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle minacce sanitarie, promuove la salute pubblica e migliora la diagnosi e il trattamento delle malattie, sia trasmissibili che croniche. Particolare attenzione è dedicata alla riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure e al sostegno ai sistemi sanitari in situazioni di crisi, come nel caso del supporto ai rifugiati ucraini.

EU4Health contribuisce inoltre all’attuazione del Critical Medicines Act e finanzia progetti legati allo sviluppo e alla produzione di biotecnologie, in linea con gli obiettivi della piattaforma STEP. Tra le iniziative collegate si annoverano il Piano europeo di lotta contro il cancro e la Strategia farmaceutica per l’Europa, oltre al sostegno alla digitalizzazione dei sistemi sanitari e alla creazione dello Spazio europeo dei dati sanitari. Per il 2026, al programma sono destinati 684,9 milioni di euro, di cui 360,1 milioni come rafforzamento specifico. Le agenzie europee ECDC, EMA ed EFSA svolgono un ruolo essenziale nel coordinamento e nell’attuazione delle azioni sanitarie previste.

Il bilancio annuale dovrà essere formalmente adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio entro la fine dell’anno.

Tutti i documenti relativi al processo di adozione del bilancio 2026 sono disponibili al seguente LINK.

EVENTO “Invest in what matters

Il 2 luglio 2025, dalle 10:00 alle 12:00 CEST, si svolgerà presso il Parlamento europeo a Bruxelles (con possibilità di partecipazione online) l’evento “Invest in what matters”, promosso per riflettere sul futuro quadro finanziario pluriennale (MFF) dell’Unione Europea oltre il 2027.

Organizzato dal Parlamento europeo, l’evento sarà un’occasione per presentare la nuova campagna istituzionale volta a rendere più trasparente e partecipato il bilancio UE. I cittadini e gli stakeholder potranno confrontarsi con i decisori sulle priorità da finanziare nei prossimi anni e sull’importanza di investire in ciò che conta davvero per l’Europa.

La partecipazione è gratuita previa registrazione obbligatoria.

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Horizon Europe: pubblicata la bozza del Work Programme 2026–2027 per il cluster salute

La Commissione europea pubblicherà ufficialmente i Work Programme di Horizon Europe per il biennio 2026–2027 solo al termine di quest’anno, ma le prime bozze in circolazione a Bruxelles iniziano a delineare con chiarezza le priorità strategiche in ambito sanitario. Il Cluster 1 – Health conferma il proprio orientamento verso sfide sistemiche e intersettoriali, a partire dalla crescente attenzione all’impatto del cambiamento climatico sulla salute umana.

SALUTE – Temi del Work Programme 2026-2027:
Clima e resilienza sanitaria

Nella fase finale di Horizon Europe, la costruzione di sistemi sanitari resilienti al clima assume un ruolo centrale. Le bozze prevedono nuove call per esplorare strategie di adattamento, affrontare i rischi legati a zoonosi e malattie trasmesse da vettori, e integrare l’approccio One Health nel disegno delle politiche sanitarie e territoriali.

Salute digitale e attenzione ai rischi emergenti

Continua l’investimento nelle tecnologie digitali per la salute, con un focus particolare sull’intelligenza artificiale applicata alla ricerca biomedica, alla diagnostica e alla regolazione. Accanto alle opportunità, tuttavia, la Commissione invita a esplorare anche gli impatti avversi di tali strumenti, con particolare attenzione alla salute mentale di bambini e giovani adulti, sollecitando un approccio etico e responsabile all’innovazione.

Equità e innovazione nei sistemi sanitari

Il nuovo programma promette inoltre maggiori opportunità per progetti volti a migliorare l’accesso equo a cure di alta qualità, anche attraverso meccanismi innovativi di procurement pubblico. L’obiettivo è supportare soluzioni che rispondano ai bisogni delle popolazioni più vulnerabili, contribuendo a ridurre le disuguaglianze tra e dentro gli Stati membri.

Next steps:

Le bozze sono ancora in fase di revisione, ma forniscono indicazioni utili per orientare la progettazione futura. La versione definitiva del Work Programme 2026–2027 sarà adottata e pubblicata entro la fine del 2025.

