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Survey BRIGHTskills: mappatura delle competenze nel settore sanitario europeo

Il progetto europeo BRIGHTskills, finanziato dal programma Erasmus+, promuove la competitività e l’innovazione nel comparto sanitario europeo attraverso lo sviluppo di strategie mirate per il rafforzamento delle competenze.

Nell’ambito di questa missione, è stata lanciata la “Health Industry Skills Mapping Survey”, una consultazione online aperta fino al 31 dicembre 2025, rivolta a chi è impiegato nelle industrie farmaceutiche, biotecnologiche, medtech e nella salute digitale.

BRIGHTskills: Health Industry Skills Mapping Survey

L’obiettivo è raccogliere informazioni sui fabbisogni attuali e futuri di competenze, sulle tendenze occupazionali emergenti e sulle iniziative formative rilevanti. La partecipazione alla survey consente di fornire un contributo diretto alla definizione della strategia europea per la formazione, l’aggiornamento professionale (upskilling) e il riaddestramento (reskilling) della forza lavoro del settore sanitario. 

I dati raccolti serviranno a identificare gap di competenze, a indirizzare programmi di formazione mirati e a rafforzare la capacità delle aziende europee di rispondere alle sfide legate alle transizioni digitale e verde. La survey rappresenta un’opportunità unica per condividere le esperienze maturate nelle proprie organizzazioni, evidenziare le competenze più richieste e influenzare le priorità formative e politiche a livello europeo.

I risultati della survey costituiranno una base di conoscenza condivisa per guidare le iniziative formative e la pianificazione della forza lavoro a livello nazionale e regionale.

È possibile accedere al questionario cliccando sul seguente LINK.

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EIT Digital diventa 28DIGITAL: nuovo capitolo per l’innovazione digitale

L’ecosistema europeo dell’innovazione digitale – EIT Digital, una delle prime Knowledge and Innovation Communities (KIC) fondate dall’European Institute of Innovation and Technology (EIT) nel 2010, ha condiviso il suo nuovo nome: 28DIGITAL.

Con questa azione l’organizzazione segna l’inizio di un “nuovo capitolo” nel panorama dell’innovazione digitale europea.

28DIGITAL: il futuro dell’innovazione digitale europea

Durante i quindici anni di attività come EIT Digital, l’organizzazione ha ricevuto oltre 650 milioni di euro di investimenti da parte dell’EIT, ha supportato quasi 1000 startup, generato oltre 630 innovazioni immesse sul mercato e formato migliaia di studenti nei suoi programmi “master”.

La scelta del nome 28DIGITAL richiama l’idea di un “28° regime” europeo, uno spazio comune in cui talento tecnologico e imprenditorialità possano svilupparsi senza frammentazioni all’interno del Mercato Unico. Il numero 28 ha inoltre un valore simbolico legato alla matematica: è la somma dei suoi divisori ed è associato alle basi teoriche della crittografia, degli algoritmi quantistici e del supercalcolo.

La nuova identità 28DIGITAL si fonda sui tre pilastri “Talent. Tech. Trust.” e sottolinea l’obiettivo di consolidare la leadership europea nella deep tech, nella scalabilità delle imprese digitali e nella formazione specializzata.

Il passaggio a 28DIGITAL non interrompe il legame con l’EIT: la collaborazione continuerà attraverso un Memorandum of Cooperation che consentirà di mantenere sinergie nelle attività di innovazione, educazione e sviluppo imprenditoriale.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Webinar BRIGHTskills: le prime evidenze europee ottenute

Il 5 novembre 2025 si tiene il webinar “First Insights: Healthcare Companies Skills Analysis”, promosso dal progetto europeo BRIGHTskills, finanziato dal programma Erasmus+ e coordinato da EIT Health.

Webinar BRIGHTskills: “First Insights: Healthcare Companies Skills Analysis”

L’iniziativa rientra nelle attività di disseminazione del progetto BRIGHTskills, che mira a colmare i gap di competenze e a promuovere una forza lavoro più qualificata e adattabile alle sfide della digitalizzazione, della transizione verde e dell’innovazione tecnologica nel settore sanitario. Attraverso la collaborazione di 24 partner europei, il progetto contribuisce a definire strategie e strumenti per l’aggiornamento professionale e per l’allineamento tra percorsi formativi e bisogni dell’industria.

