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comunicazione in salute

Viviamo bene: una nuova campagna per la salute e il benessere

Il Dipartimento della sanità e degli affari sociali del Canton Ticino, in Svizzera, ha recentemente presentato la sua ultima iniziativa, “Viviamo bene”, insieme a due nuovi programmi d’azione del cantone per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute per il periodo 2025-2028. In qualità di membro attivo della Rete delle Regioni per la Salute dell’OMS, il Ticino contribuisce agli sforzi di collaborazione con altre regioni e con l’OMS.

LA CAMPAGNA ‘VIVIAMO BENE’

La campagna “Viviamo bene” mira a creare una salute più inclusiva concentrandosi sul potenziamento degli individui e delle comunità. L’iniziativa ha preso il via con una campagna pubblica che incoraggia i residenti a riconsiderare la loro percezione della salute.

In futuro, la campagna fornirà messaggi praticabili in vari formati per aiutare le persone a fare scelte informate e a prendere il controllo della propria salute. Questi sforzi sono allineati con i nuovi programmi d’azione cantonali, che affrontano questioni sanitarie importanti come le malattie non trasmissibili e la promozione della salute in tutte le fasi della vita. I programmi danno priorità all’inattività fisica e alla solitudine, che erano meno enfatizzate nei programmi precedenti, e includono iniziative specifiche rivolte agli adulti oltre che ai bambini, agli adolescenti e agli anziani.

I programmi prevedono 59 misure mirate per diversi gruppi di età e per la popolazione in generale. Queste misure saranno attuate attraverso collaborazioni con partner locali, concentrandosi su contesti basati sulla comunità. L’iniziativa mira a massimizzare l’impatto degli obiettivi di salute pubblica, a migliorare l’alfabetizzazione sanitaria e a mettere gli individui in condizione di prendere decisioni consapevoli in materia di salute, rispettando anche il benessere degli altri.

Inoltre, il Canton Ticino collaborerà con la Rete delle Regioni per la Salute dell’OMS per condividere i risultati di queste iniziative in forum internazionali, favorendo lo scambio di conoscenze a livello globale.

 

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lotta contro il cancro

4 FEBBRAIO: Giornata mondiale per la lotta contro il cancro

Il 4 febbraio 2025 si celebra la Giornata Mondiale contro il Cancro, ricorrenza che quest’anno segna il venticinquesimo anniversario della firma della Carta di Parigi contro il Cancro.

La giornata è promossa dall’Unione  per il Controllo Internazionale del Cancro (UICC) ed è stata istituita nel 2000. Il tema scelto per quest’anno, “Uniti dall’Unicità”, sottolinea l’importanza di riconoscere le esperienze uniche di ogni paziente e promuove un’assistenza sanitaria incentrata sulla personae. In questo contesto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sottolinea la necessità di coinvolgere operatori sanitari, famiglie e comunità per garantire un approccio più inclusivo e sostenibile nella lotta contro il cancro.

LA SITUAZIONE DEL CANCRO IN EUROPA: DATI E INIZIATIVE

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nella Regione del Sud-Est Asiatico si sono registrati nel 2022 circa 2,4 milioni di nuovi casi di cancro, inclusi 56.000 tra i bambini, e 1,5 milioni di decessi correlati. Questa regione presenta il più alto numero di casi di cancro alle labbra e alla cavità orale, al collo dell’utero e di tumori infantili tra tutte le regioni dell’OMS. Le proiezioni indicano inoltre che entro il 2050 ci sarà un aumento dell’85% sia nei nuovi casi che nei decessi correlati al cancro nella regione. Secondo i Country Cancer Profiles 2025 della Commissione Europea, invece, per i paesi dell’UE, la Norvegia e l’Islanda, nonostante i tassi di sopravvivenza al cancro siano aumentati del 12%, la prevalenza della malattia è cresciuta del 24%. 

Questi dati portano all’evidenza il persistere di disuguaglianze significative nell’accesso alle cure tra i diversi Stati e anche tra gli Stati Membri stessi.