 

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Salute Globale

ECDC: pubblicato report su scenari e sfide future per la salute pubblica

Il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) ha pubblicato i risultati della propria iniziativa di strategic foresight, avviata nel 2022 per esplorare e anticipare le sfide che la salute pubblica europea potrebbe dover affrontare nei prossimi anni. Il processo ha combinato più metodi analitici e scenari previsionali per rafforzare la preparazione e resilienza dell’ECDC, delineando un insieme di azioni strategiche orientate al lungo termine.

Sfide ricorrenti nei futuri possibili

Nonostante la diversità degli scenari elaborati, alcune sfide emergono con costanza:

  • Cambiamento climatico: aumento del rischio di malattie trasmesse da vettori, zoonosi e patologie legate ad acqua e alimenti. Si evidenzia la necessità di strategie One Health che integrino salute umana, animale e ambientale.
  • Prevenzione sotto pressione: la crescente sfiducia nelle istituzioni, la frammentazione sociale e la disinformazione minano l’efficacia delle misure preventive come le vaccinazioni.
  • Pressioni demografiche e sociali: invecchiamento, disuguaglianze e minore accesso alle cure rendono i sistemi sanitari più vulnerabili, specie per gruppi a rischio come anziani e persone con fragilità psicosociali.
  • Digitalizzazione e dati: le tecnologie emergenti e l’intelligenza artificiale offrono opportunità per la sorveglianza, ma l’accesso ai dati può variare radicalmente, creando nuovi rischi.
  • Governance incerta: mutamenti nei modelli di governance potrebbero incidere sul ruolo operativo dell’ECDC e sulla capacità di risposta delle autorità sanitarie.
Le azioni proposte dall’ECDC

Sulla base di questi elementi, il report individua cinque linee d’azione prioritarie:

  • Comunicazione e fiducia pubblica: migliorare le capacità di informazione per raggiungere tutti i segmenti della popolazione.
  • Gestione e accesso ai dati: sviluppare competenze per operare in contesti di disponibilità limitata o frammentata dei dati.
  • Competenze specialistiche: investire in expertise su clima, scienze comportamentali, economia sanitaria, modelli predittivi e intelligenza artificiale.
  • Coinvolgimento delle comunità vulnerabili: costruire rapporti di fiducia con i gruppi più a rischio.
  • Collaborazione internazionale: rafforzare il coordinamento con OMS e altri enti sanitari per una rete di risposta integrata.

 

Per accedere al report si prega di consultare il seguente LINK.
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CdR: Rafforzamento dei sistemi e del personale sanitario

Il Comitato Europeo delle Regioni (CdR) ha adottato un parere che evidenzia come la carenza di personale sanitario rappresenti una minaccia per la resilienza sociale dell’Unione Europea. Secondo il CdR, le regioni prive di adeguati servizi sanitari tendono a registrare ritardi economici, mettendo a rischio la stabilità e aumentando la pressione sui sistemi sanitari nazionali.

Il parere del CdR

Il parere, approvato durante la sessione plenaria del 14 maggio 2025, sottolinea l’importanza di affrontare le sfide legate alla carenza di personale sanitario per garantire la coesione sociale e territoriale nell’UE. Il CdR invita le istituzioni europee e gli Stati membri a implementare politiche efficaci per attrarre e trattenere professionisti della salute, specialmente nelle aree rurali e periferiche.

Inoltre, il Comitato raccomanda di rafforzare la cooperazione tra i livelli di governo e di investire in formazione, condizioni di lavoro dignitose e incentivi per il personale sanitario. Tali misure sono ritenute essenziali per garantire un accesso equo ai servizi sanitari e per sostenere la resilienza delle comunità locali.

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Parlamento Europeo: approvate le priorità di bilancio 2026

Il Parlamento Europeo ha adottato le linee guida per il bilancio dell’Unione Europea del 2026, ponendo l’accento su resilienza e preparazione alle crisi.

