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Giornata Mondiale dell’Asma, eventi in programma

La Giornata Mondiale dell’Asma – WAD

Sin dal 1998 la Giornata Mondiale dell’Asma (World Asthma Day -WAD) si tiene tutti gli anni nel primo martedì di maggio su iniziativa della Global Initiative for Asthma (GINA) allo scopo di aumentare la conoscenza dell’asma e migliorarne il trattamento.

La prima WAD, è stata celebrata in più di 35 paesi in concomitanza con il primo Incontro Mondiale sull’Asma tenutosi a Barcellona, ​​in Spagna. La partecipazione è aumentata a ogni ricorrenza di questa giornata diventata uno degli eventi più importanti al mondo per la sensibilizzazione e l’educazione sull’asma.

Quest’anno il tema della giornata, che si è tenuta il 2 maggio 2023, è Asthma Care for ALL”.

LE INIZIATIVE per la WAD 2023

Allo scopo di contribuire ad aumentare nel mondo la sensibilità su questo tema le strutture Sanitarie, gli Enti di Ricerca e le Associazioni di volontariato, registrate al WAD, svolgeranno attività promozionali durante il mese di maggio, per la diffusione della conoscenza sulle malattie respiratorie e allergiche, mediante la realizzazione di eventi aperti alla popolazione ed offrendo visite gratuite negli Istituti di Pneumologia che, in Italia, hanno aderito (Per scaricare la lista dei centri del territorio aderenti all’iniziativa clicca il seguente LINK).

Inoltre, la SIMRI Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili ha dato risalto all’evento con un comunicato stampa dedicato e relativo materiale informativo. Le iniziative sono state realizzate in collaborazione con FederAsma e Allergie e AsmAllergiaBimbi. Infine, SIMRI sta organizzando il XXVII Congresso Nazionale, intitolato “Respirare bene per vivere meglio!”, che si terrà a Roma il 21-23 settembre 2023. (Per iscriversi al Congresso si prega di cliccare sul seguente LINK.)

Anche il Forum of International Respiratory Societies (FIRS), di cui GOLD è membro fondatore, ha chiesto ai leader sanitari e ai responsabili politici di garantire l’accesso a farmaci efficaci e di qualità garantita, in particolare nei paesi a basso e medio reddito, per contrastare questa malattia. A tal proposito, FIRS organizzerà un webinar dal titolo “Un aggiornamento globale sull’asma: onere globale, accesso e convenienza e la strategia GINA 2023” che si terrà il 15 maggio 2023 alle ore 16.00 (per iscriversi all’evento, cliccare il seguente LINK).

Gli effetti dell’asma

L’asma, è una delle più diffuse malattie respiratorie che persiste nel tempo (cronica) ed è caratterizzata dal restringimento ed eccessiva reattività dei bronchi che per reazione si infiammano. I sintomi più comuni possono essere tosse, respiro sibilante, mancanza di respiro e oppressione toracica.

L’asma è anche la malattia più comune tra i bambini e nel 2019 ha colpito circa 262 milioni di persone causando 455.000 morti. La maggior parte del carico di morbilità e mortalità si verifica comunque nei paesi a basso e medio reddito, dove la malattia è spesso sotto-diagnosticata e poco trattata. I farmaci essenziali per via inalatoria, in particolare quelli contenenti corticosteroidi, sono spesso non disponibili o inaccessibili.

Questa situazione fa sì che, nonostante la disponibilità di terapie altamente efficaci, la disuguaglianza globale nella cura dell’asma privi tanti bambini, adolescenti e adulti di una vita sana esponendoli a un rischio maggiore di morte.

L’Assemblea mondiale della sanità dovrà concentrare maggiori sforzi ed investimenti per rendere effettivo l’accesso universale ad un’assistenza economica ed efficace per lottare contro questa malattia.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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I risultati del Meeting annuale della EU Health Policy Platfotm (EUHPP) tenutosi il 19 aprile

I risultati del meeting annuale di EUHPP

Si è svolto il 19 aprile 2023 in Lussemburgo, il meeting annuale della Piattaforma della politica sanitaria dell’UE – EU Health Policy Platfotm.

La riunione, durante la sessione mattutina, ha presentato le Dichiarazioni congiunte (Joint Statements) su 4 particolari aree della salute pubblica, preparate dalle Reti tematiche 2022, culmine di diversi mesi di scambi e ricerche.

La seconda parte dell’incontro è stata dedicata ai primi risultati dello studio della dell’Unione Europea da parte di Tetra Tech con una tavola rotonda, per condividere le lezioni apprese e suggerire possibili modi per migliorare i futuri cicli della rete tematica.

