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15–19 Settembre 2025: Settimana di sensibilizzazione sull’Artrite reumatoide (RAAW)

La Settimana di sensibilizzazione sull’Artrite Reumatoide (RAAW) si tiene dal 15 al 19 settembre 2025, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza pubblica su questa malattia cronica autoimmune, ancora spesso sottovalutata e confusa con altre forme di artrite.

La Settimana di sensibilizzazione sull’Artrite Reumatoide – RAAW 2025

La campagna RAAW, promossa ogni anno dalla National Rheumatoid Arthritis Society (NRAS), attiva dal 2001, intende sfatare i pregiudizi sull’artrite reumatoide (AR) e diffondere informazioni accurate a cittadini, famiglie, comunità e datori di lavoro. L’iniziativa, avviata nel 2013, è diventata un appuntamento centrale per favorire una diagnosi precoce e un trattamento adeguato.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’AR è una malattia autoimmune sistemica che colpisce principalmente le articolazioni, ma può interessare anche organi interni come cuore, polmoni e occhi. Una diagnosi tardiva o trattamenti inadeguati possono avere conseguenze gravi sulla salute e sulla qualità della vita dei pazienti.

Il tema della RAAW 2025 è dedicato alla conoscenza dei sintomi e alla loro visibilità nello spazio pubblico, per favorire la consapevolezza e promuovere un riconoscimento tempestivo della malattia.

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lotta contro il cancro

15 settembre: Giornata Mondiale della consapevolezza sul linfoma (WLAD)

Il 15 settembre si celebra la Giornata Mondiale per la Consapevolezza del Linfoma (WLAD), un’iniziativa internazionale promossa dalla Lymphoma Coalition. La WLAD coinvolge 83 gruppi di pazienti in 52 Paesi con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza pubblica sul linfoma, favorire il riconoscimento dei sintomi, incoraggiare la diagnosi precoce e migliorare l’accesso alle cure.

la WLAD 2025

Il linfoma è un tumore che origina nel sistema linfatico, parte del sistema immunitario, e comprende due forme principali:

  • Linfoma di Hodgkin, caratterizzato dalla presenza di cellule di Reed-Sternberg, che colpisce soprattutto i giovani adulti e le persone oltre i 55 anni. Grazie alle terapie moderne è spesso curabile;

  • linfoma non-Hodgkin, che include oltre 60 sottotipi, con forme a crescita lenta e altre più aggressive. Le opzioni terapeutiche dipendono dal sottotipo e dallo stadio della malattia.

Tra i sintomi più comuni: ingrossamento dei linfonodi, febbre persistente, perdita di peso inspiegata, sudorazioni notturne e stanchezza. Tuttavia, in molti casi i segnali vengono sottovalutati o confusi con disturbi meno gravi, ritardando la diagnosi.

Con il tema “Honest Talk” la WLAD 2025 è un’occasione cruciale per diffondere messaggi di sensibilizzazione, incoraggiare le persone a riconoscere i sintomi e promuovere test e trattamenti tempestivi. La giornata, richiama inoltre l’attenzione sul bisogno di supporto emotivo e sociale per i pazienti, accanto all’accesso a cure innovative.

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digital health lotta contro il cancro

PREDI‑LYNCH: il nuovo progetto UE per la diagnosi precoce del cancro nella sindrome di Lynch

La Commissione Europea lo scorso maggio ha ufficialmente lanciato il progetto europeo PREDI‑LYNCH (Validated Non-Invasive Liquid Biopsy Tests for Cancer PREDIction in Lynch Syndrome), finanziato nell’ambito della missione Horizon Europe sul cancro.

Questo progetto mira a sviluppare e implementare test non invasivi basati sulla biopsia liquida per la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto, dell’endometrio e dell’uroteliale nelle persone affette dalla sindrome di Lynch, la sindrome ereditaria monogenica predisponente al cancro più comune al mondo.

Il progetto PREDI‑LYNCH

Il consorzio è guidato dall’Ospedale Universitario di Oslo e conta 28 partner provenienti da 16 paesi europei, tra cui ricercatori, medici, aziende biotecnologiche e organizzazioni di pazienti. Ha una durata di 6 anni (2025-2031) con un 13,6 milioni €. L’obiettivo a lungo termine è quello di offrire una soluzione multi-omica (un approccio che integra più fonti di informazioni biologiche, consentendo una visione più completa della malattia), per test più accessibili, più efficaci e a basso costo, garantendo la diagnosi precoce del cancro nelle persone con sindrome di Lynch.

