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Presidenza Danese: le conferenze chiave del semestre su ricerca, innovazione e salute

Dal 1° luglio 2025 la Danimarca ha assunto la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea e, per l’occasione, organizzerà numerose conferenze di alto livello dedicate a temi strategici per il futuro dell’Europa, tra cui ricerca, innovazione, spazio e salute.

Solo sotto il coordinamento del Ministero dell’Istruzione Superiore e della Scienza, dieci conferenze saranno organizzate in collaborazione con istituzioni accademiche e regioni danesi. Si parlerà di talenti nella ricerca, di infrastrutture per la scienza e la tecnologia, di transizione digitale e di come le politiche di ricerca possano rafforzare la competitività europea.

Diverse iniziative, inoltre, metteranno in luce il legame tra ricerca e sostenibilità ambientale, salute pubblica e cooperazione intersettoriale.

Conferenze chiave su ricerca e salute sotto la Presidenza danese
  • The Future of Digital Investments in the EU
    2-3 luglio 2025, Aalborg
  • TOGETHER4HEALTH – Achieving Sustainable Health Care and Beyond
    16-18 settembre 2025, Aalborg
  • MSCA 2025 – Attracting and Retaining Research Talent in Europe
    18-19 settembre 2025, Lyngby
  • Copenhagen Life Science Summit
    8-9 ottobre 2025, Copenhagen
  • RTI – Summit 2025: A Research and Technology Infrastructures Ecosystem for Breakthrough Science and Innovation
    22-23 ottobre 2025, Copenhagen
  • AI in Science Summit 2025 (AIS25)
    3-4 novembre 2025, Copenhagen
  • High-Level Conference on Reforming Research Evaluation 2025
    3-4 dicembre 2025, Copenhagen
  • Science Diplomacy Conference – Bridging Divides in a Fragmented World
    17-18 dicembre 2025, Frederiksberg
Focus: TOGETHER4HEALTH

Tra gli appuntamenti di rilievo spicca TOGETHER4HEALTH, in programma dal 16 al 18 settembre 2025 ad Aalborg, organizzato in collaborazione con la Partnership THCS – Transforming Health and Care Systems.

La conferenza offrirà una piattaforma dinamica di confronto per esperti, decisori politici e stakeholder, con l’obiettivo di ripensare l’integrazione e la trasformazione dei sistemi sanitari attraverso nuovi modelli, metodi e approcci collaborativi.

Con una visione olistica a 360 gradi, i lavori esploreranno come la cooperazione interistituzionale possa guidare il futuro della prevenzione, diagnosi, trattamento e soluzioni a livello regionale, nazionale e internazionale, affrontando in modo condiviso le sfide legate alla sostenibilità e all’innovazione nel settore sanitario.

 

Per maggiori informazioni sulle conferenze si prega di consultare il seguente LINK.

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Salute Globale

Strategia dell’UE per le scienze della vita: verso una leadership globale entro il 2030

La Commissione europea ha presentato una nuova strategia per rendere l’Europa il polo di riferimento mondiale per le scienze della vita entro il 2030. Con un valore stimato di 1.500 miliardi di euro e 29 milioni di posti di lavoro, il settore rappresenta un motore chiave per la salute pubblica, l’ambiente e la competitività economica dell’UE.

La strategia mira a ottimizzare l’intero ecosistema delle scienze della vita, dalla ricerca all’accesso al mercato, attraverso un approccio coordinato sostenuto da oltre 10 miliardi di euro all’anno dal bilancio dell’UE. Il piano si articola in tre assi principali:

Rafforzare la STRATEGIA DI ricerca e innovazione

La Commissione svilupperà un piano di investimenti per facilitare le sperimentazioni cliniche multinazionali e rafforzare le infrastrutture europee per la ricerca clinica. Verranno mobilitati fino a 100 milioni di euro nei programmi 2026-2027 di Horizon Europe per soluzioni basate sul microbioma, e 250 milioni per tecnologie intersettoriali, favorendo lo sviluppo di nuove molecole, materiali avanzati e una biofabbricazione più efficiente.

