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Evento “Connect brain”: Presentazione dell’atlante digitale del cervello

Dal 13 al 15 giugno la comunità scientifica internazionale di Neurochirurgia si riunirà a Trento per il convegno “Connect brain” 2024, arrivato alla sua terza edizione.

All’iniziativa parteciperanno neuroscienziati da tutto il mondo e sarà un’occasione per conoscere e testare un’innovativa tecnologia che ricostruisce le mappe delle connessioni cerebrali. Questa tecnologia prende la forma di un vero e proprio atlante funzionale cerebrale, il primo del suo genere, e avrà l’obiettivo di supportare il mondo della medicina alla lotta contro i tumori alla testa. Nel dettaglio lo strumento sosterrà il trasferimento tecnologico, aiuterà a chiarire l’anatomia funzionale cerebrale e trasformerà le scoperte scientifiche fatte in laboratorio in applicazioni terapeutiche e chirurgiche.

l’atlante digitale del cervello umano

Ottenuto integrando dati di risonanza magnetica funzionale a riposo di soggetti sani con dati di stimolazione elettrica raccolti nel corso di interventi neurochirurgici di asportazione di tumore cerebrale, l’atlante digitale avrà lo scopo di supportare la cura dei tumori cerebrali, oltre l’analisi e lo studio della comprensione del cervello nel suo insieme.

I dati ricavati da questa integrazione informatica riescono a restituire l’esatta definizione della distribuzione delle aree del cervello essenziali (per 12 diverse funzioni). In aggiunta a questo, grazie all’utilizzo della trattografia, è possibile visualizzarne nel dettaglio anche le fibre cerebrali, individuando così le connessioni tra le diverse aree del cervello stesso.

Questo strumento sviluppato e finanziato dalla Provincia autonoma Trento grazie alla collaborazione dei tre principali stakeholder della ricerca neuroscientifica del territorio – Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler e Azienda provinciale per i servizi sanitari, è il risultato del progetto di ricerca clinica “NeuSurPlan”, partito nel 2021.

LE ALTRE NOVITà NELL’AMBITO DELLE neuroscienze

Questo non è l’unico traguardo che l’interazione tra clinica, neurochirurgia e ricerca di base ha garantito. L’integrazione tra esperienza e competenze di ciascuna istituzione coinvolta ha consentito inoltre la creazione del primo sistema automatico per esplorare le funzioni cerebrali al livello corticale. Un software che consente di ottenere attraverso una breve sequenza di risonanza magnetica di 11 minuti una mappa di diverse funzioni cerebrali che può essere utilizzata sia come strumento per la pianificazione chirurgica, e quindi ridurre il rischio di danni al tessuto cerebrale funzionale, sia per comprendere i meccanismi di riorganizzazione e plasticità neuronale nel corso della malattia dei pazienti.

Infine, l’affiancamento del lavoro clinico a quello in laboratorio ha consentito ai ricercatori trentini di creare il primo atlante digitalizzato della sostanza bianca cerebrale ottenuto integrando la micro-dissezione anatomica delle fibre del cervello con gli studi di trattografia con risonanza magnetica. Uno strumento reso disponibile online (bradipho.eu) e che costituisce una risorsa unica per la didattica e l’apprendimento dell’anatomia delle principali vie di connessione del cervello umano.

il convegno “Connect brain”

Questo sarà il contesto in cui si svolgerà il prossimo Convegno “Connect brain”, che avrà l’obiettivo di creare un ponte tra le neuroscienze di base e la ricerca clinica, neurologica e neurochirurgica per migliorare il trattamento dei pazienti affetti da tumore cerebrale.

Al “Connect brain” parteciperanno neuroscienziati da tutto il mondo, neurologi, neurofisiologi, neurochirurghi, oncologi e radioterapisti, esperti di imaging neuroradiologico avanzato, neuroinformatici, che si confronteranno con le nuove evidenze che riguardano il funzionamento del cervello umano e le tecniche più avanzate per studiarlo e intervenire con terapie chirurgiche e mediche sempre più precise e personalizzate.

