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Nuova Agenda Politica ERA 2025-2027: strategie e obiettivi

La Commissione Europea ha presentato la nuova Agenda Politica ERA 2025-2027, delineando un quadro strategico per il futuro della Ricerca e Innovazione (R&I) in Europa.

Questo documento si inserisce nel contesto dello Spazio Europeo della Ricerca (European Research Area – ERA), un’iniziativa volta a rafforzare la cooperazione scientifica tra i paesi dell’UE e quelli associati a Horizon Europe, promuovendo un ecosistema di ricerca più integrato e competitivo.

La nuova Agenda Politica ERA 2025-2027 stabilisce priorità e azioni chiave per il prossimo triennio, allineandosi agli obiettivi del Patto per la Ricerca e l’Innovazione in Europa e della più ampia strategia dell’Unione Europea.

Come già accaduto per l’Agenda precedente, questo piano d’azione triennale punta a tradurre le priorità del Patto per la Ricerca e l’Innovazione in misure concrete, affrontando tematiche cruciali come la scienza aperta, la sicurezza della ricerca, e l’intelligenza artificiale applicata alla scienza.

I pilastri della nuova Agenda Politica ERA 2025-2027

La nuova Agenda Politica ERA 2025-2027 si sviluppa attorno a tre pilastri fondamentali, che definiscono il quadro di riferimento per le politiche di ricerca e innovazione:

  • Il quadro politico, che stabilisce obiettivi generali e ambizioni, facendo tesoro delle esperienze passate e dei risultati ottenuti.
  • Le politiche e azioni strutturali, che comprendono misure integrate nelle strategie nazionali ed europee, attraverso:
    • l’elaborazione di una roadmap per l’uso dell’Intelligenza Artificiale nella ricerca;
    • il potenziamento della sicurezza della ricerca, attraverso una collaborazione più strutturata tra esperti e responsabili politici;
    • l’istituzione di un Osservatorio europeo sul ruolo della scienza nelle politiche pubbliche.
  • L’allegato operativo, che include un piano di lavoro dettagliato per l’attuazione delle politiche e azioni previste, sviluppato all’interno del Forum ERA.

Un elemento chiave della nuova Agenda è il coinvolgimento degli Stati Membri e delle parti interessate, che avranno un ruolo attivo nella definizione e attuazione delle azioni previste. L’obiettivo è rendere le politiche di ricerca più inclusive, favorendo la partecipazione di tutti i paesi europei, indipendentemente dal loro livello di sviluppo scientifico e tecnologico.

La nuova Agenda Politica dovrebbe essere approvata ufficialmente a maggio 2025, durante la Presidenza polacca del Consiglio dell’Unione Europea. Questo passaggio segnerà anche il 25° anniversario dello Spazio Europeo della Ricerca, un traguardo che evidenzia il lungo percorso di cooperazione scientifica intrapreso dall’UE.

Con la nuova Agenda Politica ERA 2025-2027, l’Europa punta a rafforzare la propria posizione nel panorama globale della ricerca, promuovendo un ecosistema scientifico sempre più integrato, sicuro e all’avanguardia. rappresenta un passo decisivo per il futuro della ricerca e innovazione in Europa, contribuendo a rendere il continente un punto di riferimento globale per la scienza, la tecnologia e la collaborazione internazionale.

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EDCTP3: pubblicato il Programma di Lavoro 2025

L’European and Developing Countries Clinical Trials Partnership (EDCTP3) ha pubblicato il Programma di Lavoro per il 2025, il più ampio e ambizioso dalla nascita della Joint Undertaking nel 2021.

Con un budget complessivo di 214 milioni di euro, il programma comprende quattro inviti a presentare proposte, coprendo sette tematiche principali per promuovere azioni di Ricerca e Innovazione (RIA) nel campo della Salute Globale.

il Programma di Lavoro EDCTP3 2025

Le iniziative si concentrano sullo sviluppo di vaccini e terapie per malattie come tubercolosi, malaria e malattie tropicali trascurate. Tra le azioni principali:

  • sviluppo di vaccini contro la tubercolosi nell’Africa subsahariana;
  • nuovi candidati terapeutici contro la malaria;
  • accelerazione nello sviluppo di vaccini profilattici contro Malattie Tropicali Neglette (MTN).

