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Unione delle Competenze: la nuova strategia UE per il futuro del lavoro

La Commissione Europea ha lanciato l’Unione delle Competenze, una nuova iniziativa per rafforzare il capitale umano dell’Unione e sostenere crescita, innovazione e competitività nel lungo termine. L’obiettivo è garantire a ogni cittadino europeo, di ogni età, opportunità concrete di apprendimento e riqualificazione, in linea con le richieste di un mercato del lavoro in rapida trasformazione.

Un’azione strategica contro la crisi delle competenze

L’iniziativa nasce da una situazione critica: quasi quattro PMI su cinque faticano a trovare lavoratori qualificati, soprattutto in settori chiave come l’intelligenza artificiale, la tecnologia quantistica e la transizione verde. I sistemi educativi faticano a tenere il passo: il 50% dei giovani non possiede competenze digitali di base, e solo il 40% degli adulti partecipa a percorsi di formazione continua. A ciò si aggiunge il previsto calo della popolazione in età lavorativa, che scenderà da 265 a 258 milioni entro il 2030.

Le quattro direttrici dell’Unione delle Competenze
  1. Competenze di base per una vita e un lavoro di qualità
    Con il Basic Skills Support Scheme, l’UE aiuterà giovani con difficoltà nell’apprendimento, migliorando alfabetizzazione, matematica, scienze e cittadinanza digitale con interventi mirati e personalizzati.
  2. Aggiornamento continuo e riqualificazione come nuova norma
    Attraverso il progetto Skills Guarantee, saranno offerti percorsi di riqualificazione a lavoratori in ristrutturazione o a rischio disoccupazione. Potenziate anche le EU Skills Academies nei settori verde e digitale.
  3. Portabilità delle competenze e circolazione dei talenti
    L’iniziativa sulla Skills Portability faciliterà il riconoscimento delle qualifiche in tutta l’UE, con l’introduzione di credenziali digitali interoperabili per valorizzare le competenze ovunque acquisite.
  4. Attrazione e fidelizzazione dei talenti, anche da Paesi terzi
    Con il programma “Scegli l’Europa” e un investimento di 22,5 milioni di euro, la Commissione punta ad attrarre ricercatori e professionisti altamente qualificati, con un Talent Pool UE e visti dedicati.
Governance, obiettivi e investimenti

La strategia prevede obiettivi misurabili al 2030, come ridurre al di sotto del 15% gli studenti con scarsi risultati e aumentare la partecipazione a corsi STEM (“science, technology, engineering and mathematics”), anche tra le donne. Un High-Level Board e un Osservatorio sulle competenze coordineranno l’attuazione della strategia, fornendo analisi, previsioni e allerte precoci sulle carenze in settori chiave.

L’istruzione e le competenze sono un investimento che genera benefici per l’intera società. Il bilancio dell’UE 2021-2027 stanzia oltre 150 miliardi di euro per istruzione e formazione, anche attraverso programmi come FSE+, PNRR, Fondi Regionali di Ricerca e Sviluppo, Erasmus+ e InvestEU.

A questo si aggiunge l’impegno per attivare risorse al di là dei fondi europei, sia pubbliche che private. L’Unione delle Competenze propone azioni per:

  • incrementare gli investimenti del settore privato nella formazione, aggiornamento e riqualificazione;
  • aiutare gli Stati membri a utilizzare in modo efficace le opportunità di finanziamento UE e le partnership con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e altre banche promozionali multilaterali o nazionali.

 

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BeWell: estesa la consultazione sulla Skills Strategy per il settore sanitario

Il settore sanitario sta affrontando trasformazioni profonde, spinte dall’innovazione digitale e dalle sfide ambientali. Per supportare i professionisti nell’acquisizione delle competenze necessarie, il progetto BeWell ha sviluppato la BeWell Skills Strategy un piano strategico per la riqualificazione e l’aggiornamento delle competenze sanitarie in chiave digitale e sostenibile.

