Categorie
Altro

Il Comitato europeo delle Regioni si esprime sullo scenario di ricerca e innovazione europeo

I membri della SEDEC (Commissione per la politica sociale, l’istruzione, l’occupazione, la ricerca e la cultura del Comitato europeo delle Regioni) hanno discusso un progetto di parere sul futuro delle politiche di ricerca e innovazione (R&I) dell’UE, esortando gli Stati membri a rispettare l’impegno di destinare il 3% del PIL alla ricerca e allo sviluppo, mobilitando fondi pubblici e privati.

Hanno inoltre sottolineato l’importanza di combinare efficacemente le risorse tra programmi europei, nazionali e locali, e di stabilire regole di attuazione flessibili per facilitare la combinazione dei fondi e garantire sinergie a lungo termine. Per promuovere la competitività e l’innovazione dell’UE, i membri hanno sottolineato che è essenziale un approccio che promuova la partecipazione delle regioni meno avanzate alla R&I e coinvolga i cittadini nell’attuazione del programma quadro.

La posizione dei membri del Comitato europeo delle Regioni

I membri del Comitato europeo delle Regioni hanno evidenziato l’importanza di misure volte a garantire l’uso innovativo, etico e sostenibile dell’intelligenza artificiale (IA) in Europa. Hanno evidenziato il ruolo centrale dei livelli locali e regionali, proponendo meccanismi di sostegno rafforzati e maggiori finanziamenti per la ricerca. L’obiettivo è quello di dare agli Stati membri e agli attori regionali la possibilità di assumere un ruolo guida nel campo dell’IA. Hanno inoltre auspicato la presenza di un rappresentante del Comitato delle Regioni nel consiglio di amministrazione dell’impresa comune europea di calcolo ad alte prestazioni, per garantire i diritti individuali nella diffusione delle tecnologie digitali.

I membri della SEDEC hanno anche discusso su come affrontare le sfide demografiche legate all’invecchiamento della popolazione, al basso tasso di natalità e alla diminuzione della popolazione in età lavorativa. I leader locali e regionali hanno chiesto politiche regionali coordinate per promuovere lo sviluppo regionale, arrestare lo spopolamento e la fuga dei cervelli, garantire l’equilibrio tra vita privata e lavoro per i lavoratori di tutte le generazioni, promuovere l’occupazione giovanile e sostenere politiche favorevoli alle famiglie. Hanno inoltre sottolineato la necessità di includere le problematiche demografiche nella politica di coesione post-2027 e nella futura agenda per la competitività dell’UE.

Infine, i membri della SEDEC hanno accolto con favore la proposta di direttiva della Commissione europea per un quadro di qualità rafforzato per i tirocini, con l’obiettivo di combattere i tirocini fasulli e rafforzare i diritti dei tirocinanti.

Per maggiori informazioni sulle osservazioni del Comitato europeo delle Regioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
digital health lotta contro il cancro Salute mentale

Orientamenti politici per la prossima Commissione europea 2024-2029

Orientamenti politici per la Commissione 24-29: obiettivi generali

Delineata la struttura generale di un nuovo piano europeo di prosperità, con i seguenti obiettivi:

  • agevolare le attività economiche e approfondire il mercato unico;
  • stabilire un patto per l’industria pulita per decarbonizzare e abbattere i prezzi dell’energia;
  • mettere la ricerca e l’innovazione al centro dell’economia europea;
  • stimolare la produttività con la diffusione delle tecnologie digitali;
  • investire in modo massiccio nella competitività sostenibile;
  • ovviare alla carenza di competenze e di manodopera.

Orientamenti politici per la Commissione 24-29: focus salute

Rendere l’economia europea più resiliente riveste particolare importanza nel settore sanitario e farmaceutico. L’UE ha dovuto far fronte a gravi carenze di dispositivi medici e medicinali, che hanno reso particolarmente difficile l’acquisizione di antibiotici, insulina, antidolorifici e altri prodotti. Per porre rimedio a tale situazione verrà proposta una normativa sui medicinali critici che permetta di ridurre le dipendenze in materia di medicine e principi attivi critici, in particolare per i prodotti per i quali esistono soltanto pochi produttori o paesi fornitori.

Questi interventi saranno parte integrante delle iniziative volte a completare l’Unione europea della salute con catene di approvvigionamento diversificate, l’accesso ai trattamenti più avanzati, sistemi sanitari più resilienti e inventari strategici dei medicinali Dobbiamo proseguire il lavoro in materia di resistenza antimicrobica.

