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cure integrate

OMS: Nuovi dati dimostrano la necessità di investire nell’assistenza a lungo termine

Un nuovo studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – Regione Europa, realizzato in collaborazione con l’Osservatorio europeo sui sistemi e le politiche sanitarie e l’OMS Kobe Centre, analizza in che modo investire in assistenza a lungo termine (LTC) possa generare ritorni significativi in termini economici e sociali per le società contemporanee.

Il potenziale trasformativo dell’assistenza a lungo termine per sistemi sanitari e società

Il rapporto, pubblicato con il titolo “The Care Dividend: Why and How Countries Should Invest in Long-Term Care”, sottolinea come un sistema LTC efficace consenta una distribuzione più efficiente delle risorse sanitarie, favorisca la partecipazione femminile al mercato del lavoro e promuova la coesione sociale e la solidarietà intergenerazionale.

Tra i risultati principali emerge che l’assistenza a lungo termine non rappresenta solo un costo, ma un investimento strategico in grado di migliorare le condizioni di vita delle persone più vulnerabili, ridurre la pressione sugli ospedali e generare nuove opportunità economiche e occupazionali. Il rapporto propone anche una serie di raccomandazioni per i decisori politici, con l’obiettivo di costruire sistemi LTC più resilienti, inclusivi e sostenibili.

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workforce

La commissione NAT affronta la carenza di operatori sanitari

La Commissione Risorse Naturali (NAT) del Comitato europeo delle regioni (CdR) ha tenuto la sua prima riunione del nuovo mandato, focalizzandosi su due temi cruciali: la carenza di operatori sanitari e le sfide nella filiera agroalimentare.

L’opinione della La Commissione Risorse Naturali (NAT) sulla carenza di operatori sanitari

L’Unione Europea sta affrontando una significativa carenza di personale sanitario, con un deficit stimato di 1,2 milioni di medici, infermieri e altri professionisti. Questa situazione compromette la qualità dell’assistenza e la resilienza dei sistemi sanitari regionali. La commissione NAT ha discusso strategie per affrontare questa crisi, tra cui l’investimento nella formazione, il miglioramento delle condizioni lavorative e l’attrazione di nuovi talenti nel settore sanitario.

Parallelamente, la commissione ha esaminato le sfide che colpiscono la filiera agroalimentare europea, aggravate da eventi recenti come la pandemia e le tensioni geopolitiche. Si è sottolineata l’importanza di rafforzare la resilienza del settore attraverso il supporto ai produttori locali, la promozione di pratiche sostenibili e l’assicurazione di condizioni di lavoro eque per tutti gli operatori coinvolti.

Il presidente della commissione NAT ha evidenziato l’urgenza di affrontare queste problematiche per garantire il benessere delle comunità locali e la sicurezza alimentare nell’UE. Ha inoltre ribadito l’impegno del CdR nel collaborare con le istituzioni europee e gli Stati membri per sviluppare politiche efficaci e sostenibili.

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digital health

Nuova mappa EMA per i trial clinici nell’UE: maggiore accessibilità per pazienti e operatori sanitari

L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha lanciato una nuova mappa interattiva dei trial clinici, accessibile dal sito pubblico del Clinical Trials Information System (CTIS). Questo strumento innovativo offre ai pazienti e agli operatori sanitari un accesso più semplice e immediato alle informazioni sui trial clinici in corso nell’Unione Europea, facilitando l’individuazione di studi rilevanti per il proprio territorio e la propria area terapeutica.

Grazie a un’interfaccia intuitiva, gli utenti possono cercare gli studi attivi per area geografica e condizione medica, con il supporto di un sistema di autocorrezione per migliorare l’esperienza di ricerca. I risultati includono i contatti degli sperimentatori, consentendo ai pazienti di informarsi direttamente sulle opportunità di arruolamento.

Questa iniziativa rientra nel piano di lavoro 2025-2026 dell’Accelerating Clinical Trials in the European Union (ACT EU) e risponde alla richiesta di una piattaforma più accessibile e user-friendly.

 

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digital health

Commissione UE: presentato piano d’azione per proteggere il settore sanitario da attacchi informatici

Lo scorso 15 gennaio, la Commissione europea ha presentato un piano d’azione dell’UE volto a migliorare la sicurezza informatica di strutture sanitarie e operatori del settore.

COSA PREVEDE IL PIANO D’AZIONE

Il piano è un passo fondamentale per proteggere il settore sanitario dalle minacce informatiche, mirando a migliorare le capacità di rilevamento, preparazione e risposta delle strutture e degli operatori sanitari per garantire un ambiente più sicuro sia per i pazienti che per i professionisti.

