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TSI: Relazione annuale 2023 sull’attuazione dello Strumento di sostegno tecnico

 

La Commissione UE ha pubblicato la Relazione annuale 2023 sull’attuazione dello Strumento di sostegno tecnico -TSI (Technical Support Instrument), nella quale risalta il fatto che il TSI ha intensificato il sostegno agli Stati membri per aiutarli a realizzare programmi di riforma e a tradurre le priorità politiche dell’UE in azioni concrete sul campo, con un forte aumento delle riforme che coinvolgono diversi paesi e regioni.

Il TSI è uno strumento dell’UE che fornisce consulenza mirata alle autorità degli Stati membri, le quali presentano domanda di sostegno mediante inviti annuali. Lo strumento fornisce accesso a competenze e conoscenze su misura e di alta qualità. La pubblicazione sottolinea come la sua dimensione multinazionale, nonché la sua flessibilità e il ridotto onere amministrativo sono fattori chiave per il suo successo e la sua adozione da parte degli Stati membri.

I focus della relazione sul TSI 2023

Nel dettaglio, il documento riporta che i progetti multinazionali sono stati il 23% dei 151 nuovi progetti avviati nel 2023, mentre i progetti multiregionali hanno rappresentato il 21%. Questi progetti hanno aiutato gli Stati membri e le regioni ad affrontare insieme sfide comuni in settori quali pubblica amministrazione e governance, transizione verde e digitale.

Il Progetto multinazionale per lo scambio di cooperazione tra pubbliche amministrazioni (PACE), ad esempio, ha organizzato 70 scambi in 17 Stati membri, cui hanno partecipato oltre 300 persone, al fine di rafforzare le capacità amministrative degli Stati membri e scambiare migliori pratiche.

I progetti sostenuti nel 2023 hanno inoltre riguardato tutti e nove i fattori individuati nella comunicazione sui 30 anni di mercato unico e nella relazione annuale 2024 sul mercato unico e la competitività. Questi progetti hanno aiutato gli Stati membri ad attuare la comunicazione sulla competitività a lungo termine.

Lo strumento di sostegno tecnico assiste gli Stati membri anche nell’attuazione della strategia industriale europea e del piano industriale del Green Deal. Due progetti multinazionali hanno sostenuto gli ecosistemi industriali degli Stati membri e li hanno aiutati ad accelerare il processo di autorizzazione per progetti di energia rinnovabile.

Infine, sempre nel 2023 è stata adottata la Comunicazione “Rafforzamento dello spazio amministrativo europeo”(ComPAct), la prima serie completa di azioni della Commissione per sostenere la modernizzazione delle amministrazioni nazionali e rafforzarne la collaborazione transnazionale. Le 25 azioni messe sono suddivise in tre pilastri: competenze, digitale ed ecologia.

Negli ultimi cinque anni lo strumento e il suo predecessore hanno sostenuto in tutti i 27 Stati membri dell’UE oltre 1800 riforme all’avanguardia connesse alle principali politiche dell’UE. I progetti multinazionali dello strumento hanno favorito la cooperazione tra gli Stati membri, aiutandoli a trovare soluzioni comuni alle sfide comuni e facilitando quindi la convergenza e apportando valore aggiunto all’UE.

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Evento Pact for Skills: “Establishing Regional Skills Partnerships: Lessons Learnt and Success Stories”

Il prossimo 10 ottobre 2024, dalle ore 14.30 alle ore 16.30 si terrà l’evento organizzato a Bruxelles nell’ambito del Patto per le Competenze (Pact for Skills) “Establishing Regional Skills Partnerships: Lessons Learnt and Success Stories”. Questo incontro è parte delle attività di peer learning promosse dalla Commissione Europea per favorire lo scambio di buone pratiche e strategie vincenti tra le regioni europee.

