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Strategie di stoccaggio e contromisure mediche UE per risposta alle crisi e sicurezza sanitaria

Il 9 luglio 2025 la Commissione europea ha lanciato due iniziative nell’ambito della sua agenda Preparedness Union: una strategia di stoccaggio dell’UE e una strategia di contromisure mediche. Entrambe le strategie sono volte a migliorare l’accesso ai beni essenziali per i cittadini e le società, le imprese e le economie europee, garantendo la continuità dei beni essenziali e delle forniture mediche salvavita in ogni momento, in particolare durante le crisi come i grandi blackout energetici, le catastrofi naturali, i conflitti o le pandemie.

Strategia di stoccaggio dell’UE: salvaguardare le forniture essenziali in vista delle crisi

La Strategia di stoccaggio dell’UE è stata concepita per garantire i beni essenziali – come cibo, acqua, petrolio, carburante e medicinali – in caso di crisi. Si tratta del primo approccio globale dell’UE alla costituzione di scorte.

Le azioni chiave della Strategia per le scorte comprendono:

  • l’istituzione di una rete di stoccaggio dell’UE con gli Stati membri per condividere le migliori pratiche, coordinare le scorte e sviluppare raccomandazioni comuni;
  • l’individuazione delle lacune e delle duplicazioni delle scorte attraverso la condivisione delle informazioni e il rafforzamento della cooperazione tra gli Stati membri e l’UE;
  • l’espansione delle scorte a livello europeo per colmare le lacune di beni essenziali, con il sostegno di iniziative come rescEU per attrezzature mediche, ripari, generatori e altro;
  • il miglioramento dei trasporti e della logistica per una risposta rapida alle crisi;
  • la promozione di partenariati civili-militari, pubblico-privati e internazionali per massimizzare l’uso delle risorse in modo efficiente e tempestivo.
Strategia per le contromisure mediche: rafforzare la preparazione alle crisi sanitarie

Con l’aumento dei focolai di malattia e la crescente resistenza agli antimicrobici, esacerbati dai cambiamenti climatici, dal deterioramento della biodiversità e degli ecosistemi e dalle sfide geopolitiche, la strategia dell’UE sulle contromisure mediche mira ad accelerare lo sviluppo, la produzione, la diffusione e l’accessibilità di strumenti medici salvavita.

Le azioni chiave della strategia comprendono:

  • far progredire i vaccini antinfluenzali di nuova generazione, i nuovi antibiotici contro la resistenza antimicrobica, gli antivirali per le malattie trasmesse da vettori e migliorare l’accesso alle contromisure CBRN;
  • potenziare l’intelligence e la sorveglianza sviluppando un elenco UE di contromisure mediche prioritarie, tabelle di marcia per la preparazione e sistemi sentinella UE/globali per le acque reflue;
  • accelerare l’innovazione attraverso l’acceleratore di contromisure mediche, i centri di R&S e l’espansione del programma HERA Invest;
  • garantire una produzione scalabile attraverso la capacità sempre più elevata di EU FAB e il nuovo partenariato RAMP UP;
  • migliorare l’accesso ai farmaci e la loro diffusione attraverso acquisti congiunti e il sostegno ai laboratori pronti all’uso;
  • rafforzare la cooperazione globale e la collaborazione intersettoriale, compresa la preparazione civile-militare, gli sforzi pubblico-privati, la preparazione dei cittadini e gli investimenti nella forza lavoro.

 

Per maggiori informazioni sulle nuove strategie si prega di consultare il seguente LINK.

Per accedere alla Q&A sulla strategia di stoccaggio si prega di consultare il seguente LINK.

Per accedere alla Q&A sulla strategia per le contromisure mediche si prega di consultare il seguente LINK.

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lotta contro il cancro

Consiglio dell’Unione europea: Primo Summit UE sulla prevenzione del cancro

Il 27 maggio 2025, Varsavia ha ospitato il primo Summit europeo sulla prevenzione del cancro, organizzato nell’ambito della Presidenza polacca del Consiglio dell’Unione europea, uno degli eventi tematici sul cancro più importanti in Europa.

