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Commissione UE: nuovo studio per migliorare l’accessibilità e il riutilizzo dei dati della ricerca

Lo scorso 16 maggio la Commissione Europea ha pubblicato uno studio volto a migliorare l’accesso e il riutilizzo dei risultati della ricerca, comprese pubblicazioni e dati per scopi scientifici. Questa pubblicazione segna un passo significativo nell’ambito dell’Agenda politica 2022-2024 dello Spazio europeo della ricerca, delineando un quadro legislativo e normativo sul diritto d’autore e sui dati dell’UE adatto alla ricerca.

lo studio per l’accesso e il riutilizzo dei risultati della ricerca

Lo studio ha identificato le barriere e le sfide all’accesso e al riutilizzo dei risultati della ricerca valutando gli effetti del quadro normativo dell’UE sul diritto d’autore ed individuando disposizioni per la ricerca nella legislazione UE sui dati e sul digitale. Su questa base, la pubblicazione presenta opzioni per misure legislative e non legislative per rafforzare la libera circolazione della conoscenza e contribuire così a rafforzare lo Spazio europeo della ricerca.

Gli ostacoli più comuni incontrati dai ricercatori includono: la mancanza di abbonamenti da parte delle loro organizzazioni, l’incapacità di ottenere autorizzazioni dal titolare del copyright e il timore di violarlo. Inoltre, le organizzazioni che svolgono attività di ricerca segnalano le difficoltà legate alla legislazione sul diritto d’autore, sia per quanto riguarda l’accesso che nel riutilizzo dei risultati, sia per rendere questi ultimi disponibili al pubblico.

Particolare attenzione è stata posta anche all’analisi della situazione negli Stati membri dell’UE, quali: Germania, Francia, Paesi Bassi, Belgio e Austria che hanno introdotto un diritto di pubblicazione secondario (SPR). Nel dettaglio, la SPR garantisce agli autori il diritto di condividere liberamente gli articoli pubblicati a determinate condizioni, oltre alla pubblicazione iniziale su riviste scientifiche. Dallo studio è emerso che la maggior parte delle organizzazioni che svolgono attività di ricerca in questi Stati ritengono che la SPR abbia almeno un impatto moderato sulle proprie attività di ricerca, compresa la quota di pubblicazioni di ricerca ad accesso aperto. Tuttavia, molti ricercatori continuano a non essere consapevoli di questo diritto e la maggior parte delle organizzazioni che svolgono attività di ricerca considerano alcune disposizioni della legislazione nazionale SPR come fattori limitanti.

Lo studio presenta inoltre opzioni per misure legislative e non legislative, e delinea una varietà di punti di vista delle parti interessate sulle opzioni proposte, indicando la necessità di ulteriori analisi e discussioni. Le misure esplorate comprendono l’introduzione di un diritto di pubblicazione secondaria a livello dell’UE e disposizioni che potrebbero essere incluse in tale legislazione, che vanno dal tipo di produzione scientifica al periodo di embargo da consentire. Altre misure proposte si concentrano sul rafforzamento delle eccezioni di ricerca flessibili e illimitate. Ciò potrebbe essere ottenuto introducendo un’esenzione pienamente armonizzata, obbligatoria e generale per la ricerca scientifica, chiarendo le forme legittime di accesso e rimuovendo le barriere poste dalle misure di protezione tecnologica. Infine, le opzioni esplorate includono anche la fornitura di indicazioni sulle attuali disposizioni di testo e data mining, per aumentare la consapevolezza e facilitare l’attuazione da parte della comunità di ricerca.

Infine, lo studio fornisce un’analisi delle disposizioni rilevanti per i ricercatori e le organizzazioni di ricerca nella legislazione europea sui dati e sul digitale, esamina l’interazione con diversi strumenti legislativi e presenta le principali opportunità e sfide. I risultati identificano un crescente intreccio di disposizioni relative alle attività di ricerca e avanzano raccomandazioni.

