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AIFA: nuovo bando 2025 per la ricerca indipendente sulle malattie rare

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha annunciato l’approvazione del nuovo bando di ricerca indipendente per il 2025, interamente dedicato alle malattie rare.

L’attenzione sarà rivolta alle patologie a bassa incidenza, che spesso non attraggono investimenti commerciali significativi, e l’obiettivo principale sarà pertanto quello di sviluppare terapie farmacologiche efficaci per le malattie rare, migliorando la salute e la qualità di vita dei pazienti.

il nuovo bando AIFA di ricerca indipendente 2025 dedicato alle malattie rare

Il bando, deliberato dal Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia, prevede un finanziamento complessivo di 10 milioni di euro.

Le aree di intervento rispecchiano le priorità del Piano nazionale malattie rare 2023-2026, ponendo l’accento su innovazione terapeutica, medicina personalizzata, e integrazione tra ricerca clinica e bisogni assistenziali. Nello specifico, il bando AIFA riguarderà due principali linee di ricerca:

  • Studi preclinici e clinici finalizzati allo sviluppo di terapie farmacologiche per patologie prive di trattamenti specifici, inclusi progetti di riposizionamento di farmaci esistenti per nuove indicazioni terapeutiche nelle malattie rare;
  • studi preclinici e clinici mirati allo sviluppo di farmaci orfani derivati dal plasma.

Il bando sarà pubblicato a giugno nella sezione dedicata alla ricerca indipendente del sito AIFA.

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Commissione UE: lanciata CPMS 2.0 per la gestione delle malattie rare

La Commissione Europea ha annunciato il lancio del Clinical Patient Management System 2.0 (CPMS 2.0), una piattaforma informatica avanzata che mira a rafforzare la collaborazione transfrontaliera nella diagnosi e nel trattamento delle malattie rare e complesse.

Il CPMS 2.0 rappresenta un passo avanti significativo nel supporto alle Reti di Riferimento Europee (ERN), migliorando l’accesso a cure specialistiche in tutta l’Unione Europea.

la nuova piattaforma CPMS 2.0

Finanziata dal programma EU4Health, la nuova piattaforma incentrata sul paziente sostituisce il sistema originale lanciato nel 2017 Clinical Patient Management System (CPMS). CPMS 2.0 è progettata per facilitare discussioni multidisciplinari a distanza, offrendo uno spazio sicuro e conforme al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) per la condivisione di casi complessi tra specialisti di diversi Stati membri.

Tra le principali innovazioni del CPMS 2.0:

  • Focus sul paziente: La piattaforma è ottimizzata per garantire un’esperienza centrata sulle necessità del paziente.
  • Open source: Il codice sarà reso disponibile, aprendo opportunità per sviluppare piattaforme nazionali dedicate, potenzialmente estendibili anche a malattie non rare.
  • Collaborazione online: Grazie al supporto per consultazioni a distanza, si riduce la necessità di trasferimenti fisici dei pazienti, garantendo maggiore accesso a cure di alta qualità.

Le Reti di Riferimento Europee (ERN) coinvolgono centri di competenza specializzati in tutta l’UE e in Norvegia, unendo le forze per affrontare malattie rare, a bassa prevalenza e complesse. La nuova piattaforma CPMS 2.0 rafforza ulteriormente questa rete, facilitando il coordinamento medico e garantendo cure migliori a livello transfrontaliero.

Il codice della piattaforma sarà rilasciato come open source, aprendo la strada a future piattaforme nazionali, che potranno essere estese anche a malattie non rare. Per la prima volta nell’UE, sarà disponibile gratuitamente una solida base per lo sviluppo di sistemi informatici simili a livello nazionale, consentendo discussioni online a distanza tra gli operatori sanitari e riducendo ulteriormente la necessità di spostamenti dei pazienti.