Verranno intensificate le iniziative sulla salute preventiva, in particolare per quanto riguarda la salute mentale, anche sul luogo di lavoro, e le malattie cardiovascolari, così come sui trattamenti per le malattie degenerative e sulla ricerca sull’autismo. A tal fine la Commissione si baserà sul modello del piano di lotta contro il cancro, che ha dimostrato tutta la sua efficacia.

È necessario fare di più per proteggere la sicurezza dei sistemi sanitari, che sempre più sono oggetto di attacchi informatici e ransomware. Per migliorare l’individuazione delle minacce, la preparazione e la risposta alle crisi, verrà proposto un piano d’azione europeo sulla cibersicurezza degli ospedali e dei prestatori di assistenza sanitaria.

Per quanto riguarda la preparazione alle crisi, sulla base dei lavori dell’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie, verrà presentata una nuova strategia a sostegno delle contromisure mediche contro le minacce per la salute pubblica, quali quelle connesse alla sicurezza CBRN, compresi gli appalti congiunti e la costituzione di scorte.

Nel contesto dell’equità sociale occorre un nuovo slancio nei settori in cui sono necessari maggiori progressi: queste attività verranno inquadrate in un nuovo piano d’azione per l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali. Il piano includerà iniziative che esaminino l’impatto della digitalizzazione sul mondo del lavoro, dalla gestione dell’intelligenza artificiale al telelavoro, e le ripercussioni della cultura del «sempre disponibile» sulla salute mentale delle persone. Le nuove forme di lavoro non devono portare a una riduzione dei diritti.

 

Per maggiori informazioni il documento completo è disponibile presso il seguente LINK.

Categorie
digital health

EU Health Policy Platform: nuove sessioni di formazione

La Piattaforma europea per le politiche sanitarie (EU Health Policy Platform) è una comunità interattiva di quasi 7000 membri in cui gli attori del settore possono scambiare informazioni, promuovere le loro iniziative, co-organizzare webinar, creare reti e partecipare alle reti tematiche.

In questa cornice, i seguenti eventi formativi ed informativi sono aperti alla partecipazione:

  1. Sfruttare al meglio le funzionalità della Piattaforma europea per le politiche sanitarie – formazione per i membri della Piattaforma – 10 settembre 2024 alle 11.00 CEST.
  2. Come co-organizzare un webinar dal vivo con il team di gestione della Piattaforma europea per le politiche sanitarie? – 17 settembre 2024 alle 11.00 CEST.
  3. Creare e gestire la propria rete nella Piattaforma per le politiche sanitarie – passi fondamentali per i membri della Piattaforma – 1 ottobre 2024 alle 11.00 CEST.
  4. Ottenere il massimo dalla propria rete nella Piattaforma europea per le politiche sanitarie – formazione per moderatori di rete – 8 ottobre 2024 alle 11.00 CEST.
  5. Q&A – il team di gestione della Piattaforma risponde a domande tecniche – 15 ottobre 2024 alle 11.00 CEST.

 

Per maggiori informazioni sulle sessioni EU Health Policy Platform si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

La Moldavia firma l’Accordo di aggiudicazione congiunta dell’UE

L’accordo di approvvigionamento congiunto (Joint Procurement Agreement), che approfondisce la cooperazione sanitaria con l’UE, è un meccanismo legale e operativo che consente ai Paesi partecipanti di unire le forze di fronte a una grave minaccia per la salute e di acquistare congiuntamente forniture essenziali, come farmaci e attrezzature mediche. Ad esempio, durante la pandemia di COVID-19, ha permesso ai Paesi partecipanti di acquistare a parità di condizioni dispositivi di protezione individuale, aghi e siringhe per la vaccinazione COVID-19, ventilatori e farmaci.

La partecipazione all’Accordo permette a un Paese di beneficiare del potere d’acquisto combinato degli Stati membri dell’UE e dei Paesi partecipanti, consentendo un migliore accesso e una maggiore sicurezza di approvvigionamento di contromisure mediche in caso di emergenza sanitaria, grazie alla messa in comune delle esigenze e alla creazione di economie di scala. L’Accordo migliora anche la preparazione dei Paesi partecipanti in caso di gravi malattie transfrontaliere, disponendo di contratti per le contromisure mediche essenziali prima che si verifichino gravi epidemie.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

I3: lanciato un nuovo bando per progetti di innovazione interregionale

La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte nell’ambito dello strumento per gli investimenti nell’innovazione interregionale (I3) per:

  • Strand 1 (I3-2024-INV1) – Sostegno finanziario e di consulenza per investimenti in progetti di innovazione interregionale in aree di specializzazione intelligente condivise o complementari.
  • Strand 2a – Sostegno finanziario e di consulenza per investimenti in progetti di innovazione interregionale per lo sviluppo di catene di valore nelle regioni meno sviluppate.

