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Salute mentale

Consiglio UE: le conclusioni sulla salute mentale dei giovani nell’era digitale

Durante la riunione del Consiglio “Occupazione, politica sociale, salute e consumatori” (EPSCO – Salute) del 20 giugno 2025, i ministri della Salute dell’UE hanno adottato le Conclusioni sulla promozione e la tutela della salute mentale dei bambini e degli adolescenti nell’era digitale.

Le Conclusioni invitano gli Stati membri ad adottare misure concrete per garantire un uso sicuro e sano degli strumenti digitali, al fine di prevenire rischi per la salute mentale dei più giovani. L’obiettivo è creare un ambiente digitale che sia più sicuro, sano e adatto all’età, promuovendo al contempo la resilienza psicologica di bambini e adolescenti.

La ministra polacca della Salute, Izabela Leszczyna, ha sottolineato che in un contesto digitale in costante evoluzione, “proteggere la salute mentale dei nostri bambini non è una scelta, ma un dovere”. Le Conclusioni approvate delineano un insieme di azioni volte a rafforzare la protezione e il benessere mentale delle giovani generazioni online.

Alcol, tabacco e gli effetti sulla salute mentale dei minori

Nel corso della stessa riunione, i ministri hanno discusso misure strategiche e giuridiche per prevenire e ridurre il consumo di tabacco e alcol, con particolare attenzione all’impatto sulla salute dei giovani.

È stato evidenziato come l’esposizione precoce a prodotti del tabacco di nuova generazione e alcol possa contribuire negativamente al benessere psichico dei minori, aggravando condizioni di disagio mentale. Molti Stati membri hanno chiesto un rafforzamento della normativa e l’introduzione di azioni coordinate di prevenzione, anche per limitare l’attrattività di questi prodotti tra bambini e adolescenti.

 

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Salute mentale digital health

Esiti evento MHE “Co-creazione in azione” per la salute mentale dei giovani

Il 23 aprile 2025, Mental Health Europe (MHE) ha organizzato l’evento “Co‑creation in Action: Co‑creating good mental health for children and young people in a digital world”, convocando giovani, esperti in diritti umani, ricercatori, decisori e professionisti per analizzare come progettare un ambiente digitale a misura di minore. Il report è ora disponibile sul sito dell’Organizzazione.

I RISULTATI DELL’EVENTO MHE: raccomandazioni per un ambiente digitale inclusivo

L’iniziativa ha promosso un approccio partecipativo in cui le voci di giovani e portatori di esperienza hanno contribuito alla definizione di misure concrete. Tra i principali risultati:

  • Dai partecipanti è emersa la necessità di regolamentare le piattaforme digitali “per design e per default”, anziché limitarsi a migliorare la competenza digitale o i contesti offline. L’evento chiede ai regolatori di agire sui modelli di business delle grandi aziende tecnologiche.

  • I relatori hanno concordato sull’importanza di integrare i diritti umani fin dalla progettazione delle tecnologie, prevedendo responsabilità legalmente vincolanti per le piattaforme che violino questi principi.

  • Il report contiene diverse raccomandazioni strategiche e operative, elaborate attraverso sessioni interattive con giovani e stakeholder, indirizzate a istituzioni, soggetti regolatori e big tech.

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Salute mentale

OMS – high-level conference: “Salute mentale in tutte le politiche”

Il 16-17 giugno 2025, 34 Paesi hanno partecipato alla Conferenza di alto livello promossa dall’Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS, in collaborazione con il Ministero della Salute francese dal titolo “Salute mentale in tutte le politiche: affrontare le sfide e progettare soluzioni condivise”, tenutasi a Parigi.

Il tema principale dell’evento si è focalizzato su come i paesi possono creare le connessioni necessarie per garantire che tutte le politiche siano sviluppate tenendo conto della salute mentale: dalle politiche sulla pianificazione degli spazi urbani ai supporti disponibili per il personale militare e di polizia.

Nell’occasione, 31 di questi Paesi hanno firmato un impegno politico per integrare la salute mentale in tutte le politiche pubbliche, superando un approccio settoriale e frammentato. Alla Conferenza era presente, tra gli altri, anche il Ministero della Salute italiano.