L’Evento “Establishing Regional Skills Partnerships: Lessons Learnt and Success Stories”

L’evento si concentrerà sulle partnership regionali per lo sviluppo delle competenze, uno strumento cruciale per sostenere la crescita economica e l’innovazione, soprattutto nei settori strategici come la sanità. Le partnership regionali sono essenziali per promuovere sinergie tra enti locali, istituzioni formative, imprese e altre parti interessate, con l’obiettivo di migliorare le competenze della forza lavoro e rispondere alle esigenze in evoluzione dei diversi settori professionali.

Il ProMIS, in linea con la sua missione di facilitare la collaborazione interregionale e lo sviluppo di politiche innovative nel settore sanitario, sarà parte attiva di questo evento. Condividerà le proprie esperienze e successi nell’ambito della gestione e dello sviluppo delle competenze nel settore della sanità, mettendo in luce come la collaborazione tra regioni e attori locali possa contribuire a migliorare la preparazione del personale sanitario e affrontare le sfide emergenti.

L’evento rappresenterà un’opportunità preziosa per per apprendere dalle esperienze di altre regioni europee, raccogliere nuovi spunti per ottimizzare le proprie strategie e rafforzare le partnership regionali nel campo delle competenze sanitarie. La partecipazione di ProMIS a questo importante incontro riflette il continuo impegno nel sostenere la qualità e l’innovazione nella sanità, in collaborazione con i principali attori europei.

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Evento: Strategia di sviluppo delle competenze per il personale sanitario

IRCCS IRST “Dino Amadori” con il supporto del ProMIS organizzano l’evento “Strategia di sviluppo delle competenze per il personale sanitario: le sfide europee per il futuro”,  che si svolgerà presso l’IRCCS Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” – Sala Tison a Meldola (FC) venerdì 18 Ottobre dalle 09.30 alle 13.00.

il background dell’evento

Con 15 milioni di professionisti sanitari coinvolti, un diffuso disallineamento di competenze, e quasi 8 milioni di posti di lavoro interessati dal cambiamento, la forza lavoro europea del settore sanitario sta affrontando notevoli sfide.

Il sistema delle competenze a livello sanitario è un complesso insieme di strategie, processi e metodologie finalizzate a identificare, sviluppare e valutare le competenze del personale nel settore della salute. Questo sistema riveste un ruolo cruciale nell’assicurare la qualità delle cure, la sicurezza del paziente e la sostenibilità del sistema sanitario nel suo complesso.

Le competenze rappresentano un elemento cardine per l’eccellenza nelle prestazioni sanitarie e la loro corretta mappatura, analisi e valutazione sono fondamentali per garantire un personale sanitario altamente qualificato, adattabile e in grado di affrontare le sfide emergenti, anche relative alla crescente importanza delle competenze digitali e green.

L’evento “Strategia di sviluppo delle competenze per il personale sanitario: le sfide europee per il futuro”

L’evento “Strategia di sviluppo delle competenze per il personale sanitario: le sfide europee per il futuro” rappresenta un’importante occasione per affrontare le sfide future del settore sanitario europeo attraverso un dialogo aperto e un confronto di esperienze, così che tutti gli stakeholder coinvolti possano collaborare per progettare un futuro in cui i professionisti sanitari siano pronti ad affrontare le complessità emergenti nel contesto sanitario e sociale.

L’attività ha l’obiettivo di:

  • Promuovere il dialogo tra stakeholder: riunire istituzioni, esperti e operatori del settore per discutere le attuali strategie sul tema delle competenze, in particolare quelle necessarie per la trasformazione digitale, transizione verde e sviluppo delle soft skills.
  • Condividere buone pratiche: presentare risultati e sistemi di competenze derivanti da progetti europei, come Pact for Skills, BeWell Project e TaSHI volti a risolvere le problematiche di upskilling e reskilling e incentivare azioni di “task shifting” .
  • Definire un percorso comune: identificare le direttrici per un approccio integrato e sostenibile nella formazione dei professionisti sanitari a livello europeo, nazionale e regionale.

L’evento è dedicato a professionisti sanitari, ricercatori, policy maker, docenti universitari e studenti. La partecipazione è gratuita previa iscrizione tramite il QR code presente nella locandina.

