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OMS: aggiornato l’elenco dei patogeni batterici prioritari – BPPL

L’Autorità di preparazione e risposta alle emergenze sanitarie dell’UE (HERA) ha accolto con favore la pubblicazione dell’elenco aggiornato dei patogeni batterici prioritari pubblicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (BPPL dell’OMS). Basandosi sull’edizione del 2017, la BPPL dell’OMS del 2024 contiene i principali batteri antibiotico-resistenti (Bppl) a livello globale, che comprende 15 famiglie di batteri resistenti agli antibiotici raggruppate in categorie critiche, alte e medie per la definizione delle priorità.

La guida è considerata vitale per indirizzare gli investimenti nella ricerca sulla resistenza antimicrobica (AMR) e incorpora nuove prove e approfondimenti di esperti per guidare ed implementare lo sviluppo di nuovi antibiotici, promuovendo il coordinamento internazionale per favorire l’innovazione.

l’elenco aggiornato dei patogeni batterici prioritari

L’elenco comprende 24 agenti patogeni appartenenti a 15 diverse famiglie di resistenza antimicrobica, quali la tubercolosi, la salmonella e gonorrea. Questi agenti patogeni richiedono maggiore attenzione, soprattutto nelle popolazioni vulnerabili, comprese le popolazioni pediatriche e anziane, in particolare in contesti con risorse limitate.

Il Bppl 2024 pertanto sottolinea la necessità di un approccio globale di sanità pubblica per affrontare la resistenza antimicrobica, compreso l’accesso universale a misure di qualità e appropriate per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento appropriato delle infezioni, come delineato nell’approccio centrato sulle persone dell’Oms per affrontare la resistenza antimicrobica e nel pacchetto principale di misure Interventi antimicrobici.

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Pubblicati due importanti bandi nell’ambito di ERA-NET e ERA4Health

In una strategia di lungo periodo nella quale l’Unione Europea intende promuovere uno Spazio Europeo dedicato alla ricerca sanitaria, sono stati pubblicati due importanti bandi di finanziamento dal valore di più di 19 milioni di € cadauno. I temi presi in considerazione dalle call sono di particolare rilievo per ciò che concerne le priorità tematiche delle istituzioni: l’invecchiamento attivo e la resistenza antimicrobica.

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Questo bando fa riferimento al programma ERA4Health, che nello specifico caso di specie intende promuovere uno Spazio europeo della Ricerca in ambito sanitario.

L’invito è di presentare proposte sul tema che possano poi essere finanziate in linea con i criteri di ammissibilità.

Il bando gode di un finanziamento di € 19.934.000,00 e ha come scadenza il 27 Maggio 2024.

 

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17esimo BANDO di JPIAMR per contrastare la resistenza antimicrobica nell’ambito di ERA-NET

Il bando si iscrive all’interno del delicato contesto della crescente resistenza antimicotica ed antibatterica. L’ERA-NET JPIAMR-ACTION intende dunque creare una collaborazione tra i partner di ricerca per promuovere una ricerca mirata sul tema atta a contrastare il fenomeno.

Il progetto coinvolge 21 funders da 19 paesi e ha un budget anche qui di oltre 19 milioni di Euro. L’Italia è rappresentata dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica della Regione Lombardia.

Il bando aprirà il 10 Gennaio e si concluderà il 9 Luglio 2024.

 

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OMS Europa approva una tabella di marcia contro la resistenza antimicrobica

I ministri della sanità e i delegati dei 53 Stati membri dell’OMS/Europa hanno approvato la nuova tabella di marcia europea sulla resistenza antimicrobica (AMR), che aiuta i paesi della regione europea dell’OMS a identificare, dare priorità e implementare interventi ad alto impatto per contrastare il fenomeno.

Riunendosi il 26 ottobre 2023 alla 73a sessione del Comitato Regionale per l’Europa dell’OMS, ministri e delegati si sono impegnati ad agire utilizzando questo approccio pratico e adattabile. La tabella di marcia prevede 53 interventi, tra i quali i paesi possono effettuare selezioni in base al contesto nazionale, alle priorità di salute pubblica e a considerazioni culturali.

Gli interventi stabiliti nella tabella di marcia della lotta alla resistenza antimicrobica spaziano dalle misure tradizionali, come il miglioramento dell’igiene e della vaccinazione, all’utilizzo del campionamento dell’intero genoma per migliorare la sorveglianza ambientale. Gli esperti dell’OMS/Europa forniranno guida tecnica e supporto per il rafforzamento delle capacità.

I numeri della resistenza antimicrobica e la sua genesi

La resistenza antimicrobica costituisce una preoccupazione globale sia per la salute umana che per quella animale ed è stata associata alla morte di circa 500.000 persone nella regione nel solo 2019. La resistenza antimicrobica è accelerata dall’uso improprio e eccessivo di farmaci antimicrobici. Oggigiorno, gli agenti patogeni resistenti si stanno diffondendo sempre più rapidamente a causa di fattori quali l’inquinamento ambientale, i viaggi e il commercio globale.

Nonostante siano stati compiuti progressi, sono necessarie maggiori risorse. Quasi tutti gli Stati membri della regione hanno predisposto piani d’azione nazionali sulla resistenza antimicrobica, ma solo il 25% di essi è stato finanziato.

La tabella di marcia sostiene di considerare la resistenza antimicrobica da una prospettiva “One Health” e di adottare un approccio che coinvolga l’intero governo, mobilitando tutti i settori per riformare le proprie modalità di lavoro e sperimentare nuovi approcci a tutti i livelli, da quello globale a quello locale.

 

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Unione Europea della Salute – L’UE intensifica la lotta alla resistenza antimicrobica

La raccomandazione sulla resistenza antimicrobica si concentra sulla prevenzione e sul controllo delle infezioni, sulla sorveglianza e sul monitoraggio, sull’innovazione e sulla disponibilità di antimicrobici efficaci, sull’uso prudente e sulla cooperazione tra gli Stati membri e a livello globale.

Diversi obiettivi dell’UE, sviluppati con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), sono fissati per il 2030:

  • riduzione del 20% del consumo totale di antibiotici nell’uomo;
  • almeno il 65% del consumo totale di antibiotici nell’uomo dovrebbe essere efficace (uso dell’antibiotico giusto);
  • riduzione delle infezioni di tre batteri chiave resistenti agli antibiotici, che si applicherà principalmente agli ospedali.

Questi obiettivi, tradotti anche per ciascun livello nazionale, aiuteranno l’UE ad affrontare la resistenza antimicrobica tenendo conto delle specificità nazionali senza compromettere la salute e la sicurezza dei pazienti. Inoltre, consentiranno di monitorare meglio le infezioni e il consumo di antibiotici nei prossimi anni e di adeguare di conseguenza le politiche.

La raccomandazione conferma inoltre la leadership internazionale dell’UE in materia di resistenza antimicrobica e invita la Commissione e gli Stati membri a includere la resistenza antimicrobica nell’accordo sulle pandemie attualmente in fase di negoziazione. Invita inoltre a mantenere la resistenza antimicrobica in cima all’agenda del G7 e del G20.

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