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Salute mentale

OMS: linee guida “Orientamenti sulle politiche e sui piani d’azione strategici per la salute mentale”

L’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS ha pubblicato la guida “Guidance on mental health policy and strategic action plans”, uno strumento tecnico rivolto a governi, pianificatori sanitari e stakeholder nazionali per sostenere lo sviluppo di politiche e piani d’azione nel campo della salute mentale.

Il documento nasce con l’obiettivo di aiutare i Paesi a progettare strategie sostenibili, inclusive e basate sull’evidenza, tenendo conto delle risorse disponibili e delle specificità locali. La guida affronta temi chiave come la governance dei sistemi di salute mentale, la pianificazione strategica, la mobilitazione di risorse e l’integrazione dei servizi nei contesti sanitari e sociali più ampi.

Le linee guida per le nuove strategie sostenibili sulla salute mentale

Suddivisa in cinque moduli tematici, la pubblicazione propone un percorso progressivo per accompagnare le istituzioni nell’identificazione delle priorità, nella definizione degli obiettivi, nella strutturazione dei piani e nel loro monitoraggio e adattamento. Ampio spazio è dedicato alla partecipazione degli utenti dei servizi, delle comunità locali e dei diversi settori coinvolti nella salute pubblica.

  • Il Modulo 1 introduce i principi fondamentali delle politiche per la salute mentale, affrontando le principali sfide e l’urgenza di riforme per rispondere ai determinanti sociali e strutturali che influenzano il benessere mentale. Sottolinea l’importanza di allinearsi ai quadri internazionali sui diritti umani, indicando i fattori essenziali da considerare e proponendo nuovi orientamenti per garantire un supporto alla salute mentale equo e fondato sui diritti.
  • Il Modulo 2 fornisce indicazioni su come raccogliere e utilizzare dati per pianificare politiche efficaci e basate sull’evidenza.
  • Il Modulo 3 propone un processo inclusivo e guidato dai singoli Paesi per elaborare politiche e piani strategici adattati ai contesti nazionali. L’approccio suggerito valorizza la partecipazione attiva degli stakeholder e la definizione di priorità specifiche. Il modulo fornisce inoltre checklist pratiche per identificare i componenti chiave di una politica efficace e le fasi principali del processo di elaborazione e implementazione.
  • Il Modulo 4 presenta tre casi studio che illustrano diversi approcci alla riforma delle politiche per la salute mentale. Gli esempi mostrano come vari Paesi abbiano selezionato e adattato direttive, strategie e azioni in base alle proprie esigenze e contesti locali, offrendo spunti concreti su come rendere le riforme efficaci e sostenibili.
  • Infine, il Modulo 5 fornisce un repertorio strutturato che aiuta i decisori e gli stakeholder a orientarsi nei contenuti trattati nel Modulo 2. È pensato per facilitare il confronto e la pianificazione delle riforme politiche, offrendo una panoramica sintetica degli elementi chiave che un sistema o una politica di salute mentale dovrebbe includere. Questo strumento consente di identificare rapidamente ciò che è presente, assente o da rafforzare nel proprio contesto nazionale.

Tra le raccomandazioni centrali vi sono: il rafforzamento della leadership e del coordinamento intersettoriale, l’adozione di quadri normativi e finanziari adeguati, e la promozione di approcci che pongano al centro i diritti umani e la qualità dell’assistenza.

Questa guida aggiorna e amplia le precedenti raccomandazioni dell’OMS, fornendo un punto di riferimento per promuovere una trasformazione sistemica nel modo in cui la salute mentale viene affrontata a livello nazionale.

 

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Salute mentale

Consiglio UE: Salute mentale e digitalizzazione – focus su bambini e adolescenti

I prossimi 7 e 8 aprile 2025, la Presidenza polacca del Consiglio dell’Unione Europea ospiterà un importante evento dedicato alla promozione della salute mentale di bambini e adolescenti nell’ambito della digitalizzazione.

L’incontro riunirà esperti, decisori politici e organizzazioni internazionali per discutere le sfide e le opportunità offerte dall’era digitale per il benessere psicologico dei più giovani.

Durante l’evento, saranno affrontati temi chiave come l’impatto dell’uso intensivo dei dispositivi digitali sulla salute mentale, il ruolo dell’educazione digitale nella prevenzione del disagio psicologico e le migliori pratiche per un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie. I partecipanti condivideranno esperienze e strategie per sviluppare politiche integrate e promuovere ambienti digitali sicuri e inclusivi.

