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Critical Medicines Act: la Commissione propone una legge sui medicinali critici per rafforzarne la disponibilità

La Commissione europea ha proposto il Critical Medicines Act per migliorare la disponibilità di farmaci essenziali nell’UE diversificando le catene di approvvigionamento e incentivando la produzione locale. Questa iniziativa mira a garantire un accesso tempestivo ai farmaci essenziali, a ridurre le dipendenze e a rafforzare il settore farmaceutico dell’UE.

Cos’è il Critical Medicines Act

La Commissione europea ha proposto il Critical Medicines Act per affrontare le crescenti preoccupazioni relative alla disponibilità di farmaci essenziali nell’UE. La proposta mira a rafforzare il settore farmaceutico dell’UE, che contribuisce in modo determinante all’economia europea. Oltre a garantire l’accesso ai farmaci essenziali, la legge si concentra anche sul miglioramento della disponibilità di altri farmaci di interesse comune che potrebbero non essere ampiamente accessibili in alcuni mercati. Questa iniziativa svolge un ruolo fondamentale nel raggiungimento dell’obiettivo dell’Unione Europea della Salute di garantire ai pazienti dell’UE un accesso tempestivo ai farmaci di cui hanno bisogno.

Il Critical Medicines Act è stato annunciato per la prima volta dalla Presidente von der Leyen, che ha sottolineato l’importanza di aumentare l’indipendenza e di rafforzare la resilienza dell’UE, soprattutto nel contesto dei farmaci e dei principi attivi per i quali i fornitori o i Paesi produttori sono limitati. Questa proposta integra altri sforzi legislativi, come la riforma farmaceutica, volti ad affrontare il problema persistente della carenza di medicinali nell’UE.

Negli ultimi anni, gli Stati membri dell’UE hanno dovuto affrontare gravi carenze di medicinali, aggravate da sfide globali come la pandemia COVID-19 e da tensioni geopolitiche. Queste sfide hanno messo in luce le vulnerabilità della catena di approvvigionamento farmaceutico dell’UE, con implicazioni significative per la salute dei pazienti e il funzionamento dei sistemi sanitari. Le carenze di medicinali possono derivare da vari fattori, tra cui problemi di produzione, interruzioni della catena di approvvigionamento o concorrenza globale per le risorse. La legge sui medicinali essenziali cerca di affrontare questi problemi creando un quadro industriale che renda l’UE un mercato interessante per la produzione di medicinali essenziali.

Tra le disposizioni chiave della legge sui medicinali critici vi sono la promozione degli investimenti nella produzione farmaceutica dell’UE, l’incentivazione di azioni volte a migliorare la resilienza, e la possibilità per gli Stati membri di mettere in comune il loro potere d’acquisto per migliorare la sicurezza della catena di approvvigionamento.

 

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ERA4Health: risultati chiave dalle prime quattro call transnazionali

Tra il 2023 e il 2024, ERA4Health ha finanziato con successo 56 progetti di ricerca collaborativa in diversi settori della salute. Queste iniziative riuniscono oltre 300 gruppi di ricerca provenienti da 24 Paesi, sostenuti da un investimento totale di oltre 70 milioni di euro, cofinanziati dalla Commissione europea.

Quali sono i risultati?

I risultati mostrano che la partecipazione riflette un mix eterogeneo, con circa il 60% dei partecipanti provenienti dal mondo accademico, il 20% dal settore clinico e il 17% da piccole e medie imprese (PMI). In particolare, circa il 50% dei progetti finanziati è guidato da coordinatrici donne, il che evidenzia un forte impegno per l’equilibrio di genere.

I progetti cofinanziati sono stati in totale 61 suddivisi nelle seguenti call

  • ERA4Health HealthEquity Call 2023 (10 progetti)
  • ERA4Health CardInnov Call 2023 (17 progetti)
  • ERA4Health NutriBrain Call 2024 (15 progetti)
  • ERA4Health NanoTecMec Call 2024 (19 progetti)

Nell’ambito della prima call, il tasso di successo complessivo tra le proposte e i progetti finanziati è del 32%. Sono state finanziate 10 proposte, con il sostegno del cofinanziamento della Commissione europea, per un budget totale richiesto di 12,94 milioni di euro.

Per quanto riguarda la seconda call, il tasso di successo complessivo tra le pre-proposte e i progetti finanziati è del 23% e il tasso di successo riferito alle proposte complete è del 43%. I progetti finanziati sono sostenuti con 18,1 milioni di euro, compreso il cofinanziamento della Commissione europea.

