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Intelligenza Artificiale: la Commissione europea lancia il nuovo Piano d’Azione per la leadership europea

L’UE lancia il Piano d’azione sull’intelligenza artificiale per il continente (AI Continent Action Plan) per rafforzare la leadership dell’IA attraverso infrastrutture, accesso ai dati, competenze, adozione e regolamentazione. Si apriranno consultazioni pubbliche e ci saranno diversi investimenti per trasformare l’Europa in una potenza mondiale dell’IA.

IL PIANO D’AZIONE

La Commissione europea ha presentato questo Piano d’azione per il continente che mira a fare dell’Europa un leader mondiale nel campo dell’intelligenza artificiale. Annunciato dalla Presidente von der Leyen al Vertice sull’azione per l’intelligenza artificiale tenutosi a Parigi nel febbraio 2025, il piano mira a trasformare le industrie tradizionali e il profondo bacino di talenti dell’Europa in motori dell’innovazione dell’IA. Questo sarà possibile tramite la ricerca, le startup e le tecnologie all’avanguardia.

Questo piano d’azione rafforzerà la posizione dell’Europa attraverso cinque pilastri fondamentali:

  1. Infrastruttura di dati e di calcolo per l’IA

L’Europa potenzierà la propria infrastruttura di IA con una rete di fabbriche di IA (di cui 13 sono già in fase di sviluppo) e supercomputer di alto livello. Questi hub sosterranno le startup, l’industria e i ricercatori. L’UE prevede inoltre di lanciare le Gigafactories di IA, siti su larga scala con circa 100.000 chip di IA. Grazie ai 20 miliardi di euro dell’iniziativa InvestAI, saranno finanziate fino a cinque di queste Gigafactories. Verrà proposta una legge sullo sviluppo del cloud e dell’intelligenza artificiale per triplicare la capacità dei centri dati dell’UE nei prossimi cinque-sette anni, ponendo l’accento sulla sostenibilità.

  1. Accesso a dati di alta qualità

Il piano prevede l’istituzione di laboratori di dati all’interno delle fabbriche di IA, che cureranno set di dati su larga scala e di alta qualità. Una strategia dell’Unione dei dati, che verrà lanciata nel 2025, creerà un mercato interno dei dati per alimentare soluzioni di IA scalabili.

  1. L’IA nei settori strategici

Solo il 13,5% delle aziende dell’UE utilizza l’IA. Per cambiare questa situazione, la Strategia di applicazione dell’IA promuoverà l’adozione nei settori chiave pubblici (come l’ambito sanitario) e privati. Le fabbriche di IA e gli hub europei per l’innovazione digitale svolgeranno un ruolo centrale in questo sforzo.

  1. Competenze e talenti in materia di IA

Per soddisfare la crescente domanda di competenze in materia di IA, la Commissione amplierà la formazione attraverso l’Accademia delle competenze in materia di IA e sosterrà il reclutamento internazionale attraverso iniziative come il Talent Pool e MSCA “Choose Europe”.

  1. Regolamentazione semplificata

L’AI Act aumenta la fiducia e la chiarezza giuridica. Un nuovo Service Desk per la legge sull’IA guiderà le aziende nella conformità e nell’implementazione.

 

Infine, sono ora aperte due consultazioni pubbliche (fino al 4 giugno 2025) sulla legge per lo sviluppo del cloud e dell’IA e sulla strategia per l’applicazione dell’IA. Una terza, incentrata sulla strategia per l’Unione dei dati, sarà avviata a maggio. I dialoghi con l’industria e il settore pubblico perfezioneranno ulteriormente le politiche e identificheranno le opportunità di crescita per l’adozione dell’IA in tutta Europa.