 

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Rare Disease Moonshot: un’iniziativa europea per affrontare le malattie rare

L’Unione Europea ha lanciato il progetto Rare Disease Moonshot, un’iniziativa innovativa che mira a trasformare l’approccio alle malattie rare, colmando le lacune nella ricerca, nell’innovazione e nell’assistenza ai pazienti. Coordinato da un consorzio internazionale di esperti, il progetto si propone di promuovere collaborazioni interdisciplinari e di implementare soluzioni sostenibili per migliorare la vita di milioni di persone affette da malattie rare in Europa e nel mondo.

Lanciato nel dicembre 2022, il Progetto è frutto della collaborazione tra sette organizzazioni: Critical Path Institute (C-Path), European Confederation of Pharmaceutical Entrepreneurs (EUCOPE), European Clinical Research Infrastructure Network (ECRIN), EuropaBio, EURORDIS-Rare Diseases Europe, European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA) ed European Infrastructure for Translational Medicine (EATRIS).

Questa coalizione mira a superare le barriere nella ricerca e nello sviluppo di trattamenti per le malattie rare e pediatriche, promuovendo partenariati pubblico-privati per accelerare l’innovazione e migliorare l’accesso alle cure per i pazienti. Rare Disease Moonshot si configura pertanto come un punto di svolta, affrontando le complesse sfide legate alla diagnosi, al trattamento e alla gestione delle malattie rare attraverso un approccio coordinato e inclusivo.

Inoltre, nel 2023 e 2024, sono stati avviati 11 nuovi progetti finanziati dal programma Horizon Europe, focalizzati su nuove terapie per le malattie rare, contribuendo agli obiettivi del Rare Disease Moonshot.

Obiettivi principali e approccio strategico del progetto Rare Disease Moonshot

Grazie a una strategia basata sulla collaborazione tra scienziati, medici, aziende farmaceutiche, istituzioni e associazioni dei pazienti, il progetto si propone di costruire un ecosistema sostenibile che possa garantire progressi tangibili nel settore delle malattie rare.

Rare Disease Moonshot si pone i seguenti obiettivi:

  • Sviluppare nuove tecnologie e strumenti per migliorare la diagnosi precoce delle malattie rare.
  • Creare una rete integrata di esperti, centri di ricerca e organizzazioni dei pazienti per condividere conoscenze e risorse.
  • Promuovere l’accesso equo ai trattamenti innovativi e alle cure personalizzate.
  • Rafforzare le capacità di raccolta e analisi dei dati, con un focus sull’uso responsabile dell’intelligenza artificiale.

Rare Disease Moonshot rappresenta un’opportunità importante per affrontare le disuguaglianze e i ritardi nell’assistenza sanitaria per le malattie rare, creando un impatto positivo e duraturo. L’iniziativa si pone inoltre come modello replicabile per altre aree della medicina, contribuendo a ridefinire gli standard di cura e a migliorare la qualità della vita dei pazienti.

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ERDERA: Joint Transnational Call 2025 Info Webinar

L’ European Rare Diseases Research Alliance (ERDERA) ha organizzato per il 17 dicembre 2024 un webinar riguardante il lancio ufficiale del Bando transnazionale congiunto 2025 per “Studi di terapia preclinica per le malattie rare con piccole molecole e prodotti biologici – sviluppo e convalida”.

Il webinar si propone di fornire informazioni generali sul bando, compresi gli obiettivi scientifici, gli aspetti amministrativi, i servizi di supporto e le strategie di coinvolgimento dei pazienti.

Sono inoltre previste due sessioni di domande e risposte.

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ERDERA: annunciata la call 2025 per curare malattie rare

Il 10 dicembre 2024 è prevista l’apertura della Joint Transnational Call 2025 della European Rare Diseases Research Alliance (ERDERA), bando rivolto allo sviluppo di terapie per malattie rare.

La Joint Transnational Call 2025 DI ERDERA

Il bando “Pre-clinical therapy studies for rare diseases using small molecules and biologicals – development and validation mira a promuovere partnership interdisciplinari e transnazionali volte a sviluppare terapie innovative per malattie rare. I progetti di ricerca dovranno concentrarsi su studi pre-clinici che utilizzano molecole o sostanze biologiche, inclusi lo sviluppo di terapie innovative, la scoperta di biomarcatori per l’efficacia delle terapie, o la validazione di studi pre-clinici già esistenti.