Accelerare l’accesso al mercato

Per facilitare la diffusione delle innovazioni, è prevista una proposta legislativa europea sulle biotecnologie, volta a creare un quadro normativo più favorevole. Sarà inoltre lanciata una piattaforma per collegare start-up, industria e investitori, valorizzando il portfolio del Consiglio europeo per l’innovazione.

Promuovere l’adozione delle innovazioni e la fiducia del pubblico

La Commissione mobiliterà 300 milioni di euro per stimolare appalti pubblici innovativi in ambiti come vaccini di nuova generazione, oncologia e adattamento climatico. Sarà istituito un gruppo di coordinamento sulle scienze della vita per favorire l’allineamento tra politiche settoriali e coinvolgere industria e cittadini nel dialogo sull’innovazione.

La strategia risponde alla necessità di affrontare sfide strutturali, come la frammentazione dell’ecosistema europeo dell’innovazione e i ritardi nell’applicazione industriale dei risultati scientifici, attraverso strumenti concreti, fondi dedicati e una governance più integrata. I prossimi step prevedono la definizione di un piano operativo con misure attuabili a partire dal 2026.

 

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Salute Globale

OHAMR: avviata ufficialmente la Partnership sulla resistenza antimicrobica

Dopo 14 anni il programma Joint Programming Initiative on Antimicrobial Resistance (JPIAMR) si è ufficialmente concluso il 31 maggio 2025. A raccoglierne il testimone è la nuova Partnership europea su One Health e Resistenza Antimicrobica (EUP OHAMR), attiva da giugno 2025.

La nuova Partnership EUP OHAMR

L’European Partnership on One Health Antimicrobial Resistance (EUP OHAMR) è la nuova iniziativa strategica finanziata da Horizon Europe per contrastare la crescente minaccia della resistenza antimicrobica (AMR) attraverso un approccio integrato One Health, che considera la salute umana, animale e ambientale in maniera interconnessa.

La partnership riunisce 53 organizzazioni da oltre 30 Paesi, con il coordinamento dello Swedish Research Council e un budget complessivo stimato in circa 340 milioni di euro su un orizzonte decennale. L’obiettivo è quello di rafforzare le capacità di ricerca, innovazione e governance europee per ridurre l’impatto dell’AMR su salute pubblica, sistemi sanitari e sostenibilità globale.

Le attività della nuova partnership includono:

  • bandi competitivi transnazionali per progetti di ricerca e innovazione;
  • iniziative di capacity building e policy alignment tra Stati membri;
  • sviluppo di strumenti diagnostici e terapeutici innovativi;
  • rafforzamento della sorveglianza, della prevenzione e della consapevolezza sull’uso prudente degli antimicrobici.

Il primo bando europeo della partnership è atteso per novembre 2025, con focus su trattamenti innovativi e a basso costo. La strategia si fonda sulla nuova Strategic Research and Innovation Agenda (SRIA) pubblicata da JPIAMR, che definisce le priorità di intervento su patogeni batterici, virali, fungini e parassitari, tenendo conto della loro diffusione in ambienti umani, animali e naturali.

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Spazio Europeo per la Ricerca: pubblicato 2^ rapporto sui progressi dell’ERA Policy Agenda 2022-24

La Commissione Europea ha pubblicato una valutazione sull’attuazione dell’ERA (European Research Area) Policy Agenda, relativa agli anni 2022-2024. Il report evidenzia risultati significativi nel raggiungimento degli obiettivi comuni delineati nel Pact for Research and Innovation in Europe.