 

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EHMA: Rafforzare la resilienza dell’approvvigionamento di medicinali attraverso la trasformazione digitale

L’European Health Management Association (EHMA), in rappresentanza sia dell’EHMA stessa che della Online Order and Home Delivery of Medicines Alliance (OnHOME), ha partecipato all’evento del Parlamento europeo “Equitable Access to Medicines Across Europe: The Role of Digital Solutions”, suggerendo come gli strumenti digitali siano necessari per affrontare la carenza di medicinali e migliorare la resilienza dell’assistenza sanitaria.

EHMA: argomenti affrontati

Alexis Strader, direttrice delle politiche e della ricerca dell’EHMA, si è unita a un gruppo di esperti per esplorare come gli strumenti digitali possano affrontare la carenza di medicinali e migliorare la resilienza dell’assistenza sanitaria. Ha sottolineato che le carenze non sono più un fenomeno isolato, ma sfide sistemiche che mettono a rischio la sicurezza dei pazienti e la continuità delle cure in tutta Europa.

Strader ha evidenziato la necessità di una trasformazione digitale, osservando che piattaforme come la European Shortages Monitoring Platform (ESMP) sono essenziali, ma sono necessari dati più precisi e in tempo reale. Le farmacie al dettaglio, ad esempio, spesso non sono integrate digitalmente nei sistemi nazionali, il che rende difficile valutare la disponibilità dei farmaci in modo completo.

Nonostante i vantaggi della digitalizzazione, l’EHMA ha identificato le sfide principali:

  • investimenti limitati;
  • infrastrutture obsolete;
  • resistenza al cambiamento da parte degli operatori sanitari.

Affrontare questi problemi richiede impegno politico, finanziamenti strategici e sforzi per lo sviluppo delle capacità.

Inoltre, è stato evidenziato come gli ospedali siano fondamentali per il monitoraggio delle forniture di farmaci, ma solo il 66% dispone di sistemi informativi per le farmacie e il 75% si affida ancora a processi di inventario manuali. Ciò comporta ritardi, maggiori sprechi e costosi approvvigionamenti di emergenza. L’EHMA sostiene la necessità di sistemi di gestione delle scorte automatizzati e in tempo reale negli ospedali per migliorare l’efficienza e la risposta.

Le raccomandazioni politiche dell’EHMA includono l’integrazione della digitalizzazione nella legislazione dell’UE, dando priorità all’automazione nella legge sui medicinali critici, stanziando fondi UE come EU4Health e Digital Europe per l’aggiornamento dei sistemi ospedalieri e consentendo l’interoperabilità dei sistemi IT collegati all’ESMP. Anche le farmacie al dettaglio devono essere integrate nei quadri digitali, superando le carenze di finanziamenti e di infrastrutture informatiche attraverso la formazione della forza lavoro e gli investimenti.

In prospettiva, lo Spazio europeo dei dati sanitari (EHDS) offre un potenziale di trasformazione per la gestione dei farmaci, consentendo l’accesso transfrontaliero, riducendo gli errori di medicazione e supportando la visibilità in tempo reale delle scorte di medicinali. L’EHMA sostiene l’EHDS come strumento per il processo decisionale e l’innovazione basati sui dati.

È stata infine sottolineata l’importanza della collaborazione tra politici, fornitori e industria. L’EHMA rimane impegnata a promuovere la trasformazione digitale per garantire un’assistenza sanitaria equa, sostenibile e incentrata sul paziente in tutta Europa.

 

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European Patients Forum: Webinar sullo spazio europeo dei dati sanitari

Il 15 maggio, dalle ore 11:00, l’European Patients Forum organizzerà il webinar “Understanding patients’ rights in the European Health Data Space” in merito all’istituzione dello Spazio europeo dei dati sanitari (EHDS) che mira a responsabilizzare i cittadini europei fornendo loro l’accesso elettronico ai propri dati sanitari e garantendo al contempo una condivisione sicura dei dati per migliorare l’assistenza sanitaria, la definizione delle politiche e la ricerca.

