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Commissaria Kyriakides: dichiarazione in occasione della Settimana europea contro il cancro

In occasione dell’inizio della Settimana europea contro il cancro, celebrata dal 25 al 31 maggio, la Commissaria Stella Kyriakides ha voluto ricordare alcuni dei progressi compiuti negli ultimi anni attraverso le azioni europee dedicate alla lotta contro il cancro.

Con il sostegno di un finanziamento di 4 miliardi di euro, abbiamo lanciato un numero record di progetti, azioni e iniziative che affrontano ogni fase di questa malattia, dalla prevenzione alla diagnosi precoce e al trattamento, nonché alla qualità della vita. Ciò include decine di progetti sostenuti dal programma EU4Health che riuniscono le competenze di tutta l’UE. Sono fiduciosa che queste azioni abbiano un grande potenziale per apportare un cambiamento reale. Prevenire è meglio che curare”.

“Purtroppo – ha sottolineato la commissaria – persistono forti disuguaglianze nell’esposizione ai fattori di rischio, che colpiscono in particolare coloro che provengono da contesti socioeconomici più bassi. Con la revisione del Codice europeo contro il cancro, vogliamo garantire che i riscontri più recenti della scienza siano incorporati nelle raccomandazioni e negli orientamenti rivolti alle persone. Il nuovo approccio dell’UE allo screening del cancro ha fatto passi da gigante nella diagnosi precoce, oltre alla campagna di sensibilizzazione #GetScreenedEU”.

Inoltre, la campagna di sensibilizzazione per lo screening, verrà rafforzato dalle attività della Joint Action EUCanScreen sull’attuazione di programmi di screening del cancro, finanziata con oltre 30 milioni di euro.

 

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CPE: 5 webinar per ridurre le disuguaglianze nella cura del cancro

Cancer Patients Europe (CPE), organizzazione che ha come missione principale quella di rappresentare e dare voce ai pazienti oncologici e ai sopravvissuti al cancro, sostenendo le loro esigenze e i loro diritti in ogni fase del loro percorso, organizza tra il 27 e il 31 maggio una serie di webinar giornalieri di 45 minuti che tratteranno i passi da compiere per ridurre le disuguaglianze nella cura del cancro in Europa.

I 5 WEBINAR CPE

L’evento sarà un’occasione per far avanzare la discussione sulle disparità sanitarie e identificare risultati attuabili e mira ad innescare un dialogo significativo tra i diversi gruppi di stakeholder ed a identificare le priorità immediate nel periodo precedente alle elezioni europee e oltre. I webinar saranno così suddivisi:

  • 27 maggio – Prevenzione e diagnosi precoce.
  • 28 maggio – Diagnosi innovativa e diagnosi accurata.
  • 29 maggio – Innovazione nel trattamento.
  • 30 maggio – Sopravvivenza.
  • 31 maggio – Cessazione del fumo, un passo verso un ambiente senza cancro.

 

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14 marzo: Giornata mondiale del rene

La Giornata Mondiale del Rene si svolge ogni anno e si fa promotrice di una campagna di sensibilizzazione globale volta ad aumentare la consapevolezza dell’importanza dei nostri reni.

In tutto il mondo si contano molte centinaia di eventi: dall’Argentina alla Malesia, dal Giappone all’Italia. Tutto ciò, per creare consapevolezza. Consapevolezza per assumere comportamenti preventivi, consapevolezza dei fattori di rischio, consapevolezza su come vivere con una malattia renale.

CONSAPEVOLEZZA per Promuovere un accesso equo alle cure e una pratica terapeutica ottimale

Si stima che la malattia renale cronica (MRC) colpisca più di 850 milioni di persone in tutto il mondo provocando oltre 3,1 milioni di morti nel 2019. Attualmente, le malattie renali rappresentano l’ottava causa di morte, e, se non affrontate, si prevede diventeranno la quinta causa principale di abbassamento dell’aspettativa di vita entro il 2040. Negli ultimi tre decenni, gli sforzi per il trattamento della MRC si sono concentrati sulla preparazione e la fornitura di terapie sostitutive del rene.

Le recenti scoperte terapeutiche offrono opportunità senza precedenti per prevenire o ritardare le malattie e mitigarne le complicanze, come le malattie cardiovascolari e l’insufficienza renale, prolungando in definitiva la qualità e la quantità della vita delle persone affette da MRC.

Sebbene queste nuove terapie dovrebbero essere universalmente accessibili a tutti i pazienti, in ogni Paese e contesto, ostacoli come la mancanza di consapevolezza della MRC, l’insufficiente conoscenza o fiducia nelle nuove strategie terapeutiche, la carenza di specialisti in malattia renale e i costi di trattamento contribuiscono a profonde disparità nell’accesso ai trattamenti. In particolare nei Paesi a basso e medio reddito, ma anche in alcuni contesti ad alto reddito.

