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OMS e UE collaborano per rafforzare i sistemi informativi sanitari in Europa

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Unione Europea hanno avviato una collaborazione strategica per potenziare i sistemi informativi sanitari in Europa. L’iniziativa mira a migliorare la raccolta, l’analisi e l’utilizzo dei dati sanitari, essenziali per decisioni informate e politiche efficaci.

Un focus particolare è posto sull’interoperabilità, garantendo che i dati possano essere condivisi e utilizzati in modo sicuro e trasparente tra i vari sistemi sanitari nazionali. La governance dei dati è un altro pilastro centrale, con l’obiettivo di proteggere la privacy dei cittadini europei e migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria.

Caratteristiche del nuovo partenariato sui sistemi informativi sanitari

Questo partenariato mira a risolvere le disuguaglianze sanitarie esistenti, facilitando un accesso equo alle informazioni sanitarie e promuovendo politiche basate su dati accurati e aggiornati. L’interoperabilità dei sistemi sanitari è considerata cruciale per affrontare le sfide sanitarie a livello transnazionale, come pandemie e malattie croniche. Grazie a questo progetto, l’Europa si propone di diventare un modello globale per la gestione avanzata delle informazioni sanitarie e la protezione dei dati.

La collaborazione tra OMS e UE include anche lo sviluppo di strumenti tecnologici innovativi, linee guida e best practices per supportare i paesi membri nell’adozione di sistemi sanitari digitali avanzati. Il progetto non solo migliorerà l’efficienza dei servizi sanitari, ma contribuirà anche alla sicurezza e al benessere dei cittadini, garantendo che i dati siano trattati con la massima responsabilità.

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OMS: aumentare i servizi HIV per debellare l’AIDS tra i bambini

Nonostante i progressi nella riduzione delle infezioni da HIV e dei decessi correlati all’AIDS tra i bambini, il nuovo rapporto Transforming Vision Into Reality dell’Alleanza globale per porre fine all’AIDS nei bambini entro il 2030 (fondata nel 2022 dall’OMS, UNAIDS e dall’UNICEF), evidenzia l’urgenza di un maggiore impegno.

I progressi compiuti nel campo dell’HIV

I programmi volti a prevenire la trasmissione verticale dell’HIV hanno evitato 4 milioni di infezioni tra i bambini dal 2000, e le nuove infezioni globali tra i bambini sono diminuite del 38% dal 2015. Tuttavia, nonostante questi risultati positivi, i servizi per l’HIV nei paesi più colpiti devono essere potenziati per raggiungere l’obiettivo di porre fine all’AIDS entro il 2030.

Molti paesi dell’Alleanza Globale stanno raggiungendo una copertura significativa della terapia antiretrovirale tra le donne in gravidanza e in allattamento, ma restano grandi sfide. Paesi come Uganda, Tanzania e Sudafrica hanno raggiunto coperture vicine al 100%, mentre altri come Mozambico e Zambia sono al 90%.

Tuttavia, nonostante i progressi, il mondo non è ancora sulla buona strada per raggiungere gli impegni relativi all’HIV per i bambini e gli adolescenti. Il ritmo dei progressi è rallentato e le sfide restano particolarmente rilevanti nei paesi dell’Africa occidentale e centrale.

Un altro aspetto critico è il crescente divario di trattamento terapeutico tra adulti e bambini affetti da HIV, che richiede un’attenzione immediata. Solo il 57% dei bambini che vivono con l’HIV riceve un trattamento salvavita, rispetto al 77% degli adulti. Le disuguaglianze di genere e le violazioni dei diritti umani aumentano la vulnerabilità all’HIV riducendo anche la capacità di accedere ai servizi essenziali.

Per debellare la malattia è pertanto necessario investire nei sistemi di laboratorio per garantire che i neonati esposti vengano rapidamente sottoposti a test e che quelli risultati positivi vengano prontamente avviati a un trattamento antiretrovirale appropriato all’età. Solo così sarà possibile colmare il divario diagnostico e a garantire un’erogazione di servizi più incentrata sul bambino.

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OMS: policy brief per misurare e massimizzare il sostegno pubblico alle politiche sanitarie

Il sostegno pubblico alle politiche sanitarie è un elemento a volte trascurato ma essenziale dello sviluppo e dell’implementazione delle riforme. Il sostegno pubblico influenza la probabilità che una politica venga introdotta, la probabilità che rimanga implementata e il suo successo.

L’unità Behavioural and Cultural Insights dell‘OMS è l’ufficio che si occupa di promuovere l’uso di approcci basati sulle evidenze per comprendere e affrontare i comportamenti sanitari. Le principali aree di lavoro riguardano la ricerca, le evidenze, la formazione e l’advocacy.

