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comunicazione in salute Salute mentale

Evento: 29° incontro annuale dell’OMS/Europe’s Regions for Health Network – RHN

Dal 27 al 29 novembre 2024 si tiene a Trieste, Italia, il 29° incontro annuale del Regions for Health Network – RNH (Network delle Regioni per la Salute), ospitato dalla regione Friuli-Venezia Giulia, un evento fondamentale per le autorità subnazionali in Europa. Il tema di questa edizione è incentrato sul “Migliorare il benessere della comunità”.

Anche quest’anno il ProMIS partecipa in presenza a quest’importante iniziativa.

29th annual meeting of WHO/Europe’s Regions for Health Network

L’iniziativa riunisce una vasta gamma di funzionari della sanità pubblica, decisori politici e parti interessate offrendo ai partecipanti l’opportunità di riferire e discutere su alcune tematiche fondamentali, quali:

  • le principali sfide in materia di salute e benessere che le regioni stanno affrontando a fronte degli sviluppi globali, nazionali e locali;
  • le esigenze di governance sanitaria locale e regionale legate alla trasformazione demografica, alla democrazia e al welfare;
  • le best practice nei settori dell’invecchiamento sano, dell’assistenza a lungo termine, del personale sanitario e della cooperazione transfrontaliera in materia di salute e sanità pubblica;
  • le opportunità per i membri della rete di promuovere l’economia del benessere, l’innovazione della sanità pubblica e la salute mentale della comunità e di introdurre misure volte a ridurre l’influenza dei determinanti commerciali della salute;
  • i progressi compiuti nell’attuazione della Roadmap della rete Regioni per la Salute;
  • i potenziali ambiti di collaborazione bilaterale e multilaterale.

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DOCUMENTI

Sintesi delle sessioni (ITA)

Report (ENG)

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Salute mentale

OMS/Europa: sondaggio sulla salute mentale degli operatori sanitari

L’OMS/Europa, come parte di un progetto finanziato dalla Commissione Europea, sta lanciando un sondaggio sulla salute mentale e il benessere dei professionisti sanitari nei 27 paesi dell’Unione Europea, Islanda e Norvegia. Quest’indagine, la più grande condotta in Europa, mira a raccogliere dati cruciali per comprendere meglio le sfide che medici e infermieri affrontano nei loro ambienti di lavoro.

Medici e infermieri riceveranno il sondaggio tramite le rispettive associazioni nazionali.

Il sondaggio dell’OMS

I sistemi sanitari stanno subendo pressioni crescenti, con molti professionisti che segnalano cattive condizioni di salute mentale e di lavoro. Queste sfide stanno contribuendo al burnout, all’assenteismo e all’abbandono del mondo del lavoro. Per affrontare queste preoccupazioni, il sondaggio dell’OMS/Europa mira a raccogliere dati e risposte direttamente da dottori e infermieri, per comprendere i fattori chiave che influenzano la salute mentale e il benessere, fornendo una solida base di prove per guidare strategie efficaci per migliorare le condizioni di lavoro.

Partecipando a questo sondaggio, medici e infermieri avranno l’opportunità di condividere le loro riflessioni personali e aspirazioni per dare forma a future politiche progettate per migliorare le loro condizioni di lavoro e garantire il benessere a lungo termine.

Il benessere di medici e infermieri è fondamentale per il futuro dei sistemi sanitari. Proteggere la loro salute mentale non è solo un obbligo morale; è essenziale per mantenere una forza lavoro forte e resiliente

L’evento di lancio tenutosi lo scorso 22 ottobre ha visto la partecipazione di rappresentanti di alcune delle più grandi associazioni europee di infermieri e medici, e ha sottolineato la necessità di azioni urgenti e concrete.

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workforce

OMS/UE: lanciata l’iniziativa per la crisi del personale sanitario e assistenziale

I problemi che attualmente affliggono i sistemi sanitari della Regione dell’OMS vanno dalla carenza di personale, al suo insufficiente reclutamento e mantenimento, alla migrazione di professionisti sanitari qualificati, alle condizioni di lavoro poco attraenti e allo scarso accesso alle opportunità di sviluppo professionale continuo.