Questo piano integra la legislazione UE esistente, come la direttiva NIS2, che rafforza i requisiti di sicurezza informatica per settori critici come l’assistenza sanitaria. Si concentra sulla dotazione di ospedali e operatori sanitari degli strumenti e degli investimenti necessari per mitigare i rischi e rispondere efficacemente quando si verificano incidenti. Questo approccio garantisce che i sistemi sanitari possano riprendersi rapidamente dalle interruzioni e continuare a fornire servizi essenziali.

L’adozione di cartelle cliniche elettroniche, telemedicina e diagnostica basata sull’intelligenza artificiale, pur migliorando l’assistenza ai pazienti, può aumentare anche l’esposizione a rischi informatici, che rappresentano un serio rischio. Nel 2023, sono stati segnalati 309 incidenti significativi di sicurezza informatica nel settore sanitario. Questa crescente minaccia ha spinto la Commissione europea ad adottare misure urgenti per salvaguardare il settore e garantire che la trasformazione digitale dell’assistenza sanitaria rimanga sicura e affidabile.

Il piano d’azione include diverse misure chiave. Una delle principali proposte è che l’ENISA, l’agenzia per la sicurezza informatica dell’UE, crei un Cybersecurity Support Centre che offra linee guida, strumenti e formazione personalizzati per gli operatori sanitari. Si basa inoltre sul più ampio quadro dell’UE volto a rafforzare la sicurezza informatica nelle infrastrutture critiche. Le quattro priorità principali del piano sono miglior prevenzione e rilevamento, una risposta efficace agli attacchi informatici e la deterrenza contro le minacce informatiche. Ciò include la creazione di un servizio di allerta precoce, un team di risposta rapida e l’uso del Cyber Diplomacy Toolbox uno strumento per contrastare le attività informatiche dannose a livello diplomatico.

Il piano sarà implementato gradualmente, con una consultazione pubblica per perfezionare le azioni e garantire che soddisfino le esigenze degli operatori sanitari. In definitiva, questa iniziativa rafforza il quadro di sicurezza informatica più ampio dell’UE e mira a proteggere lo spazio europeo dei dati sanitari, che pone i cittadini al centro della loro assistenza sanitaria.

Promuovendo un sistema sanitario più resiliente e sicuro, l’UE mira a garantire che gli strumenti digitali siano considerati affidabili sia dai pazienti che dai professionisti. Con azioni concrete come l’istituzione di un centro di supporto alla sicurezza informatica paneuropeo e il potenziamento delle capacità di risposta alle crisi, la Commissione sta lavorando per mitigare l’impatto degli incidenti informatici e proteggere l’assistenza ai pazienti in tutta Europa.

 

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lotta contro il cancro

Il progetto REVERT organizza l’evento finale

Il ProMIS e l’IRCCS San Raffaele organizzano l’evento finale del Progetto REVERT il 10 dicembre 2024, presso lo “Spazio Europa”, in Via IV Novembre, 149, a Roma.

L’evento si terrà in formato ibrido, con tutte le sessioni disponibili anche in streaming online.

L’evento finale del progetto REVERT

L’evento finale segna una tappa fondamentale del progetto ed è un’occasione unica per scoprire gli importanti progressi nelle terapie personalizzate per il carcinoma colorettale.

L’evento riunirà responsabili politici dell’UE, operatori sanitari, associazioni di pazienti ed esperti del settore per analizzare i risultati ottenuti dal progetto REVERT e delineare le prospettive future.

Per maggiori informazioni e per poter procedere alla registrazione per la partecipazione all’evento, si prega di consultare la pagina ufficiale dell’evento al seguente LINK.

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Salute mentale

OMS/Europa: sondaggio sulla salute mentale degli operatori sanitari

L’OMS/Europa, come parte di un progetto finanziato dalla Commissione Europea, sta lanciando un sondaggio sulla salute mentale e il benessere dei professionisti sanitari nei 27 paesi dell’Unione Europea, Islanda e Norvegia. Quest’indagine, la più grande condotta in Europa, mira a raccogliere dati cruciali per comprendere meglio le sfide che medici e infermieri affrontano nei loro ambienti di lavoro.

Medici e infermieri riceveranno il sondaggio tramite le rispettive associazioni nazionali.

Il sondaggio dell’OMS

I sistemi sanitari stanno subendo pressioni crescenti, con molti professionisti che segnalano cattive condizioni di salute mentale e di lavoro. Queste sfide stanno contribuendo al burnout, all’assenteismo e all’abbandono del mondo del lavoro. Per affrontare queste preoccupazioni, il sondaggio dell’OMS/Europa mira a raccogliere dati e risposte direttamente da dottori e infermieri, per comprendere i fattori chiave che influenzano la salute mentale e il benessere, fornendo una solida base di prove per guidare strategie efficaci per migliorare le condizioni di lavoro.