Le priorità includono il rafforzamento delle capacità di difesa e sicurezza, l’autonomia strategica e la coesione sociale, economica e territoriale.

le priorità per il bilancio dell’Unione Europea 2026

Gli eurodeputati sottolineano l’importanza di investimenti in ricerca, innovazione, salute, energia, migrazione e protezione delle frontiere, nonché nelle transizioni digitale e verde. Si evidenzia la necessità di sostenere programmi sanitari, educativi e culturali, con particolare attenzione ai giovani.

Inoltre, il Parlamento esprime preoccupazione per i costi di rimborso del piano di recupero NextGenerationEU, sottolineando l’importanza di mantenere intatti i programmi e i fondi dell’Unione.

Queste linee guida serviranno come base per i negoziati con il Consiglio e la Commissione, con l’obiettivo di raggiungere un accordo entro la fine dell’anno.

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Evento Osservatorio UE: l’impatto dell’aumento dei costi sui sistemi sanitari

L’inflazione e l’aumento dei prezzi registrati negli ultimi anni hanno avuto conseguenze non soltanto sulle scelte di consumo dei cittadini dell’UE, ma anche e soprattutto sui sistemi sanitari dei paesi che ne fanno parte.

I crescenti costi hanno richiamato l’attenzione sull’esigenza dei sistemi sanitari di dover implementare delle strategie di resilienza, che permettano di adattare ai recenti mutamenti inflazionistici e all’aumento dei costi i servizi e le tecniche di misurazione dei prezzi dei servizi sanitari.

Il webinar dell’Osservatorio per analizzare l’aumento dei costi sanitari

L’Osservatorio Europeo sui sistemi e le politiche sanitarie organizza un webinar il prossimo 17 settembre, dalle ore 13 alle ore 14, per discutere ed analizzare il fenomeno dell’inflazione e dell’aumento dei costi legati ai sistemi sanitari e alla loro tenuta.

L’evento vedrà la presenza di ospiti di rilievo nel campo quali:

Jonathan Cylus, Osservatorio Europeo sui sistemi e le politiche sanitarie, UK + Ufficio dell’OMS di Barcellona per il finanziamento dei sistemi sanitari, Spagna;

Irene Papanicolas, Brown School of Public Health, USA;

Luca Lorenzoni, OCSE, Parigi.

 

È possibile registrarsi all’evento cliccando questo LINK.

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JRC: Nuova azione preparatoria per l’innovazione a favore dei territori

Il Joint Research Centre (JRC) della Commissione ha annunciato una nuova azione preparatoria dell’UE sull’innovazione per le trasformazioni basate sul territorio, sostenuta dal Parlamento europeo e in corso dal 2024 al 2026.

L’azione di JRC per l’innovazione TERRITORIALE

L’azione sarà fondata sull’esperienza delle Partnership per l’innovazione regionale, guidata dall’ACTIONbook pubblicato dal JRC come risorsa completa per responsabilizzare gli stakeholder locali, regionali e nazionali in tutta l’UE sul benessere sociale e lo sviluppo resiliente al clima.

L’Azione si svolgerà e offrirà una combinazione di attività di sensibilizzazione, sviluppo delle capacità e sperimentazione a tutti i territori interessati degli Stati membri e dei Paesi associati dell’UE, facilitando un approccio innovativo trasformativo nei territori partecipanti.

La partecipazione sarà aperta ai territori interessati tramite una manifestazione d’interesse, il cui lancio è previsto per ottobre 2024 e che resterà aperta per circa 5 settimane.

 

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CdR: Città e regioni chiedono finanziamenti UE per l’innovazione locale

Nel corso del dibattito della plenaria del Comitato delle Regioni (CdR), svoltosi a Bruxelles lo scorso 19 giugno (con focus su elezioni, agricoltura e clima)i membri del Comitato hanno riportato gli esempi di successo a sostegno degli ecosistemi regionali di innovazione. Tra questi, si sono evidenziate le Regional Innovation Valleys – RIV, di recente creazione, che si stanno già dimostrando efficaci nel migliorare la competitività, la resilienza e la coesione economica e sociale.

GLI ESITE DELLA PLENARIA DEL CDR

La politica di coesione dell’UE e il programma quadro Horizon Europe sono i principali strumenti finanziari a sostegno della ricerca e dell’innovazione nell’UE, anche a livello regionale e locale. Nel dibattito con i commissari responsabili di questi strumenti di investimento, i membri del CdR hanno condiviso la loro esperienza dal campo e le loro opinioni sulle priorità strategiche per gli investimenti nell’innovazione nel prossimo decennio.

