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Critical Medicines Act: DG SANTE presenta la proposta alla commissione SANT

Il 26 giugno 2025, Sandra Gallina, Direttrice generale della DG SANTE, ha presentato alla Commissione SANT del Parlamento europeo la proposta della Commissione sul Critical Medicines Act (CMA), un’iniziativa strategica per garantire che tutti i pazienti europei abbiano accesso ai farmaci di cui hanno bisogno, ovunque e in qualsiasi momento. La proposta è parte degli impegni dei primi 100 giorni della nuova Commissione, attualmente in discussione prima della sua votazione.

Critical Medicines Act: contesto

Presentato a marzo 2025, il Critical Medicines Act mira a migliorare la disponibilità, l’approvvigionamento e la produzione di medicinali critici nell’UE, con particolare attenzione anche ai farmaci per malattie rare e a quelli non disponibili in alcuni mercati europei.

Tra le misure chiave del CMA:

  • Designazione di Progetti Strategici, che beneficeranno di procedure accelerate e maggiore accesso ai finanziamenti;
  • appalti pubblici per rafforzare la resilienza delle catene di approvvigionamento e migliorare l’accesso a farmaci di interesse comune;
  • acquisti congiunti tra Stati membri, supportati dalla Commissione su richiesta, per superare le disparità nell’accesso;
  • partenariati internazionali con Paesi affini per diversificare le fonti di approvvigionamento;
  • orientamenti sugli aiuti di Stato, per consentire il sostegno finanziario nazionale a progetti strategici.

 

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comunicazione in salute

ECDC: pubblicato un report con le azioni necessarie per affrontare l’aumento dei casi di epatite A

Un focolaio di epatite A in Austria, Cechia, Ungheria e Slovacchia ha colpito di recente oltre 2.000 persone, soprattutto tra i gruppi vulnerabili. Per questo motivo l’ECDC ha pubblicato un nuovo report che esorta a vaccinarsi, a migliorare in maniera incrementale l’accesso all’igiene e a sensibilizzare le persone all’argomento per tenere sotto controllo la trasmissione transfrontaliera e proteggere la salute pubblica.

Il nuovo report ECDC

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha pubblicato un nuovo report sulla valutazione rapida del rischio in risposta a un focolaio di epatite A in più Paesi dell’UE/SEE. Tra gennaio e maggio 2025, sono stati segnalati oltre 2.000 casi in quattro paesi europei. L’epidemia sta colpendo soprattutto i gruppi vulnerabili, tra cui le persone senza fissa dimora, gli individui dipendenti da droghe che si iniettano e coloro che vivono in condizioni igieniche precarie. Anche le comunità rom in Cechia e Slovacchia sono state molto colpite.

Il report mostra come la Slovacchia, in piena epidemia dalla fine del 2022, ha registrato 880 casi nel 2025. La Repubblica Ceca ha confermato 600 casi, soprattutto tra i bambini, e sei decessi. L’Ungheria ha riportato 530 casi, mentre l’Austria ne ha registrati 87, tra cui tre decessi. La Germania, pur non essendo direttamente colpita, ha riscontrato tre casi genomicamente collegati all’Ungheria e all’Austria. Il sequenziamento genetico indica la trasmissione da persona a persona all’interno di reti sociali o geografiche interconnesse, evidenziando la diffusione transfrontaliera.

Il report dell’ECDC sottolinea che l’epatite A, pur essendo prevenibile, presenta un rischio elevato per gli adulti, in particolare per quelli di età superiore ai 40 anni e per quelli con malattie epatiche croniche.

Le risposte raccomandate nel report includono l’indagine continua delle vie di trasmissione, il sequenziamento genetico esteso e la vaccinazione dei gruppi ad alto rischio. La profilassi post-esposizione deve essere prioritaria per i contatti stretti. L’accesso alle strutture igieniche di base, come acqua e sapone, deve essere migliorato negli spazi pubblici, come i bagni e i rifugi. La comunicazione deve essere adattata alle popolazioni a rischio in più lingue e formati per combattere la disinformazione.