Il progetto utilizzerà inoltre l’intelligenza artificiale per identificare i marcatori tumorali e garantire che i metodi siano applicabili a diversi sistemi sanitari. Inoltre, saranno valutate le implicazioni socioeconomiche ed etiche per garantire che le soluzioni siano in linea con le esigenze dei pazienti e della società e che siano implementabili in diversi contesti sanitari.

Nel dettaglio, PREDI‑LYNCH prevede le seguenti attività chiave:

  • sviluppo e validazione di test predittivi basati su sangue e urine;

  • approcci multi-omici con supporto di intelligenza artificiale;

  • creazione di una biobanca europea e svolgimento di trial clinici multinazionali;

  • valutazione dell’impatto etico, economico e sociale dei test;

  • diffusione dei risultati e supporto politico per l’adozione su base europea

Tra i partner di progetto, per quanto riguarda l’Italia, partecipa la Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori.

 

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Together Against Cancer: dialoghi su ricerca e innovazione

Il 17 giugno 2025, la Commissione Europea organizza a Varsavia, in collaborazione con la Presidenza polacca del Consiglio dell’UE, la conferenza ibrida “Together Against Cancer through Research and Innovation”.

L’evento rappresenta un’importante occasione di confronto su come la ricerca e l’innovazione possano sostenere gli obiettivi della Missione sul Cancro dell’UE, con particolare attenzione a:

  • Prevenzione: strategie e buone pratiche per ridurre l’incidenza della malattia;
  • diagnosi precoce: tecnologie emergenti e approcci integrati;
  • qualità della vita: supporto ai pazienti durante e dopo le cure.

Parteciperanno esperti del mondo accademico, rappresentanti istituzionali, professionisti sanitari, cittadini, policy maker e organizzazioni attive nel settore. Durante l’evento si esploreranno inoltre le sinergie tra i programmi europei, come Horizon Europe, EU4Health e Digital Europe, e si offrirà una panoramica sulle opportunità di finanziamento e sulle iniziative in corso.

L’evento sarà strutturato in sessioni plenarie, tavole rotonde e momenti di dialogo con stakeholder chiave a livello europeo.

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Settimana europea contro il cancro -EWAC2025

Dal 25 al 31 maggio 2025 si celebra la Settimana europea contro il cancro – EWAC2025, iniziativa promossa dall’Associazione delle Leghe europee contro il Cancro (ECL) per sensibilizzare su prevenzione, diagnosi precoce, equità nell’accesso alle cure e diritti dei pazienti oncologici.

EWAC2025: una settimana per promuovere prevenzione e uguaglianza sanitaria

Ogni giornata dell’EWAC2025 è dedicata a un tema chiave:

  • 25 maggio – Prevenzione primaria
  • 26 maggio – Diagnosi precoce
  • 27 maggio – Accesso ai medicinali
  • 28 maggio – Salute e assistenza digitale
  • 29 maggio – Ricerca
  • 30 maggio – Pazienti e sopravvissuti
  • 31 maggio – Giornata mondiale senza tabacco

In Europa permangono forti disuguaglianze nei tassi di sopravvivenza al cancro. Tra il 2010 e il 2020, l’UE27 ha registrato una diminuzione del 10% della mortalità, ma Paesi come Ungheria, Croazia e Polonia presentano tassi significativamente più alti rispetto alla media europea, mentre Lussemburgo, Finlandia e Svezia mostrano valori nettamente inferiori.

Le cause di queste disparità sono molteplici: dallo status socioeconomico alla scarsa alfabetizzazione sanitaria, fino all’accesso limitato ai servizi. Per ridurre il divario, le politiche raccomandano investimenti mirati in prevenzione, programmi educativi, modelli di assistenza più equi e una maggiore armonizzazione dei programmi di screening.

L’impiego di strumenti digitali, dell’intelligenza artificiale, e di campagne informative mirate ai giovani e alle categorie vulnerabili può contribuire a rafforzare l’accesso precoce alla diagnosi e a contrastare le barriere culturali e tecnologiche.

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I fitness tracker come strumenti utili per i pazienti cardiopatici

I dispositivi indossabili, come i fitness tracker, stanno diventando alleati preziosi per i pazienti affetti da malattie cardiache. Secondo uno studio recente dell’Innovative Health Initiative (IHI), questi strumenti possono fornire informazioni utili per monitorare in modo continuo e non invasivo le condizioni di salute dei pazienti, specialmente tra una visita medica e l’altra.

i fitness tracker

Il ruolo dei fitness tracker si rivela particolarmente interessante nella gestione delle patologie cardiache. Permettono di monitorare vari parametri fisiologici come la frequenza cardiaca, il livello di attività fisica e i modelli di sonno. Questi dati possono fornire agli operatori sanitari un quadro più dettagliato della condizione del paziente, contribuendo a una diagnosi precoce e a un intervento tempestivo in caso di anomalie.