I TEMI DELLE Joint Statements
  • “DisQo: anti-discrimination & health equity” presentato da Raymond Gemen, responsabile delle politiche per le disuguaglianze sanitarie, Alleanza europea per la salute pubblica (EPHA);
  • “HIV, Tuberculosis, Viral Hepatitis and Sexually Transmitted Infections”, presentato da Sini Pasanen, membro del gruppo di coordinamento del Forum della società civile dell’UE sull’HIV, epatite virale e tubercolosi (CSF) e da Yuliia Kalancha, direttore esecutivo della Coalizione TB Europa;
  • “Mental Health in All Policies” presentato da Francesca Centola, responsabile delle politiche e della conoscenza della Salute Mentale in Europa (MHE);
  • “Navigating Health Inequalities in the EU through Artificial Intelligence” presentato dal Dr. Pin Lean Lau, Docente (Assistant Professor) di Bio-Law, Centro per l’Intelligenza Artificiale: Social and Digital, Brunel Law School, Brunel University London and Janneke van Oirschot, Research Officer e Health Action International.

Dopo gli interventi, una sessione di domande e risposte ha offerto l’opportunità di saperne di più sulle Joint Statements, che sono ora in fase di approvazione.

Per visualizzare il report dell’incontro cliccare il seguente LINK.

COME ADERIRE ALLE JOINT STATEMENTS

E’ possibile aderire alle Joint Statements contattando i responsabili della rete nella sezione “Rete tematica” della Piattaforma registrandosi, fino al 22 maggio. Le reti tematiche sono accessibili a tutti i membri della Piattaforma EUHPP.

Per maggiori informazioni sull’evento, si prega di cliccare il seguente LINK.

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Evento di Brokerage Horizon Europe Cluster Health – 2 giugno 2023, save the date!

Il Brokerage Horizon Europe Cluster Health

L’evento di brokerage, organizzato dalla alla Commissione Europea, Enterprise Europe Network e il NCP WideraNet, avrà luogo il 2 giugno 2023, giorno successivo all’infoday dedicato ai bandi del cluster 1 Health, ha come obiettivo quello di supportare la costruzione di consorzi in vista dei prossimi bandi previsti nel programma di lavoro 2023-2024.

L’evento è rivolto a tutti i candidati ammissibili ai bandi Horizon Europe: aziende, università, organizzazioni di ricerca e tecnologia, settore pubblico, ONG, ospedali, associazioni di pazienti, ecc.

IL PROGRAMMA

L’evento è strutturato in due sessioni principali: una sessione di pitching dalle 9:30 alle 11:30 seguita da incontri bilaterali dalle 12:30 alle 18:30.

Per partecipare alla sessione è’ necessaria la registrazione, che sarà possibile effettuare fino al 29 maggio 2023 al seguente LINK.

Per la sessione di Pitching, visitare la sezione Presentazioni orali/Sessione di Pitching .

L’evento di intermediazione sarà organizzato tramite le funzionalità online del sistema B2match. Inoltre sarà consegnata una guida su come gestire le riunioni online, disponibile nella sezione “Come funziona”.

E’ possibile visionare la guida anche attraverso questo VIDEO.

 

CALENDARIO:

19 maggio Scadenza per inviare il PowerPoint pitch (facoltativo)
29 maggio Scadenza per l’iscrizione
21 aprile – 2 giugno Programmazione online degli incontri bilaterali
30 maggio Pubblicazione dell’elenco delle selected pitches
2 giugno B2B meeting schedules alle 18.30
2 giugno Meeting B2B (12.30 – 18.30)

In ultimo si ricorda anche un altro incontro di Brokerage Horizon Europe Salute & SSH che avrà luogo il 5 giugno 2023, per il quale è necessaria l’iscrizione entro il 30 aprile.

Per ulteriori informazioni cliccare il seguente LINK.

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Consultazione sul futuro dei programmi di ricerca e innovazione – R&I – dell’UE: pubblicati i risultati

I risultati della Consultazione pubblica più grande mai realizzata sui programmi di R&I dell’UE

La Commissione europea rende noti i risultati della Consultazione pubblica più grande mai realizzata sul passato, il presente e il futuro dei recenti Programmi Quadro di Ricerca e Innovazione dell’Unione europea. Rimasta aperta per 12 settimane, la Consultazione ha dato la possibilità agli stakeholder e ai singoli cittadini di partecipare alla valutazione finale di Horizon 2020, alla valutazione intermedia di Horizon Europe e gettare le basi per la preparazione del Piano strategico 2025-2027 di Horizon Europe.

I numeri della Consultazione

In totale sono state presentate 2.788 risposte e 265 documenti di posizione. Di queste, 2.558 risposte e 108 documenti di posizione hanno risposto alla sezione sugli orientamenti per il piano strategico, descrivendo nel dettaglio le priorità e le preoccupazioni delle parti interessate per il futuro dei finanziamenti dell’UE alla R&I.

