Cerca
Categorie
cure integrate

EVENTO TSI: “Verso un’assistenza sociosanitaria integrata incentrata sulla persona in Italia”

Il progetto dal titolo “Verso un’assistenza sociosanitaria integrata incentrata sulla persona in Italia”, finanziato della Commissione Europea – DG REFORM nell’ambito del programma Technical Support Instrument (TSI), si pone l’obiettivo di fornire assistenza tecnica al Ministero della Salute e al Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali – in pieno coordinamento con il ProMIS – al fine di migliorare l’assistenza domiciliare a persone non autosufficienti in Italia.

L’attuazione di questo progetto, grazie al supporto tecnico da parte dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), contribuisce alla riforma in corso sul rafforzamento dell’assistenza integrata a livello territoriale per affrontare meglio i bisogni sanitari e sociali delle persone non autosufficienti in Italia.

 Il 22 maggio p.v. si terrà il prossimo incontro a Roma (10.00-12.30) durante il quale verrà presentato e discusso il rapporto “Situazione attuale dell’assistenza sociosanitaria integrata in Italia e descrizione di buone pratiche internazionali, con particolare attenzione al social prescribing”.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare la pagina dedicata nel sito del ProMIS.

Categorie
workforce

Summit OCSE sulle competenze 2024: lavoro ed educazione

Il 21 e 22 febbraio scorsi si è svolto a Bruxelles il Summit sulle Competenze 2024, che ha rappresentato un’importante piattaforma internazionale per discutere e definire le strategie future riguardo lo sviluppo delle competenze necessarie nel mondo del lavoro e dell’educazione. Organizzato dal Belgio in collaborazione con l’OCSE, l’evento ha riunito leader governativi, esperti del settore educativo e del lavoro, rappresentanti del mondo aziendale e della società civile da tutto il mondo.

Con il tema “Competenze per il futuro: costruire ponti verso nuove opportunità”, il summit ha evidenziato come le competenze digitali, tecniche e trasversali possano essere promosse e integrate efficacemente nei sistemi educativi e nel mercato del lavoro per rispondere alle sfide future. L’incontro è stato infatti un’occasione unica per scambiare idee, pratiche innovative e politiche di successo, con un’attenzione particolare alle soluzioni per ridurre il divario di competenze e per promuovere l’inclusione e la diversità.

Le tematiche del Summit sulle Competenze 2024

I temi affrontati nella due giorni di lavori sono stati:

  1. Stabilire una visione delle future esigenze di competenze: Mentre i paesi si stanno adattando alle transizioni digitale e verde e ad altri “megatrend”, possono e devono anche sfruttare questa opportunità per modellare consapevolmente il proprio futuro. È quindi necessaria una visione chiara per le competenze che saranno strategicamente importanti affinché i paesi raggiungano le ambizioni future. Costruire ponti tra i governi, ma anche con le parti interessate sarà essenziale per sviluppare tale visione.
  2. Creare percorsi di apprendimento e di carriera che portino a nuove opportunità: L’apprendimento lungo tutto il corso della vita consentirà alle persone di sviluppare le competenze per il futuro e di adattarle ai cambiamenti di posti di lavoro e a percorsi di carriera più diversificati. A tal fine, i paesi dovranno fornire ai giovani e agli adulti le opportunità di miglioramento e riqualificazione necessarie per rafforzare le competenze e sostenere le transizioni di carriera nel corso della vita. Collegare istruzione e lavoro, nonché governo e parti sociali, sarà fondamentale per garantire che le competenze siano sviluppate in linea con le esigenze di competenze strategiche.
  3. Consentire a tutti di sviluppare le competenze per nuove opportunità: Per garantire che tutti possano prosperare in un mondo in rapido cambiamento, i paesi dovrebbero sviluppare sistemi di competenze inclusivi che sostengano le persone più vulnerabili (ad esempio, giovani provenienti da contesti svantaggiati, persone in cerca di lavoro, lavoratori in posti di lavoro a rischio di scomparsa, ecc.), per adattarsi ai cambiamenti. nel mondo del lavoro. Per raggiungere queste persone e fornire loro il sostegno necessario, i paesi dovrebbero unire i governi e gli attori che lavorano più direttamente con loro.

