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9 maggio, Giornata dell’Europa 2024: istituzioni europee a “porte aperte”

Il 9 maggio l’Europa commemora il documento alla base dell’UE, ovvero la dichiarazione Schuman firmata il 9 maggio 1950. Questa dichiarazione ha costituito il fondamento della cooperazione in Europa e della pace nel nostro continente. La Giornata dedicata all’Europa vuole essere pertanto un simbolo dell’apertura, della trasparenza, della democrazia e dell’unità dell’UE.

L’edizione 2024 della Giornata dell’Europa

L’edizione di quest’anno della Giornata dell’Europa si svolge 45 anni dopo le prime elezioni europee del 1979 e poco prima delle elezioni del 2024, che si terranno in tutti i paesi dell’UE tra il 6 e il 9 giugno.

Quest’anno l’UE ha offerto l’opportunità ai cittadini di visitare, il 4 maggio u.s., le istituzioni europee a Bruxelles e altrove per saperne di più su quello che l’Europa fa per loro e insieme a loro, assistendo a spettacoli dal vivo e partecipando a dibattiti, giochi ed altre attività.

  • Parlamento europeo: L’evento promosso presso il Parlamento europeo ha visto una cerimonia di apertura con l’intervento del Vicepresidente Marc Angel(S&D, LU), ed una serie di attività con brevi sessioni informative sulla lotta alla disinformazione, sulle donne in politica e sulla campagna elettorale.
  • Consiglio dell’Unione europea: Il Consiglio a Bruxelles ha aperto le porte ai visitatori che hanno così avuto l’opportunità di scoprire l’ambiente in cui si muovono i leader dell’UE.
  • Commissione europea: La Commissione ha invitato i cittadini a visitare l’edificio Berlaymont, sede della Commissione stessa a Bruxelles. I visitatori hanno avuto la possibilità di conoscere meglio la sua funzione, esplorare i villaggi tematici creati per l’occasione, scoprire la storia ed i valori dell’Unione e informarsi su come questa sta costruendo un futuro più verde e digitale.
  • Banca centrale europea: I cittadini hanno avuto la possibilità informarsi sul progetto relativo all’euro digitale e sul ruolo della BCE nel garantire la stabilità dei prezzi e la sicurezza delle banche incontrando gli esperti presso la Commissione europea a Bruxelles.
  • Servizio europeo per l’azione esterna: I visitatori del Servizio europeo per l’azione esterna sono stati invitati a conoscere in profondità il lavoro dinamico del servizio diplomatico dell’UE a Bruxelles e in tutto il mondo. I cittadini hanno potuto incontrare gli ambasciatori dell’UE ed informarsi sul ruolo dell’Unione nel promuovere la pace, i diritti umani e lo sviluppo sostenibile nel mondo.
  • Comitato economico e sociale europeo: La casa della società civile organizzata dell’UE ha aperto le sue porte a Bruxelles dando vita a discussioni animate con i cittadini ed ascoltando il loro feedback.
  • Comitato europeo delle regioni: L’assemblea delle regioni e delle città dell’UE ha offerto la sede di Bruxelles per un evento che ha riunito cittadini e rappresentanti politici eletti a livello regionale e locale offrendo la possibilità di conoscere più da vicino il ruolo e l’impegno del Comitato delle regioni nel ridurre la distanza tra l’UE e le sue comunità locali.

EVENTI ANCORA ATTIVI:

  • Corte dei conti europea: Il 9 maggio, la Corte dei conti dell’UE a Lussemburgo offre ai cittadini la possibilità di partecipare a giochi interattivi per mettere alla prova le loro conoscenze in materia di audit. Per il programma completo cliccare QUI.
  • Banca europea per gli investimenti: a Lussemburgo il 9 maggio la Banca UE per gli investimenti offre ai visitatori la possibilità di esplorare i progetti rappresentativi, finanziati dalla BEI, nel loro paese, quali ospedali, infrastrutture di trasporto come treni o metropolitane, o opere di difesa dalle inondazioni che proteggono le loro città. Per maggiori dettagli cliccare QUI.

Inoltre, sempre il 9 maggio si tiene il Festival europeo di Francoforte.

Per maggiori informazioni si prega di cliccare il seguente LINK.

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Il Belgio coprirà il primo semestre della presidenza del Consiglio 2024

Il 2024 inizia con il passaggio ufficiale della presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. Dopo aver esercitato la presidenza per sei mesi, la Spagna passa il testimone al Belgio che coprirà il nuovo semestre a partire dal 1° gennaio fino al 30 giugno.

La presidenza è esercitata a turno dagli Stati membri dell’UE ogni sei mesi. Durante il mandato, lo Stato Membro presiede le riunioni a tutti i livelli nell’ambito del Consiglio, contribuendo a garantire la continuità dei lavori dell’UE. Pertanto, durante la sua presidenza il Belgio (che ricopre questo incarico per la 13° volta), avrà il compito di coordinare le operazioni del Consiglio e di promuovere la collaborazione tra gli Stati membri. Tutto ciò avverrà all’insegna dello slogan della presidenza “Proteggere, rafforzare e preparare”.

Il Belgio dovrà quindi perseguire gli obiettivi stabiliti sia nelle proprie priorità sia nel programma a tre che condivide con Spagna e Ungheria. Continueranno inoltre a sviluppare le iniziative messe in atto durante la presidenza spagnola. Una volta terminata la presidenza belga, il prossimo Stato membro a ricoprirne il ruolo sarà l’Ungheria.