IL WEBINAR

Questo webinar si propone di educare i pazienti, i cittadini e gli stakeholder sugli aspetti chiave dell’EHDS, concentrandosi sui diritti dei pazienti e sui cambiamenti pratici introdotti dal regolamento. Fornirà una spiegazione chiara di come l’EHDS migliori l’accesso, la condivisione e la sicurezza dei dati sanitari personali, evidenziando al contempo il ruolo delle organizzazioni dei pazienti nel plasmare la sua attuazione.

Inoltre, il webinar esplorerà gli sforzi di alfabetizzazione sui dati sanitari necessari per garantire che i pazienti e i cittadini possano comprendere appieno ed esercitare i loro nuovi diritti ai sensi dell’EHDS, consentendo loro di navigare con fiducia nel panorama della salute digitale in continua evoluzione.

 

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L’OMS Europa pubblica un Policy Brief sulla governance dei dati sanitari e l’intelligenza artificiale

Questo Policy Brief dell’OMS sulla governance dei dati sanitari nella regione europea nell’era dell’intelligenza artificiale sottolinea l’importanza di una solida governance dei dati sanitari per un’assistenza sanitaria efficace ed equa guidata dall’IA in Europa. Sottolinea inoltre la necessità di interoperabilità, uso etico dei dati e strutture solide, soprattutto dopo la pandemia dovuta al COVID-19. Quattro raccomandazioni chiave mirano a costruire sistemi sanitari digitali sicuri ed efficienti che supportino un’IA affidabile e migliori risultati sanitari.

Il Policy Brief in breve

Il Policy Brief illustra il ruolo critico della governance dei dati sanitari nel contesto dell’intelligenza artificiale (IA) nella regione europea. Il documento sottolinea che un’efficace governance dei dati sanitari è fondamentale per creare sistemi sanitari abilitati alla digitalizzazione che garantiscano un’assistenza equa e di alta qualità. Viene sottolineata la necessità dell’interoperabilità, della condivisione dei dati e del miglioramento della qualità per supportare decisioni sanitarie basate sull’evidenza, migliorando in ultima analisi i risultati sanitari.

Il documento identifica le implicazioni etiche dell’uso dei dati sanitari, in particolare per quanto riguarda l’IA, facendo notare la necessità di dati di alta qualità che attenuino la non imparzialità per garantire lo sviluppo di modelli di IA affidabili che aderiscano ai principi di equità di genere e diritti umani.

I risultati dell’indagine 2022 dell’OMS sulla salute digitale rivelano che la maggioranza degli Stati membri riconosce la necessità di migliorare i quadri di governance dei dati, soprattutto dopo la pandemia COVID-19. Il rapporto sottolinea che il 73% dei Paesi ha stanziato fondi speciali durante la pandemia per migliorare l’infrastruttura sanitaria digitale e l’86% ha legiferato per l’accesso dei pazienti ai dati sanitari personali. Tuttavia, rimangono delle sfide, in particolare per quanto riguarda l’interoperabilità dei dati, la standardizzazione e il coinvolgimento delle parti interessate nel processo di governance.

Il policy brief, infine, delinea quattro raccomandazioni chiave per i responsabili politici:

  • rafforzare la governance nazionale dei dati sanitari;
  • migliorare l’impegno con gli stakeholder;
  • sviluppare standard di dati sanitari per l’interoperabilità;
  • stabilire meccanismi per coordinare i fornitori di dati. Il successo di queste azioni può creare un ecosistema sanitario digitale sicuro ed efficiente, essenziale per un’efficace implementazione dell’IA nell’assistenza sanitaria.

 

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Il Regolamento EHDS entra in vigore il 26 Marzo 2025

Il Regolamento sullo Spazio europeo dei dati sanitari (EHDS) è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE e rappresenta un’importante pietra miliare negli sforzi dell’UE per costruire un ecosistema sanitario digitale sicuro ed efficiente nell’ambito della strategia europea sui dati.