L’iniziativa si inserisce tra le attività del Piano europeo di lotta contro il cancro e del programma EU4Health, e ha riunito esperti e rappresentanti istituzionali per rafforzare la cooperazione e promuovere strategie efficaci di prevenzione oncologica. All’incontro hanno partecipato rappresentanti di rilievo della salute pubblica europea, tra cui i Ministri della Salute di Polonia e Cipro, esponenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dell’OCSE, della Commissione Europea e di istituti di ricerca.

il primo Summit europeo sulla prevenzione del cancro

Il summit ha evidenziato il ruolo centrale della prevenzione primaria e secondaria e la necessità di rafforzare l’alfabetizzazione sanitaria, ampliare l’accesso agli screening e contrastare le disuguaglianze. Nel dibattito tra esperti e istituzioni, è emersa particolare attenzione allo screening per il tumore al seno, la neoplasia più diffusa tra le donne in Europa, con tassi di adesione ancora insoddisfacenti.

È stato inoltre annunciato il nuovo Laboratorio di Prevenzione Primaria e Politiche Sanitarie presso l’Istituto Nazionale di Oncologia, volto a promuovere un approccio integrato che includa ricerca, formazione e riforma normativa. L’evento ha confermato l’impegno degli Stati membri per un’azione coordinata e strutturata nella lotta contro il cancro in Europa.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Semestre europeo 2025: Raccomandazioni specifiche della Commissione all’Italia

Il 4 giugno 2025 la Commissione Europea ha presentato il Pacchetto di Primavera 2025, che segna l’avvio della fase nazionale del ciclo annuale del Semestre europeo.

Questo documento offre tramite una serie di raccomandazioni una consulenza mirata a ciascuno Stato membro sulle proprie politiche e riforme economiche, basandosi sulle priorità più ampie delineate nel precedente Pacchetto d’autunno.

Le raccomandazioni della Commissione si basano su una valutazione dei piani politici nazionali presentati dagli Stati membri in aprile e su un’analisi del rispettivo contesto socio-economico. Inoltre, il Pacchetto di Primavera prevede esami approfonditi per valutare i potenziali squilibri macroeconomici nei Paesi dell’UE, che svolgono un ruolo fondamentale nella salvaguardia della stabilità economica europea.

Le raccomandazioni specifiche per Paese (CSR) forniscono indicazioni personalizzate a ciascuno Stato membro, suggerendo azioni di politica socio-economica e fiscale da intraprendere nel corso del prossimo anno. Queste linee guida si concentrano su aree politiche che devono affrontare sfide persistenti o che sono affrontate solo parzialmente dai piani politici nazionali. Le CSR possono riguardare un’ampia gamma di argomenti, tra cui le finanze pubbliche, le riforme dei sistemi pensionistici, l’istruzione, le sfide dell’innovazione, la creazione di posti di lavoro o la lotta alla disoccupazione.

La Commissione elabora le CSR sulla base delle relazioni nazionali e dell’esame dei programmi nazionali di riforma, stabilità e convergenza presentati dagli Stati membri in aprile. Queste indicazioni riflettono le priorità generali delineate nell’Analisi annuale della crescita sostenibile e nella raccomandazione del Consiglio sulla politica economica per l’area dell’euro, che fanno parte del Pacchetto d’autunno.