Attraverso un approccio analitico basato sull’evidenza e su un nutrito campione di sondaggi, la BCI dell’OMS è in grado di misurare il potenziale ed effettivo sostegno pubblico alle politiche sanitarie.

Il nuovo documento programmatico della BCI dell’OMS 

Questo policy brief esplora le scienze comportamentali e culturali per fornire indicazioni analitiche a ricercatori e legislatori su un potenziale sostegno pubblico alle politiche sanitarie.

Misurare il sostegno pubblico non solo aiuta a identificare possibili barriere all’implementazione e al successo delle politiche, ma dà anche voce al pubblico nel processo di definizione delle politiche, il che può aumentare la fiducia e migliorare le relazioni tra governo e pubblico.

Che si tratti di campagne di screening, di vaccinazione, di misure legate alle abitudini alimentari o allo stile di vita, la BCI dell’OMS fornisce una panoramica programmatica, che si estrinseca in linea temporale lungo tutto il percorso di una politica sanitaria, basandosi su tre considerazioni chiave:

  1. il sostegno pubblico è importante per l’adozione delle politiche, la fiducia nel governo e il miglioramento dell’adesione alle misure adottate,
  2. come misurare e comprendere i fattori che determinano il sostegno pubblico a una particolare politica, ad esempio attraverso sondaggi, creazioni del consenso ed interviste,
  3. come massimizzare l’efficacia delle politiche attraverso un processo in 5 fasi che include la misurazione del sostegno, il coinvolgimento del pubblico nella progettazione delle politiche, lo sviluppo di strategie di comunicazione, l’introduzione di politiche attraverso più canali e la conduzione di valutazioni.

In questo modo, è più chiaro al legislatore come ottimizzare le politiche sanitarie, attraverso un approccio analitico qualitativo basato sull’evidenza in larga scala.

 

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Ricerca operativa OMS: 83% di successo nel trattamento contro la tubercolosi

Dal 2020 al 2023, l’OMS Europa ha organizzato programmi in 13 paesi per analizzare gli effetti di un nuovo regime di trattamento contro la Tubercolosi Multiresistente (MDR-TB).

A differenza del canonico trattamento della Tubercolosi, che prevede un periodo di cure di 3 anni con lunghi periodi di ospedalizzazione, la ricerca operativa permette di seguire il paziente per 9 mesi.

Caratteristiche della Ricerca Operativa sulla MDR-TB

Ricerca Operativa si è tradotta in un grande cohort study, che ha coinvolto più di 2600 pazienti ed una task force dell’OMS composta da specialisti di fama internazionale contro la MDR-TB. Tramite una supervisione continua, è stato possibile denotare come altri fattori esterni, dall’alimentazione, al fumo, alla disoccupazione che provoca stress nei pazienti, potesse incidere più del previsto.

I risultati, recentemente pubblicati sulla rivista Lancet Infectious Diseases, forniscono importanti evidenze che mostrano alti livelli di sicurezza ed efficacia con un tasso di successo del trattamento dell’83% e solo l’1% di probabilità di recidiva dopo 12 mesi, ben al di sopra dell’attuale tasso di successo medio per la regione europea del 57%.

Questo indica che il regime di trattamento raccomandato dall’OMS è più efficace, e che riduce significativamente il numero e la durata delle ospedalizzazioni e dei ricoveri.

 

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Salute mentale

OMS: Consultazione sugli standard di qualità per i servizi di salute mentale per bambini e adolescenti

L’Ufficio dell’OMS per la qualità dell’assistenza e la sicurezza del paziente ad Atene, in collaborazione con l’Agenzia faro europea per la salute mentale dell’OMS, ha lanciato lo scorso 02 luglio una Consultazione sui nuovi standard di qualità per migliorare la qualità dell’assistenza per la salute mentale di bambini e adolescenti. 

Gli standard sono stati sviluppati in collaborazione con la Pan-European Mental Health Coalition, con il supporto del Governo greco.

i nuovi standard di qualità per i servizi di salute mentale per bambini e adolescenti

Con un numero sempre crescente di bambini e adolescenti che affrontano problemi di salute mentale, è fondamentale migliorare la qualità delle cure che ricevono. La consultazione lanciata dall’OMS mira proprio ad affrontare questo problema, sviluppando una serie di standard di qualità completi specificamente per l’assistenza sanitaria mentale per bambini e adolescenti. 