COSA PREVEDE QUESTO REGOLAMENTO

Il Regolamento EHDS fornisce un quadro completo per l’accesso e l’utilizzo dei dati sanitari elettronici negli Stati membri. Rafforzerà l’innovazione e la competitività nel settore sanitario a vantaggio di tutti i cittadini dell’UE.

In questa maniera sarà possibile responsabilizzare i cittadini, dando loro un migliore controllo sui loro dati sanitari personali e consentendo un accesso senza soluzione di continuità alle loro cartelle cliniche in tutta l’UE, ogni volta e ovunque abbiano bisogno di assistenza sanitaria. Inoltre, si potranno usare i dati sanitari in forma anonima o con pseudonimi, per la ricerca, l’innovazione, la salute pubblica e la definizione delle politiche, con garanzie pienamente in linea con gli standard di protezione dei dati e di sicurezza informatica dell’UE.

Questo Regolamento rappresenta un importante passo avanti nel rafforzamento della resilienza dei sistemi sanitari europei, garantendo che possano affrontare le sfide più pressanti di oggi, come l’invecchiamento della popolazione e la carenza di forza lavoro.

L’EHDS sostiene il settore sanitario nel fornire un’assistenza sanitaria di alta qualità, accessibile e sostenibile. Promuovendo un sistema sanitario più interconnesso, incentrato sul paziente e basato sui dati, l’EHDS migliorerà l’efficienza, ridurrà gli oneri amministrativi e sosterrà la sostenibilità finanziaria a lungo termine dei servizi sanitari.

I cittadini avranno il diritto di accedere e condividere le proprie cartelle cliniche, come le prescrizioni elettroniche, le immagini mediche o i risultati degli esami, in modo sicuro e transfrontaliero, garantendo decisioni mediche più informate e la continuità delle cure. Allo stesso tempo, i ricercatori, le autorità sanitarie pubbliche e i responsabili politici potranno sfruttare i dati sanitari in modo sicuro e rispettoso della privacy per accelerare lo sviluppo di nuovi trattamenti, migliorare la prevenzione delle malattie e rafforzare la preparazione alle crisi in Europa.

Timeline

Il Regolamento EHDS entra in vigore il 26 marzo 2025 e sarà applicabile in diverse fasi a seconda dei tipi di dati e dei casi d’uso.

La tappa più significativa avverrà tra quattro anni, il 26 marzo 2029, quando entreranno in vigore gli scambi di dati per il primo gruppo di categorie prioritarie (comprese le sintesi dei pazienti) di uso primario. Allo stesso tempo, le regole sull’uso secondario (dati usati per la ricerca) inizieranno ad applicarsi alla maggior parte delle categorie di dati. Due anni dopo, il 26 marzo 2031, l’EHDS si estenderà ad altre categorie di dati.

Nei prossimi quattro anni, l’attenzione si concentrerà sullo sviluppo e sull’adozione di oltre venti atti di esecuzione, nonché sull’istituzione degli organi di governance dell’EHDS, che saranno essenziali per l’efficace funzionamento del sistema. La Commissione lavorerà a stretto contatto con gli Stati membri, i fornitori di assistenza sanitaria, i ricercatori e le parti interessate del settore per garantire un’attuazione agevole ed efficace.

 

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Analisi EPF: Responsabilizzare i pazienti attraverso l’EHDS

L’EPF ha pubblicato un’analisi con lo scopo di informare i membri dell’European Patients’ Forum sui cambiamenti e gli obblighi più importanti introdotti dal regolamento sullo Spazio europeo dei dati sanitari visto che il regolamento EHDS dovrebbe entrare in vigore questo aprile (2025). Il regolamento ha il potenziale per dare ai pazienti dell’Unione europea la possibilità di accedere ai propri dati sanitari e di sfruttare il potenziale di ricerca dei dati sanitari.

L’analisi EPF

L’analisi ha stabilito come l’obiettivo principale dell’EHDS sia quello di consentire ai pazienti di accedere ai propri dati sanitari per via elettronica e agli operatori sanitari di consultare le cartelle cliniche dei pazienti, attraverso cartelle cliniche elettroniche sicure e interoperabili, ovunque si trovino nell’UE.

