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Survey JA Xt-EHR per contributi in tema di Telemedicina Transfrontaliera

La Joint Action Extended Electronic Health Record – JA Xt-EHR, nell’ambito del Work Package 9, intitolato alla “Telemedicina e MyHealth@EU in allineamento con la proposta EHDS (lo Spazio Europeo dei Dati Sanitari)”, sta conducendo una survey per raccogliere opinioni e raccomandazioni di esperti per migliorare le policy e le specifiche tecniche per i servizi di telemedicina transfrontaliera nell’UE. 

La scadenza per la partecipazione al questionario è il 10 dicembre 2024.

La survey della JA Xt-EHR

L’obiettivo è comprendere e mappare le complessità e i requisiti per migliorare i servizi di telemedicina transfrontalieri all’interno dell’UE, allineandosi agli obiettivi del regolamento proposto sullo spazio europeo dei dati sanitari (EHDS).

L’obiettivo del Work Package 9, supportato da questo questionario, è gettare le basi per l’implementazione di servizi di telemedicina solidi e interoperabili negli stati membri dell’UE. Le informazioni raccolte contribuiranno direttamente al deliverable D9.3 “Requirements for Large-Scale Uptake of Telemedicine Services”, aiutando a stabilire un quadro che migliorerà la fornitura di servizi sanitari e l’accessibilità dei dati oltre confine. Gli approfondimenti e raccomandazioni forniti dagli esperti sulle pratiche di telemedicina transfrontaliera, saranno cruciali per affrontare le barriere legali, tecniche e sociali nell’implementazione della telemedicina.

Per partecipare alla survey, si prega di consultare il seguente LINK.

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Report OMS 2023-2024 sul progresso della salute digitale in Europa

La trasformazione digitale del settore sanitario sta registrando importanti progressi nella Regione Europea dell’OMS, come evidenziato dal report biennale dell’OMS Europa sull’Action Plan per la salute digitale nella Regione Europea 2023–2030. Questo report, accompagnato da un nuovo set di azioni illustrative, riflette le necessità in evoluzione e gli ultimi sviluppi nel campo della salute digitale, delineando i risultati raggiunti in tutte le 18 aree chiave del piano d’azione.

Il lavoro di OMS Europa in questi due anni sulla salute digitale

In questi due anni, l’OMS Europa ha lavorato con i 53 Stati Membri della Regione per promuovere l’adozione di soluzioni digitali orientate al paziente, migliorare l’accesso alle cure e rafforzare i sistemi sanitari. Tra i principali obiettivi raggiunti, figurano lo sviluppo di linee guida, il rafforzamento delle competenze in ambito digitale e l’implementazione di reti di collaborazione che favoriscono l’innovazione e la condivisione delle conoscenze.

Principali risultati del report e prospettive future

Grazie a partnership con organizzazioni internazionali, istituzioni accademiche e società civile, sono stati pubblicati 14 report tecnici, tra cui studi sull’intelligenza artificiale (AI), la telemedicina e l’equità nella salute digitale. Inoltre, iniziative come il Decoding Data and Digital Health e il Strategic Partners’ Initiative for Data and Digital Health, che coinvolge oltre 100 istituzioni in 24 Paesi, hanno favorito la collaborazione regionale.

Dal 2022, oltre 30 Paesi hanno beneficiato di attività di formazione per rafforzare l’alfabetizzazione digitale, mentre 15 Paesi hanno dato priorità al miglioramento dei sistemi informativi sanitari e all’espansione della telemedicina, con particolare attenzione alle aree rurali. Guardando al futuro, l’OMS Europa si concentrerà su temi come l’utilizzo dell’AI in sanità, la sostenibilità climatica, l’invecchiamento sano e la lotta alla resistenza antimicrobica, puntando a garantire un accesso equo e sicuro alle tecnologie digitali.

Con l’inizio del terzo anno dell’Action Plan, l’OMS Europa continuerà a supportare gli Stati Membri nello sviluppo di soluzioni innovative, ospitando il terzo Simposio OMS sul futuro dei sistemi sanitari nell’era digitale nel 2025 e lavorando alla creazione di un quadro europeo per misurare l’equità nella salute digitale.