In particolare, i progetti idonei potranno riguardare:

  • lo sviluppo di terapie pre-cliniche con modelli cellulari, organoidi o animali;
  • l’identificazione di biomarcatori correlati all’efficacia terapeutica;
  • studi pre-clinici di prova di concetto che dimostrino l’attività farmacologica e i dati di sicurezza.

Possono partecipare team di ricerca europei e internazionali.

Il processo di selezione seguirà due fasi:

  • 13 febbraio 2025: scadenza per la presentazione delle pre-proposte.
  • 9 luglio 2025: scadenza per la presentazione delle proposte complete.

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Nasce ERDERA, nuovo partenariato di Horizon Europe per le malattie rare

L’UE ha dato vita, con Horizon Europe, a ERDERA, un progetto ambizioso nel campo della ricerca scientifica che si concentrerà sulle malattie rare. L’iniziativa, frutto di una collaborazione tra numerosi partner a livello europeo, mira a potenziare lo sviluppo di nuove soluzioni terapeutiche per malattie che colpiscono una parte ridotta della popolazione, ma che rappresentano una sfida significativa per il sistema sanitario.

L’obiettivo di ERDERA e il mondo delle malattie rare

Le malattie rare sono spesso trascurate dalla ricerca tradizionale a causa della loro bassa incidenza, ma per chi ne è affetto rappresentano un problema grave e invalidante. Con la nascita di ERDERA, Horizon Europe vuole colmare questa lacuna, favorendo la cooperazione tra paesi, enti di ricerca, industrie farmaceutiche e istituzioni accademiche.

ERDERA si propone di fornire un ambiente strutturato e collaborativo che permetta una rapida evoluzione della conoscenza scientifica in questo settore. Tra gli obiettivi principali vi è l’accelerazione dei processi di ricerca e sviluppo, grazie anche all’adozione di nuove tecnologie e al miglioramento delle reti di comunicazione tra i ricercatori.

Infine, ERDERA mira a potenziare la cooperazione internazionale, rafforzando le reti cliniche e promuovendo la ricerca multidisciplinare, facilitando l’accesso a diagnosi tempestive e trattamenti efficaci per malattie spesso sottovalutate. Particolare enfasi verrà posta sullo sviluppo di terapie innovative e sull’adozione di approcci moderni, come la medicina personalizzata.

Il progetto si impegna inoltre a semplificare la condivisione dei dati e a promuovere la standardizzazione nella ricerca, migliorando la collaborazione tra vari attori, dai ricercatori agli operatori sanitari.

 

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Commissione UE: pubblicate le linee guida per i Dispositivi medici orfani

La Commissione Europea ha pubblicato una guida per valutare clinicamente i dispositivi medici orfani. Tale iniziativa fornisce i criteri che stabiliscono quando un dispositivo medico possa essere considerato “orfano” ai sensi della normativa, ed è frutto di un lavoro congiunto di operatori sanitari, accademici, industria ed organismi preposti.

LE LINEE GUIDA PER I DISPOSITIVI MEDICI ORFANI

Lo scopo di queste linee guida è quello di incentivare gli organismi preposti ed i produttori a investire nei dispositivi medici orfani, attraverso anche la possibilità di potersi interfacciare con gruppi di esperti della EMA a riguardo. Ciò può accrescere l’attenzione e la trasformazione dei dispositivi medici in campi in cui ci sono poco pazienti e quindi spesso poco considerati.

Cosa sono i dispositivi medici orfani:

I dispositivi orfani sono strumenti medici o i loro accessori progettati per essere utilizzati in caso di malattie o condizioni che colpiscono solo un numero ridotto di persone ogni anno. Sono spesso impiegati per trattare malattie rare o condizioni mediche per le quali esistono poche opzioni di diagnosi o trattamento. Questi dispositivi possono essere fondamentali per rispondere a necessità mediche che altrimenti rimarrebbero insoddisfatte.