L’uso dei fitness tracker rappresenta anche un modo per coinvolgere i pazienti nella gestione della propria salute. Essi diventano attori attivi nel monitoraggio della loro patologia, con la possibilità di condividere i dati raccolti con il proprio medico in tempo reale. Ciò facilita un approccio di cura più personalizzato, dove il paziente e il medico possono collaborare per ottimizzare i trattamenti sulla base di informazioni costantemente aggiornate.

Lo studio condotto dall’IHI sottolinea inoltre l’importanza dell’interoperabilità tra i dispositivi indossabili e i sistemi sanitari digitali. La raccolta e l’analisi dei dati devono avvenire in un ambiente sicuro, nel rispetto della privacy dei pazienti. Questo aspetto è cruciale per garantire che l’uso dei fitness tracker sia realmente vantaggioso e possa essere integrato nei percorsi di cura standard senza compromettere la riservatezza delle informazioni personali.

Nonostante il potenziale dei fitness tracker, la loro adozione su larga scala deve affrontare alcune sfide. Tra queste, l’accuratezza dei dati raccolti, la necessità di standard comuni per l’interoperabilità e la gestione dei dati personali in conformità con le normative europee sulla privacy. La ricerca suggerisce però che, con ulteriori miglioramenti tecnologici e regolamentari, i fitness tracker potrebbero diventare strumenti fondamentali per la gestione delle malattie croniche come quelle cardiache.

L’Innovative Health Initiative sta lavorando per promuovere la ricerca e l’innovazione nel campo dei dispositivi medici, inclusi i fitness tracker, per garantire che le tecnologie siano affidabili, sicure e accessibili a un numero sempre maggiore di pazienti.

 

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Commissaria Kyriakides: dichiarazione in occasione della Settimana europea contro il cancro

In occasione dell’inizio della Settimana europea contro il cancro, celebrata dal 25 al 31 maggio, la Commissaria Stella Kyriakides ha voluto ricordare alcuni dei progressi compiuti negli ultimi anni attraverso le azioni europee dedicate alla lotta contro il cancro.

Con il sostegno di un finanziamento di 4 miliardi di euro, abbiamo lanciato un numero record di progetti, azioni e iniziative che affrontano ogni fase di questa malattia, dalla prevenzione alla diagnosi precoce e al trattamento, nonché alla qualità della vita. Ciò include decine di progetti sostenuti dal programma EU4Health che riuniscono le competenze di tutta l’UE. Sono fiduciosa che queste azioni abbiano un grande potenziale per apportare un cambiamento reale. Prevenire è meglio che curare”.

“Purtroppo – ha sottolineato la commissaria – persistono forti disuguaglianze nell’esposizione ai fattori di rischio, che colpiscono in particolare coloro che provengono da contesti socioeconomici più bassi. Con la revisione del Codice europeo contro il cancro, vogliamo garantire che i riscontri più recenti della scienza siano incorporati nelle raccomandazioni e negli orientamenti rivolti alle persone. Il nuovo approccio dell’UE allo screening del cancro ha fatto passi da gigante nella diagnosi precoce, oltre alla campagna di sensibilizzazione #GetScreenedEU”.

Inoltre, la campagna di sensibilizzazione per lo screening, verrà rafforzato dalle attività della Joint Action EUCanScreen sull’attuazione di programmi di screening del cancro, finanziata con oltre 30 milioni di euro.

 

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Commissione UE: report sulle percezioni ed esperienze dei cittadini UE in merito al cancro

La Missione Cancro dell’UE si pone l’obiettivo di migliorare la vita di più di 3 milioni di persone entro il 2030 attraverso la prevenzione, la cura e l’assistenza alle persone colpite dal cancro e alle loro famiglie, al fine di vivere più a lungo e meglio.

Per analizzare la percezione dei cittadini in ambito cancro, la Commissione Europea ha pubblicato il report “Prevenzione, diagnosi precoce e screening del cancro: Percezioni ed esperienze dei cittadini dell’UE” contenente gli esiti di alcuni focus groups formati dai cittadini di sei Paesi dell’UE: Bulgaria, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Lituania e Malta, organizzati per supportare l’implementazione della Cancer Mission. Le tematiche dei focus group sono state: la consapevolezza del cancro, la prevenzione, la diagnosi precoce e lo screening.