Partecipando a questo sondaggio, medici e infermieri avranno l’opportunità di condividere le loro riflessioni personali e aspirazioni per dare forma a future politiche progettate per migliorare le loro condizioni di lavoro e garantire il benessere a lungo termine.

Il benessere di medici e infermieri è fondamentale per il futuro dei sistemi sanitari. Proteggere la loro salute mentale non è solo un obbligo morale; è essenziale per mantenere una forza lavoro forte e resiliente

L’evento di lancio tenutosi lo scorso 22 ottobre ha visto la partecipazione di rappresentanti di alcune delle più grandi associazioni europee di infermieri e medici, e ha sottolineato la necessità di azioni urgenti e concrete.

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digital health

I fitness tracker come strumenti utili per i pazienti cardiopatici

I dispositivi indossabili, come i fitness tracker, stanno diventando alleati preziosi per i pazienti affetti da malattie cardiache. Secondo uno studio recente dell’Innovative Health Initiative (IHI), questi strumenti possono fornire informazioni utili per monitorare in modo continuo e non invasivo le condizioni di salute dei pazienti, specialmente tra una visita medica e l’altra.

i fitness tracker

Il ruolo dei fitness tracker si rivela particolarmente interessante nella gestione delle patologie cardiache. Permettono di monitorare vari parametri fisiologici come la frequenza cardiaca, il livello di attività fisica e i modelli di sonno. Questi dati possono fornire agli operatori sanitari un quadro più dettagliato della condizione del paziente, contribuendo a una diagnosi precoce e a un intervento tempestivo in caso di anomalie.

L’uso dei fitness tracker rappresenta anche un modo per coinvolgere i pazienti nella gestione della propria salute. Essi diventano attori attivi nel monitoraggio della loro patologia, con la possibilità di condividere i dati raccolti con il proprio medico in tempo reale. Ciò facilita un approccio di cura più personalizzato, dove il paziente e il medico possono collaborare per ottimizzare i trattamenti sulla base di informazioni costantemente aggiornate.

Lo studio condotto dall’IHI sottolinea inoltre l’importanza dell’interoperabilità tra i dispositivi indossabili e i sistemi sanitari digitali. La raccolta e l’analisi dei dati devono avvenire in un ambiente sicuro, nel rispetto della privacy dei pazienti. Questo aspetto è cruciale per garantire che l’uso dei fitness tracker sia realmente vantaggioso e possa essere integrato nei percorsi di cura standard senza compromettere la riservatezza delle informazioni personali.

Nonostante il potenziale dei fitness tracker, la loro adozione su larga scala deve affrontare alcune sfide. Tra queste, l’accuratezza dei dati raccolti, la necessità di standard comuni per l’interoperabilità e la gestione dei dati personali in conformità con le normative europee sulla privacy. La ricerca suggerisce però che, con ulteriori miglioramenti tecnologici e regolamentari, i fitness tracker potrebbero diventare strumenti fondamentali per la gestione delle malattie croniche come quelle cardiache.

L’Innovative Health Initiative sta lavorando per promuovere la ricerca e l’innovazione nel campo dei dispositivi medici, inclusi i fitness tracker, per garantire che le tecnologie siano affidabili, sicure e accessibili a un numero sempre maggiore di pazienti.

 

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workforce

OMS/Europa: nuovo quadro d’azione sul personale sanitario e assistenziale

L’evento “Migliori condizioni di lavoro per gli operatori sanitari nell’Unione europea (UE)” tenutosi lo scorso gennaio presso il Parlamento europeo a Bruxelles, ha visto la partecipazione dei rappresentanti dell’Oms/Europa, dei sindacati europei e nazionali e delle organizzazioni del personale sanitario per parlare:

Con tutti i paesi della più ampia regione europea dell’OMS che lottano per trattenere e reclutare un numero sufficiente di operatori sanitari e assistenziali con il giusto mix di competenze per soddisfare le crescenti e mutevoli esigenze dei pazienti, il Quadro è uno strumento pratico per aiutare gli stati a risolvere la crisi del personale sanitario.

Il Quadro, adottato da tutti i 53 Stati membri della Regione durante la 73a sessione del Comitato Regionale per l’Europa dell’OMS nell’ottobre 2023, prevede 5 azioni chiave che i paesi possono intraprendere:

  • Trattenere e reclutare. Ciò include azioni politiche per migliorare le condizioni di lavoro degli operatori sanitari e assistenziali, compresa la riduzione dei carichi di lavoro pesanti e degli orari di lavoro eccessivi, fornendo maggiore flessibilità negli accordi contrattuali e garantendo un’equa remunerazione. Queste azioni contribuiranno a migliorare la salute mentale e il benessere degli operatori sanitari e ad aumentare l’attrattiva dei lavori sanitari, anche nelle zone rurali, per gli operatori sanitari esistenti e per le nuove generazioni di giovani studenti.
  • Costruire l’offerta. Ciò significa modernizzare l’educazione e la formazione sanitaria, compresa la creazione di competenze sanitarie digitali per creare una forza lavoro sanitaria adatta allo scopo per le richieste e le esigenze dei servizi sanitari presenti e futuri.
  • Ottimizzare le prestazioni. Ciò include misure per aumentare l’efficienza del numero limitato di operatori sanitari disponibili nel sistema sanitario. Si tratta di una riconfigurazione innovativa dei servizi sanitari, utilizzando le tecnologie sanitarie digitali e ridefinendo i team e il mix di competenze in modo che le azioni che svolgono aggiungano valore.
  • Pianificazione. La pianificazione del personale sanitario è essenziale per anticipare le esigenze future del sistema sanitario e per intraprendere azioni per soddisfarle. Il rafforzamento della capacità delle unità delle risorse umane per la salute (HRH) e il miglioramento dei sistemi informativi HRH possono contribuire a questo.
  • Investimenti. Ciò comporta l’aumento degli investimenti pubblici e l’ottimizzazione dell’uso dei fondi, sostenendo allo stesso tempo la necessità economica e sociale di investire nella forza lavoro sanitaria e assistenziale.

L’OMS/Europa promuoverà ulteriormente il Quadro nei prossimi mesi, con l’intenzione di intraprendere azioni per risolvere la crisi del personale sanitario entro il 2030.

 

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Altro

Innovative Health Initiative: Pubblicate le call 6 e 7

Quasi 120 milioni di euro di finanziamenti sono disponibili attraverso gli inviti 6 e 7 dell’Innovative Health Initiative- IHI; questi fondi provengono da Horizon Europe, il programma di finanziamento della ricerca e dell’innovazione dell’UE.

Si prevede che i partner industriali di IHI e (ove pertinente) i partner contributori contribuiscano con un importo equivalente.

I temi che verranno supportati nell’ambito dei nuovi bandi sono:

  • Migliore gestione delle malattie cardiache.
  • Verso la validazione di biomarcatori per uso clinico.
  • Assistenza agli operatori sanitari negli ospedali.
  • Aiuto ai pazienti per mantenere i loro farmaci.
  • Guida pratica sull’uso di dati e prove.

Bando IHI 6 (two stage call), termine ultimo per le proposte : 16 aprile 2024

Bando IHI 7 (one stage call), termine ultimo per le proposte complete: 22 maggio 2024

 

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Altro

Disponibile il Rapporto dell’OECD sulle condizioni dei lavoratori LTC

“Beyond Applause? Improving Working Conditions in Long-Term Care”, questo il titolo del Rapporto lanciato dall’Organization for Economic Cooperation and Development – OECD.

Questo Rapporto presenta un’approfondita analisi transnazionale delle condizioni dei professionisti che operano nell’ambito dell’assistenza a lungo termine (LTC) mettendole in relazione alla qualità del lavoro che devono affrontare. Nelle fasi iniziali della pandemia di COVID-19, l’applauso per gli operatori sanitari era una chiara espressione del forte riconoscimento del loro duro lavoro e dell’esposizione ai rischi che devono giornalmente affrontare. Tuttavia, passato il picco della crisi, le condizioni critiche che questi lavoratori sono costretti a sostenere non sono migliorate.

Nei prossimi decenni, la domanda di questi lavoratori aumenterà notevolmente e per soddisfarla, la quota di personale LTC dovrà aumentare di circa il 30%. Ma sempre meno professionisti sono disponibili e disposti ad occupare questi posti di lavoro, spesso sottopagati e in condizioni di lavoro difficili. La pressione fisica e psicologica e gli orari di lavoro gravosi, sottolinea il Rapporto, fanno parte dei principali svantaggi dell’ambiente delle LTC.

cosa si può fare per risolvere e migliorare la condizione lavorativa dei lavoratori LTC?

Per andare “oltre gli applausi” , è necessaria una strategia politica globale per affrontare le cattive condizioni di lavoro e l’insufficiente riconoscimento sociale del lavoro di assistenza a lungo termine, attrarre lavoratori nel settore ed evitare che la carenza di manodopera raggiunga livelli inaccettabili. Tale strategia dovrebbe coprire diverse dimensioni, con diverse priorità tra i paesi a seconda del loro contesto specifico, tra cui: interventi diretti per aumentare i salari e aumentare il fabbisogno di personale; aumentare il finanziamento pubblico e favorire il ruolo guida dei governi; sostenere la contrattazione collettiva e il dialogo sociale; rafforzare la formazione; crescente utilizzo delle nuove tecnologie; rafforzamento delle politiche di prevenzione sanitaria.

 

Per maggiori informazioni, e per visualizzare il RAPPORTO, si prega di consultare il seguente LINK.