Il summit, attraverso questi focus, ha voluto creare una rete di collaborazione tra i diversi attori coinvolti per sviluppare politiche più efficaci che possano supportare l’evoluzione delle competenze nel contesto globale, tenendo conto delle diverse realtà economiche e sociali. L’obiettivo è stato quello di costruire una visione condivisa e di intraprendere azioni concrete per preparare le generazioni presenti e future a un mondo in continua trasformazione, dove le competenze diventano il ponte verso nuove e stimolanti opportunità di crescita personale e professionale.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
lotta contro il cancro

Evento di lancio del rapporto sulle disuguaglianze europee nella lotta contro il cancro

Il rapporto “Battere le disuguaglianze in materia di cancro nell’UE: Riflettori puntati sulla prevenzione e la diagnosi precoce del cancro” è la terza pietra miliare del Registro europeo delle disuguaglianze nel cancro. Questa relazione, preparata dalla Commissione in collaborazione con l’OCSE, completa il primo ciclo dell’iniziativa, integrando il lavoro già svolto attraverso lo Strumento dati e i Profili nazionali sul cancro.

Il documento è stato presentato presso l’evento online Commissione-OCSE del 5 febbraio 2024.

Il rapporto esamina le politiche e le azioni per affrontare la cura del cancro nei 27 Paesi dell’UE, in Norvegia e in Islanda, con un’attenzione specifica ai fattori di rischio prevenibili e al miglioramento della portata dello screening e della diagnosi precoce per contrastare le tendenze e le disuguaglianze in materia di cancro.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Per accedere alla presentazione dell’evento si prega di consultare il seguente LINK.

Per scaricare il flash report dell’evento si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

G7 Salute: Schillaci definisce le priorità della presidenza italiana

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha delineato le tre principali priorità della presidenza italiana del G7 Salute durante la Conferenza ministeriale Salute organizzata dall’OCSE a Parigi il 22 e 23 gennaio.

Queste priorità includono il rafforzamento dei servizi sanitari, l’approccio alla prevenzione, e l’implementazione dell’approccio One Health.

Il G7 Salute al centro dell’Architettura Globale della Salute

Durante il suo intervento, Schillaci ha sottolineato l’importanza di continuare l’impegno sul tema fondamentale dell’Architettura Globale della Salute, ereditando il testimone dalle presidenze precedenti del G7. Ha annunciato che il G7 Salute si svilupperà attraverso una serie di eventi, con i primi working groups programmati a febbraio e un incontro comune ad Ancona in ottobre.

Il ministro ha enfatizzato il significato di dedicare una Conferenza ministeriale di alto livello al tema della salute dopo diversi anni, evidenziando come rappresenti un investimento cruciale per il benessere della popolazione e la sostenibilità sociale ed economica. Ha notato con soddisfazione l’interesse generale nei confronti del G7 salute e dei suoi temi chiave.

Schillaci ha delineato gli argomenti principali su cui il G7 Salute si concentrerà, tra cui il potenziamento dell’architettura sanitaria globale, la promozione della prevenzione per garantire una vita più sana, e la centralità dell’approccio One Health, che integra salute umana, animale e tutela dell’ambiente. Ha anche sottolineato l’urgenza di affrontare la resistenza antimicrobica.

Il ministro ha esposto le sfide e le opportunità legate alla sanità digitale e all’intelligenza artificiale, evidenziando il loro potenziale nel ridurre le disuguaglianze e migliorare l’assistenza territoriale. Ha concluso il suo intervento con un appello al sostegno dei partner del G7 per raggiungere gli importanti obiettivi fissati.