L’iniziativa rientra nell’attuazione del Quadro d’azione sul personale sanitario e assistenziale 2023-2030, lanciato dall’OMS/Europa in occasione della 73a sessione del Comitato regionale dell’OMS per l’Europa e approvato da tutti i 53 Stati membri della regione.

Caratteristiche del quadro d’azione OMS

Il Quadro offre all‘OMS/Europa l’opportunità di impegnarsi proattivamente con gli attori non statali (NSA) per aiutare i Paesi a sviluppare soluzioni efficaci per affrontare le complesse sfide del personale sanitario e per progettare e implementare politiche adeguate in materia. Ciò riflette l’impegno dell’OMS a coinvolgere gli NSA, che possono apportare importanti benefici alla salute pubblica globale e al lavoro dell’OMS nell’adempimento del suo ruolo di direzione e coordinamento.

Gli NSA, che comprendono organizzazioni non governative, associazioni professionali e la rete Youth4Health, sono partner cruciali, dato il loro stretto legame con le comunità e l’esperienza di lavoro con diverse parti della società, tra cui milioni di pazienti e operatori sanitari.

Gli NSA hanno già contribuito alla nuova iniziativa condividendo, ad esempio, i dettagli delle loro attività di ricerca e di advocacy relative a:

  • condizioni di lavoro e soddisfazione professionale di medici e infermieri in formazione
  • qualità della formazione medica e infermieristica universitaria e post-laurea
  • disuguaglianze di genere
  • mobilità globale del personale sanitario
  • assistenti informali nell’assistenza a lungo termine
  • mantenimento e reclutamento di medici di famiglia/medici generici e infermieri

In futuro, gli NSA continueranno a incontrarsi regolarmente con l’OMS/Europa, sviluppando una comunità di apprendimento sulle politiche efficaci per il personale sanitario ed esplorando come il loro lavoro si allinei e possa contribuire ai 5 pilastri del Quadro:

  • Pilastro 1 – Trattenere e reclutare: rispondere alle esigenze degli operatori sanitari e assistenziali
  • Pilastro 2 – Costruire l’offerta: rafforzare l’istruzione e la formazione, le capacità e le competenze
  • Pilastro 3 – Ottimizzare le prestazioni: ridefinire i team e il mix di competenze e utilizzare soluzioni digitali
  • Pilastro 4 – Pianificare: implementare politiche complete per la forza lavoro nel settore sanitario e assistenziale, migliorare i dati e coordinare i diversi stakeholder in linea con le esigenze in continua evoluzione
  • Pilastro 5 – Investire: aumentare e sostenere investimenti pubblici più intelligenti nella forza lavoro nel settore sanitario e assistenziale, che contribuiscono alla crescita economica e alla coesione sociale

 

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workforce

Commissione e Oms UE: Firmato l’accordo per trattenere gli infermieri nei loro sistemi sanitari

L’OMS/Europa e la Commissione europea hanno firmato un accordo di contributo del valore di 1,3 milioni per aiutare gli Stati membri dell’Unione europea (UE) a trattenere gli infermieri nei loro sistemi sanitari e per rendere la professione più attraente per potenziali nuove reclute.

L’accordO STRATEGICO PER TRATTENERE GLI INFERMIERI NEI LORO SISTEMI SANITARI

L’accordo, finanziato dal programma EU4Health, comporterà attività in tutti gli Stati Membri dell’UE per un periodo di 36 mesi. Un’attenzione particolare sarà rivolta ai paesi che registrano notevoli carenze di operatori sanitari, in particolare di infermieri. Grazie alla stretta collaborazione con gli Stati Membri, le organizzazioni di infermieri e le parti sociali, l’iniziativa sarà adattata alle necessità specifiche a livello nazionale e subnazionale.

I finanziamenti saranno impiegati per ideare piani d’azione per il reclutamento e programmi di tutoraggio volti ad attrarre una nuova generazione di infermieri, per elaborare valutazioni d’impatto relative al personale infermieristico al fine di comprendere i problemi alla base di tali carenze strutturali e sviluppare strategie per migliorare la salute e il benessere degli infermieri, e per offrire opportunità di formazione e iniziative volte a garantire che il personale sanitario possa sfruttare i vantaggi della trasformazione digitale.