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Progetto TEAMCARE: Pubblicato l’Integrated Framework of Competences (IFC)

Il progetto TEAMCARE ha recentemente pubblicato il proprio “Integrated Framework of Competences (IFC)”.

Il documento rappresenta un passo fondamentale per lo sviluppo del curriculum europeo per “Specialisti in team interprofessionali basati sulla comunità (CBIT) per l’assistenza centrata sulla persona”, uno dei principali risultati attesi del progetto TEAMCARE.

l’IFC di TEAMCARE

La pubblicazione è stata sviluppata con l’obiettivo di migliorare le competenze interprofessionali nel settore sanitario. Questo quadro di competenze mira a facilitare la cooperazione e la comunicazione tra diversi professionisti della salute, migliorando così la qualità delle cure offerte ai pazienti.

La struttura dell’IFC si suddivide in 5 aree tematiche:

  • Lavoro di squadra interprofessionale;
  • comunicazione, ruoli e condotta professionale interprofessionale;
  • visione e approccio condivisi all’assistenza sanitaria;
  • sanità digitale;
  • pianificazione e coordinamento dei servizi di assistenza integrata, per un totale di 58 competenze chiave.

Tra i punti salienti del documento si evidenzia:

  • Definizione di Competenze Chiave: il framework identifica e descrive le competenze essenziali che tutti i professionisti della salute dovrebbero possedere per lavorare efficacemente in team interprofessionali.
  • Modello di Apprendimento: viene presentato un modello educativo che supporta l’integrazione di queste competenze nei programmi formativi, garantendo che i futuri professionisti siano pronti ad affrontare le sfide della pratica clinica moderna.
  • Valutazione delle Competenze: il documento propone metodi e strumenti per la valutazione delle competenze, assicurando che gli standard di qualità siano mantenuti e continuamente migliorati.

L’IFC ha l’obiettivo di fornire una risorsa preziosa per tutti gli educatori, formatori e professionisti della salute, promuovendo un approccio collaborativo essenziale per il successo nell’assistenza sanitaria contemporanea.

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Disponibile l’Abstract Book della Conferenza EHMA 2024

Dal 5 al 7 giugno si è tenuta la 29° edizione della Conferenza annuale EHMA dal titolo “Dare forma e gestire ecosistemi sanitari innovativi“, organizzata presso l’Università Politecnica di Bucarest.

l’Abstract Book della Conferenza EHMA 2024

All’evento sono intervenuti in dibattiti e sessioni di approfondimenti esperti, ricercatori e policy maker e sono stati presentati quasi 300 abstract che hanno esplorato i principali aspetti delle evoluzioni dei sistemi sanitari: trasformazione digitale, sostenibilità, evoluzione delle competenze del personale sanitario.

Il ProMIS ha partecipato presentando l’abstract General strategy for improving digital skills of the Italian health workforce che analizza i principali risultati del TSI Digital Skills To Increase Quality And Resilience Of The Health System In Italy.

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Health Technology Assessment: nuova consultazione con scadenza 26 giugno

Il Regolamento (UE) 2021/2282 sulla valutazione delle tecnologie sanitarie sostiene la cooperazione tra i paesi dell’Unione Europea per valutare clinicamente le nuove tecnologie sanitarie, con l’obiettivo di contribuire ad un buon uso delle risorse del sistema sanitario, nel rispetto delle competenze nazionali.

La Commissione ha aperto una consultazione pubblica sul tema della gestione dei conflitti di interesse, la cui scadenza è prevista il 26 giugno 2024. L’iniziativa stabilisce norme di attuazione per garantire che le valutazioni delle nuove tecnologie sanitarie a livello dell’UE siano effettuate in modo indipendente e imparziale, senza conflitti di interessi.

I soggetti interessati potranno partecipare alla consultazione pubblica, inviando i propri commenti tramite il portale ECAS, entro il giorno 26 giugno 2024.

I commenti ricevuti saranno pubblicati sulla pagina web ufficiale e verranno presi in considerazione durante la messa a punto definitiva dell’Iniziativa prevista per il secondo trimestre 2024.