Le giornate di giovedì e venerdì saranno dedicate allo studio, al dibattito, alle conferenze dei relatori, mentre per la giornata di Sabato è in programma una sessione pratica di esercitazione con alcuni nuovi strumenti sviluppati nell’ambito della collaborazione tra Fbk, Università di Trento e Apss.

I partecipanti potranno cimentarsi con le più moderne applicazioni della tecnologia per il trattamento delle neoplasie cerebrali, e più in generale dei disordini del movimento. Gli strumenti saranno utili per imparare ad utilizzare la risonanza magnetica funzionale a riposo e consultare le mappe che riguardano sia la struttura del cervello che le sue funzioni.

Per maggiori informazioni sull’Atlante funzionale cerebrale, si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni sul Convegno “Connect brain”, si prega di consultare il seguente LINK.

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lotta contro il cancro

Commissaria Kyriakides: dichiarazione in occasione della Settimana europea contro il cancro

In occasione dell’inizio della Settimana europea contro il cancro, celebrata dal 25 al 31 maggio, la Commissaria Stella Kyriakides ha voluto ricordare alcuni dei progressi compiuti negli ultimi anni attraverso le azioni europee dedicate alla lotta contro il cancro.

Con il sostegno di un finanziamento di 4 miliardi di euro, abbiamo lanciato un numero record di progetti, azioni e iniziative che affrontano ogni fase di questa malattia, dalla prevenzione alla diagnosi precoce e al trattamento, nonché alla qualità della vita. Ciò include decine di progetti sostenuti dal programma EU4Health che riuniscono le competenze di tutta l’UE. Sono fiduciosa che queste azioni abbiano un grande potenziale per apportare un cambiamento reale. Prevenire è meglio che curare”.

“Purtroppo – ha sottolineato la commissaria – persistono forti disuguaglianze nell’esposizione ai fattori di rischio, che colpiscono in particolare coloro che provengono da contesti socioeconomici più bassi. Con la revisione del Codice europeo contro il cancro, vogliamo garantire che i riscontri più recenti della scienza siano incorporati nelle raccomandazioni e negli orientamenti rivolti alle persone. Il nuovo approccio dell’UE allo screening del cancro ha fatto passi da gigante nella diagnosi precoce, oltre alla campagna di sensibilizzazione #GetScreenedEU”.

Inoltre, la campagna di sensibilizzazione per lo screening, verrà rafforzato dalle attività della Joint Action EUCanScreen sull’attuazione di programmi di screening del cancro, finanziata con oltre 30 milioni di euro.

 

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Unione europea della salute più forte e meglio preparata per il futuro

Durante la crisi causata dalla pandemia di COVID-19, l’Unione europea della salute si è rivelata una necessità al fine di salvaguardare la resilienza dell’UE contribuendo al benessere sociale, all’autonomia strategica e alla stabilità geopolitica dell’Europa.

Factsheet su un’Unione europea della salute forte per tutti

Partendo dall’esperienza maturata dalla pandemia, l’Unione Europea della salute è riuscita a fornire una risposta agli appelli dei cittadini che richiedevano una maggiore presenza dell’UE nel settore della sanità pubblica. La visione dell’Unione della salute, presentata nel novembre 2020, consiste nel garantire che gli Stati membri siano meglio preparati a rispondere alle crisi sanitarie future, sostenendo nel contempo politiche sanitarie moderne e innovative per tutti i cittadini dell’UE. Grazie a cospicui finanziamenti derivanti dal programma “UE per la salute“, gli obiettivi dell’Unione europea della salute si sono rapidamente trasformati in risultati tangibili.