I leader regionali e locali hanno chiesto che la politica di coesione e il programma Horizon Europe non vengano indeboliti nelle riforme future, poiché forniscono un approccio locale all’innovazione, assicurano la resilienza regionale e migliorano la competitività dell’UE. Il prossimo periodo di programmazione dell’UE, oltre il 2027, dovrebbe quindi garantire la continuità delle due politiche e dei flussi di finanziamento, evitando qualsiasi taglio di bilancio.

I membri hanno anche chiesto un migliore coordinamento tra la pianificazione della coesione e dell’innovazione, utilizzando tutti i mezzi disponibili per renderne più efficace la promozione basata sul territorio.

Durante il dibattito plenario, Elisa Ferreira (Commissaria europea per la Coesione e le riforme) e Iliana Ivanova (Commissaria europea responsabile per l’Innovazione e la ricerca), hanno annunciato l’elenco delle regioni nominate per le Regional Innovation Valleys (RIV). Questa iniziativa sostenuta dal Comitato europeo delle regioni mira a creare una comunità di regioni e città che collaborano sulla base delle loro strategie di specializzazione intelligente per risolvere le sfide locali e aumentare la competitività europea.

Le RIV sono state elogiate come un esempio molto concreto di supporto all’innovazione e alla competitività locale, grazie al buon coordinamento e alle sinergie raggiunte tra i fondi di coesione e innovazione. Il CdR ha chiesto che questo progetto venisse continuato e ampliato, rendendo le RIV uno strumento di finanziamento permanente.

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Presentato il pacchetto di primavera del semestre europeo

La Commissione ha presentato agli Stati membri gli orientamenti politici nell’ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo 2024. Gli orientamenti hanno l’obbiettivo di costruire un’economia solida che garantisca competitività, resilienza e prosperità a lungo termine per tutti, mantenendo al contempo finanze pubbliche sane, di fronte a un contesto geopolitico difficile.

gli orientamenti politici del pacchetto di primavera del semestre europeo 2024

Con questi orientamenti l’UE si impegna a migliorare la propria competitività e leadership globale, rafforzando la sua autonomia strategica aperta, promuovendo così la crescita della produttività, gli investimenti e colmando le carenze di manodopera e competenze. Per garantire tali obiettivi è necessario un approccio integrato in vari settori, quali: stabilità macroeconomica, sostenibilità ambientale, produttività ed equità.

Il semestre europeo mira a garantire tale coordinamento, aiutandosi attraverso l’attivazione di NextGenerationEU e dei programmi di coesione. Il ciclo include anche relazioni sui progressi verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile e le priorità di investimento per il prossimo riesame della politica di coesione.

Negli ultimi cinque anni, il semestre europeo ha sostenuto risposte economiche coordinate durante crisi eccezionali come la pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina. Le previsioni economiche per il 2024 indicano una crescita del PIL dell’1,0% nell’UE e dello 0,8% nella zona euro, con un’ulteriore accelerazione prevista per il 2025.

Raccomandazioni per gli stati membri

Sulla base dei report nazionali del 2024, la Commissione ha proposto delle raccomandazioni specifiche per paese (CSR) atte a fornire indicazioni agli Stati membri su come affrontare le sfide all’interno di tematiche quali: politiche di bilancio, attuazione dei piani nazionali e programmi di coesione e sfide strutturali emergenti, con particolare attenzione al miglioramento della competitività.

L’attuazione efficace di NextGenerationEU ha sostenuto la ripresa dell’UE verso un futuro più verde, digitale, equo e resiliente. Finora, la Commissione ha erogato oltre 240 miliardi di euro agli Stati membri. Tuttavia, alcuni Stati devono affrontare ritardi e sfide strutturali per realizzare tempestivamente gli investimenti e le riforme.