 

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Salute mentale

ISS: Studio sull’impatto dell’attività fisica sulla salute mentale dei giovani

Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità – ISS e dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, pubblicato il 12 giugno scorso sull’International Journal of Social Psychiatry, conferma i benefici dell’attività fisica strutturata sul benessere psicologico dei giovani.

Lo studio, intitolato“Impact of structured physical activity on youth’s mental health: A review of umbrella reviews”, ha raccolto e analizzato i risultati di 13 umbrella review, che a loro volta includevano 91 revisioni sistematiche e meta-analisi condotte tra il 2011 e il 2023.

Si tratta quindi di una “sintesi di sintesi”, che offre un quadro complessivo aggiornato sull’efficacia dell’attività fisica nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi mentali in età evolutiva.

DALL’ANALISI DEI DATI ALLE RACCOMANDAZIONI PRATICHE: Focus su depressione, ansia, autostima e funzionamento sociale

I dati raccolti evidenziano come l’attività fisica, se adeguatamente promossa nei contesti educativi, clinici e comunitari, possa rappresentare una risorsa concreta e accessibile per la salute mentale giovanile.

L’esercizio fisico è infatti associato a effetti positivi soprattutto sui sintomi depressivi, ma anche su ansia, impulsività, autostima, funzionamento sociale e ideazione suicidaria nei giovani tra i 3 e i 25 anni. Le forme di attività fisica esaminate includono esercizio aerobico, sport di squadra, danza e yoga, con risultati più significativi per l’esercizio aerobico e lo sport.

I risultati suggeriscono che l’attività fisica strutturata, praticata regolarmente, con intensità moderata o elevata, può pertanto essere utilizzata come intervento preventivo e terapeutico per diverse problematiche psichiche in età evolutiva. Tuttavia, gli autori raccomandano cautela nell’interpretazione dei risultati, a causa della variabilità metodologica tra gli studi e della qualità non sempre elevata delle evidenze disponibili.

La ricerca sottolinea infine l’urgenza di tradurre queste evidenze in politiche e interventi concreti, coinvolgendo scuole, famiglie, operatori sanitari e contesti sportivi, per promuovere uno stile di vita attivo tra i giovani e combattere la sedentarietà, ancora troppo diffusa, specialmente tra le ragazze.

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comunicazione in salute

24 GIUGNO: inizio del Self-Care Month

Dal 24 giugno al 24 luglio 2025 si celebra il Self-Care Month, iniziativa globale promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dalla Global Self-Care Federation (GSCF) per sensibilizzare sull’importanza della cura di sé nella prevenzione e nella salute pubblica.

Self-Care: un impegno quotidiano per la salute e il benessere

Il mese si conclude simbolicamente il 24 luglio con la Giornata Internazionale del Self-Care. L’iniziativa invita cittadini, istituzioni e operatori a riflettere su comportamenti quotidiani come alimentazione sana, attività fisica, gestione dello stress, sonno di qualità e attenzione alla salute mentale.

L’autocura non sostituisce il sistema sanitario, ma lo integra, potenziando l’empowerment individuale e contribuendo a costruire sistemi più resilienti. L’OMS sottolinea come la cura di sé sia cruciale in un contesto segnato dall’invecchiamento della popolazione e dalla crescente diffusione delle malattie croniche.

Durante il mese sono previste campagne, webinar, workshop, eventi locali e iniziative informative per promuovere stili di vita consapevoli, sostenibili e orientati alla salute. Ampio spazio è dato anche agli strumenti digitali, all’educazione sanitaria e al rafforzamento delle reti di supporto.

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comunicazione in salute

Napoli ospita gli Stati Generali della Prevenzione

Si sono svolti a Napoli, lunedì 16 e martedì 17 giugno, gli Stati Generali della Prevenzione, un evento di portata nazionale promosso dal Ministero della Salute. La manifestazione, alla sua prima edizione, ha rappresentato un momento strategico di confronto tra istituzioni, mondo scientifico, professioni sanitarie e società civile per rafforzare il ruolo della prevenzione come pilastro della salute pubblica.