Infine, Schillaci ha richiamato l’attenzione sulle misure adottate in Italia per rafforzare il servizio sanitario nazionale, focalizzandosi sulla creazione di reti di prossimità per un’efficace integrazione tra ospedali e strutture territoriali. Ha evidenziato la necessità di maggiore innovazione, ricerca e digitalizzazione come componenti chiave del piano di miglioramento del sistema sanitario.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

 

Categorie
digital health

Azione collettiva per un’IA responsabile nella salute

Il documento pubblicato dall’OCSE (biblioteca online dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) denominato “Azione collettiva per un’IA responsabile nella salute”, fornisce una panoramica del contesto e dello stato attuale dell’intelligenza artificiale in ambito sanitario, con le prospettive su opportunità, rischi e ostacoli del futuro dell’IA.

Il documento propone diverse aree da esplorare affinché i decisori politici possano promuovere il futuro dell’intelligenza artificiale responsabile nella sanità, che sia adattabile ai cambiamenti, rispetti gli individui, sostenga l’equità e raggiunga migliori risultati sanitari per tutti.

IL DOCUMENTO DELL’OCSE

Le aree da esplorare riguardano la fiducia, lo sviluppo delle capacità, la valutazione e la collaborazione. Queste aree riconoscono come le forze primarie necessarie per sbloccare il valore dell’intelligenza artificiale siano basate sulle persone e non su fattori tecnici.

Gli autori identificano politiche disallineate, mancanza di standard, frammentazione del sistema sanitario, responsabilità poco chiare e insufficiente fiducia e comprensione nella sanità digitale come i principali ostacoli per promuovere l’innovazione responsabile dell’IA nella sanità.

Nel documento vengono inoltre elencati diversi “rischi” che possono rallentare l’evoluzione dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario, come risultati distorti e dannosi o disinformazione, problemi di privacy e sicurezza, perdita di connessione umana e prestazioni nel mondo reale e deriva di dati/modelli.

In aggiunta, il documento suggerisce azioni pratiche per poter migliorare l’affidabilità, sviluppare capacità, valutare ed evolvere soluzioni, come:

1. Azioni per migliorare la fiducia nell’uso delle soluzioni di IA da parte dei sistemi sanitari:

▪ coinvolgere e ascoltare le preoccupazioni del pubblico e dei fornitori e coinvolgere le parti interessate rispetto a opportunità, rischi e controlli
▪ riferire pubblicamente e supervisionare le prestazioni dell’IA
▪ stabilire regole sul controllo dei dati
▪ incentivare e supervisionare l’adesione alle pratiche di IA responsabile

2. AzionE NEL sviluppare capacità per un’IA responsabile:

▪ far crescere la cultura dell’IA e basata sui dati tra tutte le parti interessate
▪ (ri)formazione della forza lavoro
▪ costruire capacità tecniche e capacità sufficienti per supportare soluzioni di IA responsabile

3 Azioni per valutare, validare ed evolvere le soluzioni di intelligenza artificiale:

▪ valutare l’impatto dell’intelligenza artificiale/investimenti digitali
▪ valutare l’intelligenza artificiale/capacità digitale
▪ evolvere soluzioni di intelligenza artificiale per nuove popolazioni e fattori ambientali
▪ evolvere valutazioni (dinamiche) delle tecnologie sanitarie per l’era digitale

4. Azioni per accelerare l’IA nel settore sanitario:

▪ adottare un approccio agile alla regolamentazione e alla supervisione dell’IA sanitaria
▪ stabilire partenariati pubblico-privato-persona-fornitore
▪ elevare la governance dei dati sanitari
▪ leadership e collaborazione per un impatto collettivo

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
cure integrate digital health

OCSE: Forum politico sul futuro dell’innovazione sanitaria incentrata sulle persone

Il 22 gennaio l’OCSE – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico organizza il policy forum dal titolo “The Future of People-Centred Health Innovation”. Il Forum è organizzato in collaborazione con il Commonwealth Fund, la Health Foundation e sarà trasmesso in diretta streaming tramite Financial Times Live.

