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5^ incontro del Ciclo di Seminari dedicati alla lotta contro il cancro

ProMIS e APRE organizzano il quinto e ultimo incontro del Ciclo di Seminari dedicati alla lotta contro il cancro, dal titolo “Sinergie tra Italia ed Europa nella lotta contro il cancro: garantire l’accesso universale a cure oncologiche e ridurre le disuguaglianze”.

L’evento si terrà online il 19 novembre 2025, dalle 10:00 alle 12:00 CET.

Per partecipare all’evento, che si terrà in ITALIANO, è necessario registrarsi QUI.

Il FOCUS DEL 5^ SEMINARIO “Garantire l’Accesso Universale a Cure Oncologiche e Ridurre le Disuguaglianze”

L’iniziativa si colloca nell’ambito di un percorso di workshop volto a rafforzare il dialogo tra istituzioni italiane ed europee, promuovendo la condivisione di esperienze, buone pratiche e strumenti concreti per migliorare la prevenzione, la diagnosi e il trattamento del cancro.

Alla base del ciclo vi è la convinzione che solo un approccio coordinato e sinergico tra i diversi attori coinvolti possa generare risposte efficaci a una delle sfide più urgenti per la salute pubblica.

L’ultimo appuntamento sarà dedicato al tema dell’accesso equo alle cure oncologiche, approfondendo le disuguaglianze in oncologia e le politiche adottate a livello europeo e nazionale per garantire inclusione, equità e qualità nei percorsi terapeutici.

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lotta contro il cancro Salute Globale

OMS: nuove analisi globali R&D evidenziano lacune e disuguaglianze nella ricerca sul cancro

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato un nuovo rapporto che presenta analisi globali R&D (Ricerca e Sviluppo) sulla ricerca oncologica, evidenziando lacune e disuguaglianze che ostacolano la capacità del sistema scientifico mondiale di rispondere ai bisogni reali delle popolazioni. Le nuove analisi mostrano come gli investimenti e gli studi sul cancro rimangano fortemente concentrati in alcune aree geografiche, tralasciando i contesti a basso e medio reddito, dove il carico della malattia è in aumento.

Secondo l’OMS, le analisi globali R&D dimostrano che, nonostante i progressi tecnologici e terapeutici, la ricerca oncologica globale continua a riflettere priorità economiche e geografiche piuttosto che epidemiologiche. Questa situazione produce squilibri significativi nell’accesso alle cure, nella rappresentatività dei dati clinici e nella capacità di innovazione dei paesi con risorse limitate.

Analisi globali R&D: le principali evidenze del rapporto OMS

Le analisi globali R&D mostrano che oltre l’80% degli studi clinici sul cancro si concentra nei paesi ad alto reddito, con una minima partecipazione delle popolazioni africane, asiatiche e latinoamericane. Tale distribuzione diseguale limita la generalizzabilità dei risultati scientifici e riduce l’impatto globale delle scoperte.

Il rapporto segnala inoltre la concentrazione di infrastrutture di ricerca, tecnologie avanzate e risorse economiche in pochi centri accademici, generando lacune e disuguaglianze profonde nella produzione di conoscenza. Tumori ad alto impatto nei paesi a basso e medio reddito (come quelli al fegato, alla cervice uterina e all’esofago) ricevono un’attenzione marginale rispetto al loro peso epidemiologico.

Per affrontare tali criticità, l’OMS propone cinque azioni strategiche:

  • riequilibrare gli investimenti verso aree e tipi di cancro trascurati;
  • rafforzare le capacità di ricerca nei paesi a basso e medio reddito;
  • ampliare la partecipazione e la diversità negli studi clinici;
  • promuovere la condivisione dei dati e la collaborazione internazionale;
  • sviluppare una governance globale più equa e trasparente.

Le analisi globali R&D rappresentano un riferimento cruciale per orientare le politiche di ricerca e favorire una maggiore equità nella lotta contro il cancro. L’OMS sottolinea che solo attraverso un approccio coordinato e inclusivo sarà possibile ridurre le disuguaglianze e garantire che i progressi scientifici beneficino tutte le popolazioni, indipendentemente dal contesto socioeconomico.