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Rapporto OMS: il digitale contro le malattie non trasmissibili

La task force dell’OMS sulle malattie non trasmissibili e l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni hanno congiuntamente pubblicato un report, che evidenzia l’urgenza di adottare tecnologie digitali per migliorare i servizi sanitari.

Il rapporto, intitolato “Going digital for noncommunicable diseases: the case for action” sottolinea come strumenti digitali come chatbot, telemedicina e messaggi mobili possano aiutare a prevenire e gestire meglio le malattie non trasmissibili (NCDs).

Tali strumenti, insieme ad una proficua raccolta di dati in tempo reale, permettono ai professionisti sanitari di prendere decisioni informate sui pazienti.

La situazione del digitale nei paesi dell’OMS: la fotografia del Report

Nonostante oltre il 60% dei Paesi abbia sviluppato strategie di salute digitale, c’è ancora una mancanza di integrazione nelle infrastrutture sanitarie esistenti. La Task Force dell’OMS sta collaborando con i Paesi per sviluppare investimenti nazionali in tecnologie digitali per le NCDs e sostenere il processo di trasformazione digitale.

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G7: Riunione dei Ministri della Salute e riunione su Tecnologia e Digitale

La riunione dei Ministri della Salute del G7, che si terrà ad Ancona il 10 e 11 ottobre 2024, sarà un evento di rilievo, presieduto dal Ministro della Salute italiano, Orazio Schillaci. Oltre ai Ministri dei Paesi del G7 e ai rappresentanti della Commissione Europea, vi parteciperanno Ministri di altri Paesi ospiti (come Albania, Brasile, India, Sudafrica e Arabia Saudita) e rappresentanti di organizzazioni internazionali come FAO, OMS e OCSE.

La Riunione dei Ministri della Salute

temi principali che verranno discussi si concentreranno su tre pilastri:

  • Architettura Sanitaria Globale e Prevenzione, nonché Preparazione e Risposta alle pandemie;
  • Invecchiamento sano e attivo attraverso la prevenzione lungo tutto l’arco della vita e l’innovazione;
  • Approccio One Health, con particolare attenzione alla resistenza antimicrobica.

L’obiettivo è quello di individuare strategie dirette ad affrontare adeguatamente le crisi e le sfide attuali che hanno gravi costi sociali ed economici, contrastando le disuguaglianze e promuovendo la salute come valore e punto di forza delle nostre società.

L’obiettivo dei ministeri è di migliorare i sistemi sanitari e ad assicurare un accesso equo alle cure e a contromisure sicure, accessibili e di qualità, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito, grazie a un migliore coordinamento a livello nazionale, regionale e globale.

Inoltre, si discuterà anche della necessità di adottare modelli alimentari sostenibili, al fine di contrastare l’obesità e le malattie cronico-degenerative e oncologiche e, allo stesso tempo, combattere la malnutrizione nei Paesi in via di sviluppo, incoraggiando soluzioni innovative, come la telemedicina e l’intelligenza artificiale. A tal proposito, i Ministri adotteranno un “Policy brief” sulle opportunità offerte dall’IA sia per gli operatori sanitari che per i pazienti.

I Ministri della Salute del G7 concluderanno l’incontro sottoscrivendo un Comunicato, in cui si impegnano ad affrontare le principali sfide sanitarie per garantire una vita sana a tutti. Nel mese di novembre, un’“Implementation conference” sulla resistenza antimicrobica chiuderà l’agenda dei lavori del G7 Salute italiano.

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Riunione su Tecnologia e Digitale

Infine, il 15 ottobre 2024 si terrà la riunione su Tecnologia e Digitale a Cernobbio (Lombardia), presieduta dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica Alessio Butti.

Con questo incontro, la Presidenza italiana si propone di promuovere lo sviluppo e l’uso etico e sicuro dei sistemi di intelligenza artificiale (IA), in particolare per il settore pubblico, in linea con i principi e i valori dei Paesi del G7. L’obiettivo è anche quello di condividere buone pratiche sui servizi pubblici digitali e di individuare caratteristiche comuni tra i diversi approcci all’identità digitale a livello internazionale.

