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OMS/Europa: un toolkit operativo contro l’infodemia

L’OMS/Europa ha sviluppato un toolkit operativo per combattere l’infodemia, ovvero quella situazione che si verifica quando negli ambienti digitali e fisici sono disponibili troppe informazioni, comprese informazioni false o fuorvianti. Ciò può rappresentare un grosso rischio per la salute, che spesso viene esacerbato durante le emergenze.

Cos’è la gestione dell’infodemia?

Per contrastare il fenomeno dell’infodemia, l’OMS ha sviluppato il concetto di gestione dell’infodemia, che è un modo sistematico per prepararsi, affrontare e mitigare i pericoli di informazioni false, così come il sovraccarico o la carenza di informazioni, nelle emergenze sanitarie.

Un recente rapporto del World Economic Forum sostiene che le informazioni false e manipolate rappresentano il rischio più urgente a breve termine per il mondo. Le false informazioni possono causare morte, sfiducia e divisione nella nostra società. Inoltre, grazie ai nuovi sviluppi dell’intelligenza artificiale (AI), sta diventando sempre più facile produrre e diffondere informazioni false.

Il Toolkit dell’OMS/Europa

Il nuovo kit di strumenti operativi pubblicato dall’OMS/Europa ha l’obiettivo di rispondere alle false informazioni che si possono sviluppare durante un’emergenza sanitaria. Nel dettaglio il toolkit delinea 5 passaggi chiave, offrendo un approccio strutturato alla gestione delle informazioni false in situazioni complesse.

  1. Rilevamento del segnale, che implica la comprensione delle narrazioni sanitarie, delle domande, delle preoccupazioni e delle lacune informative del pubblico a rischio. Ciò può essere fatto attraverso metodi online e offline, come il monitoraggio dei social media, i focus group e il coinvolgimento della comunità.
  2. Verifica del segnale, che richiede il controllo dei fatti delle informazioni, l’analisi della credibilità della fonte e il confronto delle informazioni con altre fonti per verificarne l’accuratezza e la coerenza.
  3. Valutazione del rischio, che valuta il potenziale danno delle informazioni false sulla base di fattori quali la credibilità della fonte, la diffusione e l’impatto sulla salute pubblica.
  4. Progettazione della risposta, che sviluppa un piano di comunicazione per contrastare le false informazioni e affrontare i rischi.
  5. Sensibilizzazione, che trasmette i messaggi chiave al pubblico target, convincendolo ad adottare i comportamenti sanitari desiderati.

Il toolkit offre quindi agli utenti una ricca gamma di tattiche e approcci sistemici che possono aiutarli a gestire le informazioni false, tutte basate su buone pratiche provenienti dall’Europa e da altre parti del mondo.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Esiti della Conferenza dell’UE su clima e salute

La Commissione Europea ha avviato i preparativi per la nuova Agenda Strategica di Ricerca e Innovazione (SRIA) su clima e salute dopo aver raccolto numerosi input da tutti gli esperti che hanno partecipato alla conferenza di alto livello “Conferenza dell’UE su clima e salute” sulle prospettive della ricerca in merito agli impatti del cambiamento climatico sulla salute, tenutasi lo scorso febbraio a Bruxelles.

Lo scopo della conferenza è stato quello di evidenziare lo stato dell’arte e le esigenze di conoscenza come input per la tabella di marcia della Commissione Europea per un’agenda di ricerca incentrata sul cambiamento climatico e sulla salute. I relatori hanno inoltre rivolto diversi appelli urgenti, chiedendo una maggiore ricerca interdisciplinare e sottolineando la necessità di riunire le comunità del clima e della salute.