Inoltre, le CSA mirano a rafforzare le infrastrutture di ricerca clinica in Africa tramite borse di studio in Sanità Pubblica, reti regionali per la risposta alle epidemie e poli strategici di formazione.

Un ulteriore focus è rivolto alla lotta contro le malattie diarroiche nel contesto dei cambiamenti climatici e alla promozione di innovazioni trasformative per rendere gli interventi più accessibili e convenienti. Saranno esplorati nuovi approcci per ottimizzare e rendere più agili le modalità di collaborazione, tra cui un pilota con contributi forfettari su due delle tematiche proposte dal bando.

Gli inviti per presentare le proposte si apriranno il 30 gennaio 2025. I consorzi interessati potranno inviare una breve proposta entro il 20 marzo 2025. I consorzi selezionati presenteranno poi una proposta completa entro settembre 2025.

Nelle prossime settimane verranno organizzati Info Days per supportare i candidati interessati.

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Teaming for Excellence: bando per rafforzare l’EHDS 2025

La Commissione Europea ha pubblicato il bando “Teaming for Excellence” (HORIZON-WIDERA-2025-ACCESS-01) nell’ambito del programma Horizon Europe, con l’obiettivo di colmare il divario in ricerca e innovazione tra gli Stati membri dell’UE.

Il bando, aperto dal 3 dicembre 2024, dispone di un budget complessivo di 270 milioni di euro e prevede una procedura in due fasi:

  • Prima fase: scadenza il 10 aprile 2025.
  • Seconda fase: scadenza il 20 gennaio 2026.
COS’È “TEAMING FOR EXCELLENCE”?

L’iniziativa mira a sostenere la creazione di nuovi centri di eccellenza o il potenziamento di quelli esistenti nei Paesi con performance inferiori alla media UE in ricerca e innovazione. Attraverso partnership strategiche con istituzioni scientifiche leader, i progetti selezionati riceveranno supporto per:

  • Sviluppare capacità di ricerca e innovazione.
  • Promuovere l’adozione di tecnologie avanzate.
  • Favorire la crescita economica regionale.

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Align, Act, Accelerate: pubblicato il rapporto del “Gruppo Heitor”

A metà dello scorso ottobre è stato pubblicato il rapporto del gruppo di esperti incaricato dalla Commissione europea di supportare la valutazione intermedia di Horizon Europe (prevista per l’inizio del 2025 ).

In particolare, il documento si basa su un’ampia consultazione delle parti interessate e si concentra sull’efficacia, efficienza, pertinenza, coerenza e il valore aggiunto europeo del programma. Inoltre, continente una serie di raccomandazioni volte a migliorare gli anni rimanenti di Horizon Europe, nonché ad alimentare la riflessione sui futuri investimenti europei in ricerca e innovazione in modo da massimizzare l’impatto di Horizon Europe e delineare le basi per il prossimo Programma quadro (FP10).

Il rapporto “Align, Act, Accelerate: Technology and Innovation to Boost European Competitiveness

Il rapporto, intitolato “Align, Act, Accelerate: Technology and Innovation to Boost European Competitiveness”, si fonda sui primi dati di Horizon Europe, sull’analisi a posteriori di Horizon 2020 e, infine, sugli elementi forniti dalle consultazioni pubbliche e i vari documenti degli stakeholder europei riguardanti ricerca e l’innovazione. L’obiettivo principale è quello di rispondere alle sfide globali e rafforzare la competitività dell’Europa in ambito sia scientifico che tecnologico.

Il documento pone un focus su quattro macroaree:

  1. promuovere l’eccellenza in scienza e innovazione;
  2. rafforzare la competitività industriale;
  3. favorire trasformazioni sociali attraverso la ricerca e l’innovazione;
  4. consolidare un ecosistema europeo inclusivo e resiliente.

Questi obiettivi dovrebbero essere implementati tramite azioni mirate nei prossimi tre anni di Horizon Europe.