Altro dato importante riportato dalla CE indica che circa il 50% dei casi di cancro è dovuto a quattro tipi principali di tumore: Colorettale, Polmonare, Prostatico e Mammario; e alcuni progressi sono registrati sono in relazione ai fattori di rischio, tra cui la diminuzione del tasso di fumo e del consumo di alcol. Tuttavia, sovrappeso e obesità restano una sfida crescente, con oltre la metà degli adulti nell’UE considerati in sovrappeso.

L’Unione Europea resta attivamente impegnata nella lotta contro la malattia con azioni quali il lancio del Piano europeo per sconfiggere il cancro avvenuto nel 2021. Grazie a questo piano sono state istituite iniziative strategiche per migliorare la prevenzione, la diagnosi precoce, il trattamento e la qualità della vita dei pazienti oncologici e dei sopravvissuti.

Inoltre, per la Giornata Mondiale contro il Cancro 2025, l’Iniziativa della Commissione Europea sul Cancro al Seno (ECIBC) ha pubblicato la prima versione ufficiale del Programma europeo di garanzia della qualità per i servizi sul cancro al seno. Questo documento definisce standard di qualità per lo screening, la diagnosi, il trattamento e il follow-up della malattia in tutta l’UE, garantendo equità e standard elevati di assistenza per tutte le pazienti.

Infine, l’OMS ribadisce l’importanza di un approccio centrato sulla persona, riconoscendo le esperienze uniche di ogni paziente e promuovendo la collaborazione tra operatori sanitari, famiglie, amici e comunità per fornire un’assistenza completa e personalizzata.

Per maggiori informazioni sui dati dell’OMS si prega di consultare il seguente LINK.

Per ulteriori informazioni sui dati riportati dalla Commissione prega di consultare il seguente LINK.

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comunicazione in salute

La salute nell’era della disinformazione

La misinformazione (condivisione involontaria di dati falsi) e la disinformazione (informazioni deliberatamente ingannevoli) sono problemi che sono sempre stati presenti in ambito sanitario.

ASPETTI E CONSEGUENZE DELLA DISINFORMAZIONE

La pandemia di COVID-19 ha amplificato l’impatto della disinformazione a causa dell’aumento dell’ansia, del maggiore utilizzo dei social media e delle interpretazioni politicizzate. Affermazioni fuorvianti sul virus, sui trattamenti e sulla prevenzione sono proliferate, sfruttando la paura, minando la fiducia e ostacolando l’azione collettiva; incoraggiando, spesso, scelte dannose rispetto alle pratiche basate sulle prove.

La disinformazione prende di mira anche scienziati e professionisti sanitari, strumentalizzati per scopi politici, danneggiando la fiducia del pubblico nei sistemi sanitari. La decisione di aziende come Meta di ridurre il fact-checking accelera la diffusione di contenuti dannosi, lasciando molti sopraffatti dalla rapida disinformazione.

La Commissione Europea sta cercando di intervenire in merito a quelle piattaforme che consentono la diffusione di informazioni fuorvianti e di difendere la comunicazione dell’OMS. I social media possono supportare l’istruzione pubblica, come dimostrato da campagne efficaci di singoli educatori. Tuttavia, combattere la disinformazione richiede non solo la correzione delle inesattezze, ma richiede altrsì di affrontare la manipolazione, l’esposizione guidata da algoritmi e la confusione pubblica tra scienza e finzione.

I governi, gli scienziati e i comunicatori devono garantire che i messaggi sulla salute trovino riscontro negli individui.

Secondo Fabrizio d’Alba, presidente di Federsanità e direttore generale dell’AOU Policlinico Umberto I, la governance sanitaria deve colmare le lacune nella comunicazione per incoraggiare nei pazienti concetti e comportamenti che tutelino la propria salute e quella degli altri.

 

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Altro

26 GENNAIO: Giornata mondiale per i malati di lebbra

La Giornata Mondiale contro la Lebbra si celebra ogni anno l’ultima domenica di gennaio. Quest’anno cade il 26 gennaio e porta il tema “Unire. Agire. Eliminare.” scelto per evidenziare l’importanza dell’azione collettiva e ispirare un impegno globale per eliminare la malattia.