Progressi in tutte le priorità dell’ERA

Secondo il report, l’attuazione dell’ERA Policy Agenda ha registrato un avanzamento sostanziale lungo le quattro priorità strategiche:

  • Priorità 1 – Rafforzare un mercato interno della conoscenza realmente funzionale: l’avvio operativo dell’European Open Science Cloud (EOSC), l’aumento delle pubblicazioni in accesso aperto, la creazione della Coalizione per la valutazione della ricerca (CoARA), l’introduzione obbligatoria dei Gender Equality Plans in Horizon Europe e il lancio dell’ERA Talent Platform sono tra le principali tappe raggiunte.
  • Priorità 2 – Affrontare congiuntamente le sfide della doppia transizione verde e digitale e favorire la partecipazione della società all’ERA: sono stati compiuti passi in avanti con l’aggiornamento del Strategic Energy Technology Plan e con iniziative volte a rafforzare l’integrazione degli ecosistemi europei di ricerca, anche attraverso strategie regionali e settoriali.
  • Priorità 3 – Amplificare l’accesso all’eccellenza nella ricerca e innovazione in tutta l’Unione: si segnalano miglioramenti nell’accesso alle opportunità di eccellenza, in particolare nei Paesi Widening, grazie a strumenti quali gli Excellence Hubs, i progetti con Seal of Excellence e azioni mirate nell’ambito di Horizon Europe.
  • Priorità 4 – Promuovere investimenti e riforme concertate in R&I: sono stati rafforzati il coordinamento degli investimenti e la convergenza delle politiche grazie al dialogo strutturato con gli Stati membri, a nuovi strumenti di monitoraggio e a riforme sullo sviluppo delle carriere e sulla collaborazione tra ricerca e industria. 
Prospettive future

Il report si conclude con una serie di indicazioni per le future iniziative di politica dell’ERA in vista dell’agenda 2025-27 recentemente approvata, tra cui: promuovere una maggiore co-creazione con gli attori nazionali e locali, ampliare l’impatto e la copertura dell’Agenda, rafforzare l’inclusività e affrontare i divari tra Stati membri.

 

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Lanciata l’iniziativa “Choose Europe”, investimento di 500 milioni di euro per il periodo 2025–2027

La Commissione europea ha lanciato la campagna “Choose Europe”, un’iniziativa strategica volta a rendere l’Unione Europea la destinazione di riferimento per ricercatori e scienziati di tutto il mondo.

La campagna intende creare un ambiente stimolante e favorevole alla ricerca, attraverso una serie di misure annunciate il 5 maggio 2025 a Parigi, durante l’evento “Choose Europe for Science” tenutosi alla Sorbona, con la partecipazione della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen e del Presidente francese Emmanuel Macron.

Negli Stati Uniti si registrano numerosi tagli ai finanziamenti e molti  ricercatori statunitensi valutano la possibilità di emigrare. Attraverso il programma “Choose Europe”, l’Unione Europea si candida come nuovo polo attrattivo per scienziati di alto profilo, offrendo condizioni stabili e un ambiente favorevole alla crescita personale e professionale.

“Choose Europe for Science”: le principali opportunità

L’UE intende assicurare finanziamenti stabili e strutture all’avanguardia, permettendo ai ricercatori di dedicarsi a progetti di grande impatto, anche grazie ad una dinamica comunità internazionale di alto livello, costantemente impegnata nella risoluzione delle sfide globali.

Con oltre 60 programmi di finanziamento e supporto messi a disposizione in tutti i 27 Stati membri, le principali misure adottate dal programma “Choose Europe for Science” includono:

Finanziamenti a lungo termine con l’European Research Council (ERC), inclusi nuovi “super grant” fino a 7 anni, e incrementi sostanziali nei contributi per i ricercatori in mobilità. Le domande per l’ERC Advanced Grant, del valore massimo di 2,5 milioni di euro, sono aperte fino al 28 agosto 2025.

Sostegno ai giovani ricercatori, attraverso il potenziamento delle Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA) con contratti estesi e agevolazioni dedicate a chi si affaccia per la prima volta al panorama della ricerca europea. Le domande per le borse post-dottorato MSCA sono aperte fino al 10 settembre 2025. Inoltre, i finanziamenti della nuova iniziativa MSCA Choose Europe for Science, con un valore massimo di 3,5 milioni di euro, saranno disponibili a partire dal 1° ottobre 2025.

