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Salute mentale

10 ottobre: Giornata mondiale della salute mentale

Oggi, 10 ottobre, si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale, un evento dedicato a sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi legati alla salute mentale in tutto il mondo. Questa giornata, istituita per la prima volta nel 1992, è promossa dalla World Federation of Mental Health (Federazione Mondiale della Salute Mentale) ed è supportata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

 

Il tema centrale della campagna di quest’anno della Giornata Mondiale della Salute Mentale è “La salute mentale è un diritto universale“. Questo messaggio riflette l’importanza della salute mentale come diritto umano fondamentale. Una buona salute mentale è cruciale per il nostro benessere generale, ma secondo i dati dell’OMS una persona su otto in tutto il mondo vive con condizioni di salute mentale che possono avere un impatto negativo significativo sulla loro salute fisica, il loro benessere psicologico, le relazioni interpersonali e le loro opportunità economiche. Questo problema riguarda anche un numero crescente di adolescenti e giovani.

La Giornata Mondiale della Salute Mentale 2023

La Giornata Mondiale della Salute Mentale 2023 rappresenta un’occasione unica per le persone e le comunità di unirsi sotto il motto “La salute mentale è un diritto umano universale”, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza, migliorare la conoscenza e promuovere azioni concrete per proteggere e promuovere la salute mentale come un diritto universale.

 

Ogni individuo, indipendentemente da dove si trovi nel mondo, ha il diritto inalienabile di godere del più alto livello possibile di salute mentale. Questo include il diritto a essere protetto da fattori che mettono a rischio la salute mentale, il diritto di accedere a cure di salute mentale di alta qualità, accessibili e accettabili, e il diritto di vivere liberi, indipendenti e inclusi nella comunità.

 

È essenziale comprendere che avere problemi di salute mentale non debba mai essere motivo di violazione dei diritti umani o di esclusione sociale. Tuttavia, in tutto il mondo, le persone con disturbi mentali continuano a subire violazioni dei loro diritti umani. Molti sono oggetto di discriminazione e esclusione dalla vita comunitaria, mentre altri non riescono ad accedere alle cure di salute mentale di cui necessitano o ricevono cure che non rispettano i loro diritti umani.

 

Tanto l’OMS, quanto le istituzioni europee e quelle italiane hanno nell’ultimo anno intensificato gli sforzi per affrontare uno dei temi sanitari più importanti del nostro tempo.

 

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EIT Health premia i Catalyst per la Longevità in Salute: Innovazioni Rivoluzionarie per il Benessere degli Anziani

EIT Health, l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia, ha recentemente annunciato il prestigioso premio Catalyst per la Longevità in Salute, elemento fondamentale all’interno della rinomata Competizione Globale per la Longevità in Salute – Healthy Longevity Global Competition, con l’obiettivo dichiarato di sostenere innovazioni che mirano a migliorare la salute e la vitalità nelle fasi avanzate della vita.

La sfida globale rappresentata dall’invecchiamento della popolazione, un fenomeno demografico destinato a crescere con un previsto aumento a 2,1 miliardi di persone over 60 entro il 2050, ha spinto alla messa in campo di una strategia ambiziosa.

Questa strategia di EIT Health si avvale del programma Bridgehead e dei premi InnoStars per guidare l’assegnazione dei Catalyst Awards, una fase iniziale di una competizione globale che si prefigge di affrontare in modo completo e olistico le molteplici sfaccettature legate all’invecchiamento.

L’innovazione in questo settore rappresenta una sfida significativa, soprattutto per le start-up e le imprese emergenti. Queste realtà si trovano a dover superare ostacoli che vanno dalla complessità delle regolamentazioni sanitarie alla difficoltà nel reperire finanziamenti adeguati e nell’accedere al mercato.

In questa cornice, i Catalyst Awards di EIT Health non si configurano solamente come un’opportunità, ma piuttosto come una necessità imprescindibile. Questi premi forniscono alle imprese il sostegno vitale necessario per concentrarsi sul benessere fisico, mentale e sociale delle persone anziane.

