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Intelligenza Artificiale: distribuzione dei fondi europei per la ricerca

L’Intelligenza Artificiale -IA è uno dei temi di maggiore interesse negli ultimi anni per l’Unione Europea: sono stati definiti regolamenti, direttive, strategie e stanziati innumerevoli fondi per garantire lo sviluppo dell’IA in diversi settori e poter così competere con i player principali come Cina e USA.

Nonostante questi investimenti, osservando i dati relativi alle iniziative e progetti finanziati dal Programma Horizon Europe nel periodo 2021-2023 sul tema “Intelligenza Artificiale”, si nota un forte squilibrio tra i Paesi Europei:

  • Germania, Italia e Francia sono i Paesi in cui si concentrano la maggior parte dei fondi dei progetti Europei, ed in genere le performance dei Paesi dell’Europa occidentale sono migliori. Unica eccezione la Grecia, dove si contano circa 178 progetti finanziati;
  • In Italia c’è il maggior numero di beneficiari di progetti europei sul tema IA (247 beneficiari), seguita immediatamente da Spagna (246) e quindi da Germania (190), Olanda (108), Francia (100), UK (92), Belgio (90), Portogallo (55), Irlanda (46), Austria (44) Norvegia (41), Slovenia (36), Finlandia (32), Cipro (31), Danimarca (30), Polonia (26) e Romania (24).

I Beneficiari con il maggior rating di successo in termini di progetti e/o fondi EU, circa € 41 milioni di Euro di Finanziamento nel periodo 2021-2023, sono:

  • Centre for Research and Technology Hellas (Grecia);
  • Fraunhofer-Gesellschaft (Germania);
  • Leuven University (Belgio);
  • Sintef (Norvegia).

La partecipazione delle PMI in queste call è in controtendenza rispetto ai dati rappresentati fino ad ora, infatti risulta essere maggiore nei paesi con un tasso di partecipazione inferiore: Cipro ed Estonia registrano rispettivamente l’80% e il 72% delle PMI.

 

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Ostacoli e fattori abilitanti alla vaccinazione infantile

Oxford University Press per conto della European Public Health Association ha pubblicato un articolo scientifico intitolato “Comprendere gli ostacoli e i fattori abilitanti del sistema sanitario alla vaccinazione infantile MPR e HPV tra le popolazioni svantaggiate o minoritarie nei paesi a medio e alto reddito: una revisione sistematica”.

Lo studio mette in risalto l’ampio divario presente nella vaccinazione infantile tra i diversi gruppi di popolazione, dimostrandone un’adozione nella maggior parte delle minoranze o comunità etniche in Europa sostanzialmente inferiore rispetto alla popolazione generale. Utilizzando questo sfondo sociale, è stata condotta una revisione sistematica per comprendere le barriere del sistema sanitario e i fattori che favoriscono la vaccinazione infantile contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e papilloma virus umano (HPV) tra le popolazioni svantaggiate e minoritarie nei Paesi a medio e alto reddito.

LA METODOLOGIA DI STUDIO

Lo studio si è basato sull’analisi dei dati provenienti dai database di diverse fonti scientifiche, quali: Medline, Cochrane, CINAHL, ProQuest ed EMBASE verificando gli articoli pubblicati da questi ultimi tra il 2010 fino al 2021. Dopo lo screening del titolo e dell’abstract, sono stati valutati i testi completi per verificarne la rilevanza. La qualità degli studi è stata valutata, invece, utilizzando le checklist, progettate per l’uso con revisioni sistematiche, del Critical Appraisal Skills Program – CASP.

Infine, è stata effettuata l’estrazione e l’analisi dei dati mappando le barriere del sistema sanitario e i fattori abilitanti alla vaccinazione in base agli elementi costitutivi del sistema sanitario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS.

Tale mappatura ha portato all’identificazione di 1658 risultati di ricerca provenienti da cinque banche dati e 24 da liste di riferimento, ritenendone idonei 496.