Queste disuguaglianze sottolineano la necessità di spostare l’attenzione verso la consapevolezza della MRC e lo sviluppo delle capacità del personale sanitario.

Per ottenere una cura renale ottimale è necessario un superamento delle barriere a più livelli, tenendo conto delle differenze contestuali tra le regioni del mondo. Tali differenze includono lacune nella diagnosi precoce, mancanza di assistenza sanitaria o copertura assicurativa universale, scarsa consapevolezza tra gli operatori sanitari e sfide relative al costo e all’accessibilità dei farmaci.

È quindi necessario un approccio globale e multilivello al fine di migliorare la cura dei reni e di ottimizzare la pratica terapeutica in tutto il mondo.

  • Politiche sanitarie – La prevenzione primaria e secondaria della MRC richiede politiche sanitarie mirate che integrino olisticamente la cura dei reni nei programmi sanitari esistenti garantendone finanziamenti e che diffondano le conoscenze sulla salute renale al pubblico e al personale sanitario. Per prevenire la MRC o la sua progressione, dovrebbe essere implementato un accesso equo allo screening delle malattie renali e agli strumenti per la diagnosi precoce e l’accesso sostenibile a trattamenti di qualità.
  • Disponibilità di assistenza sanitaria – Una cura dei reni non ottimale è il risultato di una focalizzazione politica limitata, di un’istruzione inadeguata del paziente e degli operatori sanitari, della mancanza di risorse per cure di alta qualità e di un accesso limitato a farmaci a prezzi accessibili. Per attuare strategie con successo, è essenziale adottare un approccio globale, centrato sul paziente ed orientato a livello locale per identificare e superare ciò che ostacola una cura renale di alta qualità.
  • Operatori sanitari – per affrontare la carenza di operatori sanitari di base e di specialisti in Nefrologia è necessario migliorare la formazione, ridurre al minimo la perdita di operatori sanitari e sviluppare capacità tra gli stessi, compresi medici di base, infermieri e operatori sanitari di comunità. La formazione su uno screening appropriato della MRC e l’adesione alle raccomandazioni delle linee guida di pratica clinica sono fondamentali affinché possano essere implementate con successo delle strategie di trattamento efficaci e sicure. L’adesione all’innovazione scientifica e l’utilizzo di strumenti farmacologici e non farmacologici per il trattamento della MRC, nonché la promozione di una comunicazione efficace e l’empatia tra i professionisti avrebbero un notevole impatto sul benessere dei pazienti.
  • Rafforzare i pazienti e le comunità – A livello globale, i pazienti hanno difficoltà ad accedere alle cure e ai farmaci a causa dei costi elevati e della disinformazione, fattori che influiscono sui loro comportamenti sanitari e sulla loro adesione. Aumentare la consapevolezza sui fattori di rischio della MRC come il diabete, l’ipertensione e l’obesità, migliorare l’alfabetizzazione sanitaria sulla scelta di stili di vita sani, sulla cura di sé e promuovere l’adesione a lungo termine alle strategie di trattamento può portare grandi benefici soprattutto se iniziata precocemente e mantenuta costantemente. Coinvolgere i pazienti nelle organizzazioni di sostegno e nelle comunità locali consentirà loro di prendere decisioni informate e di migliorare la propria salute.

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Gennaio: mese della sensibilizzazione sul cancro cervicale

Gennaio è il mese della sensibilizzazione sul cancro della cervice uterina e l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) lo vuole celebrare promuovendo gli strumenti disponibili per raggiungere l’eliminazione di questa malattia entro la fine di questo secolo.

Il cancro cervicale è una delle forme di cancro più prevenibili e curabili. La causa principale è l’infezione persistente da tipi ad alto rischio di papillomavirus umano (HPV), una famiglia estremamente comune di virus che si trasmette attraverso il contatto sessuale.

Tuttavia, nel 2020 sono stati 604.000 i casi di donne alle quali è stato diagnosticato un cancro alla cervice e 342.000 decessi a causa della malattia; la maggior parte di questi casi e decessi (~90% per entrambi) si sono verificati nei paesi a basso e medio reddito.