Il contesto e le principali priorità e azioni POLITICHE emerse dalla high-level conference

Un cittadino europeo su sei convive con un disturbo mentale, ma il 33% di queste persone non riceve alcuna cura. Tra i soggetti con psicosi, un quarto è completamente privo di assistenza formale. Ogni anno si registrano nella Regione oltre 150.000 suicidi, prima causa di morte tra i giovani dai 15 ai 29 anni. La pandemia ha aggravato la situazione, con un aumento del 25% di ansia e depressione, e un 15% delle adolescenti quindicenni che si dichiarano sempre sole.

Alla conferenza hanno partecipato rappresentanti dei ministeri della Salute, dell’Istruzione, delle Politiche sociali, della Giustizia, dell’Abitazione, della Cultura e dell’Innovazione, insieme a esperti, accademici, ONG e persone con esperienze vissute. L’obiettivo comune: abbattere le barriere tra settori e adottare un approccio integrato e interministeriale per la promozione del benessere mentale.

Secondo una recente indagine dell’OMS condotta in 29 Paesi della Regione, il 90% ha sviluppato piani nazionali nuovi o aggiornati per la salute mentale, spesso in collaborazione con altri settori. Tuttavia, la loro attuazione efficace e sostenibile rimane una sfida.

L’atto finale della conferenza ha invitato i governi a garantire che la salute mentale diventi una responsabilità condivisa, intervenendo a livello legislativo, educativo, sociale e ambientale. Solo attraverso strategie coordinate sarà possibile migliorare in modo tangibile la qualità della vita delle persone e prevenire l’esclusione e la sofferenza silenziosa che ancora colpiscono milioni di cittadini europei.

 

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Salute mentale

ISS: Studio sull’impatto dell’attività fisica sulla salute mentale dei giovani

Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità – ISS e dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, pubblicato il 12 giugno scorso sull’International Journal of Social Psychiatry, conferma i benefici dell’attività fisica strutturata sul benessere psicologico dei giovani.

Lo studio, intitolato“Impact of structured physical activity on youth’s mental health: A review of umbrella reviews”, ha raccolto e analizzato i risultati di 13 umbrella review, che a loro volta includevano 91 revisioni sistematiche e meta-analisi condotte tra il 2011 e il 2023.

Si tratta quindi di una “sintesi di sintesi”, che offre un quadro complessivo aggiornato sull’efficacia dell’attività fisica nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi mentali in età evolutiva.

DALL’ANALISI DEI DATI ALLE RACCOMANDAZIONI PRATICHE: Focus su depressione, ansia, autostima e funzionamento sociale

I dati raccolti evidenziano come l’attività fisica, se adeguatamente promossa nei contesti educativi, clinici e comunitari, possa rappresentare una risorsa concreta e accessibile per la salute mentale giovanile.

L’esercizio fisico è infatti associato a effetti positivi soprattutto sui sintomi depressivi, ma anche su ansia, impulsività, autostima, funzionamento sociale e ideazione suicidaria nei giovani tra i 3 e i 25 anni. Le forme di attività fisica esaminate includono esercizio aerobico, sport di squadra, danza e yoga, con risultati più significativi per l’esercizio aerobico e lo sport.

I risultati suggeriscono che l’attività fisica strutturata, praticata regolarmente, con intensità moderata o elevata, può pertanto essere utilizzata come intervento preventivo e terapeutico per diverse problematiche psichiche in età evolutiva. Tuttavia, gli autori raccomandano cautela nell’interpretazione dei risultati, a causa della variabilità metodologica tra gli studi e della qualità non sempre elevata delle evidenze disponibili.

La ricerca sottolinea infine l’urgenza di tradurre queste evidenze in politiche e interventi concreti, coinvolgendo scuole, famiglie, operatori sanitari e contesti sportivi, per promuovere uno stile di vita attivo tra i giovani e combattere la sedentarietà, ancora troppo diffusa, specialmente tra le ragazze.

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digital health Salute mentale

Policy Brief OMS: Affrontare i determinanti digitali della salute mentale e del benessere dei giovani

L’OMS segnala tramite un policy brief come le piattaforme digitali comportino rischi crescenti per la salute mentale dei giovani e sollecita un’azione immediata e coordinata per creare spazi online più sicuri e solidali. I governi, l’industria e le comunità devono dare priorità al benessere digitale, alla partecipazione dei giovani e a una regolamentazione più forte per proteggere la prossima generazione.