ANALISI DEI RISULTATI OTTENUTI

L’analisi dei risultati ottenuti dai vari focus group hanno evidenziato una percezione negativa della malattia. Di fatto, la paura di una diagnosi di cancro e il tabù associato ad alcuni tipi di cancro potrebbero impedire alle persone di contattare un medico per procedere con eventuali approfondimenti.

Nel dettaglio si è analizzata:

  • La percezione a riguardo della prevenzione: I partecipanti hanno indicato che i professionisti sanitari sono una fonte fondamentale di informazioni. Hanno inoltre sottolineato l’importanza dell’educazione ai rischi del cancro e alla prevenzione nell’ambito dei programmi scolastici e l’importanza di informazioni accessibili e affidabili. Le campagne dovrebbero esprimere speranza e concentrarsi sulle azioni di prevenzione.
  • Le percezioni relative alla diagnosi precoce e allo screening: I partecipanti erano in gran parte consapevoli dell’importanza di controllare e monitorare il proprio corpo. Inoltre, la maggior parte dei partecipanti era anche a conoscenza dei programmi di screening per individuare il cancro in fase precoce. I motivi per cui non partecipano ai programmi di screening includono la vergogna di parlare di irregolarità e la paura di ricevere una diagnosi di cancro. Un’altra barriera viene rappresentata dalla distanza dai centri di screening per le persone che vivono in aree remote. A questo, si potrebbe porre rimedio offrendo delle strutture di screening mobili e/o di includendo lo screening attraverso i medici di medicina generale e del lavoro.

I partecipanti ai focus group hanno anche sottolineato la necessità di migliorare l’informativa dei programmi di screening per garantire un aumento dei tassi di partecipazione. A questa necessità possono essere di supporto gli stessi professionisti sanitari, i quali svolgono un ruolo importante nell’informazione ai cittadini in merito ai programmi di screening e possono promuovere discussioni aperte per ridurre la vergogna e la paura. Tuttavia, i governi e i policy makers sono stati considerati la principale fonte di informazione, ad esempio attraverso campagne (social media).

Raccomandazioni generali

I risultati dello studio, sebbene basati su focus group con un numero limitato di cittadini europei, sottolineano l’importanza di migliorare l’informazione e la comunicazione sulla prevenzione del cancro e sulla diagnosi precoce e lo screening per i cittadini europei.

Sono necessarie azioni maggiori e migliori per affrontare le barriere e sostenere i cittadini nella prevenzione del cancro, attraverso lo sviluppo di iniziative che tengano conto dei diversi livelli di motivazione della popolazione e dell’ampia gamma di aspetti che potrebbero ostacolare le misure di prevenzione e diagnosi precoce.

 

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CPE: 5 webinar per ridurre le disuguaglianze nella cura del cancro

Cancer Patients Europe (CPE), organizzazione che ha come missione principale quella di rappresentare e dare voce ai pazienti oncologici e ai sopravvissuti al cancro, sostenendo le loro esigenze e i loro diritti in ogni fase del loro percorso, organizza tra il 27 e il 31 maggio una serie di webinar giornalieri di 45 minuti che tratteranno i passi da compiere per ridurre le disuguaglianze nella cura del cancro in Europa.

I 5 WEBINAR CPE

L’evento sarà un’occasione per far avanzare la discussione sulle disparità sanitarie e identificare risultati attuabili e mira ad innescare un dialogo significativo tra i diversi gruppi di stakeholder ed a identificare le priorità immediate nel periodo precedente alle elezioni europee e oltre. I webinar saranno così suddivisi:

  • 27 maggio – Prevenzione e diagnosi precoce.
  • 28 maggio – Diagnosi innovativa e diagnosi accurata.
  • 29 maggio – Innovazione nel trattamento.
  • 30 maggio – Sopravvivenza.
  • 31 maggio – Cessazione del fumo, un passo verso un ambiente senza cancro.

 

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14 marzo: Giornata mondiale del rene

La Giornata Mondiale del Rene si svolge ogni anno e si fa promotrice di una campagna di sensibilizzazione globale volta ad aumentare la consapevolezza dell’importanza dei nostri reni.

In tutto il mondo si contano molte centinaia di eventi: dall’Argentina alla Malesia, dal Giappone all’Italia. Tutto ciò, per creare consapevolezza. Consapevolezza per assumere comportamenti preventivi, consapevolezza dei fattori di rischio, consapevolezza su come vivere con una malattia renale.