 

Si tratta di un forum politico di alto livello nel quale verrà analizzato il futuro dell’innovazione sanitaria incentrata sulle persone, nonché le tendenze globali più importanti di oggi, tra cui il cambiamento climatico, la digitalizzazione, l’invecchiamento e l’aumento delle disuguaglianze, che influenzano i sistemi sanitari e ne subiscono l’impatto.

 

Tuttavia, nonostante negli ultimi quattro anni, i sistemi sanitari e la società sono stati spinti all’estremo per rispondere alla crisi del COVID-19, i nuovi strumenti e tecnologie, come l’IA e la medicina genomica potrebbero contribuire ad affrontare molte delle sfide più urgenti. Infatti, la sanità è stata troppo spesso un destinatario passivo dell’innovazione che, se implementata in un sistema frammentato e scarsamente integrato, può creare o esacerbare le disuguaglianze e far lievitare i costi. È necessaria quindi una conversazione chiara sulle implicazioni pratiche di queste innovazioni per contribuire a definire una risposta politica che gestisca i rischi e realizzi i potenziali benefici per tutti.

 

Dopo il Forum politico di alto livello, martedì 23 gennaio i ministri e i rappresentanti di alto livello dei Paesi membri dell’OCSE, dei Paesi partner e delle organizzazioni internazionali si riuniranno a Parigi per la riunione ministeriale dell’OCSE sulla costruzione di politiche migliori per sistemi sanitari più resilienti. La riunione ministeriale è a porte chiuse, ma si potranno trovare aggiornamenti su Twitter/X utilizzando l’hashtag #OECDHealth2024.

 

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

Resistenza antimicrobica: la CE chiede un’azione urgente

La lotta alla resistenza antimicrobica è una priorità assoluta per la Commissione e pertanto parte integrante di molte azioni svolte nell’ambito dell’Unione europea della salute. Inoltre, è anche una componente fondamentale della revisione della legislazione farmaceutica presentata la scorsa primavera, in linea con la raccomandazione del Consiglio sul potenziamento delle azioni dell’UE per combattere la resistenza antimicrobica con un approccio “One Health”.

In occasione della scorsa Giornata europea degli antibiotici (18 novembre), sono stati resi pubblici dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) dei nuovi dati che  mostrano una riduzione del 20% in tutta l’UE/SEE degli di antibiotici a lungo termine avvenuta tra il 2019 e il 2022.

i dati

Tuttavia, il consumo è nuovamente aumentato nel 2022, poiché molti europei hanno ripreso lo stile di vita precedente la pandemia di COVID-19. Uno studio condotto dall’OCSE per conto della Commissione europea avverte che la resistenza antimicrobica costa ai paesi dell’UE circa 11,7 miliardi di € all’anno. Se ogni paese investisse 3,40 € pro-capite all’anno negli interventi di prevenzione e contro la resistenza antimicrobica nei settori della salute umana e dell’alimentazione, ogni anno si potrebbero prevenire oltre 10 mila decessi, evitare oltre 600 mila nuove infezioni e risparmiare ai sistemi sanitari oltre 2,5 miliardi di €.

La situazione attuale dell’UE sottolinea quindi la necessità di interventi e azioni più forti per affrontare la resistenza antimicrobica in diversi ambiti mirando a raggiungere il più velocemente possibile gli obiettivi stabiliti nella raccomandazione del Consiglio recentemente adottata sull’intensificazione per combattere la resistenza antimicrobica utilizzando un approccio One Health. Si tratta di obiettivi concreti e misurabili per monitorare i progressi e raggiungere i traguardi legati alla prevenzione e riduzione della resistenza antimicrobica per il 2030.

Per ulteriori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
digital health

Conferenza Annuale del Partenariato europeo per la Trasformazione dei Sistemi Sanitari e Assistenziali

La Partnership on Transforming Health and Care System – THCS è lieta di annunciare la sua prima Conferenza annuale, che si terrà a Bruxelles giovedì 30 novembre, dalle ore 9.30 alle 18.00.