L’incontro, della durata di 30 minuti, offre un’occasione di approfondimento e confronto sui fabbisogni di competenze e sulle nuove tendenze occupazionali che stanno trasformando l’industria europea della salute.

Anche il ProMIS è partner del progetto e si occupa di collaborare alle metodologie della ricerca, al coinvolgimento degli stakeholder e alla promozione del progetto stesso a livello nazionale.

Durante il webinar, esperti del settore industriale e accademico — tra cui rappresentanti di EIT Health, Medtronic e del Council of European BioRegions (CEBR) — presenteranno le prime evidenze emerse dalle attività del progetto e dalle consultazioni condotte con i principali stakeholder. Saranno inoltre illustrate le interconnessioni tra le esigenze di competenze delle imprese e le iniziative europee in materia di Life Sciences, Intelligenza Artificiale, e sostenibilità, con un’attenzione particolare ai profili professionali emergenti nelle aree pharma & biotech, medtech, digital health e medical supplies.

L’evento rappresenta anche un momento di sensibilizzazione sul legame tra BRIGHTskills e il Pact for Skills per l’ecosistema industriale europeo della salute, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione di aziende e organizzazioni al processo di consultazione e di mappatura delle competenze in corso.

Con questo webinar, BRIGHTskills intende stimolare un dialogo attivo tra imprese, istituzioni e mondo della formazione, fornendo spunti utili per orientare le politiche europee sullo sviluppo del capitale umano. L’iniziativa rappresenta un passo importante verso la costruzione di un ecosistema della salute più innovativo, competitivo e sostenibile, in cui le competenze delle persone siano al centro della trasformazione industriale e tecnologica.

 

Per partecipare al webinar è necessario registrarsi al seguente LINK.

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Survey BeWell: migliorare le competenze dei professionisti sanitari

Il progetto BeWell, finanziato dal programma Erasmus+ e di cui il ProMIS è membro, ha lanciato la Strategia europea per le competenze digitali e verdi del personale sanitario e assistenziale. Con questa iniziativa la strategia entra nella sua fase più importante: l’ascolto diretto di chi lavora sul campo.

Survey BeWell: migliorare le competenze dei professionisti sanitari

La nuova survey di BeWell, invita tutti gli operatori, i formatori, i manager, i decisori politici e i rappresentanti dei pazienti a compilare un sondaggio dedicato, che contribuirà a definire la prossima versione della Strategia.

Il questionario, disponibile in più lingue, richiede solo 10-12 minuti e rappresenta un’occasione concreta per far sentire la propria voce e influenzare le politiche europee sulla formazione sanitaria.

Ogni categoria professionale dispone di un modulo personalizzato:

  • Responsabili delle politiche: per chi lavora in ministeri, enti regionali o locali e si occupa di programmazione e finanziamenti nel settore sanitario.
  • Professionisti della salute e dell’assistenza: medici, infermieri, terapisti, operatori sanitari e assistenti che lavorano in ospedale, sul territorio o nell’assistenza a lungo termine.
  • Manager sanitari: dirigenti di strutture o servizi che gestiscono risorse, personale e processi di innovazione.
  • Educatori e formatori: docenti universitari e formatori professionali impegnati nello sviluppo delle competenze della forza lavoro sanitaria.
  • Rappresentanti di organizzazioni di pazienti: associazioni che promuovono equità, partecipazione e servizi incentrati sulla persona.

Le opinioni raccolte saranno integrate nella versione finale della Strategia BeWell, che verrà pubblicata nel 2026, e serviranno a orientare le politiche di formazione e sviluppo professionale in tutta Europa.

Una strategia per una sanità più sostenibile

La Strategia BeWell, elaborata da un consorzio europeo di enti pubblici, università e organizzazioni del settore sanitario, nasce con l’obiettivo di dotare la forza lavoro europea di competenze digitali, ecologiche e trasversali per affrontare le sfide della transizione verde e digitale.