RACCOMANDAZIONI 2025

Si raccomanda all’Italia di intervenire nel 2025 e nel 2026 per:

  1. Rafforzare la spesa complessiva per la difesa e la prontezza in linea con le conclusioni del Consiglio europeo del 6 marzo 2025. Rispettare i tassi massimi di crescita della spesa netta raccomandati dal Consiglio il 21 gennaio 2025, al fine di porre fine alla situazione di deficit eccessivo. Attuare l’insieme di riforme e investimenti alla base del periodo di aggiustamento prolungato, come indicato dal Consiglio del 21 gennaio 2025. In linea con gli obiettivi di sostenibilità fiscale, rendere il sistema fiscale più favorevole alla crescita, combattendo ulteriormente l’evasione fiscale, riducendo il cuneo fiscale sul lavoro e le restanti spese fiscali, comprese quelle relative all’imposta sul valore aggiunto e ai sussidi dannosi per l’ambiente, nonché aggiornando i valori catastali nell’ambito di una più ampia revisione delle politiche abitative, garantendo al contempo l’equità. Intensificare gli sforzi per migliorare l’efficienza e l’efficacia della spesa pubblica. Mitigare gli effetti dell’invecchiamento sulla crescita potenziale e sulla sostenibilità fiscale, anche limitando l’uso di schemi di pensionamento anticipato e affrontando le sfide demografiche, attirando e trattenendo anche forza lavoro di alta qualità.
  2. In considerazione delle scadenze applicabili per il completamento tempestivo delle riforme e degli investimenti ai sensi del Regolamento (UE) 2021/241, accelerare l’attuazione del piano di ripresa e resilienza, compreso il capitolo REPowerEU. Accelerare l’attuazione dei programmi della politica di coesione (FESR, JTF, FSE+), sfruttando, ove opportuno, le opportunità offerte dalla revisione intermedia. Utilizzare in modo ottimale gli strumenti dell’UE, compreso l’ambito di applicazione fornito da InvestEU e dalla piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa, per migliorare la competitività.
  3. Sostenere l’innovazione rafforzando ulteriormente i collegamenti tra imprese e università, gli appalti per l’innovazione, il capitale di investimento aziendale e le opportunità per i talenti. Rafforzare il ruolo delle università nell’innovazione, concentrandosi maggiormente sulla commercializzazione dei risultati della ricerca e migliorando il percorso di carriera dei ricercatori. Promuovere la crescita e l’aggregazione delle PMI e delle start-up. Attuare una strategia industriale che includa la riduzione del divario territoriale, razionalizzando le attuali misure politiche e tenendo conto dei progetti infrastrutturali chiave.
  4. Aumentare l’efficienza della pubblica amministrazione e rafforzare la capacità amministrativa, soprattutto a livello locale. Ridurre ulteriormente l’arretrato e i tempi di smaltimento del sistema giudiziario. Affrontare le restanti restrizioni alla concorrenza, anche nei servizi pubblici locali, nei servizi alle imprese e nel sistema ferroviario.
  5. Accelerare l’elettrificazione e intensificare gli sforzi per la diffusione delle energie rinnovabili, anche riducendo la frammentazione della regolamentazione delle autorizzazioni e investendo nella rete elettrica. Affrontare i rischi legati al clima e mitigarne l’impatto economico, attraverso un maggiore coordinamento istituzionale, soluzioni basate sulla natura e coperture assicurative sul clima. Affrontare le restanti inefficienze nella gestione dell’acqua e dei rifiuti riducendo le lacune infrastrutturali.
  6. Promuovere la qualità del lavoro e ridurre la segmentazione del mercato del lavoro, anche per sostenere salari adeguati, e aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, in particolare per i gruppi sottorappresentati, anche rafforzando ulteriormente le politiche attive del mercato del lavoro e migliorando l’accesso a prezzi accessibili a un’assistenza di qualità per l’infanzia e a lungo termine, tenendo conto delle disparità regionali. Proseguire gli sforzi per contrastare il lavoro sommerso, in particolare nei settori più colpiti. Continuare a promuovere l’istruzione e la formazione professionale post-secondaria e la formazione sul posto di lavoro nei settori ad alta domanda per rispondere alle esigenze di competenze a breve termine, rafforzando al contempo l’apprendimento degli adulti attraverso l’espansione dell’apprendimento basato sul lavoro nei settori a forte crescita. Migliorare i risultati scolastici, con particolare attenzione agli studenti svantaggiati, anche rafforzando le competenze di base.

