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Commissione: Consultazione pubblica su dispositivi medici e diagnostica in vitro

La Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica e una call for evidence per raccogliere opinioni sulle norme che regolano i dispositivi medici e i dispositivi medico-diagnostici in vitro nell’Unione Europea.

L’iniziativa mira a valutare l’efficacia e l’adeguatezza delle normative vigenti, identificando possibili margini di miglioramento per garantire sicurezza, innovazione e competitività nel settore.

Obiettivi della consultazione

Questa iniziativa offre alle parti interessate, tra cui operatori sanitari, industrie, pazienti e istituzioni, la possibilità di esprimere il proprio parere sull’efficacia delle norme attuali e di segnalare eventuali criticità.

Le normative in questione, i Regolamenti UE 2017/745 e 2017/746, hanno l’obiettivo di:

  • Garantire la sicurezza e l’efficacia dei dispositivi medici disponibili sul mercato;
  • Promuovere un’industria competitiva e innovativa in questo settore;
  • Migliorare la tutela dei pazienti e la qualità delle cure sanitarie nell’UE.

La valutazione analizzerà diversi aspetti delle norme in vigore, tra cui:

  • L’efficacia delle disposizioni normative e il loro impatto pratico;
  • I costi e gli oneri amministrativi, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese (PMI);
  • I benefici per pazienti e operatori sanitari;
  • L’impatto sulla disponibilità di dispositivi, compresi i “dispositivi orfani”, e sullo sviluppo di tecnologie innovative.

La consultazione sarà aperta fino al 21 marzo 2025. Le parti interessate possono contribuire accedendo alla call for evidence e partecipando alla consultazione pubblica tramite il portale dedicato.

Attraverso questa survey la Commissione Europea punta a rafforzare il sistema normativo, promuovendo l’accesso a tecnologie mediche innovative e sicure. I risultati della consultazione contribuiranno alla stesura di una relazione mirata, fornendo le basi per eventuali modifiche legislative future.

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Commissione UE: adottati orientamenti sull’autonomia delle persone con disabilità

La Commissione Europea ha pubblicato gli “Orientamenti sulla vita indipendente e l’inclusione nella comunità delle persone con disabilità”, un documento che mira a promuovere l’uso efficace dei finanziamenti dell’UE per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità.

Pubblicato il 29 novembre scorso, il testo rappresenta un passo importante verso l’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) e del Piano d’azione per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030.

STRUMENTI PER L’INCLUSIONE SOCIALE

Gli orientamenti forniscono raccomandazioni pratiche su come i fondi europei possono essere utilizzati per:

  • Promuovere la deistituzionalizzazione, favorendo soluzioni abitative in piccoli gruppi o appartamenti individuali all’interno delle comunità locali.
  • Sostenere l’accesso a servizi di assistenza inclusivi, come l’istruzione, la formazione e l’occupazione.
  • Garantire il pieno rispetto dei diritti umani delle persone con disabilità, assicurandone la partecipazione attiva nella società.

Questi orientamenti sono rivolti alle autorità nazionali, regionali e locali, nonché ai beneficiari dei finanziamenti UE, per garantire che le risorse vengano impiegate in modo strategico e inclusivo.

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Esiti webinar “Health at a Glance: Europe 2024”

Il ProMIS ha pubblicato una sintesi del Rapporto biennale “Health at a GlanceEurope 2024″ presentato durante il webinar, promosso dalla Commissione Europea e dall’OCSE lo scorso 18 novembre.

Nel dettaglio, l’edizione 2024 analizza lo stato della salute e dei sistemi sanitari nei paesi dell’UE, esaminandone le principali sfide e fornendo alcune soluzioni per sviluppare sistemi più forti e resilienti in un panorama sanitario in rapida evoluzione.

IL RAPPORTO “HEALTH AT A GLANCE: EUROPE 2024”

Il Rapporto presenta due temi chiave interconnessi:

  • La carenza di personale sanitario, puntando su strategie per la formazione, il mantenimento e l’ottimizzazione delle risorse esistenti.
  • La longevità sana, che mira a ridurre la pressione sui sistemi sanitari e di assistenza a lungo termine, promuovendo un approccio di prevenzione lungo tutto l’arco della vita per migliorare la qualità della vita della popolazione anziana.