L’iniziativa nasce nell’ambito del Pact for Skills Large-Scale Partnership (LSP) per gli Ecosistemi Sanitari, una rete di attori impegnati a migliorare la preparazione dei professionisti della salute attraverso un approccio collaborativo ed evidence-based.

Un processo partecipativo per una strategia efficace

Il percorso di sviluppo della BeWell Skills Strategy prevede due fasi principali:

  • La prima versione, elaborata grazie all’expertise dei membri del consorzio BeWell e basata su un’analisi approfondita delle competenze richieste, è ora aperta alla consultazione pubblica. Sarà ampiamente condivisa per raccogliere i contributi di tutti gli stakeholder.
  • Parallelamente, il progetto BeWell testerà nuove qualificazioni professionali, i cui risultati, insieme ai feedback raccolti nella consultazione, saranno integrati nella seconda e ultima versione della strategia, prevista per la pubblicazione a giugno 2026.
Chi può partecipare alla consultazione di BeWell?

La consultazione è stata estesa ed è aperta a tutti gli attori chiave del settore sanitario, tra cui:

  • Professionisti della salute
  • Ricercatori e docenti
  • Pazienti e associazioni di pazienti
  • Decisori politici e istituzioni
  • Rappresentanti dell’industria e altri stakeholder rilevanti

 

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Altro

Commissione UE: presentata la seconda parte del pacchetto d’autunno del semestre europeo

La Commissione Europea ha presentato la seconda parte del pacchetto d’autunno del semestre europeo, un’iniziativa che risponde alle sfide socioeconomiche del 2025. Il semestre europeo è uno strumento che aiuta gli Stati Membri dell’UE ad individuare le priorità economiche e sociali. Fornisce inoltre orientamenti concreti e metodologie per affrontarle.

I punti principali e le raccomandazioni del pacchetto d’autunno del semestre europeo

Tra i punti principali del pacchetto spiccano le raccomandazioni per la zona euro, che invitano gli Stati membri a:

  • Rafforzare l’innovazione tecnologica, con particolare attenzione alle tecnologie critiche;
  • migliorare il contesto imprenditoriale, semplificando la normativa e aumentando l’accesso ai finanziamenti;
  • sostenere investimenti pubblici e privati nelle transizioni verde e digitale, nonché nella difesa europea;
  • favorire il miglioramento delle competenze dei lavoratori, promuovendo la riqualificazione professionale;
  • rispettare il nuovo quadro di bilancio per garantire stabilità macroeconomica e sostenibilità del debito.
Relazione sul meccanismo di allerta

La relazione sul meccanismo di allerta ha evidenziato potenziali squilibri macroeconomici in diversi Paesi dell’UE. Nel 2025, saranno condotti esami approfonditi in 10 Stati membri, inclusa l’Italia, già segnalati per squilibri nel 2024. Inoltre, l’Estonia sarà oggetto di ulteriore monitoraggio per rischi emergenti legati a costi crescenti, peggioramento delle partite correnti e aumento dell’indebitamento delle famiglie.

Relazione comune sull’occupazione

La relazione conferma che il mercato del lavoro dell’UE resta resiliente, con un tasso di occupazione record del 75,8% nel 2024 e un tasso di disoccupazione minimo del 6,1%. Tuttavia, emergono sfide importanti:

  • Decelerazione della produttività del lavoro, che potrebbe compromettere la competitività globale dell’UE;
  • carenze di competenze e manodopera, che limitano l’innovazione e la crescita economica;
  • salari reali in ripresa, ma ancora insufficienti a compensare le perdite di potere d’acquisto degli anni precedenti.

La Commissione invita gli Stati membri a rafforzare le politiche per contrastare la povertà lavorativa e stimolare la partecipazione all’apprendimento permanente, in linea con gli obiettivi del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali.

La Commissione invita l’Eurogruppo, il Consiglio e il Parlamento Europeo a esaminare il pacchetto e a contribuire al ciclo del semestre europeo 2025, mantenendo un dialogo costruttivo con le parti sociali e gli stakeholder.