Grazie alla creazione di una solida piattaforma di supporto, gli innovatori possono affrontare e superare le comuni sfide legate alle regolamentazioni sanitarie, all’accesso a finanziamenti sufficienti e alle barriere all’ingresso sul mercato. In questo modo, EIT Health accelera significativamente lo sviluppo di soluzioni che possono apportare un impatto tangibile nel campo dell’assistenza agli anziani.

Jean-Marc Bourez, CEO di EIT Health, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa nel contesto attuale: “Affrontando le pressanti sfide legate all’invecchiamento della popolazione, annunciamo il sostegno a 12 innovative start-up, ciascuna delle quali riceverà fino a €50.000 e mentorship. Questo supporto mentore riveste particolare importanza per le imprese che si trovano a navigare nel settore dell’assistenza agli anziani, affrontando sfide legate alle regolamentazioni, all’accesso ai finanziamenti e all’entrata sul mercato.

Grazie alla collaborazione con i nostri partner globali, ci avviciniamo un passo ulteriore alla trasformazione dell’assistenza agli anziani, un obiettivo che si allinea direttamente con la nostra missione di migliorare la qualità della vita.”

Questa competizione globale è stata inizialmente promossa dalla National Academy of Medicine degli Stati Uniti ed è riuscita a coinvolgere talenti provenienti da una vasta gamma di settori, tra cui scienza, medicina, tecnologia, finanza e scienze sociali. Tra i premiati EIT Health nel programma InnoStars figura anche una promettente start-up italiana, testimoniando l’ampiezza e la portata di questa iniziativa dedicata a migliorare il futuro delle generazioni anziane.

I vincitori EIT Health del premio Catalyst del programma Bridgehead 2023:

Antegenes (Estonia) – Ha sviluppato test genetici innovativi per individuare i rischi individuali dei tumori più comuni e letali al mondo, tra cui il tumore al seno, alla prostata, il tumore del colon e il melanoma della pelle.

HMG Systems Engineering GmbH (Germania) – Ha sviluppato il sistema PGXperts, un Decision Support System progettato per consentire la personalizzazione della terapia farmacologica, migliorare la sicurezza della terapia farmacologica e garantire un miglior benessere dei pazienti.

Micro-Cosmos (Paesi Bassi) – Aiuta i pazienti ricoverati a riprendersi più rapidamente riducendo gli stimoli esterni migliorando il sonno e il riposo, grazie alla cupola Micro-Cosmos che riduce il suono e la luce, fornendo un ambiente sicuro e privato.

OaCP IE LTD (Irlanda) – Produce test cruciali del DNA per la diagnosi rapida e l’accessibilità delle infezioni e dei tumori.

Osteobionix (Spagna) – Ha sviluppato oBreathe, un impianto brevettato e clinicamente validato per la ricostruzione della parete toracica specifico per il paziente, sviluppato in collaborazione con il ITC e abili chirurghi toracici. Questo permette la respirazione fisiologica e ripristina forma e funzione.

Stroke2Prevent B.V. (Paesi Bassi) – Ha sviluppato A-View, un dispositivo che consente ai clinici di ottenere informazioni in tempo reale risolvendo il punto cieco durante l’ecografia dell’Arco Aortico e dei vasi, consentendo loro di adattare la strategia chirurgica per il miglior beneficio del paziente.

I vincitori EIT Health del premio Catalyst del programma InnoStars 2023:

NIB biotec srl (Italia) – Ha sviluppato ScreeNIB, uno smart screening per il tumore alla prostata basato su un biosensore smart che utilizza molecole urinarie come biomarcatori per il tumore alla prostata, offrendo una soluzione diagnostica rapida e decentralizzata al di fuori degli ospedali.

Orgavalue (Portogallo) – Un progetto di I-R3 Therapies che mira a bioingegnerizzare fegati umani personalizzati per affrontare la carenza globale di organi per i trapianti.

IPLEXMED, LDA (Portogallo) – Offre una soluzione per la rapida e affidabile rilevazione di agenti infettivi multipli e del loro profilo di resistenza ai farmaci presso il punto di cura e a domicilio, consentendo una terapia personalizzata e il monitoraggio in tempo reale delle malattie.