Alcune delle principali sfide sollevate dagli esperti durante l’evento sono state:

  • la lenta traduzione dei risultati della ricerca in politiche sul clima e sulla salute pubblica;
  • le difficoltà incontrate dai ricercatori nel Sud del mondo per accedere ai finanziamenti per la ricerca, e le disparità nella disponibilità e nella generazione di risorse di dati e prove in diverse regioni geografiche;
  • le prove, se esistenti, in alcuni casi mancano di profondità e inclusività;
  • la ricerca deve essere più qualitativa e con una rappresentanza più ampia che possa facilitare l’adattamento climatico e le strategie di mitigazione a beneficio e protezione della nostra salute.
LA Conferenza dell’UE su clima e salute

La conferenza ha visto diverse sessioni suddivise per tematiche:

  • Tema 1: Impatti a breve e lungo termine dei cambiamenti climatici.
  • Tema 2: Cambiamento climatico nel contesto di altri fattori di stress ambientale.
  • Tema 3: Cambiamenti climatici e settore sanitario.
  • Tema 4: Un’agenda di ricerca globale sul cambiamento climatico e sulla salute.

Sul sito web dell’evento è possibile trovare il programma completo della conferenza, le biografie dei relatori e il libro degli abstract contenente una sintesi di tutti i poster presentati. Pertanto, per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Missione di Team Europe: l’UE e l’Africa rafforzano la cooperazione

La missione ministeriale sulla salute guidata dalla presidenza belga del Consiglio dell’Unione europea e dal “Team Europe”  presso l’Unione africana, avvenuta dal 5 al 7 febbraio scorsi, ha visto dichiarazioni di impegno significativo verso obiettivi comuni.

La commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides, il ministro belga per la cooperazione allo sviluppo Caroline Gennez e i rappresentanti dei servizi della Commissione europea (DG HERA, INTPA e SANTE) e di dieci Stati membri dell’UE, hanno visitato l’Armauer Hansen Research Institute (AHRI) ad Addis Abeba, in Etiopia in uno sforzo collaborativo per rafforzare le iniziative sanitarie in tutta l’Africa.

Quest’iniziativa simboleggia l’ambizione della Commissione europea di rafforzare il partenariato tra l’Africa e l’UE. La missione ha dato così un seguito al dialogo basato sui precedenti sforzi congiunti avviati al sesto vertice UE-UA a Bruxelles nel 2022, che porterà ad indentificare gli elementi costitutivi per un partenariato sanitario ancora più forte tra le nostre due regioni, accelerando la parità di accesso alla salute e raggiungendo così l’obiettivo della nuova strategia sanitaria globale dell’UE.

I PUNTI SALIENTI DELLA MISSIONE

Uno dei momenti salienti della missione è stata la firma dell’iniziativa congiunta Africa CDC – Commissione europea sul sequenziamento genomico, un accordo da 6 milioni di euro tra HERA e i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa CDC), per progetti da attuare in collaborazione con la Società Africana di Medicina di Laboratorio e la Fondazione Africa per la Salute Pubblica. L’iniziativa mira a rafforzare la sorveglianza degli agenti patogeni e la capacità dei laboratori di sanità pubblica in tutto il continente.

La visita ha incluso anche una sosta all’innovativo programma di rilevamento della tubercolosi in Etiopia dell’APOPO, che opera all’interno delle strutture dell’AHRI, evidenziando un’importante partnership volta a combattere la tubercolosi (TBC) in una delle megalopoli africane.

Altri risultati chiave della missione includono un impegno di 9 milioni di euro da parte della Commissione europea per il periodo 2024-2027, per contribuire a rafforzare le capacità complessive dell’Africa CDC, e un memorandum d’intesa firmato tra Africa CDC ed Enabel, l’Agenzia belga per lo sviluppo. Questi accordi, volti a rafforzare le capacità di rilevamento rapido e di risposta alle epidemie, mirano a migliorare efficacemente l’architettura complessiva della sicurezza sanitaria dell’Africa.