IL POLICY BRIEF

L’ambiente digitale – compresi i social media e le piattaforme basate sull’intelligenza artificiale – presenta rischi significativi per la salute mentale dei bambini e degli adolescenti della Regione europea dell’OMS, secondo un nuovo policy brief dell’OMS/Europa.

Intitolato Affrontare i determinanti digitali della salute mentale dei giovani (Addressing the digital determinants of youth mental health and well-being), il documento esorta i governi e la società civile ad agire ora per rendere gli spazi digitali più sicuri, più sani e più inclusivi per i giovani. Il policy brief evidenzia come le piattaforme digitali influenzino la salute mentale dei giovani con la stessa forza delle scuole o delle famiglie, ma non abbiano le stesse tutele.

L’uso della tecnologia ha effetti sia positivi che negativi sulla salute mentale, ma i giovani più vulnerabili – quelli con patologie preesistenti, con background emarginati o colpiti da discriminazioni di genere – affrontano i rischi online più elevati. Questi includono il cyberbullismo, l’esposizione a contenuti dannosi e l’uso improprio dei dati, tutti aggravati da algoritmi non regolamentati e da una limitata responsabilità del settore.

Il policy brief evidenzia come la mancanza di consenso sulla responsabilità sia una sfida fondamentale. Mentre alcuni Paesi enfatizzano i controlli dei genitori o i quadri normativi, pochi coinvolgono i giovani o il settore sanitario nello sviluppo delle politiche. L’OMS esorta i Paesi ad adottare politiche basate sull’evidenza e applicabili e a spostare l’onere della prova dai danni alla sicurezza.

Sono state raccomandate otto azioni politiche urgenti nel policy brief, tra cui rendere il benessere digitale una priorità per la salute pubblica, regolamentare le funzioni dannose delle piattaforme, sostenere la governance guidata dai giovani e responsabilizzare l’industria tecnologica.

 

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cure integrate Salute mentale

Salute mentale: l’OMS/Europa promuove l’integrazione nei servizi primari

L’OMS/Europa ha pubblicato uno studio che promuove un cambiamento sistemico: integrare la salute mentale all’interno dell’assistenza sanitaria primaria. L’iniziativa mira a ridurre lo stigma, ampliare l’accesso alle cure e rispondere al crescente bisogno di supporto psicosociale nei Paesi dell’area europea.

Salute mentale: cure più accessibili, inclusive e territoriali

La ricerca si basa su un’analisi condotta in sei Paesi dell’Europa centro-orientale: Armenia, Georgia, Kosovo, Repubblica Moldova, Romania e Ucraina. Secondo l’OMS, l’integrazione della salute mentale nella Primary Health Care (PHC) offre numerosi vantaggi:

  • maggiore accessibilità alle cure per le persone con disturbi mentali comuni;
  • possibilità di diagnosi e intervento precoce attraverso i medici di base;
  • riduzione del ricorso ai servizi psichiatrici ospedalieri;
  • abbattimento dello stigma sociale che ancora oggi circonda la salute mentale.

Lo studio evidenzia anche come molti sistemi sanitari della regione restino ospedalocentrici, con personale sottodimensionato e scarse risorse per l’assistenza comunitaria. Per superare queste barriere, l’OMS propone un modello di assistenza integrata, in cui i professionisti della salute mentale lavorino a stretto contatto con il personale di medicina generale.

Sono inoltre raccomandate:

  • la formazione dei team multidisciplinari;
  • la riforma normativa per autorizzare i trattamenti a livello territoriale;
  • il coinvolgimento attivo delle comunità locali e dei pazienti;
  • la definizione di standard di qualità e indicatori condivisi.

L’OMS ribadisce che il rafforzamento della salute mentale nella PHC è una delle chiavi per costruire sistemi sanitari più resilienti, equi e centrati sulla persona, anche in contesti fragili o post-bellici come quello ucraino.