Il valore della Consultazione

Gli intervistati hanno indicato che le sfide più importanti per la società sono “il cambiamento climatico”, “l’approvvigionamento energetico”, “la perdita di biodiversità” e “la tensione dei sistemi sanitari e l’invecchiamento della popolazione europea” nei prossimi 10 anni.

Per quanto riguarda la struttura del Piano strategico, alcuni intervistati hanno indicato che l’attuale struttura è complessa e hanno chiesto semplificazioni. Altri hanno indicato che il piano è difficile da capire e che il documento potrebbe essere reso più accessibile.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

L’iniziativa di APRE verso il Mid-Term di Horizon Europe

APRE ha lanciato l’iniziativa “Verso il Mid-Term di Horizon Europe” per contribuire alla riflessione e al posizionamento dell’Italia sul futuro del Programma Quadro. Infatti, l’obiettivo dell’esercizio – supportato da un Gruppo di esperti indipendenti – è riflettere sulla realizzazione di Horizon Europe e contribuire al percorso di valutazione di mid-term avviato dalla Commissione europea. 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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EIT Health e IHI promuovono i progressi nella ricerca e nell’innovazione sanitaria

Firmato il memorandum d’intesa

L’EIT Health e l’Innovative Health Initiative Joint Undertaking (IHI JU) hanno firmato un protocollo d’intesa per formalizzare la loro collaborazione. La firma del memorandum segna una tappa significativa nell’impegno dell’IHI JU e dell’EIT Health a sostenere la ricerca e l’innovazione che miglioreranno l’assistenza sanitaria e renderanno l’ecosistema sanitario europeo più competitivo a livello globale.

Altra priorità del protocollo sarà l’individuazione di modi per sfruttare i programmi di accelerazione o di accesso ai finanziamenti dell’EIT Health, che potrebbero essere utilizzati per sostenere l’ulteriore sviluppo dei risultati dei progetti sostenuti dall’IHI. Infine, in base al protocollo d’intesa, le due organizzazioni si impegnano a comunicare efficacemente tra loro e a condividere informazioni e dati, se necessario.

l’EIT Health

L’EIT Health è una delle nove Comunità della conoscenza e dell’innovazione (CCI) dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), un organismo dell’Unione europea, ma è anche un partenariato istituzionalizzato nell’ambito del III Pilastro di Horizon Europe – Europa innovativa. La missione dell’EIT Health è guidare l’innovazione sanitaria e creare un impatto sociale positivo in Europa.

L’Iniziativa per la salute innovativa – IHI

L’Iniziativa per la salute innovativa è un partenariato pubblico-privato, unico nel suo genere, tra l’Unione europea e le industrie europee delle scienze della vita, in particolare quelle farmaceutiche, della tecnologia medica, delle biotecnologie, della salute digitale e dei vaccini. I suoi obiettivi principali sono quelli di tradurre la ricerca e l’innovazione in campo sanitario in benefici tangibili per i pazienti e la società.

Entrambe le organizzazioni ricevono finanziamenti dall’UE nell’ambito di Horizon Europe e il protocollo d’intesa aiuta a promuovere e creare sinergie tra i programmi dell’UE, individuando aree di interesse reciproco e di strumenti di collaborazione.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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La resistenza antimicrobica minaccia la sicurezza dei pazienti nella regione europea. L’UE si arma di strumenti digitali per sorvegliarla.

Il secondo rapporto Surveillance of antimicrobial resistance in Europe, pubblicato congiuntamente dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall’OMS/Europa il 14 aprile 2023, mostra alte percentuali di resistenza agli antibiotici di ultima linea, come i carbapenemi, in diversi paesi della Regione Europea dell’OMS. Il rapporto presenta i dati del 2021.

Livelli più elevati di resistenza antimicrobica (AMR) sono stati segnalati nelle parti meridionali e orientali della regione, rispetto al nord e all’ovest. La resistenza antimicrobica è una seria minaccia per la salute e molti paesi hanno opzioni terapeutiche limitate per i pazienti con infezioni causate da questi agenti patogeni.

COS’è LA RESISTENZA ANTIMICROBICA

La resistenza antimicrobica è la resistenza di un microrganismo a un medicinale antimicrobico a cui era precedentemente sensibile. Si sviluppa quando un microrganismo muta o acquisisce un gene di resistenza. Gli organismi resistenti (inclusi batteri, virus, funghi, protozoi ed elminti) sono in grado di resistere all’attacco di farmaci antimicrobici come antibiotici, antivirali e antimalarici, in modo che i trattamenti standard diventino inefficaci e le infezioni persistano e possano diffondersi ad altre persone.