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Settembre è il mese della sensibilizzazione sul cancro infantile

Settembre, mese della sensibilizzazione sul cancro infantile, rappresenta un appuntamento cruciale per la comunità internazionale. Ogni anno, infatti, vengono diagnosticati circa 400 000 casi di cancro infantile, con una forte disparità tra i Paesi ad alto reddito, dove i tassi di sopravvivenza superano l’80 %, e quelli a basso reddito, dove sopravvive solo un bambino su cinque. Questo divario sostanziale mette in luce l’importanza di rafforzare i sistemi sanitari, rendere più accessibili le cure e promuovere un impegno globale condiviso.

L’impegno globale per contrastare il cancro infantile

La campagna mira ad aumentare la consapevolezza pubblica sul cancro infantile, a favorire la diagnosi precoce e a ridurre le disuguaglianze nell’accesso ai trattamenti. Durante il mese di sensibilizzazione, l’OMS e i partner internazionali organizzano iniziative di comunicazione, attività formative e momenti di confronto tra esperti, operatori sanitari e rappresentanti delle famiglie. Il supporto alle famiglie è un aspetto fondamentale, perché il peso della malattia non è solo clinico, ma anche psicologico ed economico.

Il WHO Regional Office for the Eastern Mediterranean ha recentemente riunito in Egitto sopravvissuti al cancro infantile, professionisti sanitari e associazioni, per condividere esperienze e definire azioni concrete a favore di chi affronta la malattia. Le testimonianze dirette dei giovani sopravvissuti hanno sottolineato quanto sia prezioso il supporto offerto da chi ha già affrontato la malattia, insieme al ruolo delle comunità nel sostenere i bambini e le famiglie durante e dopo i trattamenti.

Global Initiative for Childhood Cancer

Particolare rilievo assume la Global Initiative for Childhood Cancer (GICC), lanciata nel 2018 dall’OMS in collaborazione con il St. Jude Children’s Research Hospital. L’obiettivo è ambizioso: portare il tasso globale di sopravvivenza al cancro infantile almeno al 60 % entro il 2030, riducendo la sofferenza e garantendo un futuro migliore ai bambini colpiti.

Nella Regione del Mediterraneo Orientale, otto Paesi hanno già aderito al CureAll Framework, impegnandosi ad adottare protocolli oncologici pediatrici standardizzati e a rafforzare le capacità dei sistemi sanitari. Alcuni esempi concreti: in Pakistan, Marocco, Siria e Libia sono stati avviati programmi di formazione per migliorare la diagnosi precoce del cancro infantile; in Egitto sono in fase di sviluppo politiche assicurative per alleviare il carico finanziario delle famiglie; in Giordania e Pakistan sono stati implementati protocolli pediatrici armonizzati; in Libano è stato istituito un Comitato Pediatrico per il Cancro, con la partecipazione di sopravvissuti, infermieri, rappresentanti OMS e assistenti sociali.

Settembre come mese della sensibilizzazione sul cancro infantile non è soltanto un momento simbolico: è un richiamo all’azione per istituzioni, professionisti e società civile affinché la lotta contro la malattia e il superamento delle disuguaglianze diventino una priorità condivisa.

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lotta contro il cancro

OBS‑PACE: un hub che analizza l’attuazione del Piano europeo per la lotta contro il cancro

È online OBS‑PACE, la nuova piattaforma sviluppata dall’European Observatory on Health Systems and Policies in collaborazione con la Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare (DG SANTE) della Commissione Europea. Il sito rappresenta un punto di accesso strategico a conoscenze ed esperienze maturate nei diversi paesi europei nell’ambito dell’attuazione del Piano Europeo di Lotta contro il Cancro (European Beating Cancer Plan – EBCP).

cos’è OBS‑PACE

OBS‑PACE, acronimo di Learning from Progress in Addressing Cancer in Europe, mette a disposizione un archivio strutturato di studi di caso riguardanti interventi concreti nella prevenzione, diagnosi, trattamento e miglioramento della qualità della vita dei pazienti oncologici. Le buone pratiche sono descritte in modo omogeneo attraverso template condivisi, facilitando confronti tra paesi e regioni.

La piattaforma è arricchita da analisi tematiche trasversali, articoli di approfondimento e contributi video che evidenziano tendenze, opportunità e sfide comuni nei sistemi sanitari europei. Inoltre, OBS‑PACE svolge un ruolo complementare rispetto al Cancer Inequalities Registry, offrendo elementi qualitativi che aiutano a comprendere e affrontare le disparità esistenti nell’accesso e nella qualità delle cure oncologiche.

