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Strategia Europea per l’Assistenza: un anno dopo l’adozione

La Strategia Europea per l’Assistenza, sin dalla sua adozione lo scorso anno, svolge un ruolo cruciale nell’implementazione dei principi enunciati nel Pilastro Europeo dei Diritti Sociali. In particolare, si concentra su temi fondamentali come l’uguaglianza di genere, la conciliazione tra lavoro e famiglia, l’assistenza all’infanzia e l’assistenza a lungo termine.

La Strategia Europea per l’Assistenza e la Raccomandazione sull’Assistenza a Lungo Termine contribuiranno al raggiungimento dei tre obiettivi sociali dell’UE per il 2030, che riguardano l’occupazione, lo sviluppo delle competenze e la riduzione della povertà.

Queste iniziative si inseriscono nell’ambito più ampio della Strategia per l’Uguaglianza di Genere 2020-2025 dell’UE e traggono ispirazione da altre importanti iniziative dell’UE, come la Raccomandazione sull’Istruzione e l’Assistenza all’Infanzia, la Strategia dell’UE sui Diritti del Bambino e la Raccomandazione sulla Garanzia Europea per l’Infanzia.

Lo sviluppo della Strategia Europea per l’Assistenza:

Gli Stati membri stanno attivamente sostenendo questi processi e iniziative di riforma per garantire un’assistenza a lungo termine di alta qualità e accessibile. Hanno nominato coordinatori nazionali incaricati di progettare e monitorare queste riforme a livello nazionale.

Recentemente, il primo di una serie di eventi di apprendimento reciproco tra coordinatori nazionali ed esperti ha affrontato il tema della qualità dell’assistenza a lungo termine, un aspetto cruciale delle raccomandazioni del Consiglio Europeo.

Per sostenere ulteriormente queste riforme all’interno della Strategia Europea per l’Assistenza, 18 Stati membri stanno utilizzando il Fondo per la Ripresa e la Resilienza. Inoltre, l’UE offre supporto finanziario aggiuntivo attraverso vari fondi, tra cui il Fondo Sociale Europeo+, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, il Fondo per una Transizione Giusta, Horizon Europe e i programmi Digital Europe.

La Commissione Europea fornirà assistenza tecnica a almeno 5 Stati membri per la progettazione delle riforme nell’assistenza a lungo termine.

Inoltre, la Commissione Europea ha stretto un partenariato strategico con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per supportare la formazione degli assistenti informali e aiutare gli Stati membri nella progettazione delle riforme a livello nazionale.

La raccolta dati per monitorare l’assistenza a lungo termine è in costante miglioramento, con sforzi congiunti della Commissione e del Comitato per la Protezione Sociale.

Nel campo dell’uguaglianza di genere, servizi di cura, fornitori di istruzione e formazione, insieme ai partner sociali, hanno stretto un partenariato ampio e impegnativo nell’aprile 2023. L’obiettivo è formare almeno il 60% della forza lavoro dell’assistenza a lungo termine (equivalente a 3,8 milioni di lavoratori) ogni anno entro il 2030.

Il 10 luglio 2023, è stato istituito il nuovo Comitato Europeo di Dialogo Sociale per i Servizi Sociali, iniziativa che riunisce datori di lavoro e i sindacati del settore, con l’obiettivo di promuovere il miglioramento delle condizioni di lavoro.

Ulteriori iniziative della Commissione nell’ambito della Strategia Europea per l’Assistenza:

Infine, a marzo 2023, la Commissione Europea ha lanciato una campagna di comunicazione, per sfidare gli stereotipi di genere che ancora ostacolano la condivisione equa delle responsabilità genitoriali tra madri e padri.

La Commissione inoltre continua a monitorare attentamente l’attuazione della direttiva 2019/1158 relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza, con particolare attenzione ai congedi di paternità e genitoriali non trasferibili, mirati a correggere la distribuzione ineguale delle responsabilità di cura tra donne e uomini.

A giugno 2023, sempre nell’ambito della Strategia Europea per l’Assistenza, la Commissione ha anche co-organizzato un seminario con EQUINET per individuare misure volte a contrastare il possibile trattamento sfavorevole dei lavoratori che prendono congedi familiari, coinvolgendo rappresentanti degli organismi per l’uguaglianza e delle ispezioni del lavoro.

 

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Conferenza delle Regioni ripartisce le risorse PNRR sulla telemedicina

La Conferenza delle Regioni ha emesso parere favorevole in merito alla ripartizione delle risorse previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PnRR) destinate ai servizi di Telemedicina. Tale iniziativa ha consentito il varo di un decreto all’interno della Conferenza Stato-Regioni, che autorizza investimenti per un ammontare complessivo di 750 milioni di euro, finalizzati a garantire l’accesso ai servizi a un contingente di almeno 200.000 cittadini.