I RISULTATI

Dallo studio effettuato è emerso che i fattori che hanno influenzato la vaccinazione MMR e HPV tra le popolazioni svantaggiate includevano l’erogazione dei servizi (tempo limitato, distanza geografica, mancanza di materiali tradotti culturalmente appropriati, difficoltà di navigazione nel sistema sanitario), il personale sanitario (lingua e scarse capacità di comunicazione), i costi finanziari e il senso di discriminazione.

Pertanto, i politici devono considerare tali barriere, riconoscendo al contempo i contesti culturali specifici di ciascuna popolazione. Per garantire il massimo impatto delle politiche, gli approcci per incoraggiare le vaccinazioni devono essere adattati alle esigenze specifiche della popolazione. Un approccio unico non è efficace.

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EuroScience Open Forum 2024: “La vita cambia la scienza“

L’obiettivo primario dell’11° edizione dell’ EuroScience Open Forum – ESOF2024 è esplorare le interconnessioni tra scienza e società, investigare le condizioni necessarie per condurre la ricerca, e valutare il loro impatto sulla società.

La Conferenza si terrà a Katowice (Polonia) dal 12 al 15 giugno 2024 e sarà un’occasione di incontri e scambi di informazioni tra eminenti personalità europee e mondiali del mondo scientifico, accademici, rappresentanti di istituzioni pubbliche e private a sostegno della scienza, uomini d’affari, figure dei media e tutti coloro che sono interessati al ruolo della scienza nel contesto contemporaneo.

IL PROGRAMMA DELL’EuroScience Open Forum 2024

Il programma prevede conferenze, seminari, dibattiti, workshop, presentazioni di poster e mostre, sessioni interattive e una vasta gamma di modalità di coinvolgimento del pubblico. Il tema centrale dell’ESOF2024 è “La vita cambia la scienza“.

ESOF2024 si focalizzerà su sei aree principali corrispondenti alle principali sfide attualmente affrontate dalla comunità scientifica:

  1. Transizione energetica.
  2. Ambiente sostenibile.
  3. Identità culturale e trasformazione sociale.
  4. Cambiamenti nell’eccellenza scientifica.
  5. Società sana.
  6. Trasformazione digitale.

L’iniziativa è finanziata nel quadro del programma Horizon Europe – EU research & innovation framework programme for 2021-2027, e la partecipazione è gratuita.

 

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digital health

Commissione UE: adottato un approccio allo sviluppo dell’IA

La Comunicazione della Commissione europea sull’intelligenza artificiale (AI@EC) delinea la sua visione strategica per promuovere lo sviluppo e l’adozione interna di un’IA legale, sicura e affidabile. La Commissione si impegna attivamente ad incorporare l’Intelligenza Artificiale nei suoi processi e sistemi, e a tale scopo:

  1. Formula direttive operative interne che forniscono al personale (utenti, sviluppatori o committenti di sistemi di IA) indicazioni chiare e pratiche su come implementare tali sistemi.
  2. Valuta e categorizza i sistemi di IA che intende utilizzare, seguendo un approccio basato sul rischio e facendo riferimento alle linee guida operative della Commissione europea.
  3. Evita l’utilizzo di sistemi di IA che contravvengono ai valori europei o costituiscono una minaccia per la sicurezza, la salute e i diritti fondamentali dei cittadini.
  4. Crea strutture organizzative atte a soddisfare gli obblighi della Commissione relativi all’IA.
Lo scopo della Commissione europea nell’implementazione dell’AI@EC:

Lo scopo della Commissione europea è utilizzare questo approccio innovativo per vagliare le iniziative politiche e legislative dell’UE in programma, nonché la legislazione vigente applicabile, inclusa quella sulla non discriminazione, sull’accessibilità, sulla sicurezza delle informazioni e sulla protezione dei dati.

Nelle decisioni riguardanti nuovi investimenti nel settore delle tecnologie dell’informazione, la Commissione darà particolare attenzione all’IA per garantire il rispetto delle linee guida operative.

Infine, la Commissione fornirà al suo personale accesso alle informazioni rilevanti sull’IA e offrirà consulenza e supporto attraverso la formazione e l’orientamento.

