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Plasmare il futuro degli Interreg: pubblicata la consultazione Post-2027

Il futuro della cooperazione interregionale è al centro dell’attenzione con la recente consultazione post-2027 lanciata dal programma Interreg Euro-MED. Questo processo mira a raccogliere idee, feedback e proposte per definire al meglio le prossime fasi del programma e affrontare le sfide emergenti nel panorama europeo.

Interreg Euro-MED: tematiche della consultazione

Attraverso una serie di incontri e workshop, i principali stakeholder hanno avuto l’opportunità di condividere le proprie esperienze e visioni. Temi chiave, come la sostenibilità, l’innovazione e la resilienza delle regioni, sono stati posti al centro del dibattito, con un forte focus sulla necessità di adattarsi a un contesto globale in continua evoluzione.

I risultati di questa consultazione saranno fondamentali per plasmare la direzione futura di Interreg, rafforzando il ruolo della cooperazione interregionale nel promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile in Europa. Il programma continuerà a essere un pilastro per sostenere iniziative che favoriscono la transizione verde, la digitalizzazione e il rafforzamento delle comunità locali.

Tutti i dettagli e i principali spunti emersi durante la consultazione sono disponibili sul sito ufficiale di Interreg Euro-MED, offrendo un’importante risorsa per chiunque voglia approfondire l’evoluzione di questo cruciale strumento europeo.

 

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digital health

Commissione UE: presentato piano d’azione per proteggere il settore sanitario da attacchi informatici

Lo scorso 15 gennaio, la Commissione europea ha presentato un piano d’azione dell’UE volto a migliorare la sicurezza informatica di strutture sanitarie e operatori del settore.

COSA PREVEDE IL PIANO D’AZIONE

Il piano è un passo fondamentale per proteggere il settore sanitario dalle minacce informatiche, mirando a migliorare le capacità di rilevamento, preparazione e risposta delle strutture e degli operatori sanitari per garantire un ambiente più sicuro sia per i pazienti che per i professionisti.

Questo piano integra la legislazione UE esistente, come la direttiva NIS2, che rafforza i requisiti di sicurezza informatica per settori critici come l’assistenza sanitaria. Si concentra sulla dotazione di ospedali e operatori sanitari degli strumenti e degli investimenti necessari per mitigare i rischi e rispondere efficacemente quando si verificano incidenti. Questo approccio garantisce che i sistemi sanitari possano riprendersi rapidamente dalle interruzioni e continuare a fornire servizi essenziali.

L’adozione di cartelle cliniche elettroniche, telemedicina e diagnostica basata sull’intelligenza artificiale, pur migliorando l’assistenza ai pazienti, può aumentare anche l’esposizione a rischi informatici, che rappresentano un serio rischio. Nel 2023, sono stati segnalati 309 incidenti significativi di sicurezza informatica nel settore sanitario. Questa crescente minaccia ha spinto la Commissione europea ad adottare misure urgenti per salvaguardare il settore e garantire che la trasformazione digitale dell’assistenza sanitaria rimanga sicura e affidabile.

Il piano d’azione include diverse misure chiave. Una delle principali proposte è che l’ENISA, l’agenzia per la sicurezza informatica dell’UE, crei un Cybersecurity Support Centre che offra linee guida, strumenti e formazione personalizzati per gli operatori sanitari. Si basa inoltre sul più ampio quadro dell’UE volto a rafforzare la sicurezza informatica nelle infrastrutture critiche. Le quattro priorità principali del piano sono miglior prevenzione e rilevamento, una risposta efficace agli attacchi informatici e la deterrenza contro le minacce informatiche. Ciò include la creazione di un servizio di allerta precoce, un team di risposta rapida e l’uso del Cyber Diplomacy Toolbox uno strumento per contrastare le attività informatiche dannose a livello diplomatico.

Il piano sarà implementato gradualmente, con una consultazione pubblica per perfezionare le azioni e garantire che soddisfino le esigenze degli operatori sanitari. In definitiva, questa iniziativa rafforza il quadro di sicurezza informatica più ampio dell’UE e mira a proteggere lo spazio europeo dei dati sanitari, che pone i cittadini al centro della loro assistenza sanitaria.