 

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TSI: Relazione annuale 2023 sull’attuazione dello Strumento di sostegno tecnico

 

La Commissione UE ha pubblicato la Relazione annuale 2023 sull’attuazione dello Strumento di sostegno tecnico -TSI (Technical Support Instrument), nella quale risalta il fatto che il TSI ha intensificato il sostegno agli Stati membri per aiutarli a realizzare programmi di riforma e a tradurre le priorità politiche dell’UE in azioni concrete sul campo, con un forte aumento delle riforme che coinvolgono diversi paesi e regioni.

Il TSI è uno strumento dell’UE che fornisce consulenza mirata alle autorità degli Stati membri, le quali presentano domanda di sostegno mediante inviti annuali. Lo strumento fornisce accesso a competenze e conoscenze su misura e di alta qualità. La pubblicazione sottolinea come la sua dimensione multinazionale, nonché la sua flessibilità e il ridotto onere amministrativo sono fattori chiave per il suo successo e la sua adozione da parte degli Stati membri.

I focus della relazione sul TSI 2023

Nel dettaglio, il documento riporta che i progetti multinazionali sono stati il 23% dei 151 nuovi progetti avviati nel 2023, mentre i progetti multiregionali hanno rappresentato il 21%. Questi progetti hanno aiutato gli Stati membri e le regioni ad affrontare insieme sfide comuni in settori quali pubblica amministrazione e governance, transizione verde e digitale.

Il Progetto multinazionale per lo scambio di cooperazione tra pubbliche amministrazioni (PACE), ad esempio, ha organizzato 70 scambi in 17 Stati membri, cui hanno partecipato oltre 300 persone, al fine di rafforzare le capacità amministrative degli Stati membri e scambiare migliori pratiche.

I progetti sostenuti nel 2023 hanno inoltre riguardato tutti e nove i fattori individuati nella comunicazione sui 30 anni di mercato unico e nella relazione annuale 2024 sul mercato unico e la competitività. Questi progetti hanno aiutato gli Stati membri ad attuare la comunicazione sulla competitività a lungo termine.

Lo strumento di sostegno tecnico assiste gli Stati membri anche nell’attuazione della strategia industriale europea e del piano industriale del Green Deal. Due progetti multinazionali hanno sostenuto gli ecosistemi industriali degli Stati membri e li hanno aiutati ad accelerare il processo di autorizzazione per progetti di energia rinnovabile.

Infine, sempre nel 2023 è stata adottata la Comunicazione “Rafforzamento dello spazio amministrativo europeo”(ComPAct), la prima serie completa di azioni della Commissione per sostenere la modernizzazione delle amministrazioni nazionali e rafforzarne la collaborazione transnazionale. Le 25 azioni messe sono suddivise in tre pilastri: competenze, digitale ed ecologia.

Negli ultimi cinque anni lo strumento e il suo predecessore hanno sostenuto in tutti i 27 Stati membri dell’UE oltre 1800 riforme all’avanguardia connesse alle principali politiche dell’UE. I progetti multinazionali dello strumento hanno favorito la cooperazione tra gli Stati membri, aiutandoli a trovare soluzioni comuni alle sfide comuni e facilitando quindi la convergenza e apportando valore aggiunto all’UE.

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Evento Pact for Skills: “Establishing Regional Skills Partnerships: Lessons Learnt and Success Stories”

Il prossimo 10 ottobre 2024, dalle ore 14.30 alle ore 16.30 si terrà l’evento organizzato a Bruxelles nell’ambito del Patto per le Competenze (Pact for Skills) “Establishing Regional Skills Partnerships: Lessons Learnt and Success Stories”. Questo incontro è parte delle attività di peer learning promosse dalla Commissione Europea per favorire lo scambio di buone pratiche e strategie vincenti tra le regioni europee.