La terza call ha avuto un tasso di successo complessivo tra le pre-proposte e i progetti finanziati del 22% e il tasso di successo riferito alle proposte complete del 55%. I progetti finanziati sono sostenuti con 20,14 milioni di euro, compreso il cofinanziamento della Commissione europea

I risultati dell’ultima call mostrano invece un tasso di successo complessivo tra le pre-proposte e i progetti finanziati dell’11%, mentre il tasso di successo per le proposte complete del 25%. I progetti finanziati sono sostenuti con 19,01 milioni di euro, compreso il cofinanziamento della Commissione europea.

 

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EIC: aperte le candidature per il premio Capitale europea dell’innovazione 2025

La Commissione europea ha pubblicato un bando di gara nell’ambito del programma Horizon Europe, con l’obiettivo di promuovere casi ispiratori di innovazioni sostenute dalle municipalità. Il bando si chiuderà il 18 giugno 2025, ore 17:00 CET.

Il premio ed i suoi obiettivi

L’ecosistema tradizionale dell’innovazione cittadina si sta aprendo a nuovi modelli di innovazione che coinvolgono i cittadini, assicurando la loro inclusione nel processo decisionale e rafforzando la democrazia e i diritti. Un numero crescente di città funge da banco di prova per l’innovazione e gestisce iniziative guidate dai cittadini per trovare soluzioni alle sfide sociali, come il cambiamento climatico, la digitalizzazione, la crescita sostenibile o la coesione sociale, anche attraverso nuovi sforzi come le soluzioni basate sulla natura e le missioni dell’UE.

Il settore pubblico è particolarmente impegnato a trovare modi efficaci per garantire l’integrazione di queste pratiche nel normale processo di sviluppo urbano. Le pratiche di successo sono particolarmente importanti per migliorare la capacità della città di attrarre e trattenere nuove risorse, fondi e talenti per stimolare la crescita di innovazioni. Inoltre, la collaborazione e il rafforzamento delle sinergie tra gli ecosistemi dell’innovazione favoriscono lo sviluppo e la resilienza delle città nell’affrontare le sfide urbane e ispirano molte altre città a seguire un percorso simile.

La Nuova agenda europea per l’innovazione definisce una visione per sfruttare il potere dell’innovazione per guidare la crescita economica, il progresso sociale e contribuire alla transizione verde e digitale in Europa. L’agenda sottolinea la necessità di investimenti strategici nelle tecnologie chiave, compresa la deep tech, e di rafforzare e collegare meglio gli ecosistemi dell’innovazione attraverso una maggiore collaborazione tra le regioni, per colmare i divari.

Per questo motivo, i premi Capitale europea dell’innovazione riconosceranno il ruolo delle città come catalizzatori dell’ecosistema locale dell’innovazione e stimoleranno nuove attività volte a promuovere l’innovazione.

 

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OMS: nuovo centro di collaborazione sull’IA per la governance sanitaria

 

L’OMS ha designato il Centro di Etica Digitale della Delft University of Technology come Centro di Collaborazione sull’IA per la governance sanitaria, riconoscendo la sua leadership nell’innovazione responsabile. Questa collaborazione farà progredire la ricerca sull’IA, la guida etica e la formazione per garantire un uso equo e responsabile dell’intelligenza artificiale nell’assistenza sanitaria in tutto il mondo.

Il ruolo di questo nuovo centro

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha designato il Centro di Etica Digitale della Delft University of Technology nei Paesi Bassi come Centro di Collaborazione dell’OMS sull’intelligenza artificiale (IA) per la governance sanitaria. Questa designazione sottolinea la leadership del centro nel promuovere l’innovazione responsabile e l’integrazione etica nella progettazione delle tecnologie digitali, segnando una tappa significativa nella collaborazione in corso tra l’OMS e il Centro di etica digitale.

L’intelligenza artificiale ha il potenziale per rivoluzionare l’assistenza sanitaria, salvando vite, migliorando i risultati sanitari e aumentando il benessere. Tuttavia, per sfruttarne i benefici sono necessarie una governance responsabile, salvaguardie etiche e politiche basate sull’evidenza. La collaborazione dell’OMS con il Centro di Etica Digitale sottolinea l’importanza di questi principi per garantire che l’impatto dell’IA sia positivo ed equo nei sistemi sanitari globali.