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cure integrate digital health Salute mentale

Webinar THCS: Il Ruolo del TSI nella trasformazione dei sistemi sanitari e socio-sanitari

Il prossimo 4 giugno, dalle ore 13:00 alle ore 14:00, si terrà il webinar “Enabling System Transformation in Health & Social Care: The Role of the Technical Support Instrument (TSI) in Health and Social Care” organizzato dal Partenariato europeo THCS (Transforming Health and Care Systems).

Il Partenariato THCS, di cui ProMIS è Ente affiliato del Ministero della Salute italiano (coordinatore del Partenariato stesso), è cofinanziato nell’ambito del programma Horizon Europe. THCS sostiene programmi coordinati di ricerca e innovazione nazionali e regionali ed altre attività chiave a supporto della trasformazione dei sistemi sanitari e assistenziali.

Il Ruolo del TSI nella trasformazione dei sistemi sanitari e socio-sanitari: 3 azioni concrete

Il webinar sarà incentrato sul Technical Support Instrument (TSI), un programma dell’Unione Europea che fornisce supporto tecnico agli Stati membri per progettare e attuare riforme finalizzate al miglioramento della qualità dei servizi pubblici e alla promozione di una crescita economica sostenibile e inclusiva.

A tal proposito, il ProMIS presenterà tre casi studio, applicazioni concrete volte a dimostrare l’impatto dello strumento, illustrandone l’intero ciclo di vita: dalla fase di pianificazione e co-progettazione, all’implementazione operativa, fino alle strategie di scalabilità e sostenibilità a lungo termine.

  1. Towards person-centered integrated care” – Cure integrate, con particolare attenzione alla fase preparatoria e di co-progettazione.
  2. Child & Youth wellbeing and mental health first – address mental health and psychosocial support needs of children and youth in Italy” – Benessere psico-sociale di bambini e adolescenti vulnerabili e interventi precoci per la salute mentale, con particolare attenzione alla fase di attuazione.
  3. Digital Skills to Increase Quality and Resilience of The Health System In Italy” – Competenze digitali, per evidenziare i risultati raggiunti e la sostenibilità a lungo termine del progetto.

Il webinar rientra nella serie di eventi “Shared Learning” promossa nell’ambito del WP10 “Knowledge Hub to support the transferability of good practices” del Partenariato THCS. Gli eventi sono finalizzati a promuovere l’apprendimento reciproco e la condivisione di buone pratiche tra i diversi stakeholder impegnati nella trasformazione dei sistemi sanitari e di assistenza sociale.

L’evento si terrà in lingua inglese. La partecipazione è gratuita previa registrazione al seguente LINK.

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Salute mentale

Workshop europeo TAIEX TSI: salute mentale e benessere di bambini e adolescenti

Il 20 e 21 maggio 2025 si è svolto a Bruxelles il workshop internazionale “Child & Youth Well-being and Mental Health First”, organizzato nell’ambito dello strumento TSI (Technical Support Instrument) della Commissione Europea, in collaborazione con UNICEF e le autorità competenti di area sanitaria e sociale di Italia, Spagna (Andalusia), Slovenia e Cipro.

L’evento, promosso da SG REFORM e DG ENEST, ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra pari per le amministrazioni pubbliche coinvolte nel progetto TSI sul benessere e la salute mentale dei giovani. L’obiettivo è stato quello di condividere esperienze, strumenti e approcci efficaci per promuovere un’azione sistemica e integrata nei rispettivi Paesi.

Esiti dell’evento TSI Child & Youth Well-being and Mental Health First

L’Italia ha partecipato attivamente ai lavori attraverso i rappresentanti del Ministero della Salute, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di ProMIS, illustrando i principali avanzamenti del progetto TSI nazionale. In rappresentanza dei sistemi sanitari regionali coinvolti nel progetto hanno partecipato ai lavori anche i referenti della Regione Autonoma Sardegna e della Provincia Autonoma di Trento.
Durante la sessione plenaria del 20 maggio, i referenti del Ministero della Salute e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, insieme a UNICEF, hanno presentato lo stato di attuazione del progetto in Italia e le iniziative più significative collegate attualmente in corso come: 

  • La promozione della salute mentale nei contesti educativi e territoriali;
  • Il rafforzamento del coinvolgimento giovanile attraverso esperienze partecipative come lo Youth Advisory Board e il progetto DesTEENazione;
  • La prospettiva di una più stretta integrazione fra politiche sanitarie e politiche sociali a favore dei minori vulnerabili.