 

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EIT Health Think Tank: Pubblicato il report “Implementing the European Health Data Space Across Europe”

Il rapporto “Implementazione dello Spazio Europeo dei Dati Sanitari in tutta Europa” di EIT Health Think Tank è il risultato di confronti/tavole rotonde realizzate con gli esperti di tutta Europa, ed offre raccomandazioni pratiche per affrontare le sfide nell’attuazione del regolamento.

il report di EIT Health Think Tank

Dividendoli in 6 dimensioni cruciali, il report riporta gli ostacoli e le sfide specifiche che i principali attori potrebbero dover affrontare nell’implementazione dello European Health Data Space – EHDS, e formula raccomandazioni su come queste sfide possano essere superate: risorse e finanziamenti, governance, capacità e competenze, qualità dei dati, rapporto tra dati primari e secondari e creazione di una cultura orientata ai dati nell’assistenza sanitaria.

  • Risorse e finanziamenti:

Ostacolo: Il budget destinato dalla Commissione Europea per l’implementazione del regolamento risulta sensibilmente disallineato rispetto all’ambizione dello stesso.

Soluzione proposta: Si suggerisce ai decisori politici dell’UE di fornire finanziamenti adeguati e una migliore coordinazione per consentire agli operatori sanitari di investire nell’infrastruttura per lo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS).

  • Governance:

Ostacolo: Sebbene la volontà politica di implementare l’EHDS sia stata segnalata dalla maggior parte degli Stati membri, la mancanza di una cultura della condivisione dei dati tra gli attori del sistema sanitario e la scarsa consapevolezza e controllo dei dati sanitari da parte dei cittadini potrebbero ostacolare, in molte parti d’Europa, lo sforzo collettivo necessario per realizzarla nella pratica.

Soluzione proposta: Si raccomanda di garantire un significativo coinvolgimento dei pazienti e della società civile nel consiglio dell’EHDS e di sostenere iniziative collaborative tra gli Stati membri per condividere le migliori pratiche.

  • Capacità e competenze:

Ostacolo: Molti detentori di dati sanitari hanno poca capacità tecnica o umana per assumersi responsabilità di cura, gestione, estrazione e trasferimento dati.

Soluzione proposta: Si raccomanda alle istituzioni sanitarie di sviluppare capacità di raccolta dati, automatizzare la raccolta dei dati primari e migliorare i processi con soluzioni tecnologiche. Inoltre, si consiglia si aggiornare il personale attuale e sviluppare percorsi di carriera che promuovano l’acquisizione e lo sviluppo di competenze per la gestione e la scienza dei dati.

  • Qualità dei dati:

Ostacolo: In tutti i Paesi presi in esame, la garanzia della qualità dei dati da integrare, in particolare dalle cartelle cliniche elettroniche e da altre fonti sanitarie, è stata ritenuta associata a grande complessità, impegno e costi ricorrenti.

Soluzione proposta: Si suggerisce di contribuire allo sviluppo di approcci standard per migliorare la qualità dei dati primari che siano compatibili con i processi di lavoro di routine.

  • Relazione tra dati primari e secondari:

Ostacolo: Lo sviluppo e l’introduzione della cultura e dell’innovazione guidata dai dati nella pratica clinica si sono scontrati con ostacoli significativi e con i timori del pubblico.

Soluzione proposta: Si suggerisce agli organismi di accesso ai dati sanitari di facilitare la tracciabilità dei dati per favorire la fiducia nei nuovi output e tecnologie.

  • Verso una cultura basata sui dati nella sanità:

Ostacolo: Molte domande rimangono aperte per i pazienti e i cittadini europei, che meritano chiarezza sui benefici attesi dalla concessione di accesso ai loro dati e sulle garanzie per il loro utilizzo secondario.

Soluzione proposta: Si suggerisce alle associazioni dei pazienti di mobilitare i pazienti come sostenitori della condivisione dei dati con il pubblico.