L’AZIONE DELL’UE CONTRO LA RESISTENZA ANTIMICROBICA

“I modelli attuali, come l’aumento delle specie di Acinetobacter resistenti ai carbapenemi che sono difficili da eradicare una volta endemiche, sottolineano la necessità di intensificare ulteriormente gli sforzi per prevenire e rilevare la resistenza”, ha osservato il dott. Danilo Lo Fo Wong, consigliere regionale dell’OMS per il controllo degli antimicrobici Resistenza.

Il dott. Dominique Monnet, capo della sezione dell’ECDC per la resistenza antimicrobica e le infezioni nosocomiali, ha aggiunto: “Poiché i batteri resistenti agli antibiotici continuano a emergere, sono necessari ulteriori sforzi per migliorare le pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, ridurre l’uso di antimicrobici non necessari, progettare e implementare antimicrobici programmi di stewardship e garantire un’adeguata capacità microbiologica.”

Due reti regionali raccolgono e presentano i dati di sorveglianza della resistenza antimicrobica per quasi tutti i 53 Stati membri della regione: la rete europea di sorveglianza della resistenza antimicrobica (EARS-Net) e la rete di sorveglianza della resistenza antimicrobica dell’Asia centrale e dell’Europa (CAESAR).

Nel 2021, più paesi e laboratori hanno segnalato dati a queste reti rispetto al 2020. Tuttavia, il 16% dei paesi ha indicato di raccogliere ancora dati sulla resistenza antimicrobica solo a livello locale e senza un approccio standardizzato.

La maggior parte dei paesi della regione ha sviluppato piani d’azione nazionali sulla resistenza antimicrobica, compresi programmi e interventi completi sulla prevenzione e il controllo delle infezioni, la gestione antimicrobica e la sorveglianza.

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GLI STRUMENTI R&I PER LA SORVEGLIANZA AMR

La RESISTANCEMAP

La ResistanceMap è una raccolta basata sul Web di strumenti di visualizzazione dei dati che consente l‘esplorazione interattiva della resistenza antimicrobica (AMR) e delle tendenze nell’uso di antibiotici nei paesi di tutto il mondo, inclusi ora diversi paesi a basso e medio reddito (LMIC). ResistanceMap è stato sviluppato per la prima volta nel 2010 per visualizzare dati AMR nazionali e subnazionali per Stati Uniti, Canada e oltre 30 paesi europei per l’anno 2009, nonché dati sull’uso di antibiotici per gli Stati Uniti dal 2000 al 2009.

Nell’attuale iterazione, che è supportata da una nuova sovvenzione della Bill & Melinda Gates Foundation, OneHealthTrust (precedentemente CDDEP) ha ampliato la mappa con i dati AMR più aggiornati includendo, oltre i paesi della precedente iterazione, anche Sud Africa, India, Tailandia, Vietnam, Kenya, Argentina, Cile, Equador, Messico, Venezuela, Australia e Nuova Zelanda. Ove disponibili, i dati sono visualizzati a livello nazionale, subnazionale o regionale. Le principali fonti di dati sono reti di laboratori pubblici e privati ​​che raccolgono regolarmente i risultati dei test AMR.

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La DASHBOARD AMR dell’OMS

La Dashboard AMR è uno strumento interattivo, creato dall’Ufficio europeo dell’OMS, che consente agli utenti di esplorare i dati sulla resistenza antimicrobica batterica dalla regione europea dell’OMS. La dashboard mostra i tassi e le tendenze AMR combinati dalla rete EARS-Net, per i dati relativi agli Stati membri dell’UE/SEE, e dalla rete CAESAR, per i restanti paesi/aree all’interno della regione europea dell’OMS. I dati sulle caratteristiche dei pazienti sono disponibili solo per la rete CAESAR.

Ogni anno, i paesi e le aree riportano i risultati di routine dei test di sensibilità antimicrobica (AST) raccolti nell’ambito della sorveglianza nazionale di laboratorio di routine alle reti regionali EARS-Net e CAESAR, a seconda dei casi. I risultati sono pubblicati congiuntamente nel rapporto sulla sorveglianza antimicrobica in Europa. Ulteriori dati per i paesi UE/SEE sono disponibili anche nell’Atlante di sorveglianza delle malattie infettive dell’ECDC.

L’ECDC (EARS-Net) raccoglie i dati sulla resistenza antimicrobica dai paesi dell’UE/SEE tramite TESSy, una piattaforma basata sul web per l’invio e l’archiviazione dei dati ospitata dall’ECDC. CAESAR raccoglie dati da tutti gli altri paesi/aree della regione europea dell’OMS attraverso vari canali di trasferimento dati sicuri.