Per Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare «Gli infermieri costituiscono la spina dorsale dei nostri sistemi sanitari e sono fondamentali per garantire che i pazienti ricevano un’assistenza professionale di alta qualità quando ne hanno bisogno. L’iniziativa dimostra il nostro impegno ad affrontare i gravi problemi riguardanti il personale sanitario cui molti Stati Membri devono far fronte e a migliorare la resilienza dei sistemi sanitari in tutta l’Unione europea della salute. Siamo lieti di collaborare con l’ufficio regionale per l’Europa dell’Oms a questa importante iniziativa».

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Altro

OMS: rapporto sui determinanti commerciali delle malattie non trasmissibili

Quasi 7500 decessi al giorno nella Regione Europa sono attribuiti a determinanti commerciali, come tabacco, alcol, alimenti trasformati, combustibili fossili e pratiche professionali. Questi prodotti e pratiche commerciali contribuiscono al 25% dei decessi causati da malattie non trasmissibili nella Regione.

Il rapporto sui determinanti commerciali delle malattie non trasmissibili

I capitoli del rapporto esplorano sistematicamente le varie sfaccettature del modo in cui gli interessi commerciali esacerbano le MNT e le strategie chiave utilizzate dagli attori commerciali per influenzare negativamente le politiche relative alle MNT a livello nazionale e internazionale.

Il rapporto fornisce anche alcuni casi studio selezionati nella Regione per illustrare le strategie e i risultati principali dell’influenza dell’industria sulle politiche sanitarie. Il rapporto chiede quindi un’azione urgente e coordinata per affrontare i determinanti commerciali delle MNT, invitando a costruire coalizioni basate sui valori dell’equità, della sostenibilità e della resilienza. éertanto, il documento esorta gli attori della sanità pubblica a sviluppare competenze in materia di quadri economici e legali, ad applicare la trasparenza e a gestire efficacemente i conflitti di interesse.

Il rapporto sottolinea inoltre la necessità di solide riforme finanziarie e di una regolamentazione rigorosa per limitare il potere dell’industria e proteggere la salute pubblica. Attuando queste strategie, la Regione può accelerare i progressi verso gli obiettivi globali delle MNT e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030.

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digital health

OMS/UE: aggiornate le linee guida per il rafforzamento dei sistemi informativi sanitari

A giugno 2024, l’OMS/Europa ha pubblicato le nuove linee guida dal titolo “Support Tool to strengthen information systems, definite a partire delle considerazioni e degli apprendimenti delle precedenti versioni pubblicate rispettivamente nel 2015 e nel 2021. Le sfide principali affrontate dai Paesi includono l’uso limitato delle informazioni sanitarie esistenti per la definizione delle politiche e lo scarso funzionamento dei meccanismi di coordinamento intersettoriale.

La Dott.ssa Natasha Azzopardi-Muscat, Direttrice della Divisione OMS/Europa per le Politiche e i Sistemi Sanitari dei Paesi ha affermato che “I Dati e sistemi informativi sanitari solidi sono la base su cui i Paesi costruiscono strategie e politiche sanitarie. Lo strumento di supporto aggiornato dell’OMS/Europa è stato progettato per aiutare gli Stati membri a rafforzare i loro sistemi informativi sanitari e a salvaguardare la salute di tutte le persone nella nostra Regione”.

lE nuove linee guida dell’oms per i sistemi informativi sanitari

Le nuove linee guida vogliono quindi essere uno strumento per supportare i paesi a valutare lo stato attuale dei loro sistemi, definire una visione strategica, preparare un piano di miglioramento e monitorare i progressi.

Lo strumento comprende 2 parti principali:

  • una guida per eseguire una valutazione complessiva dell’intero sistema informativo sanitario e una valutazione più approfondita di funzioni specifiche;
  • una guida per il successivo sviluppo di una strategia.

