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Nuova mappa EMA per i trial clinici nell’UE: maggiore accessibilità per pazienti e operatori sanitari

L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha lanciato una nuova mappa interattiva dei trial clinici, accessibile dal sito pubblico del Clinical Trials Information System (CTIS). Questo strumento innovativo offre ai pazienti e agli operatori sanitari un accesso più semplice e immediato alle informazioni sui trial clinici in corso nell’Unione Europea, facilitando l’individuazione di studi rilevanti per il proprio territorio e la propria area terapeutica.

Grazie a un’interfaccia intuitiva, gli utenti possono cercare gli studi attivi per area geografica e condizione medica, con il supporto di un sistema di autocorrezione per migliorare l’esperienza di ricerca. I risultati includono i contatti degli sperimentatori, consentendo ai pazienti di informarsi direttamente sulle opportunità di arruolamento.

Questa iniziativa rientra nel piano di lavoro 2025-2026 dell’Accelerating Clinical Trials in the European Union (ACT EU) e risponde alla richiesta di una piattaforma più accessibile e user-friendly.

 

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Parlamento UE: studio sulle sinergie tra Horizon Europe e la Politica di Coesione

È stato pubblicato uno studio approfondito sull’evoluzione e lo stato attuale delle sinergie tra il programma di finanziamento Horizon Europe e i fondi della Politica di Coesione dell’UE per la ricerca e l’innovazione. La ricerca, commissionata dal Comitato per l’Industria, la Ricerca e l’Energia (ITRE) del Parlamento Europeo, evidenzia le principali barriere e i fattori che favoriscono l’integrazione tra questi strumenti finanziari, proponendo soluzioni per migliorare l’impatto complessivo dell’innovazione in Europa.

Caratteristiche dello studio

L’analisi mette in luce il valore strategico delle sinergie tra Horizon Europe e la Politica di Coesione per ridurre il divario in materia di ricerca e innovazione tra le diverse regioni europee. Tuttavia, nonostante i progressi normativi e operativi introdotti nel periodo 2021-2024, la piena implementazione di questi meccanismi risulta ancora lenta e frammentata. Persistono ostacoli legati all’allineamento degli obiettivi, alla differenza nei cicli di programmazione e alle difficoltà di coordinamento tra le autorità nazionali e regionali.

Lo studio sottolinea anche il ruolo della Commission Notice on Synergies between Horizon Europe and ERDF programmes, che ha individuato sei diversi tipi di sinergie, tra cui i partenariati, e definito linee guida per la loro attuazione. Tuttavia, permangono sfide operative, tra cui la scarsa interoperabilità dei dati, la frammentazione delle competenze e una limitata consapevolezza delle opportunità disponibili.

Per sbloccare il pieno potenziale di queste sinergie, il report suggerisce ulteriori semplificazioni normative, un maggiore coordinamento tra le istituzioni coinvolte e un rafforzamento delle capacità tecniche per garantire un utilizzo più efficace dei finanziamenti dell’UE in ricerca e innovazione.

 

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Roberto Ciambetti eletto vicepresidente Commissione NAT al Comitato Europeo delle Regioni

Il 21 febbraio 2025, la Commissione per le risorse naturali (NAT) del Comitato europeo delle regioni (CdR) ha inaugurato il suo nuovo ciclo di lavoro con l’elezione della leadership che guiderà i prossimi anni di attività. La Commissione NAT svolge un ruolo cruciale nelle politiche europee, occupandosi di settori strategici quali salute pubblica, agricoltura, sviluppo rurale, pesca, produzione alimentare, silvicoltura, turismo e protezione civile.

Alla guida della Commissione è stato eletto Piotr Całbecki, presidente del Voivodato di Kujawsko-Pomorskie in Polonia, che assumerà il ruolo di presidente. Sarà affiancato da due vicepresidenti: Roberto Ciambetti, consigliere regionale in Regione del Veneto, e Fernando López Miras, presidente della Comunidad Autónoma de la Región de Murcia in Spagna.