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La DYNAMIC DASHBOARD

Infine, la Dynamic Dashboard (cruscotto dinamico) del Global AMR R&D Hub raccoglie e presenta continuamente informazioni sugli investimenti in R&S AMR, sui prodotti in cantiere e sugli incentivi push and pull in tre gallerie. Lo scopo è quello di aiutare a stabilire le priorità e massimizzare l’impatto e l’efficienza delle risorse e degli sforzi investiti nella ricerca e sviluppo della resistenza antimicrobica.

La galleria degli investimenti della Dashboard dinamica attualmente presenta informazioni sulla R&S relativa alla resistenza antimicrobica in tutto lo spettro One Health (salute umana, animale, vegetale e ambientale), inclusi batteri, funghi e altri agenti patogeni.

La Pipeline Gallery riunisce informazioni sui prodotti antibatterici per uso umano nello sviluppo clinico dall’Organizzazione mondiale della sanità e dalle analisi del Pew Charitable Trusts.

La galleria degli incentivi mostra gli incentivi attualmente implementati destinati ai mercati terapeutici per gli antibatterici umani.

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Oggi 26 aprile 2023 è la Giornata Europea dei Diritti del Malato

Oggi 26 aprile 2023, si celebra la Giornata Europea dei Diritti del Malato.

Per l’occasione, Active Citizenship Network organizza la 17° edizione di questa giornata attraverso un convegno che avrà luogo oggi a Bruxelles dalle ore 15:00 alle 17:00.

La conferenza verterà sul tema “Medicinali per terapie avanzate (ATMP) in Europa: coniugare sostenibilità, innovazione e rispetto dei diritti dei pazienti”.

A sostegno di questa iniziativa ci sarà il Parlamento Europeo, il gruppo dei deputati europei “Diritti dei pazienti europei e assistenza sanitaria transfrontaliera” e del gruppo di interesse dei deputati TRANSFORM.

ORIGINE E VALORE DELLA GIORNATA EUROPEA DEI DIRITTI DEL PAZIENTE

Nel 2002, Active Citizenship Network (ACN), in collaborazione con un gruppo di organizzazioni di cittadini europei, ha redatto la Carta europea dei diritti del Malato, che è stata tradotta in 16 lingue e comprende 14 diritti basati sulla  Carta dei diritti fondamentali  dell’Unione europea.

Il rafforzamento di questi diritti richiede la collaborazione e l’impegno di tutti gli operatori sanitari in ogni paese europeo. È quindi essenziale aumentare la consapevolezza dell’importanza dei diritti dei pazienti e delle responsabilità di tutti nel garantirne il rispetto. La celebrazione della Giornata europea dei diritti del paziente ogni anno in tutti gli Stati membri dell’UE contribuisce notevolmente a questo obiettivo, come occasione comune per informare, discutere e assumere impegni per migliorare i diritti dei pazienti in Europa e in ciascuno Stato membro.

L’ EVENTO PER LA GIORNATA EUROPEA

Dalla ricerca verso un numero crescente di ATMP al loro utilizzo una volta approvati, gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso questo evento saranno: sostenibilità, innovazione, equità, oltre al rispetto e il rafforzamento dei diritti dei pazienti.

Le finalità dell’iniziativa

Nel corso della seconda metà del 2022, il Parlamento Europeo ha ospitato una serie di iniziative sul tema delle terapie avanzate, promosse dagli attori più impegnati sul tema a livello europeo.

In ciascuna di queste iniziative, sono state evidenziate opportunità e barriere affinché l’Europa possa assumere un ruolo di primo piano nell’area degli ATMP e quindi rispondere alle reali esigenze di salute dei numerosi cittadini europei che vedono in queste nuove opzioni terapeutiche un’opportunità unica per migliorare le loro condizioni di vita. Purtroppo, sono ancora molti gli ostacoli, economici e non, che rendono estremamente complicato e limitato l’accesso a queste terapie.

La 17 ° Giornata Europea dei Diritti del Paziente vuole essere un collettore delle migliori e più avanzate esperienze esistenti a livello europeo, catalizzando i migliori professionisti e le massime autorità istituzionali toccate dal tema nei rispettivi ambiti di competenza e intervento.

OBIETTIVI DELL’EVENTO
  • Raccogliere idee per alimentare le iniziative dell’UE, scambiare e discutere diverse esperienze, buone pratiche e soluzioni più efficaci per l’inclusione degli ATMP da parte dei sistemi sanitari nazionali dei vari Stati membri.
  • Fornire ai leader delle associazioni civiche e dei gruppi di difesa dei pazienti l’opportunità di partecipare a un dibattito dell’UE su questa importante questione.
  • Sensibilizzare le istituzioni nazionali ed europee sull’importanza degli ATMP per la salute dei cittadini europei.

