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8 MAGGIO: Giornata mondiale della Talassemia

La Giornata mondiale della talassemia, che ricorre ogni anno l’8 maggio, è una giornata di sensibilizzazione globale che ha l’obiettivo di creare equità nell’assistenza sanitaria, sociale e di altro tipo, nonché per l’accesso alla diagnosi e alle terapie per le persone che vivono con questa condizione.

La Giornata mondiale della Talassemia 2024

Circa 100 milioni di persone in tutto il mondo sono portatrici di geni responsabili della malattia e più di 300.000 bambini, nati ogni anno, ne mostrano forme gravi. Pertanto, la Giornata dedicata alla talassemia è un potente appello ad aumentare la consapevolezza su questa forma di anemia cronica e sul suo impatto, celebrando al tempo stesso la solidarietà delle persone resilienti e della comunità talassemica in tutto il mondo.

La giornata è stata istituita ed è coordinata dalla Federazione Internazionale della Talassemia (ΤΙF) con il supporto delle sue oltre 200 organizzazioni membri e funge da punto focale per promuovere gli sforzi di difesa contro questa malattia a livello locale, nazionale e internazionale.

Quest’anno il tema della Giornata mondiale è “Dare potere alle vite umane, abbracciare il progresso: un trattamento della talassemia equo e accessibile per tutti”, e vuole far sì che i progressi nel trattamento e nella cura non siano privilegi di pochi, ma un diritto di tutti gli individui affetti da questa condizione, indipendentemente dai loro vincoli geografici o economici.

Per visualizzare la campagna ufficiale della Giornata mondiale della talassemia per il 2024 clicca sopra al seguente LINK.

Per ulteriori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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14 FEBBRAIO: Giornata mondiale contro le cardiopatie congenite

Oggi 14 febbraio si celebra la giornata mondiale contro le cardiopatie congenite, un gruppo eterogeneo di patologie caratterizzate da alterazioni strutturali del cuore e dei grossi vasi, causate da un’anomala formazione e sviluppo durante le prime settimane della vita embrionale.

Circa un neonato ogni 100 nati vivi in Italia è affetto da una cardiopatia congenita, definita come un’anomalia del cuore e/o dei grandi vasi già presente durante la vita fetale. Le cardiopatie congenite rappresentano il 40% di tutte le malformazioni: hanno una mortalità del 4% in epoca neonatale (periodo che comprende i primi 28 giorni di vita) e un rischio di complicanze che differisce in base alla severità e complessità del difetto presente.

L’obiettivo di questa ricorrenza è quello di sensibilizzare le famiglie riguardo a questo tema, per una corretta informazione su un percorso di prevenzione, diagnosi e cura mirato a queste patologie.

La prevenzione contro le cardiopatie congenite

Tra le misure preventive possibili, idonee a ridurre il rischio di insorgenza di malformazioni congenite, la dieta ricca di acido folico (supplementazione da iniziare almeno tre mesi prima del concepimento), l’adozione di stili di vita appropriati durante l’intera gravidanza (evitare alcuni farmaci, fumo e alcool) e la vaccinazione contro le principali malattie infettive a rischio teratogeno risultano particolarmente raccomandate.

In considerazione di un possibile esordio clinico neonatale a carattere di emergenza, la diagnosi prenatale risulta fondamentale per una corretta definizione del difetto cardiaco congenito e per la pianificazione del parto in Centri dotati di cardiologia pediatrica, terapia intensiva cardiologica e cardiochirurgia pediatrica, al fine di intervenire tempestivamente già nei primi giorni di vita.  La sensibilità diagnostica prenatale delle cardiopatie congenite in Italia si pone su livelli elevati (all’incirca del 65-70%) e consente, in particolare, l’identificazione di quelle malformazioni che si accompagnano a sbilanciamento delle camere cardiache.

 

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Evento di lancio del rapporto sulle disuguaglianze europee nella lotta contro il cancro

Il rapporto “Battere le disuguaglianze in materia di cancro nell’UE: Riflettori puntati sulla prevenzione e la diagnosi precoce del cancro” è la terza pietra miliare del Registro europeo delle disuguaglianze nel cancro. Questa relazione, preparata dalla Commissione in collaborazione con l’OCSE, completa il primo ciclo dell’iniziativa, integrando il lavoro già svolto attraverso lo Strumento dati e i Profili nazionali sul cancro.

Il documento è stato presentato presso l’evento online Commissione-OCSE del 5 febbraio 2024.