Breathing Solutions, Lda (Portogallo) – Ha sviluppato eBreathie, un inalatore intelligente che trasforma gli inalatori tradizionali in dispositivi “intelligenti”, consentendo ai pazienti e ai medici di monitorare l’uso dei farmaci e i sintomi e di fornire cure personalizzate a distanza.

Nanodecal (Spagna) – Ha sviluppato un test diagnostico rapido per la rilevazione di superbug responsabili di polmoniti in meno di 10 minuti, aiutando i medici nella prescrizione di antibiotici mirati e prevenendo infezioni permanenti.

Reon sp. z o.o (Polonia) – Ha sviluppato PeryView, un’applicazione web SaaS user-friendly che consente il test del campo visivo a casa, fungendo da strumento di screening per la rilevazione precoce di malattie come il glaucoma e le neuropatie.

 

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Le Malattie Rare in UE nella legislazione farmaceutica

Dal 26 aprile all’8 novembre 2023, la Commissione Europea ha avviato un cruciale periodo di consultazione volta all’adozione di una revisione della legislazione farmaceutica generale nell’Unione Europea. Questa iniziativa assume un’importanza fondamentale, specialmente considerando il contesto post-pandemico da Covid-19, in cui si cerca di garantire la stabilità e la resilienza del sistema normativo farmaceutico per fronteggiare eventuali crisi future.

Malattie rare: una priorità nell’UE

Le malattie rare, caratterizzate da una bassa incidenza che non deve colpire più di un cittadino ogni 2000, rappresentano una sfida significativa. In Europa, oltre 6.000 di queste patologie affliggono circa 36 milioni di cittadini. Tuttavia, la bassa redditività dei farmaci orfani dovuta alla scarsa diffusione rende difficile lo stanziamento di fondi per la ricerca e lo sviluppo in questo campo.

La revisione della legislazione farmaceutica pone l’attenzione su queste malattie rare, proponendo un approccio sistemico che mette l’accento sulla diagnosi precoce e sulla gestione ottimale sin dai primi stadi. Inoltre, si auspica un coordinamento tra settore pubblico e privato mediante l’allocazione di fondi pubblici, allo scopo di incentivare gli investimenti delle aziende private nella ricerca sulle malattie rare. A tal proposito, il Parlamento Europeo sta attualmente lavorando alla bozza di una nuova direttiva per le malattie non trasmissibili (NCD).

La gestione dei dati e la promozione della ricerca per le malattie rare

Un aspetto cruciale riguarda la gestione dei dati, sia relativamente alle sperimentazioni cliniche sia alla durata dei brevetti una volta scoperte cure nel settore delle malattie rare. La diffusione e la proprietà dei dati dei pazienti affetti da queste patologie rappresentano un capitolo centrale nel contesto dello spazio europeo dei dati sanitari e delle banche dati.

La Commissione, per conto della Commissaria per la Salute Kyriakides, ha annunciato disposizioni specifiche per promuovere la ricerca in questo campo e stimolare la scoperta di farmaci orfani. L’obiettivo è chiaro: migliorare la vita dei cittadini europei affetti da malattie rare attraverso una revisione della legislazione farmaceutica che miri a garantire l’accesso a farmaci a prezzi accessibili, promuovendo l’innovazione e migliorando l’approvvigionamento e la sua sicurezza. Un passo importante verso un futuro più promettente per chi lotta contro queste patologie rare.

 

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Soluzioni digitali per stili di vita sani e attivi. Evento RSCN a Napoli

Il Reference Site Collaborative NetworkRSCN, in associazione con numerosi partner internazionali e nazionali, tra cui ProMIS, l’Università Federico II, NET4Age-friendlyDigital Health Uptake, Age-IT a DHEAL-COM, organizza dal 13 al 15 novembre 2023 un’importante conferenza dal titolo “Scaling-up digital solutions for active and healthy living: Implementing across scientific disciplines, industrial sectors and scenariosReplicare soluzioni digitali per uno stile di vita sano e attivo: l’implementazione tra discipline scientifiche, settori industriali e scenari diversi“. L’evento si terrà presso il Centro Congressi dell’Università Federico II di Napoli.