L’Evento “Establishing Regional Skills Partnerships: Lessons Learnt and Success Stories”

L’evento si concentrerà sulle partnership regionali per lo sviluppo delle competenze, uno strumento cruciale per sostenere la crescita economica e l’innovazione, soprattutto nei settori strategici come la sanità. Le partnership regionali sono essenziali per promuovere sinergie tra enti locali, istituzioni formative, imprese e altre parti interessate, con l’obiettivo di migliorare le competenze della forza lavoro e rispondere alle esigenze in evoluzione dei diversi settori professionali.

Il ProMIS, in linea con la sua missione di facilitare la collaborazione interregionale e lo sviluppo di politiche innovative nel settore sanitario, sarà parte attiva di questo evento. Condividerà le proprie esperienze e successi nell’ambito della gestione e dello sviluppo delle competenze nel settore della sanità, mettendo in luce come la collaborazione tra regioni e attori locali possa contribuire a migliorare la preparazione del personale sanitario e affrontare le sfide emergenti.

L’evento rappresenterà un’opportunità preziosa per per apprendere dalle esperienze di altre regioni europee, raccogliere nuovi spunti per ottimizzare le proprie strategie e rafforzare le partnership regionali nel campo delle competenze sanitarie. La partecipazione di ProMIS a questo importante incontro riflette il continuo impegno nel sostenere la qualità e l’innovazione nella sanità, in collaborazione con i principali attori europei.

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Evento: Strategia di sviluppo delle competenze per il personale sanitario

IRCCS IRST “Dino Amadori” con il supporto del ProMIS organizzano l’evento “Strategia di sviluppo delle competenze per il personale sanitario: le sfide europee per il futuro”,  che si svolgerà presso l’IRCCS Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” – Sala Tison a Meldola (FC) venerdì 18 Ottobre dalle 09.30 alle 13.00.

il background dell’evento

Con 15 milioni di professionisti sanitari coinvolti, un diffuso disallineamento di competenze, e quasi 8 milioni di posti di lavoro interessati dal cambiamento, la forza lavoro europea del settore sanitario sta affrontando notevoli sfide.

Il sistema delle competenze a livello sanitario è un complesso insieme di strategie, processi e metodologie finalizzate a identificare, sviluppare e valutare le competenze del personale nel settore della salute. Questo sistema riveste un ruolo cruciale nell’assicurare la qualità delle cure, la sicurezza del paziente e la sostenibilità del sistema sanitario nel suo complesso.

Le competenze rappresentano un elemento cardine per l’eccellenza nelle prestazioni sanitarie e la loro corretta mappatura, analisi e valutazione sono fondamentali per garantire un personale sanitario altamente qualificato, adattabile e in grado di affrontare le sfide emergenti, anche relative alla crescente importanza delle competenze digitali e green.

L’evento “Strategia di sviluppo delle competenze per il personale sanitario: le sfide europee per il futuro”

L’evento “Strategia di sviluppo delle competenze per il personale sanitario: le sfide europee per il futuro” rappresenta un’importante occasione per affrontare le sfide future del settore sanitario europeo attraverso un dialogo aperto e un confronto di esperienze, così che tutti gli stakeholder coinvolti possano collaborare per progettare un futuro in cui i professionisti sanitari siano pronti ad affrontare le complessità emergenti nel contesto sanitario e sociale.

L’attività ha l’obiettivo di:

  • Promuovere il dialogo tra stakeholder: riunire istituzioni, esperti e operatori del settore per discutere le attuali strategie sul tema delle competenze, in particolare quelle necessarie per la trasformazione digitale, transizione verde e sviluppo delle soft skills.
  • Condividere buone pratiche: presentare risultati e sistemi di competenze derivanti da progetti europei, come Pact for Skills, BeWell Project e TaSHI volti a risolvere le problematiche di upskilling e reskilling e incentivare azioni di “task shifting” .
  • Definire un percorso comune: identificare le direttrici per un approccio integrato e sostenibile nella formazione dei professionisti sanitari a livello europeo, nazionale e regionale.

L’evento è dedicato a professionisti sanitari, ricercatori, policy maker, docenti universitari e studenti. La partecipazione è gratuita previa iscrizione tramite il QR code presente nella locandina.