Il programma, articolato in sessioni plenarie e parallele, ha visto la partecipazione dei principali protagonisti del Servizio Sanitario Nazionale, delle Regioni, delle Province autonome e delle società scientifiche. Tra i temi al centro del dibattito: la sostenibilità del sistema sanitario, la promozione della salute nei luoghi di vita e lavoro, le opportunità offerte dal National Health Prevention Hub e la pianificazione del nuovo Piano Nazionale della Prevenzione.

I lavori si sono aperti, alla presenza del Presidente della Repubblica, con gli interventi di autorevoli rappresentanti istituzionali, tra cui il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Ampio spazio è stato dedicato anche al dialogo europeo e internazionale, con la presenza di esponenti della Commissione europea e dell’OCSE.

Durante le sessioni dedicate alla prevenzione oncologica sono intervenuti Paola Mantellini, coordinatrice dell’Osservatorio Nazionale Screening che ha sede operativa presso ISPRO (Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica, Regione Toscana), e Danilo Cereda, dirigente dell’Unità Prevenzione della Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia. Entrambi partecipano alla Joint Action EUCanScreen, iniziativa europea per il rafforzamento degli screening oncologici, a cui aderisce anche ProMIS. I relatori hanno sottolineato come la prevenzione rappresenti un investimento strategico per la salute pubblica e per il futuro delle nuove generazioni. Hanno inoltre evidenziato l’importanza di una cultura della prevenzione che coinvolga istituzioni, professionisti sanitari, comunità e cittadini, invitando a rafforzare il dialogo e la collaborazione su strategie comuni e sostenibili.

Oltre alle sessioni tecnico-scientifiche, l’evento ha offerto attività aperte alla cittadinanza presso il Villaggio della Prevenzione, con workshop, punti informativi e screening gratuiti organizzati dall’ASL Napoli 1.

Gli Stati Generali della Prevenzione si sono confermati un laboratorio di idee e proposte per un’azione preventiva sempre più integrata e innovativa, fondamentale per affrontare le sfide sanitarie e sociali del nostro tempo.

Le registrazioni delle sessioni sono disponibili ai seguenti link:

 

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lotta contro il cancro

Together Against Cancer: dialoghi su ricerca e innovazione

Il 17 giugno 2025, la Commissione Europea organizza a Varsavia, in collaborazione con la Presidenza polacca del Consiglio dell’UE, la conferenza ibrida “Together Against Cancer through Research and Innovation”.

L’evento rappresenta un’importante occasione di confronto su come la ricerca e l’innovazione possano sostenere gli obiettivi della Missione sul Cancro dell’UE, con particolare attenzione a:

  • Prevenzione: strategie e buone pratiche per ridurre l’incidenza della malattia;
  • diagnosi precoce: tecnologie emergenti e approcci integrati;
  • qualità della vita: supporto ai pazienti durante e dopo le cure.

Parteciperanno esperti del mondo accademico, rappresentanti istituzionali, professionisti sanitari, cittadini, policy maker e organizzazioni attive nel settore. Durante l’evento si esploreranno inoltre le sinergie tra i programmi europei, come Horizon Europe, EU4Health e Digital Europe, e si offrirà una panoramica sulle opportunità di finanziamento e sulle iniziative in corso.

L’evento sarà strutturato in sessioni plenarie, tavole rotonde e momenti di dialogo con stakeholder chiave a livello europeo.

Per registrarsi all’evento online si prega di consultare il seguente LINK.

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workforce lotta contro il cancro

Competenze digitali, sostenibilità, lotta al cancro: le priorità dell’Osservatorio europeo

L’Osservatorio europeo sui sistemi e le politiche sanitarie, in collaborazione con i suoi partner istituzionali, ha avviato un nuovo ciclo di eventi formativi online volti a esplorare le sfide e le opportunità emergenti nel campo delle competenze digitali e ambientali del personale sanitario, con un focus specifico sulla prevenzione, l’equità e l’innovazione nella lotta al cancro.