BeWell individua sei priorità strategiche per guidare questo cambiamento:

  1. Analizzare le lacune di competenze e migliorare lo scambio di conoscenze.
  2. Promuovere la alfabetizzazione digitale per un uso consapevole di tecnologie, dati e intelligenza artificiale.
  3. Sviluppare competenze verdi, favorendo la sostenibilità ambientale del sistema sanitario.
  4. Rafforzare soft skills come comunicazione, collaborazione e pensiero critico.
  5. Tutelare la salute fisica e mentale degli operatori, riducendo stress e carichi di lavoro.
  6. Promuovere la formazione continua (LLL e CPD) come base per la crescita professionale e il miglioramento della qualità delle cure.

 

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CE: Consultazione pubblica sulla futura normativa dello Spazio europeo della ricerca

La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sul futuro Atto legislativo per lo Spazio europeo della ricerca (ERA Act), una normativa che mira a dare nuovo impulso all’area della ricerca e innovazione nell’UE e potenziare la circolazione di ricercatori, idee e infrastrutture.

L’obiettivo dell’invito è quello di raccogliere informazioni generali sui problemi riscontrati nello sviluppo e nella piena attuazione dello Spazio europeo della ricerca, oltre a conoscere il parere dei portatori di interessi sulle soluzioni praticabili che potrebbero essere sostenute dalla legislazione a livello UE.

L’invito a presentare contributi è rivolto a tutti i portatori di interessi delle amministrazioni nazionali e regionali e delle comunità di ricerca e innovazione, compresi gli istituti di istruzione superiore, gli istituti di istruzione e formazione professionale, le organizzazioni di ricerca, le comunità scientifiche e di ricerca, le imprese del settore privato, comprese le PMI, i centri tecnologici, le infrastrutture di ricerca e tecnologia, le strutture e le organizzazioni di consulenza scientifica e valutazione tecnologica, gli editori scientifici e il pubblico in generale.

La consultazione resterà aperta fino al 05 gennaio 2026.

ERA Act: obiettivi e implicazioni

L’ERA Act proposto dalla Commissione intende affrontare sfide strutturali come la mobilità limitata dei ricercatori, la disparità nell’investimento in R&I nei vari Stati membri e l’insufficiente condivisione dei risultati della ricerca. Tra gli elementi chiave: un impegno volto a raggiungere l’3 % del PIL europeo in R&D, la promozione della scienza aperta, il rafforzamento delle carriere nel settore della ricerca e l’armonizzazione delle politiche nazionali e comunitarie.

La normativa integrerà l’iniziativa “Scegli l’Europa”, che fa parte di un programma da 500 milioni di € per il periodo 2025-2027, inteso ad attrarre e trattenere i ricercatori provenienti da tutto il mondo e a promuovere l’Europa come una delle destinazioni principali per l’eccellenza scientifica.

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lotta contro il cancro

Missione Cancro: aperta la selezione per divenire EU Cancer Mission Ambassador

EU Cancer Mission ha lanciato una selezione per diventare Ambassador contro il cancro, al fine di amplificare la voce della Missione e garantire che il suo impatto raggiunga il maggior numero possibile di persone.

Questa iniziativa ha lo scopo di promuovere la Missione Cancro dell’Unione Europea che mira a salvare 3 milioni di vite entro il 2030 attraverso prevenzione, diagnosi precoci e cure efficaci. I candidati selezionati avranno il compito di diffondere consapevolezza sulla prevenzione, l’importanza dello screening e i progressi della ricerca.

  • Obiettivo della Missione: Salvare 3 milioni di vite entro il 2030, con focus su prevenzione (primaria e secondaria), diagnosi più rapide e trattamenti più efficaci.
  • Ruolo dell’Ambassador: Informare i cittadini sulla malattia, promuovere la prevenzione e lo screening e comunicare l’importanza dei progressi della ricerca.
  • Attività: Lavorare su programmi di prevenzione, migliorare l’accesso alle cure e costruire hub locali dedicati, come parte dell’iniziativa “Conquering cancer, mission possible”.

Per candidarsi è necessario iscriversi al seguente LINK.