Salute pubblica al centro dell’agenda DELLA COMMISSIONE NAT

Tra le priorità della nuova leadership emerge con forza la salute pubblica, con un’attenzione particolare al rafforzamento dell’accesso alle cure e alla riduzione delle disparità sanitarie tra le regioni europee. Questo impegno è testimoniato dalla conferma di Birgitta Sacrédeus come relatrice del parere in corso sul personale sanitario, un tema sempre più centrale nelle agende politiche nazionali ed europee. La discussione su questo dossier è attesa per la seconda riunione della Commissione NAT.

L’accento sulla salute riflette una consapevolezza crescente della necessità di rafforzare i sistemi sanitari regionali, garantendo equità nell’accesso alle cure e rispondendo alle sfide poste dall’invecchiamento della popolazione, dalla carenza di personale sanitario e dalle disparità infrastrutturali tra territori.

Un mandato strategico per le regioni europee

Con questa nuova leadership, la Commissione NAT si prepara ad affrontare questioni fondamentali per lo sviluppo sostenibile e la coesione territoriale dell’Unione Europea. Le decisioni prese avranno un impatto diretto sulle comunità locali, contribuendo a delineare strategie condivise per una gestione più efficace delle risorse naturali, della sanità e delle politiche agricole e turistiche.

 

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Low-Value Care: ridurre le cure inefficaci per un sistema sanitario più sostenibile

Il concetto di Low-Value Care si riferisce a interventi sanitari che offrono benefici limitati o nulli ai pazienti, contribuendo allo spreco di risorse e all’inefficienza dei sistemi sanitari.

Da una prospettiva più ampia, il Low-Value Care comprende tre fenomeni principali: overuse, misuse e underuse dei servizi sanitari. L’overuse (uso eccessivo) e il misuse (uso scorretto) includono trattamenti dannosi, inefficaci o non costo-efficaci, mentre l’underuse (uso insufficiente) riguarda la mancata erogazione di cure necessarie. Queste dinamiche possono avere impatti negativi su pazienti, caregiver, operatori sanitari e sull’intero ecosistema della salute.

Per affrontare questa criticità, la Commissione Europea ha pubblicato il 10 febbraio il report “Identifying, Measuring and Reducing Low-Value Care in the Context of Health System Performance Assessment”. Il documento propone strategie per riconoscere e ridurre l’erogazione di cure di basso valore, promuovendo un uso più razionale delle risorse sanitarie.

A seguito della pubblicazione, il 13 febbraio si è tenuto un webinar che ha riunito esperti del settore, policy makers e stakeholder per discutere le evidenze emerse dal report e delineare azioni concrete per ridurre il Low-Value Care in Europa. I materiali dell’evento, insieme al report ufficiale, sono ora disponibili per la consultazione.

Un sistema più efficiente e trasparente per l’HTA in Europa

Dal 12 gennaio 2025, con l’entrata in vigore del Regolamento UE 2021/2282 sull’Health Technology Assessment (HTAR), l’UE introduce un quadro normativo strutturato per la valutazione delle tecnologie sanitarie. Il nuovo sistema, basato su un approccio collaborativo tra gli Stati Membri, garantirà maggiore trasparenza ed equità nell’accesso alle innovazioni mediche.

Attraverso un sistema di consulenze scientifiche congiunte, il progetto supporterà lo sviluppo di nuove tecnologie prima della loro immissione sul mercato, assicurando così che solo le soluzioni più efficaci e sicure vengano adottate nei sistemi sanitari europei.