Mentre nuove azioni sono in fase di preparazione, l’Unione europea della salute ha finora permesso di raggiungere i traguardi seguenti:

  • Misure di sicurezza sanitaria più incisive per rispondere meglio alle crisi future: oggi l’UE è dotata di strumenti più efficaci per prevenire le principali minacce per la salute, prepararsi ad affrontarle e rispondervi, grazie a un quadro giuridico più solido per la cooperazione in materia di sicurezza sanitaria, al rafforzamento delle agenzie sanitarie dell’UE e alla creazione dell’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA).
  • Accesso equo e tempestivo a medicinali a prezzi accessibili per tutti i cittadini: la proposta di riforma farmaceutica dell’UE consentirà ad altri 70 milioni di cittadini dell’UE di accedere a nuovi medicinali, mantenendo nel contempo la competitività del settore farmaceutico europeo. La riforma si concentra sulle esigenze dei cittadini dell’UE al fine di garantire che tutti abbiano accesso ai medicinali di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno, ovunque vivano e a prescindere dalla malattia. La riforma migliorerà inoltre la disponibilità di medicinali critici definendo una serie di misure per affrontare le carenze.
  • Un piano di lotta contro il cancro all’avanguardia di livello mondiale: nell’ambito del piano europeo di lotta contro il cancro sono state avviate una serie di azioni significative per affrontare la malattia in tutte le sue fasi, dalla prevenzione alla diagnosi e al trattamento, fino all’assistenza post malattia. Sostenuto da un finanziamento dell’UE pari a 4 miliardi di €, il piano sta già facendo la differenza nella vita dei pazienti oncologici in tutta Europa.
  • Iniziative rivoluzionarie per digitalizzare l’assistenza sanitaria: grazie all’innovativo spazio europeo dei dati sanitari (EHDS), i cittadini avranno accesso ad un’assistenza sanitaria migliore ovunque nell’UE. Nel pieno rispetto delle norme dell’UE in materia di protezione dei dati, lo spazio europeo dei dati sanitari sfrutta appieno il potenziale della transizione digitale e consentirà inoltre un migliore utilizzo dei dati per la ricerca e per lo sviluppo di medicinali che possono cambiare la vita.
  • Azione globale per una migliore salute mentale: l’approccio globale alla salute mentale dell’UE riconosce che la nostra salute mentale è importante quanto la salute fisica e riguarda persone di tutti i contesti di provenienza. Si tratta di azioni di ampio respiro sostenute da oltre 1,2 miliardi di € per promuovere il benessere mentale, migliorare la prevenzione e i servizi di sostegno ed eliminare la stigmatizzazione in questo importante ambito.
  • Norme per rafforzare la sicurezza dei pazienti e garantire l’approvvigionamento di medicinali: le misure volte a prevenire qualsiasi    interruzione dell’approvvigionamento di medicinali e       dispositivi medici critici fanno sì che i cittadini possano continuare a fare affidamento su medicinali, trattamenti e terapie sicuri ed efficaci.
  • Un approccio “One Health” per affrontare i principali rischi per la salute: avendo riconosciuto il legame tra salute umana, animale e ambientale, l’Europa si trova in una posizione migliore per sviluppare politiche più incisive per affrontare le principali sfide sanitarie, come la resistenza antimicrobica e l’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute.

 

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CPE: 5 webinar per ridurre le disuguaglianze nella cura del cancro

Cancer Patients Europe (CPE), organizzazione che ha come missione principale quella di rappresentare e dare voce ai pazienti oncologici e ai sopravvissuti al cancro, sostenendo le loro esigenze e i loro diritti in ogni fase del loro percorso, organizza tra il 27 e il 31 maggio una serie di webinar giornalieri di 45 minuti che tratteranno i passi da compiere per ridurre le disuguaglianze nella cura del cancro in Europa.

I 5 WEBINAR CPE

L’evento sarà un’occasione per far avanzare la discussione sulle disparità sanitarie e identificare risultati attuabili e mira ad innescare un dialogo significativo tra i diversi gruppi di stakeholder ed a identificare le priorità immediate nel periodo precedente alle elezioni europee e oltre. I webinar saranno così suddivisi:

  • 27 maggio – Prevenzione e diagnosi precoce.
  • 28 maggio – Diagnosi innovativa e diagnosi accurata.
  • 29 maggio – Innovazione nel trattamento.
  • 30 maggio – Sopravvivenza.
  • 31 maggio – Cessazione del fumo, un passo verso un ambiente senza cancro.

