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EIC: aperte le candidature per il premio Capitale europea dell’innovazione 2025

La Commissione europea ha pubblicato un bando di gara nell’ambito del programma Horizon Europe, con l’obiettivo di promuovere casi ispiratori di innovazioni sostenute dalle municipalità. Il bando si chiuderà il 18 giugno 2025, ore 17:00 CET.

Il premio ed i suoi obiettivi

L’ecosistema tradizionale dell’innovazione cittadina si sta aprendo a nuovi modelli di innovazione che coinvolgono i cittadini, assicurando la loro inclusione nel processo decisionale e rafforzando la democrazia e i diritti. Un numero crescente di città funge da banco di prova per l’innovazione e gestisce iniziative guidate dai cittadini per trovare soluzioni alle sfide sociali, come il cambiamento climatico, la digitalizzazione, la crescita sostenibile o la coesione sociale, anche attraverso nuovi sforzi come le soluzioni basate sulla natura e le missioni dell’UE.

Il settore pubblico è particolarmente impegnato a trovare modi efficaci per garantire l’integrazione di queste pratiche nel normale processo di sviluppo urbano. Le pratiche di successo sono particolarmente importanti per migliorare la capacità della città di attrarre e trattenere nuove risorse, fondi e talenti per stimolare la crescita di innovazioni. Inoltre, la collaborazione e il rafforzamento delle sinergie tra gli ecosistemi dell’innovazione favoriscono lo sviluppo e la resilienza delle città nell’affrontare le sfide urbane e ispirano molte altre città a seguire un percorso simile.

La Nuova agenda europea per l’innovazione definisce una visione per sfruttare il potere dell’innovazione per guidare la crescita economica, il progresso sociale e contribuire alla transizione verde e digitale in Europa. L’agenda sottolinea la necessità di investimenti strategici nelle tecnologie chiave, compresa la deep tech, e di rafforzare e collegare meglio gli ecosistemi dell’innovazione attraverso una maggiore collaborazione tra le regioni, per colmare i divari.

Per questo motivo, i premi Capitale europea dell’innovazione riconosceranno il ruolo delle città come catalizzatori dell’ecosistema locale dell’innovazione e stimoleranno nuove attività volte a promuovere l’innovazione.

 

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digital health

Webinar THCS: trasformazione digitale nei sistemi sanitari

Nell’ambito delle attività del Partenariato THCS – Transforming Health and Care Systems, sono in programma due webinar di approfondimento sulle sfide e le opportunità legate alla trasformazione digitale nei sistemi sanitari e sociali. Questi eventi offriranno ai partecipanti l’occasione di conoscere strumenti innovativi per la valutazione della maturità digitale e l’impatto delle tecnologie digitali sulla sanità europea.

I webinar rappresentano un’importante occasione per approfondire il tema della digitalizzazione nella sanità pubblica e comprendere meglio le strategie per la sua implementazione a livello nazionale ed europeo.

Webinar del Partenariato THCS: gli appuntamenti
  • Il primo appuntamento è previsto per il 25 marzo, dalle 11:00 alle 11:45, con il webinar “Digital Maturity Assessment in the Scottish Healthcare System”. Il team Digital Health and Care del Governo scozzese presenterà uno strumento standardizzato per la valutazione della maturità digitale nelle organizzazioni sanitarie e sociali. Attraverso una piattaforma online, questo strumento consente di misurare il livello di digitalizzazione, fornendo indicazioni sui progressi raggiunti e sugli ostacoli che ancora limitano la trasformazione digitale.

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  • Il secondo appuntamento si terrà il 26 marzo, dalle 14:00 alle 15:30, con il webinar “How the digital health technology assessment can contribute to the transformation of health and social care systems in Europe”. Questo evento esplorerà le sinergie tra THCS e EDiHTA (European Digital Health Technology Assessment), concentrandosi sul ruolo della valutazione delle tecnologie digitali per la salute nella trasformazione dei sistemi sanitari e sociali. Verranno affrontate le sfide metodologiche relative all’implementazione delle Digital Health Technologies (DHT) e alla standardizzazione dei criteri di valutazione a livello europeo.

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Salute mentale

Consiglio UE: Salute mentale e digitalizzazione – focus su bambini e adolescenti

I prossimi 7 e 8 aprile 2025, la Presidenza polacca del Consiglio dell’Unione Europea ospiterà un importante evento dedicato alla promozione della salute mentale di bambini e adolescenti nell’ambito della digitalizzazione.

L’incontro riunirà esperti, decisori politici e organizzazioni internazionali per discutere le sfide e le opportunità offerte dall’era digitale per il benessere psicologico dei più giovani.