Il report, inoltre, stila 12 raccomandazioni che sottolineano l’importanza di aumentare i finanziamenti per programmi come ERC ed EIC al fine di aumentare il numero e la qualità delle ricerche, delle innovazioni di impatto e scale-up tecnologiche per rendere l’Europa più competitiva, sicura e sostenibile a livello globale. Per ottenere tali risultati, bisogna semplificare le procedure amministrative, istituire Consigli dedicati alla competitività industriale e alle sfide sociali e rafforzare la cooperazione internazionale.

L’Align, Act, Accelerate è frutto del lavoro di un gruppo di 15 esperti provenienti da tutta l’UE, e presieduto da Manuel Heitored.

 

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Booster: DG RTD rilancia gli Horizon Results Booster per il 2024-2028

La Direzione generale per la Ricerca e l’Innovazione (DG RTD) della Commissione Europea organizza per il 22 novembre 2024 un evento online al fine di lanciare i nuovi servizi Booster.

Dopo 4 anni di Horizon Results Booster (2020-2024), l’iniziativa continuerà sotto il nome di “Booster” (2024-2028), offrendo servizi gratuiti per supportare i progetti finanziati dall’UE nel percorso dai risultati all’impatto, rafforzando la strategia di disseminazione e sfruttamento della Commissione UE e sostenendo le sue attività di ricerca e innovazione.

i nuovi servizi Booster

Il nuovo servizio fornirà supporto personalizzato e orientamento su disseminazione, accesso al mercato, adozione politica e ricerca applicata, facilitando l’accesso a opportunità per i ricercatori e gli innovatori finanziati dall’UE così da trasformare i risultati dei loro progetti in impatto concreto.

 

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Innovative Health Initiative: Info session Call 9 e Brokerage Event

Il Programma Innovative Health Initiative – IHI organizza per la call 9 un Info Session il prossimo 10 ottobre 2024, dalle ore 10:30 alle 11:30, utilizzando un approccio innovativo, guidato dai candidati, alla call. Mentre le call precedenti dell’IHI hanno definito le sfide che i candidati devono affrontare, la call 9 inviterà i candidati a identificare opportunità inesplorate nell’Agenda strategica per la ricerca e l’innovazione dell’IHI .

Inoltre, IHI ha lanciato anche una nuova piattaforma di networking e intermediazione e ha aperto le registrazioni per il Brokerage event, che si terrà a Bruxelles il 12 e 13 novembre e online il 14 novembre.

Dettagli dell’Info Session IHI

L’iniziativa ha l’obiettivo di aiutare le persone a prepararsi alla chiamata e a sfruttare al meglio sia la piattaforma che l’evento di brokeraggio. La sessione informativa si concentrerà su:

  • presentare l’ambito del prossimo invito a presentare proposte dell’IHI;
  • dimostrare come utilizzare la nuova piattaforma di intermediazione per creare un profilo personale, pubblicare proposte di progetto e cercare sia potenziali partner che proposte interessanti;
  • descrivere come candidarsi per presentare un pitch e un poster all’Brokerage event.

La registrazione all’evento è gratuita, ma obbligatoria per partecipare.

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IHI: pubblicata l’ottava call a sostegno di progetti di ricerca

L’Innovative Health Initiative (IHI) ha pubblicato la call 8, iniziativa che mira a sostenere Azioni di Ricerca e Innovazione (RIA) sulle malattie cardiache nelle città, utilizzando i big data per affrontare l’osteoartrosi, lo sviluppo di “sandbox normativi” e i modi migliori per misurare l’impatto di una terapia sui pazienti.

La nuova ottava call dell’IHI

Nello specifico, i topic della call sono:

  1. A city-based approach to reducing cardiovascular mortality in Europe: l’obiettivo è sviluppare strategie efficaci a livello cittadino che possano essere implementate in diverse metropoli europee, sfruttando interventi mirati e personalizzati.
  2. Novel endpoints for osteoarthritis (OA) by applying big data analytics: il tema esplora l’uso dell’analisi dei big data per identificare nuovi endpoint clinici, migliorando la comprensione e la gestione dell’osteoartrite .
  3. Modelling regulatory sandbox mechanisms and enabling their deployment to support breakthrough innovation: il topic mira a modellare e sviluppare i meccanismi che favoriscono l’innovazione avanzata.
  4. Patient-centred clinical-study endpoints derived using digital health technologies: il tema mira a sviluppare endpoint clinici centrati sul paziente, derivati dall’uso di tecnologie digitali, per migliorare la qualità e l’efficacia delle cure.