Promuovendo un sistema sanitario più resiliente e sicuro, l’UE mira a garantire che gli strumenti digitali siano considerati affidabili sia dai pazienti che dai professionisti. Con azioni concrete come l’istituzione di un centro di supporto alla sicurezza informatica paneuropeo e il potenziamento delle capacità di risposta alle crisi, la Commissione sta lavorando per mitigare l’impatto degli incidenti informatici e proteggere l’assistenza ai pazienti in tutta Europa.

 

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digital health

Il progetto IT4LIA farà parte delle AI Factory europee

L’Italia sarà protagonista di un’importante iniziativa europea nel campo dell’intelligenza artificiale (AI) con il progetto IT4LIA AI Factory, uno dei sette hub selezionati dalla Commissione europea per creare le prime AI Factories in Europa. Queste AI factories fungono da hub che promuovono i progressi nelle applicazioni dell’intelligenza artificiale in vari settori, come la sanità, il clima, la finanza e altri ancora.

IT4LIA: OBIETTIVI, PROGETTI E MODELLI

L’obiettivo è rafforzare la leadership dell’Unione Europea nell’IA, sviluppando un ecosistema integrato che supporti startup e PMI, e concentrandosi su settori strategici come agroalimentare, cybersecurity, studio della terra e manifattura.

L’aspetto principale del progetto è costituito da un supercomputer ottimizzato per l’IA, situato al Tecnopolo di Bologna. Questa infrastruttura avanza una strategia avviata nel 2017 per posizionare l’Italia al centro dell’innovazione tecnologica. Il supercomputer offrirà modelli pre-addestrati, dataset condivisi e workflow ottimizzati, semplificando l’accesso alle risorse per aziende e ricercatori.

La IT4LIA AI Factory si basa su un modello collaborativo, coordinato dal consorzio Cineca con partner in Austria e Slovenia, nell’ambito del programma EuroHPC. L’iniziativa mira a rafforzare la capacità europea nell’AI, promuovendo sinergie tra ricerca, industria e governi.

Con un investimento di 430 milioni di euro, il progetto coinvolge istituzioni come il Ministero dell’Università e della Ricerca e l’Agenzia per la Cybersecurity Nazionale. L’infrastruttura contribuirà allo sviluppo economico e tecnologico, colmando il divario delle competenze digitali a livello europeo.

 

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Bando EU4Health: centro di supporto per il formato europeo di scambio di cartelle cliniche elettroniche

HaDEA ha pubblicato il bando di gara EU4Health HADEA/2024/OP/0014-Centro di supporto per il formato europeo di scambio di cartelle cliniche elettroniche (EEHRxF) e per l’interoperabilità e la sicurezza dei sistemi di cartelle cliniche elettroniche.

La deadline è fissata per il 3 marzo 2025.

OBIETTIVO DEL BANDO

L’obiettivo finale del bando è la creazione e la gestione di un centro di supporto per far progredire l’adozione del formato europeo per lo scambio di cartelle cliniche elettroniche (EEHRxF) e di aspetti chiave come l’interoperabilità e la sicurezza dei sistemi EHR verso l’implementazione dello spazio europeo dei dati sanitari (EHDS).

Il centro di supporto fornirà servizi a coloro che intendono garantire la compatibilità dei loro sistemi con i requisiti dell’EHDS.

Il valore totale massimo stimato è di 4,5 milioni di euro.

 

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digital health

WEBINAR OMS: Understanding and Addressing Digital Determinants of Health

Il 29 gennaio l’OMS/Europa ospiterà un webinar per approfondire il ruolo dei determinanti digitali della salute, il loro impatto sui sistemi sanitari, e come possano influire sulla configurazione di nuove linee politiche in merito.

