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Evento: Healthy Living in a Healthy Environment

Il prossimo 10 dicembre, dalle 11:00 alle 13:00, si svolgerà online l’evento organizzato dal network tematico internazionale coordinato da APRE “ENRICH GLOBAL Health Innovation”.

L’Evento “Healthy Living in a Healthy Environment”

Si tratta del 3° International Experts Forum & Policy Dialogue organizzato dal network sul tema Healthy Living in a Healthy Environment, che riunirà ricercatori, innovatori, decisori politici e stakeholder internazionali per:

  • Discutere: strategie a sostegno dell’Ambiente e della salute umana.
  • Condividere: best practice e iniziative internazionali sul tema, in particolare dall’UE e dal bacino del Mediterraneo.
  • Connettere: costruire ponti tra discipline e regioni per una più forte collaborazione in materia di Ricerca e Innovazione.

L’evento sarà l’occasione per presentare anche la nuova piattaforma Euro-Mediterranean Hub for R&I, progettata per promuovere la collaborazione, l’innovazione e lo sviluppo nell’intera regione del Mediterraneo, in materia di cambiamento climatico, energie rinnovabili e salute.

La partecipazione è gratuita, previa registrazione.

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ERA4Health: aperta la Joint Transnational Call 2025 EffecTrial

ERA4Health ha lanciato la prima Call Transnazionale Congiunta (Joint Transnational Call for Investigator-Initiated Clinical Studies – JTC IICS 2025) su studi clinici intitolata “Promuovere prove pragmatiche sull’efficacia comparativa nelle malattie non trasmissibili” (EffecTrial).

Obiettivo della call è di supportare studi clinici transnazionali, randomizzati, interventistici e pragmatici di efficacia comparativa avviati da ricercatori incoraggiando la collaborazione transnazionale tra team di ricerca clinica o sanitaria pubblica.

La Joint Transnational Call EffecTrial

Le proposte della JTC IICS EffecTrial devono rispondere a tutti i seguenti requisiti:

  • Essere trial pragmatici di efficacia comparativa, progettati come studi randomizzati interventistici.
  • Confrontare l’uso di interventi sanitari attualmente approvati, sia tra loro che con lo standard di cura attuale.
  • Considerare interventi sanitari che possono includere diagnosi, screening, prevenzione e trattamenti, sia farmacologici che non.
  • Affrontare una delle seguenti tematiche: malattie cardiovascolari, disturbi metabolici, malattie legate alla nutrizione e allo stile di vita o malattie respiratorie non trasmissibili.

In aggiunta, le proposte devono coinvolgere gli utenti finali e mostrare chiaramente il valore aggiunto derivante dalla collaborazione transnazionale per la loro implementazione futura.

La durata iniziale degli studi clinici sarà di 48 mesi.

Le scadenze saranno articolate in due fasi, previste per il 28 gennaio (pre-proposal) e il 17 giugno 2025 (full proposal).

 

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ReICO: nasce l’Osservatorio sulle Carriere in Ricerca e Innovazione

La Commissione Europea e l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), con il supporto di Horizon Europe, hanno annunciato il lancio di ReICO, il nuovo Osservatorio sulle Carriere nella Ricerca e Innovazione.

Questa nuova iniziativa mira a fornire dati affidabili sui percorsi di carriera dei ricercatori e innovatori nei paesi dell’UE e dell’OCSE. Garantire carriere attrattive e sostenibili è essenziale per mantenere la competitività dell’Europa e trattenere i talenti. ReICO fornirà ai decisori politici le informazioni necessarie per sviluppare politiche basate su dati, che possano migliorare le carriere dei ricercatori e, allo stesso tempo, favorire la crescita economica dell’UE.

Le caratteristiche di ReICO

Iliana Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e la Gioventù, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “L’Europa deve attrarre e trattenere i talenti della ricerca per sostenere la sua prosperità e competitività. Il ReICO colmerà le lacune nei dati sulle carriere di ricerca in Europa, fornendo informazioni cruciali non solo ai decisori politici ma anche ai ricercatori stessi e alle loro organizzazioni. Questo è un passo fondamentale per rafforzare le carriere di ricerca nell’Area Europea della Ricerca.”

Il progetto ReICO sfrutterà l’esperienza dell’OCSE per fornire dati e analisi su temi centrali come la precarietà, la mobilità e le competenze dei ricercatori. L’Osservatorio permetterà alla comunità scientifica di prendere decisioni informate e alle istituzioni di implementare politiche più efficaci. Il primo set di dati sarà disponibile nella prima metà del 2025 e sarà aggiornato annualmente.