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DOCUMENTI UTILI

SINTESI WEBINAR

REPORT

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Regolamento HTA: verso una valutazione delle tecnologie sanitarie più coordinata ed efficiente

Con l’entrata in vigore del Regolamento europeo sulla Valutazione delle Tecnologie SanitarieHealth Technology Assessment Regulation (HTAR) (Regolamento (UE) 2021/2282), l’Unione Europea rafforza il coordinamento tra gli Stati membri per garantire un processo di valutazione più efficace e uniforme. In questo contesto, il 21 gennaio 2025, l’Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale (HaDEA) ha formalizzato un contratto quadro (FWC) con un consorzio di enti HTA di 21 Paesi europei, guidato dall’INAMI-RIZIV (Istituto nazionale per l’assicurazione dell’invalidità legata alle malattie in Belgio). 

Obiettivi e impatti del nuovo contratto FWC nell’htar

Il contratto FWC, della durata di quattro anni e finanziato con 35 milioni di euro nell’ambito del programma EU4Health, è finalizzato a rafforzare le valutazioni cliniche congiunte e le consultazioni scientifiche sulle tecnologie sanitarie, con particolare attenzione a:

  • uniformare la valutazione clinica di nuovi farmaci e dispositivi medici ad alto impatto;
  • supportare le autorità nazionali nelle decisioni su prezzi e rimborsi con dati scientifici condivisi;
  • snellire i processi per le aziende sviluppatrici di tecnologie sanitarie, facilitandone l’accesso al mercato.

Con l’applicazione dell’HTAR dal 12 gennaio 2025, il nuovo quadro normativo introduce una governance strutturata e un approccio collaborativo per le valutazioni sanitarie, con il mandato del Gruppo di Coordinamento degli Stati Membri sull’HTA. Il progetto prevede inoltre un sistema di consulenze scientifiche congiunte per supportare lo sviluppo di tecnologie innovative prima dell’immissione sul mercato.

 

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BeWell: estesa la consultazione sulla Skills Strategy per il settore sanitario

Il settore sanitario sta affrontando trasformazioni profonde, spinte dall’innovazione digitale e dalle sfide ambientali. Per supportare i professionisti nell’acquisizione delle competenze necessarie, il progetto BeWell ha sviluppato la BeWell Skills Strategy un piano strategico per la riqualificazione e l’aggiornamento delle competenze sanitarie in chiave digitale e sostenibile.

L’iniziativa nasce nell’ambito del Pact for Skills Large-Scale Partnership (LSP) per gli Ecosistemi Sanitari, una rete di attori impegnati a migliorare la preparazione dei professionisti della salute attraverso un approccio collaborativo ed evidence-based.

Un processo partecipativo per una strategia efficace

Il percorso di sviluppo della BeWell Skills Strategy prevede due fasi principali:

  • La prima versione, elaborata grazie all’expertise dei membri del consorzio BeWell e basata su un’analisi approfondita delle competenze richieste, è ora aperta alla consultazione pubblica. Sarà ampiamente condivisa per raccogliere i contributi di tutti gli stakeholder.
  • Parallelamente, il progetto BeWell testerà nuove qualificazioni professionali, i cui risultati, insieme ai feedback raccolti nella consultazione, saranno integrati nella seconda e ultima versione della strategia, prevista per la pubblicazione a giugno 2026.
Chi può partecipare alla consultazione di BeWell?

La consultazione è stata estesa ed è aperta a tutti gli attori chiave del settore sanitario, tra cui:

  • Professionisti della salute
  • Ricercatori e docenti
  • Pazienti e associazioni di pazienti
  • Decisori politici e istituzioni
  • Rappresentanti dell’industria e altri stakeholder rilevanti

 

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Bando di gara EU4Health: supporto organizzativo alle autorità competenti SoHO

HaDEA (Agenzia esecutiva per la salute e il digitale) ha pubblicato il bando di gara HADEA/2024/OP/0057 nell’ambito del programma EU4Health per il 2024. Questo bando mira a sostenere le autorità competenti degli Stati membri nell’implementazione del regolamento (UE) 2024/1938 relativo alle norme di qualità e sicurezza delle sostanze di origine umana (SoHO).