Il workshop si è articolato in due giornate ricche di interventi e momenti interattivi:

  • Nella prima giornata il focus è stato sul coinvolgimento sistemico dei giovani nei servizi di salute mentale e nella costruzione delle politiche pubbliche. Le attività di gruppo, suddivise per Paese, hanno stimolato una riflessione condivisa sulle barriere, le opportunità e le strategie concrete per una partecipazione giovanile significativa.
  • Nella seconda giornata si è invece svolta una riflessione sulla cooperazione intersettoriale tra sanità e servizi di protezione dell’infanzia, con un approfondimento sui minori a rischio.

L’incontro ha contribuito a rafforzare le relazioni tra le autorità dei Paesi beneficiari del progetto TSI e a gettare le basi per una comunità di pratica europea su benessere e salute mentale giovanile, basata sullo scambio costante di esperienze, risorse e soluzioni.

Maggiori informazioni sul progetto TSI in Italia al seguente LINK.

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Salute mentale

Settimana europea della salute mentale 2025

La Settimana europea della salute mentale 2025 (European Mental Health Week 2025), promossa da Mental Health Europe, si svolgerà dal 19 al 25 maggio in tutta Europa. Giunta alla sua sesta edizione, l’iniziativa mira a sensibilizzare sull’importanza della salute mentale nella vita quotidiana, con un focus particolare sul ruolo cruciale delle politiche sociali.

L’edizione di quest’anno invita i decisori a superare una visione puramente biomedica della salute mentale, che si concentra sul singolo e sulla patologia, per abbracciare un approccio più sistemico. La campagna sottolinea come la salute mentale sia fortemente influenzata da fattori sociali, tra cui povertà, disuguaglianze, accesso all’istruzione e all’occupazione. Ridurre lo stato mentale a una mera questione individuale o cerebrale, secondo Mental Health Europe, non porterà a soluzioni durature né inclusive.

Investire nei diritti sociali per una salute mentale duratura

Il messaggio principale della Settimana 2025 è chiaro: è tempo di riconoscere e rafforzare il diritto di ogni persona a vivere con dignità, avendo accesso al sostegno e alle opportunità necessarie per una vita prospera. Solo attraverso politiche sociali inclusive e un’attenzione strutturale alle disuguaglianze sarà possibile costruire una società più sana, resiliente e mentalmente equa.

Per maggiori informazioni sulla European Mental Health Week 2025 e per accedere ai materiali delle edizioni precedenti, si prega di consultare il seguente LINK.

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Salute mentale

OMS/Europa: policy brief sull’integrazione della salute mentale nelle cure primarie

Il 10 aprile 2025 l’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato ufficialmente la sua nuova policy brief dal titolo “Scaling up mental health services within the primary health care approach”.

Il documento si inserisce nel più ampio impegno dell’OMS per promuovere l’integrazione della salute mentale nei sistemi sanitari, con un focus specifico sull’ambito delle cure primarie.

La policy brief sull’integrazione della salute mentale nelle cure primarie

Durante l’evento di lancio, esperti e rappresentanti di diversi Paesi europei hanno discusso l’urgenza di potenziare l’accesso ai servizi di salute mentale di base, in risposta a un bisogno crescente e spesso insoddisfatto da parte della popolazione. La policy brief fornisce una serie di raccomandazioni operative per supportare governi e amministrazioni sanitarie nel rafforzare la risposta a livello territoriale, valorizzando le risorse esistenti e promuovendo modelli di assistenza centrati sulla persona.

Tra i messaggi chiave del documento vi è la necessità di superare la frammentazione dei servizi, rafforzare la formazione degli operatori sanitari di base, promuovere interventi precoci e prevenzione, e coinvolgere attivamente le comunità nella progettazione e valutazione dei percorsi di cura.

L’approccio proposto si basa su principi di equità, prossimità e sostenibilità, in linea con la strategia dell’OMS EuropaEuropean Framework for Action on Mental Health 2021–2025. La policy brief si configura quindi come uno strumento pratico e strategico per supportare la riorganizzazione dei servizi in ottica integrata e comunitaria.

 

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