 

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ERC: assegnati 494 Starting Grants

Il Consiglio europeo della ricerca (ERC) ha annunciato l’assegnazione di 494 Starting Grants a giovani ricercatori in tutta Europa. Gli Starting Grant assegnati nel 2024 aiuteranno i ricercatori di 24 paesi a creare i propri team e a condurre ricerche sugli argomenti di loro scelta.

Gli ERC starting Grants

I candidati hanno presentato progetti di ricerca in 24 Paesi membri UE e associati, con la raccolta di 3.474 candidature valutate da panel di peer review di ricercatori rinomati a livello internazionale. Il finanziamento, per un totale di quasi 780 milioni di euro, supporterà la ricerca d’avanguardia in un’ampia gamma di settori, dalle scienze della vita e dalla fisica alle scienze sociali e umanistiche. Aiuterà i ricercatori all’inizio della loro carriera a lanciare i propri progetti, formare i propri team e perseguire le idee più promettenti.

GLI starting Grants ITALIANI

Tra i ricercatori finanziati figurano anche tre ricercatori italiani degli Istituti Telethon con un finanziamento da 1,5 milioni di euro ciascuno per 5 anni. Nello specifico, i tre ricercatori sono Samuele Ferrari e Attya Omer, dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-TIGET) di Milano, e Ivana Trapani, dell’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (TIGEM) di Pozzuoli.

I nuovi progetti finanziati permetteranno lo studio dei meccanismi di diverse malattie genetiche e lo sviluppo di potenziali approcci terapeutici. In particolare, riguardano l’approfondimento sulla sindrome VEXAS, che insorge a seguito di una modifica delle cellule staminali ematopoietiche, la terapia genica in vivo con vettori derivati da virus adeno-associati (AAV) e il trapianto di cellule staminali ematopoietiche.

“I finanziamenti erogati da ERC premiano la ricerca di eccellenza dei nostri Istituti TIGEM e SR-TIGET e confermano il profondo valore che questa porta alla comunità dei pazienti affetti da malattie genetiche rare. Ancora una volta, è stato premiato il grande impegno profuso da giovani talentuosi che saranno il futuro della ricerca e che hanno tutte le potenzialità e le opportunità per essere i protagonisti di importanti innovazioni anche in termini terapeutici nell’area delle malattie genetiche rare”, dichiara Celeste Scotti, direttore Ricerca e Sviluppo di Fondazione Telethon.

 

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CEPI e OMS sollecitano una strategia di ricerca per la prossima pandemia

La Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno invitato ricercatori e governi a rafforzare e accelerare la ricerca globale per prepararsi alla prossima pandemia.

Le due organizzazioni sottolineano l’importanza di espandere la ricerca per comprendere intere famiglie di patogeni che possono essere pericolose per gli esseri umani. L’approccio propone di utilizzare prototipi di patogeni come guide o esploratori per sviluppare la base di conoscenze.

IL RAPPORTO SULLA Priorità dei patogeni: un quadro scientifico per la preparazione alla ricerca sulle epidemie e sulle pandemie

Al Global Pandemic Preparedness Summit 2024 tenutosi a Rio de Janeiro, in Brasile, l’OMS R&D Blueprint for Epidemics ha pubblicato un rapporto che sollecita un approccio più ampio da parte di ricercatori e paesi. Questo approccio mira a creare conoscenze, strumenti e contromisure ampiamente applicabili che possano essere rapidamente adattati alle minacce emergenti. Questa strategia mira anche ad accelerare la sorveglianza e la ricerca per comprendere come i patogeni si trasmettono e infettano gli esseri umani e come il sistema immunitario risponde a loro.

“Il quadro scientifico dell’OMS per la preparazione alla ricerca sulle epidemie e le pandemie rappresenta un cambiamento fondamentale nel modo in cui il mondo affronta lo sviluppo delle contromisure, ed è fortemente supportato dal CEPI. Questo quadro aiuterà a guidare e coordinare la ricerca su intere famiglie di patogeni, una strategia che mira a rafforzare la capacità del mondo di rispondere rapidamente a varianti impreviste, patogeni emergenti, spillover zoonotici e minacce sconosciute denominate patogeno X”, ha affermato il dott. Richard Hatchett, CEO del CEPI.

Il lavoro di definizione delle priorità alla base del rapporto ha coinvolto oltre 200 scienziati provenienti da più di 50 paesi, che hanno valutato la scienza e le prove su 28 famiglie di virus e un gruppo centrale di batteri, comprendente 1652 agenti patogeni. Il rischio di epidemia e pandemia è stato determinato considerando le informazioni disponibili sui modelli di trasmissione, la virulenza e la disponibilità di test diagnostici, vaccini e trattamenti.

Il CEPI e l’OMS hanno inoltre sollecitato una ricerca coordinata e collaborativa a livello globale per prepararsi a possibili pandemie.