DETTAGLI DEL WEBINAR

Sarà il 12° webinar della serie Decoding Data and Digital Health, che affronta importanti questioni di salute digitale all’interno della regione europea dell’OMS. I determinanti digitali della salute si riferiscono a fattori radicati nel mondo digitale, come l’accesso a Internet e l’alfabetizzazione digitale, che possono influenzare i risultati sanitari direttamente o indirettamente. Man mano che la tecnologia diventa più integrata nella vita quotidiana, questi determinanti digitali rimodellano le relazioni tra salute e altri fattori sociali, politici o commerciali e possono creare nuovi modi per influenzare la salute individuale o della popolazione. Uno studio congiunto dell’OMS/Europa e della London School of Economics ha identificato questi determinanti digitali, e data la loro complessità è essenziale un approccio completo alla governance.

Il webinar di un’ora riunirà esperti internazionali per discutere del ruolo della salute digitale nei sistemi sanitari, del suo potenziale di diminuire o aumentare le disparità sanitarie e della necessità di un uso etico delle tecnologie sanitarie digitali. I partecipanti avranno l’opportunità di prendere parte a una sessione di domande e risposte. Questo evento è in linea con il “Regional Digital Health Action Plan 2023-2030” della regione europea dell’OMS e con la “Global Strategy on Digital Health 2020-2025”. L’evento si svolgerà in inglese e russo ed è aperto al pubblico.

 

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Documenti utili

Sintesi ProMIS_WEBINAR WHO DECODING DATA AND DIGITAL HEALTH, COMPRENDERE E AFFRONTARE I DETERMINANTI DIGITALI DELLA SALUTE

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workforce

EHMA: Nuovo rapporto sulla guida alla digitalizzazione della gestione dei farmaci negli ospedali europei

La How-To Managers’ Guide della European Health Management Association (EHMA) offre un quadro completo per gli ospedali europei che intraprendono la digitalizzazione dei loro processi di gestione dei farmaci. Il suo obiettivo è migliorare la sicurezza dei pazienti, semplificare le operazioni e garantire la conformità alle normative UE.

COSA SPIEGA QUESTA GUIDA

La guida inizia descrivendo gli attuali processi di gestione dei farmaci, dall’approvvigionamento al monitoraggio, fornendo una comprensione di base. Esplora come le tecnologie digitali, come gli armadietti di distribuzione automatizzati, la somministrazione dei farmaci con codice a barre e i sistemi gravimetrici, possano migliorare l’efficienza, ridurre gli errori e ottimizzare l’uso delle risorse.

La guida sottolinea l’importanza di allineare le iniziative ospedaliere con i quadri normativi UE, come l’European Health Data Space (EHDS) e la strategia farmaceutica UE, per garantire la conformità normativa e promuovere l’innovazione. Affronta anche le sfide della trasformazione digitale, come la resistenza al cambiamento, i costi elevati, l’integrazione tecnica e la sicurezza dei dati, offrendo strategie per superare questi ostacoli, tra cui garantire l’adesione organizzativa e la prontezza legale e tecnica.

La fase di pre-implementazione è fondamentale, incentrata sullo sviluppo di business case, l’esecuzione di analisi costi-benefici, il coinvolgimento delle parti interessate e la navigazione dei processi di approvvigionamento dell’UE. La guida copre anche la fase di implementazione, con indicazioni sulla formazione del personale, la gestione del cambiamento e l’implementazione di sistemi digitali. Sottolinea l’importanza di mantenere lo slancio attraverso formazione continua, ottimizzazione del sistema e raccolta di feedback.

Dopo l’implementazione, la guida sostiene il monitoraggio continuo delle prestazioni, il tracciamento degli indicatori chiave delle prestazioni, la soddisfazione degli utenti e l’affidabilità del sistema. Incoraggia gli ospedali a rimanere informati sulle innovazioni emergenti per mantenere pertinenti gli sforzi di digitalizzazione. La guida include risorse pratiche come checklist, modelli e casi di studio, che aiutano i responsabili degli ospedali a prendere decisioni informate e a navigare con successo nelle complessità della gestione digitale dei farmaci.

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cure integrate

Commissione UE: lanciata CPMS 2.0 per la gestione delle malattie rare

La Commissione Europea ha annunciato il lancio del Clinical Patient Management System 2.0 (CPMS 2.0), una piattaforma informatica avanzata che mira a rafforzare la collaborazione transfrontaliera nella diagnosi e nel trattamento delle malattie rare e complesse.