Possono partecipare consorzi che includano almeno 3 entità giuridiche indipendenti, con sede in diversi Stati Membri dell’UE o paesi associati a Horizon Europe. In particolare, possono partecipare soggetti giuridici pubblici (senza scopo di lucro) e privati ​​(a scopo di lucro).

Il budget totale del bando è di € 96.600.000.

La call presenta due scadenze:

  • la scadenza per la presentazione della short proposal è fissata al 10 ottobre 2024,
  • la scadenza per la presentazione della full proposal è fissata al 23 aprile 2025.

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Parlamento UE: briefing su Ricerca e Innovazione nei PNRR

Prioritizzare politicamente la Ricerca e l’Innovazione è essenziale per mantenere la competitività tecnologica dell’UE e per assicurare prosperità e sostenibilità economica, sociale e ambientale. Nonostante ciò, una delle principali difficoltà resta l’insufficienza degli investimenti in questo settore, una questione che interessa tutti gli Stati membri europei.

L’Iniziativa di Next Generation EU

Per stimolare gli investimenti in R&I, l’UE ha fissato l’ambizioso traguardo di dedicare il 3% del PIL alle spese per la ricerca e l’innovazione. In questo contesto, il programma Next Generation EU (NGEU) e il suo principale strumento, il dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (RRF), giocano un ruolo fondamentale. Questi strumenti offrono finanziamenti supplementari che consentono agli Stati membri di potenziare i loro ecosistemi di R&I attraverso i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Ogni Stato membro, nell’elaborare il proprio PNRR, ha dovuto rispondere a specifiche raccomandazioni del semestre europeo, focalizzandosi sulle transizioni verde e digitale. Per accedere ai fondi, è stato necessario raggiungere determinati obiettivi e traguardi legati alle iniziative proposte. Complessivamente, il RRF destina oltre 47 miliardi di euro a progetti di R&I, anche se l’approccio e l’allocazione delle risorse variano notevolmente tra i vari paesi.

Esempi di Iniziative e Opportunità di Finanziamento nei pnrr

Un recente rapporto ha analizzato sei iniziative specifiche di investimento e riforma nel settore della R&I, tratte dai PNRR nazionali. Gli esempi hanno l’obiettivo di integrare lo Spazio europeo della ricerca. Ogni caso di studio è stato associato a una delle sei linee guida politiche di R&I stabilite dalla Commissione europea, dimostrando l’ampiezza e la diversità delle azioni intraprese.

Il rapporto ha inoltre evidenziato altre possibilità di finanziamento per la R&I, all’interno del quadro finanziario pluriennale tradizionale. Gli esperti ritengono che Next Generation EU possa contribuire in modo significativo a ridurre il divario di innovazione e a migliorare i livelli di investimento tra gli Stati membri, facilitando così il raggiungimento dell’obiettivo comunitario del 3%.

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Il Comitato europeo delle Regioni si esprime sullo scenario di ricerca e innovazione europeo

I membri della SEDEC (Commissione per la politica sociale, l’istruzione, l’occupazione, la ricerca e la cultura del Comitato europeo delle Regioni) hanno discusso un progetto di parere sul futuro delle politiche di ricerca e innovazione (R&I) dell’UE, esortando gli Stati membri a rispettare l’impegno di destinare il 3% del PIL alla ricerca e allo sviluppo, mobilitando fondi pubblici e privati.

Hanno inoltre sottolineato l’importanza di combinare efficacemente le risorse tra programmi europei, nazionali e locali, e di stabilire regole di attuazione flessibili per facilitare la combinazione dei fondi e garantire sinergie a lungo termine. Per promuovere la competitività e l’innovazione dell’UE, i membri hanno sottolineato che è essenziale un approccio che promuova la partecipazione delle regioni meno avanzate alla R&I e coinvolga i cittadini nell’attuazione del programma quadro.