Contestualmente, le Regioni e le Province Autonome hanno già predisposto piani operativi specifici al fine di quantificare il loro fabbisogno di servizi minimi di telemedicina e, di conseguenza, il numero di persone che necessitano di assistenza in questo ambito.

I prossimi passi per l’avviamento degli investimenti sulla telemedicina:

Agenas, ovvero l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali, è stata designata come soggetto attuatore degli investimenti, destinando a essa un finanziamento pari a 50 milioni di euro. Inoltre, alle Regioni e alle Province autonome saranno allocate risorse per un importo complessivo di 432.049.248 euro, i quali verranno suddivisi in base alle effettive necessità relative ai servizi essenziali nel campo della telemedicina.

Tali risorse sono vincolate all’acquisto di attrezzature e servizi, e seguiranno le procedure di gara effettuate dalle Regioni capofila, nello specifico la Lombardia per quanto concerne i servizi minimi di telemedicina e la Puglia per ciò che riguarda le postazioni di lavoro, in conformità alle specifiche esigenze individuate.

 

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SOTEU 2023: sintesi del discorso della presidente Von der Leyen

Di fronte al Parlamento europeo di Strasburgo riunito in sessione plenaria il 13.09.2023, la presidente della CE Ursula Von der Leyen ha tenuto il SOTEU, l’ultimo discorso annuale sullo Stato dell’Unione Europea del suo mandato.

Il discorso della presidente Von der Leyen

Il SOTEU è stato l’occasione per fare il punto sui risultati ottenuti durante il mandato della presidente Von der Leyen, nonché per presentare le sfide principali che ne caratterizzeranno il prossimo, tra cui:

  • Il fatto di aver portato a termine più del 90% delle linee guida che erano state presentate nel 2019
  • L’ambizione che ha caratterizzato il suo mandato, dagli investimenti del NextGenEU al Green Deal, sul quale occorre mantenere la strategia ed continuare ad integrarla per garantire un futuro alle giovani generazioni, dal’European Wind Power Package, al 2040 target sul clima, all’iniziativa sulla resilienza dell’acqua
  • L’appello contro la violenza sulle donne, perché non può esserci vera uguaglianza fintanto che non ci sarà libertà piena. “No, è no”.
  • L‘indagine anti-sovvenzioni avviata dalla Commissione per quello che riguarda i veicoli elettrici provenienti dalla Cina. A tal proposito si è ribadita l’importanza della concorrenza leale non alterata da investimenti e sussidi statali ingenti che provocano una distorsione dei mercati
  • La richiesta a Mario Draghi di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea per affrontare le tre sfide del futuro: lavoro, inflazione e ambiente commerciale. In particolare sull’inflazione, la Von der Leyen ha sottolineato quanto la BCE stia facendo per superare questo periodo di crisi, come gli investimenti in campo energetico. La presidente ha inoltre ribadito l’impossibilità etica per l’Europa di effettuare investimenti dove non si rispetta il “rule of law”
  • La questione climatica: il pianeta è in ebollizione, questa è stata l’estate più calda mai registrata e le condizioni estreme verificatesi in Grecia e Spagna non sono altro che segnali di un pianeta che chiede un cambio di rotta
  • L’estensione della protezione temporanea agli ucraini nell’UE. L’Europa ha investito 12 miliardi di euro per fronteggiare la situazione. Il futuro dell’Ucraina è in Europa, come lo è per la Moldavia e i paesi dell’ovest dei Balcani. Ha anche aggiunto di non avere ulteriori indugi nel far entrare Romania e Bulgaria nell’area Schengen, anche seguito del lavoro svolto sulle migrazioni su cui l’UE sta arrivando ad uno storico accordo che renderà la gestione più “umana”
  • L’importanza del tema dell’Intelligenza Artificiale sulla quale è importante stabilire misure protettive, come il Digital Services Act, e un sistema unico di governance antropocentrica e innovazione responsabile. I supercomputer dell’UE verranno messi a disposizioni delle start-up di IA per addestrare i loro modelli come parte di una strategia che metta l’Europa al centro dell’era digitale
  • Il rafforzamento del ruolo internazionale dell’Europa, e della sua strategia di difesa industriale e di approvvigionamento, in maniera tale che possa consolidare la partnership con l’Africa, promuovendo lo stile di vita Europeo.