L’incontro si inserisce nel più ampio impegno dell’Unione Europea per il benessere mentale delle nuove generazioni, riconoscendo la crescente influenza del digitale nella vita quotidiana di bambini e adolescenti. Il rafforzamento della cooperazione tra Stati membri e la definizione di linee guida comuni rappresentano passi fondamentali per affrontare questa sfida emergente.

 

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Salute mentale

MHE: “La crisi silenziosa: il nuovo rapporto sulla salute mentale dei giovani in Europa”

Mental Health Europe (MHE) ha pubblicato il rapporto “Silent Crisis: The Mental Health of Europe’s Youth”, un’analisi approfondita sulle difficoltà psicologiche affrontate dai giovani nel contesto attuale. Il documento evidenzia un aumento significativo dei disturbi mentali tra gli adolescenti, aggravato da fattori quali la pandemia, la crisi economica e l’impatto della digitalizzazione.

il rapporto sulla salute mentale dei giovani in Europa di MHE

L’analisi individua cinque aree chiave di intervento:

  1. Accesso ai servizi di supporto psicologico: molti giovani non ricevono cure adeguate a causa di barriere economiche, carenza di specialisti e lunghe liste d’attesa.
  2. Ruolo della scuola e delle università: le istituzioni educative dovrebbero implementare programmi di sensibilizzazione e offrire supporto psicologico integrato.
  3. Influenza dei social media e della digitalizzazione: il rapporto evidenzia come l’uso eccessivo delle piattaforme digitali possa aumentare ansia e depressione, suggerendo regolamentazioni per un uso più consapevole.
  4. Impatto della crisi economica: le difficoltà finanziarie delle famiglie aumentano lo stress e il disagio mentale nei giovani, rendendo necessario un sostegno economico mirato.
  5. Eliminazione dello stigma sociale: il pregiudizio sulla salute mentale ostacola la ricerca di aiuto. Campagne di sensibilizzazione e politiche di inclusione sono essenziali per migliorare la situazione.

Il rapporto sottolinea l’urgenza di politiche pubbliche coordinate tra Stati membri dell’UE per affrontare questa crisi silenziosa e promuovere un ambiente di supporto per le nuove generazioni.

 

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Salute mentale

OMS/Europa: Rapporto sulla salute mentale dei bambini e adolescenti

L’Organizzazione Mondiale della Sanità – Ufficio Regionale per l’Europa ha pubblicato un nuovo rapporto sulla salute mentale di bambini e adolescenti intitolato “Strengthening mental health in the WHO European Region in 2024: a year in review”, che offre una panoramica delle iniziative intraprese nel 2024 per migliorare i sistemi di salute mentale nella Regione Europea.

Il documento, inoltre, mette in luce le principali sfide e le strategie per migliorare il benessere psicologico delle giovani generazioni analizzando fattori di rischio e di protezione, con un focus su politiche sanitarie, istruzione e interventi sociali per la prevenzione del disagio mentale.

Il nuovo rapporto dell’OMS sulla salute mentale dei bambini e adolescenti

L’OMS sottolinea quattro aree chiave di intervento per migliorare la salute mentale nella Regione Europea:

  • Politiche basate su evidenze per la creazione di sistemi di salute mentale sostenibili e accessibili.
  • Miglioramento dei servizi per garantire il rispetto dei diritti delle persone con esperienze di disagio mentale.
  • Potenziare la raccolta dati, per guidare le decisioni politiche e monitorare l’efficacia degli interventi.
  • Riduzione dello stigma, con iniziative di sensibilizzazione per promuovere inclusione e supporto sociale.

Nel rapporto viene anche sottolineata l’importanza del ruolo della digitalizzazione e dell’accesso ai servizi di supporto per affrontare problematiche emergenti legate alla salute mentale giovanile. A tal proposito, la Relazione OMS Europa 2024 evidenzia i progressi nella promozione della salute mentale attraverso politiche sostenibili includendo informazioni sull’iniziativa faro sulla salute mentale il “Comprehensive Approach to Mental Health”.

Inoltre, nel documento si evidenzia il ruolo centrale della Coalizione Paneuropea per la Salute Mentale, che nel 2024 ha compiuto tre anni, la quale è stata in grado di rafforzare le collaborazioni tra 53 Paesi; e del progetto con l’UE, Islanda e Norvegia per il supporto alle riforme nazionali, con un focus sulla protezione dei lavoratori sanitari, il miglioramento dell’assistenza per bambini e adolescenti e strumenti per combattere la discriminazione. Queste due iniziative strategiche hanno implementato il rafforzamento della salute mentale nella Regione Europea.

L’OMS Europa con questo documento invita governi e stakeholder a rafforzare le iniziative di prevenzione e promozione del benessere psicologico, favorendo un approccio integrato tra istituzioni sanitarie, educative e sociali.