Il riconoscimento del Centro si basa sulla sua lunga esperienza di ricerca innovativa sull’innovazione responsabile e sul suo ruolo nell’incorporare valori etici nella progettazione di tecnologie digitali. Da anni il Centro collabora con l’OMS per organizzare consultazioni e workshop internazionali e contribuire allo sviluppo di linee guida normative e programmi di formazione. Questa collaborazione continuerà a promuovere la missione dell’OMS di aiutare gli Stati membri ad adottare e governare in modo responsabile le tecnologie dell’intelligenza artificiale nell’assistenza sanitaria.

Il dott. Alain Labrique, Direttore della Salute e dell’Innovazione Digitale dell’OMS, ha sottolineato il potenziale di trasformazione dell’IA nei sistemi sanitari, osservando che l’uso responsabile dell’IA deve essere guidato da solide partnership accademiche e tecniche per garantire che i suoi benefici siano accessibili, sicuri ed equi per tutti gli individui. Il Centro di collaborazione appena designato farà progredire gli sforzi di ricerca dell’OMS, offrirà il contributo di esperti per lo sviluppo delle politiche e condurrà workshop a livello regionale e nazionale per promuovere la condivisione delle conoscenze e la formazione sulla governance dell’IA.

L’attenzione del Centro si estenderà anche ad affrontare le sfide legate all’adozione dell’IA nella pratica clinica attraverso iniziative come il Responsible and Ethical AI for Healthcare Lab. Questa partnership tra l’Università di Tecnologia di Delft e altre istituzioni contribuirà a fornire preziose indicazioni per migliorare l’integrazione dell’IA nelle strutture sanitarie. Attraverso questa collaborazione, l’OMS intende promuovere la trasparenza, la fiducia e l’innovazione, garantendo che l’IA serva la salute pubblica in modo responsabile ed equo.

 

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Il Regolamento EHDS entra in vigore il 26 Marzo 2025

Il Regolamento sullo Spazio europeo dei dati sanitari (EHDS) è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE e rappresenta un’importante pietra miliare negli sforzi dell’UE per costruire un ecosistema sanitario digitale sicuro ed efficiente nell’ambito della strategia europea sui dati.

COSA PREVEDE QUESTO REGOLAMENTO

Il Regolamento EHDS fornisce un quadro completo per l’accesso e l’utilizzo dei dati sanitari elettronici negli Stati membri. Rafforzerà l’innovazione e la competitività nel settore sanitario a vantaggio di tutti i cittadini dell’UE.

In questa maniera sarà possibile responsabilizzare i cittadini, dando loro un migliore controllo sui loro dati sanitari personali e consentendo un accesso senza soluzione di continuità alle loro cartelle cliniche in tutta l’UE, ogni volta e ovunque abbiano bisogno di assistenza sanitaria. Inoltre, si potranno usare i dati sanitari in forma anonima o con pseudonimi, per la ricerca, l’innovazione, la salute pubblica e la definizione delle politiche, con garanzie pienamente in linea con gli standard di protezione dei dati e di sicurezza informatica dell’UE.

Questo Regolamento rappresenta un importante passo avanti nel rafforzamento della resilienza dei sistemi sanitari europei, garantendo che possano affrontare le sfide più pressanti di oggi, come l’invecchiamento della popolazione e la carenza di forza lavoro.

L’EHDS sostiene il settore sanitario nel fornire un’assistenza sanitaria di alta qualità, accessibile e sostenibile. Promuovendo un sistema sanitario più interconnesso, incentrato sul paziente e basato sui dati, l’EHDS migliorerà l’efficienza, ridurrà gli oneri amministrativi e sosterrà la sostenibilità finanziaria a lungo termine dei servizi sanitari.

I cittadini avranno il diritto di accedere e condividere le proprie cartelle cliniche, come le prescrizioni elettroniche, le immagini mediche o i risultati degli esami, in modo sicuro e transfrontaliero, garantendo decisioni mediche più informate e la continuità delle cure. Allo stesso tempo, i ricercatori, le autorità sanitarie pubbliche e i responsabili politici potranno sfruttare i dati sanitari in modo sicuro e rispettoso della privacy per accelerare lo sviluppo di nuovi trattamenti, migliorare la prevenzione delle malattie e rafforzare la preparazione alle crisi in Europa.