A livello globale, la salute mentale dei bambini e degli adolescenti è una priorità fondamentale. Un adolescente su 7 soffre di un disturbo mentale, mentre il suicidio è la quarta causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Durante il primo incontro della Coalizione Paneuropea Europea dell’OMS (maggio 2022), il miglioramento della qualità dell’assistenza per bambini, adolescenti e giovani è stata evidenziata come una priorità chiave, con richieste di strumenti per misurare e standardizzare la qualità dell’assistenza nella regione europea dell’OMS.

Gli standard si basano sulla letteratura esistente e sulle prospettive dei giovani, dei genitori, dei tutori e degli operatori sanitari, e delineano una visione di come si presenta un’assistenza di buona qualità per la loro salute mentale. Inoltre, consentono di valutare la qualità dei servizi di salute mentale e aiutano a dare priorità alle aree che necessitano di migliorare. L’obiettivo generale è quindi di fornire contenuti basati sull’evidenza, creati in collaborazione con le parti interessate, e stabilire parametri di riferimento ambiziosi, ma realizzabili, che siano fattibili da implementare e che possano essere collegati ad altre risorse e strumenti dell’OMS.

 

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74a sessione del Comitato Regionale per l’Europa dell’OMS – RC74

I ministri della Salute e i delegati di alto livello dei 53 Stati membri della regione europea dell’OMS, nonché i rappresentanti delle organizzazioni partner e della società civile, si incontreranno a Copenaghen, Danimarca, dal 29 al 31 ottobre 2024 per la RC74 – 74a sessione del Comitato regionale per l’Europa dell’OMS.

IL PROGRAMMA DELLA RC74
  • 29 ottobre: GIORNO 1 – Apertura e aggiornamenti globali e regionali dell’OMS

La prima giornata della RC74 si aprirà con il Presidente esecutivo uscente della RC73, che darà il via all’elezione dei funzionari del RC74. Verranno poi messi in evidenza dal Direttore generale dell’OMS le principali sfide attuali per la salute globale avviando un dibattito generale sullo stato della salute nella Regione europea dell’OMS e sulla
situazione del settore sanitario, presentando le azioni strategiche intraprese da quest’ultimo per raggiungere gli obiettivi del Programma di lavoro europeo 2020-2025 e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Inoltre, verrà annunciata la Relazione del trentunesimo Comitato permanente del Comitato regionale per l’Europa (SCRC).

  • 30 ottobre: GIORNO 2 – Governance e bilancio del programma

Gli Stati membri esamineranno le candidature ricevute per la partecipazione agli organi e ai comitati direttivi dell’OMS, compreso il posto di Direttore regionale. Per contribuire a rafforzare ulteriormente la responsabilità e la trasparenza dell’OMS/Europa e sostenere la governance partecipativa, il Comitato Regionale sarà invitato a prendere nota del Rapporto di Responsabilità 2024, che presenta
una panoramica di come l’OMS/Europa è finanziata, strutturata, gestita e governata, insieme al rapporto quinquennale sul lavoro degli uffici geograficamente dispersi.
Inoltre, sarà presentato il bilancio del programma per il biennio precedente e le prospettive di attuazione del bilancio del programma 2024-2025.

  • 31 ottobre: GIORNO 3 – Priorità tecniche e chiusura della sessione

Il Comitato regionale sarà invitato a prendere in considerazione un quadro d’azione sui sistemi sanitari resilienti e sostenibili, basato sulla riflessione e sulle relative attività svolte nel corso del 2023 sui sistemi sanitari dell’OMS/Europa, culminate nella Conferenza di alto livello per il 15° anniversario della Carta di Tallinn, tenutasi a Tallinn, in Estonia, il 12-13 dicembre 2023.

Inoltre, il Comitato regionale sarà invitato a prendere in considerazione una strategia e un piano d’azione sulla preparazione, la risposta e la
resilienza alle emergenze sanitarie nella Regione europea dell’OMS 2024-2029 (Preparedness 2.0), che mira a sostenere i Paesi a sviluppare piani nazionali di preparazione e risposta alle emergenze sanitarie adatti allo scopo. Il Comitato sarà invitato ad approvare anche il piano d’azione regionale 2024-2030 degli Emergency Medical Teams, basato sulla strategia globale Emergency Medical Teams 2030. Infine, si considereranno le possibili date e sedi per le prossime sessioni del Comitato Regionale 2025-2028.

NEXT STEP

Dopo la chiusura della sessione, il trentaduesimo SCRC terrà la sua prima sessione per determinare eventuali punti di azione immediati e discutere un programma di lavoro iniziale.