Durante l’evento, saranno affrontati temi chiave come l’impatto dell’uso intensivo dei dispositivi digitali sulla salute mentale, il ruolo dell’educazione digitale nella prevenzione del disagio psicologico e le migliori pratiche per un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie. I partecipanti condivideranno esperienze e strategie per sviluppare politiche integrate e promuovere ambienti digitali sicuri e inclusivi.

L’incontro si inserisce nel più ampio impegno dell’Unione Europea per il benessere mentale delle nuove generazioni, riconoscendo la crescente influenza del digitale nella vita quotidiana di bambini e adolescenti. Il rafforzamento della cooperazione tra Stati membri e la definizione di linee guida comuni rappresentano passi fondamentali per affrontare questa sfida emergente.

 

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digital health

Presentazione del rapporto speciale dell’ECA “Digitalizzazione dell’assistenza sanitaria”

La Commissione sostiene gli Stati membri nella digitalizzazione dei sistemi sanitari, e soprattutto dopo il COVID-19 è stato identificato un chiaro bisogno di un migliore coordinamento dei dati sanitari. Nonostante le difficoltà di finanziamento, i progressi sono monitorati attraverso l’indicatore eGovernment Benchmark e Digital Decade eHealth, con l’obiettivo di ottenere il pieno accesso online alle cartelle cliniche elettroniche entro il 2030.

L’importanza della digitalizzazione dei sistemi sanitari

La pandemia COVID-19 ha evidenziato l’importanza della digitalizzazione dell’assistenza sanitaria, stimolando un maggiore interesse per l’eHealth e la sua implementazione. L’impatto della pandemia, come le misure di distanziamento sociale, hanno aumentato la necessità di soluzioni sanitarie digitali come la telemedicina, le prescrizioni elettroniche e le cartelle cliniche elettroniche. C’è la necessità di un migliore coordinamento dei flussi di dati sanitari all’interno dell’UE.

La Commissione Europea è stata incaricata di sostenere gli Stati membri nella trasformazione dell’assistenza sanitaria digitale. Un recente audit ha valutato l’efficacia della Commissione nell’assistere gli Stati membri nei loro sforzi di digitalizzazione dell’assistenza sanitaria. L’audit ha esaminato se il quadro politico dell’UE abbia fornito obiettivi chiari e un sostegno adeguato e se la Commissione abbia effettivamente aiutato gli Stati membri a garantire e utilizzare i fondi UE per queste iniziative. È stato anche valutato il monitoraggio da parte della Commissione dei progressi nella digitalizzazione dell’assistenza sanitaria, compreso l’utilizzo dei fondi UE dando risultato positivo visto il suo aiuto tramite la definizione di raccomandazioni e obiettivi non vincolanti.

Prima della pandemia, l’approccio dell’UE alla digitalizzazione dell’assistenza sanitaria era volontario, con gli Stati membri che sceglievano di implementare soluzioni digitali in base alle loro priorità politiche. Tuttavia, la crisi COVID-19 ha accelerato il processo di digitalizzazione, spingendo l’UE ad adottare regolamenti vincolanti. Tra il 2014-2020 e il 2021-2027, diversi programmi di finanziamento dell’UE, tra cui la Cohesion Policy ed il Recovery and Resilience Facility, hanno stanziato fondi consistenti per progetti di digitalizzazione dell’assistenza sanitaria.

La Commissione monitora i progressi attraverso due indicatori principali: l’eGovernment Benchmark, che valuta la digitalizzazione dei servizi pubblici, e l’indicatore eHealth del Decennio digitale, che traccia l’accesso alle cartelle cliniche elettroniche. Nel complesso, l’audit ha concluso che la Commissione ha sostenuto efficacemente la trasformazione digitale dell’assistenza sanitaria nell’UE, anche se sono necessari miglioramenti nella rendicontazione e nel monitoraggio.

 

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EHFG 2024: al via l’European Health Forum Gastein dal 24 al 27 settembre 2024

Il Forum europeo della salute di Gastein (EHFG) 2024 si terrà dal 24 al 27 settembre 2024 a Bad Hofgastein (Austria) in modalità ibrida. 

L’European Health Forum Gastein (EHFG) 2024

Dalla sua fondazione nel 1998, l’EHFG si è sviluppato in una piattaforma politica chiave, riunendo politici, decisori senior, membri della comunità ed esperti nel campo della salute e non solo.