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comunicazione in salute cure integrate workforce

Progetto TEAMCARE: Pubblicato l’Integrated Framework of Competences (IFC)

Il progetto TEAMCARE ha recentemente pubblicato il proprio “Integrated Framework of Competences (IFC)”.

Il documento rappresenta un passo fondamentale per lo sviluppo del curriculum europeo per “Specialisti in team interprofessionali basati sulla comunità (CBIT) per l’assistenza centrata sulla persona”, uno dei principali risultati attesi del progetto TEAMCARE.

l’IFC di TEAMCARE

La pubblicazione è stata sviluppata con l’obiettivo di migliorare le competenze interprofessionali nel settore sanitario. Questo quadro di competenze mira a facilitare la cooperazione e la comunicazione tra diversi professionisti della salute, migliorando così la qualità delle cure offerte ai pazienti.

La struttura dell’IFC si suddivide in 5 aree tematiche:

  • Lavoro di squadra interprofessionale;
  • comunicazione, ruoli e condotta professionale interprofessionale;
  • visione e approccio condivisi all’assistenza sanitaria;
  • sanità digitale;
  • pianificazione e coordinamento dei servizi di assistenza integrata, per un totale di 58 competenze chiave.

Tra i punti salienti del documento si evidenzia:

  • Definizione di Competenze Chiave: il framework identifica e descrive le competenze essenziali che tutti i professionisti della salute dovrebbero possedere per lavorare efficacemente in team interprofessionali.
  • Modello di Apprendimento: viene presentato un modello educativo che supporta l’integrazione di queste competenze nei programmi formativi, garantendo che i futuri professionisti siano pronti ad affrontare le sfide della pratica clinica moderna.
  • Valutazione delle Competenze: il documento propone metodi e strumenti per la valutazione delle competenze, assicurando che gli standard di qualità siano mantenuti e continuamente migliorati.

L’IFC ha l’obiettivo di fornire una risorsa preziosa per tutti gli educatori, formatori e professionisti della salute, promuovendo un approccio collaborativo essenziale per il successo nell’assistenza sanitaria contemporanea.

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Disponibile l’Abstract Book della Conferenza EHMA 2024

Dal 5 al 7 giugno si è tenuta la 29° edizione della Conferenza annuale EHMA dal titolo “Dare forma e gestire ecosistemi sanitari innovativi“, organizzata presso l’Università Politecnica di Bucarest.

l’Abstract Book della Conferenza EHMA 2024

All’evento sono intervenuti in dibattiti e sessioni di approfondimenti esperti, ricercatori e policy maker e sono stati presentati quasi 300 abstract che hanno esplorato i principali aspetti delle evoluzioni dei sistemi sanitari: trasformazione digitale, sostenibilità, evoluzione delle competenze del personale sanitario.

Il ProMIS ha partecipato presentando l’abstract General strategy for improving digital skills of the Italian health workforce che analizza i principali risultati del TSI Digital Skills To Increase Quality And Resilience Of The Health System In Italy.

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Health Technology Assessment: nuova consultazione con scadenza 26 giugno

Il Regolamento (UE) 2021/2282 sulla valutazione delle tecnologie sanitarie sostiene la cooperazione tra i paesi dell’Unione Europea per valutare clinicamente le nuove tecnologie sanitarie, con l’obiettivo di contribuire ad un buon uso delle risorse del sistema sanitario, nel rispetto delle competenze nazionali.

La Commissione ha aperto una consultazione pubblica sul tema della gestione dei conflitti di interesse, la cui scadenza è prevista il 26 giugno 2024. L’iniziativa stabilisce norme di attuazione per garantire che le valutazioni delle nuove tecnologie sanitarie a livello dell’UE siano effettuate in modo indipendente e imparziale, senza conflitti di interessi.

I soggetti interessati potranno partecipare alla consultazione pubblica, inviando i propri commenti tramite il portale ECAS, entro il giorno 26 giugno 2024.

I commenti ricevuti saranno pubblicati sulla pagina web ufficiale e verranno presi in considerazione durante la messa a punto definitiva dell’Iniziativa prevista per il secondo trimestre 2024.