 

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Primo incontro OMS Europa Unità BCI – Insight comportamentali e culturali per la salute

Il modo in cui ci comportiamo è una parte essenziale della nostra salute e del nostro benessere: dai i comportamenti legati allo stile di vita come bere alcolici, fumare, essere fisicamente inattivi o mangiare cibi malsani, ai comportamenti protettivi come indossare una maschera o usare il preservativo, alle interazioni con i servizi e le cure sanitarie, ad esempio vaccinazione o i piani di trattamento, tutto influisce sullo stato di salute.

L’OMS utilizza gli insight comportamentali e culturali (unità BCI) per comprendere questi comportamenti, cosa li guida e cosa li impedisce. Questa conoscenza è preziosa per garantire politiche sanitarie, servizi e comunicazioni efficaci, adattati ai bisogni e alle circostanze delle persone e delle comunità.

L’evento mirava a supportare inoltre l’attuazione del “Quadro d’azione regionale europeo quinquennale per approfondimenti comportamentali e culturali per la salute“, concordato dagli Stati membri nella 72a sessione del Consiglio Regionale dell’OMS a settembre 2022 ed è stato il primo incontro di persona per la rete dei focal point BCI degli Stati membri, istituita nel 2021.

Tra gli obiettivi specifici dell’unità BCI:

  • promuovere la collaborazione e consolidare una comunità di pratica BCI regionale
  • definire la direzione per la BCI per la salute, implementando il quadro d’azione dell’unità BCI
  • rafforzare la conoscenza, le opportunità e la fiducia nell’applicazione della BCI
  • promuovere la collaborazione tra partner e paesi regionali e internazionali.

In apertura dei lavori è stata organizzata una formazione introduttiva sulla BCI e sull’approccio Tailoring Health Programs sviluppato dall’OMS.

L’applicazione di conoscenze comportamentali e culturali è un’iniziativa faro del Programma di lavoro europeo 2020-2025 – “Azione unita per una salute migliore”. L’unità BCI può aiutare a combattere le sfide sanitarie che coinvolgono il comportamento umano. L’approccio è basato sull’evidenza: esplora sistematicamente le barriere individuali, strutturali e socioculturali e i fattori che determinano i comportamenti sanitari e utilizza queste intuizioni per sviluppare e migliorare le politiche, i servizi e la comunicazione relativi alla salute.

 

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ALSII 2023: I ricercatori italiani sono secondi in UE nelle Life Sciences, ma è fuga di cervelli

L’indice Ambrosetti sull’innovazione sistemica nell’ambito delle scienze sociali (ALSII) posiziona l’Italia all’ottavo posto assoluto sui 27 Paesi dell’Unione Europea nell’ecosistema della ricerca. L’Italia è cresciuta molto negli ultimi anni, guadagnando una posizione nella classifica generale, sebbene ci si trovi attualmente molto lontani dai paesi di riferimento in UE quali Danimarca, Germania e Belgio.

Dal momento che l’ecosistema della Ricerca e dell’Innovazione nelle Scienze della Vita sta diventando sempre più competitivo e centrale nelle dinamiche di sviluppo dei paesi, è doveroso analizzare i parametri che definiscano il quadro, elencando i pregi e i difetti del nostro sistema. L’obiettivo dichiarato è poter apporre le migliorie necessarie che scongiurino un ennesimo perpetrarsi della “fuga di cervelli”, che tra il 2013 e il 2021 ha registrato un +41,8%.

I dati sui ricercatori nell’ALSII 2023

L’Italia eccelle in molti campi del settore, dall’efficacia dell’ecosistema innovativo o il numero di pubblicazioni scientifiche nelle Life Sciences (Scienze della vita), entrambe categorie in cui siamo secondi soltanto alla Germania. L’Italia è inoltre prima per ciò che concerne le citazioni nelle pubblicazioni su riviste scientifiche su tesi che riguardano le Life Sciences e terza per l’export di medicinali e prodotti farmaceutici.

Per ciò che concerne le principali lacune del belpaese, l’Italia è molto indietro per ciò che riguarda il capitale umano qualificato (dodicesima), il numero di laureati nelle materie Life Sciences e ricercatori attivi nel campo (quattordicesima).

A garantire l’urgenza dell’investimento, agli Starting Grant dell’ERC (European Research Council), i ricercatori italiani sono stati tra i più premiati, secondi solo ai tedeschi, nonostante tutte le carenze infrastrutturali e sistemiche. Tuttavia, l’Italia è l’unico tra i grandi paesi benchmark dell’UE ad avere un saldo netto molto negativo (-25) tra grant ottenuti dal Paesi e quelli per nazionalità.