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25 aprile – Giornata mondiale contro la malaria 2023 – save the date!

La Giornata mondiale contro la Malaria fu istituita dagli Stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità durante l’Assemblea del 2007 e viene celebrata il 25 Aprile di ogni anno.

La giornata è un’occasione per evidenziare la necessità di investire e sostenere gli impegni politici per il controllo e la prevenzione della malattia. Il tema del 2023 è “È ora di fornire zero malaria: investire, innovare, implementare”.

CHE COS’ É LA MALARIA?

La malaria è una malattia causata da protozoi parassiti appartenenti al genere Plasmodium il cui ciclo biologico si svolge in due ospiti obbligati, un vertebrato, come ospite intermedio e una femmina di zanzara come ospite definitivo, detto anche vettore. Le specie di plasmodi responsabili della malaria umana si trasmettono in modo naturale da uomo a uomo mediante la puntura di zanzare infette appartenenti al genere Anopheles, tuttavia si può verificare trasmissione anche con eventi accidentali mediante contagio ematico diretto.

Zero malaria: investire, innovare, implementare

Nella giornata mondiale contro la malaria 2023 , l’OMS, si concentra sulla sensibilizzazione, sulla necessità di “implementare” gli strumenti e le strategie che abbiamo oggi a disposizione per raggiungere il Pacifico occidentale.

La Regione deve ancora affrontare molte sfide per arrivare all’eliminazione della malattia. In particolare, l’epidemiologia della malaria mostra un’enorme diversità, con la malattia spesso concentrata in aree remote e/o tra popolazioni altamente mobili o difficili da raggiungere, compresi i frequentatori delle foreste, i migranti, le popolazioni indigene, i militari ei rifugiati. Più del 70% dei decessi per malaria nella Regione sono attribuibili al Plasmodium falciparum , spesso a causa di ritardi nelle cure.

Altre sfide chiave nella regione includono il raggiungimento di popolazioni remote in Papua Nuova Guinea e nelle Isole Salomone.

La strategia dell’OMS

Raggiungere queste popolazioni con la prevenzione, la diagnosi e il trattamento della malaria è una strategia fondamentale per raggiungere gli obiettivi globali sulla malaria e mantenere la promessa di “zero malaria“. L’OMS sta lavorando con i paesi e le aree della regione per sviluppare e attuare strategie di intensificazione, come la somministrazione mirata di farmaci, lo screening e il trattamento della febbre e una risposta rapida a tutti i casi di malaria.

controllare la malaria

Mentre c’è ancora molto lavoro da fare per arrivare a “zero malaria”, la Regione ha avuto un grande successo nel controllo. Negli ultimi vent’anni, i decessi per malaria sono diminuiti dell’88% e, nonostante un aumento del 15% dei casi di malaria durante il primo anno della pandemia di COVID-19, i casi di malaria sono diminuiti l’anno successivo del 14%, passando da 1,7 milioni di casi nel 2020 a 1,4 milioni di casi nel 2021.

Sebbene la resistenza ai farmaci antimalarici rimanga una preoccupazione, i paesi del Pacifico occidentale della sotto-regione del Grande Mekong, tra cui Cambogia, Repubblica democratica popolare del Laos e Vietnam, hanno visto risultati promettenti per accelerare l’eliminazione del Plasmodium falciparum . Tra il 2000 e il 2021, questi tre paesi hanno registrato una diminuzione di quasi il 73% in tutti i casi di malaria indigena e un calo del 92% nei casi di malaria indigena da P. falciparum. Tutti i paesi puntano a raggiungere l’obiettivo del 2023 di eliminazione della malaria da Plasmodium falciparum e di tutte le forme di malaria umana entro il 2030.

Nel 2021, la Cina è stata certificata dall’OMS come libera dalla malaria e la Malesia ha raggiunto zero casi di malaria umana per il quarto anno consecutivo.

Quattro paesi della regione hanno riportato meno di 10.000 casi di malaria nel 2021: Repubblica democratica popolare del Laos, Repubblica di Corea, Vanuatu e Vietnam.

Non sono stati segnalati decessi per malaria nella Repubblica di Corea e Vanuatu dal 2012, in Cambogia dal 2018 e in Vietnam dal 2019.