L’incontro darà seguito agli impegni presi con l’adozione della Dichiarazione dei Ministri dell’Industria, Tecnologia e Digitale del G7 di Trento del 15 marzo scorso.

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L’OMS sviluppa linee guida per migliorare i servizi di telemedicina

Il 15 luglio 2024, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha introdotto nuove linee guida per potenziare i servizi di telemedicina, una tecnologia che ha dimostrato la sua importanza durante la pandemia di COVID-19 e che continua a essere fondamentale nell’assistenza sanitaria moderna.

Con questa iniziativa, l’OMS intende uniformare le pratiche di telemedicina in tutta Europa, promuovendo elevati standard di qualità e sicurezza.

Le linee guida offrono indicazioni su vari aspetti cruciali, come la formazione degli operatori sanitari, la protezione dei dati dei pazienti e l’integrazione della telemedicina nei sistemi sanitari nazionali. La telemedicina ha il potenziale di migliorare l’accesso alle cure, soprattutto nelle aree remote o in situazioni di emergenza sanitaria.

Tuttavia, la sua efficacia dipende dalla qualità dei servizi offerti e dalla fiducia che i pazienti ripongono in essi. Per questo motivo, l’OMS ha sottolineato l’importanza di garantire che la telemedicina rispetti standard rigorosi e venga utilizzata in modo responsabile.

OMS e telemedicina: il quadro dove si inserisce l’iniziativa

Le nuove linee guida includono raccomandazioni per proteggere la privacy dei pazienti, assicurare la sicurezza delle piattaforme tecnologiche impiegate e garantire la formazione continua del personale medico, in modo da mantenere un alto livello di competenza. Un altro aspetto fondamentale è l’integrazione della telemedicina con i servizi sanitari tradizionali.

L’OMS ribadisce che la telemedicina non deve sostituire le visite in presenza, ma piuttosto integrarle, aumentando l’accessibilità e l’efficacia delle cure. Le linee guida offrono suggerimenti pratici su come utilizzare la telemedicina per ridurre le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari.

Questa iniziativa dell’OMS si inserisce in un progetto più ampio per modernizzare i sistemi sanitari e assicurare che le innovazioni tecnologiche contribuiscano a migliorare la salute pubblica in Europa e nel mondo.

 

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Secondo incontro del ciclo di seminari sullo sviluppo dei National Health Data Space

ProMIS promuove un ciclo di seminari sullo sviluppo dei National Health Data Space di studio online rivolto specificamente ad addetti ai lavori regionali, finalizzato a promuovere il dialogo fra esperienze europee, circa il processo collaborativo tra Stato e Regioni in merito alla costruzione e alla governance dello spazio dei dati sanitari del SSN e del suo ruolo e dialogo all’interno dello Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS), così come della sua funzione e potenziale in tema di IA e telemedicina.

IL SECONDO INCONTRO DEL CILO DI SEMINARI

Il ciclo di seminari studio nasce a seguito dell’esperienza dell’Espacio Nacional de Datos de Salud e della strategia nazionale sull’intelligenza artificiale portata avanti dalle autorità nazionali spagnole.

Il secondo incontro “National e European Health Data Space e le loro applicazioni in telemedicina e Intelligenza Artificiale” si terrà online il giorno 22 luglio 2024 dalle ore 10.30 alle ore 12.30, ed è dedicato ad approfondire il ruolo dell’intelligenza artificiale nell’ambito dell’uso secondario dei dati sanitari di cui si occupa lo European Health Data Space Regulation. Grazie alla partecipazione di esperti tematici e referenti di competenti autorità nazionali e internazionali, l’incontro sarà un’occasione per confrontarsi sulle sfide ed opportunità future dei sistemi sanitari nazionali e regionali.

L’evento sarà trasmesso in live streaming nel canale YouTube del ProMIS, e sarà disponibile il servizio di traduzione simultanea.

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OMS: TQoCT il tool per la qualità dell’assistenza tele-sanitaria

Il Telehealth Quality of Care Tool (TQoCT) è stato creato attraverso un processo iterativo, combinando ricerca documentale e raccolta di conoscenze da esperti nazionali. Questo strumento fa parte e contribuisce all’attuazione del piano d’azione digitale regionale dell’OMS per la Regione europea dell’OMS 2023-2030.