Libertà scientifica e mobilità del sapere, con l’introduzione di un ERA Act per garantire la libera circolazione di conoscenza e dati, promuovendo la creazione di un vero e proprio mercato unico della scienza.

L’UE offre, inoltre, un supporto completo per il trasferimento e l’integrazione dei ricercatori, con servizi dedicati a visti e condizioni di ingresso, permessi di soggiorno, assistenza familiare e riconoscimento dei titoli di studio.

Infine, verrà particolarmente valorizzato l’equilibrio tra vita professionale e privata, attraverso solidi sistemi di welfare e un forte impegno per la diversità e l’inclusione.

“Europe will always choose science”, ha affermato la Presidente von der Leyen, evidenziando come la scienza aperta e la libertà di ricerca siano valori fondamentali dell’Unione Europea.

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Strategia europea per le scienze della vita: i risultati della consultazione

La Commissione europea ha concluso la consultazione pubblica sulla futura Strategia per le scienze della vita, ricevendo 794 contributi da 28 Paesi nel corso delle quattro settimane di apertura della piattaforma “Have your Say”. I partecipanti provengono da 20 Stati membri – con una maggiore rappresentanza da Spagna, Belgio, Germania, Paesi Bassi e Austria – e da 8 Paesi extra UE, tra cui Regno Unito, Stati Uniti e Svizzera.

Oltre ai cittadini, hanno risposto università, centri di ricerca, ONG, aziende, associazioni di categoria e autorità pubbliche, dimostrando un forte interesse trasversale verso un settore ritenuto sempre più strategico.

Le priorità trasversali: innovazione, competenze, sostenibilità

Dalla prima analisi dei dati emergono alcuni temi ricorrenti, ritenuti prioritari per il futuro sviluppo delle scienze della vita in Europa:

  • Trasferimento tecnologico e applicazione concreta dei risultati della ricerca
  • Accesso a finanziamenti adeguati e attrazione di investimenti
  • Quadro normativo chiaro e tutela della proprietà intellettuale
  • Formazione, competenze avanzate e valorizzazione dei talenti
  • Potenziamento di infrastrutture, uso strategico dei dati e dell’intelligenza artificiale
  • Transizione ecologica della ricerca e dei settori industriali
  • Fiducia dei cittadini nella scienza e coinvolgimento pubblico
Focus salute: ricerca, tecnologie e patologie rare

Tra i settori specifici, la salute è risultata uno degli ambiti più menzionati. I contributi raccolti sottolineano l’importanza di:

  • Accelerare la ricerca biomedica, anche attraverso partenariati pubblico-privati
  • Promuovere l’accesso equo alle innovazioni sanitarie, incluse tecnologie digitali e medicina personalizzata
  • Migliorare l’integrazione tra ricerca, clinica e industria per ridurre i tempi di transizione laboratorio-territorio
  • Sostenere la ricerca sulle malattie rare, con particolare riferimento alle patologie neurodegenerative con accumulo di ferro nel cervello (NBIA), oggetto di numerosi contributi

La salute viene quindi confermata come uno dei pilastri della strategia, in connessione con la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale.

Next steps: pubblicazione della strategia prevista per l’estate 2025

I risultati della consultazione saranno analizzati insieme ai contributi ricevuti da organismi nazionali e agenzie competenti. La nuova strategia – annunciata dalla Presidente Ursula von der Leyen nelle sue linee politiche e inclusa nel Competitiveness Compass – sarà uno strumento chiave per rafforzare la competitività dell’UE nel campo delle scienze della vita e promuovere soluzioni sicure, sostenibili e inclusive.

L’adozione del documento strategico è attesa nell’estate del 2025.

 

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lotta contro il cancro

Settimana europea contro il cancro -EWAC2025

Dal 25 al 31 maggio 2025 si celebra la Settimana europea contro il cancro – EWAC2025, iniziativa promossa dall’Associazione delle Leghe europee contro il Cancro (ECL) per sensibilizzare su prevenzione, diagnosi precoce, equità nell’accesso alle cure e diritti dei pazienti oncologici.