Uno degli obiettivi centrali è favorire una cultura della condivisione e dell’apprendimento tra i diversi attori del settore salute – decisori, clinici, ricercatori e stakeholder della società civile – contribuendo a rendere più efficaci e sostenibili le politiche sanitarie contro il cancro.

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PREDI‑LYNCH: il nuovo progetto UE per la diagnosi precoce del cancro nella sindrome di Lynch

La Commissione Europea lo scorso maggio ha ufficialmente lanciato il progetto europeo PREDI‑LYNCH (Validated Non-Invasive Liquid Biopsy Tests for Cancer PREDIction in Lynch Syndrome), finanziato nell’ambito della missione Horizon Europe sul cancro.

Questo progetto mira a sviluppare e implementare test non invasivi basati sulla biopsia liquida per la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto, dell’endometrio e dell’uroteliale nelle persone affette dalla sindrome di Lynch, la sindrome ereditaria monogenica predisponente al cancro più comune al mondo.

Il progetto PREDI‑LYNCH

Il consorzio è guidato dall’Ospedale Universitario di Oslo e conta 28 partner provenienti da 16 paesi europei, tra cui ricercatori, medici, aziende biotecnologiche e organizzazioni di pazienti. Ha una durata di 6 anni (2025-2031) con un 13,6 milioni €. L’obiettivo a lungo termine è quello di offrire una soluzione multi-omica (un approccio che integra più fonti di informazioni biologiche, consentendo una visione più completa della malattia), per test più accessibili, più efficaci e a basso costo, garantendo la diagnosi precoce del cancro nelle persone con sindrome di Lynch.

Il progetto utilizzerà inoltre l’intelligenza artificiale per identificare i marcatori tumorali e garantire che i metodi siano applicabili a diversi sistemi sanitari. Inoltre, saranno valutate le implicazioni socioeconomiche ed etiche per garantire che le soluzioni siano in linea con le esigenze dei pazienti e della società e che siano implementabili in diversi contesti sanitari.

Nel dettaglio, PREDI‑LYNCH prevede le seguenti attività chiave:

  • sviluppo e validazione di test predittivi basati su sangue e urine;

  • approcci multi-omici con supporto di intelligenza artificiale;

  • creazione di una biobanca europea e svolgimento di trial clinici multinazionali;

  • valutazione dell’impatto etico, economico e sociale dei test;

  • diffusione dei risultati e supporto politico per l’adozione su base europea

Tra i partner di progetto, per quanto riguarda l’Italia, partecipa la Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori.

 

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Together Against Cancer: dialoghi su ricerca e innovazione

Il 17 giugno 2025, la Commissione Europea organizza a Varsavia, in collaborazione con la Presidenza polacca del Consiglio dell’UE, la conferenza ibrida “Together Against Cancer through Research and Innovation”.

L’evento rappresenta un’importante occasione di confronto su come la ricerca e l’innovazione possano sostenere gli obiettivi della Missione sul Cancro dell’UE, con particolare attenzione a:

  • Prevenzione: strategie e buone pratiche per ridurre l’incidenza della malattia;
  • diagnosi precoce: tecnologie emergenti e approcci integrati;
  • qualità della vita: supporto ai pazienti durante e dopo le cure.

Parteciperanno esperti del mondo accademico, rappresentanti istituzionali, professionisti sanitari, cittadini, policy maker e organizzazioni attive nel settore. Durante l’evento si esploreranno inoltre le sinergie tra i programmi europei, come Horizon Europe, EU4Health e Digital Europe, e si offrirà una panoramica sulle opportunità di finanziamento e sulle iniziative in corso.

L’evento sarà strutturato in sessioni plenarie, tavole rotonde e momenti di dialogo con stakeholder chiave a livello europeo.

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HaDEA presenta i progetti UE per la Giornata Mondiale contro il Cancro 2025

In occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro 2025, che si è tenuta lo scorso 4 febbraio, l’Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale (HaDEA) ha organizzato un evento dedicato ai progetti UE sulla lotta contro il cancro.

L’iniziativa, che è tenuta a Bruxelles e in modalità online, si inseriva nel quadro del Piano europeo di lotta contro il cancro e della Missione Cancro, con l’obiettivo di valorizzare l’impatto dei finanziamenti europei su ricerca, prevenzione e innovazione.