 

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Lotta alla violenza sulle donne: adottata la Direttiva UE

Il Consiglio dell’UE ha dato il via libera alla Direttiva europea sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica. L’approvazione definitiva della prima legge europea che stabilisce norme volte a combattere la violenza contro le donne giunge a poco più di due anni dalla proposta presentata dalla Commissione europea e segna un’importante passo avanti nella lotta contro questi crimini.

La Direttiva europea sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica

La Direttiva riconosce espressamente come reati in tutta l’UE, rendendoli penalmente perseguibili, le mutilazioni genitali femminili, il matrimonio forzato, la condivisione non consensuale di immagini intime, lo stalking online, le molestie online e l’incitamento alla violenza o all’odio online. Questi crimini saranno punibili con pene detentive e sono previste anche una serie di circostanze aggravanti che comportano sanzioni più severe, come, ad esempio, l’esercizio della violenza contro una persona vulnerabile o un minore.

La nuova legge contiene, inoltre, norme per facilitare la denuncia da parte delle vittime di violenza, così come misure volte alla prevenzione e disposizioni dettagliate sulle misure di assistenza e protezione che gli Stati membri dovrebbero fornire alle vittime.

Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE, gli Stati membri avranno tempo tre anni dall’entrata in vigore della Direttiva per recepirla nel proprio diritto nazionale.

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Horizon Europe: pubblicato l’Annotated Grant Agreement

L’Annotated Grant Agreement (AGA) è un documento che funge da guida dettagliata per comprendere e gestire al meglio le complessità del Model Grant Agreement che i beneficiari dei programmi UE devono firmare all’avvio del progetto. Questa pubblicazione mira a fornire chiarezza e supporto ai ricercatori e alle organizzazioni coinvolte in progetti finanziati dall’UE, in modo da assicurare la corretta comprensione dei requisiti amministrativi e di rendicontazione per poter gestire efficacemente i progetti.

L’Annotated Grant Agreement (AGA)

La Commissione europea ha pubblicato una prima bozza dell’Annotated Grant Agreement nel 2021, quando i programmi dell’UE finanziati dall’attuale bilancio a lungo termine hanno preso il via. La bozza includeva già molte sezioni rilevanti per il programma di ricerca Horizon Europe, ma non comprendeva tuttavia le sezioni relative alla rendicontazione e ai controlli, alle revisioni e agli audit, e anche informazioni nel capitolo relativo ai costi del personale, una questione molto importante per tutti i beneficiari.

Il ritardo nella pubblicazione dell’AGA è stato attribuito al tentativo della Commissione di applicare un modello uniforme a tutti i suoi programmi di finanziamento, inclusi Horizon Europe, Digital Europe e Erasmus+ per semplificare la gestione degli accordi di sovvenzione.

La versione appena pubblicata è la prima non più in bozza e, a differenza delle versioni precedenti, ora contiene le spiegazioni per tutti gli articoli del Grant Agreement. Inoltre, la Commissione ha apportato modifiche e integrazioni alle spiegazioni già presenti in diversi articoli, come ad esempio in quello relativo alla definizione dei diversi costi ammissibili.

Una prima panoramica delle nuove modifiche è disponibile nell’elenco delle modifiche a pagina 2 del documento.

Per scaricare la versione aggiornata dell’Annotated Grant Agreement si prega di consultare il seguente LINK.

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Lanciato l’Hub Euromediterraneo per la ricerca e l’innovazione

L’Unione per il Mediterraneo (UFM) e la Commissione Europea hanno lanciato lo scorso 18 Aprile a Bruxelles il nuovo Euro-Mediterranean Hub for R&I (Hub Euromediterraneo per la ricerca e l’innovazione). Questo nuovo strumento fungerà da piattaforma di apprendimento e collaborazione per la cooperazione mediterranea, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo politico regionale sulla ricerca e innovazione facilitandone l’attuazione su tematiche quali salute, energie rinnovabili e cambiamento climatico.