“La storia ci insegna che la prossima pandemia è una questione di quando, non di se. Ci insegna anche l’importanza della scienza e della determinazione politica nell’attenuarne l’impatto”, ha affermato il dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS . “Abbiamo bisogno della stessa combinazione di scienza e determinazione politica per unirci mentre ci prepariamo alla prossima pandemia. Far progredire la nostra conoscenza dei numerosi patogeni che ci circondano è un progetto globale che richiede la partecipazione di scienziati di ogni paese”.

Per facilitare questo processo, l’OMS sta coinvolgendo istituti di ricerca in tutto il mondo per istituire un Collaborative Open Research Consortium (CORC) per ciascuna famiglia di patogeni, con un Centro Collaborativo dell’OMS che funge da polo di ricerca per la relativa famiglia.

Questi CORC in tutto il mondo coinvolgeranno ricercatori, sviluppatori, finanziatori, enti regolatori, esperti di sperimentazione e altri soggetti, con l’obiettivo di promuovere una maggiore collaborazione nella ricerca e una partecipazione equa, in particolare nei luoghi in cui è noto o altamente probabile che i patogeni circolino.

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Workshop HNN3.0: “Dalla teoria alla pratica: orientarsi negli appalti pre-commerciali in Horizon Europe”

Health NCP Network 3.0 (HNN3.0) organizza il webinar “Dalla teoria alla pratica: orientarsi negli appalti pre-commerciali in Horizon Europe” sugli appalti pre-commerciali (Pre-Commercial Procurement – PCP) in Horizon Europe e in particolare sul tema del Cluster Health HORIZON-HLTH-2024-CARE-14-01, che si terrà il prossimo 04 settembre dalle ore

IL WORKSHOP DI HNN3.0

Il workshop mira a fornire una comprensione completa dello strumento PCP all’interno del framework Horizon Europe e nel contesto della progettazione Europea, offrendo informazioni ed approfondimenti sia sui concetti teorici che sulle applicazioni pratiche del PCP. L’iniziativa includerà anche una sessione interattiva di domande e risposte, consentendo un coinvolgimento e confronto diretto con gli esperti.

Il webinar si rivolge ai Punti di Contatto Nazionali (National Contact Points – NCP) di Horizon Europe del Cluster 1 “Salute”, nonché ai ricercatori e innovatori del settore sanitario (Personale sanitario, Ricercatori, Rappresentanti delle Regioni, Funzionari dei Ministeri) interessati ai meccanismi PCP e all’innovazione basata sulla domanda.

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Disponibile la nuova ERA Talent Platform

La Commissione europea ha lanciato la “Piattaforma del talento dello Spazio europeo della ricerca” (ERA Talent Platform), un nuovo strumento comprensivo per ricercatori e organizzazioni di ricerca. 

Quest’iniziativa vuole sottolineare l’importanza di promuovere le condizioni di sviluppo della carriera per attrarre e trattenere i ricercatori in Europa. Questo è fondamentale nella competizione globale per i talenti e per il funzionamento dello Spazio europeo della ricerca (ERA).

ERA Talent Platform

La piattaforma ERA Talent è un portale online completo, un hub centralizzato, per i ricercatori e gli istituti di ricerca e innovazione. Fornisce un accesso diretto a una serie di servizi, tra cui le reti e i portali EURAXESS, il premio HR Excellence in Research, il regime pensionistico RESAVER, la Innovation Talent Platform e l’Osservatorio delle carriere nella ricerca e nell’innovazione.

Riunendo questi servizi sotto un unico ombrello, la piattaforma ERA risponde alla richiesta della comunità della ricerca di disporre di un hub centralizzato che fornisca tutte le informazioni rilevanti e migliori l’interoperabilità tra le varie iniziative.

 

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Commissione UE: promuovere misure per migliorare le carriere dei ricercatori

L’Unione Europea continua a promuovere misure per migliorare le carriere dei ricercatori proponendo un pacchetto per aumentarne l’attrattiva e la sostenibilità delle carriere.

Oltre alla recente raccomandazione del Consiglio su un quadro europeo per attrarre e trattenere i talenti della ricerca, dell’innovazione e dell’imprenditoria europei, e alla nuova Carta dei ricercatori ad essa allegata, sarà presto lanciato un bando pilota di Horizon Europe che intende finanziare misure per la creazione di ecosistemi di talenti in cui le organizzazioni partner intersettoriali uniranno le forze per una migliore occupabilità dei ricercatori all’inizio della loro carriera.