 

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ERN: HaDEA firma le sovvenzioni fino al 2027

HaDEA, l’agenzia esecutiva per la salute e il digitale dell’Unione Europea, ha recentemente firmato un accordo per estendere il finanziamento agli ERN – European Reference Networks, nell’ambito del programma EU4Health.

L’accordo prevede sovvenzioni ai 24 ERN per un totale di €77 milioni, fondi che sono erogati nel periodo che va da ottobre 2023 a settembre 2027.

Cosa sono gli ERN – European Reference Networks

Nell’ambito delle malattie rare, ambito per cui è complesso sviluppare dei modelli di eccellenza in tutti i paesi dell’Unione Europea per via della carenza di casistiche e di fondi (si definisce malattia rara una patologia che colpisce meno di una persona ogni 3000), gli ERN sono dei network virtuali. Tale infrastruttura sanitaria mette insieme gli attori sociali che si occupano della salute dei malati rari all’interno del programma EU4Health.

Ciò ha consentito, sin dal 2017 in cui queste realtà sono state fondate, di poter migliorare la diagnosi, la cura e il trattamento di molteplici patologie rare. Si conta che al momento i 24 European Reference Networks mettano insieme più di 1600 reparti di eccellenza (specialised centres) in più di 380 strutture ospedaliere sparse in tutta Europa.

Questa impostazione consente di avere un approccio sistemico e strutturato nella gestione clinica dei pazienti, così da fornire cure specialistiche di qualità anche laddove non si disponesse di un team specializzato di qualità in tutte le patologie. Oltre all’investimento descritto, la Joint Action JARDIN si occupa specificatamente dell’integrazione delle ERN e della cura delle malattie rare nei sistemi sanitari nazionali.

 

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NextGenerationUE: finanziati 334 progetti di ricerca biomedica

Sono 334 i progetti di ricerca biomedica che potranno usufruire dei 312.339.610,91 euro di finanziamenti per la ricerca sanitaria, messi a disposizione dal Ministero della Salute con il secondo avviso pubblico del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR, pubblicato il 24 aprile 2023.

Grazie ai fondi europei messi a disposizione da NextGenerationUE, i progetti dei ricercatori che operano nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN) dovranno mirare ad assicurare lo sviluppo e la qualità delle prestazioni ai cittadini in tema di Malattie rare, Tumori rari, Malattie croniche non trasmissibili ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali (con approfondimento su Innovazione in campo diagnostico o Innovazione in campo terapeutico, nonché con approfondimento su Fattori di rischio e prevenzione o Eziopatogenesi e meccanismi di malattia) e Proof of Concept.

 

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Iniziative europee per la lotta alle malattie rare

Fino a 36 milioni di persone nell’UE sono affette da una malattia rara. Nell’UE esistono più di 6.000 malattie rare distinte. Quindi, mentre una malattia rara può colpire solo una manciata di pazienti, un’altra può toccare fino a 245.000 persone. Circa l’80% delle malattie rare è di origine genetica e, di queste, il 70% inizia già nell’infanzia.

CONTESTO UE

L’obiettivo strategico dell’UE per la lotta alle malattie rare è migliorare l’accesso dei pazienti alla diagnosi, alle informazioni e alle cure. L’UE contribuisce a mettere in comune le limitate risorse disponibili in tutta l’Unione, consentendo a pazienti e professionisti di condividere competenze e informazioni.

La risposta europea è caratterizzata da una combinazione di elementi chiave:

  • promuovere lo sviluppo di piani e strategie nazionali per le malattie rare;
  • creazione e sostegno di reti di riferimento europee;
  • sostegno per la definizione, la codifica e l’inventario delle malattie rare;
  • sostegno alla designazione e all’autorizzazione dei medicinali orfani;
  • costruzione e ampliamento la base di conoscenze anche attraverso la ricerca;
  • dare potere alle organizzazioni di pazienti.