Timeline

Il Regolamento EHDS entra in vigore il 26 marzo 2025 e sarà applicabile in diverse fasi a seconda dei tipi di dati e dei casi d’uso.

La tappa più significativa avverrà tra quattro anni, il 26 marzo 2029, quando entreranno in vigore gli scambi di dati per il primo gruppo di categorie prioritarie (comprese le sintesi dei pazienti) di uso primario. Allo stesso tempo, le regole sull’uso secondario (dati usati per la ricerca) inizieranno ad applicarsi alla maggior parte delle categorie di dati. Due anni dopo, il 26 marzo 2031, l’EHDS si estenderà ad altre categorie di dati.

Nei prossimi quattro anni, l’attenzione si concentrerà sullo sviluppo e sull’adozione di oltre venti atti di esecuzione, nonché sull’istituzione degli organi di governance dell’EHDS, che saranno essenziali per l’efficace funzionamento del sistema. La Commissione lavorerà a stretto contatto con gli Stati membri, i fornitori di assistenza sanitaria, i ricercatori e le parti interessate del settore per garantire un’attuazione agevole ed efficace.

 

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La presidenza Polacca può accelerare soluzioni digitali in sanità

La Polonia intende sfruttare la sua presidenza del Consiglio dell’Unione europea per promuovere soluzioni europee per la trasformazione digitale dell’assistenza sanitaria, concentrandosi sulla creazione di standard comuni per i dati medici in tutta l’UE considerando i progressi raggiunti sul territorio polacco per quanto riguarda la sanità digitale, oltre alla prevenzione, alla salute mentale e alla lotta alla disinformazione.

Quali sono le soluzioni per migliorare la sanità

Il viceministro della Sanità, Katarzyna Kacperczyk, ha sottolineato il successo delle soluzioni sanitarie digitali polacche, indicando che questi progressi potrebbero servire da modello per altri Paesi dell’UE. Ha evidenziato strumenti come il sistema polacco di prescrizione elettronica, il Patient Internet Account e il sistema di referral elettronico, che si sono rivelati particolarmente utili durante la pandemia COVID-19, consentendo l’accesso remoto ai servizi medici. Kacperczyk ha inoltre sottolineato che la presidenza polacca darà priorità all’accelerazione della trasformazione digitale dell’Europa, soprattutto nel settore sanitario. Uno degli obiettivi principali è stabilire protocolli standardizzati per lo scambio di dati medici, facilitando una migliore collaborazione tra i sistemi sanitari degli Stati membri dell’UE.

Oltre agli standard sui dati medici, la presidenza polacca promuoverà l’integrazione dell’intelligenza artificiale nell’assistenza sanitaria, rafforzerà la sicurezza informatica nel settore medico e promuoverà soluzioni innovative di telemedicina. Questi cambiamenti digitali contribuiranno a costruire sistemi sanitari più resistenti in tutto il continente.

La prevenzione e la salute mentale sono altre questioni cruciali. Il viceministro della Sanità, Wojciech Konieczny, ha discusso un nuovo progetto di legge che porrà maggiore enfasi sulla prevenzione nella sanità pubblica, con l’obiettivo di affrontare le sfide sanitarie più urgenti. La salute mentale, in particolare quella dei giovani e l’impatto dei media digitali, è stata un’altra importante area di discussione. Magdalena Sobkowiak-Czarnecka, Sottosegretario di Stato alla Cancelleria del Primo Ministro per gli Affari dell’UE, ha sottolineato che l’UE affronterà presto questo tema attraverso una relazione sull’influenza dei social media sul benessere mentale dei giovani.

Un altro punto chiave della presidenza polacca è la sicurezza farmaceutica. La Polonia intende svolgere un ruolo centrale nello sviluppo della legge sui farmaci essenziali, garantendo la disponibilità di farmaci essenziali in Europa. Michał Byliniak, Direttore Generale di INFARMA, ha sottolineato che una grande percentuale di ingredienti farmaceutici attivi per i farmaci innovativi viene prodotta in Europa, evidenziando l’importanza della regione nel garantire forniture farmaceutiche sicure.

