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Esiti evento MHE “Co-creazione in azione” per la salute mentale dei giovani

Il 23 aprile 2025, Mental Health Europe (MHE) ha organizzato l’evento “Co‑creation in Action: Co‑creating good mental health for children and young people in a digital world”, convocando giovani, esperti in diritti umani, ricercatori, decisori e professionisti per analizzare come progettare un ambiente digitale a misura di minore. Il report è ora disponibile sul sito dell’Organizzazione.

I RISULTATI DELL’EVENTO MHE: raccomandazioni per un ambiente digitale inclusivo

L’iniziativa ha promosso un approccio partecipativo in cui le voci di giovani e portatori di esperienza hanno contribuito alla definizione di misure concrete. Tra i principali risultati:

  • Dai partecipanti è emersa la necessità di regolamentare le piattaforme digitali “per design e per default”, anziché limitarsi a migliorare la competenza digitale o i contesti offline. L’evento chiede ai regolatori di agire sui modelli di business delle grandi aziende tecnologiche.

  • I relatori hanno concordato sull’importanza di integrare i diritti umani fin dalla progettazione delle tecnologie, prevedendo responsabilità legalmente vincolanti per le piattaforme che violino questi principi.

  • Il report contiene diverse raccomandazioni strategiche e operative, elaborate attraverso sessioni interattive con giovani e stakeholder, indirizzate a istituzioni, soggetti regolatori e big tech.

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Salute mentale

Settimana europea della salute mentale 2025

La Settimana europea della salute mentale 2025 (European Mental Health Week 2025), promossa da Mental Health Europe, si svolgerà dal 19 al 25 maggio in tutta Europa. Giunta alla sua sesta edizione, l’iniziativa mira a sensibilizzare sull’importanza della salute mentale nella vita quotidiana, con un focus particolare sul ruolo cruciale delle politiche sociali.

L’edizione di quest’anno invita i decisori a superare una visione puramente biomedica della salute mentale, che si concentra sul singolo e sulla patologia, per abbracciare un approccio più sistemico. La campagna sottolinea come la salute mentale sia fortemente influenzata da fattori sociali, tra cui povertà, disuguaglianze, accesso all’istruzione e all’occupazione. Ridurre lo stato mentale a una mera questione individuale o cerebrale, secondo Mental Health Europe, non porterà a soluzioni durature né inclusive.

Investire nei diritti sociali per una salute mentale duratura

Il messaggio principale della Settimana 2025 è chiaro: è tempo di riconoscere e rafforzare il diritto di ogni persona a vivere con dignità, avendo accesso al sostegno e alle opportunità necessarie per una vita prospera. Solo attraverso politiche sociali inclusive e un’attenzione strutturale alle disuguaglianze sarà possibile costruire una società più sana, resiliente e mentalmente equa.

Per maggiori informazioni sulla European Mental Health Week 2025 e per accedere ai materiali delle edizioni precedenti, si prega di consultare il seguente LINK.

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Mental Health Europe: studio sull’IA nella cura della salute mentale

Mental Health Europe (MHE) ha pubblicato uno studio approfondito sull’applicazione dell’intelligenza artificiale (IA) nella cura della salute mentale. Co-autori dello studio sono Piers Gooding e Hannah van Kolfschooten, e il documento è rivolto a responsabili politici, fornitori di servizi e altri stakeholder interessati all’integrazione dell’IA nei servizi di salute mentale.

Opportunità offerte e considerazioni etiche dell’IA nella salute mentale

Lo studio evidenzia come l’IA possa migliorare l’accessibilità al supporto psicologico, ridurre i carichi amministrativi nei sistemi sanitari e personalizzare i trattamenti. Inoltre, l’IA ha il potenziale per aumentare l’accuratezza diagnostica e supportare interventi tempestivi, offrendo strumenti come piattaforme di comunicazione, supporto decisionale per i professionisti, terapie digitali e monitoraggio dei pazienti.

Nonostante i benefici, l’adozione dell’IA nella salute mentale comporta anche rischi significativi. A livello individuale, emergono preoccupazioni riguardo alla sicurezza, alla violazione della privacy e al consenso informato inadeguato. Su scala più ampia, l’IA potrebbe amplificare le disuguaglianze esistenti, introdurre nuove forme di sorveglianza, rafforzare visioni individualistiche della salute mentale, depersonalizzare le cure e deviare risorse limitate.