Il tema di quest’anno “Spostare le sabbie della salute: democrazia, demografia, digitalizzazione” vuole evidenziare la complessa interazione tra queste 3 forze, trovando soluzioni per affrontare le sfide sanitarie globali attraverso sforzi collaborativi e multisettoriali attraverso soluzioni basate sull’evidenza. Pertanto, le discussioni chiave si concentreranno sull’integrazione delle tecnologie sanitarie digitali e sulla promozione di pratiche sanitarie sostenibili per migliorare i risultati in materia di sanità pubblica.

Le iscrizioni per la partecipazione online chiuderanno il prossimo 22 settembre.

Per registrarsi all’evento in modalità ONLINE, cliccare sul seguente LINK.

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digital health

Consip: PNRR, attivo nuovo contratto sanità digitale da 880 mln

Consip ha reso disponibile il nuovo contratto di Sanità digitale dedicato ai “Sistemi informativi clinico-assistenziali” (ed.2), facenti parte del programma di gare per l’attuazione del PNRR (Missione 6.C2-1.1.1. “Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero – Digitalizzazione delle strutture ospedaliere DEA di Livello I e II”).

L’iniziativa darà continuità all’offerta di servizi (cartella clinica elettronica ed enterprise imaging) già presenti nella prima edizione dell’Accordo quadro “Sistemi informativi clinico-assistenziali” ottimizzandoli rispetto al contesto del Ssn e valorizzando le soluzioni Cloud-SaaS (Software As a Service) in base alla complessità delle strutture sanitarie con l’obiettivo di diffondere e consolidare sul territorio standard di riferimento che guidino lo sviluppo di soluzioni applicative per i servizi integrati della rete clinico-assistenziale.

il nuovo contratto di Sanità digitale DELLA CONSIP

Il contratto ha un valore complessivo di 880 mln ed è suddiviso in sei lotti, di cui quattro dedicati ai servizi applicativi (due per la Cartella clinica elettronica e due per la Enterprise Imaging) e due ai servizi di supporto.
I servizi applicativi riguardano sviluppo ed evoluzione software, migrazione applicativa, configurazione e personalizzazione di soluzioni, manutenzione adeguativa e correttiva, supporto specialistico, conduzione applicativa e infrastrutturale.
Tra i servizi di supporto, invece, figurano quelli di project management, supporto al monitoraggio, change management, Pmo e demand management, digitalizzazione dei processi sanitari, IT Strategy ed Advisory.

Le amministrazioni titolari di progetti PNRR continueranno a utilizzare l’attuale Accordo quadro (ed.1) fino alla scadenza temporale. Il nuovo Accordo quadro diventerà il contratto di riferimento a partire dalla fine dell’anno.

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Unione europea della salute più forte e meglio preparata per il futuro

Durante la crisi causata dalla pandemia di COVID-19, l’Unione europea della salute si è rivelata una necessità al fine di salvaguardare la resilienza dell’UE contribuendo al benessere sociale, all’autonomia strategica e alla stabilità geopolitica dell’Europa.

Factsheet su un’Unione europea della salute forte per tutti

Partendo dall’esperienza maturata dalla pandemia, l’Unione Europea della salute è riuscita a fornire una risposta agli appelli dei cittadini che richiedevano una maggiore presenza dell’UE nel settore della sanità pubblica. La visione dell’Unione della salute, presentata nel novembre 2020, consiste nel garantire che gli Stati membri siano meglio preparati a rispondere alle crisi sanitarie future, sostenendo nel contempo politiche sanitarie moderne e innovative per tutti i cittadini dell’UE. Grazie a cospicui finanziamenti derivanti dal programma “UE per la salute“, gli obiettivi dell’Unione europea della salute si sono rapidamente trasformati in risultati tangibili.

Mentre nuove azioni sono in fase di preparazione, l’Unione europea della salute ha finora permesso di raggiungere i traguardi seguenti:

  • Misure di sicurezza sanitaria più incisive per rispondere meglio alle crisi future: oggi l’UE è dotata di strumenti più efficaci per prevenire le principali minacce per la salute, prepararsi ad affrontarle e rispondervi, grazie a un quadro giuridico più solido per la cooperazione in materia di sicurezza sanitaria, al rafforzamento delle agenzie sanitarie dell’UE e alla creazione dell’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA).
  • Accesso equo e tempestivo a medicinali a prezzi accessibili per tutti i cittadini: la proposta di riforma farmaceutica dell’UE consentirà ad altri 70 milioni di cittadini dell’UE di accedere a nuovi medicinali, mantenendo nel contempo la competitività del settore farmaceutico europeo. La riforma si concentra sulle esigenze dei cittadini dell’UE al fine di garantire che tutti abbiano accesso ai medicinali di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno, ovunque vivano e a prescindere dalla malattia. La riforma migliorerà inoltre la disponibilità di medicinali critici definendo una serie di misure per affrontare le carenze.
  • Un piano di lotta contro il cancro all’avanguardia di livello mondiale: nell’ambito del piano europeo di lotta contro il cancro sono state avviate una serie di azioni significative per affrontare la malattia in tutte le sue fasi, dalla prevenzione alla diagnosi e al trattamento, fino all’assistenza post malattia. Sostenuto da un finanziamento dell’UE pari a 4 miliardi di €, il piano sta già facendo la differenza nella vita dei pazienti oncologici in tutta Europa.
  • Iniziative rivoluzionarie per digitalizzare l’assistenza sanitaria: grazie all’innovativo spazio europeo dei dati sanitari (EHDS), i cittadini avranno accesso ad un’assistenza sanitaria migliore ovunque nell’UE. Nel pieno rispetto delle norme dell’UE in materia di protezione dei dati, lo spazio europeo dei dati sanitari sfrutta appieno il potenziale della transizione digitale e consentirà inoltre un migliore utilizzo dei dati per la ricerca e per lo sviluppo di medicinali che possono cambiare la vita.
  • Azione globale per una migliore salute mentale: l’approccio globale alla salute mentale dell’UE riconosce che la nostra salute mentale è importante quanto la salute fisica e riguarda persone di tutti i contesti di provenienza. Si tratta di azioni di ampio respiro sostenute da oltre 1,2 miliardi di € per promuovere il benessere mentale, migliorare la prevenzione e i servizi di sostegno ed eliminare la stigmatizzazione in questo importante ambito.
  • Norme per rafforzare la sicurezza dei pazienti e garantire l’approvvigionamento di medicinali: le misure volte a prevenire qualsiasi    interruzione dell’approvvigionamento di medicinali e       dispositivi medici critici fanno sì che i cittadini possano continuare a fare affidamento su medicinali, trattamenti e terapie sicuri ed efficaci.
  • Un approccio “One Health” per affrontare i principali rischi per la salute: avendo riconosciuto il legame tra salute umana, animale e ambientale, l’Europa si trova in una posizione migliore per sviluppare politiche più incisive per affrontare le principali sfide sanitarie, come la resistenza antimicrobica e l’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute.

 

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FORUM PA 2024: il lavoro di rete per far crescere l’Italia

Forum PA torna come evento nazionale chiave per la Pubblica Amministrazione italiana, fortemente orientato al tema della modernizzazione e della digitalizzazione.

Tra gli appuntamenti previsti per la giornata del 22 Maggio, dalle 09:30 alle 10:30 si terrà il tavolo di lavoro “Fondi diretti, riforme e sinergie: il “lavoro di rete” come opportunità di crescita per l’Italia“. L’incontro, organizzato dal Dipartimento per gli Affari Europei della Presidenza del Consiglio dei Ministri, mira ad approfondire il tema e l’importanza delle reti di lavoro tra riforme, fondi diretti e sinergie.

In questo contesto, il Dipartimento Affari Europei della Presidenza del Consiglio dei Ministri si propone come punto di riferimento per agevolare l’accesso ai fondi diretti dell’UE e promuovere riforme efficaci. La conoscenza tecnica dei programmi di finanziamento e una corretta interpretazione dei bandi sono fondamentali per una progettualità efficace.

Inoltre, la sinergia tra i fondi europei e le riforme strutturali può massimizzare l’impatto delle politiche di sviluppo, promuovendo investimenti sostenibili e favorendo la modernizzazione.

Le tematiche proposte verranno discusse in un tavolo di lavoro, a cui parteciperà anche ProMIS (Regione Veneto), volto a condividere l’esperienza dei punti di contatto nazionali di rilevanti programmi di finanziamento europeo come Horizon (APRE), CERV (CERVITALIA), LIFE (MUR), Erasmus+ (INAPP), e del programma europeo di sostegno alle riforme TSI (PCM).

il Forum PA

L’edizione 2024 del Forum PA “Per una PA a colori – Persone e Organizzazioni nella rivoluzione dell’IA”, si terrà dal 21 al 23 maggio presso il Palazzo dei Congressi a Roma e sarà incentrato sull’intelligenza artificiale (IA), esplorandone le molteplici implicazioni per il mondo della pubblica amministrazione.

Il programma del Forum PA 2024 includerà oltre 200 appuntamenti distribuiti tra le giornate del 21, 22 e 23 maggio, tra seminari, dibattiti, tavole rotonde e altri format. L’obiettivo sarà affrontare le sfide attuali della PA italiana, promuovendo creatività, coraggio e sperimentazione.