Il portale è uno sportello unico ed offre una fonte centralizzata di informazioni che comprende risultati della ricerca, migliori pratiche, documenti politici e altre pubblicazioni pertinenti. Inoltre, fornisce un portafoglio di opportunità per la collaborazione in materia di ricerca e innovazione, che va dalle opportunità di finanziamento alle iniziative a sostegno degli ecosistemi collaborativi mediterranei di ricerca e innovazione, come reti e organizzazioni di cluster.

Per maggiori informazioni sul portale si prega di consultare il seguente LINK.

Per accedere al nuovo Hub si prega di consultare il seguente LINK.

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Commissione: PNRR, approvata la richiesta di revisione del piano di ripresa italiano

La Commissione ha approvato a fine aprile u.s. la richiesta di revisione mirata del piano di ripresa e resilienza (PNRR) dell’Italia, a seguito della domanda presentata il 4 marzo 2024.

Le modifiche proposte sono di natura tecnica e fanno seguito alla revisione completa del piano italiano, adottata dal Consiglio l’8 dicembre 2023.

Il piano italiano di ripresa e resilienza ammonta a 194,4 miliardi di €, di cui 71,8 miliardi in sovvenzioni e 122,6 miliardi in prestiti; e comprende in totale 620 traguardi e obiettivi, 66 riforme e 150 investimenti.

Ad oggi la Commissione ha erogato oltre il 50% dei fondi assegnati all’Italia nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, vale a dire oltre 102 miliardi di €, compresi i prefinanziamenti.

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9 maggio, Giornata dell’Europa 2024: istituzioni europee a “porte aperte”

Il 9 maggio l’Europa commemora il documento alla base dell’UE, ovvero la dichiarazione Schuman firmata il 9 maggio 1950. Questa dichiarazione ha costituito il fondamento della cooperazione in Europa e della pace nel nostro continente. La Giornata dedicata all’Europa vuole essere pertanto un simbolo dell’apertura, della trasparenza, della democrazia e dell’unità dell’UE.

L’edizione 2024 della Giornata dell’Europa

L’edizione di quest’anno della Giornata dell’Europa si svolge 45 anni dopo le prime elezioni europee del 1979 e poco prima delle elezioni del 2024, che si terranno in tutti i paesi dell’UE tra il 6 e il 9 giugno.

Quest’anno l’UE ha offerto l’opportunità ai cittadini di visitare, il 4 maggio u.s., le istituzioni europee a Bruxelles e altrove per saperne di più su quello che l’Europa fa per loro e insieme a loro, assistendo a spettacoli dal vivo e partecipando a dibattiti, giochi ed altre attività.

  • Parlamento europeo: L’evento promosso presso il Parlamento europeo ha visto una cerimonia di apertura con l’intervento del Vicepresidente Marc Angel(S&D, LU), ed una serie di attività con brevi sessioni informative sulla lotta alla disinformazione, sulle donne in politica e sulla campagna elettorale.
  • Consiglio dell’Unione europea: Il Consiglio a Bruxelles ha aperto le porte ai visitatori che hanno così avuto l’opportunità di scoprire l’ambiente in cui si muovono i leader dell’UE.
  • Commissione europea: La Commissione ha invitato i cittadini a visitare l’edificio Berlaymont, sede della Commissione stessa a Bruxelles. I visitatori hanno avuto la possibilità di conoscere meglio la sua funzione, esplorare i villaggi tematici creati per l’occasione, scoprire la storia ed i valori dell’Unione e informarsi su come questa sta costruendo un futuro più verde e digitale.
  • Banca centrale europea: I cittadini hanno avuto la possibilità informarsi sul progetto relativo all’euro digitale e sul ruolo della BCE nel garantire la stabilità dei prezzi e la sicurezza delle banche incontrando gli esperti presso la Commissione europea a Bruxelles.
  • Servizio europeo per l’azione esterna: I visitatori del Servizio europeo per l’azione esterna sono stati invitati a conoscere in profondità il lavoro dinamico del servizio diplomatico dell’UE a Bruxelles e in tutto il mondo. I cittadini hanno potuto incontrare gli ambasciatori dell’UE ed informarsi sul ruolo dell’Unione nel promuovere la pace, i diritti umani e lo sviluppo sostenibile nel mondo.
  • Comitato economico e sociale europeo: La casa della società civile organizzata dell’UE ha aperto le sue porte a Bruxelles dando vita a discussioni animate con i cittadini ed ascoltando il loro feedback.
  • Comitato europeo delle regioni: L’assemblea delle regioni e delle città dell’UE ha offerto la sede di Bruxelles per un evento che ha riunito cittadini e rappresentanti politici eletti a livello regionale e locale offrendo la possibilità di conoscere più da vicino il ruolo e l’impegno del Comitato delle regioni nel ridurre la distanza tra l’UE e le sue comunità locali.