Per affrontare queste sfide, lo studio propone diverse misure:

  • Regolamentazione e supervisione rigorose: garantire che l’uso dell’IA sia conforme a standard etici e legali.
  • Trasparenza e spiegabilità: assicurare che gli algoritmi siano comprensibili e le loro decisioni giustificabili.
  • Approccio centrato sui diritti umani e co-creazione: coinvolgere attivamente le comunità più colpite, inclusi individui con esperienza diretta, nello sviluppo e nell’implementazione degli strumenti di IA.

Lo studio sottolinea infine l’importanza di sviluppare strumenti di IA che tengano conto dell’etica, dell’inclusività, dell’accuratezza, della sicurezza e delle reali esigenze degli utenti finali. Questo approccio mira a garantire che l’adozione dell’IA nella salute mentale avvenga in modo responsabile, massimizzando i benefici e minimizzando i potenziali rischi.

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Salute mentale

MHE: online il rapporto sugli impatti della discriminazione razziale sulla salute mentale

Mental Health Europe (MHE) ha recentemente pubblicato un rapporto dedicato all’impatto della discriminazione razziale sulla salute mentale, evidenziando sfide spesso trascurate e proponendo un approccio integrato per promuovere l’uguaglianza.

Lo studio, intitolato “Gli impatti sulla salute mentale della discriminazione razziale”, rappresenta una pietra miliare nel dibattito sulla necessità di affrontare il razzismo come determinante sociale della salute.

Il rapporto del MHE “Gli impatti sulla salute mentale della discriminazione razziale”

Il rapporto sottolinea come il razzismo e la discriminazione etnica continuino a influenzare negativamente il benessere psicologico delle minoranze in Europa, contribuendo a tassi più elevati di stress, ansia e depressione. Tra le problematiche principali si evidenziano barriere sistemiche nell’accesso ai servizi di supporto, l’assenza di un’adeguata formazione culturale per gli operatori sanitari e la persistenza di pregiudizi che limitano la creazione di ambienti inclusivi.

Un aspetto cruciale del documento riguarda la necessità di un approccio intersezionale. Le forme di discriminazione non si verificano isolatamente ma si sovrappongono, aggravando gli effetti sulle persone colpite. Il rapporto evidenzia come questa realtà debba essere integrata nelle politiche europee attraverso strategie mirate e inclusive.

Tra le raccomandazioni, il documento invita l’Unione Europea e gli Stati Membri a:

  • Sviluppare strategie intersezionali che affrontino i determinanti socioeconomici della salute mentale, con particolare attenzione a chi subisce discriminazioni multiple.
  • Migliorare la raccolta di dati disaggregati per monitorare le disparità e sviluppare politiche mirate.
  • Potenziare la formazione culturale degli operatori sanitari, per garantire un accesso equo e non discriminatorio ai servizi di salute mentale.
  • Rafforzare le tutele legali contro il razzismo istituzionale, promuovendo ambienti inclusivi nei luoghi di lavoro e nei contesti educativi.

Inoltre, il rapporto richiama l’attenzione sull’importanza di allocare risorse adeguate per il supporto alla salute mentale delle comunità razziali ed etniche emarginate, integrando questi temi in tutti i programmi di inclusione sociale.

Mental Health Europe evidenzia l’urgenza di un cambio di paradigma. Non si tratta solo di intervenire sui singoli casi ma di creare un sistema che riduca le disuguaglianze strutturali. Per fare ciò, è essenziale considerare il contesto sociale e ambientale in cui vivono le persone colpite da discriminazione.

 

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Webinar: Iniziative per contrastare lo stigma legato alla salute mentale

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, il 10 ottobre 2024 si terrà un webinar sullo stigma correlato ai problemi di salute mentale, un tema che rappresenta una delle iniziative faro della Comunicazione della Commissione “Un approccio globale alla salute mentale”, del giugno 2023.

L’iniziativa è co-organizzato dalla Commissione Europea, Mental Health Europe e l’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questo evento rappresenta un’opportunità fondamentale per affrontare uno dei problemi più pervasivi nel campo della salute mentale, ovvero la discriminazione che circonda chi soffre di disturbi mentali.

Webinar: Iniziative per contrastare lo stigma legato alla salute mentale

Nonostante i recenti progressi nella sensibilizzazione, il pregiudizio legato alla salute mentale continua a isolare e marginalizzare milioni di persone in Europa e nel mondo. Preconcetti e stereotipi negativi possono inasprire le difficoltà psicologiche, rendendo più complesso chiedere aiuto e partecipare pienamente alla vita sociale. Al webinar, saranno presenti esperti con esperienza diretta, i quali condivideranno le loro esperienze e visioni a riguardo.