L’obiettivo di questa conferenza RSCN è facilitare l’adozione e l’implementazione dei driver strategici emergenti per la trasformazione della salute e dell’assistenza sanitaria, attraverso la condivisione di metodologie, conoscenze, approcci e risultati preliminari su casi d’uso, scenari e progetti caratterizzati da un forte approccio interdisciplinare e interorganizzativo nell’ambito della salute, al fine di fornire opportunità per uno sviluppo sostenibile in tutti i settori industriali.

In linea con la visione delle organizzazioni partner della conferenza, gli organizzatori hanno previsto una “Call for abstract”: i ricercatori interessati sono invitati a presentare a RSCN un breve documento che affronti, direttamente o indirettamente, la facilitazione di approcci interdisciplinari e inter-organizzativi alla salute e all’assistenza sanitaria e come ciò possa offrire opportunità di sviluppo sostenibile in tutti i settori industriali.

I ricercatori interessati sono inviati ad inviare il loro “short paper” entro il 15 ottobre 2023. Gli abstract selezionati saranno invitati a una presentazione orale. Verrà successivamente realizzato un numero speciale per condividere i contenuti scientifici più maturi e rilevanti.

 

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1 ottobre: Giornata internazionale delle persone anziane

Il 1° ottobre è celebrata in tutto il mondo la Giornata Internazionale delle Persone Anziane, un’occasione importante per riflettere sulla complessità dell’età avanzata e affrontare questioni cruciali legate alla salute e al benessere degli anziani. Quest’anno, in particolare, emerge un dato preoccupante: la solitudine tra gli anziani italiani è un problema crescente che colpisce un numero significativo di persone.

La Giornata Internazionale delle Persone Anziane, istituita nel 1990 dalle Nazioni Unite, offre l’opportunità di ricordare che lo sviluppo sostenibile può essere realizzato solo se include tutte le età. In questo contesto, è fondamentale dare spazio alle persone anziane in tutte le dimensioni dello sviluppo, compresa la loro partecipazione alla vita sociale, economica e politica. Questo approccio è cruciale nella lotta alla riduzione delle disuguaglianze.

I dati sulle persone anziane del sistema PASSI d’argento

Il sistema di sorveglianza PASSI d’Argento raccoglie costantemente informazioni sulla salute, la qualità di vita, gli stili di vita e le esigenze di cura e assistenza degli anziani in Italia. Esplora anche vari aspetti dell’invecchiamento sano e attivo, compresa la partecipazione alla vita sociale degli anziani, fornendo un quadro in continua evoluzione delle condizioni di salute e del benessere psico-sociale degli anziani nel Paese.

Secondo i dati della sorveglianza PASSI d’Argento (PdA), coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e raccolti nel biennio 2021-2022, il 15% degli anziani in Italia, ovvero più di 2 milioni di individui con 65 anni o più, vive in condizioni di rischio di isolamento sociale. Questo significa che durante una “settimana normale”, queste persone non incontrano né telefonano a nessuno e non partecipano ad attività sociali presso punti di incontro o aggregazione. Questo fenomeno coinvolge quasi 1 anziano su 3 in alcune regioni italiane, con un divario geografico evidente: le Regioni del Sud d’Italia sono le più colpite, con un tasso del 20% contro il 10% nel Nord e il 14% al Centro.

Per stimare il rischio di isolamento sociale, PASSI d’Argento considera sia la frequenza di punti di incontro e aggregazione che l’interazione sociale informale. In una settimana normale, emerge che il 16% degli anziani non incontra nessuno e il 76% non partecipa a nessuna attività sociale aggregativa.