 

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Webinar “Un nuovo sguardo alle cure oncologiche: il valore aggiunto dell’oncologia integrativa”

Il giorno 27 maggio, dalle ore 12.00 alle 13.00, EUROCAM, a nome del Gruppo di interesse del Parlamento europeo per la Medicina Integrativa e la Salute, in collaborazione con la Società Europea di Medicina Integrativa (ESIM) e la Charité – Universitätsmedizin di Berlino, organizza il webinar online “A new look into cancer care – The added value of Integrative Oncology”.

L’evento fa parte del dibattito in corso sul contributo dell’oncologia integrativa nella lotta al cancro. Pertanto, attraverso la partecipazione degli esperti di Oncologia Integrativa, l’iniziativa sarà un’occasione per approfondire il valore aggiunto raccolto dall’esperienza dei pazienti provenienti da vari trattamenti integrativi, condividendone le buone pratiche derivanti da tutta Europa.

L’oncologia integrativa

L’oncologia integrativa è un approccio olistico, e incentrato sul paziente, per la cura del cancro. Utilizza pratiche di diverse tradizioni mediche accanto ai trattamenti oncologici convenzionali, con l’obiettivo di ottimizzare la salute, la qualità della vita e i risultati clinici, in tutte le fasi della malattia. L’integrazione di queste pratiche nelle cure tradizionali garantisce la sicurezza, fornisce un approccio terapeutico coerente e risponde alle richieste frequenti dei pazienti.

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Commissione UE: Nuove misure sui tumori prevenibili con vaccino

A fine gennaio 2024, la Commissione europea ha presentato una proposta di raccomandazione per sostenere gli Stati membri nei loro sforzi per prevenire il cancro attraverso la vaccinazione.

In particolare, la raccomandazione si concentra sull’incremento della diffusione di due vaccinazioni chiave che possono prevenire le infezioni virali che potrebbero causare l’origine del cancro, ovvero: il papillomavirus umano (HPV) e il virus dell’epatite B (HBV), oltre a migliorare il monitoraggio dei tassi di copertura.

La raccomandazione fa parte del Piano europeo di lotta contro il cancro, un pilastro fondamentale dell’Unione europea della salute.

LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE

Si stima che circa il 40% dei casi di cancro nell’UE siano prevenibili. Tuttavia, secondo un nuovo rapporto, nel 2021 solo il 5% circa della spesa sanitaria totale è stato dedicato alla prevenzione negli Stati membri dell’UE.

Pertanto, la raccomandazione della Commissione comprende una serie di misure che gli Stati membri potrebbero adottare per migliorare la diffusione di questi vaccini salvavita, come:

  • Fornire vaccinazioni gratuite e/o interamente rimborsate;
  • Garantire che la vaccinazione sia facilmente accessibile, in particolare ai gruppi target e alle popolazioni vulnerabili o ad alto rischio;
  • Integrare l’immunizzazione contro il cancro prevenibile con vaccino nei piani nazionali contro il cancro;
  • Rafforzare gli sforzi di comunicazione, in particolare evidenziando i benefici della vaccinazione per genitori, giovani e gruppi target e affrontando la cattiva informazione e la disinformazione;
  • Migliorare il monitoraggio e la rendicontazione della copertura vaccinale, per identificare dove potrebbe essere necessario colmare le lacune;
  • Fissare un obiettivo concreto per la vaccinazione HPV per i ragazzi;
  • Nello specifico per l’HBV, rafforzare gli sforzi nazionali per raggiungere gli obiettivi 2030 fissati dall’OMS:
    • Copertura vaccinale del 95% (3a dose) della vaccinazione HBV infantile;
    • Il 95% delle donne incinte sono state sottoposte a screening per l’epatite B;
    • il 95% dei neonati che hanno ricevuto tempestivamente (entro 24 ore dalla nascita) la vaccinazione HBV alla nascita, anche rafforzando i sistemi per il monitoraggio dei progressi verso tali obiettivi e avvalendosi, se necessario, del sostegno disponibile dell’ECDC.
  • Mettere in atto robusti registri elettronici delle vaccinazioni ;
  • Scambiare le migliori pratiche con altri Stati membri per migliorare gli sforzi nazionali.