L’evento, che mira a coinvolgere rappresentanti dei Ministeri della Salute/Ricerca, partner e stakeholder rilevanti nel settore della salute e dell’assistenza, servirà a lanciare ufficialmente il partenariato e fornirà un forum per discutere gli elementi chiave della trasformazione dei sistemi sanitari, sia dal punto di vista della politica che dell’esperienza sul campo, attraverso il coinvolgimento delle parti interessate a tutti i livelli di governance (europeo, nazionale e locale/regionale).

Il workplan della gionata

La conferenza sarà suddivisa in 4 diverse sessioni:

  • 10:00 – 11:00 – Introduzione e apertura dei lavori, con messaggi del Ministero della Salute italiano, della Direzione Generale Ricerca e Innovazione della Commissione Europea e del Team di Coordinamento THCS.
  • 11:00 – 12:30 – Primo panel “Trasformazione dei sistemi sanitari e assistenziali: strumenti e soluzioni efficaci per informare il processo decisionale”, con l’obiettivo di presentare il punto di vista istituzionale (nazionale, europeo e internazionale) sul reale significato di “Trasformazione dei sistemi sanitari e assistenziali”. Alla tavola rotonda parteciperanno l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), la DG SANTE, oltre a rappresentanti di reti europee e istituzioni nazionali.
  • 14.00 – 15.30 – Secondo panel “Trasformare i sistemi sanitari e assistenziali: ingredienti chiave per un processo di implementazione di successo”, che discuterà e identificherà gli elementi che possono rendere possibile la trasformazione sul campo.
  • 16:00 – 17:45 – Terzo panel “Trasformare i sistemi sanitari e assistenziali: lancio della strategia THCS per gli ecosistemi dell’innovazione”, che presenterà esempi di ecosistemi regionali e stimolerà la riflessione sui prerequisiti e gli elementi di una trasformazione di successo dei sistemi sanitari e assistenziali.

L’incontro sarà moderato dall’Osservatorio europeo sui sistemi e le politiche sanitarie e sarà ospitato presso lo Square Meeting Center, proprio nel cuore di Bruxelles.

Per partecipare all’evento, che si svolgerà in modalità ibrida (ON SITE/ONLINE), è necessario registrarsi compilando il seguente modulo.

AGENDA

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
digital health

OCSE: Pubblicato il rapporto Health at a glance 2023

Si è tenuto l’appuntamento biennale con Health at a glance 2023, con l’elaborazione e pubblicazione del rapporto elaborato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) in collaborazione con la Commissione europea, che ha avuto l’obiettivo di “gettare uno sguardo” sulla situazione sanitaria nei Paesi dell’UE e misurare gli eventuali progressi dei “sistemi salute” guardandone l’efficacia, l’accessibilità e la resilienza sulla base di dati e indicatori liberamente accessibili.

Gli indicatori fondamentali sulla salute della popolazione mostrano i perduranti effetti della pandemia. Nei Paesi OCSE l’aspettativa di vita è diminuita in media di 0,7 anni tra il 2019 e il 2021 e i dati provvisori per il 2022, pur indicando una ripresa in alcuni Paesi, registrano un’aspettativa di vita al di sotto dei livelli pre-pandemia in 28 Paesi. Il nostro Paese si trova al nono posto della classifica della speranza di vita, con una media di 82,7 anni, insieme al Lussemburgo, a fronte di una media Ocse di 80,3. Sopra l’Italia troviamo: Giappone (84,5), Svizzera (83,9), Corea (83,6), Australia (83,3), Spagna (83,3), Norvegia (83,2), Islanda (83,2) e Svezia (83,1).

Il rapporto registra anche che il progressivo invecchiamento della popolazione produce inevitabilmente un aumento della domanda di operatori sanitari e di assistenza a lungo termine. Al contempo, però, il peggioramento delle condizioni di lavoro ha indebolito la capacità attrattiva delle professioni sanitarie. Nei Paesi Ocse, il 57% dei medici e degli infermieri ospedalieri ritiene che i livelli di personale e i ritmi di lavoro non siano sicuri.