Nel dettaglio il documento suggerisce una valutazione esterna da parte di un team dell’OMS e un successivo processo di sviluppo della strategia del sistema informativo sanitario guidato dal Paese, per il quale l’OMS può fornire supporto tecnico. Tuttavia, le autorità nazionali e altri utenti possono utilizzare la guida per organizzare un’autovalutazione del sistema informativo sanitario.

 

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Altro

Rapporto OMS/UE: i livelli di consumo di sale e l’ipertensione incontrollata

L’OMS/Europa pubblica un nuovo rapporto che mette in guardia sui livelli di consumo di sale che possono provocare l’ipertensione incontrollata.

L’OMS ha rilevato che la maggior parte delle persone nella regione europea dell’OMS consuma troppo sale e più di un adulto su tre, di età compresa tra 30 e 79 anni, soffre di ipertensione (pressione alta). Infatti, un’elevata assunzione di sale aumenta la pressione sanguigna, che è uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, come infarti e ictus. Il nuovo rapporto OMS/Europa “Action on salt and hypertension” chiede un approccio integrato per ridurre l’assunzione di sale e migliorare l’individuazione e il controllo dell’ipertensione per proteggere la salute delle persone.

Le statistiche dell’OMS/UE sul consumo di sale  E L’IPERTENSIONE INCONTROLLATA

In base ai dati contenuti nel rapporto dell’OMS/Europa si può stabilire che:

  • le malattie cardiovascolari (CVD) sono la causa principale di disabilità e morte prematura nella regione europea, causando oltre il 42,5% di tutti i decessi ogni anno. Ciò significa 10.000 morti ogni giorno;
  • gli uomini nella regione hanno quasi 2,5 volte più probabilità di morire di malattie cardiovascolari rispetto alle donne;
  • esiste un divario geografico: la probabilità di morire giovani (30-69 anni) a causa di una malattia cardiovascolare è quasi cinque volte più alta nell’Europa orientale e in Asia centrale rispetto all’Europa occidentale;
  • quasi tutti i paesi della regione europea (52 su 53) hanno un consumo medio giornaliero di sale superiore al livello massimo raccomandato dall’OMS di 5 g (circa un cucchiaino) al giorno.

Ad ogni modo, le malattie cardiovascolari e l’ipertensione sono prevenibili e controllabili implementando approcci basati sull’evidenza ed attuando politiche mirate per ridurre l’assunzione di sale del 25% salvando circa 900.000 vite entro il 2030.

Il nuovo rapporto OMS/Europa vuole pertanto promuovere un approccio integrato per ridurre l’assunzione di sale e controllare meglio i livelli di ipertensione nei seguenti modi:

  • introducendo politiche obbligatorie per ridurre l’assunzione di sale;
  • resistendo all’opposizione dell’industria: gli alimenti ad alto contenuto di sale tendono a produrre i maggiori profitti;
  • trattando efficacemente l’ipertensione;
  • migliorando le linee guida;
  • migliorando la conoscenza del paziente;
  • adottando un approccio centrato sul paziente;
  • rafforzando la resilienza della catena di approvvigionamento contro le emergenze garantendo un trattamento ininterrotto.

 

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digital health

OMS UE: Prima Iniziativa dei Partner strategici per i dati e la sanità digitale – SPI-DDH

L’OMS/Europa il prossimo 13 Giugno a Copenaghen, ha organizzato il lancio della prima iniziativa dei Partner strategici per i dati e la sanità digitale (SPI-DDH), che vede riuniti oltre 100 rappresentanti degli Stati membri, organizzazioni intergovernative, governative e non governative, centri di collaborazione dell’OMS per i dati e la salute digitale, il settore privato e le istituzioni accademiche.

Lo SPI-DDH non è un’entità giuridica e opererà attraverso l’impegno volontario dei partecipanti. Le raccomandazioni e le proposte dell’iniziativa non saranno vincolanti per l’OMS e per gli altri membri dell’iniziativa e sono intese solo come risorse per informare il dialogo politico, le azioni tecniche e le collaborazioni emergenti nel settore dei dati e della salute digitale.