L’analisi dei dati rivela che il rischio di isolamento sociale coinvolge sia uomini che donne, ma è più frequente tra coloro con livelli di istruzione più bassi e maggiori difficoltà economiche. Inoltre, l’isolamento sociale è associato a una serie di problemi di salute, tra cui una percezione negativa della propria salute, insoddisfazione della condizione di vita, disabilità, sintomi depressivi, ospedalizzazioni più frequenti e perdita di autonomia nelle attività quotidiane. Anche l’inattività fisica e una cattiva alimentazione sono correlati all’isolamento sociale.

Isolamento delle persone anziane, tra rischi e sfide per la salute pubblica

L’isolamento sociale tra gli anziani può incidere notevolmente sulla loro qualità di vita. Va oltre la sfera delle relazioni sociali, compromettendo le attività quotidiane e il soddisfacimento delle principali necessità. La comunità scientifica identifica l’isolamento sociale come uno dei fattori di rischio anche per la demenza, rendendo questa sfida ancora più urgente.

In aggiunta, l’isolamento sociale tra le persone anziane non riguarda solo il benessere individuale, ma ha un impatto significativo sulla società nel suo complesso. Aumenta la domanda di servizi sanitari, assistenza a lungo termine e supporto sociale, imponendo una pressione finanziaria considerevole sui sistemi sanitari e sociali.

È evidente che l’isolamento sociale tra gli anziani è un problema complesso e multifattoriale che richiede attenzione immediata. Le politiche di salute pubblica devono concentrarsi sulla prevenzione e sulla gestione di questa sfida crescente per garantire una migliore salute e benessere agli anziani e per ridurre il costo sociale associato.

Creare una società inclusiva in cui gli anziani possano continuare a contribuire in modo significativo è fondamentale per affrontare questa sfida. Inoltre, migliorare l’accesso agli strumenti tecnologici può contribuire a combattere l’isolamento sociale, consentendo agli anziani di mantenere connessioni sociali, accedere a servizi online e monitorare la propria salute in modo più efficace.

In conclusione, la Giornata Internazionale delle Persone Anziane ci ricorda che l’invecchiamento della popolazione è una sfida che dobbiamo affrontare con attenzione e soluzioni concrete. Promuovere la partecipazione sociale, prevenire l’isolamento e garantire una migliore qualità di vita per le persone anziane dovrebbero essere obiettivi prioritari per la società e le istituzioni.

 

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29 settembre: giornata mondiale per il cuore

Come ogni anno, il 29 settembre si celebra la Giornata Mondiale per il Cuore, un’importante iniziativa globale promossa dalla World Heart Federation (Federazione Mondiale del Cuore). L’obiettivo primario di questa campagna è quello di sensibilizzare ed educare l’opinione pubblica sulla prevenzione delle malattie cardio-cerebrovascolari, mentre incoraggia la promozione di stili di vita salutari e un atteggiamento attivo e consapevole.

Per l’edizione del 2023, lo slogan della WHF è “Usa il cuore, conosci il cuore”: una maggiore conoscenza del proprio cuore consente una migliore cura e attenzione alla sua salute.

In occasione di questo evento molti centri ospedalieri italiani e di altri paesi europei, così come tante realtà associative, mettono a disposizione degli screening gratuiti, ECG e controllo dei valori per tutti coloro che decidono di prendersi cura del proprio cuore. Molteplici anche le iniziative in campo sociale e culturale, per una campagna che anno dopo anno è sempre più in grado di catalizzare l’attenzione dei cittadini.

L’incidenza delle malattie legate al cuore:

Secondo la World Heart Federation, che ha per l’occasione pubblicato un report al fine di dimostrare l’incidenza di queste patologie, più di mezzo miliardo di persone nel mondo sono affette da malattie cardiovascolari, il che ha portato a più di 20,5 milioni di morti soltanto nel 2021. Fino all’80% degli attacchi cardiaci e degli infarti può essere prevenuto, per via dei notevoli progressi svolti dalla medicina nel settore negli ultimi 50 anni. L’attacco di cuore ischemico è la causa maggiore di decessi in 146 paesi per ciò che concerne gli uomini e 98 per le donne, nonché la prima causa di morte in Europa.