Il programma del webinar prevede l’introduzione di un pacchetto di supporto dell’UE per combattere lo stigma e la presentazione del toolkit Mosaic dell’OMS, progettato per promuovere il rispetto e l’inclusione di coloro che vivono con problemi di salute mentale. Questo strumento offrirà risorse pratiche per sostenere il lavoro contro lo stigma e favorire una comunicazione empatica.

Temi chiave del webinar:

  • La rilevanza di affrontare lo stigma e la discriminazione, a cura di Mental Health Europe;
  • Presentazione del pacchetto di supporto dell’UE contro lo stigma, a cura della Commissione Europea;
  • Introduzione del toolkit Mosaic dell’OMS per la riduzione dello stigma e della discriminazione;
  • Discussione aperta con i partecipanti, inclusi decisori politici, stakeholder e cittadini.

L’evento si terrà online dalle 14:00 alle 15:30 (CET), ed è necessaria la registrazione.

 

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Salute mentale

Innovazioni negli approcci di Co-creazione nel campo della Salute Mentale

La partecipazione dei giovani nella promozione della salute mentale sta diventando un pilastro fondamentale per la World Health Organization (WHO/OMS) e Mental Health Europe. Queste iniziative mirano a trasformare il modo in cui i giovani interagiscono con i servizi di salute mentale, promuovendo un approccio collaborativo e inclusivo.

  1. WHO/Europe’s Youth Engaged for Mental Health framework: questo quadro è stato sviluppato in risposta alle richieste dei membri della Coalizione Pan-Europea dell’OMS, sottolineando la necessità di un coinvolgimento attivo dei giovani nelle politiche, nella ricerca e nella programmazione che influenzano la loro salute mentale. L’obiettivo è garantire che tale partecipazione sia coerente, significativa e soprattutto guidata dai bisogni dei giovani, permettendo loro di sentirsi sicuri e potenziati nell’ingaggio​​.
  2. WHO’s framework for meaningful engagement: questo quadro si concentra sulla co-creazione di politiche, programmi e servizi sanitari insieme alle persone che vivono con malattie non trasmissibili e condizioni di salute mentale e neurologiche. Promuove un ambiente abilitante dove l’esperienza vissuta è valorizzata come una forma di competenza, aiutando a plasmare politiche e servizi sanitari inclusivi ed equi​​.
  3. Mental Health Europe’s Co-Creation Toolkit: Mental Health Europe ha sviluppato un toolkit di co-creazione che fornisce strumenti pratici e approcci per facilitare l’ingaggio efficace nel campo della salute mentale. Questo toolkit sottolinea l’importanza di una partnership equa tra tutte le parti interessate, inclusi individui con esperienze dirette, professionisti, accademici e decisori politici. L’approccio di co-creazione non si concentra solo sui risultati, ma anche sul processo di crescita e scoperta, valorizzando l’equità nel potere decisionale e riconoscendo la diversità delle competenze​​.

Queste iniziative congiunte tra OMS e Mental Health Europe evidenziano un cambiamento significativo verso un approccio più inclusivo e partecipativo nella gestione della salute mentale, promettendo miglioramenti significativi nella qualità dei servizi offerti e nell’efficacia delle politiche pubbliche.

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Settimana europea della salute mentale dal 13 al 19 maggio

È iniziata oggi 13 Maggio e terminerà il prossimo 19 maggio la European Mental Health Week.

Mental Health Europe ospita la Settimana Europea della Salute Mentale, un’iniziativa paneuropea per sensibilizzare sull’importanza della salute mentale e ridurre lo stigma, che si svolge ogni anno a maggio. Il tema per il 2024 è la co-creazione.

Questa settimana rappresenta un’opportunità per tutti di confrontarsi su tutti gli aspetti della salute mentale e sottolineare la necessità di azioni concrete.

In un contesto in cui la salute mentale è diventata una priorità sempre più urgente, la Settimana Europea della Salute Mentale fornisce una piattaforma per condividere esperienze, conoscenze e risorse. È un momento cruciale per aumentare la consapevolezza, combattere lo stigma e promuovere il benessere mentale. Partecipare attivamente a questa iniziativa significa contribuire a costruire una società più inclusiva e consapevole dei bisogni di salute mentale di tutti.

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