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OMS: Esiti del primo incontro della NMP- Novel Medicines Platform

Nel 2023, l’OMS/Europa ha istituito la Piattaforma per l’accesso ai Nuovi Medicinali (NMP). Questa piattaforma è un meccanismo di collaborazione multistakeholder volto a promuovere il dialogo e lo scambio di conoscenze tra Stati membri, attori non statali, altre organizzazioni partner e parti interessate, per identificare azioni concrete volte a migliorare l’accesso dei pazienti a medicinali efficaci, nuovi e costosi nella regione europea dell’OMS.

In questo contesto, il 2 e 3 luglio scorsi, l’NMP ha riunito a Copenaghen le parti interessate di tutta la Regione europea dell’OMS per creare una collaborazione e discutere i progressi generali e le proposte tecniche avanzate dalla piattaforma e dai suoi quattro gruppi di lavoro, concordandone lo sviluppo e l’attuazione futuri.

L’ incontro del NMP

Durante l’incontro della Novel Medicines Platform, Hans Henri P. Kluge (Direttore Regionale dell’OMS per l’Europa) ha sostenuto il miglioramento dell’accesso ai farmaci dei paesi più piccoli della regione. L’incontro ha fornito un canale per uno scambio diretto tra i rappresentanti dell’industria, Stati membri e membri della Small Countries Initiative, paesi della regione con una popolazione inferiore ai 2 milioni di abitanti. Questi paesi hanno espresso preoccupazioni sul fatto che le loro dimensioni comportino un potere negoziale limitato, con conseguenti prezzi più alti e problemi persistenti nella catena di fornitura. A tal proposito, Natasha Azzopardi-Muscat (Direttrice della Divisione delle politiche e dei sistemi sanitari nazionali dell’OMS/Europa) sottolinea che “sebbene la convocazione di tutte le parti interessate sia un contributo importante di per sé, desideriamo che l’NMP non serva semplicemente come forum di discussione. Piuttosto, rimaniamo fiduciosi che fornisca proposte realizzabili che riflettano aree di potenziale collaborazione tra le parti interessate”.

Ad oggi, e in conformità con il Framework of Engagement with non-State Actors dell’OMS, 50 Stati membri e 49 attori non statali e altri partner hanno aderito all’NMP. Questi stakeholder hanno fornito candidature per partecipare a quattro gruppi di lavoro a tempo limitato, che si terranno da giugno 2023 a dicembre 2025 e si concentreranno sui temi di trasparenza, solidarietà, sostenibilità e nuovi antimicrobici.

L’incontro è stato quindi occasione per tutti i gruppi di lavoro di condividere le loro bozze di proposte, consentendo la consultazione e la definizione delle priorità da parte di tutte le parti interessate. Tutte le proposte e i risultati prioritari che si concentrano sui progetti dimostrativi fungeranno da prove di concetto per un futuro ampliamento e implementazione in tutta la regione.

 

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OMS e ISS firmano memorandum per migliorare l’assistenza all’invecchiamento

L’OMS e l’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità hanno siglato un memorandum of understandingMoU – di tre anni per formalizzare una collaborazione stretta e lo scambio di informazioni per migliorare l’assistenza per un invecchiamento in salute.

Il memorandum per l’assistenza all’invecchiamento in salute

Il memorandum individua tre specifiche aree di collaborazione:

  1. Lo sviluppo di standard nell’assistenza a lungo termine per migliorare la progettazione e l’organizzazione di una assistenza continua per le persone più anziane, con un focus particolare per quelle che vivono con disturbi cognitivi;
  2. L’analisi e la sistematizzazione della letteratura scientifica disponibile sulle tematiche emergenti relative all’invecchiamento in salute, per prioritizzare e guidare gli interventi;
  3. Lo sviluppo di materiali per affrontare le diversità socioculturali nell’approccio all’assistenza alle persone anziane.

“Questo MoU – afferma Anshu Banerjee, WHO Director of the Department of Maternal, Newborn, Child and Adolescent Health and Ageing – è allineato con il decennio delle Nazioni Unite sull’invecchiamento in buona salute, una collaborazione globale, coordinata dall’OMS, che ha l’obiettivo di trasformare il mondo in un posso migliore per invecchiare attraverso il coinvolgimento di governi, società civile, organizzazioni internazionali, professionisti, istituzioni accademiche, media e settore privato”.

 

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Centro UE per l’assistenza sanitaria di base OMS: pubblicato il Rapporto 2023

Il WHO European Centre for Primary Health Care ha pubblicato il report annuale 2023.