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lotta contro il cancro

5^ incontro del Ciclo di Seminari dedicati alla lotta contro il cancro

ProMIS e APRE organizzano il quinto e ultimo incontro del Ciclo di Seminari dedicati alla lotta contro il cancro, dal titolo “Sinergie tra Italia ed Europa nella lotta contro il cancro: garantire l’accesso universale a cure oncologiche e ridurre le disuguaglianze”.

L’evento si terrà online il 19 novembre 2025, dalle 10:00 alle 12:00 CET.

Per partecipare all’evento, che si terrà in ITALIANO, è necessario registrarsi QUI.

Il FOCUS DEL 5^ SEMINARIO “Garantire l’Accesso Universale a Cure Oncologiche e Ridurre le Disuguaglianze”

L’iniziativa si colloca nell’ambito di un percorso di workshop volto a rafforzare il dialogo tra istituzioni italiane ed europee, promuovendo la condivisione di esperienze, buone pratiche e strumenti concreti per migliorare la prevenzione, la diagnosi e il trattamento del cancro.

Alla base del ciclo vi è la convinzione che solo un approccio coordinato e sinergico tra i diversi attori coinvolti possa generare risposte efficaci a una delle sfide più urgenti per la salute pubblica.

L’ultimo appuntamento sarà dedicato al tema dell’accesso equo alle cure oncologiche, approfondendo le disuguaglianze in oncologia e le politiche adottate a livello europeo e nazionale per garantire inclusione, equità e qualità nei percorsi terapeutici.

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cure integrate

Cronicità: più fondi dal PNRR, ma peggiorano i LEA

In Italia oltre 24 milioni di persone, pari al 40,5% della popolazione, convivono con almeno una patologia cronica. Di queste, 12,2 milioni presentano due o più malattie, e il trend è in crescita costante. È il quadro tracciato dal nuovo rapporto “Equity Group Cronicità” elaborato da Salutequità, che analizza lo stato della presa in carico dei pazienti cronici e l’impatto delle riforme territoriali finanziate dal PNRR.

I dati del rapporto “Equity Group Cronicità”

Nonostante un incremento di risorse e investimenti significativi, i risultati dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) mostrano un peggioramento, soprattutto nelle componenti distrettuali. Una tendenza che mette in evidenza come l’aumento dei finanziamenti non si traduca automaticamente in un miglioramento dell’assistenza sul territorio.

La realizzazione delle infrastrutture previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza procede con ritardi significativi. Solo circa 660 “Case della Comunità” risultano attivate su 1723 programmate, e meno di una su dieci è pienamente operativa con tutti i servizi obbligatori. Anche la riorganizzazione delle Centrali Operative Territoriali (COT) e degli Ospedali di Comunità avanza lentamente, con forti differenze tra Nord e Sud. Ciò genera un sistema sanitario frammentato, dove l’accesso alle cure e la continuità assistenziale dipendono in larga misura dal luogo di residenza.

Il report sottolinea inoltre che i risultati dei LEA distrettuali sono peggiorati in 12 regioni su 21, segnale di una crisi strutturale dell’assistenza territoriale. Le criticità maggiori riguardano la carenza di personale sanitario, l’assenza di modelli di presa in carico integrata e il ritardo nell’attuazione della digital health e della telemedicina, strumenti centrali per la gestione delle patologie croniche in modo più efficiente e uniforme.

Salutequità invita quindi a un cambio di paradigma: occorre non solo finanziare, ma monitorare e valutare la capacità reale del sistema di migliorare l’equità nell’accesso e nella qualità delle cure. Viene ribadita la necessità di investire nella formazione e valorizzazione del personale, di potenziare la medicina di prossimità e di garantire la piena operatività delle nuove strutture territoriali. Senza questi interventi, si rischia di ampliare le disuguaglianze sanitarie e compromettere la sostenibilità stessa del sistema.