Le sei priorità della presidenza belga che guideranno il paese nel ricoprire questo importante incarico sono:

  • Difendere lo Stato di diritto, la democrazia e l’unità.
  • Rafforzare la competitività.
  • Perseguire una transizione verde e giusta.
  • Rafforzare l’agenda sociale e sanitaria.
  • Proteggere le persone e le frontiere.
  • Promuovere un’Europa globale.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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I leader dell’UE hanno adottato la dichiarazione di Granada

Il Consiglio Europeo si è riunito il 6 ottobre a Granada per segnare l’inizio del processo volto a definire gli orientamenti politici generali e le priorità dell’Unione per gli anni a venire, stabilendo una linea d’azione strategica per modellare il futuro comune a beneficio di tutti. Sono state discusse le priorità chiave dell’ agenda strategica UE 2024-2029 da adottare a giugno 2024, e le azioni necessarie per avere un’Europa più forte, dinamica, competitiva e coesa in un mondo che cambia.

I leader mondiali hanno riaffermato i principi e i valori fondanti dell’UE della salvaguardia dei diritti fondamentali, della democrazia, dello Stato di diritto, evidenziando la necessità per l’UE di svolgere un ruolo attivo per proteggere le popolazioni e l’economia dalle minacce globali.

Di seguito i temi trattati dal Consiglio nella Dichiarazione:

  • Rafforzare la sicurezza e la difesa sviluppando la base tecnologica e industriale dell’UE, procedendo sul percorso avviato con la bussola strategica.
  • Affrontare le vulnerabilità dell’UE e la capacità di preparazione nella risposta alle crisi nel contesto dell’aggravarsi dei rischi climatici e ambientali e delle tensioni geopolitiche, anticipando le possibili sfide e cogliendo le opportunità offerte dalle transizioni verde e digitale, al fine di garantire la sostenibilità del modello economico, senza lasciare indietro nessuno.
  • Rafforzare la posizione dell’UE di potenza industriale, tecnologica e commerciale, proseguendo con gli sforzi nella coesione del mercato unico, favorendo lo sviluppo delle Pmi con la riduzione degli oneri amministrativi, riducendo le dipendenze esterne dalle importazioni di energia e in altri settori, investendo nella ricerca e nell’istruzione per lo sviluppo delle competenze del futuro, affrontando le sfide demografiche.
  • Intensificare il dialogo con i partner di tutte le regioni del mondo per proteggere e potenziare l’ordine internazionale basato su regole imperniato sulle Nazioni Unite, perseguendo un sistema multilaterale più equo e coeso, cooperando per rafforzare e diversificare le catene di approvvigionamento dell’UE, attraverso accordi di partenariato, commerciali e di investimento per promuovere lo sviluppo sostenibile.
  • favorire l’allargamento dell’UE ad altri Stati candidati, come investimento geostrategico per la pace, la sicurezza, la stabilità e la prosperità, e per promuovere i valori su cui si fonda l’Unione.

 

Per leggere la dichiarazione, si prega di consultare il seguente LINK.

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Vasco Alves Cordeiro commenta il discorso – SOTEU – sullo stato dell’UE

Il 9 ottobre il presidente del Comitato europeo delle regioni Vasco Alves Cordeiro pronuncerà il suo discorso annuale sullo stato delle regioni e delle città nell’Unione europea. Il Comitato pubblicherà inoltre la relazione annuale dell’UE sullo stato delle regioni e delle città, accompagnata da un sondaggio tra i rappresentanti locali e regionali, il Barometro regionale e locale, che offrirà maggiori approfondimenti e visioni sul ruolo che gli enti locali e regionali svolgono nel modellare il futuro dell’Europa.

​La relazione conterrà infine dati e informazioni sul modo in cui le regioni e le città affrontano le crisi attuali, ad esempio le catastrofi climatiche o la guerra mossa dalla Russia contro l’Ucraina, e illustrerà qual è il contributo fornito da regioni e città alla trasformazione a lungo termine delle nostre società, con le transizioni verde e digitale, rafforzando nel contempo la coesione.

Il punto di vista del presidente Vasco Alves Cordeiro

Per quanto concerne il discorso sullo stato dell’UE pronunciato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente Vasco Alves Cordeiro ha sottolineato che l’Europa sta passando un momento delicato, in cui le persone di molte città e regioni europee devono far fronte alle conseguenze dell’aumento dei costi, delle catastrofi e dei periodi meteorologici estremi. Le persone devono avere una prospettiva e un sostegno visibile e tangibile da parte dell’Unione europea.

“C’è ancora molto lavoro da fare per far sì che non faccia più alcuna differenza il luogo in cui si vive in Europa. Realizzare un’Unione delle pari opportunità è una responsabilità condivisa da tutti i livelli di governo dell’Ue”, ma “gli enti locali e regionali affrontano le sfide dei cittadini europei sul campo” e “la Commissione dovrebbe renderli alleati più forti”, commenta il Presidente.

30 anni dopo la creazione del mercato unico, alcune regioni europee ancora non ne beneficiano come altre e non tutti possono accedere alle opportunità derivanti dalla transizione verde. Affinché la nostra Unione abbia successo, sarà fondamentale rafforzare la coesione, liberare il potenziale di tutti i territori e garantire che nessuna azione comune ostacoli la coesione territoriale del nostro continente. La proposta del Presidente della Commissione per dialoghi sulla transizione pulita con le industrie dovrebbe coinvolgere le regioni in modo che l’impatto e le opportunità locali siano adeguatamente presi in considerazione.

Questi saranno i temi di discussione che restituiranno un’istantanea delle sfide più urgenti cui devono far fronte le regioni e le città di tutta l’Unione, per migliorare le future decisioni strategiche dell’UE, ” bisogna coinvolgere il livello locale e regionale per ottenere un’Europa più forte, più giusta e più democratica”.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.