EVENTI ANCORA ATTIVI:

  • Corte dei conti europea: Il 9 maggio, la Corte dei conti dell’UE a Lussemburgo offre ai cittadini la possibilità di partecipare a giochi interattivi per mettere alla prova le loro conoscenze in materia di audit. Per il programma completo cliccare QUI.
  • Banca europea per gli investimenti: a Lussemburgo il 9 maggio la Banca UE per gli investimenti offre ai visitatori la possibilità di esplorare i progetti rappresentativi, finanziati dalla BEI, nel loro paese, quali ospedali, infrastrutture di trasporto come treni o metropolitane, o opere di difesa dalle inondazioni che proteggono le loro città. Per maggiori dettagli cliccare QUI.

Inoltre, sempre il 9 maggio si tiene il Festival europeo di Francoforte.

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160a Sessione Plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR)

I leader locali e regionali europei, durante la 160a Sessione Plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR), hanno accolto con favore una recente proposta della Commissione Europea che mira a superare anni di stallo politico introducendo nuovi strumenti per semplificare la vita di cittadini, lavoratori e industrie nelle regioni di confine.

La proposta della Commissione Europea

Questa proposta, che rispecchia molte delle raccomandazioni del CdR, potrebbe aumentare il PIL delle regioni transfrontaliere del 2% e creare oltre un milione di posti di lavoro eliminando il 20% degli ostacoli legali e amministrativi attuali. Grazie anche alla pressione esercitata da regioni e città, nel dicembre 2023 la Commissione ha presentato un nuovo piano che prevede l’istituzione di punti di coordinamento e strumenti di facilitazione per superare gli ostacoli inutili, riducendo la burocrazia e massimizzando il potenziale di imprese e amministrazioni pubbliche situate nelle regioni di confine.

Dopo il blocco di una precedente proposta di regolamento nel 2018 da parte di alcuni Stati membri nel Consiglio dell’UE, questa nuova proposta è stata formulata per essere volontaria e rispettosa della sovranità nazionale, offrendo ai paesi la flessibilità di affrontare gli ostacoli transfrontalieri nel modo che ritengono più adeguato. La necessità di creare punti di coordinamento transfrontalieri dotati di reali poteri per rimuovere gli ostacoli e svolgere un ruolo preventivo contro la creazione di nuove barriere burocratiche è stata sottolineata. Pertanto, il CdR sollecita gli Stati membri a negoziare con una nuova prospettiva su questa regolamentazione, poiché la soluzione degli ostacoli transfrontalieri potrebbe portare a una significativa crescita economica nelle regioni di confine.

 

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HaDEA – gara d’appalto EU4Health: raccolta di informazioni su MCM e minacce sanitarie

HaDEA ha pubblicato il bando per la gara d’appalto: HADEA/2024/OP/0009 – Contratti quadro multipli a cascata per servizi di supporto alla Commissione Europea sulla raccolta di informazioni su minacce prioritarie e contromisure mediche.

La call rimarrà attiva fino al 15 maggio 2024, ore 15:00 (CEST).