L’infrastruttura digitale transfrontaliera dell’UE MyHealth@EU, già esistente anche se non ancora ampiamente utilizzata, consentirà agli operatori sanitari di diversi Paesi dell’UE di accedere in modo sicuro ai dati essenziali dei pazienti, come riassunti, prescrizioni elettroniche, immagini mediche e risultati di laboratorio.

L’accesso a informazioni sanitarie essenziali, tra cui diagnosi ed elenchi di farmaci, consentirebbe agli operatori sanitari di comprendere rapidamente la storia medica del paziente e di fornire cure più rapide e informate. Ciò ridurrebbe anche la necessità di esami non necessari e migliorerebbe la continuità delle cure.

Oltre all’uso dei dati sanitari per l’assistenza diretta, l’EHDS mira anche a sfruttare il potenziale di ricerca dei dati sanitari rendendo disponibili dati anonimi per l’uso secondario attraverso un’infrastruttura decentrata dell’UE chiamata HealthData@EU. I dati provenienti da cartelle cliniche, studi clinici, richieste di prestazioni sanitarie, informazioni genetiche e registri di sanità pubblica saranno elaborati per scopi di interesse pubblico, tra cui la ricerca, le statistiche e l’elaborazione di politiche, consentendo il progresso delle cure.

Una maggiore condivisione dei dati faciliterebbe anche una ricerca più efficace sui percorsi di cura, sull’efficacia dei trattamenti e sullo sviluppo di nuove innovazioni mediche, come gli strumenti predittivi e le applicazioni di intelligenza artificiale, con il potenziale di migliorare i risultati e la qualità della vita dei pazienti.

 

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Pubblicazione OMS: strategia per l’ottimizzazione dei sistemi informativi sanitari nazionali di routine

La nuova strategia dell’OMS riguarda i sistemi informativi sanitari di routine (Routine Health Information Systems (RHIS)) che sono fondamentali per i sistemi sanitari, in quanto forniscono dati cruciali che consentono ai politici e ai dirigenti sanitari di prendere decisioni consapevoli. Supportando l’allocazione delle risorse e monitorando l’efficacia degli interventi, i RHIS facilitano l’erogazione di servizi sanitari di qualità, in particolare l’assistenza sanitaria di base (Primary Health Care (PHC)). Nell’ultimo decennio, si sono registrati progressi significativi nelle strutture e nelle capacità dei sistemi di dati sanitari, consentendo ai Paesi di raccogliere dati più affidabili e tempestivi per prendere decisioni basate sull’evidenza.

DI COSA PARLA QUESTA STRATEGIA

La Strategia per l’ottimizzazione dei RHIS nazionali, sviluppata dall’OMS, mira a rafforzare ulteriormente i sistemi nazionali di dati sanitari. In essa vengono delineati i principi chiave per sistemi integrati allineando gli sforzi tra i settori sanitari per migliorare i servizi e raggiungere gli obiettivi sanitari. I cinque obiettivi strategici si concentrano sul miglioramento della qualità, della disponibilità e dell’uso dei dati sanitari, con interventi misurabili per monitorare i progressi. La strategia fa anche parte del pacchetto tecnico SCORE (Survey, Count, Optimize, Review, Enable) per i dati sanitari dell’OMS, che sostiene i Paesi nella costruzione di solidi sistemi di dati sanitari per monitorare gli obiettivi sanitari nazionali e globali.

Gli RHIS sono una componente critica dei Sistemi Informativi Sanitari (Health Information System (HIS)) nazionali. Le loro funzioni comprendono la generazione, la compilazione, l’analisi e la comunicazione dei dati per informare le politiche e la pianificazione. I RHIS raccolgono principalmente dati da fonti istituzionali, come cartelle cliniche, registri di erogazione dei servizi e dati sulle risorse sanitarie. Idealmente, i RHIS dovrebbero essere integrati consentendo la condivisione e l’utilizzo dei dati provenienti da varie fonti all’interno dei sistemi sanitari. Inoltre, aiutano a monitorare le prestazioni dei servizi, le tendenze delle malattie e la gestione della forza lavoro, tutti elementi cruciali per migliorare i risultati sanitari.