Oltre ai capitoli tematici, il documento offre un’analisi dettagliata di circa 80 indicatori chiave. Tra questi, spiccano l’aspettativa di vita, che ha raggiunto una media di 81,5 anni nel 2023 con significative differenze tra i Paesi UE, e il crescente impatto delle malattie croniche, con oltre il 40% degli over 65 affetti da almeno due condizioni croniche.

Infine, il documento fornisce alcune soluzioni che includono il rafforzamento della formazione, l’adozione di tecnologie digitali e una maggiore prevenzione per promuovere la longevità in buona salute, sottolineando inoltre l’urgenza di affrontare le sfide legate alla salute mentale e alla resistenza antimicrobica.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Per visualizzare il rapporto 2023, si prega di consultare il seguente LINK.

DOCUMENTI UTILI

Sintesi ProMIS_Rapporto Health at a GlanceEurope 2024_OCSE

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Il Parlamento Europeo approva in via definitiva il bilancio UE per il 2025

Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva il bilancio dell’UE per il 2025 con 418 voti a favore, 185 contrari e 67 astenuti.

In totale, il bilancio complessivo ammonta a 199,4 miliardi di euro in impegni, mentre i pagamenti sono fissati a 155,21 miliardi di euro.

Il nuovo bilancio UE per il 2025

Rispetto alla proposta iniziale della Commissione, sono stati aggiunti oltre 230 milioni per iniziative chiave tra cui la ricerca, l’azione per il clima, gli aiuti umanitari e la gestione delle frontiere.

Inoltre, sono previsti aumenti derivati da risparmi precedenti, che andranno a beneficio del bilancio 2025, incluso 62 milioni di euro per il programma Erasmus+ e 20 milioni di euro per Horizon Europe.

Nel mese di febbraio 2024, durante la revisione del bilancio a lungo termine dell’UE, il Parlamento aveva ottenuto aumenti sostanziali per priorità come il sostegno all’Ucraina, la gestione della migrazione e la preparazione per crisi future. I deputati sono stati in grado di mantenere queste aggiunte anche per il bilancio 2025.

Infine, è stato garantito un sistema di finanziamento dei costi di rimborso dello Strumento europeo per la ripresa, che sono cresciuti quasi del doppio rispetto all’importo inizialmente previsto.

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Innovazione a favore dei territori: lanciata l’azione preparatoria 2024-2026

La Commissione europea ha avviato l’iniziativa pilota Preparatory Action 2024-2026 – “Innovazione per la trasformazione basata sul territorio”.

L’iniziativa mira a sostenere e promuovere l’innovazione territoriale, incentivando politiche locali per la sostenibilità tramite approcci sperimentali e partecipativi.

L’Azione Preparatoria 2024-2026

Il progetto punta al coinvolgimento di enti pubblici e autorità regionali e nazionali dei Paesi membri e associati, dando loro sostegno per sviluppare strategie di sviluppo sostenibile basate sulle caratteristiche uniche di ciascun territorio.

Nello specifico, gli obiettivi dell’azione sono:

  • Supportare le autorità pubbliche locali: saranno forniti strumenti, competenze e modelli per rafforzare la capacità delle autorità locali nel promuovere politiche innovative per la sostenibilità. I beneficiari potranno accedere a programmi di formazione e scambio di esperienze per affrontare le sfide sociali, economiche e ambientali delle loro regioni.
  • Creare progetti pilota di sperimentazione: sarà possibile accedere a fondi per avviare progetti pilota che mettano alla prova nuove idee e soluzioni per sfide specifiche (cambiamento climatico, digitalizzazione, resilienza economica).
  • Sviluppare un quadro politico per la coesione futura: i risultati ottenuti durante la fase pilota diverranno un modello di riferimento che influenzerà le future politiche di coesione dell’UE dopo il 2027.

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Align, Act, Accelerate: pubblicato il rapporto del “Gruppo Heitor”

A metà dello scorso ottobre è stato pubblicato il rapporto del gruppo di esperti incaricato dalla Commissione europea di supportare la valutazione intermedia di Horizon Europe (prevista per l’inizio del 2025 ).