CONSAPEVOLEZZA per Promuovere un accesso equo alle cure e una pratica terapeutica ottimale

Si stima che la malattia renale cronica (MRC) colpisca più di 850 milioni di persone in tutto il mondo provocando oltre 3,1 milioni di morti nel 2019. Attualmente, le malattie renali rappresentano l’ottava causa di morte, e, se non affrontate, si prevede diventeranno la quinta causa principale di abbassamento dell’aspettativa di vita entro il 2040. Negli ultimi tre decenni, gli sforzi per il trattamento della MRC si sono concentrati sulla preparazione e la fornitura di terapie sostitutive del rene.

Le recenti scoperte terapeutiche offrono opportunità senza precedenti per prevenire o ritardare le malattie e mitigarne le complicanze, come le malattie cardiovascolari e l’insufficienza renale, prolungando in definitiva la qualità e la quantità della vita delle persone affette da MRC.

Sebbene queste nuove terapie dovrebbero essere universalmente accessibili a tutti i pazienti, in ogni Paese e contesto, ostacoli come la mancanza di consapevolezza della MRC, l’insufficiente conoscenza o fiducia nelle nuove strategie terapeutiche, la carenza di specialisti in malattia renale e i costi di trattamento contribuiscono a profonde disparità nell’accesso ai trattamenti. In particolare nei Paesi a basso e medio reddito, ma anche in alcuni contesti ad alto reddito.

Queste disuguaglianze sottolineano la necessità di spostare l’attenzione verso la consapevolezza della MRC e lo sviluppo delle capacità del personale sanitario.

Per ottenere una cura renale ottimale è necessario un superamento delle barriere a più livelli, tenendo conto delle differenze contestuali tra le regioni del mondo. Tali differenze includono lacune nella diagnosi precoce, mancanza di assistenza sanitaria o copertura assicurativa universale, scarsa consapevolezza tra gli operatori sanitari e sfide relative al costo e all’accessibilità dei farmaci.

È quindi necessario un approccio globale e multilivello al fine di migliorare la cura dei reni e di ottimizzare la pratica terapeutica in tutto il mondo.

  • Politiche sanitarie – La prevenzione primaria e secondaria della MRC richiede politiche sanitarie mirate che integrino olisticamente la cura dei reni nei programmi sanitari esistenti garantendone finanziamenti e che diffondano le conoscenze sulla salute renale al pubblico e al personale sanitario. Per prevenire la MRC o la sua progressione, dovrebbe essere implementato un accesso equo allo screening delle malattie renali e agli strumenti per la diagnosi precoce e l’accesso sostenibile a trattamenti di qualità.
  • Disponibilità di assistenza sanitaria – Una cura dei reni non ottimale è il risultato di una focalizzazione politica limitata, di un’istruzione inadeguata del paziente e degli operatori sanitari, della mancanza di risorse per cure di alta qualità e di un accesso limitato a farmaci a prezzi accessibili. Per attuare strategie con successo, è essenziale adottare un approccio globale, centrato sul paziente ed orientato a livello locale per identificare e superare ciò che ostacola una cura renale di alta qualità.
  • Operatori sanitari – per affrontare la carenza di operatori sanitari di base e di specialisti in Nefrologia è necessario migliorare la formazione, ridurre al minimo la perdita di operatori sanitari e sviluppare capacità tra gli stessi, compresi medici di base, infermieri e operatori sanitari di comunità. La formazione su uno screening appropriato della MRC e l’adesione alle raccomandazioni delle linee guida di pratica clinica sono fondamentali affinché possano essere implementate con successo delle strategie di trattamento efficaci e sicure. L’adesione all’innovazione scientifica e l’utilizzo di strumenti farmacologici e non farmacologici per il trattamento della MRC, nonché la promozione di una comunicazione efficace e l’empatia tra i professionisti avrebbero un notevole impatto sul benessere dei pazienti.
  • Rafforzare i pazienti e le comunità – A livello globale, i pazienti hanno difficoltà ad accedere alle cure e ai farmaci a causa dei costi elevati e della disinformazione, fattori che influiscono sui loro comportamenti sanitari e sulla loro adesione. Aumentare la consapevolezza sui fattori di rischio della MRC come il diabete, l’ipertensione e l’obesità, migliorare l’alfabetizzazione sanitaria sulla scelta di stili di vita sani, sulla cura di sé e promuovere l’adesione a lungo termine alle strategie di trattamento può portare grandi benefici soprattutto se iniziata precocemente e mantenuta costantemente. Coinvolgere i pazienti nelle organizzazioni di sostegno e nelle comunità locali consentirà loro di prendere decisioni informate e di migliorare la propria salute.

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