Tuttavia, i sistemi RHIS devono affrontare notevoli sfide, tra cui la qualità dei dati, i problemi di integrazione, i vincoli di capacità e le limitazioni tecnologiche. Garantire raccolta, condivisione e analisi dei dati accurate e tempestive è fondamentale per la loro efficacia. A sua volta, la capacità degli operatori sanitari di utilizzare i dati in modo efficace deve essere costantemente rafforzata attraverso programmi di formazione. I progressi tecnologici negli strumenti digitali possono migliorare la raccolta dei dati, ma devono essere affrontate sfide come l’inaffidabilità di alcune infrastrutture e l’accesso limitato alla tecnologia.

La strategia dell’OMS sottolinea inoltre l’importanza della governance dei sistemi informativi sanitari a livello nazionale, sottolineando la necessità di sistemi agili e resilienti in grado di adattarsi alle esigenze sanitarie emergenti. Con la continua evoluzione degli strumenti digitali e dell’integrazione dei dati, la strategia mira a sostenere i Paesi nel superare le sfide affrontate dall’RHIS e nel raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), la Copertura Sanitaria Universale e altre priorità sanitarie nazionali.

 

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TEHDAS2: Consultazione pubblica sull’EHDS

Il progetto europeo TEHDAS2, che ha l’obiettivo di promuovere l’implementazione dello Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS), ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere opinioni e contributi sui primi documenti tecnici e linee guida destinati a supportare l’applicazione armonizzata del regolamento EHDS.

Questa iniziativa mira a rafforzare l’uso secondario dei dati sanitari per promuovere ricerca, innovazione e politiche di salute pubblica a livello europeo.

La consultazione di TEHDAS2 sull’ehds

L’argomento della consultazione è: “Scoperta dei dati e descrizione del set di dati” e riguarda quattro documenti chiave:

  • Linea guida per i detentori dei dati sulla descrizione dei dati.
  • Specifica tecnica sul catalogo nazionale di metadati.
  • Linea guida per gli utenti dei dati sulle buone pratiche per l’accesso ai dati e le richieste.
  • Linea guida per gli utenti dei dati sull’uso sicuro in un ambiente di elaborazione protetto.

E’ possibile partecipare alla consultazione entro il 28 febbraio 2025 visitando il sito di progetto presso il seguente LINK.

Inoltre, lo scorso 30 gennaio 2025, durante il forum dei portatori di interesse di TEHDAS2, si è discusso ampiamente del ruolo cruciale di queste linee guida e specifiche tecniche nell’implementazione armonizzata dell’EHDS. L’evento ha visto la partecipazione di esperti, istituzioni e stakeholder, contribuendo ad arricchire il processo di consultazione con approfondimenti rilevanti.

Prossime consultazioni pubbliche

Le prossime consultazioni pubbliche TEHDAS si apriranno a:

  • settembre/ottobre 2025 e porteranno come argomento i “Processi per la gestione dei permessi o la pseudonimizzazione dei dati”,
  • maggio/giugno 2026 e porteranno come argomento la “Collaborazione con i paesi terzi, arricchimento dei dati e informazione dei cittadini”.

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EU4Health: bando di gara per il supporto all’uso secondario dei dati in EHDS

La European Health and Digital Executive Agency (HaDEA) ha pubblicato un nuovo bando di gara nell’ambito di EU4Health dal titolo “Support to stakeholders on secondary use of data within the European Health Data Space“.

La chiusura per presentare proposte è fissata al 17 gennaio 2025.