IL NUOVO BANDO HaDEA sulle MCM e minacce sanitarie

Il bando mira a sostenere la Direzione generale dell’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (DG HERA) nella sua funzione di raccolta di informazioni e di analisi. Il suo obiettivo è fornire informazioni essenziali che possano essere utilizzate come input da HERA per svolgere le proprie attività nel campo della raccolta di informazioni sulle minacce sanitarie e sulle contromisure mediche (MCM) transfrontaliere, colmando così lacune essenziali per garantire solide attività di preparazione e risposta rivolte agli MCM.

Il servizio di raccolta di informazioni da acquistare favorirà la rapida raccolta, riepilogo e presentazione dei dati rilevanti richiesti da cui HERA condurrà ulteriori analisi, comprese ricerche bibliografiche, revisioni documentali, scansione di database e presentazione delle informazioni raccolte negli studi.

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lotta contro il cancro

ELISAH: il progetto europeo per ridurre l’impatto del tumore della mammella

Il progetto triennale ELISAH – European Linkage of Initiative from Science to Action in Health – finanziato dalla Commissione europea, lanciato l’8 febbraio 2024 a Milano, ha l’obiettivo di studiare gli stili di vita che aumentano il rischio di cancro al seno – dall’inquinamento all’ambiente urbanizzato, dalla dieta scorretta alla sedentarietà, al tabacco e all’alcol – mappandoli così da definire nuovi strumenti di prevenzione su misura, efficaci anche per le regioni più svantaggiate.

Per  il progetto è stato stanziato un budget da 1 milione di euro circa, e sarà guidato dall’Italia. La Fondazione Irccs, Istituto nazionale dei tumori (Int) di Milano, sarà il capofila di 11 partner fra cui Spagna, Ucraina e Grecia.  Del consorzio multidisciplinare faranno parte epidemiologi, clinici, statistici, professionisti della sanità pubblica, psicologi, fisici e ingegneri.

Il progetto triennale Elisah

Il tumore della mammella resta una sfida sanitaria globale. Nel 2020, indipendentemente dal sesso, è stato il primo tumore a livello mondiale per frequenza (11,9% dei casi). In tutto il mondo sono stati diagnosticati oltre 2,2 milioni di casi, di cui più di mezzo milione nella sola Europa, con 684.996 decessi. Solo il 5-10% di tutti i tumori della mammella ha una causa genetica, mentre il rimanente 90-95% è connesso a fattori ambientali e stili di vita. È proprio su questi rischi cosiddetti modificabili che si concentra il progetto Elisah.

Elisah sarà strutturato in due fasi al fine di implementare le politiche e interventi sanitari in linea con i principi del Beating Cancer Plan dell’Unione Europea:

  • La prima riguarda un’analisi dettagliata dei piani nazionali per il controllo del cancro, dei tassi di incidenza del tumore della mammella in Europa e della distribuzione dei fattori di rischio.
  • La seconda fase prevede la realizzazione di interventi e azioni innovative per superare le attuali limitazioni nella prevenzione del tumore della mammella. Tra queste una piattaforma web per il supporto al cambiamento degli stili di vita, iniziative target atte ad aumentare la conoscenza dei fattori di rischio e lo screening in specifiche aree geografiche.

 

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Horizon Europe info day: WIDERA Work Programme 2023-2025

Il 22 aprile dalle 09:30 alle 12:30 si svolgerà in modalità ONLINE l’info day di Horizon Europe sul Programma di lavoro WIDERA 2023-2025. La giornata avrà l scopo di ampliare la partecipazione e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca. Inoltre, l’evento presenterà ai candidati interessati il nuovo bando ERA che aprirà il 15 maggio 2024 e chiuderà il 25 settembre 2024.

A tal proposito i relatori della Commissione europea presenteranno i nuovi temi del bando e saranno affiancati da relatori delle organizzazioni delle parti interessate per spiegare ulteriormente i vantaggi delle azioni proposte.

I candidati avranno l’opportunità di porre domande durante l’evento utilizzando il codice #WIDERA in Slido.

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