Il CPMS 2.0 rappresenta un passo avanti significativo nel supporto alle Reti di Riferimento Europee (ERN), migliorando l’accesso a cure specialistiche in tutta l’Unione Europea.

la nuova piattaforma CPMS 2.0

Finanziata dal programma EU4Health, la nuova piattaforma incentrata sul paziente sostituisce il sistema originale lanciato nel 2017 Clinical Patient Management System (CPMS). CPMS 2.0 è progettata per facilitare discussioni multidisciplinari a distanza, offrendo uno spazio sicuro e conforme al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) per la condivisione di casi complessi tra specialisti di diversi Stati membri.

Tra le principali innovazioni del CPMS 2.0:

  • Focus sul paziente: La piattaforma è ottimizzata per garantire un’esperienza centrata sulle necessità del paziente.
  • Open source: Il codice sarà reso disponibile, aprendo opportunità per sviluppare piattaforme nazionali dedicate, potenzialmente estendibili anche a malattie non rare.
  • Collaborazione online: Grazie al supporto per consultazioni a distanza, si riduce la necessità di trasferimenti fisici dei pazienti, garantendo maggiore accesso a cure di alta qualità.

Le Reti di Riferimento Europee (ERN) coinvolgono centri di competenza specializzati in tutta l’UE e in Norvegia, unendo le forze per affrontare malattie rare, a bassa prevalenza e complesse. La nuova piattaforma CPMS 2.0 rafforza ulteriormente questa rete, facilitando il coordinamento medico e garantendo cure migliori a livello transfrontaliero.

Il codice della piattaforma sarà rilasciato come open source, aprendo la strada a future piattaforme nazionali, che potranno essere estese anche a malattie non rare. Per la prima volta nell’UE, sarà disponibile gratuitamente una solida base per lo sviluppo di sistemi informatici simili a livello nazionale, consentendo discussioni online a distanza tra gli operatori sanitari e riducendo ulteriormente la necessità di spostamenti dei pazienti.

 

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Erasmus+: pubblicata la relazione annuale 2023

La Commissione Europea ha pubblicato la relazione annuale 2023 di Erasmus+, illustrando i risultati raggiunti e le iniziative sostenute nell’ambito del programma. Con un bilancio complessivo di oltre 4,4 miliardi di euro, il programma ha coinvolto milioni di studenti, educatori, giovani e professionisti in tutta Europa, confermando il suo ruolo centrale nella promozione dell’inclusione, della sostenibilità e dell’innovazione nel settore educativo.

I risultati ottenuti da Erasmus+ 2023

Erasmus+ 2023 ha visto una crescita significativa nella partecipazione di paesi extra-UE, sottolineando l’impegno del programma per la cooperazione internazionale. In particolare, sono stati rafforzati i legami con i Balcani occidentali, il Mediterraneo meridionale e l’Africa, contribuendo a una dimensione sempre più globale del programma.

Tra le priorità di Erasmus+ per il 2023 spiccano:

  • Inclusione sociale: Il programma ha ampliato il suo raggio d’azione per supportare gruppi svantaggiati, con azioni mirate per favorire la partecipazione di giovani provenienti da contesti meno privilegiati.
  • Sostenibilità ambientale: Sono state finanziate iniziative volte a promuovere pratiche ecologiche nell’istruzione e nella formazione, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.
  • Innovazione digitale: Erasmus+ ha continuato a investire nella transizione digitale, con progetti che mirano a sviluppare competenze digitali avanzate e a integrare tecnologie innovative nei sistemi educativi.

Inoltre, la Relazione evidenzia l’impatto trasformativo del programma sulla società europea. Non solo Erasmus+ ha contribuito a migliorare le competenze e le opportunità lavorative dei partecipanti, ma ha anche rafforzato l’identità europea e i valori democratici, favorendo la coesione sociale e culturale tra i diversi stati membri.

Infine, con una partecipazione crescente e un focus sempre più marcato su inclusione, sostenibilità e innovazione, Erasmus+ si conferma un pilastro fondamentale per lo sviluppo di un’Europa più resiliente e integrata. La Commissione Europea continuerà a lavorare per ampliare ulteriormente le opportunità offerte dal programma nei prossimi anni.