L’iniziativa dei Partner strategici per i dati e la sanità digitale (SPI-DDH)

Questa iniziativa di nuova istituzione avrà una natura prettamente collaborativa e sarà finalizzata ad identificare e affrontare le lacune nei dati e negli ecosistemi della salute digitale e contribuire così a costruire sistemi sanitari sicuri, accessibili e incentrati sulla persona nella Regione europea dell’OMS.

Il lavoro dello SPI-DDH sarà guidato dalle priorità degli Stati membri e basato sulle più recenti ricerche scientifiche e pratiche basate sull’evidenza, allineandosi alla strategia globale dell’OMS sulla salute digitale 2020-2025 e al piano d’azione regionale sulla salute digitale per la Regione europea dell’OMS 2023-2030.

Gli obiettivi principali di questa Iniziativa sono:

  • identificare le sfide e le azioni chiave per migliorare l’adozione di una sanità digitale sicura ed equa nei paesi;
  • sostenere le collaborazioni che promuovono la solidarietà nell’assistenza sanitaria digitale;
  • fornire un “porto sicuro” indipendente per imparare e impegnarsi con partner esterni nell’esplorazione di dati e soluzioni di salute digitale;
  • sviluppare scenari futuri per l’erogazione dell’assistenza sanitaria e l’utilizzo dei dati nella regione europea che possano essere utilizzati per informare l’ulteriore trasformazione dei sistemi sanitari e la riqualificazione del personale sanitario.

In accordo con il Piano d’azione regionale sulla salute digitale 2023-2030 dell’OMS/Europa, sono stati identificati 4 gruppi di lavoro (GdL) dello SPI-DDH:

  • GdL1: Allineare i dati e l’implementazione della sanità digitale nei Paesi;
  • GdL2: Rafforzare le capacità dei Paesi di governare meglio la trasformazione digitale nel settore sanitario;
  • GdL3: Collaborazione tra Partner, stakeholder e pubblico in generale per aumentare l’adozione di soluzioni sicure per la salute digitale;
  • GdL 4: Prove per costruire la fiducia e la responsabilità in ambienti di salute digitale incentrarti sulla persona.

Le entità che possono partecipare all’iniziativa sono:

  • Stati membri dell’OMS/Europa, comprese le organizzazioni governative, rappresentate da ministri, alti rappresentanti, focal point nazionali e tecnici ufficialmente nominati per l’iniziativa;
  • Organizzazioni intergovernative, tra cui le agenzie delle Nazioni Unite, l’Unione Europea e l’OCSE;
  • Centri di collaborazione dell’OMS per i dati e la salute digitale;
  • Attori non statali – organizzazioni non governative, fondazioni filantropiche, mondo accademico e settore privato, soggetti al Framework on Engagement with Non-State Actors dell’OMS.

Per potersi candidare, è necessario inviare la propria manifestazione d’interesse all’OMS/Europa che valutata la candidatura, informerà per iscritto in merito all’esito della stessa.

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comunicazione in salute

OMS/Europa: un toolkit operativo contro l’infodemia

L’OMS/Europa ha sviluppato un toolkit operativo per combattere l’infodemia, ovvero quella situazione che si verifica quando negli ambienti digitali e fisici sono disponibili troppe informazioni, comprese informazioni false o fuorvianti. Ciò può rappresentare un grosso rischio per la salute, che spesso viene esacerbato durante le emergenze.

Cos’è la gestione dell’infodemia?

Per contrastare il fenomeno dell’infodemia, l’OMS ha sviluppato il concetto di gestione dell’infodemia, che è un modo sistematico per prepararsi, affrontare e mitigare i pericoli di informazioni false, così come il sovraccarico o la carenza di informazioni, nelle emergenze sanitarie.

Un recente rapporto del World Economic Forum sostiene che le informazioni false e manipolate rappresentano il rischio più urgente a breve termine per il mondo. Le false informazioni possono causare morte, sfiducia e divisione nella nostra società. Inoltre, grazie ai nuovi sviluppi dell’intelligenza artificiale (AI), sta diventando sempre più facile produrre e diffondere informazioni false.