Per maggiori informazioni sul Forum PA 2024, si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni e per iscriversi alla sessione del tavolo di lavoro “Fondi diretti, riforme e sinergie: il “lavoro di rete” come opportunità di crescita per l’Italia” si prega di consultare il seguente LINK.

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Il futuro della politica di coesione oltre il 2027

Bruxelles continua a realizzare il suo obiettivo principale di sviluppo sociale, economico e territoriale nell’UE, contribuendo al contempo ad una transizione digitale e verde che possa essere sia equa sia inclusiva.

L’adozione delle conclusioni sul futuro della politica di coesione da parte degli Stati membri, riconosce l’importanza fondamentale di questa politica. Le proposte per il rinnovamento della politica di coesione post 2027 sono incluse in un parere elaborato dal Presidente del Comitato europeo delle regioni (CdR), Vasco Alves Cordeiro, e dal presidente della commissione COTER, Emil Boc, adottato il 29 novembre dalla plenaria del CdR.

Il dibattito ora converge su come riformare la politica di coesione al termine dell’attuale periodo di bilancio dell’UE 2021-27. Per affrontare crisi eccezionali e catastrofi climatiche, i leader locali e regionali propongono la creazione di un meccanismo che possa essere attivato a livello territoriale, oltre ad un “patto di partenariato europeo” che definisca un corpus unico di norme e obiettivi per tutti i fondi in regime di gestione concorrente – cioè condivisa fra autorità europee, nazionali e territoriali – garantendo coerenza e semplificazione. 

Altre richieste contenute nel parere:

  • tutte le regioni europee devono continuare a essere ammissibili a ricevere finanziamenti;
  • il modello di gestione concorrente, la governance multilivello e il principio di partenariato vanno mantenuti come principi guida della politica di coesione anche dopo il 2027;
  • la sospensione dei fondi legati alla politica di coesione per effetto di violazioni delle norme di bilancio dell’UE da parte dei governi nazionali (la cosiddetta “condizionalità macroeconomica”) andrebbe abrogata. Gli investimenti a lungo termine non possono essere tenuti in ostaggio delle decisioni nazionali;
  • gli investimenti nazionali e regionali necessari per i progetti cofinanziati a titolo della politica di coesione dell’UE non dovrebbero essere equiparati a spesa – e, quindi, a debito – nel quadro delle norme di bilancio dell’UE;
  • l’obiettivo della coesione territoriale deve essere vincolante per tutte le politiche europee secondo il principio di “non nuocere alla coesione”;
  • l’architettura complessiva dei finanziamenti dovrebbe essere semplificata per superare il proliferare degli strumenti d’investimento direttamente o indirettamente destinati alla coesione.

Il parere viene pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e trasmesso ai deputati al Parlamento europeo, ai commissari europei pertinenti e ai rappresentanti dei 27 Stati membri.

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Accordo provvisorio europeo per il nuovo portafoglio di identità digitale

Il Parlamento e il Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla creazione di un quadro paneuropeo di identità digitale.

 

Secondo il testo concordato, questo nuovo portafoglio di identità digitale consentirà ai cittadini di identificarsi e autenticarsi online senza dover ricorrere a fornitori commerciali – una pratica che solleva problemi di fiducia, sicurezza e privacy.

 

Il portafoglio dell’UE sarà utilizzato su base volontaria. Durante i negoziati, gli eurodeputati hanno ottenuto disposizioni per salvaguardare i diritti dei cittadini e promuovere un sistema digitale inclusivo, evitando discriminazioni nei confronti di coloro che scelgono di non utilizzare il portafoglio digitale.

 

L’accordo prevede la gratuità delle “firme elettroniche qualificate” per gli utenti dei portafogli dell’UE, che sono le più affidabili e hanno lo stesso valore legale di una firma autografa, nonché le interazioni tra portafogli, per migliorare la fluidità degli scambi digitali. Gli eurodeputati hanno anche imposto la natura open-source del portafoglio per incoraggiare la trasparenza, l’innovazione e migliorare la sicurezza. Inoltre, hanno stabilito regole rigorose per la registrazione e la supervisione delle aziende coinvolte per garantire la responsabilità e la tracciabilità.

 

Attraverso il cosiddetto cruscotto della privacy, gli utenti potranno avere il pieno controllo dei propri dati e richiederne la cancellazione, come previsto dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Inoltre, la normativa prevede il diritto di utilizzare uno pseudonimo.

 

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