Chiamare all’azione

Per sconfiggere la malaria bisogna:

  • Investire. I finanziamenti dovrebbero essere prioritari per le popolazioni più emarginate e difficili da raggiungere, che hanno meno possibilità di accedere ai servizi e sono le più colpite quando si ammalano.
  • Aumentare l’innovazione. Apportando nuovi approcci al controllo dei vettori, diagnostica e farmaci per accelerare i progressi contro la malaria.
  • Implementare le strategie attuali. Necessità di utilizzare in modo più efficace gli strumenti e le strategie disponibili per prevenire, diagnosticare e curare la malaria, in particolare tra le popolazioni non raggiunte.
Il programma mondiale contro la malaria

Il programma globale contro la malaria dell’OMS (GMP) è responsabile del coordinamento degli sforzi globali dell’OMS per controllare ed eliminare la malaria. Il suo lavoro è guidato dalla Global technical strategy for malaria 2016-2030 adottata dall’Assemblea mondiale della sanità nel maggio 2015 e aggiornata nel 2021. GMP si impegna a sostenere gli Stati membri per raggiungere gli obiettivi della strategia tecnica globale attraverso:

  • definizione e diffusione di linee guida e politiche globali sul controllo e l’eliminazione della malaria;
  • sostenere i paesi mentre adattano, adottano e implementano le norme e gli standard globali dell’OMS per il controllo e l’eliminazione della malaria;
  • assistere i paesi nella formulazione di piani strategici nazionali contro la malaria;
  • aiutare i paesi a sviluppare solidi sistemi di sorveglianza della malaria;
  • rispondere alle richieste dei paesi per affrontare le emergenze biologiche e operative e le questioni relative alle strozzature.

Come parte del suo mandato principale, GMP mantiene un punteggio indipendente sui progressi globali nella lotta contro la malaria. Il lavoro del dipartimento è supportato dal Malaria Policy Advisory Group (MPAG) – precedentemente chiamato Malaria Policy Advisory Committee – , che fornisce consulenza strategica indipendente all’OMS su tutte le aree politiche relative al controllo e all’eliminazione della malaria, riunendo alcuni dei maggiori esperti mondiali di malaria. Il MPAG si riunisce due volte l’anno a Ginevra.

Per maggiori informazioni sulla giornata mondiale della malaria si prega di consultare il seguente LINK

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La Commissione Europea ha adottato due proposte del Consiglio sulle digital skills

Lo scorso 18 aprile, la Commissione ha adottato due proposte di raccomandazione del Consiglio, in linea con la Bussola digitale 2030, nel contesto dell’Anno europeo delle competenze, con l’obiettivo di sostenere gli Stati membri e il settore dell’istruzione e della formazione per una formazione digitale di alta qualità, inclusiva e accessibile al fine di sviluppare le competenze digitali dei cittadini europei.

GLI OBIETTIVI ED IL CONTESTO ATTUALE

Le due proposte, che la Commissione Europea invita ad adottare dagli Stati Membri, si basano sulle conclusioni del Dialogo strutturato sull’istruzione e le competenze digitali, durante il quale la Commissione si è impegnata con gli Stati membri dell’UE per tutto il 2022. Attraverso il Decennio digitale, l’UE mira a garantire che l’80% degli adulti abbia almeno competenze digitali di base e che 20 milioni di specialisti delle TIC siano impiegati nell’UE entro il 2030.

L’obiettivo del dialogo era quello di aumentare l’impegno in materia di istruzione e competenze digitali e contribuire ad accelerare gli sforzi a livello dell’UE, in modo che l’Europa possa raggiungere gli obiettivi prefissati per il 2030. Nonostante, infatti, i progressi fatti e alcuni eccellenti esempi di innovazione, gli sforzi congiunti non hanno finora portato a una trasformazione digitale sistemica dell’istruzione e della formazione. Gli Stati membri faticano ancora a raggiungere livelli sufficienti di investimenti nelle infrastrutture per l’istruzione e la formazione digitale, nelle attrezzature e nei contenuti didattici digitali, nella formazione digitale (up-skilling) di insegnanti e personale e nel monitoraggio e nella valutazione delle politiche di istruzione e formazione digitale.

LE PROPOSTE del Consiglio sulle digital skills

Le proposte affrontano le due principali sfide comuni individuate congiuntamente dalla Commissione e dagli Stati membri dell’UE: la mancanza di un approccio globale all’istruzione e alla formazione digitale e le difficoltà nel dotare le persone delle competenze digitali necessarie.

 

PRIMA PROPOSTA: “Raccomandazione del Consiglio sui fattori abilitanti fondamentali per il successo dell’istruzione e della formazione digitale“. Tale documento contiene le linee guida e azioni che gli Stati membri possono intraprendere per attuare un approccio globale e multi-stakeholder, nonché una cultura dell’innovazione e della digitalizzazione dal basso verso l’alto guidata dal personale dell’istruzione e della formazione. La proposta invita quindi gli Stati membri a garantire l’accesso universale a un’istruzione e ad una formazione digitale inclusiva e di alta qualità, al fine di affrontare il divario digitale, che è diventato ancora più evidente alla luce della crisi del COVID-19. Questo obiettivo potrebbe essere raggiunto creando un quadro coerente di investimenti, governance e formazione degli insegnanti per un’istruzione digitale efficace e inclusiva.