 

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Medicina di Precisione: in arrivo nuovi bandi

Il Partenariato Esteso HEAL ITALIA – Health Extended Alliance for Innovative Therapies, Advanced Lab-research, and Integrated Approaches of Precision Medicine, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) tramite i fondi del PNRR, ha annunciato la prossima pubblicazione di 8 bandi per progetti di Ricerca FondamentaleRicerca IndustrialeSviluppo Sperimentale e Studi di Fattibilità negli ambiti tematici identificati.

Il budget complessivo è pari a € 11.470.000 e una quota del 75% sarà destinata alle Regioni del Mezzogiorno.

Il focus dei nuovi bandi sulla medicina di precisione

In particolare, i bandi intendono sostenere progetti Proof-of-Concept (PoC) con processi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che coinvolgano imprese, centri clinici specializzati, IRCCS, aziende sanitarie, organismi di ricerca, fondazioni, società consortili, PMI, start-up, spin-off e altri soggetti interessati alla realizzazione/attuazione di programmi di valorizzazione ed accelerazione attivati dagli spoke e gestiti in collaborazione con l’HUB.

L’obiettivo è aumentare i livelli di maturità tecnologica (TRL – Technology Readiness Levels) attraverso il coinvolgimento di soggetti esterni al Partenariato Esteso, fortemente interessati ad introdurre e implementare innovazioni significative nell’ ambito d’intervento della Medicina di Precisione.

La pubblicazione dei bandi è prevista per la prima settimana di dicembre 2023.

 

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Partnership Stakeholder Forum 2023 a Bruxelles il 5 e 6 dicembre

La Direzione Generale per la Ricerca e l’Innovazione della Commissione Europea (DG RTD), con il supporto di ERA-LEARN, sta organizzando la seconda edizione del Partnership Stakeholder Forum a Bruxelles, che si terrà nei giorni 5 e 6 dicembre 2023. L’evento riunirà l’intera comunità di stakeholder per discutere gli aspetti politici e pratici relativi ai partenariati europei. Fornirà inoltre una importante occasione di networking e di condivisione.

 

Gli obiettivi del Partnership Stakeholder Forum sono:

  • Esaminare lo stato di avanzamento dell’attuazione dei partenariati europei avviati nell’ambito del primo piano strategico, nonché le prime lezioni apprese dalla valutazione intermedia di Orizzonte Europa.
  • Presentare e discutere l’ampliamento del portafoglio di partenariati nell’ambito del secondo Piano strategico.
  • Avere un primo scambio di opinioni con la comunità sui partenariati europei nel prossimo programma quadro.

All’ordine del giorno ci sarà un mix di sessioni plenarie e parallele inerenti a diversi temi, con numerose  opportunità di networking e confronto.

 

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lotta contro il cancro

Congresso ESMO: progressi nella ricerca contro il cancro

La ricerca contro il cancro continua a segnare progressi significativi, affrontando neoplasie comuni come il carcinoma della mammella, il tumore del polmone e le neoplasie ginecologiche. Gli studi presentati al Congresso della Società Europea di Oncologia Medica 2023 (ESMO), che si è tenuto a Madrid dal 20 al 24 ottobre, hanno gettato luce su importanti scoperte. Nel 2022, in Italia, sono stati stimati 55.700 nuovi casi di carcinoma della mammella, il tumore più diffuso nella popolazione.

Gli studi italiani più significativi sul cancro al Congresso ESMO

Uno degli studi di rilievo presentati all’ESMO è stato il risultato a cinque anni dello studio di Fase 3 “monarchE”. Questo studio ha dimostrato una riduzione del 32% nel rischio di recidiva a cinque anni e un miglioramento del 7,6% nella sopravvivenza libera da malattia invasiva. Questi risultati sono particolarmente significativi per il 15% dei tumori mammari HR+/HER2- con un rischio aumentato di metastasi.