Lo Strand 1 si rivolge a consorzi di attori dell’innovazione provenienti da regioni (con diversi livelli di sviluppo e performance innovativa) con aree di specializzazione intelligente condivise o complementari, che sono pronti a investire in progetti di innovazione interregionale.

Lo Strand 2a si concentra sul sostegno agli investimenti di innovazione interregionale volti a sviluppare le catene del valore nelle regioni meno sviluppate e a rafforzare l’integrazione degli attori dell’innovazione nelle catene del valore dell’UE.

Il budget totale stimato è di 31 milioni di euro per lo Strand 1 e di 36 milioni di euro per lo Strand 2a.

La scadenza per la presentazione delle domande per entrambi gli Strand è il 5 dicembre 2024.

Per maggiori informazioni su I3 e sul bando si prega di consultare il seguente LINK.

sessione informativa digitale sui bandi

Il 13 giugno 2024 è stata organizzata una sessione informativa digitale sui bandi rivolta ai candidati idonei.  Le registrazioni dell’evento sono disponibili QUI.

Categorie
Altro

Ricerca e innovazione: la Commissione delinea un approccio per un’Europa più competitiva

La Commissione ha pubblicato l’edizione 2024 della relazione sui risultati nel campo della scienza, della ricerca e dell’innovazione (SRIP). Negli ultimi vent’anni gli investimenti dell’UE in ricerca e innovazione sono aumentati, contribuendo in particolare alla competitività nelle tecnologie verdi e alla qualità complessiva della ricerca dell’UE.

La relazione sui risultati nel campo della scienza, della ricerca e dell’innovazione (SRIP)

La relazione evidenzia le 3 principali sfide che l’UE si trova ad affrontare in ambito di ricerca e innovazione: il sottoutilizzo degli ecosistemi di Ricerca e Innovazione (R&I), il divario in R&I tra Stati membri e quello tecnologico rispetto ad altre regioni del mondo.

In questo contesto il ruolo significativo dell’Italia come uno dei tre principali attori nei campi della ricerca e sviluppo e delle pubblicazioni scientifiche, seppur significativamente più piccolo di quello della Germania (e della Francia sulla ricerca) e non omogeneo sul territorio, rappresenta sia un punto di forza che un’area di miglioramento futuro.

OSSERVAZIONI NELL’AMBITO DELLA SALUTE

Gli studi di previsione sulla R&I europea hanno identificato 11 aree chiave per i prossimi 20-30 anni: una di queste aree chiave è il settore “Futuro della salute”. Mentre le nazioni ricostruiscono i sistemi sanitari post-COVID-19, l’attenzione è rivolta ad affrontare le sfide della forza lavoro e a rafforzare la resilienza contro le future pandemie. In questo contesto, gli investimenti in R&I emergono come un approccio pratico e strategico per un futuro più adattivo.

L’UE ha ancora difficoltà a raccogliere gli investimenti del settore privato per la R&I, soprattutto in settori importanti come le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e la salute, e tende a specializzare la propria R&I in tecnologie caratterizzate da una minore complessità e in settori a media tecnologia, una situazione che alcuni chiamano “trappola tecnologica”.

La posizione dell’UE rimane relativamente debole anche in altre aree strategiche, come le biotecnologie, che hanno un’importante natura abilitante e trasformativa in settori quali l’agricoltura, l’ambiente, la sanità, le scienze della vita, le catene alimentari e la biomanufattura. L’UE ha fatto progressi in questo campo, migliorando le sue prestazioni scientifiche, ma il suo potenziale di specializzazione rimane significativamente inferiore a quello degli Stati Uniti, il più rilevante punto di riferimento mondiale. Ciò implica che in futuro sarà difficile per l’UE costruire capacità in queste tecnologie, richiedendo sforzi crescenti per ridurre il divario con i principali concorrenti.