A far fuggire le menti migliori sono soprattutto la mancanza di meritocrazia (84%) e i salari bassi poco competitivi (72%), mentre invece chi rimane lo fa principalmente per motivi personali o familiari (86%) e il 43% di essi si è pentito di averlo fatto. Il 76% dei ricercatori reputa non sufficienti le riforme del PNRR per rilanciare l’ecosistema, e scongiurare che le eccezionali menti che il nostro paese coltiva e forma portino risultati altrove.

 

 

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integrazione sanità e sociale

OMS Europa: la raccomandazione di Kluge sull’alfabetizzazione nella sanità digitale

Durante il Secondo Simposio organizzato dall’OMS sulla prospettiva dei sistemi sanitari digitali nell’area europea, il direttore dell’OMS Europa Kluge ha analizzato un recente rapporto sulla sanità digitale, esponendo dubbi e preoccupazioni.

“Attualmente, ci troviamo in una fase di rivoluzione epocale nell’ambito della sanità digitale, ma un numero considerevole di individui rischia di rimanere in una situazione svantaggiata”. Tale dichiarazione condensa il dilemma che si evince dal rapporto, nonostante i notevoli progressi registrati negli ultimi anni in materia.

Secondo Kluge, occorre affrontare le carenze e le lacune digitali in modo urgente, perché la questione è significativa e di primaria importanza al fine di garantire salute e benessere, nonché di ridurre il carico del gravoso lavoro degli operatori sanitari. È imperativo sfruttare il massimo del potenziale di mezzi e strategie digitali, sempre proteggendo la privacy delle persone coinvolte durante la trasformazione.

Il tema dell’alfabetizzazione alla base della strategia sanitaria digitale, le raccomandazioni di Kluge:

Nonostante la stragrande maggioranza dei paesi europei abbia adottato una propria strategia sanitaria digitale, che prevede dall’archiviazione elettronica delle cartelle cliniche, ai regolamenti per la protezione della privacy, l’analisi dell’OMS rivela che solo la metà dei paesi nella regione europea ha politiche volte a migliorare nello specifico l’alfabetizzazione sanitaria digitale. Kluge raccomanda di aumentare la formazione obbligatoria da parte di istituzioni educative e organizzazioni professionali, sia per gli operatori sanitari, che per gli studenti di scienze della salute largamente intese.

La mancanza di alfabetizzazione acuisce i divari e lascia indietro milioni di cittadini, specialmente nelle categorie più vulnerabili quali gli anziani e coloro che risiedono nelle aree rurali e con condizioni socioeconomiche difficili. L’adozione di strumenti digitali potenziata a seguito della pandemia è stata piuttosto irregolare, perciò occorre incorporare l’educazione digitale e alla salute negli obiettivi sanitari nazionali, seguendo quattro priorità chiave: connettività, investimenti, fiducia e cooperazione.

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politiche di coesione Salute mentale

Forum Mediterraneo in Sanità 2023: evento di lancio del Programma Nazionale (PN) Equità nella salute 2021-2027.

Durante il Forum Mediterraneo in Sanità 2023 è previsto l’evento di lancio del Programma Nazionale Equità nella salute 2021-2027. I lavori riguardanti il PN si articoleranno nelle giornate del 20 e 21 settembre con due tavole rotonde nella prima giornata:

  • la prima “Il Programma Nazionale Equità nella Salute. Dal programma ai progetti”, moderata dall’AdG del PN Equità nella Salute, INMP e ProMIS e che vede coinvolti gli Organismi intermedi (le 7 Regioni del Sud Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia ed INMP);
  • la seconda “Percorsi, modelli e buone pratiche per il rafforzamento dei servizi sanitari nelle aree di intervento del Programma Nazionale Equità nella Salute”, moderata dal Dipartimento per le Politiche di Coesione, Presidenza del Consiglio dei Ministri, ANPAL e AdG del PN Equità nella Salute e che vede coinvolti i membri del Comitato di Coordinamento del Programma.

Nella seconda giornata del Forum si terrà una sessione dedicata alla salute mentale, con la partecipazione di esperti della materia.

In apertura dei lavori interverranno la Commissione Europea ed il Ministero della Salute.

 

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SOTEU 2023: Von der Leyen terrà l’ultimo discorso della legislatura sullo Stato dell’UE

Il Presidente della Commissione Europea Von der Leyen terrà il prossimo 13 settembre a partire dalle ore 09.00 il Discorso sullo Stato dell’Unione Europea (SOTEU).  Il SOTEU è il discorso politico più importante a livello comunitario, e si tiene ogni anno alla sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.