In ambito salute, ulteriori considerazioni sono state condivise all’interno del report:

  1. Nel contesto della raccomandazione numero 4 di cui sopra, viene posta particolare attenzione su come persistano ostacoli significativi in una serie di settori, tra cui l’assistenza sanitaria e farmaceutica. In particolare, promuovendo l’acquisto di biosimilari e l’accreditamento di operatori privati nel sistema sanitario pubblico.
  2. Nel contesto della raccomandazione numero 6 di cui sopra, viene evidenziato come, sebbene il tasso complessivo di posti di lavoro vacanti in Italia rimanga relativamente basso, intorno al 2%, settori come l’edilizia, la sanità e l’ICT devono far fronte a carenze di manodopera. Sostenere l’attuazione delle misure di successo promosse nell’ambito del RRF nel contesto dell’istruzione e della formazione professionale, compresi gli istituti tecnici superiori, e allineare i programmi di studio alle esigenze del mercato del lavoro, in particolare per quanto riguarda le competenze trasversali, verdi e digitali, è fondamentale per affrontare le attuali carenze. Inoltre, l’espansione dell’apprendimento basato sul lavoro, con particolare attenzione alla formazione a breve termine e alle micro-credenziali mirate ai settori a forte crescita e ad alta domanda, è essenziale per mitigare le carenze di manodopera nel breve termine.

 

Per maggiori informazioni sulle raccomandazioni della Commissione del Pacchetto di Primavera 2025, si prega di consultare il seguente LINK.

Per scaricare le raccomandazioni all’Italia si prega di consultare il seguente LINK.

Per consultare i report nazionali estesi si prega di utilizzare il seguente LINK.

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Salute Globale Altro

OMS: raggiunto il consenso preliminare sull’Accordo sulle pandemie

Dopo oltre tre anni di intensi negoziati, gli Stati membri dell’OMS hanno compiuto un importante passo avanti negli sforzi per rendere il mondo più sicuro dalle pandemie, con una bozza di accordo sulle pandemie da sottoporre all’esame della prossima Assemblea Mondiale della Sanità (19-25 maggio 2025). La proposta mira a rafforzare la collaborazione globale in materia di prevenzione, preparazione e risposta alle future minacce pandemiche.

Nel dicembre 2021, al culmine della pandemia COVID-19, gli Stati membri dell’OMS hanno istituito l’Organismo intergovernativo di negoziazione (INB) per redigere e negoziare una convenzione, un accordo o un altro strumento internazionale, ai sensi della Costituzione dell’OMS, per rafforzare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie. Dopo 13 riunioni formali, di cui nove prorogate, e molti negoziati informali e intersessionali su vari aspetti della bozza di accordo, l’INB ha finalizzato una proposta di Accordo OMS sulle pandemie. Il risultato del lavoro dell’INB sarà ora presentato alla Settantottesima Assemblea Mondiale della Sanità per la sua considerazione.

Le proposte contenute nel testo dell’accordo sulle pandemie elaborato dall’INB includono: 

  • l’istituzione di un sistema di accesso agli agenti patogeni e di condivisione dei benefici; 
  • l’adozione di misure concrete per la prevenzione delle pandemie, anche attraverso un approccio One Health;
  • la creazione di capacità di ricerca e sviluppo geograficamente diverse;
  • la facilitazione del trasferimento di tecnologia e delle relative conoscenze, abilità e competenze per la produzione di prodotti sanitari legati alle pandemie;
  • la mobilitazione di una forza lavoro qualificata, addestrata e multidisciplinare per le emergenze sanitarie a livello nazionale e globale;
  • l’istituzione di un meccanismo finanziario di coordinamento;
  • l’adozione di misure concrete per rafforzare la preparazione, la prontezza e le funzioni e la resilienza del sistema sanitario;
  • la creazione di una catena di approvvigionamento e di una rete logistica globali.