Le raccomandazioni strategiche invitano pertanto gli Stati membri a promuovere la competitività migliorando il contesto imprenditoriale, sostenendo l’istruzione e la formazione di qualità, facilitando l’accesso ai finanziamenti e accelerando la transizione verde e digitale. Il nuovo quadro di governance economica prevede che il 2024 sia un anno di transizione per il coordinamento delle politiche di bilancio.

Valutazione delle sfide della convergenza sociale

La Commissione Europea ha analizzato per la prima volta anche le sfide sociali, occupazionali e di competenze di ciascuno Stato membro in due fasi, utilizzando un quadro di valutazione sociale riveduto e principi di convergenza sociale.

La prima fase dell’analisi è inclusa nella relazione comune sull’occupazione 2024, mentre la seconda fase, pubblicata a maggio, offre un’analisi dettagliata su sette Stati membri: Bulgaria, Estonia, Spagna, Italia, Lituania, Ungheria e Romania.

Orientamenti in materia di occupazione

La Commissione ha proposto inoltre alcuni orientamenti per le politiche occupazionali degli Stati membri per il 2024, con l’obiettivo di rendere le politiche sociali e occupazionali più eque e inclusive. Questi orientamenti aggiornano quelli del 2023, includendo azioni per colmare le carenze di competenze e manodopera, migliorare le competenze di base e digitali, e affrontare l’impatto delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e la gestione algoritmica, sul mondo del lavoro. Sono incluse anche iniziative politiche rilevanti in ambiti come il lavoro mediante piattaforme digitali, l’economia sociale e gli alloggi a prezzi accessibili.

Infine, la Commissione enfatizza l’importanza di monitorare i progressi verso gli obiettivi dell’UE per il 2030 e gli obiettivi nazionali in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà.

Futuri sviluppi

Infine, la Commissione propone orientamenti per le politiche occupazionali degli Stati membri, aggiornati per colmare le carenze di competenze e manodopera e per affrontare l’impatto delle nuove tecnologie sul lavoro. La Commissione invita l’Eurogruppo e il Consiglio a esaminare e approvare gli orientamenti proposti e attende un dialogo costruttivo con il Parlamento europeo.

 

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Commissione UE: Proposta la bozza di bilancio UE 2025

La Commissione ha proposto un bilancio annuale dell’UE di 199,7 miliardi di euro per il 2025. Il bilancio sarà integrato da una stima di 72 miliardi di euro di esborsi nell’ambito di NextGenerationEU. Questa consistente dotazione finanziaria sosterrà l’UE nel soddisfare le sue priorità politiche, integrando al contempo i cambiamenti concordati nella revisione intermedia del Quadro finanziario pluriennale (QFP) nel febbraio 2024.

Il bilancio UE 2025

La bozza di bilancio 2025 indirizza i fondi dove possono fare la differenza maggiore, in cooperazione e in linea con le esigenze degli Stati membri dell’UE e dei partner UE in tutto il mondo per rendere l’Europa più resiliente e adatta al futuro a vantaggio dei cittadini e delle aziende. Ciò sarà fatto promuovendo le transizioni verdi e digitali, creando posti di lavoro e rafforzando al contempo l’autonomia strategica e il ruolo globale dell’Europa. Inoltre, il bilancio consentirà il supporto alle tecnologie critiche chiave attraverso la piattaforma Strategic Technologies for Europe (STEP).

Gli importi del bilancio verranno stanziati per le diverse priorità come segue:

  • 53,8 miliardi di euro per la politica agricola comune e 0,9 miliardi di euro per il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, per gli agricoltori e i pescatori europei, ma anche per rafforzare la resilienza dei settori agroalimentare e della pesca e per fornire il margine necessario per la gestione delle crisi.
  • 49,2 miliardi di euro per lo sviluppo regionale e la coesione a sostegno della coesione economica, sociale e territoriale, nonché delle infrastrutture a sostegno della transizione verde e dei progetti prioritari dell’Unione.
  • 16,3 miliardi di euro per sostenere i partner UE e gli interessi correlati nel mondo, di cui, tra gli altri, 10,9 miliardi di euro nell’ambito dello Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale — Europa globale (NDICI — Europa globale), 2,2 miliardi di euro per lo Strumento di assistenza preadesione (IPA III) e 0,5 miliardi di euro per il Fondo di crescita per i Balcani occidentali, nonché 1,9 miliardi di euro per gli Aiuti umanitari (HUMA).
  • Saranno disponibili ulteriori 4,3 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni nell’ambito dello strumento per l’Ucraina, cui si aggiungeranno 10,9 miliardi di euro sotto forma di prestiti.
  • 13,5 miliardi di euro per la ricerca e l’innovazione, di cui principalmente 12,7 miliardi di euro per Horizon Europe, il programma di ricerca di punta dell’Unione. Il progetto di bilancio include anche il finanziamento dell’European Chips Act nell’ambito di Horizon Europe e tramite ridistribuzione da altri programmi.
  • 4,6 miliardi di euro per investimenti strategici europei, di cui 2,8 miliardi di euro per il meccanismo per collegare l’Europa per migliorare le infrastrutture transfrontaliere; 1,1 miliardi di euro per il programma Europa digitale per dare forma al futuro digitale dell’Unione; e 378 milioni di euro per InvestEU per le priorità chiave (ricerca e innovazione, doppia transizione verde e digitale, settore sanitario e tecnologie strategiche).
  • 2,1 miliardi di euro di spesa dedicata allo spazio, principalmente per il Programma spaziale europeo, che riunirà l’azione dell’Unione in questo settore strategico.
  • 11,8 miliardi di euro per resilienza e valori, di cui, tra gli altri, 5,2 miliardi di euro per i crescenti costi di prestito per NGEU, 4 miliardi di euro per Erasmus+ per creare opportunità di istruzione e mobilità per le persone, 352 milioni di euro per sostenere artisti e creatori in tutta Europa e 235 milioni di euro per promuovere giustizia, diritti e valori.
  • 2,4 miliardi di euro per l’ambiente e l’azione per il clima, di cui principalmente 771 milioni di euro per il programma LIFE a sostegno della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici e 1,5 miliardi di euro per il Fondo per una transizione giusta per garantire che la transizione verde funzioni per tutti.
  • 2,7 miliardi di euro per la protezione delle frontiere, di cui principalmente 1,4 miliardi di euro per il Fondo per la gestione integrata delle frontiere (IBMF) e 997 milioni di euro (contributo totale dell’UE) per l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex).
  • 2,1 miliardi di euro per la spesa legata alla migrazione all’interno dell’UE , di cui principalmente 1,9 miliardi di euro per sostenere migranti e richiedenti asilo, in linea con i valori e le priorità UE.
  • 1,8 miliardi di euro per affrontare le sfide della difesa, di cui principalmente 1,4 miliardi di euro per sostenere lo sviluppo delle capacità e la ricerca nell’ambito del Fondo europeo per la difesa (FES) e 244,5 milioni di euro per sostenere la mobilità militare.
  • 977 milioni di euro per garantire il funzionamento del mercato unico, di cui 613 milioni di euro per il programma per il mercato unico e 205 milioni di euro per lavori in materia di lotta contro le frodi, fiscalità e dogane.
  • 583 milioni di euro per EU4Health per garantire una risposta sanitaria completa alle esigenze delle persone, nonché 203 milioni di euro per il meccanismo di protezione civile dell’Unione (rescEU) per poter dispiegare rapidamente assistenza operativa in caso di crisi.
  • 784 milioni di euro per la sicurezza, di cui 334 milioni di euro destinati al Fondo per la sicurezza interna (ISF), che combatterà il terrorismo, la radicalizzazione, la criminalità organizzata e la criminalità informatica.
  • 196 milioni di euro per connessioni satellitari sicure nell’ambito del nuovo programma dell’Unione per la connettività sicura.

Il progetto di bilancio per il 2025 fa parte del bilancio a lungo termine dell’Unione adottato alla fine del  2020 e modificato nel febbraio 2024, compresi i successivi adeguamenti tecnici, e mira a trasformare le sue priorità in risultati annuali concreti.

Il bilancio annuale per il 2025 dovrà essere formalmente adottato dall’Autorità di bilancio entro la fine dell’anno.

 

Per visualizzare la pagina dedicata alle Q&A relative al Bilancio UE 2025, si prega di consultare il seguente LINK.

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