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Webinar THCS: Modernizzare gli Ospedali per un Futuro Sostenibile

Il prossimo 27 maggio il Partenariato THCS – Transforming Health and Care Systems, di cui ProMIS è ente affiliato del Ministero della Salute, organizza il webinar “Modernising Hospitals for a Sustainable Future“.

Gli ospedali sono tra gli edifici a più alta intensità energetica, e con le crescenti preoccupazioni ambientali e l’invecchiamento delle infrastrutture, la modernizzazione delle strutture sanitarie è diventata una priorità cruciale. Il webinar intende esplorare come l’efficienza energetica possa essere un motore fondamentale per la sostenibilità, la riduzione dei costi e il miglioramento degli ambienti per i pazienti. L’evento affronterà le sfide poste dall’infrastruttura ospedaliera obsoleta, comprese le pressioni ambientali ed economiche legate all’impatto delle operazioni ospedaliere sul consumo energetico.

Questo webinar rappresenta un’opportunità unica per discutere di come queste sfide vengano affrontate nei contesti ospedalieri della Repubblica Ceca e della Scozia. Verranno delineate le aree chiave di consumo energetico negli ospedali, le inefficienze comuni nei sistemi esistenti e i molteplici benefici derivanti dagli aggiornamenti volti all’efficienza energetica. L’obiettivo è fornire una panoramica chiara delle best practice e delle soluzioni innovative adottate per ridurre l’impatto energetico ed i costi operativi delle strutture sanitarie.

Supporto e opportunità per i progetti di modernizzazione degli ospedali

Il webinar offrirà anche un approfondimento sulle normative di supporto, le sovvenzioni e le opzioni di finanziamento che rendono gli aggiornamenti per l’efficienza energetica attuabili ed efficaci sia nella Repubblica Ceca che in Scozia. Questa sessione è pensata per fornire informazioni pratiche a chi è coinvolto nella gestione e nella pianificazione delle infrastrutture sanitarie, offrendo strumenti concreti per avviare e sostenere progetti di modernizzazione.

L’evento si terrà martedì 27 maggio, dalle ore 11:00 alle 12:00, in modalità online. Sarà un momento di condivisione di conoscenze e strategie per costruire un settore sanitario più resiliente e sostenibile.

Per maggiori informazioni e per registrarsi al webinar, si prega di consultare il seguente LINK.

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Digital Europe: in arrivo i primi bandi del nuovo Work Programme 2025-2027

La Commissione Europea ha annunciato un investimento da 1,3 miliardi di euro per sostenere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, rafforzare la cybersecurity e migliorare le competenze digitali in Europa.

Le risorse fanno parte del nuovo ciclo di bandi del programma Digital Europe, che copriranno il biennio 2024-2025.

Digital Europe 2025-2027: Intelligenza artificiale, cybersicurezza e formazione al centro dei nuovi bandi

Le nuove call finanzieranno infrastrutture e strumenti europei di IA, centri di innovazione per la cybersicurezza, sistemi cloud europei e attività di formazione avanzata per rispondere al fabbisogno di competenze digitali. Una parte significativa dei fondi sarà dedicata anche al sostegno delle PMI nell’adozione di soluzioni digitali avanzate.

I bandi saranno pubblicati gradualmente nei prossimi mesi, a partire dal secondo trimestre 2025 sul Funding & Tenders Portal e si inseriscono nell’ambito delle priorità strategiche dell’UE per l’autonomia tecnologica e l’innovazione responsabile.

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MCE: 865 milioni per connettività veloce e sicura verso un’UE digitale

La Commissione Europea ha approvato il secondo programma di lavoro per la parte digitale del Meccanismo per Collegare l’Europa (MCE), stanziando 865 milioni di euro per il periodo 2024-2027. Questo investimento mira a sviluppare reti 5G e Gigabit, migliorando la connettività in tutta l’Unione. L’obiettivo è garantire infrastrutture sicure, resilienti e sostenibili, in linea con gli ambiziosi traguardi del Decennio Digitale 2030, che puntano a collegare cittadini e imprese con tecnologie avanzate.

Il programma finanzierà progetti strategici: diffusione di reti 5G autonome, infrastrutture di comunicazione quantistica e dorsali digitali di nuova generazione, inclusi cavi sottomarini e piattaforme digitali settoriali. Tra le applicazioni previste spiccano sanità, trasporti e logistica, che beneficeranno di una maggiore efficienza energetica e di minori impatti ambientali grazie all’integrazione di tecnologie avanzate come cloud ed edge computing.

Con un budget complessivo di 2 miliardi di euro entro il 2027, l’MCE Digitale ha già sostenuto 65 progetti, migliorando la competitività europea e rafforzando la resilienza digitale dell’UE. I prossimi bandi offriranno nuove opportunità per sviluppare infrastrutture di connettività e affrontare le sfide geopolitiche e tecnologiche, mobilitando investimenti pubblici e privati.

 

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Studio EPRS per armonizzare le politiche sanitarie nell’UE

L‘European Parliamentary Research Service (EPRS) ha pubblicato uno studio intitolato “Cost of non-Europe in health policy“, che offre un’analisi dettagliata su tre aree chiave in cui una politica sanitaria congiunta dell’UE potrebbe portare significativi vantaggi: la ricerca e lo sviluppo, l’accesso ai farmaci su prescrizione e l’assistenza sanitaria preventiva.

Attraverso un approccio analitico, lo studio evidenzia come un intervento coordinato dell’UE in queste aree potrebbe generare benefici economici per le industrie sanitarie dell’UE, migliorando la salute e la qualità della vita dei pazienti e riducendo anche l’assenteismo lavorativo, oltre a garantire il diritto fondamentale di accesso tempestivo all’assistenza sanitaria.

Dove si inserisce lo studio dell’EPRS nelle dinamiche sanitarie europee:

Il documento risponde alla richiesta del Parlamento Europeo di rafforzare il ruolo dell’UE nella sanità pubblica e nella protezione e miglioramento della salute umana. Proprio in questo contesto, il documento sostiene la necessità di coordinare i programmi di ricerca e sviluppo nel settore sanitario, definiti attualmente come frammentati e disomogenei.

Attraverso un approccio analitico ed economico, lo studio identifica le priorità e le lacune nel campo sanitario, spaziando dalle infrastrutture e competenze al personale e ai dati, allo scopo di affrontare l’inefficienza strutturale della “società europea” nei confronti della salute pubblica.

 

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