 

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Commissione UE: Il piano d’azione contro le carenze di forza lavoro

Da quasi un decennio la carenza di forza lavoro e di competenze è in aumento in tutti gli Stati membri. Si tratta di una carenza determinata dai cambiamenti demografici, dalla domanda di nuove competenze connesse agli sviluppi tecnologici e alla duplice transizione.

La Commissione ha individuato 42 professioni (tra cui Medici generici, Medici specialisti e Infermieri professionisti) che considera caratterizzate da carenza di personale a livello dell’UE. Per affrontare questa situazione bisogna investire nelle competenze le quali oltre a contribuire a gestire le transizioni verde e digitale garantiscono la competitività futura dell’Europa.

Il piano d’azione sulle carenze di competenze e di forza lavoro

In questo contesto tante sono le iniziative delle Commissione per contrastare questo fenomeno, a partir dall’iniziativa europea “Anno europeo delle competenze”, un’iniziativa che ha mirato ad aiutare le persone a ottenere le competenze giuste per posti di lavoro di qualità e a sostenere le imprese nell’affrontare la carenza di competenze nell’UE.

Inoltre, in occasione del vertice delle parti sociali di Val Duchesse, convocato il 31 gennaio dalla presidente von der Leyen e dalla presidenza belga del Consiglio dell’UE, a seguito dell’annuncio nel discorso sullo stato dell’Unione europea del 2023, è stato presentato anche il “Piano d’azione sulle carenze di competenze e di manodopera” che costituisce un passo avanti concreto per raggiungere questo obiettivo.

Il piano si basa su varie azioni già in atto a livello dell’UE e degli Stati membri. Si fonda sulle iniziative del piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali, sugli orientamenti strategici nel quadro del semestre europeo e sul sostegno finanziario dell’UE. L’attuazione di questo piano d’azione è fondamentale per conseguire gli obiettivi principali dell’UE per il 2030 in materia di competenze e occupazione, che mirano a raggiungere il 78 % dell’occupazione e il 60 % della partecipazione degli adulti a formazioni annuali.

L’UE investe circa 65 miliardi di € in programmi relativi alle competenze, in particolare attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza e il Fondo sociale europeo Plus (FSE+).

La Commissione ha presentato il piano d’azione in collaborazione con le parti sociali, il cui ruolo è fondamentale per attuare soluzioni volte a rispondere a queste sfide. Affrontare le carenze di manodopera e di forza lavoro è fondamentale per stimolare una crescita economica sostenibile nell’UE, cogliere le opportunità offerte dalle transizioni verde e digitale, promuovere la creazione di posti di lavoro di qualità, aumentare la resilienza economica e sociale di fronte ai cambiamenti geopolitici e garantire finanziamenti sufficienti per le politiche occupazionali e sociali nell’UE.

Il piano definisce in cinque settori, le azioni da attuare rapidamente a livello dell’UE e nazionale:

  • sostenere l’attivazione delle persone sottorappresentate nel mercato del lavoro;
  • fornire sostegno allo sviluppo delle competenze, alla formazione e all’istruzione;
  • migliorare le condizioni di lavoro in alcuni settori;
  • migliorare la mobilità equa all’interno dell’UE per i lavoratori e i discenti;
  • attrarre talenti da paesi terzi.

Inoltre, la Commissione intende:

  • finanziare nuovi progetti per l’eliminazione della disoccupazione di lunga durata;
  • finanziare nuovi progetti per l’attivazione e il miglioramento delle competenze dei giovani che non hanno un lavoro, né seguono un percorso scolastico o formativo (NEET);
  • cofinanziare un maggior numero di centri di eccellenza professionale con l’obiettivo di aprire almeno 100 nuovi centri entro il 2027;
  • istituire nuovi partenariati per le competenze nell’ambito del patto per le competenze;
  • migliorare l’analisi del fabbisogno di competenze – mediante una mappatura del fabbisogno di competenze attuale e futuro – in stretto coordinamento con le agenzie dell’UE;
  • analizzare le politiche relative ai congedi per malattia in modo da individuare le migliori pratiche per i lavoratori e le imprese;
  • valutare l’impatto delle riforme pensionistiche che introducono maggiori opportunità di pensionamento flessibile e di combinazione del reddito da pensione con uno stipendio;
  • effettuare una valutazione tra pari degli approcci nazionali per affrontare i rischi psicosociali sul lavoro.