 

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Nuovo gruppo d’interesse parlamentare per l’azione su disuguaglianze sanitarie, prevenzione e fattori di rischio

Vari rappresentanti della salute pubblica si sono riuniti per discutere su come mantenere l’attenzione sulla promozione della salute e sulla prevenzione delle malattie durante questo mandato dell’UE. È stato quindi ufficialmente lanciato il Gruppo di interesse sulle disuguaglianze sanitarie, la prevenzione e i fattori di rischio (Interest Group on Health Inequalities, Prevention, and Risk Factors). A questo incontro hanno partecipato membri del Parlamento europeo, rappresentanti degli Stati membri, compresa la Joint Action Prevent NCDs, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la società civile.

Perché nasce questo gruppo d’interesse

Durante l’incontro è stato sottolineato che le malattie non trasmissibili causano l’80% dei decessi nell’UE e assorbono fino al 10% del PIL speso per l’assistenza sanitaria. Ciononostante, solo il 3% dei bilanci sanitari è destinato alla prevenzione, anche se la prevenzione potrebbe ridurre l’onere fino al 70%. Le disuguaglianze sanitarie continuano a colpire le persone vulnerabili in tutta Europa. Queste differenze sono causate da diversi fattori come: il reddito, l’istruzione e l’accesso all’assistenza sanitaria. Di conseguenza, le malattie prevenibili colpiscono spesso i gruppi sociali più svantaggiati.

Inoltre, quattro industrie – alcol, combustibili fossili, alimenti e bevande lavorate e tabacco – sono alla base di quasi il 25% dei decessi nella regione europea dell’OMS, promuovendo prodotti nocivi che causano le malattie non trasmissibili, le malattie legate all’inquinamento e i rischi sul posto di lavoro. Queste industrie esercitano una forte influenza sulla ricerca scientifica e sulle politiche. La mancanza di forti regole sul conflitto di interessi blocca normative efficaci sulla salute pubblica, privilegiando il profitto rispetto al benessere.

Questo gruppo di interesse è determinato ad agire in modo chiaro e deciso, influenzando le diverse politiche che riguardano la salute. La leadership, supportata dal segretariato, lavorerà a stretto contatto con gli Stati membri, le presidenze del Consiglio dell’UE, la Commissione europea, altri inter-gruppi e gruppi di interesse del Parlamento europeo e l’OMS.

L’obiettivo è quello di continuare a finanziare la salute, in particolare la prevenzione e i fattori di rischio e continuare a finanziare le ONG che si occupano di salute pubblica. Sono inoltre necessari impegni legislativi più forti per includere la salute in tutte le aree politiche. Infine, è necessario un migliore monitoraggio dei conflitti di interesse per fermare l’influenza indebita sulle politiche sanitarie.

 

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Analisi EPF: Responsabilizzare i pazienti attraverso l’EHDS

L’EPF ha pubblicato un’analisi con lo scopo di informare i membri dell’European Patients’ Forum sui cambiamenti e gli obblighi più importanti introdotti dal regolamento sullo Spazio europeo dei dati sanitari visto che il regolamento EHDS dovrebbe entrare in vigore questo aprile (2025). Il regolamento ha il potenziale per dare ai pazienti dell’Unione europea la possibilità di accedere ai propri dati sanitari e di sfruttare il potenziale di ricerca dei dati sanitari.

L’analisi EPF

L’analisi ha stabilito come l’obiettivo principale dell’EHDS sia quello di consentire ai pazienti di accedere ai propri dati sanitari per via elettronica e agli operatori sanitari di consultare le cartelle cliniche dei pazienti, attraverso cartelle cliniche elettroniche sicure e interoperabili, ovunque si trovino nell’UE.

L’infrastruttura digitale transfrontaliera dell’UE MyHealth@EU, già esistente anche se non ancora ampiamente utilizzata, consentirà agli operatori sanitari di diversi Paesi dell’UE di accedere in modo sicuro ai dati essenziali dei pazienti, come riassunti, prescrizioni elettroniche, immagini mediche e risultati di laboratorio.

L’accesso a informazioni sanitarie essenziali, tra cui diagnosi ed elenchi di farmaci, consentirebbe agli operatori sanitari di comprendere rapidamente la storia medica del paziente e di fornire cure più rapide e informate. Ciò ridurrebbe anche la necessità di esami non necessari e migliorerebbe la continuità delle cure.