EWAC2025: una settimana per promuovere prevenzione e uguaglianza sanitaria

Ogni giornata dell’EWAC2025 è dedicata a un tema chiave:

  • 25 maggio – Prevenzione primaria
  • 26 maggio – Diagnosi precoce
  • 27 maggio – Accesso ai medicinali
  • 28 maggio – Salute e assistenza digitale
  • 29 maggio – Ricerca
  • 30 maggio – Pazienti e sopravvissuti
  • 31 maggio – Giornata mondiale senza tabacco

In Europa permangono forti disuguaglianze nei tassi di sopravvivenza al cancro. Tra il 2010 e il 2020, l’UE27 ha registrato una diminuzione del 10% della mortalità, ma Paesi come Ungheria, Croazia e Polonia presentano tassi significativamente più alti rispetto alla media europea, mentre Lussemburgo, Finlandia e Svezia mostrano valori nettamente inferiori.

Le cause di queste disparità sono molteplici: dallo status socioeconomico alla scarsa alfabetizzazione sanitaria, fino all’accesso limitato ai servizi. Per ridurre il divario, le politiche raccomandano investimenti mirati in prevenzione, programmi educativi, modelli di assistenza più equi e una maggiore armonizzazione dei programmi di screening.

L’impiego di strumenti digitali, dell’intelligenza artificiale, e di campagne informative mirate ai giovani e alle categorie vulnerabili può contribuire a rafforzare l’accesso precoce alla diagnosi e a contrastare le barriere culturali e tecnologiche.

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lotta contro il cancro

EU Cancer Mission: webinar EUHPP sulla prevenzione del cancro

La Commissione UE ha messo in evidenza un webinar che verrà trasmesso in diretta sulla European Health Policy Platform (EUHPP). L’evento si inserisce nel quadro delle iniziative promosse dalla EU Cancer Mission, con l’obiettivo di valorizzare i risultati dei progetti attivi nel campo della prevenzione oncologica e promuoverne un utilizzo più efficace e integrato nelle politiche sanitarie.

Il webinar si svolgerà online martedì 29 aprile p.v., dalle ore 9:30 alle 12:30 (CET).

Temi e agenda del meeting EUHPP – EU Cancer Mission

L’incontro si focalizzerà su due dimensioni fondamentali legate alla prevenzione delle patologie tumorali:

  • l’implementazione della ricerca, ovvero come tradurre le evidenze scientifiche in azioni concrete e sostenibili all’interno dei sistemi sanitari;
  • il cambiamento comportamentale, quale leva essenziale per ridurre l’incidenza del cancro attraverso stili di vita più sani e consapevoli.

Il webinar rappresenta un’occasione preziosa per favorire il confronto tra istituzioni, comunità scientifica, professionisti sanitari e altri stakeholder impegnati nella lotta contro il cancro, in un’ottica di condivisione delle buone pratiche e di rafforzamento delle sinergie a livello europeo.

 

La partecipazione è aperta a tutti gli interessati, previa registrazione al seguente LINK.

Per consultare l’agenda è possibile visitare il seguente LINK.

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PIANOFORTE Open Call 2025: al via il secondo bando transnazionale sulla protezione dalle radiazioni

La partnership europea PIANOFORTE è un’iniziativa lanciata nel 2022 e coinvolge più di 58 partners nella protezione delle radiazioni. Attraverso un consorzio orientato alla ricerca e coordinato dall’Autorità di Radioprotezione Nucleare Francese (ASNR), PIANOFORTE intende promuovere la protezione di tutti coloro i quali sono esposti a radiazioni ionizzanti, siano essi lavoratori, pazienti, personale sanitario o l’ambiente stesso.

La Partnership ha pubblicato il secondo bando per la presentazione di progetti di ricerca transnazionali (Open Call), con un budget complessivo di 8.190.000 euro. L’obiettivo è sostenere attività di ricerca e innovazione nel campo della protezione dalle radiazioni ionizzanti, in linea con le priorità stabilite dal Programma Quadro Horizon Europe per la parte di Euratom.