Gli Stati membri sono invitati a:

  • rivedere i programmi di istruzione e formazione per rispondere meglio alle esigenze del mercato del lavoro;
  • portare avanti riforme previdenziali per affrontare le sacche di inattività e fornire un sostegno sufficiente a chi può lavorare per un ritorno graduale nel mercato del lavoro;
  • portare avanti riforme fiscali per ridurre il cuneo fiscale per i lavoratori con un reddito secondario e i lavoratori a basso reddito;
  • sostenere ulteriormente la digitalizzazione della sicurezza sociale e del suo coordinamento per agevolare una mobilità equa dei lavoratori;
  • adottare e attuare rapidamente la raccomandazione del Consiglio “L’Europa in movimento – Opportunità di mobilità ai fini dell’apprendimento per tutti”;
  • impegnarsi ulteriormente in partenariati per i talenti per migliorare i percorsi di migrazione legale.

Le parti sociali intendono:

  • affrontare le condizioni di lavoro precarie attraverso la contrattazione collettiva nei settori caratterizzati da condizioni di lavoro inadeguate;
  • aiutare ad attivare i gruppi sottorappresentati e trovare soluzioni adeguate per promuovere l’occupazione dei lavoratori più anziani;
  • sostenere gli apprendistati e i partenariati tra gli erogatori di istruzione e formazione professionale (IFP) e i datori di lavoro;
  • formare i prestatori di assistenza a lungo termine in merito a un’assistenza più incentrata sulla persona e alla digitalizzazione;
  • aggiornare gli orientamenti multisettoriali per contrastare la violenza e le molestie nel settore sanitario;
  • collaborare per un quadro europeo volto a migliorare le condizioni di lavoro dei conducenti professionisti di paesi terzi;
  • contribuire con le loro competenze alla creazione del bacino di talenti dell’UE per attrarre talenti da paesi terzi.
Prossime tappe

La Commissione seguirà i progressi compiuti nell’attuazione del piano d’azione nel quadro del semestre europeo. Inoltre, inviterà gli Stati membri, nell’ambito del comitato per l’occupazione e del comitato per la protezione sociale, a organizzare regolari scambi tripartiti sulla questione, con la partecipazione delle parti sociali europee e nazionali.

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lotta contro il cancro

I progetti EU4Health per la lotta contro il cancro

Il numero di persone con una storia di cancro nell’UE cresce ogni anno nonostante i tassi di sopravvivenza siano aumentati in modo significativo grazie ai progressi nella prevenzione, nella diagnosi precoce e nel trattamento della malattia. Oggi i tumori possono essere fortunatamente individuati in tempo grazie ai programmi di screening.

A tal proposito EU4Health gioca un ruolo importante nell’ambito del Piano europeo di lotta contro il cancro, incentrando le sue energie anche sul miglioramento della qualità dei programmi di screening in Europa e sullo sviluppo di corsi di formazione ottimizzati sul cancro per garantire una migliore assistenza ai pazienti.

In questo contesto, in particolare, due sono i progetti EU4Health che concentrano il loro focus su tali obiettivi:

  • Progetto CANSCREEN-ECIS: Il progetto CanScreen-ECIS, conclusosi a febbraio 2024, mirava a sviluppare e pilotare un nuovo sistema di gestione dei dati di screening da integrare nel sistema europeo di informazione sul cancro (ECIS). Il progetto è condotto da un consorzio di sette partner sotto la guida della IARC e in collaborazione con altri esperti europei che lavorano su progetti di raccolta dati sullo screening del cancro, sul secondo rapporto europeo sullo screening (EUSR) e su EU-TOPIA. Fino ad ora, il progetto CanScreen-ECIS ha rivisto gli indicatori chiave di prestazione (KPI) per i programmi di screening dei tumori al seno, al colon-retto cervicale e al polmone nell’UE per:
  1. Facilitare i confronti tra i diversi contesti organizzativi dei programmi di screening;
  2. Consentire la raccolta di dati sui test condotti al di fuori dei programmi stabiliti;
  3. Consentire al sistema di monitoraggio di identificare e quantificare le informazioni sulle disuguaglianze;
  4. Affrontare nuovi approcci di screening e potenziali siti di cancro emergenti per considerazioni future.