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digital health Salute mentale

Mental Health Europe: studio sull’IA nella cura della salute mentale

Mental Health Europe (MHE) ha pubblicato uno studio approfondito sull’applicazione dell’intelligenza artificiale (IA) nella cura della salute mentale. Co-autori dello studio sono Piers Gooding e Hannah van Kolfschooten, e il documento è rivolto a responsabili politici, fornitori di servizi e altri stakeholder interessati all’integrazione dell’IA nei servizi di salute mentale.

Opportunità offerte e considerazioni etiche dell’IA nella salute mentale

Lo studio evidenzia come l’IA possa migliorare l’accessibilità al supporto psicologico, ridurre i carichi amministrativi nei sistemi sanitari e personalizzare i trattamenti. Inoltre, l’IA ha il potenziale per aumentare l’accuratezza diagnostica e supportare interventi tempestivi, offrendo strumenti come piattaforme di comunicazione, supporto decisionale per i professionisti, terapie digitali e monitoraggio dei pazienti.

Nonostante i benefici, l’adozione dell’IA nella salute mentale comporta anche rischi significativi. A livello individuale, emergono preoccupazioni riguardo alla sicurezza, alla violazione della privacy e al consenso informato inadeguato. Su scala più ampia, l’IA potrebbe amplificare le disuguaglianze esistenti, introdurre nuove forme di sorveglianza, rafforzare visioni individualistiche della salute mentale, depersonalizzare le cure e deviare risorse limitate.

Per affrontare queste sfide, lo studio propone diverse misure:

  • Regolamentazione e supervisione rigorose: garantire che l’uso dell’IA sia conforme a standard etici e legali.
  • Trasparenza e spiegabilità: assicurare che gli algoritmi siano comprensibili e le loro decisioni giustificabili.
  • Approccio centrato sui diritti umani e co-creazione: coinvolgere attivamente le comunità più colpite, inclusi individui con esperienza diretta, nello sviluppo e nell’implementazione degli strumenti di IA.

Lo studio sottolinea infine l’importanza di sviluppare strumenti di IA che tengano conto dell’etica, dell’inclusività, dell’accuratezza, della sicurezza e delle reali esigenze degli utenti finali. Questo approccio mira a garantire che l’adozione dell’IA nella salute mentale avvenga in modo responsabile, massimizzando i benefici e minimizzando i potenziali rischi.

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Salute mentale cure integrate

Nuove Linee Guida WHO per la Salute Mentale: Evento di Lancio Globale

Il 25 marzo 2025, dalle ore 13:00 alle 14:30 CET, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) ospiterà un evento virtuale per il lancio globale delle nuove Linee Guida WHO sulla Politica per la Salute Mentale e i Piani d’Azione Strategici.

L’evento vedrà la partecipazione del Direttore Generale della WHO, Dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus, e di esperti del settore, rappresentanti governativi e persone con esperienza vissuta. Questa guida aggiornata rappresenta un passo fondamentale per supportare i paesi nello sviluppo di politiche di salute mentale efficaci, inclusive e sostenibili.

le Linee Guida WHO sulla Politica per la Salute Mentale e i Piani d’Azione Strategici

Le nuove linee guida integrano le lezioni apprese negli ultimi 20 anni e offrono strumenti pratici per rafforzare la governance, migliorare l’erogazione dei servizi e potenziare la forza lavoro specializzata nel settore della salute mentale. Inoltre, pongono un forte accento sui fattori sociali e strutturali che influenzano la salute mentale, come povertà, alloggio, istruzione e occupazione.

L’approccio promosso dalla WHO si basa sulla lotta contro stigma e discriminazione, sull’accesso equo a cure basate sui diritti umani e sulla collaborazione tra settori per garantire interventi integrati che includano dimensioni fisiche, psicologiche, sociali ed economiche. Centrale è anche il coinvolgimento attivo delle persone con esperienza vissuta, affinché possano contribuire direttamente alla riforma dei sistemi di salute mentale.

Il programma dell’evento includerà:

  • Presentazione delle nuove linee guida e delle loro componenti principali;
  • interventi di Ministri della Salute e altri stakeholder;
  • discussioni sulle strategie per riforme efficaci ed eque nel settore della salute mentale.

L’evento sarà accessibile con sottotitoli in diretta e traduzioni automatiche in diverse lingue. Per partecipare, è necessario registrarsi al seguente LINK.

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Salute mentale

Salute mentale sul lavoro nell’era digitale: nuove sfide e soluzioni

In una recente conferenza tenutasi al Parlamento europeo in Bruxelles, si è esplorato quanto la trasformazione digitale stia cambiando il mondo del lavoro e come questa stia impattando sulla salute e sulla forza lavoro dei lavoratori europei.