Il nuovo bando per supportare all’uso secondario dei dati in EHDS

La call HADEA/2024/OP/0034 è finalizzato ad assistere i principali stakeholder nell’implementazione dell’utilizzo secondario dei dati sanitari all’interno dello European Health Data Space.

L’iniziativa ha lo scopo di:

  • Sostenere i soggetti coinvolti nell’adozione delle specifiche tecniche e dei requisiti previsti dall’EHDS;
  • Favorire la collaborazione tra gli stakeholder durante l’avvio e la gestione della piattaforma HealthData@EU;
  • Facilitare le procedure di governance relative all’utilizzo secondario dei dati sanitari nel quadro dell’EHDS.

Il budget stimato è di  1.500.000.

 

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JACARDI: ProMIS all’Assemblea Generale di Parigi

A partire da oggi 16 ottobre, fino al 18 ottobre p.v., si terrà a Parigi la General Assembly della Joint Action on Cardiovascular Diseases and Diabetes (JACARDI), un evento di rilevanza europea dedicato alla prevenzione e gestione delle malattie cardiovascolari e del diabete. Gli incontri si terranno presso Santé Publique France e Comet Bourse, e riuniranno esperti, rappresentanti istituzionali ed i vari stakeholders del progetto provenienti da tutta Europa.

IL Programma dell’Assemblea Generale

L’apertura dell’assemblea vedrà i saluti di benvenuto di Caroline Semaille, Direttrice di Santé Publique France, e Christine Jacob-Schumacher del Ministero della Salute francese. I partecipanti potranno ascoltare interventi di rilievo, tra cui quelli di Stefan Craenen della DG Santé e Maria Vasile della European Health and Digital Executive Agency (HaDEA). Il programma includerà presentazioni sui vari Work Packages (WPs) che coprono aree fondamentali come il miglioramento della sostenibilità, la comunicazione, la valutazione e le sinergie con l’iniziativa JA PreventNCD.

Inoltre, un talk-show interattivo vedrà i vari WP leader presentare i risultati dei loro progetti, seguiti da una sessione dedicata ai contributi provenienti dai progetti pilota. La giornata si concluderà con un evento sociale, utile per promuovere il networking e la collaborazione tra i partecipanti.

Infine, nei giorni 17 e 18 ottobre, sono previsti eventi collaterali che si concentreranno su specifici WPs, affrontando temi cruciali come l’alfabetizzazione sanitaria, i percorsi di assistenza integrati, lo screening, l’accessibilità ai dati e l’inclusione lavorativa. Queste sessioni sono progettate per stimolare discussioni approfondite e offrire spunti concreti per migliorare i risultati sanitari in Europa.

Un’Iniziativa di Collaborazione Europea ed il ruolo dell’Italia

JACARDI è un’iniziativa fondamentale per affrontare l’aumento delle malattie non trasmissibili in Europa, con l’obiettivo di migliorare la salute pubblica e ridurre la mortalità prematura attraverso pratiche basate sull’evidenza. Coinvolgendo 76 istituzioni di 21 paesi, il progetto vede l’Italia in prima linea con 23 partecipanti, tra cui il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che coordina a livello europeo. Un obiettivo chiave è la creazione di registri regionali sul diabete, a supporto del registro nazionale, migliorando la disponibilità dei dati su malattie cardiovascolari e diabete.

Il ProMIS gioca un ruolo chiave supportando l’ISS nel processo di sviluppo di registri e datasets in linea con le raccomandazioni europee e nazionali, e collaborando con il team di comunicazione per assicurare un adeguato e attivo coinvolgimento degli stakeholder chiave e una diffusione capillare dei risultati.

La General Assembly di JACARDI si presenta come un’opportunità unica per promuovere un’azione coordinata tra i paesi europei nella lotta contro le malattie cardiovascolari e il diabete. Con l’impegno condiviso di tutti i partecipanti, si punta a garantire che la salute della popolazione europea migliori attraverso strategie innovative e pratiche efficaci.

 

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