È stato inoltre creato un “magazzino per la presentazione dei dati”, che consentirà al sistema europeo di informazione sul cancro aggiornato di iniziare a raccogliere indicatori per monitorare e valutare regolarmente i programmi di screening del cancro a livello nazionale e subnazionale. Definendo i vari KPI per monitorare i programmi di screening, il progetto mira anche a sostenere l’iniziativa faro 4, proponendo un nuovo programma di screening sostenuto dall’UE.

 

  • Progetto INTERACT-EUROPA: Il progetto INTERACT-EUROPE ha riunito 33 partner provenienti da 17 paesi con l’obiettivo di sviluppare un programma europeo di formazione sul cancro interspecialistica (concluso a novembre 2023) per promuovere un approccio incentrato sul paziente per una cura della malattia di qualità in un quadro multidisciplinare. Le organizzazioni degli operatori sanitari coinvolti nel progetto hanno sviluppato un curriculum che ha individuato preziose competenze interspecialistiche in ambito chirurgico, medico, radioterapico, infermieristico, radiologico e oncologico. Oltre a ciò, il team del progetto ha esplorato l’uso di nuove tecnologie, come la tecnologia di traduzione automatica, e ha definito una visione a lungo termine per la formazione interspecialistica sui tumori.

Il progetto di follow-up, INTERACT-EUROPE 100, è iniziato nel dicembre 2023 e mira a implementare la formazione interspecialistica in 100 centri in tutta Europa.

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Per visualizzare la pagina dedicata alla LOTTA CONTRO IL CANCRO del ProMIS, si prega di cliccare il seguente LINK.

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Altro

Call for proposals per le competenze e sostegno dei giovani vulnerabili

È ancora aperto il bando lanciato dal Centro Europeo di Competenza per l’Innovazione Sociale per progetti transnazionali dedicati allo sviluppo delle competenze dei giovani e ad aiutarli a integrarsi nel mercato del lavoro.

La scadenza per le proposte è il 29 febbraio 2024 alle 17:00 CET.

Il Centro europeo di competenza per l’innovazione sociale nell’ambito dell’iniziativa FSE+ Social Innovation+ mira ad accelerare il trasferimento e l’ampliamento di soluzioni innovative testate, in particolare nei settori dell’occupazione e della mobilità del lavoro, dell’istruzione e dell’inclusione sociale, contribuendo anche all’eliminazione della povertà. Il Centro contribuisce a un’Europa più sociale e inclusiva, attuando il pilastro europeo dei diritti sociali e transizioni eque, verdi e digitali.

INDICAZIONI SUL BANDO “Innovazioni sociali per la riqualificazione dei giovani vulnerabili, in particolare dei giovani che non lavorano, non studiano e non si formano (NEET)”

Sono disponibili complessivamente 9 milioni di EUR in finanziamenti FSE+ per sviluppare o ampliare metodi e pratiche innovativi che hanno dimostrato di avere successo in altri contesti, paesi e regioni.

I progetti devono concentrarsi sull’aiutare i giovani vulnerabili, e in particolare i giovani che non lavorano e non frequentano corsi di istruzione o formazione (NEET), a sviluppare competenze che possano portare alla loro integrazione nel mercato del lavoro.

Le proposte devono includere almeno due candidati provenienti da diversi Stati membri dell’UE – un coordinatore e uno o più co-richiedenti – e devono essere cofinanziate per almeno il 20% del budget totale. L’importo stimato di ciascuna sovvenzione è compreso tra 200 000 EUR e 700 000 EUR.

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