Per raggiungere questi obiettivi la Commissione fornirà sostegno agli Stati membri fornendo un modello per le campagne di comunicazione per contribuire a sensibilizzare sull’importanza di queste vaccinazioni, contribuirà ai lavori volti a migliorare il monitoraggio in tutta l’UE, mentre il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) svilupperà un nuovo quadro dei tassi di vaccinazione nazionali per l’HPV e l’HBV entro la fine del 2024, per fornire un quadro migliore panoramica della situazione.

Inoltre, parallelamente, il programma EU4Health continuerà a fornire un significativo sostegno finanziario agli Stati membri nei loro sforzi. Infine, nel 2024 sarà lanciata un’azione comune per aiutare gli Stati membri ad aumentare la vaccinazione contro l’HPV e ad affrontare le malattie trasmissibili come l’epatite e l’HIV/AIDS, finanziata con 20 milioni di euro dal bilancio dell’UE.

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Gennaio: mese della sensibilizzazione sul cancro cervicale

Gennaio è il mese della sensibilizzazione sul cancro della cervice uterina e l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) lo vuole celebrare promuovendo gli strumenti disponibili per raggiungere l’eliminazione di questa malattia entro la fine di questo secolo.

Il cancro cervicale è una delle forme di cancro più prevenibili e curabili. La causa principale è l’infezione persistente da tipi ad alto rischio di papillomavirus umano (HPV), una famiglia estremamente comune di virus che si trasmette attraverso il contatto sessuale.

Tuttavia, nel 2020 sono stati 604.000 i casi di donne alle quali è stato diagnosticato un cancro alla cervice e 342.000 decessi a causa della malattia; la maggior parte di questi casi e decessi (~90% per entrambi) si sono verificati nei paesi a basso e medio reddito.

Per eliminare il cancro della cervice tutti i paesi devono raggiungere e mantenere un tasso di incidenza inferiore a 4 nuovi casi di cancro della cervice ogni 100.000 donne all’anno. Il raggiungimento di tale obiettivo si basa su tre pilastri chiave e sui relativi obiettivi corrispondenti:

  • Vaccinazione: 90% delle ragazze completamente vaccinate con il vaccino HPV entro i 15 anni. A tal proposito, gli scienziati della IARC e collaboratori stanno conducendo uno studio sulla risposta immunitaria a diverse di dosi di vaccino HPV. Grazie a queste valutazioni, è noto che una singola dose di vaccino offre una protezione adeguata per neutralizzare il virus e che l’immunogenicità di una singola dose rimane elevata anche 10 anni dopo la vaccinazione.
  • Screening: il 70% delle donne è stato sottoposto a screening utilizzando un test ad alte prestazioni entro i 35 anni e di nuovo entro i 45 anni
  • Trattamento: il 90% delle donne con tumore precanceroso è stato trattato e il 90% delle donne con tumore invasivo è stato gestito

Questi obiettivi dovranno essere raggiunti entro il 2030 se si vuole intraprendere il percorso verso l’eliminazione del cancro alla cervice uterina entro la fine di questo secolo, intensificando in particolar modo i programmi di screening ed espandendo l’accesso alle cure a prezzi accessibili.

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CE: approvato il programma di lavoro EU4Health 2024

Il 05 dicembre la Commissione europea ha adottato il programma di lavoro di EU4Health per il 2024, finalizzato a realizzare le principali priorità della politica sanitaria dell’UE della salute. Il bilancio di 752,4 milioni di € sarà destinato allo sviluppo del programma, fornendo fondi per affrontare questioni sanitarie cruciali in tutta l’UE.