 

SECONDA PROPOSTA: “Raccomandazione del Consiglio sul miglioramento dell’offerta di competenze digitali nell’istruzione e nella formazione“. Questo documento invita gli Stati membri a fornire competenze digitali in modo coerente a tutti i livelli di istruzione e formazione, stabilendo obiettivi incrementali e impostando interventi mirati per specifici “gruppi prioritari o difficili da raggiungere”. La proposta è quindi a sostegno di un’informatica di alta qualità nelle scuole, e mira ad integrare lo sviluppo delle competenze digitali per gli adulti e ad affrontare le carenze nelle professioni informatiche adottando strategie inclusive.

La Commissione è pronta a sostenere l’attuazione di entrambe le proposte facilitando l’apprendimento reciproco e gli scambi tra gli Stati membri e tutte le parti interessate attraverso i finanziamenti e strumenti dell’UE, come lo Strumento di Sostegno Tecnico.

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DIGITALI

Un’azione chiave della Commissione sarà facilitare il riconoscimento della Certificazione delle Competenze Digitali attraverso un progetto pilota che vedrà gli Stati membri rafforzare la fiducia e l’accettazione della certificazione in tutta l’UE. Ciò aiuterà le persone a far riconoscere le proprie competenze digitali in modo ampio, rapido e semplice da parte di datori di lavoro, enti di formazione e altro

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26 aprile 2023 | Giornata Europea dei Diritti del Malato, convegno del Parlamento Europeo per l’occasione

LA CONFERENZA PER I DIRITTI DEL MALATO: MEDICINALI PER TERAPIE AVANZATE IN EU

L’EVENTO DEL 26 APRILE A BRUXELLES

Il 26 aprile 2023, si celebra la Giornata Europea dei Diritti del Malato. Il Parlamento Europeo a Bruxelles inaugurerà la 17° edizione di questa giornata con un convegno, promosso da Active Citizenship Network, che si terrà il 26 giugno dalle ore 15:00 alle 17:00.

Il tema della conferenza sarà “Medicinali per terapie avanzate (ATMP) in Europa: coniugare sostenibilità, innovazione e rispetto dei diritti dei pazienti”.

Il congresso vedrà il sostegno del gruppo di interesse dei deputati europei “Diritti dei pazienti europei e assistenza sanitaria transfrontaliera” e del gruppo di interesse dei deputati TRANSFORM.

GLI OBIETTIVI:

  • Raccogliere idee per alimentare le iniziative dell’UE, scambiare e discutere diverse esperienze, buone pratiche e soluzioni più efficaci per l’inclusione degli ATMP da parte dei sistemi sanitari nazionali dei vari Stati membri.
  • Fornire ai leader delle associazioni civiche e dei gruppi di difesa dei pazienti l’opportunità di partecipare a un dibattito dell’UE su questa importante questione.
  • Sensibilizzare le istituzioni nazionali ed europee sull’importanza degli ATMP per la salute dei cittadini europei.

L’evento sarà trasmesso anche in streaming. Per il link della diretta e il programma del convegno seguire il seguente LINK.

BACKGROUND SUL TEMA DEGLI ATMP

La nuova frontiera della medicina personalizzata (un modello medico che propone la personalizzazione della salute, con decisioni mediche, pratiche e prodotti su misura per il paziente) è rappresentata dai Medicinali per Terapie Avanzate (ATMP), che offrono opportunità di cure innovative.

Le terapie avanzate stanno diventando non solo una speranza ma una realtà di cura per i pazienti affetti da gravi patologie che non hanno ancora trovato una concreta risposta terapeutica. Inoltre, sono l’emblema della medicina personalizzata poiché sono cure che partono dalle cellule del paziente e quindi agiscono sulla causa genetica all’origine delle patologie, inoltre in alcuni casi anche con una singola somministrazione la capacità di offrire benefici al paziente per sempre.

I costi di questa tecnologia sono elevati tanto che l’accesso da parte dei pazienti è spesso ostacolato dai limiti del budget della sanità pubblica; il problema è bilanciare questo vincolo di budget con l’elevata aspettativa dei pazienti, avendo queste terapie la capacità di garantire risultati negli anni anche con una singola somministrazione, sono spesso one-shot.

L’importanza dell’accesso alle terapie avanzate da parte del maggior numero possibile di pazienti è rappresentata dal fatto che entro il 2030 potrebbero esserci ben 60 terapie avanzate che potrebbero cambiare la vita a 350mila pazienti, ma per fare questo sono necessari ancora molti cambiamenti.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.