La risposta della sanità pubblica alle malattie cardiovascolari:

Se è vero che l’80% degli attacchi cardiaci e degli infarti può essere prevenuto, è importante implementare a livello nazionale ed europeo un processo strutturale di miglioramento ed affinamento dei programmi di screening, attraverso il confronto fra i modelli dei differenti stati membri.

In quest’ottica, il progetto CARDIO 50 fu programma di screening del rischio cardiovascolare per la prevenzione attiva della fascia sociale dei 50enni, sviluppato e coordinato dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie della Regione Veneto, che coinvolgeva 22 Aziende Sanitarie Locali di 11 regioni italiane.

Il successo dell’iniziativa diede vita a YOUNG50, progetto europeo appena concluso che ha visto il coinvolgimento anche di ProMIS, che esportava quel modello in altri paesi aderenti all’iniziativa, approfondendo anche fattori di rischio comportamentali e medici delle malattie cardiovascolari.

 

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La Commissione Europea istituisce un comitato consultivo per le emergenze di sanità pubblica

Nell’ambito della strategia dell’Unione Europea della Salute, la Commissione Europea sta istituendo un nuovo Comitato Consultivo per le Emergenze di Sanità Pubblica al fine di fornire consulenza in situazioni di gravi minacce per la salute pubblica che superano i confini nazionali. Questa iniziativa è nata in seguito a una carenza significativa emersa durante la pandemia di COVID-19.

Il ruolo principale di questo comitato consultivo sarà assistere sia la Commissione che gli Stati membri nell’analizzare ufficialmente quando si verifica un’emergenza di sanità pubblica. Inoltre, il comitato fornirà consulenza sulla formulazione delle misure da adottare in risposta a un’epidemia e sulla tempistica per revocarle. Questa iniziativa rappresenta un passo importante nell’ambito degli sforzi volti a rafforzare la capacità di risposta alle minacce alla salute che hanno un impatto su più paesi, all’interno di una Unione Europea dedicata al benessere generale.

Come sarà composto il nuovo comitato consultivo:

Il nuovo comitato indipendente sarà composto da 51 esperti provenienti da diverse discipline e settori. Questi esperti forniranno consulenza su questioni relative alla salute pubblica che abbracciano aspetti biomedici, comportamentali, sociali, economici, culturali e internazionali in caso di crisi sanitaria. La creazione di questo comitato consultivo è stata prevista dal regolamento relativo alle gravi minacce per la salute che si estendono oltre i confini nazionali, il quale è entrato in vigore nel dicembre 2022.

All’interno del comitato, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’Agenzia europea per i medicinali e l’Organizzazione mondiale della Sanità avranno un ruolo di osservatori permanenti. Inoltre, esperti ad hoc, come coloro che dispongono di conoscenze specifiche sulla situazione locale di un’epidemia, potranno essere invitati a condividere le loro valutazioni con il comitato, se necessario.

Nelle prossime settimane verrà emesso un invito per la presentazione di candidature al fine di selezionare gli esperti del comitato. Ci si aspetta che il comitato inizi a operare nel primo trimestre del 2024.

 

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Strategia Europea per l’Assistenza: un anno dopo l’adozione

La Strategia Europea per l’Assistenza, sin dalla sua adozione lo scorso anno, svolge un ruolo cruciale nell’implementazione dei principi enunciati nel Pilastro Europeo dei Diritti Sociali. In particolare, si concentra su temi fondamentali come l’uguaglianza di genere, la conciliazione tra lavoro e famiglia, l’assistenza all’infanzia e l’assistenza a lungo termine.

La Strategia Europea per l’Assistenza e la Raccomandazione sull’Assistenza a Lungo Termine contribuiranno al raggiungimento dei tre obiettivi sociali dell’UE per il 2030, che riguardano l’occupazione, lo sviluppo delle competenze e la riduzione della povertà.

Queste iniziative si inseriscono nell’ambito più ampio della Strategia per l’Uguaglianza di Genere 2020-2025 dell’UE e traggono ispirazione da altre importanti iniziative dell’UE, come la Raccomandazione sull’Istruzione e l’Assistenza all’Infanzia, la Strategia dell’UE sui Diritti del Bambino e la Raccomandazione sulla Garanzia Europea per l’Infanzia.