Il dialogo ha affrontato anche gli aiuti umanitari, concentrandosi sui bisogni sanitari delle popolazioni vulnerabili colpite dalle crisi, in particolare donne e ragazze. Le discussioni hanno inoltre evidenziato l’importanza di aumentare il sostegno alle crisi che mancano di attenzione internazionale e la potenziale istituzione di un’Agenzia umanitaria africana.

I PROSSIMI PASSI

Queste priorità saranno al centro del prossimo Forum umanitario europeo che si terrà a Bruxelles il 18 e 19 marzo 2024. L’Unione Africana e l’Unione Europea proseguiranno ulteriormente la discussione sul partenariato Africa-UE sulla salute globale durante un prossimo incontro di alto livello che si terrà a Bruxelles il 20 marzo 2024.

 

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Strategia UE sulla salute: il Consiglio Europeo ratifica le conclusioni

Il Consiglio Europeo ha ratificato le conclusioni sulla “Strategia globale dell’UE in materia di salute“, confermando il ruolo preminente dell’UE e dei suoi Stati membri nella promozione della salute a livello mondiale.

Questa strategia riconosce la salute come un diritto umano fondamentale e un prerequisito per lo sviluppo sostenibile. Si richiede un impegno concreto per garantire che la salute globale rimanga al centro dell’agenda internazionale, sottolineando l’importanza del multilateralismo efficace e dei partenariati.

L’approccio della strategia UE sulla salute:

Le priorità della strategia includono il miglioramento della salute lungo tutto l’arco della vita, il potenziamento dei sistemi sanitari per garantire una copertura universale e la prevenzione delle minacce alla salute, comprese le pandemie, attraverso un approccio integrato.

Il Consiglio esorta la Commissione europea, gli Stati membri e altri attori a implementare le linee guida e le azioni proposte, promuovendo la salute globale in tutti i settori e rafforzando la cooperazione multilaterale, con un’attenzione particolare all’Organizzazione Mondiale della Sanità.

 

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Fondo CEI: l’Italia cofinanzierà 11 progetti

Il Comitato dei Coordinatori Nazionali ha recentemente dato il via libera al cofinanziamento di 11 progetti nell’ambito dei Programmi di Scambio di Know-how (KEP) supportati dal Central European Initiative (CEI) tramite la BERS, con finanziamenti provenienti dall’Italia.

Che cos’è il Know-how Exchange Program del cei – KEP

Il Know-how Exchange Program (KEP) è uno strumento dedicato al sostegno di progetti e programmi orientati al trasferimento di know-how e buone pratiche dagli Stati membri CEI dell’UE a quelli al di fuori dell’UE.

Attraverso il finanziamento di progetti di sviluppo delle capacità e assistenza tecnica, il KEP fornisce sovvenzioni alle istituzioni disposte a condividere la propria esperienza con i partner, facilitando così il progresso dei non membri verso gli standard e le politiche dell’UE.

Il KEP funziona mediante bandi finanziati dall’Italia tramite il Fondo CEI presso la BERS.

Complessivamente, il Fondo CEI destinerà circa 420.000 euro a questi diversi progetti volti al potenziamento delle capacità, i quali spaziano in settori quali economia blu e circolare sostenibile, energia, salute, cultura, e agricoltura. Questi progetti dimostrano l’impegno delle parti coinvolte nel migliorare la cooperazione regionale e promuovere l’integrazione dell’UE.

 

Clicca qui per visualizzare l’Elenco dei progetti approvati

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G7 Salute: Schillaci definisce le priorità della presidenza italiana

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha delineato le tre principali priorità della presidenza italiana del G7 Salute durante la Conferenza ministeriale Salute organizzata dall’OCSE a Parigi il 22 e 23 gennaio.

Queste priorità includono il rafforzamento dei servizi sanitari, l’approccio alla prevenzione, e l’implementazione dell’approccio One Health.