L’Health at a Glance conferma anche la persistenza della difficoltà all’accesso all’assistenza sanitaria, nonostante la copertura universale prevista nella maggior parte dei paesi OCSE, poiché le lacune nella protezione finanziaria rendono difficile l’accesso all’assistenza sanitaria per le famiglie a basso reddito. Infarti, ictus e altre malattie circolatorie continuano ad essere la principale causa di morte causando più di un decesso su quattro nel 2021, mentre il Covid-19 ha causato il 7% di tutti i decessi. Permane il dato (che solleva molti interrogativi sulle scelte di politica sanitaria bei Paesi avanzati) secondo il quale quasi un terzo di tutti i decessi avrebbe potuto essere evitato attraverso una prevenzione e interventi sanitari più efficaci e tempestivi.

Secondo il rapporto OCSE, la qualità dell’assistenza sanitaria è migliorata in termini di sicurezza ed efficacia, con una maggiore attenzione alla persona, sulla quale vengono sempre di più centrati i servizi e le prestazioni. Da registrare anche il miglioramento qualitativo della prescrizione nelle cure primarie nella maggior parte dei Paesi, con riduzioni del volume medio di antibiotici, oppioidi e prescrizioni a lungo termine di anticoagulanti.

Infine, l’edizione di Health at a Glance 2023 include un focus speciale sulla salute digitale e sul suo potenziale di trasformare i sistemi sanitari.

Per visualizzare il rapporto si prega di cliccare QUI.

Per ulteriori informazioni si prega di cliccare sopra il seguente LINK.

Categorie
Altro

EU4HEALTH Stakeholders’ Conference – tre iniziative in evidenza

EU4HEALTH Stakeholders’ Conference

La Stakeholders’ Conference del 9 giugno 2023 ha offerto l’opportunità di riflettere sulle priorità in materia di salute, sugli orientamenti strategici e sui futuri programmi di lavoro.

I relatori e i partecipanti della Stakeholders’ Conference hanno coinvolto una serie di parti interessate, tra cui organizzazioni che rappresentano i pazienti, la società civile e altre parti attive nel campo della salute pubblica e delle questioni sociali; professionisti della salute e fornitori di assistenza sanitaria; ricercatori, università e reti di esperti; imprese e loro associazioni; autorità degli Stati membri.

Tra i progetti precedentemente completati e in corso, tre iniziative di interesse esaminate durante la Stakeholders’ Conference sono evidenziate di seguito:

  • Il rapporto dell’OCSE sull’integrazione delle cure per prevenire e gestire le malattie croniche.
  • La Guida dell’OCSE sulle buone pratiche nella sanità pubblica
  • Il rapporto OCSE su Alimentazione sana e stili di vita attivi

Integrare l’assistenza per prevenire e gestire le malattie croniche (2023)

La frammentazione dell’assistenza sanitaria è un problema fondamentale per le persone con bisogni complessi. Le persone con esigenze sanitarie complesse, come i pazienti affetti da patologie croniche, necessitano di cure da parte di diversi fornitori in più contesti sanitari. Senza un’adeguata integrazione delle cure, i pazienti possono cercare di soddisfare i loro bisogni disattesi (unmet needs) utilizzando un numero eccessivo di servizi, in modo non coordinato. Questo non solo peggiora la loro esperienza, ma è anche pericoloso e costoso: secondo le stime, la frammentazione delle cure aumenta i costi di oltre 4.000 euro per paziente.

I Paesi stanno sperimentando modelli di assistenza integrata in risposta al crescente numero di persone con bisogni sanitari complessi che rischiano di ricevere cure frammentate. Tali modelli di assistenza forniscono cure continue, coordinate e di alta qualità per tutta la vita della persona.

Questo rapporto esamina 13 modelli di assistenza integrata implementati nei Paesi dell’OCSE e dell’UE-27 utilizzando un quadro di valutazione delle prestazioni convalidato. I casi di studio selezionati coprono un’ampia gamma di modelli di assistenza integrata che vanno da piccoli progetti pilota che operano a livello cittadino a programmi nazionali che coprono intere popolazioni.