 

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digital health

EIT Health Think Tank: Pubblicato il report “Implementing the European Health Data Space Across Europe”

Il rapporto “Implementazione dello Spazio Europeo dei Dati Sanitari in tutta Europa” di EIT Health Think Tank è il risultato di confronti/tavole rotonde realizzate con gli esperti di tutta Europa, ed offre raccomandazioni pratiche per affrontare le sfide nell’attuazione del regolamento.

il report di EIT Health Think Tank

Dividendoli in 6 dimensioni cruciali, il report riporta gli ostacoli e le sfide specifiche che i principali attori potrebbero dover affrontare nell’implementazione dello European Health Data Space – EHDS, e formula raccomandazioni su come queste sfide possano essere superate: risorse e finanziamenti, governance, capacità e competenze, qualità dei dati, rapporto tra dati primari e secondari e creazione di una cultura orientata ai dati nell’assistenza sanitaria.

  • Risorse e finanziamenti:

Ostacolo: Il budget destinato dalla Commissione Europea per l’implementazione del regolamento risulta sensibilmente disallineato rispetto all’ambizione dello stesso.

Soluzione proposta: Si suggerisce ai decisori politici dell’UE di fornire finanziamenti adeguati e una migliore coordinazione per consentire agli operatori sanitari di investire nell’infrastruttura per lo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS).

  • Governance:

Ostacolo: Sebbene la volontà politica di implementare l’EHDS sia stata segnalata dalla maggior parte degli Stati membri, la mancanza di una cultura della condivisione dei dati tra gli attori del sistema sanitario e la scarsa consapevolezza e controllo dei dati sanitari da parte dei cittadini potrebbero ostacolare, in molte parti d’Europa, lo sforzo collettivo necessario per realizzarla nella pratica.

Soluzione proposta: Si raccomanda di garantire un significativo coinvolgimento dei pazienti e della società civile nel consiglio dell’EHDS e di sostenere iniziative collaborative tra gli Stati membri per condividere le migliori pratiche.

  • Capacità e competenze:

Ostacolo: Molti detentori di dati sanitari hanno poca capacità tecnica o umana per assumersi responsabilità di cura, gestione, estrazione e trasferimento dati.

Soluzione proposta: Si raccomanda alle istituzioni sanitarie di sviluppare capacità di raccolta dati, automatizzare la raccolta dei dati primari e migliorare i processi con soluzioni tecnologiche. Inoltre, si consiglia si aggiornare il personale attuale e sviluppare percorsi di carriera che promuovano l’acquisizione e lo sviluppo di competenze per la gestione e la scienza dei dati.

  • Qualità dei dati:

Ostacolo: In tutti i Paesi presi in esame, la garanzia della qualità dei dati da integrare, in particolare dalle cartelle cliniche elettroniche e da altre fonti sanitarie, è stata ritenuta associata a grande complessità, impegno e costi ricorrenti.

Soluzione proposta: Si suggerisce di contribuire allo sviluppo di approcci standard per migliorare la qualità dei dati primari che siano compatibili con i processi di lavoro di routine.

  • Relazione tra dati primari e secondari:

Ostacolo: Lo sviluppo e l’introduzione della cultura e dell’innovazione guidata dai dati nella pratica clinica si sono scontrati con ostacoli significativi e con i timori del pubblico.

Soluzione proposta: Si suggerisce agli organismi di accesso ai dati sanitari di facilitare la tracciabilità dei dati per favorire la fiducia nei nuovi output e tecnologie.

  • Verso una cultura basata sui dati nella sanità:

Ostacolo: Molte domande rimangono aperte per i pazienti e i cittadini europei, che meritano chiarezza sui benefici attesi dalla concessione di accesso ai loro dati e sulle garanzie per il loro utilizzo secondario.

Soluzione proposta: Si suggerisce alle associazioni dei pazienti di mobilitare i pazienti come sostenitori della condivisione dei dati con il pubblico.

 

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