Il rapporto esamina le politiche e le azioni per affrontare la cura del cancro nei 27 Paesi dell’UE, in Norvegia e in Islanda, con un’attenzione specifica ai fattori di rischio prevenibili e al miglioramento della portata dello screening e della diagnosi precoce per contrastare le tendenze e le disuguaglianze in materia di cancro.

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Per accedere alla presentazione dell’evento si prega di consultare il seguente LINK.

Per scaricare il flash report dell’evento si prega di consultare il seguente LINK.

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Malattie cardiovascolari in UE: la strategia della Commissaria Kyriakides

Ad un mese dalla Giornata Mondiale del Cuore, una più approfondita analisi delle dichiarazioni della Commissaria per la Salute e la Sicurezza Alimentare dell’UE Stella Kyriakides delineano un quadro d’azione all’interno del quale l’UE si propone di intervenire sistematicamente per contrastare le malattie cardiovascolari, che tutt’oggi rappresentano la prima causa di morte in Europa.

L’incidenza delle malattie cardiovascolari nell’UE

La Commissaria Kyriakides sottolinea quanto le malattie cardiovascolari rappresentino una grave minaccia per la salute, le società e le economie in tutto il mondo. Queste malattie sono la principale causa di morte nell’Unione Europea e a livello globale. Ogni anno, più di 6 milioni di persone nell’UE soffrono di patologie cardiache e oltre 1,8 milioni di individui muoiono a causa di tali malattie.

L’impatto delle malattie cardiovascolari sul carico di malattie

Le malattie cardiovascolari, insieme ad altre malattie non trasmissibili, rappresentano il 77% del carico complessivo di malattie in Europa. Queste condizioni non solo riducono l’aspettativa di vita ma aumentano anche il rischio di sviluppare altre malattie, inclusi gravi casi di COVID-19.

L’iniziativa della Commissione per ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari

La Commissione Europea si impegna a sostenere gli Stati membri nella lotta contro le malattie cardiovascolari. Questo impegno comprende il lancio di due azioni nell’ambito dell’iniziativa Healthier Together. La prima prevede un finanziamento di 53 milioni di euro per affrontare il diabete e le malattie cardiovascolari, mentre la seconda, con un budget di 75 milioni di euro, mira a promuovere la cooperazione tra gli Stati membri per affrontare le cause profonde delle malattie cardiache e di altre malattie non trasmissibili.

L’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce

La Commissaria Kyriakides si sofferma sull’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari attraverso il cambiamento delle cattive abitudini, come diete malsane, mancanza di attività fisica, fumo e consumo eccessivo di alcol. La Commissione si concentra sulla sensibilizzazione pubblica riguardo alla salute del cuore e sui piccoli passi che ognuno può intraprendere per migliorare la salute. Vengono inoltre stanziati fondi per organizzazioni della società civile al fine di prevenire queste malattie e i loro fattori di rischio, nonché investendo sull’individuazione precoce di tali malattie per permettere di poter intervenire in tempo.

 

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Diabete e cuore: dall’ESC di Amsterdam pronte nuove linee guida

Le recenti linee guida sulle malattie cardiovascolari per le persone affette da diabete, pubblicate in occasione del Congresso ESC (Società europea di Cardiologia) svoltosi ad Amsterdam nello scorso agosto, si propongono di valutare e sintetizzare le attuali evidenze scientifiche concernenti la stratificazione del rischio cardiovascolare, lo screening, la diagnosi e il trattamento. L’obiettivo principale dell’iniziativa è di fornire agli operatori sanitari il supporto necessario per individuare il miglior approccio diagnostico o terapeutico per combattere e prevenire tali patologie.

Si stima che tra il 25% e il 40% dei pazienti con patologie cardiovascolari sia affetto diabete non diagnosticato. Inoltre, quest’ultimo rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di malattie renali croniche (Irc), che a sua volta peggiorano la funzione cardiaca.

L’app dell’esc per valutare il rischio cardiovascolare negli individui con diabete

Gli esperti dell’ESC hanno sviluppato un algoritmo disponibile attraverso una applicazione, denominata Score2-Diabetes, che permette di valutare il rischio cardiovascolare negli individui con diabete che tuttavia non presentano ancora segni clinici manifesti di patologia cardiovascolare. Il fine è individuare i pazienti ad alto rischio, sui qualiè necessario intraprendere immediatamente misure di massima prevenzione, correggendo stili di vita e inserendo la terapia più adeguata.

Raggiungere una “gestione” adeguata dell’insufficienza cardiaca rappresenta uno degli obiettivi più cruciali, dato che i pazienti affetti da diabete presentano un rischio da due a quattro volte superiore rispetto a coloro che non ne sono affetti.

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