 

La Commissione europea ha accolto favorevolmente la proposta di accordo sulle pandemie.

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Salute mentale

OMS/Europa: policy brief sull’integrazione della salute mentale nelle cure primarie

Il 10 aprile 2025 l’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato ufficialmente la sua nuova policy brief dal titolo “Scaling up mental health services within the primary health care approach”.

Il documento si inserisce nel più ampio impegno dell’OMS per promuovere l’integrazione della salute mentale nei sistemi sanitari, con un focus specifico sull’ambito delle cure primarie.

La policy brief sull’integrazione della salute mentale nelle cure primarie

Durante l’evento di lancio, esperti e rappresentanti di diversi Paesi europei hanno discusso l’urgenza di potenziare l’accesso ai servizi di salute mentale di base, in risposta a un bisogno crescente e spesso insoddisfatto da parte della popolazione. La policy brief fornisce una serie di raccomandazioni operative per supportare governi e amministrazioni sanitarie nel rafforzare la risposta a livello territoriale, valorizzando le risorse esistenti e promuovendo modelli di assistenza centrati sulla persona.

Tra i messaggi chiave del documento vi è la necessità di superare la frammentazione dei servizi, rafforzare la formazione degli operatori sanitari di base, promuovere interventi precoci e prevenzione, e coinvolgere attivamente le comunità nella progettazione e valutazione dei percorsi di cura.

L’approccio proposto si basa su principi di equità, prossimità e sostenibilità, in linea con la strategia dell’OMS EuropaEuropean Framework for Action on Mental Health 2021–2025. La policy brief si configura quindi come uno strumento pratico e strategico per supportare la riorganizzazione dei servizi in ottica integrata e comunitaria.

 

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Salute mentale

OMS: linee guida “Orientamenti sulle politiche e sui piani d’azione strategici per la salute mentale”

L’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS ha pubblicato la guida “Guidance on mental health policy and strategic action plans”, uno strumento tecnico rivolto a governi, pianificatori sanitari e stakeholder nazionali per sostenere lo sviluppo di politiche e piani d’azione nel campo della salute mentale.

Il documento nasce con l’obiettivo di aiutare i Paesi a progettare strategie sostenibili, inclusive e basate sull’evidenza, tenendo conto delle risorse disponibili e delle specificità locali. La guida affronta temi chiave come la governance dei sistemi di salute mentale, la pianificazione strategica, la mobilitazione di risorse e l’integrazione dei servizi nei contesti sanitari e sociali più ampi.

Le linee guida per le nuove strategie sostenibili sulla salute mentale

Suddivisa in cinque moduli tematici, la pubblicazione propone un percorso progressivo per accompagnare le istituzioni nell’identificazione delle priorità, nella definizione degli obiettivi, nella strutturazione dei piani e nel loro monitoraggio e adattamento. Ampio spazio è dedicato alla partecipazione degli utenti dei servizi, delle comunità locali e dei diversi settori coinvolti nella salute pubblica.