Questo strumento, tramite la convocazione di un gruppo di stakeholder, è utilizzato per concordare il livello di maturità di un sistema di telemedicina attraverso tre componenti di qualità dei servizi di cura:

  • Centralità della persona
  • Efficacia clinica
  • Sicurezza

Inoltre, è stata sottolineata la vitale importanza di implementare metodi appropriati di audit e di assicurazione della qualità, con un confronto dei risultati sanitari tra il nuovo servizio di telemedicina e il servizio fornito di persona.

Gli obiettivi del Telehealth Quality of Care Tool (TQoCT)

Il TQoCT consente a uno Stato membro di avere una visione generale dello stato degli strumenti (legali, regolatori e linee guida), delle proprie tecnologie e processi e di come potenzialmente consentano alle organizzazioni sanitarie di offrire servizi di assistenza sanitaria di alta qualità quando si applica la telemedicina. Allo stesso modo, a livello organizzativo, questa autovalutazione consente all’organizzazione di riflettere su quanto avanzato sia il piano di QoC (“Quality of Care”) rispetto ai servizi di telemedicina e ai livelli di dipendenza dalle indicazioni sovra-organizzative in materia.

Raccomandazioni

L’OMS ricorda che questo strumento potrebbe non essere attuabile nella sua interezza immediatamente, poiché si basa sull’esistenza di insiemi di linee guida a livello nazionale per le specifiche aree della telemedicina che mancano nella maggior parte degli Stati membri. Inoltre, per ora, è previsto un aggiornamento biennale delle domande e dei punteggi attribuiti per mezzo di questo strumento.

 

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IA generativa nell’assistenza sanitaria: nuove linee guida

L’OMS ha pubblicato nuove linee guida che comprendono oltre 40 raccomandazioni sull’etica e sulla governance dell’intelligenza artificiale generativa, concentrandosi sui large multi-modal models (LMM).

I Large Multi-Modal Models sono modelli di intelligenza artificiale generativa che possono accettare diversi tipi di dati di input e generare output vari, non limitati al tipo di dati inseriti nell’algoritmo. Si prevede che gli LMM saranno ampiamente utilizzati e applicati nell’assistenza sanitaria, nella ricerca scientifica, nella sanità pubblica e nello sviluppo di farmaci.

I potenziali benefici dell’intelligenza artificiale incrociano diversi ambiti e aspetti dell’assistenza sanitaria come:
  • Assistenza in diagnosi di ruotine e assistenza clinica per casi complessi.
  • Utilizzo guidato da parte del paziente per migliorare la conoscenza di una condizione medica (“Assistente Medico Digitale”).
  • Supporto nella ricerca scientifica e formazione medica e infermieristica.
  • Supporto nelle task amministrativi come traduzioni e sistematizzazione dei dati sanitari nelle cartelle cliniche elettroniche.

L’introduzione di tali modelli comporta anche significativi rischi che devono essere adeguatamente presi in considerazione, come:

  • La possibilità di generare informazioni false, imprecise o distorte, influenzate da dati di bassa qualità o pregiudizi.
  • Il rischio di non conformità ai regolamenti esistenti, compresi gli obblighi internazionali sui diritti umani e normative sulla protezione dei dati.
  • Problemi più ampi per i sistemi sanitari, come le barriere economiche di accesso agli LMM migliori e le vulnerabilità alla sicurezza informatica.

Considerando queste possibili sfide, l’OMS sottolinea l’importanza di coinvolgere diverse parti interessate, tra cui governi, aziende tecnologiche, operatori sanitari, pazienti e società civile, in tutte le fasi di sviluppo degli LMM.

Nel caso specifico dei governi, l’OMS raccomanda di mettere a disposizione infrastrutture pubbliche, approvare leggi per garantire il rispetto degli standard etici e umani, affidare la valutazione degli LMM a un’agenzia regolatoria, e introdurre audit post-rilascio e valutazioni d’impatto obbligatori.