Obiettivi delLA GARA D’APPALTO SULL’ATTUAZONE DEL REGOLAMENTO PER LE SoHO

La gara d’appalto si propone di:

  • Rafforzare le capacità dei Paesi UE attraverso:
    • analisi personalizzate di gap e bisogni;
    • strategie di gestione del cambiamento e piani d’azione;
    • azioni di twinning e programmi di formazione;
  • Garantire l’efficace attuazione delle norme di qualità e sicurezza previste dal regolamento (UE) 2024/1938.
Dettagli del bando di gara
  • Budget massimo: 5.400.000 euro.
  • Scadenza per la presentazione delle domande: 18 marzo 2025, ore 16:00 CET.
  • Durata massima del contratto: 30 mesi.
  • Metodo di invio: Elettronico tramite la piattaforma ufficiale F&T Portal.

 

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Medicina personalizzata: prima conferenza EP PerMed

L’11 e 12 febbraio 2025, Berlino ospiterà la prima conferenza EP PerMed sulla ricerca in medicina personalizzata, un evento internazionale che riunirà esperti per discutere i progressi nella ricerca, le metodologie innovative e le sfide legate alla traduzione dei risultati nella pratica clinica.

Un focus sulla medicina personalizzata e le sue applicazioni

La conferenza esplorerà i principali sviluppi scientifici e tecnologici nel campo della medicina personalizzata, con particolare attenzione a:

  • Metodologie innovative, fondamentali per la ricerca e l’applicazione clinica;
  • prevenzione personalizzata, con un approccio mirato a migliorare la salute pubblica;
  • inclusività, concentrandosi su salute femminile e medicina per bambini e adolescenti.

L’obiettivo principale sarà promuovere la collaborazione interdisciplinare e transfrontaliera, elemento essenziale per avanzare nel settore e cogliere le opportunità di finanziamento futuro.

Programma e formato dell’evento

Il programma dei due giorni si focalizzerà inizialmente sugli ambiti della diagnostica, della terapia e degli sviluppi tecnologici; successivamente le discussioni verteranno su come colmare il divario tra ricerca e pratica clinica.

I temi includeranno la gestione dei big data, aspetti etici e legali, e strategie per garantire equità e sostenibilità.

Side event: formazione sulla Ricerca Etica

Il 12 e 13 febbraio 2025, dopo la conferenza, si terrà un Workshop di Formazione sulla Ricerca Etica e l’Integrità. Questo evento è riservato a 25-30 partecipanti selezionati dal comitato organizzativo, con l’obiettivo di favorire uno scambio approfondito tra docenti e partecipanti.

 

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Commissione UE: presentata la seconda parte del pacchetto d’autunno del semestre europeo

La Commissione Europea ha presentato la seconda parte del pacchetto d’autunno del semestre europeo, un’iniziativa che risponde alle sfide socioeconomiche del 2025. Il semestre europeo è uno strumento che aiuta gli Stati Membri dell’UE ad individuare le priorità economiche e sociali. Fornisce inoltre orientamenti concreti e metodologie per affrontarle.

I punti principali e le raccomandazioni del pacchetto d’autunno del semestre europeo

Tra i punti principali del pacchetto spiccano le raccomandazioni per la zona euro, che invitano gli Stati membri a:

  • Rafforzare l’innovazione tecnologica, con particolare attenzione alle tecnologie critiche;
  • migliorare il contesto imprenditoriale, semplificando la normativa e aumentando l’accesso ai finanziamenti;
  • sostenere investimenti pubblici e privati nelle transizioni verde e digitale, nonché nella difesa europea;
  • favorire il miglioramento delle competenze dei lavoratori, promuovendo la riqualificazione professionale;
  • rispettare il nuovo quadro di bilancio per garantire stabilità macroeconomica e sostenibilità del debito.
Relazione sul meccanismo di allerta

La relazione sul meccanismo di allerta ha evidenziato potenziali squilibri macroeconomici in diversi Paesi dell’UE. Nel 2025, saranno condotti esami approfonditi in 10 Stati membri, inclusa l’Italia, già segnalati per squilibri nel 2024. Inoltre, l’Estonia sarà oggetto di ulteriore monitoraggio per rischi emergenti legati a costi crescenti, peggioramento delle partite correnti e aumento dell’indebitamento delle famiglie.