LA TRASFORMAZIONE DIGITALE NEL MONDO DEL LAVORO

L’era digitale ha portato trasformazioni radicali nel mondo del lavoro, con un impatto significativo sulla salute mentale dei lavoratori. L’aumento dello smart working, la reperibilità costante e l’uso crescente di strumenti digitali stanno ridefinendo il concetto di benessere lavorativo, evidenziando nuove sfide per la gestione della salute mentale.

Secondo recenti analisi, il sovraccarico di informazioni e la mancanza di separazione tra vita lavorativa e personale contribuiscono all’incremento di stress, ansia e burnout. In risposta a queste problematiche, le organizzazioni stanno adottando strategie innovative per promuovere ambienti di lavoro più sani e sostenibili. Tra queste, l’implementazione di politiche di flessibilità, il supporto psicologico ai dipendenti e l’uso etico delle tecnologie digitali per evitare l’iperconnessione.

Un ruolo importante è giocato dalle istituzioni europee, che incoraggiano politiche di benessere lavorativo attraverso linee guida e iniziative di sensibilizzazione. È fondamentale che datori di lavoro e dipendenti collaborino per creare un equilibrio tra produttività e salute mentale, favorendo una cultura aziendale orientata al benessere.

Investire nella salute mentale sul posto di lavoro non è solo una responsabilità sociale, ma anche un fattore determinante per la crescita e la sostenibilità delle aziende nel lungo periodo.

 

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Salute mentale

Conferenza di lancio progetto TSI “Promuovere la salute mentale dei bambini e dei giovani affrontando i rischi del gioco d’azzardo online”

Gli scorsi 28 e 29 gennaio, a Roma, si è tenuta la conferenza di lancio del progetto “Promuovere la salute mentale dei bambini e dei giovani affrontando i rischi del gioco d’azzardo online”, cofinanziato tramite il Technical Support Instrument (TSI) e attuato dal Gruppo Pompidou del Consiglio d’Europa in collaborazione con la Commissione europea.

Esiti dellA CONFERENZA di lancio del Progetto TSI “Promoting the Mental Health of Children and Youth by Addressing the Risks of Online Gambling and Gaming”

L’obiettivo generale del progetto è quello di sostenere 9 Stati membri dell’UE – Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia, Malta, Polonia, Portogallo e Slovenia – nel migliorare le loro risposte al crescente fenomeno del gioco d’azzardo e dei giochi online tra i bambini e i giovani e sensibilizzarli sui rischi dell’uso eccessivo di tali piattaforme.

La conferenza è stata il primo passo per dare slancio agli sforzi congiunti per affrontare i rischi del gioco d’azzardo e del gioco online, come ha sottolineato Nathalie Berger, Direttrice per il sostegno alle riforme degli Stati membri presso la Commissione europea.

La conferenza ha messo in luce i dati europei disponibili sulla prevalenza e le rispettive caratteristiche del gioco d’azzardo e del gioco online tra i bambini e i giovani, evidenziando la necessità di politiche efficaci basate su dati concreti e di un quadro normativo che affronti ciascuno di questi fenomeni. I partecipanti sono stati introdotti agli obiettivi e ai risultati attesi del progetto, che affronterà queste sfide nei due anni di attuazione.

I rappresentanti degli Stati membri dell’UE partecipanti, come Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia e Portogallo, e di altri Stati membri della PG, tra cui Svizzera e Austria, hanno presentato le loro esperienze nazionali nell’affrontare questi problemi attraverso misure legislative e politiche, aprendo la strada a un maggiore scambio transfrontaliero di idee e pratiche.

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Altro digital health Salute mentale

Presidenza del Consiglio dell’UE: priorità per ricerca, innovazione e sicurezza sanitaria

Sotto lo slogan “Sicurezza, Europa!” il 1° gennaio 2025, la Polonia ha assunto la presidenza semestrale del Consiglio dell’Unione Europea, delineando le proprie sette priorità:

  1. Difesa e sicurezza
  2. Protezione delle persone e dei confini
  3. Resistenza alle interferenze straniere e alla disinformazione
  4. Garanzia della sicurezza e della libertà di impresa
  5. Transizione energetica
  6. Agricoltura competitiva e resiliente
  7. Sicurezza sanitaria
PRIORITÀ DELLA PRESIDENZA POLACCA PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE

Tra gli obiettivi principali della presidenza polacca figurano:

  • Intelligenza artificiale nella ricerca scientifica: sviluppo di strumenti AI per la ricerca e garanzia di un accesso equo alla tecnologia tra i paesi UE.
  • Preparazione del FP10: primo dibattito politico di alto livello sul decimo Programma Quadro per la ricerca e l’innovazione (FP10), in programma il 10-11 marzo 2025 durante il Consiglio informale sulla competitività a Varsavia.
  • Sicurezza economica e industriale: riduzione della dipendenza dell’UE da fornitori esterni in settori critici come farmaci e tecnologie avanzate.
  • Sicurezza informatica e digitale: protezione delle infrastrutture digitali strategiche e rafforzamento della cybersecurity.
FOCUS SULLA SALUTE: LE INIZIATIVE IN CAMPO SANITARIO

Un pilastro fondamentale della presidenza polacca riguarda la sicurezza sanitaria, con misure mirate a rafforzare la resilienza del sistema sanitario europeo:

  • Trasformazione digitale dell’assistenza sanitaria: promozione dell’uso di tecnologie digitali e dell’interoperabilità dei dati sanitari tra gli Stati membri.
  • Salute mentale di bambini e adolescenti: iniziative per affrontare le sfide legate alla salute mentale, in particolare quelle legate all’impatto della digitalizzazione sulla popolazione giovanile.
  • Promozione della salute e prevenzione delle malattie: strategie per la riduzione dell’uso di tabacco e alcol, oltre a misure per contrastare sovrappeso e obesità, che attualmente riguardano oltre la metà degli adulti nell’UE.
  • Sicurezza farmaceutica e accesso ai medicinali: diversificazione delle catene di approvvigionamento e promozione della produzione farmaceutica all’interno dell’UE per ridurre le dipendenze da mercati extraeuropei.

Durante il Consiglio formale sulla competitività del 23 maggio 2025, i ministri della ricerca discuteranno i risultati della valutazione intermedia di Horizon Europe, prevista per aprile, per trarre indicazioni utili per gli ultimi anni del programma e la definizione del FP10.

 

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Salute mentale

MHE: online il rapporto sugli impatti della discriminazione razziale sulla salute mentale

Mental Health Europe (MHE) ha recentemente pubblicato un rapporto dedicato all’impatto della discriminazione razziale sulla salute mentale, evidenziando sfide spesso trascurate e proponendo un approccio integrato per promuovere l’uguaglianza.

Lo studio, intitolato “Gli impatti sulla salute mentale della discriminazione razziale”, rappresenta una pietra miliare nel dibattito sulla necessità di affrontare il razzismo come determinante sociale della salute.

Il rapporto del MHE “Gli impatti sulla salute mentale della discriminazione razziale”

Il rapporto sottolinea come il razzismo e la discriminazione etnica continuino a influenzare negativamente il benessere psicologico delle minoranze in Europa, contribuendo a tassi più elevati di stress, ansia e depressione. Tra le problematiche principali si evidenziano barriere sistemiche nell’accesso ai servizi di supporto, l’assenza di un’adeguata formazione culturale per gli operatori sanitari e la persistenza di pregiudizi che limitano la creazione di ambienti inclusivi.

Un aspetto cruciale del documento riguarda la necessità di un approccio intersezionale. Le forme di discriminazione non si verificano isolatamente ma si sovrappongono, aggravando gli effetti sulle persone colpite. Il rapporto evidenzia come questa realtà debba essere integrata nelle politiche europee attraverso strategie mirate e inclusive.

Tra le raccomandazioni, il documento invita l’Unione Europea e gli Stati Membri a:

  • Sviluppare strategie intersezionali che affrontino i determinanti socioeconomici della salute mentale, con particolare attenzione a chi subisce discriminazioni multiple.
  • Migliorare la raccolta di dati disaggregati per monitorare le disparità e sviluppare politiche mirate.
  • Potenziare la formazione culturale degli operatori sanitari, per garantire un accesso equo e non discriminatorio ai servizi di salute mentale.
  • Rafforzare le tutele legali contro il razzismo istituzionale, promuovendo ambienti inclusivi nei luoghi di lavoro e nei contesti educativi.

Inoltre, il rapporto richiama l’attenzione sull’importanza di allocare risorse adeguate per il supporto alla salute mentale delle comunità razziali ed etniche emarginate, integrando questi temi in tutti i programmi di inclusione sociale.

Mental Health Europe evidenzia l’urgenza di un cambio di paradigma. Non si tratta solo di intervenire sui singoli casi ma di creare un sistema che riduca le disuguaglianze strutturali. Per fare ciò, è essenziale considerare il contesto sociale e ambientale in cui vivono le persone colpite da discriminazione.

 

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