I potenziali temi del SOTEU 2023

Giunta all’ultimo anno del suo mandato in questa legislatura, il Presidente Von der Leyen passerà presumibilmente in rassegna le tante sfide e gli accadimenti che si sono succeduti in questi anni. Sin dal suo primo discorso nel dicembre 2019, il mandato della Von der Leyen si è contraddistinto per un ambizioso e strutturale percorso verso un’Europa più verde, digitale ed equa.

Dalla pandemia di Covid-19, alla guerra in Ucraina, alla crisi energetica, all’allargamento dell’UE, tanti sono i temi che potrebbero essere trattati nel SOTEU 2023, a conclusione di una legislatura che mai come in questi anni ha destinato risorse e programmi verso la salute a livello europeo.

 

 

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Nuovo Bauhaus Europeo: consultazione per trasformare l’ecosistema edilizio

Il Nuovo Bauhaus Europeo è un’iniziativa nata dalla Commissione europea nel 2020, per cercare di legare i principi del Green Deal, la strategia europea sul tema ambientale, e poterli applicare in pratica nella vita quotidiana nei nostri quartieri.

L’idea prevedeva la rigenerazione degli spazi urbani, che potessero così ottemperare maggiormente alle esigenze sociali della collettività, rendendo le aree comuni funzionali e polivalenti, ispirandosi ai principi di arte e cultura che potessero incoraggiare la bellezza e il dialogo fra le varie anime delle zone urbane.

Il Green Deal idealmente rappresenterebbe il collante che crea armonia con l’ambiente e la natura, ristabilendo un contatto proficuo fra cittadinanza e verde comune. Per conto della stessa presidente Von der Leyen: “Se il Green Deal europeo ha un’anima, allora è proprio il Nuovo Bauhaus europeo che ha portato a un’esplosione di creatività in tutta la nostra Unione.”

Il progetto ha raccolto una straordinaria adesione dal 2020 ad oggi, diventando un movimento con una comunità attiva in crescita in tutti gli stati dell’Unione Europea. Ad oggi si contano più di 1000 membri attivi in tutta Europa ed una moltitudine di progetti nati con un processo bottom-up che ha contribuito alla partecipazione proattiva di tante aree nei vari paesi.

Il Nuovo Bauhaus come missione del programma Horizon Europe

La Commissione Europea ha così proposto di rendere i Bauhaus una delle missioni del programma Horizon Europe, il programma transnazionale più importante al mondo con un investimento di 95,5 miliardi di euro. Il Nuovo Bauhaus, se approvato dagli Stati Membri, si aggiungerebbe quindi alle missioni sull’adattamento ai cambiamenti climatici, il cancro, le città climaticamente neutre e intelligenti, il ripristino dei nostri oceani, delle nostre acque e dei suoli.

La Commissione Europea ha dunque istituito una consultazione, aperta fino a dicembre, per raccogliere opinioni da parte delle comunità professionali sparse in tutta Europa, in merito alle attività che sono necessarie nel campo della ricerca e dell’innovazione, per trasformare l’ecosistema edilizio. L’obiettivo è identificare e definire le componenti e la priorità di questa potenziale sesta missione.

 

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Workshop EUREGHA sulle competenze verdi e digitali nel settore sanitario

Nell’ambito della Settimana europea delle regioni e delle città 2023, EUREGA organizza un workshop dal titolo: “Potenziare le competenze, abbracciare la trasformazione: le regioni per le competenze verdi e digitali nel settore sanitario”, che si terrà l’11 ottobre 2023 dalle 14:30 alle 15:30 presso il comitato europeo delle Regioni, a Bruxelles.

I sistemi sanitari e assistenziali europei si stanno sempre più orientando verso soluzioni più verdi e digitali. Le competenze sono un fattore chiave per sostenere questa trasformazione, per potenziare il personale sanitario e creare ecosistemi più sostenibili. Il workshop esplorerà il ruolo delle regioni nel promuovere il miglioramento e la riqualificazione verde e digitale, come parte di un progetto strategico per la cooperazione settoriale in tutta Europa e nell’ambito del Patto dell’UE per le competenze e dell’Anno delle competenze.

Alla sessione di EUREGHA interverranno:

  • George Valiotis, Direttore Esecutivo della European Health Management Association, Coordinatore del progetto BeWell
  • Henriette Hansen, consulente UE e project manager, ufficio UE della Danimarca meridionale
  • Birgitta Sacrédeus, presidente del gruppo interregionale sulla salute e il benessere, Comitato delle regioni

 

Le registrazioni sono aperte sino al 30 settembre al seguente LINK.

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IMPORTANTE: ogni partecipante deve aver creato e completato il proprio account EULogin prima di registrarsi.