“Unire. Agire. Eliminare.” per combattere la Lebbra

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la lebbra, nota anche come malattia di Hansen, è ancora presente in diverse regioni del mondo, con nuovi casi segnalati ogni anno. Nonostante i progressi significativi nella riduzione della prevalenza globale, la malattia persiste in alcune aree, evidenziando la necessità di sforzi continui per la sua eliminazione.

Lo slogan, pertanto, mira a sensibilizzare le persone su questa malattia, evidenziando le sfide affrontate dalle persone colpite dall’infezione e chiedendo un’azione collaborativa per eliminarla. Nel dettaglio:

  • Impegno globale (” Unire “): per eliminare la lebbra è necessario uno sforzo congiunto da parte di tutte le parti interessate, tra cui governi, operatori sanitari, ONG, comunità e singoli individui.
  • Azione immediata (” Agire “): misure proattive, tra cui l’educazione pubblica, la diagnosi precoce, programmi di prevenzione, trattamenti tempestivi e l’emancipazione delle persone colpite dalla lebbra, sono essenziali per interrompere la trasmissione ed eliminare la malattia.
  • Un obiettivo chiaro (” Eliminare la lebbra”): eliminare la malattia, l’obiettivo globale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è realizzabile con un impegno costante. Gli attuali interventi medici e gli sforzi collaborativi ci hanno avvicinato, ma è essenziale un investimento continuo in diagnostica, trattamenti innovativi e sensibilizzazione.

“Chi è malato guarisce solo se qualcuno lo abbraccia” (Raoul Follereau), pone l’accento sulla centralità della persona e non della malattia e sottolinea l’importanza dell’inclusione, della cura e del sostegno per chi è malato, a partire dalle persone colpite dalla lebbra e per tutti coloro che vivono ai margini della società. I malati di lebbra sono ancora oggi l’emblema dell’esclusione sociale, di un isolamento che spesso li condanna alla povertà e alla disabilità. Sono milioni gli uomini e le donne invisibili, che non hanno accesso alla sanità di base e non godono di alcun sostegno. Il diritto alla salute esiste solo se è per tutti, ovunque.

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digital health

WEBINAR OMS: Understanding and Addressing Digital Determinants of Health

Il 29 gennaio l’OMS/Europa ospiterà un webinar per approfondire il ruolo dei determinanti digitali della salute, il loro impatto sui sistemi sanitari, e come possano influire sulla configurazione di nuove linee politiche in merito.

DETTAGLI DEL WEBINAR

Sarà il 12° webinar della serie Decoding Data and Digital Health, che affronta importanti questioni di salute digitale all’interno della regione europea dell’OMS. I determinanti digitali della salute si riferiscono a fattori radicati nel mondo digitale, come l’accesso a Internet e l’alfabetizzazione digitale, che possono influenzare i risultati sanitari direttamente o indirettamente. Man mano che la tecnologia diventa più integrata nella vita quotidiana, questi determinanti digitali rimodellano le relazioni tra salute e altri fattori sociali, politici o commerciali e possono creare nuovi modi per influenzare la salute individuale o della popolazione. Uno studio congiunto dell’OMS/Europa e della London School of Economics ha identificato questi determinanti digitali, e data la loro complessità è essenziale un approccio completo alla governance.

Il webinar di un’ora riunirà esperti internazionali per discutere del ruolo della salute digitale nei sistemi sanitari, del suo potenziale di diminuire o aumentare le disparità sanitarie e della necessità di un uso etico delle tecnologie sanitarie digitali. I partecipanti avranno l’opportunità di prendere parte a una sessione di domande e risposte. Questo evento è in linea con il “Regional Digital Health Action Plan 2023-2030” della regione europea dell’OMS e con la “Global Strategy on Digital Health 2020-2025”. L’evento si svolgerà in inglese e russo ed è aperto al pubblico.

 

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Documenti utili

Sintesi ProMIS_WEBINAR WHO DECODING DATA AND DIGITAL HEALTH, COMPRENDERE E AFFRONTARE I DETERMINANTI DIGITALI DELLA SALUTE

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Altro

OMS: webinar sull’Agenda Globale di Ricerca su salute e migrazione

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato il webinar “Research to Policy: Translating the Global Research Agenda on Health and Migration”, che si terrà il 22 gennaio 2025. L’evento esplorerà le interconnessioni tra migrazione e salute, affrontando le sfide e le opportunità per migliorare l’accesso ai servizi sanitari, promuovere l’equità e rafforzare i sistemi sanitari globali.