Relazione comune sull’occupazione

La relazione conferma che il mercato del lavoro dell’UE resta resiliente, con un tasso di occupazione record del 75,8% nel 2024 e un tasso di disoccupazione minimo del 6,1%. Tuttavia, emergono sfide importanti:

  • Decelerazione della produttività del lavoro, che potrebbe compromettere la competitività globale dell’UE;
  • carenze di competenze e manodopera, che limitano l’innovazione e la crescita economica;
  • salari reali in ripresa, ma ancora insufficienti a compensare le perdite di potere d’acquisto degli anni precedenti.

La Commissione invita gli Stati membri a rafforzare le politiche per contrastare la povertà lavorativa e stimolare la partecipazione all’apprendimento permanente, in linea con gli obiettivi del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali.

La Commissione invita l’Eurogruppo, il Consiglio e il Parlamento Europeo a esaminare il pacchetto e a contribuire al ciclo del semestre europeo 2025, mantenendo un dialogo costruttivo con le parti sociali e gli stakeholder.

 

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EuroHealthNet analizza il Semestre Europeo 2024

EuroHealthNet ha pubblicato il rapporto “Un Semestre Europeo per il benessere delle persone e del pianeta”, analizzando come questo strumento di governance socioeconomica stia promuovendo l’equità sanitaria e il benessere, elementi centrali per un’economia che superi la centralità del PIL come indicatore di crescita.

Evoluzione del Semestre Europeo

Dal 2010, il Semestre Europeo ha ampliato il proprio focus, integrando politiche sociali, sanitarie e ambientali. Il rapporto di EuroHealthNet sottolinea il ruolo crescente di strumenti come il Social Scoreboard, il Quadro di Convergenza Sociale e il Fondo per la Ripresa e la Resilienza, che contribuiscono a incentivare investimenti sostenibili e sociali.

L’analisi evidenzia come il Semestre UE 2024 stia spingendo verso un’economia del benessere, enfatizzando il benessere inclusivo e sostenibile oltre i tradizionali indicatori economici, grazie anche al monitoraggio dei rischi sociali, digitali e ambientali emergenti.

Criticità e Raccomandazioni secondo EuroHealthNet

Il rapporto rileva oltre ai progressi significativi anche lacune importanti, quali:

  • Mancanza di attenzione a temi cruciali come salute mentale e prevenzione sanitaria.
  • Dati insufficienti su indicatori chiave, come qualità delle condizioni abitative o lavori dignitosi, spesso non stratificati per gruppi socioeconomici.

A tal proposito EuroHealthNet propone di:

  • Creare un quadro europeo di indicatori di benessere.
  • Rafforzare gli investimenti in salute pubblica, prevenzione e sostenibilità.
  • Allineare meglio gli obiettivi sociali e sanitari con le priorità economiche e fiscali.
Le Raccomandazioni Specifiche per l’Italia

Infine, il documento fornisce raccomandazioni specifiche (Country-Specific Recommendations) per ogni Paese membro atte a guidare le riforme nazionali, in linea con gli obiettivi promossi dall’UE.

Per quanto concerne l’Italia, si evidenziano:

  • Sanità: Potenziare la medicina territoriale, l’accesso universale e la formazione del personale.
  • Sostenibilità: Accelerare il Green Deal, migliorando la qualità dell’aria e promuovendo l’economia circolare.
  • Inclusione: Investire in servizi per anziani e infanzia, per combattere la povertà e sostenere l’occupazione.
  • Disparità territoriali: Colmare il divario tra Nord e Sud, con investimenti in sanità, istruzione e occupazione.

 

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