La posizione dei membri del Comitato europeo delle Regioni

I membri del Comitato europeo delle Regioni hanno evidenziato l’importanza di misure volte a garantire l’uso innovativo, etico e sostenibile dell’intelligenza artificiale (IA) in Europa. Hanno evidenziato il ruolo centrale dei livelli locali e regionali, proponendo meccanismi di sostegno rafforzati e maggiori finanziamenti per la ricerca. L’obiettivo è quello di dare agli Stati membri e agli attori regionali la possibilità di assumere un ruolo guida nel campo dell’IA. Hanno inoltre auspicato la presenza di un rappresentante del Comitato delle Regioni nel consiglio di amministrazione dell’impresa comune europea di calcolo ad alte prestazioni, per garantire i diritti individuali nella diffusione delle tecnologie digitali.

I membri della SEDEC hanno anche discusso su come affrontare le sfide demografiche legate all’invecchiamento della popolazione, al basso tasso di natalità e alla diminuzione della popolazione in età lavorativa. I leader locali e regionali hanno chiesto politiche regionali coordinate per promuovere lo sviluppo regionale, arrestare lo spopolamento e la fuga dei cervelli, garantire l’equilibrio tra vita privata e lavoro per i lavoratori di tutte le generazioni, promuovere l’occupazione giovanile e sostenere politiche favorevoli alle famiglie. Hanno inoltre sottolineato la necessità di includere le problematiche demografiche nella politica di coesione post-2027 e nella futura agenda per la competitività dell’UE.

Infine, i membri della SEDEC hanno accolto con favore la proposta di direttiva della Commissione europea per un quadro di qualità rafforzato per i tirocini, con l’obiettivo di combattere i tirocini fasulli e rafforzare i diritti dei tirocinanti.

Per maggiori informazioni sulle osservazioni del Comitato europeo delle Regioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Commissione UE: Proposta la bozza di bilancio UE 2025

La Commissione ha proposto un bilancio annuale dell’UE di 199,7 miliardi di euro per il 2025. Il bilancio sarà integrato da una stima di 72 miliardi di euro di esborsi nell’ambito di NextGenerationEU. Questa consistente dotazione finanziaria sosterrà l’UE nel soddisfare le sue priorità politiche, integrando al contempo i cambiamenti concordati nella revisione intermedia del Quadro finanziario pluriennale (QFP) nel febbraio 2024.

Il bilancio UE 2025

La bozza di bilancio 2025 indirizza i fondi dove possono fare la differenza maggiore, in cooperazione e in linea con le esigenze degli Stati membri dell’UE e dei partner UE in tutto il mondo per rendere l’Europa più resiliente e adatta al futuro a vantaggio dei cittadini e delle aziende. Ciò sarà fatto promuovendo le transizioni verdi e digitali, creando posti di lavoro e rafforzando al contempo l’autonomia strategica e il ruolo globale dell’Europa. Inoltre, il bilancio consentirà il supporto alle tecnologie critiche chiave attraverso la piattaforma Strategic Technologies for Europe (STEP).

Gli importi del bilancio verranno stanziati per le diverse priorità come segue:

  • 53,8 miliardi di euro per la politica agricola comune e 0,9 miliardi di euro per il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, per gli agricoltori e i pescatori europei, ma anche per rafforzare la resilienza dei settori agroalimentare e della pesca e per fornire il margine necessario per la gestione delle crisi.
  • 49,2 miliardi di euro per lo sviluppo regionale e la coesione a sostegno della coesione economica, sociale e territoriale, nonché delle infrastrutture a sostegno della transizione verde e dei progetti prioritari dell’Unione.
  • 16,3 miliardi di euro per sostenere i partner UE e gli interessi correlati nel mondo, di cui, tra gli altri, 10,9 miliardi di euro nell’ambito dello Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale — Europa globale (NDICI — Europa globale), 2,2 miliardi di euro per lo Strumento di assistenza preadesione (IPA III) e 0,5 miliardi di euro per il Fondo di crescita per i Balcani occidentali, nonché 1,9 miliardi di euro per gli Aiuti umanitari (HUMA).
  • Saranno disponibili ulteriori 4,3 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni nell’ambito dello strumento per l’Ucraina, cui si aggiungeranno 10,9 miliardi di euro sotto forma di prestiti.
  • 13,5 miliardi di euro per la ricerca e l’innovazione, di cui principalmente 12,7 miliardi di euro per Horizon Europe, il programma di ricerca di punta dell’Unione. Il progetto di bilancio include anche il finanziamento dell’European Chips Act nell’ambito di Horizon Europe e tramite ridistribuzione da altri programmi.
  • 4,6 miliardi di euro per investimenti strategici europei, di cui 2,8 miliardi di euro per il meccanismo per collegare l’Europa per migliorare le infrastrutture transfrontaliere; 1,1 miliardi di euro per il programma Europa digitale per dare forma al futuro digitale dell’Unione; e 378 milioni di euro per InvestEU per le priorità chiave (ricerca e innovazione, doppia transizione verde e digitale, settore sanitario e tecnologie strategiche).
  • 2,1 miliardi di euro di spesa dedicata allo spazio, principalmente per il Programma spaziale europeo, che riunirà l’azione dell’Unione in questo settore strategico.
  • 11,8 miliardi di euro per resilienza e valori, di cui, tra gli altri, 5,2 miliardi di euro per i crescenti costi di prestito per NGEU, 4 miliardi di euro per Erasmus+ per creare opportunità di istruzione e mobilità per le persone, 352 milioni di euro per sostenere artisti e creatori in tutta Europa e 235 milioni di euro per promuovere giustizia, diritti e valori.
  • 2,4 miliardi di euro per l’ambiente e l’azione per il clima, di cui principalmente 771 milioni di euro per il programma LIFE a sostegno della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici e 1,5 miliardi di euro per il Fondo per una transizione giusta per garantire che la transizione verde funzioni per tutti.
  • 2,7 miliardi di euro per la protezione delle frontiere, di cui principalmente 1,4 miliardi di euro per il Fondo per la gestione integrata delle frontiere (IBMF) e 997 milioni di euro (contributo totale dell’UE) per l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex).
  • 2,1 miliardi di euro per la spesa legata alla migrazione all’interno dell’UE , di cui principalmente 1,9 miliardi di euro per sostenere migranti e richiedenti asilo, in linea con i valori e le priorità UE.
  • 1,8 miliardi di euro per affrontare le sfide della difesa, di cui principalmente 1,4 miliardi di euro per sostenere lo sviluppo delle capacità e la ricerca nell’ambito del Fondo europeo per la difesa (FES) e 244,5 milioni di euro per sostenere la mobilità militare.
  • 977 milioni di euro per garantire il funzionamento del mercato unico, di cui 613 milioni di euro per il programma per il mercato unico e 205 milioni di euro per lavori in materia di lotta contro le frodi, fiscalità e dogane.
  • 583 milioni di euro per EU4Health per garantire una risposta sanitaria completa alle esigenze delle persone, nonché 203 milioni di euro per il meccanismo di protezione civile dell’Unione (rescEU) per poter dispiegare rapidamente assistenza operativa in caso di crisi.
  • 784 milioni di euro per la sicurezza, di cui 334 milioni di euro destinati al Fondo per la sicurezza interna (ISF), che combatterà il terrorismo, la radicalizzazione, la criminalità organizzata e la criminalità informatica.
  • 196 milioni di euro per connessioni satellitari sicure nell’ambito del nuovo programma dell’Unione per la connettività sicura.

Il progetto di bilancio per il 2025 fa parte del bilancio a lungo termine dell’Unione adottato alla fine del  2020 e modificato nel febbraio 2024, compresi i successivi adeguamenti tecnici, e mira a trasformare le sue priorità in risultati annuali concreti.

Il bilancio annuale per il 2025 dovrà essere formalmente adottato dall’Autorità di bilancio entro la fine dell’anno.

 

Per visualizzare la pagina dedicata alle Q&A relative al Bilancio UE 2025, si prega di consultare il seguente LINK.

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