  • Il Modulo 1 introduce i principi fondamentali delle politiche per la salute mentale, affrontando le principali sfide e l’urgenza di riforme per rispondere ai determinanti sociali e strutturali che influenzano il benessere mentale. Sottolinea l’importanza di allinearsi ai quadri internazionali sui diritti umani, indicando i fattori essenziali da considerare e proponendo nuovi orientamenti per garantire un supporto alla salute mentale equo e fondato sui diritti.
  • Il Modulo 2 fornisce indicazioni su come raccogliere e utilizzare dati per pianificare politiche efficaci e basate sull’evidenza.
  • Il Modulo 3 propone un processo inclusivo e guidato dai singoli Paesi per elaborare politiche e piani strategici adattati ai contesti nazionali. L’approccio suggerito valorizza la partecipazione attiva degli stakeholder e la definizione di priorità specifiche. Il modulo fornisce inoltre checklist pratiche per identificare i componenti chiave di una politica efficace e le fasi principali del processo di elaborazione e implementazione.
  • Il Modulo 4 presenta tre casi studio che illustrano diversi approcci alla riforma delle politiche per la salute mentale. Gli esempi mostrano come vari Paesi abbiano selezionato e adattato direttive, strategie e azioni in base alle proprie esigenze e contesti locali, offrendo spunti concreti su come rendere le riforme efficaci e sostenibili.
  • Infine, il Modulo 5 fornisce un repertorio strutturato che aiuta i decisori e gli stakeholder a orientarsi nei contenuti trattati nel Modulo 2. È pensato per facilitare il confronto e la pianificazione delle riforme politiche, offrendo una panoramica sintetica degli elementi chiave che un sistema o una politica di salute mentale dovrebbe includere. Questo strumento consente di identificare rapidamente ciò che è presente, assente o da rafforzare nel proprio contesto nazionale.

Tra le raccomandazioni centrali vi sono: il rafforzamento della leadership e del coordinamento intersettoriale, l’adozione di quadri normativi e finanziari adeguati, e la promozione di approcci che pongano al centro i diritti umani e la qualità dell’assistenza.

Questa guida aggiorna e amplia le precedenti raccomandazioni dell’OMS, fornendo un punto di riferimento per promuovere una trasformazione sistemica nel modo in cui la salute mentale viene affrontata a livello nazionale.

 

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Sicurezza sanitaria: la Commissione fa il punto sul lavoro di HERA

La relazione della Commissione sul lavoro svolto dall’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) mette in evidenza i risultati conseguiti nel rafforzare le capacità di preparazione e risposta a livello dell’UE, nonché nell’assumere nuovi compiti, affrontando ad esempio le questioni relative alla catena di approvvigionamento nei casi di carenza di medicinali critici.

La relazione della Commissione sul lavoro svolto da HERA

La relazione riconosce inoltre la posizione centrale dell’HERA nel quadro rafforzato di sicurezza sanitaria, in quanto contribuisce a far sì che l’UE sia meglio attrezzata per sviluppare, produrre e diffondere prodotti medici necessari per rispondere alle minacce per la salute. Vengono al contempo individuati gli ambiti in cui sono necessari miglioramenti per sfruttare al meglio il potenziale dell’HERA al fine di proteggere i cittadini e rafforzare la preparazione dell’Europa.

Il riesame conferma che la struttura particolare della Commissione sul lavoro svolto dall’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie all’interno della Commissione consente relazioni strette e costanti con le principali parti interessate, quali Stati membri, industria, società civile e agenzie dell’UE. Ciò ha contribuito all’efficacia di un’azione europea congiunta e di una cooperazione con gli attori mondiali per aumentare la sicurezza sanitaria. La relazione mette in luce anche gli ambiti in cui è necessario più lavoro, ad esempio per potenziare il coordinamento e la cooperazione con gli Stati membri e garantire flessibilità nel lavoro dell’HERA volto alla preparazione. 

L’HERA è stata istituita rapidamente nell’ottobre 2021, nel pieno della pandemia di COVID-19. La decisione con cui è stata stabilita come servizio della Commissione prevedeva perciò che quest’ultima effettuasse un riesame approfondito entro il 2025. La relazione adottata in data 26.03.2025 riesamina l’attuazione delle operazioni e il funzionamento dell’HERA, e contribuisce all’impegno generale della Commissione volto a rafforzare la sicurezza sanitaria e la preparazione nell’Unione, potenziando la resilienza e la preparazione in linea con quanto indicato nella relazione del Presidente Niinistö.  

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Evento di Disseminazione CSA QUANTUM – ecosistema dei dati sanitari

Il 9 e 10 aprile 2025, presso l’Hotel The Building di Roma, si terrà un importante evento di divulgazione del progetto QUANTUM, nell’ambito dello Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS).