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Presentata la piattaforma web “ecosistematelemedicina.it”

È stata presentata nei giorni scorsi a Roma la piattaforma web “ecosistematelemedicina.it”, avviata quasi un anno fa dai responsabili per la Sanità digitale e Telemedicina, diciotto Società scientifiche e Associazioni professionali in un unico ecosistema formativo e informativo dedicato alla digitalizzazione della Sanità.

L’obiettivo è quello di avviare un dialogo sempre più efficace a livello sanitario con le istituzioni nazionali e regionali, coinvolte nell’attuazione della digitalizzazione della sanità, e di mettere a sistema soluzioni che possano sostenere il SSN nel suo processo di riorganizzazione dei servizi assistenziali e dei processi di cura nel territorio.

Con la piattaforma si vuole offrire un portale di riferimento per la comunità scientifica e sanitaria nazionale relativamente allo stato dei lavori, best practices, informazioni normative sulla progettazione delle soluzioni dei sistemi, caratteristiche tecnologiche e di valore rispetto al processo e ai bisogni, formazione in telemedicina e innovazione digitale in sanità.

La piattaforma intende coinvolgere il maggior numero possibile di professionisti sanitari e specialisti, che useranno le soluzioni di telemedicina nella propria azione assistenziale quotidiana, offrendo loro la possibilità di ritrovarsi in un luogo di riferimento certificato, per trovare le informazioni di cui hanno bisogno e partecipare anche a un network multidisciplinare, composto sia da personale sociosanitario sia da rappresentanti delle associazioni dei pazienti.

Si rimanda per maggiori informazioni al seguente LINK.

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Altro

Finanziare la Sanità grazie alla Progettazione Europea

Reperire risorse per la sanità è un’esigenza costante del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), di aziende sanitarie così come dei presidi ospedalieri.

L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, grazie al finanziamento del Programma Mattone Internazionale Salute (ProMIS), ha organizzato il 26 e 27 ottobre scorsi, presso il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” ad Agrigento, l’evento formativo-informativo “Come Finanziare la Sanità grazie allo strumento della Progettazione, arricchita da sessioni frontali e laboratori pratici e un focus sulla sostenibilità progettuale di interventi in telemedicina”.

Sono intervenuti relatori di levatura nazionale quali: il prof. Francesco Gabbrielli – direttore del Centro Nazionale di Telemedicina e Nuove Tecnologie Assistenziali dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS), la dott.ssa Silvia Prati – esperta in progettazione europea, il dott. Mauro Cappello – docente universitario ed esperto in fondi europei. A fare gli onori di casa il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, dott. Mario Zappia.

L’incontro è stato un’occasione per esplorare le opportunità che l’Europa può offrire al comparto della sanità, tema introdotto dal dott. Giuseppe Salvatore Vella, Responsabile Servizio di Internazionalizzazione e Ricerca Sanitaria dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento e dal dott. Angelo Foresta, Dirigente Responsabile del Servizio 3 Dipartimento per le Attività  Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (DASOE) – Assessorato Regionale della Salute – Regione Siciliana.

L’esito più importante di queste due giornate di formazione è stato quello di familiarizzare la comunità con concetti quali:

  • Progettazione
  • Programmi europei
  • Partenariato istituzionale
  • Internazionalizzazione
  • Fondi europei
  • Progetti di telemedicina

Quali risorse sono disponibili, e per finanziare cosa? Dopo il progetto cosa rimane nella struttura sanitaria? Quale vantaggio posso attendermi dalla messa a terra di un progetto europeo? A queste, e altre domande, si è provato a dare una risposta offrendo strumenti operativi come la lettura guidata di un bando durante la sessione laboratoriale, nel corso della quale i partecipanti si sono confrontati con una call del programma EU4Health della DG Sante, oltre a una nutrita sessione di domande sulla rendicontazione, sul partenariato, sull’individuazione e sviluppo di idee progettuali innovative.

L’evento ha visto la partecipazione (in presenza, in diretta Zoom e in diretta Facebook) di molti stakeholder della Regione Siciliana e da altre diverse regioni, contribuendo alla costruzione di un nuovo approccio metodologico alla progettazione di fondi europei diretti e indiretti per il comparto salute.