Il G7 Salute al centro dell’Architettura Globale della Salute

Durante il suo intervento, Schillaci ha sottolineato l’importanza di continuare l’impegno sul tema fondamentale dell’Architettura Globale della Salute, ereditando il testimone dalle presidenze precedenti del G7. Ha annunciato che il G7 Salute si svilupperà attraverso una serie di eventi, con i primi working groups programmati a febbraio e un incontro comune ad Ancona in ottobre.

Il ministro ha enfatizzato il significato di dedicare una Conferenza ministeriale di alto livello al tema della salute dopo diversi anni, evidenziando come rappresenti un investimento cruciale per il benessere della popolazione e la sostenibilità sociale ed economica. Ha notato con soddisfazione l’interesse generale nei confronti del G7 salute e dei suoi temi chiave.

Schillaci ha delineato gli argomenti principali su cui il G7 Salute si concentrerà, tra cui il potenziamento dell’architettura sanitaria globale, la promozione della prevenzione per garantire una vita più sana, e la centralità dell’approccio One Health, che integra salute umana, animale e tutela dell’ambiente. Ha anche sottolineato l’urgenza di affrontare la resistenza antimicrobica.

Il ministro ha esposto le sfide e le opportunità legate alla sanità digitale e all’intelligenza artificiale, evidenziando il loro potenziale nel ridurre le disuguaglianze e migliorare l’assistenza territoriale. Ha concluso il suo intervento con un appello al sostegno dei partner del G7 per raggiungere gli importanti obiettivi fissati.

Infine, Schillaci ha richiamato l’attenzione sulle misure adottate in Italia per rafforzare il servizio sanitario nazionale, focalizzandosi sulla creazione di reti di prossimità per un’efficace integrazione tra ospedali e strutture territoriali. Ha evidenziato la necessità di maggiore innovazione, ricerca e digitalizzazione come componenti chiave del piano di miglioramento del sistema sanitario.

 

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RETE EHEALTH: Linee guida sui Rapporti di Dimissione Ospedaliera

Il 28 novembre 2023 sono state approvale le nuove linee guida sui Rapporti di Dimissione Ospedaliera dell’eHealth Network. Assieme alle altre 5 linee guida già approvate, ePrescrizioni/eDispensazione, Riassunto del Paziente, Rapporti di Laboratorio e Imaging Medico, rappresentano un importante passo avanti verso l’adozione di un formato standardizzato per favorire l’interoperabilità e la condivisione di informazioni cruciali nei contesti sanitari, estendendo tale approccio a tutti gli Stati membri dell’Unione Europea

La formulazione iniziale delle linee guida sui Rapporti di Dimissione Ospedaliera dell’eHN è il risultato della cooperazione tra progetti dell’Unione Europea, contributi degli stakeholder e l’inclusione di raccomandazioni e incertezze espresse dagli Stati membri.

Le nuove linee guida forniscono istruzioni in merito a:

  • Lo scenario di utilizzo più probabile per la condivisione transfrontaliera dei rapporti di dimissione ospedaliera
  • I requisiti a livello aziendale per gli implementatori di sistemi che effettuano lo scambio di tali rapporti
  • Informazioni supplementari per facilitare l’attuazione degli scambi di rapporti di dimissione
  • Una descrizione dettagliata del set di dati per i rapporti di dimissione con indicazione dei sistemi di codifica
  • Esempi e riferimenti per illustrare possibili implementazioni del set di dati per i rapporti di dimissione ospedaliera e del relativo scambio

Si sottolinea, infine, che questa versione costituisce una base per futuri perfezionamenti, tenendo conto dei numerosi aspetti di interesse identificati durante la fase di consultazione e dovrebbe essere oggetto di riflessione e approfondimento.

 

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Corso “European Climate and Health Responder”, aperte le iscrizioni

La crisi del cambiamento climatico in Europa è associata ad una serie di impatti legati alla salute.