Per quanto riguarda la performance scientifica, l’UE dispone di una solida base di ricerca ed è al secondo posto a livello mondiale in termini di produzione scientifica. È più forte nei settori meno tecnologici, mentre gli Stati Uniti primeggiano nelle scienze della salute e la Cina si concentra maggiormente sulle scienze naturali e applicate. Nel 2022 la quota di produzione mondiale dell’UE è stata superiore a quella degli Stati Uniti in tutti i settori tranne due: psicologia e scienze cognitive, e sanità pubblica e servizi sanitari.

L’occupazione nell’UE è prevalentemente concentrata nel settore manifatturiero, a differenza degli Stati Uniti, dove si concentra maggiormente sui servizi sanitari. Inoltre, i settori della tecnologia dell’informazione (IT) e della finanza negli Stati Uniti sono significativamente più grandi rispetto a quelli dell’UE. Tuttavia, i settori economici delle TIC, delle attività professionali, scientifiche e tecniche e delle attività sanitarie e sociali hanno registrato i maggiori incrementi occupazionali dal 2010 al 2022 in Europa.

Infine, un cambiamento notevole nel panorama digitale che ha caratterizzato gli ultimi anni è stata l’accelerazione della diffusione dell‘Intelligenza Artificiale (IA), che sta già modificando la domanda di competenze e può svolgere un ruolo importante nell’affrontare le sfide sociali, come quelle legate alla salute e al cambiamento climatico.

Per scaricare la relazione completa si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

Commissione UE: 116 milioni per le valli regionali dell’innovazione

Piemonte, Liguria, Lombardia, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio: sono le Regioni italiane che la Commissione Ue, nell’ambito della Nuova agenda europea dell’innovazione (NNEIA), ha inserito nell’elenco delle 151 Regioni europee classificate come “Valli regionali dell’innovazione” (RIV).

L’obbiettivo di quest’iniziativa è riunire una serie di Regioni europee, con diversi livelli di innovazione, collegando i loro principali attori e rafforzandone così gli ecosistemi regionali. Formando le RIV la Commissione mira a colmare il divario di innovazione presente in Europa e migliorare i risultati complessivi dell’Unione in termini di innovazione.

 LE Valli regionali dell’innovazione (RIV)

L’UE sosterrà questa iniziativa con 116 milioni di euro nell’ambito del programma Ecosistemi europei di innovazione (EIE) di Horizon Europe, il programma dell’UE per la ricerca e l’innovazione, e dello strumento Investimenti interregionali per l’innovazione (I3) del Fondo europeo di sviluppo regionale.

Le Regioni scelte per formare le RIV si impegnano a rafforzare le loro politiche e i loro investimenti in materia di innovazione, concentrandosi sulle sfide che l’UE deve affrontare, come indicato nella NEIA.  Queste includono: la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili, l’aumento della sicurezza alimentare globale, la padronanza della trasformazione digitale (compresa la sicurezza informatica), il miglioramento dell’assistenza sanitaria e l’aumento della circolarità.

Altre 79 regioni sono state individuate a seguito di un invito a manifestare interesse per diventare le prossime RIV, sulla base del loro impegno a: migliorare il coordinamento e l’orientamento dei loro investimenti e delle loro politiche per l’innovazione, impegnarsi nella collaborazione interregionale per sviluppare ulteriormente l’innovazione, rafforzare e collegare i loro ecosistemi regionali dell’innovazione.

Oltre ai finanziamenti, la Commissione sosterrà queste Regioni attraverso attività di community building, eventi di matchmaking e azioni di comunicazione mirate.

Per accedere alla lista completa delle valli regionali dell’innovazione si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni sulle valli regionali dell’innovazione si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

OMS: rapporto sui determinanti commerciali delle malattie non trasmissibili

Quasi 7500 decessi al giorno nella Regione Europa sono attribuiti a determinanti commerciali, come tabacco, alcol, alimenti trasformati, combustibili fossili e pratiche professionali. Questi prodotti e pratiche commerciali contribuiscono al 25% dei decessi causati da malattie non trasmissibili nella Regione.

Il rapporto sui determinanti commerciali delle malattie non trasmissibili

I capitoli del rapporto esplorano sistematicamente le varie sfaccettature del modo in cui gli interessi commerciali esacerbano le MNT e le strategie chiave utilizzate dagli attori commerciali per influenzare negativamente le politiche relative alle MNT a livello nazionale e internazionale.