 

Secondo Lucia Del Mastro, Professore Ordinario e Direttore della Clinica di Oncologia Medica dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Università di Genova, il periodo di cinque anni rappresenta un traguardo fondamentale nei trattamenti adiuvanti contro il tumore al seno. L’efficacia di abemaciclib persiste oltre il completamento dei due anni di trattamento, migliorando la sopravvivenza libera da malattia invasiva e la sopravvivenza libera da recidiva a distanza.

 

Nel caso del tumore del polmone, con circa 44.000 nuovi casi stimati in Italia nel 2022, l’immunoterapia con pembrolizumab prima e dopo l’intervento chirurgico ha dimostrato di ridurre il rischio di morte del 28% e aumentare la sopravvivenza globale, con il 71% dei pazienti ancora vivi a tre anni. Questi risultati presentati all’ESMO provengono dallo studio di Fase 3 del programma “Keynote-671”.

 

Nel caso del tumore dell’endometrio, il più comune tra le neoplasie ginecologiche in Italia, con oltre 10.000 nuovi casi all’anno, uno studio di Fase III chiamato “DUO-E” ha dimostrato che l’immunoterapia con durvalumab in combinazione con la chemioterapia seguita da durvalumab più olaparib ha ridotto il rischio di progressione o morte del 45%. Secondo Domenica Lorusso, Responsabile UOC Programmazione Ricerca Clinica della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma, questi risultati aprono nuove opportunità terapeutiche per i pazienti con tumore dell’endometrio, migliorando significativamente le prospettive di guarigione.

 

Inoltre, lo studio italiano “Keynote-A18” coordinato dalla Prof.ssa Lorusso rappresenta un progresso significativo nel trattamento del tumore della cervice uterina localmente avanzato, in cui l’immunoterapia ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza libera da progressione rispetto allo standard di cura. Questi risultati sono particolarmente rilevanti, poiché non si erano registrati progressi significativi nelle opzioni terapeutiche per questa malattia in 20 anni.

 

La ricerca italiana anche al Congresso ESMO continua a dimostrarsi all’avanguardia nella lotta contro il cancro, con l’obiettivo di migliorare le prospettive di guarigione e la qualità della vita dei pazienti.

 

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Riforma Farmaceutica UE: nuove direttive per l’accesso ai medicinali

Il rapporteur del Parlamento Europeo e della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare Pernille Weiss ha presentato, all’interno dell’iter legislativo europeo ordinario in prima lettura, la lista degli emendamenti relativi alla revisione della legislazione farmaceutica.

Tali proposte mirano a fornire una miglior completezza al processo in atto relativo alle regole farmaceutiche nell’Unione per garantire sicurezza ed efficacia dei medicinali per i pazienti europei. L’obiettivo dichiarato dell’Unione Europea per la Salute, che garantisca un elevato livello di salute pubblica, passa per l’accessibilità sia a livello di tempistiche, che economica di cure e medicinali per i cittadini dell’Unione.

I temi degli emendamenti alla proposta di revisione della legislazione farmaceutica:

Di qui le varie proposte del Parlamento Europeo, che negli emendamenti presentati si concentra sulla stimolazione dell’innovazione nell’industria farmaceutica attraverso un modello graduale basato su incentivi alla ricerca, nonché sull’approvvigionamento coordinato dalla EMA che possa sopperire alla carenza di farmaci critici ed essenziali. Altri temi proposti verranno discussi in seguito e riguardano l’istituzione di un Fondo Europeo dei Medicinali, una comunicazione incentrata sui pazienti e accelerare sulle autorizzazioni di commercializzazione dei medicinali, sempre da parte dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA).

 

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Info day nazionali: la Settimana dei bandi Horizon Europe 2024

APRE – l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, in accordo con il MUR – Ministero dell’Università e della Ricerca organizza la Settimana Horizon Europe 2024, evento che si potrà seguire in modalità on line a partire dalla data odierna del 23 ottobre fino al 27 ottobre 2023.

La settimana sarà dedicata agli approfondimenti dei singoli temi e all’analisi delle opportunità a disposizione dei ricercatori e degli innovatori italiani per il prossimo anno. APRE fornirà il proprio supporto per far luce sugli aspetti chiave da utilizzare per una partecipazione di successo ai bandi 2024, diversi funzionari della Commissione europea e i delegati nazionali nelle rispettive configurazioni. 