Questo documento vuole essere una panoramica delle attività intraprese dal Centro europeo per l’assistenza sanitaria di base dell’OMS nel 2023, come la Conferenza internazionale sulle politiche e pratiche di assistenza sanitaria di base: implementazione per risultati migliori, tenutasi ad Astana (Kazakistan). La conferenza ha riunito le parti interessate dell’assistenza sanitaria primaria (‎PHC) di tutto il mondo per discutere temi urgenti con particolare attenzione ai colli di bottiglia nell’implementazione e alle opportunità nella trasformazione dell’assistenza sanitaria primaria.

Gli impegni specifici per paese hanno continuato a basarsi sui progressi compiuti negli anni precedenti, fornendo assistenza tecnica in tutta la regione europea dell’OMS. Il lavoro si è concentrato anche sulla creazione di una base di riconoscimento, che ha portato alla pubblicazione di cinque documenti politici. I progetti in corso hanno mantenuto il loro slancio, come il talk show Let’s Talk Primary Health Care, alla sua terza stagione, così come il rafforzamento della misurazione e della gestione delle prestazioni dell’assistenza sanitaria primaria: programma di formazione e tutoraggio su misura e le visite al Centro sanitario primario dell’OMS.

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digital health

Nuovo rapporto OMS sulla sanità digitale

Un nuovo rapporto OMS analizza i singoli Paesi per vedere come gli Stati membri dell’OMS stiano rimodellando i loro sistemi sanitari attraverso l’integrazione di politiche e strumenti di salute digitale. “Exploring the digital health landscape in the WHO European Region: Digital health country profiles” illustra le innovazioni in settori quali la telesalute, la sanità mobile e i Big Data, nonché la governance della sanità digitale, le cartelle cliniche elettroniche, i portali per i pazienti e l’analisi.

L’analisi di questi elementi a livello nazionale può fornire indicazioni sul modo in cui ciascun Paese si adatta al panorama in evoluzione della sanità digitale. Inoltre, il rapporto mira a incoraggiare l’apprendimento condiviso, ad aiutare i Paesi a identificare gli ostacoli alla salute digitale, a esplorare le tendenze, a orientare l’agenda per l’innovazione e a contribuire all’attuazione del piano d’azione regionale per la salute digitale della Regione europea dell’OMS.

Le informazioni presentate nei profili dei Paesi sono state raccolte tra aprile e ottobre 2022. Pertanto, eventuali progressi o cambiamenti recenti nei rispettivi Paesi, al di là di tale periodo, potrebbero non essere riflessi. I profili dei Paesi si basano sul rapporto regionale sulla salute digitale dell’OMS/Europa, pubblicato nel 2023, che ha fornito un’ampia panoramica dei dati e della salute digitale nella Regione.

RAPPORTO OMS – PROFILO ITALIA

Secondo il rapporto, la salute digitale in Italia sta vivendo una trasformazione significativa, con progressi notevoli in diverse aree. L’Italia, infatti, ha adottato una strategia nazionale per la salute digitale con finanziamenti provenienti da fonti pubbliche.

Uno degli aspetti più rilevanti del panorama della salute digitale in Italia è l’implementazione di un sistema nazionale di cartelle cliniche elettroniche / Fascicolo Sanitario Elettronico (EHR o FSE). Il 57% delle istituzioni sanitarie italiane può accedere a questo sistema, che consente ai medici di consultare facilmente e in modo sicuro le informazioni mediche dei pazienti.

Inoltre, l’Italia ha un portale nazionale di salute digitale, che offre ai cittadini un punto di accesso centralizzato per le informazioni e i servizi di salute digitale. Questo portale offre una serie di funzionalità, tra cui la possibilità di prenotare appuntamenti medici online. La telemedicina è un altro settore in cui l’Italia sta facendo progressi significativi. Ci sono programmi di telemonitoraggio per la gestione delle malattie croniche.

E ancora le applicazioni mobile (mHealth) che offrono una serie di servizi, tra cui la promozione della salute, e sono un esempio di come la tecnologia può essere utilizzata per migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria.

Altro punto chiave è l’introduzione di prescrizioni digitali per ottimizzare la gestione dei farmaci e l’utilizzo dei Big Data per orientare le decisioni nel settore sanitario.

Persistono, tuttavia, alcune sfide, come assicurare l’interoperabilità tra i diversi sistemi digitali, colmare il divario digitale e garantire un accesso equo a tali tecnologie, e, infine, sfruttare i Big Data anche a livello istituzionale.

Nonostante queste difficoltà, l’Italia è considerata un esempio nella Regione Europea dell’OMS per quanto riguarda il quadro normativo e la tutela della privacy.

Per maggiori informazioni sul rapporto OMS si prega di consultare i seguenti LINK, LINK.

Per scaricare il rapporto OMS si prega di consultare il seguente LINK.