Lo sviluppo della Strategia Europea per l’Assistenza:

Gli Stati membri stanno attivamente sostenendo questi processi e iniziative di riforma per garantire un’assistenza a lungo termine di alta qualità e accessibile. Hanno nominato coordinatori nazionali incaricati di progettare e monitorare queste riforme a livello nazionale.

Recentemente, il primo di una serie di eventi di apprendimento reciproco tra coordinatori nazionali ed esperti ha affrontato il tema della qualità dell’assistenza a lungo termine, un aspetto cruciale delle raccomandazioni del Consiglio Europeo.

Per sostenere ulteriormente queste riforme all’interno della Strategia Europea per l’Assistenza, 18 Stati membri stanno utilizzando il Fondo per la Ripresa e la Resilienza. Inoltre, l’UE offre supporto finanziario aggiuntivo attraverso vari fondi, tra cui il Fondo Sociale Europeo+, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, il Fondo per una Transizione Giusta, Horizon Europe e i programmi Digital Europe.

La Commissione Europea fornirà assistenza tecnica a almeno 5 Stati membri per la progettazione delle riforme nell’assistenza a lungo termine.

Inoltre, la Commissione Europea ha stretto un partenariato strategico con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per supportare la formazione degli assistenti informali e aiutare gli Stati membri nella progettazione delle riforme a livello nazionale.

La raccolta dati per monitorare l’assistenza a lungo termine è in costante miglioramento, con sforzi congiunti della Commissione e del Comitato per la Protezione Sociale.

Nel campo dell’uguaglianza di genere, servizi di cura, fornitori di istruzione e formazione, insieme ai partner sociali, hanno stretto un partenariato ampio e impegnativo nell’aprile 2023. L’obiettivo è formare almeno il 60% della forza lavoro dell’assistenza a lungo termine (equivalente a 3,8 milioni di lavoratori) ogni anno entro il 2030.

Il 10 luglio 2023, è stato istituito il nuovo Comitato Europeo di Dialogo Sociale per i Servizi Sociali, iniziativa che riunisce datori di lavoro e i sindacati del settore, con l’obiettivo di promuovere il miglioramento delle condizioni di lavoro.

Ulteriori iniziative della Commissione nell’ambito della Strategia Europea per l’Assistenza:

Infine, a marzo 2023, la Commissione Europea ha lanciato una campagna di comunicazione, per sfidare gli stereotipi di genere che ancora ostacolano la condivisione equa delle responsabilità genitoriali tra madri e padri.

La Commissione inoltre continua a monitorare attentamente l’attuazione della direttiva 2019/1158 relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza, con particolare attenzione ai congedi di paternità e genitoriali non trasferibili, mirati a correggere la distribuzione ineguale delle responsabilità di cura tra donne e uomini.

A giugno 2023, sempre nell’ambito della Strategia Europea per l’Assistenza, la Commissione ha anche co-organizzato un seminario con EQUINET per individuare misure volte a contrastare il possibile trattamento sfavorevole dei lavoratori che prendono congedi familiari, coinvolgendo rappresentanti degli organismi per l’uguaglianza e delle ispezioni del lavoro.

 

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Conferenza delle Regioni ripartisce le risorse PNRR sulla telemedicina

La Conferenza delle Regioni ha emesso parere favorevole in merito alla ripartizione delle risorse previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PnRR) destinate ai servizi di Telemedicina. Tale iniziativa ha consentito il varo di un decreto all’interno della Conferenza Stato-Regioni, che autorizza investimenti per un ammontare complessivo di 750 milioni di euro, finalizzati a garantire l’accesso ai servizi a un contingente di almeno 200.000 cittadini.

Contestualmente, le Regioni e le Province Autonome hanno già predisposto piani operativi specifici al fine di quantificare il loro fabbisogno di servizi minimi di telemedicina e, di conseguenza, il numero di persone che necessitano di assistenza in questo ambito.