Oltre all’uso dei dati sanitari per l’assistenza diretta, l’EHDS mira anche a sfruttare il potenziale di ricerca dei dati sanitari rendendo disponibili dati anonimi per l’uso secondario attraverso un’infrastruttura decentrata dell’UE chiamata HealthData@EU. I dati provenienti da cartelle cliniche, studi clinici, richieste di prestazioni sanitarie, informazioni genetiche e registri di sanità pubblica saranno elaborati per scopi di interesse pubblico, tra cui la ricerca, le statistiche e l’elaborazione di politiche, consentendo il progresso delle cure.

Una maggiore condivisione dei dati faciliterebbe anche una ricerca più efficace sui percorsi di cura, sull’efficacia dei trattamenti e sullo sviluppo di nuove innovazioni mediche, come gli strumenti predittivi e le applicazioni di intelligenza artificiale, con il potenziale di migliorare i risultati e la qualità della vita dei pazienti.

 

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AI Act: pubblicate le linee guida sulle pratiche vietate dal regolamento europeo

Sono state approvate delle linee guida che forniscono una panoramica delle pratiche di IA ritenute inaccettabili a causa dei loro potenziali rischi per i valori europei e i diritti fondamentali.

L’AI ACT

La legge sull’IA (AI ACT), che mira a promuovere l’innovazione garantendo al contempo elevati livelli di protezione della salute, della sicurezza e dei diritti fondamentali, classifica i sistemi di IA in diverse categorie di rischio, tra cui quelli vietati, quelli ad alto rischio e quelli soggetti a obblighi di trasparenza. Le linee guida affrontano in modo specifico pratiche come la manipolazione dannosa, il social scoring e l’identificazione biometrica remota in tempo reale.

Le linee guida sono state concepite per garantire un’applicazione coerente, efficace e uniforme dell’AI Act in tutta l’Unione europea. Pur offrendo importanti indicazioni sull’interpretazione dei divieti da parte della Commissione, non sono vincolanti e le interpretazioni autorevoli sono riservate alla Corte di giustizia dell’Unione europea. Le linee guida forniscono spiegazioni giuridiche ed esempi pratici per aiutare le parti interessate a comprendere e rispettare i requisiti della legge sull’AI. Questa iniziativa sottolinea l’impegno dell’UE nel promuovere un panorama dell’IA sicuro ed etico.

 

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Commissione UE: Evento “Lo spazio europeo dei dati sanitari (EHDS)”

Il 18 marzo 2025 la Commissione europea terrà, con la Presidenza polacca del Consiglio, l’evento “Lo spazio europeo dei dati sanitari (EHDS): Unlocking Europe’s Health Data Future Together” sull’adozione e la pubblicazione del regolamento per lo spazio europeo dei dati sanitari (The European Health Data Space (EHDS)) così da poter sottolineare il potenziale di trasformazione dell’EHDS per l’assistenza sanitaria. Verrà evidenziato come una visione europea condivisa per i dati sanitari e possa fornire una miglior assistenza sanitaria.

Cos’è il regolamento EHDS

Il regolamento EHDS è un’iniziativa chiave nell’ambito dell’Unione europea della salute e della strategia sui dati, che consente una condivisione sicura dei dati sanitari, promuove l’innovazione e crea un mercato unificato della salute digitale. Inoltre, rafforza la competitività dell’Europa nel settore della salute digitale, offrendo nuove opportunità alle imprese.

Questo evento di alto livello sotto la presidenza polacca celebra la sua adozione, riafferma l’impegno per l’attuazione e si basa sulle discussioni EPSCO (Consiglio Occupazione, Politica Sociale, Salute e Consumatori – Employment, Social Policy, Health and Consumer). L’evento evidenzia il potenziale dell’European Health Data Space di trasformare l’assistenza sanitaria, di far progredire una visione europea condivisa dei dati sanitari e di promuovere l’innovazione per il benessere dei cittadini in tutta l’UE.

Dettagli dell’evento
  • 09:00 – 09:45 – Sessione di apertura
  • 09:45 – 11:00 – Panel 1: Le promesse dell’EHDS – un’iniziativa centrata sul paziente e i benefici per i cittadini europei
  • 11:00 – 11:15 – Pausa
  • 11:15 – 12:30 – Panel 2: Creare fiducia: privacy, sicurezza e coinvolgimento dei pazienti
  • 12:30 – 13:30 – Pausa
  • 13:30 – 14:45 – Panel 3: Le promesse dell’EHDS – Promuovere l’innovazione e la competitività nel settore sanitario
  • 14:45 – 15:00 – Pausa
  • 15:00 – 16:00 – Sessione conclusiva

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