Il webinar dell’OMS sull’ Agenda Globale di Ricerca su salute e migrazione

Il Global Research Agenda on Health & Migration (GRA) è un’iniziativa dell’OMS che definisce le priorità di ricerca globali sulle intersezioni tra salute e migrazione. L’obiettivo è identificare lacune conoscitive, promuovere l’elaborazione di politiche basate su evidenze e migliorare l’impatto delle azioni sanitarie su scala globale.

Il GRA si concentra su temi come l’accesso ai servizi sanitari per i migranti, l’inclusione delle comunità ospitanti, il rafforzamento delle capacità dei sistemi sanitari e la riduzione delle disuguaglianze. Questo approccio mira a garantire che i benefici della ricerca si traducano in miglioramenti tangibili per tutte le popolazioni coinvolte.

Il webinar riunirà esperti, ricercatori e policymaker per discutere:

  • Le implicazioni della migrazione sui sistemi sanitari e sulle comunità ospitanti.
  • Come integrare i risultati della ricerca nell’elaborazione delle politiche pubbliche, con l’obiettivo di garantire salute ed equità per tutti.
  • Iniziative innovative e buone pratiche globali, con un focus sull’inclusione e sulla sostenibilità.

L’evento rappresenta un’occasione unica per condividere esperienze e strategie volte a trasformare le evidenze scientifiche in azioni concrete, contribuendo a costruire sistemi sanitari più resilienti e inclusivi.

La partecipazione è gratuita, previa registrazione al seguente LINK.

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cure integrate

OMS: istituito il primo gruppo consultivo tecnico (TAG) su disabilità e salute

L’OMS/Europa ha lanciato il suo primo gruppo tecnico consultivo (TAG) su disabilità e salute, un’iniziativa pionieristica volta a promuovere sistemi sanitari più inclusivi per le persone con disabilità in tutta la Regione europea dell’OMS.

Il nuovo gruppo di lavoro ha il compito specifico di fornire consulenza sull’attuazione del “Quadro d’azione europeo dell’OMS per il raggiungimento dei più alti standard di salute per le persone con disabilità, 2022-2030”, adottato unanimemente nel 2022 durante la 72a sessione del Comitato regionale dell’OMS per l’Europa.

Chi sono i membri del TAG

I membri del gruppo di lavoro sono nominati da 23 Paesi di tutta la regione europea e lavoreranno come parte del gruppo per i prossimi 2 anni. Essi rappresentano un’ampia gamma di discipline rilevanti per la disabilità e la salute, dalle statistiche, alle politiche inclusive e alla difesa dei diritti, fino all’esperienza vissuta della disabilità, all’abilitazione/riabilitazione e all’inclusione sociale.

Tali membri prestano servizio a titolo personale come accademici e ricercatori, oltre ad apportare competenze da enti sanitari, istituti nazionali di sanità pubblica e organizzazioni della società civile.

Nell’ambito del loro lavoro, i membri del TAG contribuiranno a valutare programmi, iniziative e prove, a condividere le esperienze pratiche dei vari Paesi sulle migliori pratiche e a consigliare gli investimenti che le autorità sanitarie devono fare per migliorare l’accesso alla salute e i risultati sanitari delle persone con disabilità.

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cure integrate

OMS: pubblicata la guida sul monitoraggio delle disuguaglianze sanitarie

OMS ha pubblicato un nuovo documento tecnico “Health inequality monitoring: harnessing data to advance health equity” volto a promuovere l’espansione e il rafforzamento delle pratiche di monitoraggio delle disuguaglianze sanitarie.

L’obiettivo principale è sostenere l’equità sanitaria, fornendo strumenti e strategie utili per ridurre le disuguaglianze in contesti globali.