Inoltre, è stato avviato un esercizio di apprendimento reciproco il cui obiettivo è quello di promuovere lo scambio delle migliori pratiche tra Stati membri sull’attuazione del nuovo quadro e della Carta dei ricercatori. Nel frattempo, la piattaforma ERA Talent, concepita come uno sportello unico per ricercatori e istituzioni, si sta preparando per essere resa accessibile al grande pubblico insieme ad un osservatorio sulle carriere nella ricerca e nell’innovazione

Queste nuove iniziative si baseranno su quelle già esistenti, offrendo un ambiente variegato e completo per carriere di ricerca attraenti e competitive. Ciò include:

  • ResearchComp, strumento nato per promuovere le competenze trasversali dei ricercatori e favorire la mobilità intersettoriale e una migliore occupabilità;
  • i portali e i servizi EURAXESS, che forniscono ai ricercatori informazioni pratiche essenziali e opportunità di lavoro in tutto il mondo;
  • il fondo pensione RESAVER, che aiuta i ricercatori a non perdere i contributi pensionistici versati quando si trasferiscono in un altro paese.

 

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ALSII 2023: I ricercatori italiani sono secondi in UE nelle Life Sciences, ma è fuga di cervelli

L’indice Ambrosetti sull’innovazione sistemica nell’ambito delle scienze sociali (ALSII) posiziona l’Italia all’ottavo posto assoluto sui 27 Paesi dell’Unione Europea nell’ecosistema della ricerca. L’Italia è cresciuta molto negli ultimi anni, guadagnando una posizione nella classifica generale, sebbene ci si trovi attualmente molto lontani dai paesi di riferimento in UE quali Danimarca, Germania e Belgio.

Dal momento che l’ecosistema della Ricerca e dell’Innovazione nelle Scienze della Vita sta diventando sempre più competitivo e centrale nelle dinamiche di sviluppo dei paesi, è doveroso analizzare i parametri che definiscano il quadro, elencando i pregi e i difetti del nostro sistema. L’obiettivo dichiarato è poter apporre le migliorie necessarie che scongiurino un ennesimo perpetrarsi della “fuga di cervelli”, che tra il 2013 e il 2021 ha registrato un +41,8%.

I dati sui ricercatori nell’ALSII 2023

L’Italia eccelle in molti campi del settore, dall’efficacia dell’ecosistema innovativo o il numero di pubblicazioni scientifiche nelle Life Sciences (Scienze della vita), entrambe categorie in cui siamo secondi soltanto alla Germania. L’Italia è inoltre prima per ciò che concerne le citazioni nelle pubblicazioni su riviste scientifiche su tesi che riguardano le Life Sciences e terza per l’export di medicinali e prodotti farmaceutici.

Per ciò che concerne le principali lacune del belpaese, l’Italia è molto indietro per ciò che riguarda il capitale umano qualificato (dodicesima), il numero di laureati nelle materie Life Sciences e ricercatori attivi nel campo (quattordicesima).

A garantire l’urgenza dell’investimento, agli Starting Grant dell’ERC (European Research Council), i ricercatori italiani sono stati tra i più premiati, secondi solo ai tedeschi, nonostante tutte le carenze infrastrutturali e sistemiche. Tuttavia, l’Italia è l’unico tra i grandi paesi benchmark dell’UE ad avere un saldo netto molto negativo (-25) tra grant ottenuti dal Paesi e quelli per nazionalità.

A far fuggire le menti migliori sono soprattutto la mancanza di meritocrazia (84%) e i salari bassi poco competitivi (72%), mentre invece chi rimane lo fa principalmente per motivi personali o familiari (86%) e il 43% di essi si è pentito di averlo fatto. Il 76% dei ricercatori reputa non sufficienti le riforme del PNRR per rilanciare l’ecosistema, e scongiurare che le eccezionali menti che il nostro paese coltiva e forma portino risultati altrove.

 

 

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Bando 2023 della provincia di Bolzano per la promozione della mobilità internazionale nella ricerca

Anche per il 2023 la provincia autonoma di Bolzano ha istituito un bando per la promozione della mobilità internazionale di ricercatrici e ricercatori.

L’obiettivo è di rafforzare le reti scientifiche degli enti di ricerca altoatesini offrendo ai ricercatori operanti nel territorio di acquisire competenze di ricerca al di fuori della regione, e al tempo stesso essendo polo attrattivo di ricercatori che hanno intenzione di portare avanti le loro ricerche in Alto Adige.

È possibile partecipare presentando un progetto di ricerca e mobilità, che motivi la permanenza del ricercatore nel luogo previsto, inserendo il valore aggiunto e il trasferimento di conoscenze che questo comporta.

La mobilità è intesa come spostamento fisico della ricercatrice/ricercatore nella sede dell’ente di ricerca ospitante, che deve aver registrato la propria sede legale da almeno un anno.

Il progetto può durare dai 6 ai 24 mesi e deve concludersi entro l’anno 2024.

In questo periodo almeno il 60% deve essere trascorso in mobilità presso la sede ospitante.

Scadenza del bando: 3 Maggio 2023.

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Il bando è scaricabile al seguente LINK