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Osservatorio europeo: un policy brief per colmare il divario digitale in sanità

L’Osservatorio europeo sui sistemi e le politiche sanitarie ha pubblicato un nuovo Policy Brief dedicato al divario digitale nella sanità, con un’analisi delle competenze digitali essenziali per i professionisti della salute e delle opportunità formative disponibili nei Paesi dell’Unione europea.

Nell’ambito del progetto BeWell, il documento evidenzia carenze significative nell’offerta formativa, in particolare per alcune categorie professionali e in ambiti avanzati come intelligenza artificiale, robotica e genomica. Tra i principali ostacoli figurano l’accessibilità limitata ai corsi, la carenza di formazione in lingua locale e la mancanza di integrazione delle competenze digitali nei percorsi educativi obbligatori.

Il focus e le soluzioni del Policy Brief dell’Osservatorio

Il Policy Brief propone una serie di interventi per potenziare le capacità digitali della forza lavoro sanitaria: strategie nazionali mirate, aggiornamento dei curricula, investimenti dedicati, cooperazione intersettoriale, creazione di nuovi profili professionali e integrazione della formazione digitale nella pratica quotidiana.

Il documento sottolinea inoltre l’importanza di un aggiornamento costante dei quadri di competenze e dei programmi formativi, affinché rispecchino l’evoluzione rapida delle tecnologie digitali e siano adeguati ai diversi contesti sanitari, ai profili professionali coinvolti e alle specificità nazionali e regionali.

Per colmare il divario esistente, è necessario un approccio sistemico che combini infrastrutture tecnologiche adeguate, leadership istituzionale, risorse finanziarie stabili e una forte integrazione tra i settori della salute e dell’istruzione.

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Pubblicato il Report di Mario Draghi sul futuro della competitività europea

Lo scorso 9 settembre è stato pubblicato il Rapporto di Mario Draghi “The future of European competitiveness” sull’innovazione e la competitività future europee.

Lo studio, richiesto dalla presidente della Commissione europea Von der Leyen per comprendere il futuro del continente europeo in termini di innovazione e competitività, esamina le sfide che l’industria e le aziende devono affrontare nel mercato, esortando i Paesi Membri e le istituzioni comunitarie a maggiore coordinamento.

il Rapporto di Mario Draghi “The future of European competitiveness”

Il report propone tre azioni chiave per rispondere alle sfide di contesto:

1. colmare il divario di innovazione con USA e Cina, soprattutto sulle tecnologie avanzate
2. attuare un piano congiunto europeo per la decarbonizzazione e la competitività
3. aumentare la sicurezza e ridurre le dipendenze strategiche

L’ex presidente della BCE Christine Lagarde sottolinea che all’economia Europea serve una forte svolta e ulteriori investimenti. Il rapporto evidenzia l’urgenza di armonizzare e semplificare le pratiche esistenti e di investire nelle infrastrutture per migliorare l’ecosistema frammentato delle scienze della vita nell’UE.

Infine, il documento di Draghi riflette anche l’appello dell’industria farmaceutica basata sulla ricerca di concentrarsi su politiche più coerenti e di sostegno, necessarie a prevenire l’erosione ulteriore del settore. Negli ultimi due decenni, la quota dell’Europa negli investimenti globali in ricerca e sviluppo è infatti scesa di un quarto.

Il documento si divide in dieci aree (tra cui la farmaceutica) analizzate nel loro stato attuale (deficitario) e accompagnate da una serie di raccomandazioni per affrontare queste sfide, dando priorità alla massimizzazione dell’impatto dello Spazio europeo dei dati sanitari, alla semplificazione delle sperimentazioni multinazionali all’interno dell’UE, alla stesura di linee guida sull’uso dell’intelligenza artificiale e al miglioramento della prevedibilità aziendale. Inoltre, chiede maggiori investimenti pubblici e privati in R&S e allo sviluppo di partnership strategiche internazionali nel settore farmaceutico.

Negli ultimi anni, il settore farmaceutico dell’Unione Europea ha visto una diminuzione della sua influenza globale, affrontando sfide significative legate a investimenti insufficienti in ricerca e innovazione (R&I) e alla frammentazione normativa.

I risultati del rapporto contribuiranno al lavoro della Commissione su un nuovo piano per la prosperità sostenibile e la competitività dell’Europa. E in particolare, allo sviluppo del nuovo Clean Industrial Deal per industrie competitive e posti di lavoro di qualità, che sarà presentato nei primi 100 giorni del nuovo mandato della Commissione.

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DOCUMENTI UTILI

Il futuro della competitività europea – Una strategia di competitività per l’Europa

Il futuro della competitività europea – Analisi approfondita e raccomandazioni

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Pubblicata la versione completa del parere di ERAC sul prossimo FP10

È stato pubblicata la versione completa del parere sul prossimo Programma quadro FP10. Il documento è stato redatto da una speciale task force parte dello European Research Area and Innovation Committee (ERAC), che comprende rappresentanti degli Stati membri e membri della Commissione europea.

Il documento intende contribuire alle deliberazioni sul futuro orientamento del Programma quadro di ricerca e innovazione dell’Unione europea.

Il parere sul prossimo Programma quadro FP10
  • Il parere raccomanda di semplificare e snellire la struttura del II Pilastro, affermando che le attuali strutture a cluster, in cui le grandi unità includono temi molto diversi, impediscono un approccio gestionale efficiente e creano un inutile ostacolo per i partecipanti. Viene inoltre chiesta una maggiore semplificazione per i richiedenti di sovvenzioni, che secondo il parere dovrebbe essere una priorità fondamentale del nuovo programma.
  • La task force ha affermato che occorre valutare il valore aggiunto delle misure di allargamento volte a colmare il divario est-ovest nelle capacità di ricerca, e dello European Institute of Innovation and Technology (EIT).
  • Spicca una visione positiva dell’European Research Council (ERC) e delle azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA), per il loro ruolo prezioso nel sostenere lo sviluppo della carriera e la ricerca bottom-up e innovativa.
  • La task force dell’ERAC suggerisce di spostare fuori dal Programma Quadro le EU Missions, dato che il raggiungimento degli obiettivi delle Missioni richiede più di quanto il nuovo programma possa affrontare da solo e va oltre le attività di R&I.
  • Il FP10 dovrebbe fare scelte più strategiche e prevedere una maggiore consultazione degli Stati membri e delle parti interessate.
  • Viene riconosciuto il ruolo chiave svolto dalle PMI nel promuovere l’innovazione. Pertanto, si avanza la possibilità di ridurre il contributo finanziario richiesto alle PMI, che attualmente è del 50% in alcuni partenariati di Horizon Europe.
  • Un’altra priorità fondamentale è un approccio a livello continentale e un processo di associazione più rapido per i Paesi limitrofi che condividono i valori dell’UE, per dare impulso alla ricerca e all’innovazione europea nel suo complesso.

Per visualizzare la versione completa del parere sul prossimo Programma quadro FP10 si prega di cliccare sopra al seguente LINK.

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