In particolare, il documento si basa su un’ampia consultazione delle parti interessate e si concentra sull’efficacia, efficienza, pertinenza, coerenza e il valore aggiunto europeo del programma. Inoltre, continente una serie di raccomandazioni volte a migliorare gli anni rimanenti di Horizon Europe, nonché ad alimentare la riflessione sui futuri investimenti europei in ricerca e innovazione in modo da massimizzare l’impatto di Horizon Europe e delineare le basi per il prossimo Programma quadro (FP10).

Il rapporto “Align, Act, Accelerate: Technology and Innovation to Boost European Competitiveness

Il rapporto, intitolato “Align, Act, Accelerate: Technology and Innovation to Boost European Competitiveness”, si fonda sui primi dati di Horizon Europe, sull’analisi a posteriori di Horizon 2020 e, infine, sugli elementi forniti dalle consultazioni pubbliche e i vari documenti degli stakeholder europei riguardanti ricerca e l’innovazione. L’obiettivo principale è quello di rispondere alle sfide globali e rafforzare la competitività dell’Europa in ambito sia scientifico che tecnologico.

Il documento pone un focus su quattro macroaree:

  1. promuovere l’eccellenza in scienza e innovazione;
  2. rafforzare la competitività industriale;
  3. favorire trasformazioni sociali attraverso la ricerca e l’innovazione;
  4. consolidare un ecosistema europeo inclusivo e resiliente.

Questi obiettivi dovrebbero essere implementati tramite azioni mirate nei prossimi tre anni di Horizon Europe.

Il report, inoltre, stila 12 raccomandazioni che sottolineano l’importanza di aumentare i finanziamenti per programmi come ERC ed EIC al fine di aumentare il numero e la qualità delle ricerche, delle innovazioni di impatto e scale-up tecnologiche per rendere l’Europa più competitiva, sicura e sostenibile a livello globale. Per ottenere tali risultati, bisogna semplificare le procedure amministrative, istituire Consigli dedicati alla competitività industriale e alle sfide sociali e rafforzare la cooperazione internazionale.

L’Align, Act, Accelerate è frutto del lavoro di un gruppo di 15 esperti provenienti da tutta l’UE, e presieduto da Manuel Heitored.

 

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STEP: modificato ufficialmente il PN RIC 21-27 per aderire alla Piattaforma europea

La Commissione europea ha dato il via libera all’emendamento al Programma nazionale di “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” (PN RIC) 2021-2027 dell’Italia con la sua decisione C(2024) 7214 del 14 ottobre 2024. Questo consente alle regioni italiane Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna di partecipare alla Piattaforma per le Tecnologie Strategiche per l’Europa (STEP), un quadro istituito dal regolamento (UE) 2024/795.

le novità del PN RIC 21-27

Finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita”, il PN RIC modificato allinea l’innovazione regionale alle più ampie ambizioni tecnologiche dell’Europa. La decisione introduce la “Priorità 4 – STEP Tecnologie critiche”, facilitando gli investimenti che si allineano con la missione STEP di rafforzare le capacità strategiche dell’Europa nei settori tecnologici critici.

Una caratteristica fondamentale di questo aggiornamento è il suo ambito ampliato per l’ammissibilità al finanziamento. Per la prima volta, gli investimenti delle grandi imprese, insieme alle piccole e medie imprese, possono ricevere supporto nell’ambito di questo programma. Ciò segna un cambiamento significativo rispetto ai quadri precedenti, che erano principalmente rivolti alle piccole imprese. Aprendo le porte alle grandi imprese, la Commissione europea mira a rafforzare la base industriale e tecnologica dell’Italia in settori chiave come l’intelligenza artificiale, le tecnologie per l’energia pulita e la produzione avanzata di semiconduttori.

L’iniziativa STEP è progettata per migliorare la competitività e la resilienza globali dell’UE nei settori tecnologici strategici e riflette l’impegno dell’UE nel promuovere l’innovazione tecnologica e la crescita economica nelle regioni meno sviluppate.

Le regioni italiane che partecipano al programma trarranno notevoli benefici, poiché si prevede che la maggiore attenzione alle tecnologie critiche creerà posti di lavoro, accelererà le transizioni verdi e digitali e ridurrà le disparità economiche in tutta l’UE.

 

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Booster: DG RTD rilancia gli Horizon Results Booster per il 2024-2028

La Direzione generale per la Ricerca e l’Innovazione (DG RTD) della Commissione Europea organizza per il 22 novembre 2024 un evento online al fine di lanciare i nuovi servizi Booster.