UN SUPPORTO PER COMBATTERE LE disuguaglianze sanitarie

Il documento affronta una serie di temi chiave, tra cui:

  • L’importanza e le applicazioni del monitoraggio delle disuguaglianze sanitarie.
  • Strategie per allineare le attività di monitoraggio a obiettivi concreti.
  • Concetti fondamentali e sviluppi recenti nel monitoraggio delle disuguaglianze sanitarie.
  • Metodologie avanzate per raccogliere, analizzare e interpretare i dati disaggregati.
  • Integrazione del monitoraggio nei sistemi informativi sanitari, per rafforzare la capacità di prendere decisioni basate su evidenze.
  • Approcci pratici per comunicare i risultati e orientare le politiche verso un impatto equo e sostenibile.

Il documento si rivolge a esperti tecnici (come funzionari di statistica, pianificazione, monitoraggio e valutazione), professionisti della sanità pubblica, ricercatori, analisti e studenti.

Questa pubblicazione vuole essere una guida pratica per migliorare l’efficacia delle azioni di monitoraggio, garantendo che i dati raccolti e analizzati possano essere utilizzati per generare un impatto reale nelle politiche e nei programmi sanitari. Inoltre, propone strategie innovative per affrontare anche temi complessi come i cambiamenti climatici e la disuguaglianza urbana.

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workforce cure integrate

OMS: nuovo documento tecnico per migliorare la qualità dell’LTC

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Europa ha pubblicato un documento tecnico volto a supportare gli Stati membri nel rafforzamento della gestione della qualità e nella promozione di un miglioramento continuo nell’ambito dell’assistenza a lungo termine (LTC).

Il nuovo documento tecnico per migliorare la qualità dell’LTC

Il documento “Promoting quality management in long-term care: principles, key components and directions for policy action” propone un quadro strutturato per concettualizzare e migliorare la qualità nei sistemi di assistenza, sottolineando l’importanza di un cambiamento di paradigma: spostare l’attenzione dalla semplice garanzia della qualità alla gestione attiva e al miglioramento continuo.

Attraverso l’identificazione di valori e principi chiave, vengono delineati gli elementi essenziali per istituire processi di gestione della qualità e interventi strategici. Questi ultimi mirano a promuovere un approccio alla qualità sia a livello di erogazione dei servizi sia a livello di sistema, offrendo ai decisori politici una guida per realizzare un cambiamento trasformativo.

Questo documento rappresenta un passo significativo verso sistemi di cura più forti e un’assistenza centrata sulle persone, garantendo standard elevati di qualità per individui, caregiver e comunità.

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Altro

OMS: pubblicato il rapporto globale 2024 sulla prevenzione e controllo delle infezioni

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha presentato il Global Report on Infection Prevention and Control 2024, un’analisi completa che evidenzia l‘impatto delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria (HAI) e della resistenza antimicrobica (AMR) sui sistemi sanitari globali.

Il rapporto sottolinea come, nonostante i progressi, le HAI rimangano una delle principali sfide per la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari.

il Global Report on Infection Prevention and Control 2024

Le HAI colpiscono ogni anno milioni di pazienti, con un’incidenza significativamente maggiore nei paesi a basso e medio reddito. Circa il 30% dei pazienti in terapia intensiva può contrarre un’infezione correlata all’assistenza sanitaria. Inoltre, la resistenza antimicrobica rappresenta una minaccia crescente, con un tasso di mortalità 2-3 volte superiore rispetto alle infezioni trattabili con antibiotici.

Grazie alle lezioni apprese durante la pandemia di COVID-19, molti paesi hanno rafforzato i programmi di prevenzione e controllo delle infezioni (IPC). Tuttavia, il rapporto evidenzia disinvestimenti recenti in alcune aree critiche, come i servizi di acqua, igiene e sanificazione (WASH).

Pertanto, l’OMS ha definito otto direzioni strategiche per migliorare la prevenzione delle infezioni entro il 2030, tra cui:

  • Implementazione di programmi IPC nazionali con budget dedicati
  • Formazione continua per gli operatori sanitari su pratiche IPC
  • Sorveglianza delle infezioni e miglioramento dei sistemi di monitoraggio
  • Promozione di una cultura della sicurezza e dell’igiene negli ambienti sanitari

Il rapporto, infine, invita i governi e le istituzioni sanitarie a investire in risorse e formazione per raggiungere gli obiettivi fissati, sottolineando il ritorno economico e il miglioramento della qualità dell’assistenza.

 

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