L’Associazione delle scuole di sanità pubblica nella regione europea (ASPHER) organizza, in collaborazione con la Columbia University, il corso faro online “European Climate and Health Responder” per coinvolgere ed educare il personale sanitario pubblico e in generale sul clima e sulla salute.

Il corso avrà la sua prima sessione dalle ore 12:00 alle ore 13:30 del 6 febbraio 2024, per concludersi con un’ultima sessione il 9 aprile 2024. Tutte le lezioni saranno tenute in inglese. Il corso è aperto a tutti i professionisti interessati al clima e alla salute. Gli iscritti, per partecipare, dovranno utilizzare Zoom.

Lo scopo del corso, che si svolge su base settimanale per 10 settimane consecutive, è quello di facilitare la partecipazione e l’impegno nelle politiche e nel patrocinio relativi all’adattamento e alla mitigazione del clima, nonché nella ricerca a supporto del processo decisionale in tutti i settori.

IL CONTESTO 

L’aumento delle temperature ha portato ad un aumento di malattie legate al caldo ed una conseguente pressione sui sistemi sanitari. Anche i cambiamenti nei modelli delle precipitazioni e gli eventi meteorologici estremi, comprese inondazioni e tempeste, hanno portato feriti, sfollamenti e diffusione di malattie trasmesse dall’acqua. I cambiamenti negli ecosistemi influenzano la distribuzione dei pollini allergenici, colpendo gli individui con patologie respiratorie.

In sostanza, le condizioni climatiche alterate contribuiscono allo spostamento della distribuzione delle malattie trasmesse da vettori, come la malattia di Lyme e il virus del Nilo occidentale. In questo contesto è quindi essenziale educare i professionisti ed operatori sanitari sugli impatti dei cambiamenti climatici sulla salute in Europa se si vuole migliorare la preparazione, la resilienza e promuovere un approccio proattivo per salvaguardare il benessere delle comunità in tutta la regione.

IL PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso si svilupperà in sessioni settimanali live-virtuali (da 90 minuti) con dibattiti e momenti Q&A dal vivo, rivolte a docenti esperti, il tutto monitorato dal team del programma. Risorse come presentazioni, registrazioni video, strutture e letture suggerite verranno fornite a tutti i partecipanti dopo ogni sessione.

Argomenti e risorse della sessione:

  • Sessione 1: FEB 06, Cambiamenti climatici e salute.
  • Sessione 2: 13 FEBBRAIO, Temperature estreme.
  • Sessione 3: 20 FEBBRAIO, Incendi e qualità dell’aria.
  • Sessione 4: 27 FEBBRAIO, Fornitura idrica e servizi igienico-sanitari.
  • Sessione 5: MAR 05, Vettori/Zoonosi.
  • Sessione 6: 12 MARZO, Stili di vita sostenibili.
  • Sessione 7: 19 MARZO, Assistenza sanitaria sostenibile.
  • Sessione 8: 26 MARZO, Contenzioso sul clima e salute.
  • Sessione 9: APR 02, Comunicazione, impegno e advocacy nel cambiamento climatico.
  • Sessione 10: APR 09, L’Europa in un contesto globale: giustizia climatica.

Ai partecipanti che parteciperanno a più del 70% delle sessioni dal vivo e supereranno l’esame finale verrà rilasciato un certificato da ASPHER/GCCHE. Il link all’esame verrà inviato l’ultimo giorno di lezione via email e rimarrà aperto per 48 ore. I certificati verranno assegnati il ​​16 aprile 2024.

Per registrarsi al corso cliccare QUI.

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Stato della Salute nell’UE 2023

Nel contesto di un progetto congiunto tra la Commissione Europea, l’OCSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico e l’Osservatorio Europeo sui Sistemi e le Politiche Sanitarie, è stato annunciato il lancio della nuova edizione dei Profili Sanitari Nazionali e del Report riassuntivo sullo Stato della Salute nell’Unione Europea.