L’IMPEGNO UE PER LA GIORNATA MONDIALE CONTRO IL CANCRO 2025

L’evento ha riunito diversi attori del settore oncologico, tra cui:

  • Coordinatori di progetti UE sulla lotta contro il cancro finanziati dall’Unione Europea
  • Organizzazioni non governative e sanitarie attive nel settore oncologico
  • Punti di contatto nazionali e rappresentanti delle istituzioni europee
  • Responsabili politici coinvolti nelle strategie europee per la salute

L’incontro ha offerto un’opportunità di networking e collaborazione tra esperti e stakeholder impegnati nella ricerca sul cancro.

 

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MINUTE dell’evento

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Evento Transforming Cancer Care Together

L’evento del Progetto europeo Transforming Cancer Care Together si terrà il 16 ottobre 2024 presso il Parlamento rumeno.

L’iniziativa mira ad affrontare la visione europea del piano UE per sconfiggere il cancro (EBCP) riunendo esperti e decisori per discutere delle migliori pratiche e creare ecosistemi di trasformazione dell’assistenza sanitaria incentrati sul paziente. L’evento si terrà sotto l’egida dell’Amministrazione presidenziale della Romania e sotto gli auspici del Parlamento e del Senato della Romania e del Ministero della Salute.

L’iniziativa Transforming Cancer Care Together

La missione del programma è quella di unire le principali parti interessate – rappresentanti governativi, professionisti del settore medico, associazioni di pazienti, leader del settore ed esperti – provenienti da tutta Europa e oltre, per migliorare in modo collaborativo i sistemi di cura del cancro.

Sono già 13 i Paesi partecipanti all’iniziativa: Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Estonia, Finlandia, Georgia, Germania, Grecia, Kosovo, Lituania, Macedonia del Nord, Romania, Slovacchia.

Il programma dell’evento darà spazio a discussioni e sessioni dedicate alla trasformazione dell’assistenza oncologica.

Per iscriversi all’evento si prega di cliccare sopra al seguente LINK.

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Evento “Connect brain”: Presentazione dell’atlante digitale del cervello

Dal 13 al 15 giugno la comunità scientifica internazionale di Neurochirurgia si riunirà a Trento per il convegno “Connect brain” 2024, arrivato alla sua terza edizione.

All’iniziativa parteciperanno neuroscienziati da tutto il mondo e sarà un’occasione per conoscere e testare un’innovativa tecnologia che ricostruisce le mappe delle connessioni cerebrali. Questa tecnologia prende la forma di un vero e proprio atlante funzionale cerebrale, il primo del suo genere, e avrà l’obiettivo di supportare il mondo della medicina alla lotta contro i tumori alla testa. Nel dettaglio lo strumento sosterrà il trasferimento tecnologico, aiuterà a chiarire l’anatomia funzionale cerebrale e trasformerà le scoperte scientifiche fatte in laboratorio in applicazioni terapeutiche e chirurgiche.

l’atlante digitale del cervello umano

Ottenuto integrando dati di risonanza magnetica funzionale a riposo di soggetti sani con dati di stimolazione elettrica raccolti nel corso di interventi neurochirurgici di asportazione di tumore cerebrale, l’atlante digitale avrà lo scopo di supportare la cura dei tumori cerebrali, oltre l’analisi e lo studio della comprensione del cervello nel suo insieme.

I dati ricavati da questa integrazione informatica riescono a restituire l’esatta definizione della distribuzione delle aree del cervello essenziali (per 12 diverse funzioni). In aggiunta a questo, grazie all’utilizzo della trattografia, è possibile visualizzarne nel dettaglio anche le fibre cerebrali, individuando così le connessioni tra le diverse aree del cervello stesso.

Questo strumento sviluppato e finanziato dalla Provincia autonoma Trento grazie alla collaborazione dei tre principali stakeholder della ricerca neuroscientifica del territorio – Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler e Azienda provinciale per i servizi sanitari, è il risultato del progetto di ricerca clinica “NeuSurPlan”, partito nel 2021.