Dopo 4 anni di Horizon Results Booster (2020-2024), l’iniziativa continuerà sotto il nome di “Booster” (2024-2028), offrendo servizi gratuiti per supportare i progetti finanziati dall’UE nel percorso dai risultati all’impatto, rafforzando la strategia di disseminazione e sfruttamento della Commissione UE e sostenendo le sue attività di ricerca e innovazione.

i nuovi servizi Booster

Il nuovo servizio fornirà supporto personalizzato e orientamento su disseminazione, accesso al mercato, adozione politica e ricerca applicata, facilitando l’accesso a opportunità per i ricercatori e gli innovatori finanziati dall’UE così da trasformare i risultati dei loro progetti in impatto concreto.

 

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Esiti Seminario RegHub 2024

La Rete degli Hub Regionali – RegHub – ha organizzato a Bruxelles, lo scorso 17 ottobre, il suo seminario annuale.

Il Seminario RegHub 2024

Durante la mattina, gli hub hanno preso parte alla 9ª e ultima riunione plenaria della piattaforma Fit For Future della Commissione Europea. In questa occasione, sono stati adottati i pareri della piattaforma riguardo alla valutazione del Fondo Sociale Europeo (FSE+), con Anne Karjalainen (PSE/FI) come relatrice, e alla valutazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, del Just Transition Fund e del Fondo di Coesione, con Mark Speich (PPE/DE) come relatore, sui quali gli hub hanno fornito il loro contributo.

Nel pomeriggio, il seminario è proseguito con una discussione sul miglioramento della regolamentazione e della competitività nel prossimo mandato dell’UE, seguita da un dibattito di gruppo sui circuiti di feedback efficaci per offrire un’esperienza utente a livello locale e regionale delle politiche dell’UE. È seguita una panoramica approfondita delle consultazioni in corso e passate, prima di concludere con una sessione dettagliata sulla possibile collaborazione con la DG GROW per la valutazione e la revisione delle normative dell’UE in materia di appalti pubblici.

Infine, l’evento di networking è stato ospitato dall’Ufficio di collegamento della Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige a Bruxelles, al quale hanno partecipato gli hub nel corso della serata.

 

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Nuove regole per rafforzare la sicurezza informatica delle reti critiche dell’UE

La Commissione ha adottato le prime norme di attuazione sulla sicurezza informatica di entità e reti critiche ai sensi della direttiva sulle misure per un elevato livello comune di sicurezza informatica nell’Unione (direttiva NIS2).

La direttiva NIS2 rafforza i requisiti di sicurezza imposti alle aziende e affronta la sicurezza delle catene di fornitura e delle relazioni con i fornitori. Semplifica gli obblighi di segnalazione, introduce misure di vigilanza più severe per le autorità nazionali, nonché requisiti di applicazione più severi e mira ad armonizzare i regimi sanzionatori tra gli Stati membri. Aiuterà ad aumentare la condivisione delle informazioni e la cooperazione sulla gestione delle crisi informatiche a livello nazionale e dell’UE

Queste nuove norme specificano le misure di gestione del rischio di sicurezza informatica, nonché i casi in cui un incidente dovrebbe essere considerato significativo e come le aziende che forniscono infrastrutture e servizi digitali dovrebbero segnalarlo alle autorità nazionali. Si tratta di un altro importante passo avanti per rafforzare la resilienza informatica delle infrastrutture digitali critiche dell’Europa.

le  nuove norme sulla sicurezza informatica

Il regolamento attuativo adottato si applicherà a specifiche categorie di aziende che forniscono servizi digitali, come i fornitori di servizi di cloud computing, i fornitori di servizi di data center, i marketplace online, i motori di ricerca online e le piattaforme di social network, per citarne alcuni. Per ciascuna categoria di fornitori di servizi, l’atto attuativo specifica anche quando un incidente è considerato significativo.

L’adozione del regolamento attuativo coincide con la scadenza per gli Stati membri per recepire la direttiva NIS2 nel diritto nazionale. A partire dal 18 ottobre scorso, tutti gli Stati membri devono applicare le misure necessarie per conformarsi alle norme sulla sicurezza informatica NIS2, comprese le misure di vigilanza e di applicazione.

Il regolamento attuativo sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale a tempo debito ed entrerà in vigore 20 giorni dopo.

 

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