Il bando si rivolge a consorzi di ricerca internazionali e promuove un approccio multidisciplinare, integrando competenze scientifiche, regolatorie e sociali per un utilizzo più sicuro delle radiazioni e una maggiore protezione della salute umana e dell’ambiente.

Le proposte devono riferirsi a uno dei tre seguenti temi di ricerca:

  1. Effetti delle variazioni temporali e spaziali nella somministrazione delle dosi sull’insorgenza di effetti sanitari.
  2. Approccio integrato alla valutazione del rischio da esposizione ambientale a radiazioni ionizzanti.
  3. Uso dell’Intelligenza Artificiale e Big Data per migliorare la risposta alle emergenze, inclusi strumenti decisionali, strategie di recupero e comunicazione pubblica.
Obiettivi strategici della call 2025 di PIANOFORTE:
  • Promuovere la ricerca collaborativa sulla protezione radiologica e l’uso sicuro delle radiazioni.
  • Integrare attività di formazione e collaborazione con università nei progetti selezionati.
  • Favorire l’utilizzo e la condivisione delle infrastrutture di ricerca europee.
  • Coinvolgere attivamente stakeholder, cittadini, decisori e comunità scientifica in tutte le fasi progettuali.

 

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ERRIN: il ruolo chiave degli ecosistemi di innovazione regionale per la competitività europea

Rilanciare la competitività europea attraverso gli ecosistemi regionali: auesto è l’obiettivo di ERRIN (European Regions Research and Innovation Network), che ha pubblicato un nuovo documento intitolato “Connected regional innovation ecosystems – key for Europe’s competitiveness”. Nel documento si evidenzia il ruolo strategico degli ecosistemi di ricerca e innovazione nel futuro bilancio UE post-2027.

Il paper si inserisce nella lista di pubblicazioni denominate “Towards the 10th Framework Programme” (FP10), e offre una visione più ampia sul prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (MFF) dell’UE, in un momento in cui il dibattito sulla competitività e la resilienza europea si fa sempre più centrale.

L’importanza degli ecosistemi di innovazione territoriali

Sebbene l’importanza degli ecosistemi di innovazione sia stata riconosciuta in documenti chiave come i rapporti Draghi e Heitor, manca ancora una chiara valorizzazione della loro dimensione territoriale. ERRIN sottolinea come la connessione tra ecosistemi locali sia essenziale per rafforzare la competitività europea, migliorare la resilienza del sistema e garantire un’autonomia strategica duratura. La collaborazione tra ecosistemi regionali permette infatti di ottimizzare risorse e competenze, sviluppando soluzioni innovative in modo più efficiente.

Il paper analizza inoltre i programmi e gli strumenti attuali che supportano la collaborazione tra ecosistemi, come l’iniziativa European Innovation Ecosystems (EIE) e il programma Regional Innovation Valleys. Pur avendo dimostrato la loro efficacia nel rafforzare le catene del valore e nell’integrare gli attori dell’innovazione a livello regionale, queste iniziative restano frammentate, sottofinanziate e prive di una continuità strutturale.

Raccomandazioni di ERRIN per il futuro bilancio UE

ERRIN propone quattro raccomandazioni chiave per il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale e il FP10:

  • Un quadro chiaro per gli ecosistemi R&I territoriali, semplificando e integrando il panorama dei finanziamenti UE.
  • Sostegno agli ecosistemi di innovazione locali attraverso FP10 e il Competitiveness Fund, rafforzando iniziative come le Regional Innovation Valleys.
  • Maggiore inclusività per colmare il divario dell’innovazione, favorendo la collaborazione tra ecosistemi avanzati ed emergenti.
  • Un approccio territoriale per la competitività, con investimenti mirati e una migliore coordinazione tra i livelli di governo.

 

Per approfondire, è possibile consultare il documento completo al seguente LINK.