In questo contesto, la Commissione europea si concentra su:

  • sostenere le politiche degli Stati membri;
  • sviluppare la cooperazione, il coordinamento e la regolamentazione a livello europeo;
  • migliorare il riconoscimento e la visibilità delle malattie rare.
EUROPEAN REFERENCE NETWORKS

Le reti di riferimento europee (ERN) sono reti virtuali che coinvolgono operatori sanitari in tutta Europa. Hanno lo scopo di facilitare la discussione su malattie e condizioni complesse e rare che richiedono un trattamento altamente specializzato.

Le ERN collaborano per rivedere la diagnosi e il trattamento dei pazienti attraverso gruppi consultivi “virtuali” di medici specialisti di diverse discipline, utilizzando una piattaforma informatica dedicata. Sono inoltre attive nelle aree della ricerca, della creazione di registri, dello sviluppo di linee guida cliniche e della condivisione di conoscenze e competenze tra gli operatori sanitari e le organizzazioni di pazienti.

Le prime 24 ERN sono state lanciate nel 2017, coinvolgendo più di 900 unità sanitarie altamente specializzate di oltre 300 ospedali in 26 Stati membri. A partire da gennaio 2022, più di 600 nuove unità ospedaliere altamente specializzate si sono unite al sistema, portando il numero totale di membri delle ERN a quasi 1500.

Per maggiori informazioni sul ruolo degli ERN in questo contesto si prega di consultare il seguente LINK.

PIATTAFORMA EUROPEA PER LA REGISTRAZIONE DELLE MALATTIE RARE

Il Centro comune di ricerca, in collaborazione con la Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare, ha sviluppato e gestisce la Piattaforma europea per la registrazione delle malattie rare per far fronte alla frammentazione dei dati sulle malattie rare.

Si tratta di un punto di riferimento per le centinaia di registri di malattie rare esistenti nell’UE. La piattaforma rende i dati di questi registri ricercabili e reperibili sulla base dell’Infrastruttura europea dei registri delle malattie rare. I suoi componenti comprendono il Repertorio europeo dei registri, il Repository centrale dei metadati e lo strumento di pseudonimizzazione, fornito a tutti i registri che aderiscono alla piattaforma.

La Piattaforma europea per le malattie rare:

  • sostiene i registri esistenti e la creazione di nuovi registri;
  • stabilisce standard a livello europeo per la raccolta e lo scambio di dati sulle malattie rare;
  • fornisce formazione sull’uso degli strumenti e dei servizi offerti;
  • gestisce i registri centrali delle reti europee per le anomalie congenite e la paralisi cerebrale.

Per maggiori informazioni sulla piattaforma si prega di consultare il seguente LINK.

RICERCA SULLE MALATTIE RARE

L’UE ha sostenuto ampiamente la ricerca nel campo delle malattie rare attraverso i suoi programmi quadro di ricerca e innovazione. Nell’ambito del Settimo programma quadro e di Horizon 2020 sono stati messi a disposizione oltre 2,4 miliardi di euro per più di 440 progetti di ricerca multinazionali nel settore delle malattie rare.

Horizon Europe (2021-2027), il programma di finanziamento della ricerca e dell’innovazione, continuerà a sostenere questi sforzi. In particolare, un partenariato europeo sulle malattie rare dovrebbe catalizzare una trasformazione sistemica nel settore, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone affette da una malattia rara. Svilupperà diagnosi e trattamenti attraverso programmi di ricerca e innovazione multidisciplinari che coinvolgeranno le parti interessate.

Per maggiori informazioni sui nuovi progetti Horizon Europe per la lotta alle malattie rare si prega di consultare il seguente LINK.

SPOTLIGHT PROGETTI: CHIP-AML22 e JARDIN

Per un approfondimento mirato sul progetto EU4HEALTH CHIP-AML22 sul miglioramento della diagnosi e della sopravvivenza per i bambini affetti da leucemia mieloide, è disponibile l’intervista di HaDEA con il vice capo sperimentatore di CHIP-AML22, il dottor Kees-Jan Pronk, e con la coordinatrice del progetto Elise Witthoff, accessibile presso il seguente LINK.

Per un approfondimento sulla Joint Action JARDIN sulla cura delle malattie rare in Europa si prega di consultare il seguente LINK.