Il Toolkit dell’OMS/Europa

Il nuovo kit di strumenti operativi pubblicato dall’OMS/Europa ha l’obiettivo di rispondere alle false informazioni che si possono sviluppare durante un’emergenza sanitaria. Nel dettaglio il toolkit delinea 5 passaggi chiave, offrendo un approccio strutturato alla gestione delle informazioni false in situazioni complesse.

  1. Rilevamento del segnale, che implica la comprensione delle narrazioni sanitarie, delle domande, delle preoccupazioni e delle lacune informative del pubblico a rischio. Ciò può essere fatto attraverso metodi online e offline, come il monitoraggio dei social media, i focus group e il coinvolgimento della comunità.
  2. Verifica del segnale, che richiede il controllo dei fatti delle informazioni, l’analisi della credibilità della fonte e il confronto delle informazioni con altre fonti per verificarne l’accuratezza e la coerenza.
  3. Valutazione del rischio, che valuta il potenziale danno delle informazioni false sulla base di fattori quali la credibilità della fonte, la diffusione e l’impatto sulla salute pubblica.
  4. Progettazione della risposta, che sviluppa un piano di comunicazione per contrastare le false informazioni e affrontare i rischi.
  5. Sensibilizzazione, che trasmette i messaggi chiave al pubblico target, convincendolo ad adottare i comportamenti sanitari desiderati.

Il toolkit offre quindi agli utenti una ricca gamma di tattiche e approcci sistemici che possono aiutarli a gestire le informazioni false, tutte basate su buone pratiche provenienti dall’Europa e da altre parti del mondo.

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Altro

OMS: la sfida di 100 settimane, un’azione per la lotta contro le malattie non trasmissibili

Ancora in atto la “Sfida delle 100 settimane” lanciata dall’OMS/Europa per accelerare l’azione sostenuta dagli Sustainable Development Goals – SDG (Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile) relativi alle malattie non trasmissibili – NCD. L’iniziativa è stata lanciata nell’ottobre 2023 in occasione della 73a sessione del Comitato Regionale per l’Europa dell’OMS ad Astana, in Kazakistan, per agevolare l’attuazione di politiche e programmi con il potenziale per salvare il maggior numero di vite umane.

La sfida riconosce sia l’urgenza di un’azione immediata sia la necessità di un cambiamento di paradigma che ponga le NCD al primo posto nell’agenda politica e sanitaria delle generazioni future. Pertanto, la SNI (Special Initiative on NCDs and innovation) adotta un approccio a doppio binario, promuovendo un progresso accelerato verso gli impegni relativi agli SDG per il 2030 (RACE to the Finish) e sostenendo allo stesso tempo i cambiamenti generazionali necessari per affrontare le NCD nell’ambito della permacrisis (Vision 2050) e ottenere una regione europea più sana e sostenibile. L’impegno della SNI è quello di sostenere gli Stati membri a raggiungere una popolazione più sana colmando il divario nelle NCD, tra cui cancro, malattie cardiovascolari (CVD), malattie respiratorie croniche e diabete, che persistono all’interno dei Paesi e in tutta la Regione.

La sfida segna anche il conto alla rovescia di 100 settimane al 4° incontro di alto livello dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili nel 2025.

IL RUOLO DELL’OMS NELLA SFIDA DELLE 100 SETTIMANE

In queste 100 settimane, l’OMS/Europa supporta gli Stati membri nell’identificare e dare priorità alle azioni che mostreranno un impatto positivo sulla salute e sull’economia nel breve-medio termine (2-7 anni). Inoltre, l’OMS sosterrà i paesi affinché si concentrino su investimenti strategici per garantire cambiamenti generazionali fondamentali, a lungo termine, per rendere l’Europa più resiliente alle NCD. Tutto questo grazie anche ad un kit di strumenti sviluppato dal SNI che supporta i decisori politici nella determinazione e attuazione delle politiche e dei programmi in grado di fornire risultati più rapidi e di maggiore impatto. Il toolkit include pacchetti nazionali su misura con opzioni politiche, dati e prove rilevanti per il paese.

 

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