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cure integrate

L’ECDC lancia RespiCompass, un hub di modellizzazione degli scenari per le malattie respiratorie

L’ECDC ha lanciato una piattaforma online, RespiCompass, che utilizza e unisce più modelli ed ipotesi per simulare le dinamiche delle malattie respiratorie in diversi scenari in maniera matematica.

RespiCompass: come funziona

Esaminando come l’impatto degli interventi di sanità pubblica – come la vaccinazione – influisca sull’Unione Europea e lo Spazio Economico Europeo, RespiCompass fornisce spunti per la pianificazione delle politiche. Ad esempio, la piattaforma è in grado di rispondere a quesiti riguardanti il carico di ricoveri ospedalieri che ci si potrebbe aspettare nell’inverno-primavera 2024-2025 e la percentuale dei ricoveri che si potrebbe evitare con la vaccinazione.

Il punto di forza della piattaforma è nel suo approccio ‘d’insieme’ il quale integra i risultati di modellizzazione di più gruppi per generare proiezioni più solide e affidabili. I risultati di RespiCompass possono guidare le decisioni in ambito di politica sanitaria sui virus respiratori. Inoltre, la piattaforma può migliorare la capacità di modellizzazione e la conseguente preparazione negli Stati membri promuovendo la collaborazione con gli esperti in materia nell’UE.

RespiCompass opera tramite cicli di più mesi. Ogni ciclo inizia con l’identificazione di questioni politiche chiave. Vengono definite delle ipotesi, come i livelli di vaccinazione o il tasso di riduzione dell’immunità, che vengono condivise con team di modellazione esterni. Questi utilizzano le ipotesi come input per i loro modelli e i loro risultati vengono combinati in un unico modello omnicomprensivo che offre una visione che tiene conto di una serie di possibili risultati. Ogni ciclo si conclude con una valutazione per affinare i processi e migliorare i cicli futuri.

Questa iniziativa è complementare a RespiCast, lanciato nel 2023, che fornisce previsioni a più breve termine sulle malattie respiratorie. Insieme, RespiCompass e RespiCast mirano a migliorare la preparazione e a sostenere un processo decisionale basato sulle evidenze per la gestione delle malattie respiratorie in Europa.

 

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digital health

OMS e London School of Economics: studio sui fattori digitali che influenzano la salute

Uno studio congiunto di OMS Europa e della London School of Economics ha esplorato i fattori digitali determinanti per la salute, rivelando i modi complessi in cui la tecnologia digitale influisce sui risultati sanitari.

Cosa trattano questi fattori

Si tratta di qualsiasi fattore collegato al mondo digitale che può influenzare direttamente o indirettamente il benessere. Essi vanno oltre l’accesso ai dispositivi digitali e a Internet, estendendosi a fattori come l’alfabetizzazione digitale, la trasparenza degli algoritmi e le politiche sulla disinformazione.

Lo studio ha identificato 127 fattori determinanti per la salute che sono stati alterati o creati durante quest’era digitale, con l’accesso a Internet. Sono stati inoltre evidenziati argomenti come l’importanza di affrontare i contenuti online pericolosi, l’accuratezza dei dati e la disinformazione. Secondo gli esperti di OMS Europa, un approccio completo alla governance della salute digitale è essenziale per garantire soluzioni eque ed efficaci in questo panorama in evoluzione.

La trasformazione digitale della società ha influito sulla comprensione della salute, incorporando fattori come la progettazione della tecnologia, la governance dei dati e le decisioni politiche nel quadro più ampio. Lo studio sottolinea inoltre che gli individui più giovani e sani sono più abili nell’uso degli strumenti digitali, ma sono più vulnerabili ai rischi digitali.

In maniera differente, gli anziani e i migranti hanno spesso un accesso limitato agli strumenti di salute digitale, il che aumenta le disparità sanitarie esistenti. Un ulteriore divario, digitale, sta emergendo con innovazioni come l’intelligenza artificiale che incrementa le disuguaglianze. Garantire un accesso equo alle soluzioni di salute digitale, in particolare per i gruppi vulnerabili, è una priorità fondamentale per le strategie di salute digitale dell’OMS.

 

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