L’obiettivo primario è migliorare la preparazione dell’Unione alle crisi, attraverso l’impiego dell’Autorità europea per la preparazione e risposta alle emergenze sanitarie (HERA) e la gestione di sfide come quelle derivanti dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Inoltre, si promuoverà la diffusione di iniziative digitali chiave, come lo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS), mirato a sfruttare i dati sanitari digitali per migliorare l’assistenza dei pazienti in tutta l’UE.

Il bilancio del 2024 contribuirà anche a rafforzare la resilienza dell’UE contro le minacce transfrontaliere per la salute e ad implementare la strategia farmaceutica per l’Europa e il piano europeo di lotta contro il cancro.

Infine, per rafforzare il ruolo fondamentale delle organizzazioni civili nell’attuazione delle politiche sanitarie dell’UE, il programma EU4Health continuerà a erogare sovvenzioni di funzionamento per 9 milioni di € nel 2024 e pubblicherà un invito a concludere accordi quadro di partenariato per il periodo 2025-2026.

Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato che l’adozione odierna di EU4Health segna un passo avanti significativo per un’Unione europea della salute più forte e conferma che la politica sanitaria rimane una priorità. Kyriakides ha sottolineato l’importante ruolo della società civile, confermando il sostegno attraverso sovvenzioni di funzionamento e inviti per accordi quadro di partenariato.

 

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CE: Il Piano europeo per la lotta contro il cancro

Il piano europeo per la lotta contro il cancro è la risposta della Commissione Europea per contrastare l’incidenza dei tumori ed invertire la tendenza verso un’Unione Europea della Salute che sia forte, sicura, preparata e resiliente.

Soltanto nel 2020 sono stati 2,7 milioni i casi di cancro diagnosticati nell’UE che hanno portato 1,3 milioni di persone, tra cui oltre 2.000 giovani, a perdere la vita. Inoltre, le statistiche mostrano che senza un’azione decisiva, i casi diagnosticati di cancro nell’UE sono destinati ad aumentare fino al 24% entro il 2035 .

L’azione del Piano consentirà di aumentare la qualità e il numero di screening, coprendo più gruppi target e quindi più tipologie e quantità di tumori. Inoltre, la Commissione sta aiutando i paesi dell’UE a garantire che al 90% della popolazione dell’UE avente diritto venga offerto lo screening per il cancro al seno, alla cervice e al colon-retto entro il 2025 lanciando anche una campagna dedicata #GetScreenedEU. Infatti, quasi il 40% dei casi di cancro può essere prevenuto attraverso strategie efficaci di prevenzione che possono evitare la malattia, salvare vite umane e ridurre le sofferenze.

I PROGETTI PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO

A tal proposito, molti sono i progetti volti alla prevenzione. Un’ampia gamma di questi è gestita nell’ambito del programma EU4Health, il quarto e il più grande dei programmi sanitari dell’UE, e da HaDEA (per conoscere i progetti gestiti da HaDEA, cliccare QUI).

Il piano europeo di lotta contro il cancro disporrà di 4 miliardi di euro di finanziamenti, compresi 1,25 miliardi provenienti proprio da EU4Health.

Di seguito 10 progetti dedicati al miglioramento della diagnosi e del trattamento del cancro:

  1. JACraNE: mira a istituire una rete europea di centri nazionali oncologici completi (CCC) per migliorare l’accesso a cure oncologiche complete riducendo le disparità in tutta l’UE.
  2. JANE: ha l’obiettivo di aprire la strada alla creazione di sette reti di competenze (NoE) dell’UE nel campo del cancro, promuovendo relazioni coordinate all’interno della comunità oncologica europea. L’azione mira a trovare soluzioni che consentano ai pazienti di beneficiare di maggiori conoscenze e competenze e di servizi sanitari più accessibili.
  3. UE-CanIneq: sostiene il Registro europeo delle disuguaglianze contro il cancro mappando le disparità e le disuguaglianze tra i paesi e le regioni dell’UE con particolare attenzione alle disuguaglianze socioeconomiche.
  4. CAN.HEAL: lavora per sviluppare un approccio integrato per migliorare l’accesso degli individui, dei malati di cancro e dei sopravvissuti alla prevenzione, alla diagnosi e al trattamento del cancro attraverso la medicina personalizzata.
  5. CHIP-AML22: implementa la diagnosi genetica avanzata e trattamenti mirati per i bambini affetti da leucemia mieloide acuta (LMA).
  6. PCM4EU: si avvale dell’esperienza di partner di 15 paesi dell’UE per promuovere la medicina personalizzata contro il cancro (PCM) e migliorare i tassi di sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti affetti da cancro nell’UE.
  7. NEWROAD: mira a creare una piattaforma aperta e collaborativa per riutilizzare i farmaci in oncologia, attingendo ai dati forniti da istituzioni sanitarie e aziende farmaceutiche.
  8. I-Violin: si concentra sullo snellimento e sulla standardizzazione delle procedure di imaging oncologico (diagnostica per immagini) in tutta Europa, basandosi sugli strumenti sviluppati in altri progetti finanziati dall’UE e garantendo la loro ampia adozione.
  9. BEACON: L’obiettivo è quello di mappare i dati oncologici in tutta l’UE per aiutare le parti interessate a prendere decisioni sanitarie e per comprendere meglio le disparità nella cura del cancro all’interno dell’UE.
  10. INTERACT-EUROPE: sta sviluppando un nuovo approccio alla formazione oncologica inter-specialistica in chirurgia, oncologia medica, radioterapia e infermieristica oncologica, che sarà accessibile a qualsiasi centro oncologico nell’UE.

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Tumori ematologici: accessibilità a cure innovative e più dati

I tumori ematologici, noti anche come tumori del sangue, sono tumori complessi che si sviluppano dalle cellule del sangue. Esistono tre tipi principali di cancro del sangue: leucemia, mieloma e linfoma.

Ogni cancro richiede un trattamento diverso e cure specifiche, e la mancanza di dati disponibili sui tumori del sangue provoca un ostacolo alla cura dei pazienti, alla diagnosi precoce della malattia e alla ricerca di trattamenti innovativi.

Le associazioni di pazienti affetti di cancro ematologico affermano che il percorso di cura risente fortemente dell’assenza di dati e della difficoltà di accesso agli studi clinici innovativi, influendo così sulla qualità di vita dei pazienti stessi.

La situazione europea

Secondo la Commissione Europea, a 2,7 milioni di persone nell’Unione Europea è stato diagnosticato un cancro nel 2020, e 1,3 milioni sono morte a causa della malattia. Per quanto riguarda specificamente i tumori del sangue, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2020 si sono verificati 320.000 nuovi casi in Europa. Inoltre, secondo le previsioni della CE, i casi di cancro sono destinati ad aumentare di quasi il 25% entro il 2035, diventando la prima causa di morte nell’Unione.

Se ci fosse più consapevolezza da parte dei pazienti sui sintomi dei tumori del sangue, molti di questi potrebbero essere riconosciuti e iniziando prima il trattamento, si potrebbe potenzialmente salvare molte vite. Ecco perchè è necessario l’accesso a maggiori informazioni e ad una migliore comprensione della malattia.

Il piano della CE: implementare il BECA e l’EHDS

Per combattere il cancro in Europa, nel febbraio 2021 la Commissione europea ha presentato il Piano europeo di lotta contro il cancro, noto anche come BECA (Europe’s Beating Cancer Plan), che è sostenuto da 4 miliardi di euro di finanziamenti, di cui 1,25 miliardi di euro provenienti dal programma EU4Health. Il BECA comprende le reti di riferimento europee (European Reference Networks – ERN) che si concentrano specificamente sui dati disponibili sulla malattia, punto accolto con favore dalle associazioni dei pazienti.

Inoltre, il futuro Spazio europeo dei dati sanitari (EHDS) mira ad aumentare la condivisione dei dati sanitari tra gli Stati membri. I dati scambiati includeranno, ad esempio, informazioni sui pazienti o risultati di studi clinici condotti in diversi paesi dell’UE.

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