I prossimi passi per l’avviamento degli investimenti sulla telemedicina:

Agenas, ovvero l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali, è stata designata come soggetto attuatore degli investimenti, destinando a essa un finanziamento pari a 50 milioni di euro. Inoltre, alle Regioni e alle Province autonome saranno allocate risorse per un importo complessivo di 432.049.248 euro, i quali verranno suddivisi in base alle effettive necessità relative ai servizi essenziali nel campo della telemedicina.

Tali risorse sono vincolate all’acquisto di attrezzature e servizi, e seguiranno le procedure di gara effettuate dalle Regioni capofila, nello specifico la Lombardia per quanto concerne i servizi minimi di telemedicina e la Puglia per ciò che riguarda le postazioni di lavoro, in conformità alle specifiche esigenze individuate.

 

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SOTEU 2023: sintesi del discorso della presidente Von der Leyen

Di fronte al Parlamento europeo di Strasburgo riunito in sessione plenaria il 13.09.2023, la presidente della CE Ursula Von der Leyen ha tenuto il SOTEU, l’ultimo discorso annuale sullo Stato dell’Unione Europea del suo mandato.

Il discorso della presidente Von der Leyen

Il SOTEU è stato l’occasione per fare il punto sui risultati ottenuti durante il mandato della presidente Von der Leyen, nonché per presentare le sfide principali che ne caratterizzeranno il prossimo, tra cui:

  • Il fatto di aver portato a termine più del 90% delle linee guida che erano state presentate nel 2019
  • L’ambizione che ha caratterizzato il suo mandato, dagli investimenti del NextGenEU al Green Deal, sul quale occorre mantenere la strategia ed continuare ad integrarla per garantire un futuro alle giovani generazioni, dal’European Wind Power Package, al 2040 target sul clima, all’iniziativa sulla resilienza dell’acqua
  • L’appello contro la violenza sulle donne, perché non può esserci vera uguaglianza fintanto che non ci sarà libertà piena. “No, è no”.
  • L‘indagine anti-sovvenzioni avviata dalla Commissione per quello che riguarda i veicoli elettrici provenienti dalla Cina. A tal proposito si è ribadita l’importanza della concorrenza leale non alterata da investimenti e sussidi statali ingenti che provocano una distorsione dei mercati
  • La richiesta a Mario Draghi di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea per affrontare le tre sfide del futuro: lavoro, inflazione e ambiente commerciale. In particolare sull’inflazione, la Von der Leyen ha sottolineato quanto la BCE stia facendo per superare questo periodo di crisi, come gli investimenti in campo energetico. La presidente ha inoltre ribadito l’impossibilità etica per l’Europa di effettuare investimenti dove non si rispetta il “rule of law”
  • La questione climatica: il pianeta è in ebollizione, questa è stata l’estate più calda mai registrata e le condizioni estreme verificatesi in Grecia e Spagna non sono altro che segnali di un pianeta che chiede un cambio di rotta
  • L’estensione della protezione temporanea agli ucraini nell’UE. L’Europa ha investito 12 miliardi di euro per fronteggiare la situazione. Il futuro dell’Ucraina è in Europa, come lo è per la Moldavia e i paesi dell’ovest dei Balcani. Ha anche aggiunto di non avere ulteriori indugi nel far entrare Romania e Bulgaria nell’area Schengen, anche seguito del lavoro svolto sulle migrazioni su cui l’UE sta arrivando ad uno storico accordo che renderà la gestione più “umana”
  • L’importanza del tema dell’Intelligenza Artificiale sulla quale è importante stabilire misure protettive, come il Digital Services Act, e un sistema unico di governance antropocentrica e innovazione responsabile. I supercomputer dell’UE verranno messi a disposizioni delle start-up di IA per addestrare i loro modelli come parte di una strategia che metta l’Europa al centro dell’era digitale
  • Il rafforzamento del ruolo internazionale dell’Europa, e della sua strategia di difesa industriale e di approvvigionamento, in maniera tale che possa consolidare la partnership con l’Africa, promuovendo lo stile di vita Europeo.

 

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