I risultati chiave e le raccomandazioni politiche delineate in questo rapporto aiuteranno i Paesi a fornire assistenza integrata ai pazienti con esigenze sanitarie complesse. I risultati e le raccomandazioni riguardano le dimensioni chiave dell’assistenza integrata, ovvero la governance, il finanziamento, la forza lavoro, gli strumenti digitali e i sistemi informativi sanitari. Inoltre, il rapporto tratta il monitoraggio e la valutazione, l’uguaglianza in materia di salute, l’aumento di scala e la trasferibilità.

Per maggiori informazioni sul rapporto sull’integrazione dell’assistenza nella gestione delle malattie croniche evidenziato nella Stakeholders’ Conference si prega di consultare il seguente LINK.

Guida alle migliori pratiche in materia di salute pubblica (2022)

I Paesi si trovano ad affrontare una serie di sfide per la salute pubblica causate dai cambiamenti nei comportamenti di vita, negli ambienti, nei modelli di malattia e nella struttura della popolazione. Tra queste, risultano rilevanti l’aumento dei tassi di malattie non trasmissibili e di disturbi mentali, l’inquinamento atmosferico e la diffusione di malattie infettive emergenti come la resistenza agli antimicrobici.

Molte di queste tendenze sono peggiorate durante la pandemia COVID-19, in particolare le malattie mentali e l’inattività fisica a seguito di misure volte a ridurre il contatto tra le persone. Ad esempio, la prevalenza di ansia e depressione è più che raddoppiata durante la pandemia nei Paesi OCSE con dati disponibili.

Questa guida dell’OCSE aiuta i decisori politici ad affrontare le maggiori sfide della salute pubblica, delineando il processo di selezione, attuazione e valutazione degli interventi di salute pubblica. Tali interventi possono includere azioni di promozione della salute fornite dall’assistenza primaria e da altri operatori sanitari, programmi di alfabetizzazione sanitaria e politiche di trasformazione dell’ambiente in cui le persone vivono. Le esperienze reali dei Paesi membri compaiono in tutto il documento a sostegno dei quadri teorici su cui si basa la guida.

Per maggiori informazioni sulla guida alle migliori pratiche in salute pubblica evidenziato nella Stakeholders’ Conference si prega di consultare il seguente LINK.

Alimentazione sana e stili di vita attivi (2022)

Il sovrappeso e l’obesità hanno un impatto significativo sulla salute e sull’economia e i Paesi hanno risposto agli alti tassi di sovrappeso con piani d’azione nazionali, che sono alla base di diverse politiche ed interventi.

Questo rapporto esamina una selezione di interventi ad alta priorità per la prevenzione del sovrappeso attuati nei Paesi dell’OCSE e dell’UE-27: sono stati selezionati per l’analisi dodici interventi, tra cui schemi di etichettatura alimentare, programmi di consulenza sugli stili di vita, programmi a livello di comunità e di scuola, nonché applicazioni mHealth. Ogni intervento è stato esaminato sulla base di una serie di criteri comuni: in particolare, una valutazione dell’intervento rispetto a diversi criteri di buone pratiche, tra cui l’efficacia, l’efficienza e l’equità, e in secondo luogo una valutazione per determinare la trasferibilità dell’intervento.

I Paesi possono attuare cinque raccomandazioni politiche principali per migliorare la loro risposta agli alti tassi di sovrappeso: creare pacchetti politici completi; concentrarsi sui bisogni dei gruppi svantaggiati; incrementare la partecipazione ai programmi di riduzione del peso; trasferire adeguatamente le risorse e aumentare gli sforzi; fornire incentivi che rafforzino la ricerca basata sulle evidenze. Queste sono le aree su cui si concentra il rapporto.

Per maggiori informazioni sul rapporto Alimentazione Sana evidenziato nella Stakeholders’ Conference si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni sulla Stakeholders’ Conference si prega di consultare il seguente LINK.