A tal proposito, la Commissione Europea ha organizzato un evento virtuale attraverso la piattaforma EUHPP il 15 dicembre alle 11:00, che è stato introdotto dal Direttore Generale del DG SANTE Sandra Gallina.

Il webinar ha visto la partecipazione di Mark Pearson, Deputy Director dell’OCSE, e Josep Figueras, Direttore dell’Osservatorio Europeo sui Sistemi e le Politiche Sanitarie, che presenteranno congiuntamente i Profili Sanitari Nazionali. Successivamente, Marco Marsella, Direttore per il Digitale, EU4Health e la Modernizzazione dei Sistemi Sanitari, ha illustrato il report riassuntivo, seguito da una sessione di domande e risposte.

L’iniziativa è parte integrante del ciclo dello Stato di Salute nell’UE – #EUHPP, avviato nel 2016 e finanziato attraverso il Programma EU4Health. Tale ciclo mira a raccogliere dati aggiornati e analisi dettagliate sui sistemi sanitari, offrendo report concisi e accessibili agli stakeholder, decisori politici e ricercatori.

I temi del webinar #EUHPP sullo Stato della Salute nell’UE

Una particolare attenzione nel webinar è stata dedicata ai Profili Sanitari Nazionali, che copriranno gli ultimi sviluppi nelle tendenze sanitarie e nei sistemi di salute di tutti i paesi dell’UE, inclusi Islanda e Norvegia. La riflessione sulle sfide specifiche emerse a seguito della pandemia da COVID-19 sarà centrale, con un’analisi approfondita sull’efficacia, l’accessibilità e la resilienza dei sistemi sanitari di ciascun paese, con uno sguardo speciale alla salute mentale.

Il report riassuntivo, derivato dai Profili Sanitari, ha messo in evidenza alcuni messaggi chiave. Quest’approccio fornirà una base solida per la valutazione delle performance dei sistemi sanitari, beneficiando così decisori politici, stakeholder sanitari, ricercatori e il pubblico in generale.

 

Per scaricare il report sullo stato della salute nell’UE 2023 si prega di consultare il seguente LINK.

Per scaricare i profili sanitari nazionali si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

SINTESI DELL’EVENTO

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CE: approvato il programma di lavoro EU4Health 2024

Il 05 dicembre la Commissione europea ha adottato il programma di lavoro di EU4Health per il 2024, finalizzato a realizzare le principali priorità della politica sanitaria dell’UE della salute. Il bilancio di 752,4 milioni di € sarà destinato allo sviluppo del programma, fornendo fondi per affrontare questioni sanitarie cruciali in tutta l’UE.

L’obiettivo primario è migliorare la preparazione dell’Unione alle crisi, attraverso l’impiego dell’Autorità europea per la preparazione e risposta alle emergenze sanitarie (HERA) e la gestione di sfide come quelle derivanti dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Inoltre, si promuoverà la diffusione di iniziative digitali chiave, come lo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS), mirato a sfruttare i dati sanitari digitali per migliorare l’assistenza dei pazienti in tutta l’UE.

Il bilancio del 2024 contribuirà anche a rafforzare la resilienza dell’UE contro le minacce transfrontaliere per la salute e ad implementare la strategia farmaceutica per l’Europa e il piano europeo di lotta contro il cancro.

Infine, per rafforzare il ruolo fondamentale delle organizzazioni civili nell’attuazione delle politiche sanitarie dell’UE, il programma EU4Health continuerà a erogare sovvenzioni di funzionamento per 9 milioni di € nel 2024 e pubblicherà un invito a concludere accordi quadro di partenariato per il periodo 2025-2026.

Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato che l’adozione odierna di EU4Health segna un passo avanti significativo per un’Unione europea della salute più forte e conferma che la politica sanitaria rimane una priorità. Kyriakides ha sottolineato l’importante ruolo della società civile, confermando il sostegno attraverso sovvenzioni di funzionamento e inviti per accordi quadro di partenariato.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.