Il rapporto fornisce anche alcuni casi studio selezionati nella Regione per illustrare le strategie e i risultati principali dell’influenza dell’industria sulle politiche sanitarie. Il rapporto chiede quindi un’azione urgente e coordinata per affrontare i determinanti commerciali delle MNT, invitando a costruire coalizioni basate sui valori dell’equità, della sostenibilità e della resilienza. éertanto, il documento esorta gli attori della sanità pubblica a sviluppare competenze in materia di quadri economici e legali, ad applicare la trasparenza e a gestire efficacemente i conflitti di interesse.

Il rapporto sottolinea inoltre la necessità di solide riforme finanziarie e di una regolamentazione rigorosa per limitare il potere dell’industria e proteggere la salute pubblica. Attuando queste strategie, la Regione può accelerare i progressi verso gli obiettivi globali delle MNT e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030.

Per scaricare il rapporto si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
cure integrate

OMS e ISS firmano memorandum per migliorare l’assistenza all’invecchiamento

L’OMS e l’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità hanno siglato un memorandum of understandingMoU – di tre anni per formalizzare una collaborazione stretta e lo scambio di informazioni per migliorare l’assistenza per un invecchiamento in salute.

Il memorandum per l’assistenza all’invecchiamento in salute

Il memorandum individua tre specifiche aree di collaborazione:

  1. Lo sviluppo di standard nell’assistenza a lungo termine per migliorare la progettazione e l’organizzazione di una assistenza continua per le persone più anziane, con un focus particolare per quelle che vivono con disturbi cognitivi;
  2. L’analisi e la sistematizzazione della letteratura scientifica disponibile sulle tematiche emergenti relative all’invecchiamento in salute, per prioritizzare e guidare gli interventi;
  3. Lo sviluppo di materiali per affrontare le diversità socioculturali nell’approccio all’assistenza alle persone anziane.

“Questo MoU – afferma Anshu Banerjee, WHO Director of the Department of Maternal, Newborn, Child and Adolescent Health and Ageing – è allineato con il decennio delle Nazioni Unite sull’invecchiamento in buona salute, una collaborazione globale, coordinata dall’OMS, che ha l’obiettivo di trasformare il mondo in un posso migliore per invecchiare attraverso il coinvolgimento di governi, società civile, organizzazioni internazionali, professionisti, istituzioni accademiche, media e settore privato”.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

Policy Brief: Supporto Europeo per migliorare i Sistemi Sanitari Globali

Il 10 giugno 2024, l’Osservatorio Europeo sui Sistemi e le Politiche Sanitarie ha pubblicato un Policy Brief nel quale evidenzia l’importanza del ruolo dell’UE nel miglioramento della salute globale. L’UE, uno dei maggiori donatori di aiuti e innovatori sanitari, sta adottando un approccio più coerente per rafforzare la governance sanitaria globale.

La strategia globale per la salute del 2022 e le conclusioni del Consiglio Europeo del 2024 delineano principi per migliorare la salute lungo tutto l’arco della vita, rafforzare i sistemi sanitari e prevenire minacce sanitarie. L’UE intende allineare vari strumenti politici con gli obiettivi sanitari globali, affrontando sfide come la sovranità degli Stati membri e la complessità delle politiche non sanitarie.

La politica dell’UE si concentra su tre aree chiave: miglioramento della salute a livello globale, rafforzamento dei sistemi sanitari e prevenzione delle minacce sanitarie. La strategia enfatizza l’importanza di una risposta collettiva alle pandemie e altre emergenze sanitarie, promuovendo l’accesso equo ai vaccini e alle cure mediche. Inoltre, l’UE lavora per ridurre le disuguaglianze sanitarie attraverso iniziative di cooperazione internazionale e scambio di conoscenze.

Il Policy Brief sottolinea anche la necessità di coordinamento tra le diverse politiche dell’UE, inclusi commercio, sviluppo, ambiente e migrazione, per ottenere risultati sanitari ottimali. L’approccio integrato mira a creare sinergie tra questi settori, affrontando le determinanti sociali della salute e promuovendo lo sviluppo sostenibile.

La collaborazione tra le comunità politiche dell’UE e il coordinamento con forum multilaterali sono cruciali per armonizzare gli approcci sanitari globali. L’UE si impegna a lavorare con organizzazioni internazionali come l’OMS e altri partner globali per rafforzare la governance sanitaria e sostenere le riforme dei sistemi sanitari nei paesi in via di sviluppo.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.