Per affrontare concretamente le criticità emerse dal rapporto, il Ministero della Salute e il ProMIS – Programma Mattone Internazionale Salute stanno lavorando in sinergia nell’ambito del Programma Nazionale “Equità nella Salute”, finanziato con le risorse del PNRR. Questo programma mira a ridurre le disuguaglianze sanitarie territoriali e sociali, promuovendo modelli di presa in carico più omogenei e orientati alla prossimità. Ministero della Salute e ProMIS stanno lavorando nella realizzazione di percorsi di capacity building rivolti alle Regioni, nel monitoraggio dell’attuazione delle riforme e nella diffusione di buone pratiche per rendere più equo l’accesso ai servizi territoriali.

Grazie a questa collaborazione, il Programma “Equità nella Salute” rappresenta un tassello strategico per tradurre gli investimenti del PNRR in risultati concreti per i cittadini, favorendo una sanità territoriale più integrata e sostenibile. L’obiettivo è garantire che gli interventi — dalle Case della Comunità alla telemedicina — non rimangano solo infrastrutture o sperimentazioni isolate, ma diventino parte di un sistema realmente capace di migliorare la qualità dell’assistenza per le persone con malattie croniche e di ridurre i divari regionali nei Livelli Essenziali di Assistenza.

 

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Conferenza Nazionale Eurepean Migration Network Italia 2025

Il 31 ottobre 2025 si terrà a Roma la Conferenza Nazionale EMN 2025 dal titolo “Il Patto europeo sulla migrazione e l’asilo: governance multilivello e politiche territoriali per la protezione internazionale”.
L’evento, organizzato dal National Contact Point italiano del Migration Network (EMN), rappresenta un momento di confronto e approfondimento sulle sfide e le opportunità legate alla gestione dei flussi migratori e al rafforzamento delle politiche di asilo in chiave europea e territoriale.

la Conferenza Nazionale Eurepean Migration Network Italia 2025

La conferenza si svolgerà in presenza presso la Sala Cavour, Centro Congressi Cavour (via Cavour 50/a, Roma), dalle ore 9.00 alle 13.00.
Parteciperanno rappresentanti istituzionali, esperti, organizzazioni e stakeholder attivi nel settore delle migrazioni e della protezione internazionale, per discutere delle prospettive del Patto europeo su migrazione e asilo, del suo impatto a livello nazionale e delle modalità di implementazione delle politiche territoriali di accoglienza e integrazione.

La partecipazione è gratuita ma soggetta a registrazione obbligatoria tramite il modulo disponibile sulla pagina ufficiale dell’evento.

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Scienze della vita: il Consiglio dell’UE punta a un ruolo guida per l’Unione

Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato il 30 settembre 2025 le Conclusioni su “A call for action on life sciences for the Union’s competitiveness”, riaffermando la volontà di fare dell’Europa il principale hub mondiale per le scienze della vita entro il 2030.

La decisione rientra nella più ampia strategia europea volta a rafforzare la sovranità sanitaria, attrarre investimenti, stimolare l’innovazione biotecnologica e consolidare la competitività industriale nel settore.

Scienze della vita: una priorità strategica per la competitività europea

Il Consiglio riconosce il ruolo centrale delle scienze della vita nel sostenere la salute pubblica, la transizione verde e digitale e la resilienza economica dell’UE.

Tra le principali azioni raccomandate figura la creazione di un “Life Sciences Investment Fund”, gestito dal Fondo europeo per gli investimenti (EIF), per mobilitare capitali pubblici e privati a sostegno di startup e PMI innovative.

Il documento sottolinea inoltre la necessità di rafforzare la ricerca clinica transnazionale, favorire la cooperazione tra Stati membri e valorizzare l’uso dei dati sanitari attraverso l’European Health Data Space (EHDS).

Un’attenzione specifica è dedicata allo sviluppo di terapie avanzate (ATMP) e alla futura proposta di European Biotech Act, destinata a semplificare le procedure normative e ad accelerare l’accesso all’innovazione.

Il Consiglio invita la Commissione europea e i governi nazionali a investire nelle competenze STEM, nel dialogo tra scienza e società e nella creazione di centri europei di eccellenza per la formazione e la ricerca nelle biotecnologie e nelle scienze della vita.

Viene infine incoraggiata una comunicazione scientifica più efficace e trasparente, capace di rafforzare la fiducia dei cittadini nella ricerca e nella regolamentazione europea.

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