I TEMI DELLE GIORNATE Horizon Europe

Nei cinque giorni dell’evento si alterneranno numerose sessioni su diversi temi: “Health” (Cluster 1), “Culture, creativity and inclusive society” (Cluster 2), “Digital, Industry and Space” (Cluster 4), “Climate, Energy and Mobility” (Cluster 5), “Food, Bioeconomy, Natural Resources, Agriculture and Environment” (Cluster 6), Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA), Research Infrastructures (RI) e Widening participation and strengthening the European Research Area (WIDERA). 

Il focus delle sessioni sarà incentrato sulla presentazione dei Programmi di lavoro 2024, che completerà il lavoro sui risultati del primo triennio di Horizon Europe e da una panoramica delle iniziative connesse ai singoli temi. Durante le sessioni dedicate ai singoli Cluster si parlerà anche di Partenariati europei. Una sessione specifica sarà dedicata al Partenariato istituzionalizzato Innovative Health Initiative(IHIin cui verranno presentate le nuove call che includono interessanti opportunità per gli enti che intendano intraprendere azioni di ricerca e innovazione in partnership con il settore industriale (biomedicale, farmaceutico, biotech ecc). 

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ALSII 2023: I ricercatori italiani sono secondi in UE nelle Life Sciences, ma è fuga di cervelli

L’indice Ambrosetti sull’innovazione sistemica nell’ambito delle scienze sociali (ALSII) posiziona l’Italia all’ottavo posto assoluto sui 27 Paesi dell’Unione Europea nell’ecosistema della ricerca. L’Italia è cresciuta molto negli ultimi anni, guadagnando una posizione nella classifica generale, sebbene ci si trovi attualmente molto lontani dai paesi di riferimento in UE quali Danimarca, Germania e Belgio.

Dal momento che l’ecosistema della Ricerca e dell’Innovazione nelle Scienze della Vita sta diventando sempre più competitivo e centrale nelle dinamiche di sviluppo dei paesi, è doveroso analizzare i parametri che definiscano il quadro, elencando i pregi e i difetti del nostro sistema. L’obiettivo dichiarato è poter apporre le migliorie necessarie che scongiurino un ennesimo perpetrarsi della “fuga di cervelli”, che tra il 2013 e il 2021 ha registrato un +41,8%.

I dati sui ricercatori nell’ALSII 2023

L’Italia eccelle in molti campi del settore, dall’efficacia dell’ecosistema innovativo o il numero di pubblicazioni scientifiche nelle Life Sciences (Scienze della vita), entrambe categorie in cui siamo secondi soltanto alla Germania. L’Italia è inoltre prima per ciò che concerne le citazioni nelle pubblicazioni su riviste scientifiche su tesi che riguardano le Life Sciences e terza per l’export di medicinali e prodotti farmaceutici.

Per ciò che concerne le principali lacune del belpaese, l’Italia è molto indietro per ciò che riguarda il capitale umano qualificato (dodicesima), il numero di laureati nelle materie Life Sciences e ricercatori attivi nel campo (quattordicesima).

A garantire l’urgenza dell’investimento, agli Starting Grant dell’ERC (European Research Council), i ricercatori italiani sono stati tra i più premiati, secondi solo ai tedeschi, nonostante tutte le carenze infrastrutturali e sistemiche. Tuttavia, l’Italia è l’unico tra i grandi paesi benchmark dell’UE ad avere un saldo netto molto negativo (-25) tra grant ottenuti dal Paesi e quelli per nazionalità.

A far fuggire le menti migliori sono soprattutto la mancanza di meritocrazia (84%) e i salari bassi poco competitivi (72%), mentre invece chi rimane lo fa principalmente per motivi personali o familiari (86%) e il 43% di essi si è pentito di averlo fatto. Il 76% dei ricercatori reputa non sufficienti le riforme del PNRR per rilanciare l’ecosistema, e scongiurare che le eccezionali menti che il nostro paese coltiva e forma portino risultati altrove.

 

 

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