Per eliminare il cancro della cervice tutti i paesi devono raggiungere e mantenere un tasso di incidenza inferiore a 4 nuovi casi di cancro della cervice ogni 100.000 donne all’anno. Il raggiungimento di tale obiettivo si basa su tre pilastri chiave e sui relativi obiettivi corrispondenti:

  • Vaccinazione: 90% delle ragazze completamente vaccinate con il vaccino HPV entro i 15 anni. A tal proposito, gli scienziati della IARC e collaboratori stanno conducendo uno studio sulla risposta immunitaria a diverse di dosi di vaccino HPV. Grazie a queste valutazioni, è noto che una singola dose di vaccino offre una protezione adeguata per neutralizzare il virus e che l’immunogenicità di una singola dose rimane elevata anche 10 anni dopo la vaccinazione.
  • Screening: il 70% delle donne è stato sottoposto a screening utilizzando un test ad alte prestazioni entro i 35 anni e di nuovo entro i 45 anni
  • Trattamento: il 90% delle donne con tumore precanceroso è stato trattato e il 90% delle donne con tumore invasivo è stato gestito

Questi obiettivi dovranno essere raggiunti entro il 2030 se si vuole intraprendere il percorso verso l’eliminazione del cancro alla cervice uterina entro la fine di questo secolo, intensificando in particolar modo i programmi di screening ed espandendo l’accesso alle cure a prezzi accessibili.

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29 ottobre: giornata mondiale Psoriasi

Il 29 ottobre segna la Giornata Mondiale della Psoriasi, una patologia che affligge circa il 2-3% della popolazione mondiale, caratterizzata non solo da sintomi fisici, ma spesso anche da notevoli impatti psicologici dovuti all’aspetto estetico delle sue manifestazioni. Tuttavia, il lato più subdolo della psoriasi emerge quando, in circa il 30% dei casi, i pazienti sviluppano l’artrite psoriasica, una condizione altamente distruttiva che richiede intervento immediato sin dai primi sintomi.

La Psoriasi: Una Malattia dalla Presentazione Variabile

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle di origine autoimmune che si manifesta attraverso chiazze gonfie, rosse e squamose sulla pelle. Questi segni tipicamente si presentano sulla parte esterna dei gomiti, delle ginocchia e del cuoio capelluto, ma possono verificarsi in qualsiasi parte del corpo. In Italia, oltre 2 milioni di persone sono colpite da questa condizione.

La giornata mondiale 2023 tra Sensibilizzazione e Accessibilità ai trattamenti

La Giornata Mondiale della Psoriasi, istituita nel 2004 dall’International Federation of Psoriasis Associations (IFPA) e patrocinata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e di migliorare l’accesso ai trattamenti e alle cure. Questo evento annuale offre una piattaforma per discutere le sfide e i progressi nella gestione della psoriasi e per promuovere una maggiore comprensione di questa malattia. Il tema di quest’anno è l’accesso a tutti a cure di qualità, a prescindere dalla provenienza geografica.

Un Approccio Interdisciplinare per Affrontare la Psoriasi

La psoriasi richiede un approccio interdisciplinare che coinvolge dermatologi, reumatologi e professionisti della salute mentale. È fondamentale fornire ai pazienti non solo trattamenti efficaci per le manifestazioni cutanee, ma anche supporto per affrontare l’impatto psicologico di questa malattia.

La Giornata Mondiale della Psoriasi è un’opportunità per mettere in luce queste sfide e celebrare i successi nella gestione di questa complessa malattia cutanea. Promuovendo la consapevolezza e la comprensione, è possibile cooperare al fine di migliorare la vita dei milioni di persone colpite dalla psoriasi e continuare a cercare nuove soluzioni per una gestione più efficace di questa patologia.

 

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Diabete e cuore: dall’ESC di Amsterdam pronte nuove linee guida

Le recenti linee guida sulle malattie cardiovascolari per le persone affette da diabete, pubblicate in occasione del Congresso ESC (Società europea di Cardiologia) svoltosi ad Amsterdam nello scorso agosto, si propongono di valutare e sintetizzare le attuali evidenze scientifiche concernenti la stratificazione del rischio cardiovascolare, lo screening, la diagnosi e il trattamento. L’obiettivo principale dell’iniziativa è di fornire agli operatori sanitari il supporto necessario per individuare il miglior approccio diagnostico o terapeutico per combattere e prevenire tali patologie.

Si stima che tra il 25% e il 40% dei pazienti con patologie cardiovascolari sia affetto diabete non diagnosticato. Inoltre, quest’ultimo rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di malattie renali croniche (Irc), che a sua volta peggiorano la funzione cardiaca.

L’app dell’esc per valutare il rischio cardiovascolare negli individui con diabete

Gli esperti dell’ESC hanno sviluppato un algoritmo disponibile attraverso una applicazione, denominata Score2-Diabetes, che permette di valutare il rischio cardiovascolare negli individui con diabete che tuttavia non presentano ancora segni clinici manifesti di patologia cardiovascolare. Il fine è individuare i pazienti ad alto rischio, sui qualiè necessario intraprendere immediatamente misure di massima prevenzione, correggendo stili di vita e inserendo la terapia più adeguata.

Raggiungere una “gestione” adeguata dell’insufficienza cardiaca rappresenta uno degli obiettivi più cruciali, dato che i pazienti affetti da diabete presentano un rischio da due a quattro volte superiore rispetto a coloro che non ne sono affetti.

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