L’evento, organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore – UCSC, riunirà diversi gruppi di stakeholder per discutere dell’importanza dei dati sanitari di qualità. L’evento riunirà dunque ricercatori, innovatori, responsabili politici, autorità per i dati sanitari, pazienti e professionisti, per evidenziare i vantaggi dell’utilizzo di un marchio di qualità per i dati sanitari da diverse prospettive.

Panoramica evento QUANTUM:
  • Giorno 1 (9 aprile 2025):
    Il primo giorno prevede i saluti di benvenuto, una panoramica del progetto QUANTUM e dei suoi risultati e una tavola rotonda sul valore del marchio di qualità dei dati. Alla tavola rotonda parteciperanno esperti di varie organizzazioni, tra cui Charité, EOSC e FINDATA.
  • Giorno 2 (10 aprile 2025):
    Il secondo giorno si concentrerà sul futuro della qualità dei dati all’interno dello Spazio Europeo dei Dati Sanitari con una tavola rotonda a cui parteciperanno leader di istituzioni pubbliche, enti privati, organizzazioni di ricerca e reti, tra cui il comitato direttivo della CoP EHDS2 e l’SG2, EFPIA GDI. Si terrà una sessione interattiva guidata da UCSC, seguita da una tavola rotonda sui risultati con i leader dei Work Package. L’evento si concluderà con le osservazioni di chiusura e una sintesi dei principali risultati ottenuti.

 

Per partecipare all’evento è necessario registrarsi al seguente LINK. I posti sono limitati, e le registrazioni rimarranno aperte fino a esaurimento dei posti. Non sarà possibile seguire l’evento da remoto.

Per scaricare l’agenda si prega di consultare il seguente LINK.

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comunicazione in salute

7 Aprile: Giornata mondiale della Salute

Ogni 7 aprile, il mondo si unisce per celebrare la Giornata Mondiale della Salute, un’occasione che risale al 1948, quando l’Assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha istituito questa commemorazione attraverso una risoluzione significativa (WHA/A.2/Res.35).

Da allora, questa giornata ha rappresentato un faro per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi cruciali della sanità a livello globale.

Giornata Mondiale della Salute 2024

Il tema della giornata di quest’anno, giunta alla sua 77esima edizione, è “Inizi sani, futuri pieni di speranza”. La campagna esorta i governi e la comunità sanitaria a intensificare gli sforzi per porre fine alle morti materne e neonatali prevenibili e a dare priorità alla salute e al benessere delle donne a lungo termine. L’OMS e i suoi partner condivideranno inoltre informazioni utili per sostenere gravidanze e nascite sane e una migliore salute postnatale.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Al via la 4° Edizione della Winter School dal titolo “L’esperienza delle Partnership in Europa con Horizon Europe e in Italia con il PNRR: sinergie e azioni implementative nei livelli nazionali, regionali e locali”

Il Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS organizza la 4° edizione della Winter School dal titolo “L’esperienza delle Partnership in Europa con Horizon Europe e in Italia con il PNRR: sinergie e azioni implementative nei livelli nazionali, regionali e locali”. L’evento, dedicato alle Regioni/PPAA italiane e ad altri stakeholder significativi dei sistemi sanitari regionali, si svolge in forma ibrida dall’11 al 13 marzo 2025 a Perugia.

la 4° Edizione della Winter School del ProMIS

L’attività intende fornire una panoramica concreta sui partenariati di Horizon Europe in Europa e del PNRR in Italia, con l’obiettivo di approfondire possibili sinergie e implementazioni a livello europeo, nazionale, regionale e locale. Saranno inoltre forniti framework introduttivi illustrati da esperti, sessioni multimediali focalizzate sui partenariati individuati per ogni area tematica e panel di discussione sulle sinergie con gli attori direttamente coinvolti nelle partnership.

Per maggiori informazioni si prega di consultare la pagina ufficiale dell’evento.