LE ALTRE NOVITà NELL’AMBITO DELLE neuroscienze

Questo non è l’unico traguardo che l’interazione tra clinica, neurochirurgia e ricerca di base ha garantito. L’integrazione tra esperienza e competenze di ciascuna istituzione coinvolta ha consentito inoltre la creazione del primo sistema automatico per esplorare le funzioni cerebrali al livello corticale. Un software che consente di ottenere attraverso una breve sequenza di risonanza magnetica di 11 minuti una mappa di diverse funzioni cerebrali che può essere utilizzata sia come strumento per la pianificazione chirurgica, e quindi ridurre il rischio di danni al tessuto cerebrale funzionale, sia per comprendere i meccanismi di riorganizzazione e plasticità neuronale nel corso della malattia dei pazienti.

Infine, l’affiancamento del lavoro clinico a quello in laboratorio ha consentito ai ricercatori trentini di creare il primo atlante digitalizzato della sostanza bianca cerebrale ottenuto integrando la micro-dissezione anatomica delle fibre del cervello con gli studi di trattografia con risonanza magnetica. Uno strumento reso disponibile online (bradipho.eu) e che costituisce una risorsa unica per la didattica e l’apprendimento dell’anatomia delle principali vie di connessione del cervello umano.

il convegno “Connect brain”

Questo sarà il contesto in cui si svolgerà il prossimo Convegno “Connect brain”, che avrà l’obiettivo di creare un ponte tra le neuroscienze di base e la ricerca clinica, neurologica e neurochirurgica per migliorare il trattamento dei pazienti affetti da tumore cerebrale.

Al “Connect brain” parteciperanno neuroscienziati da tutto il mondo, neurologi, neurofisiologi, neurochirurghi, oncologi e radioterapisti, esperti di imaging neuroradiologico avanzato, neuroinformatici, che si confronteranno con le nuove evidenze che riguardano il funzionamento del cervello umano e le tecniche più avanzate per studiarlo e intervenire con terapie chirurgiche e mediche sempre più precise e personalizzate.

Le giornate di giovedì e venerdì saranno dedicate allo studio, al dibattito, alle conferenze dei relatori, mentre per la giornata di Sabato è in programma una sessione pratica di esercitazione con alcuni nuovi strumenti sviluppati nell’ambito della collaborazione tra Fbk, Università di Trento e Apss.

I partecipanti potranno cimentarsi con le più moderne applicazioni della tecnologia per il trattamento delle neoplasie cerebrali, e più in generale dei disordini del movimento. Gli strumenti saranno utili per imparare ad utilizzare la risonanza magnetica funzionale a riposo e consultare le mappe che riguardano sia la struttura del cervello che le sue funzioni.

Per maggiori informazioni sull’Atlante funzionale cerebrale, si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni sul Convegno “Connect brain”, si prega di consultare il seguente LINK.

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Commissaria Kyriakides: dichiarazione in occasione della Settimana europea contro il cancro

In occasione dell’inizio della Settimana europea contro il cancro, celebrata dal 25 al 31 maggio, la Commissaria Stella Kyriakides ha voluto ricordare alcuni dei progressi compiuti negli ultimi anni attraverso le azioni europee dedicate alla lotta contro il cancro.

Con il sostegno di un finanziamento di 4 miliardi di euro, abbiamo lanciato un numero record di progetti, azioni e iniziative che affrontano ogni fase di questa malattia, dalla prevenzione alla diagnosi precoce e al trattamento, nonché alla qualità della vita. Ciò include decine di progetti sostenuti dal programma EU4Health che riuniscono le competenze di tutta l’UE. Sono fiduciosa che queste azioni abbiano un grande potenziale per apportare un cambiamento reale. Prevenire è meglio che curare”.

“Purtroppo – ha sottolineato la commissaria – persistono forti disuguaglianze nell’esposizione ai fattori di rischio, che colpiscono in particolare coloro che provengono da contesti socioeconomici più bassi. Con la revisione del Codice europeo contro il cancro, vogliamo garantire che i riscontri più recenti della scienza siano incorporati nelle raccomandazioni e negli orientamenti rivolti alle persone. Il nuovo approccio dell’UE allo screening del cancro ha fatto passi da gigante nella diagnosi precoce, oltre alla campagna di sensibilizzazione #GetScreenedEU”.

Inoltre, la campagna di sensibilizzazione per lo screening, verrà rafforzato dalle attività della Joint Action EUCanScreen sull’attuazione di programmi di screening del cancro, finanziata con oltre 30 milioni di euro.

 

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