Il ciclo di webinar “Breaking Barriers” si concentra sull’abbattimento degli ostacoli che limitano l’efficacia delle politiche di prevenzione oncologica, l’accesso equo alle cure e la diffusione delle terapie innovative. Questi incontri rappresentano un’importante occasione di confronto tra esperti europei, decisori politici e operatori del settore.

Prossimi appuntamenti delL’OSSERVATORIO NEL ciclo “Breaking Barriers”

I webinar, gratuiti e aperti previa registrazione, offrono uno spazio di dialogo interattivo per approfondire il ruolo delle politiche pubbliche nel promuovere sistemi sanitari più equi, resilienti e innovativi, con un’attenzione crescente alla transizione digitale e green.

 

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09-15 MARZO: settimana mondiale del glaucoma

La Settimana mondiale del glaucoma (09-15 marzo 2025) è un’iniziativa globale organizzata dalla World Glaucoma Association e invita tutti gli attori nell’ambito della sanità e i cittadini ad unire le forze per organizzare attività di sensibilizzazione in tutto il mondo.

Essendo il glaucoma la causa principale di cecità prevenibile, l’obiettivo di questa settimana è quello di incentivare la popolazione a sottoporsi a controlli regolari degli occhi e del nervo ottico per rilevare il glaucoma il prima possibile prevedendo così la perdita della vista.

Il tema scelto per quest’anno è “Uniting for a Glaucoma-Free World” e vuole riunire tutte le comunità del mondo per combattere la cecità da glaucoma.

La Settimana mondiale del glaucoma 2025

Il glaucoma, nella maggior parte dei casi, è difficile da individuare poiché la persona affetta da questa malattia cronica non avverte alcun sintomo fino a quando la patologia non raggiunge una fase avanzata di sviluppo. Proprio per questa caratteristica, il glaucoma comporta gravi problemi alla vista perchè il danno che causa ad essa è continuo e potrebbe diventare irreversibile. Per questo motivo la prevenzione diventa essenziale per diagnosticare per tempo la malattia attraverso controlli oculistici semplici e regolari.

Oltre alla prevenzione anche l’informazione diventa un’arma importante per combattere la malattia. A tal proposito, negli ultimi dieci anni la World Glaucoma Association ha sviluppato una serie di corsi formativi e informativi per oftalmologi e altri operatori sanitari, aperti anche al pubblico. 

Questo genere di iniziative sono fondamentali per coinvolgere e sensibilizzare quanti più attori possibili, creando un forte impatto sullo screening del glaucoma e sull’educazione pubblica incoraggiando la diagnosi precoce per combattere la cecità prevenibile.

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EuroHealthNet: Paper sulle conclusioni del Consiglio in merito alla salute cardiovascolare

EuroHealthNet, insieme ad altre organizzazioni europee, ha pubblicato una relazione congiunta in risposta alle recenti conclusioni del Consiglio dell’Unione Europea sulla salute cardiovascolare. Le malattie cardiovascolari (CVD) rappresentano la principale causa di mortalità nell’Unione europea, causando circa 10.000 decessi giornalieri e comportando costi economici significativi, con oltre 282 miliardi di euro spesi annualmente in assistenza sanitaria e 48 miliardi di euro in perdite di produttività.

L’appello di EuroHealthNet per politiche integrate e preventive

Il Consiglio, nel documento, ha presentato infatti una serie di misure tese a migliorare la salute cardiovascolare nell’UE: il rafforzamento della prevenzione primaria e secondaria, la diagnosi precoce, lo screening e l’ottimizzazione della gestione e dell’assistenza riabilitativa per queste patologie. Le azioni raccomandate dal Consiglio invitano gli Stati Membri ad ampliare i programmi di screening per i fattori di rischio cardiovascolare, ad affrontare gli ostacoli socioeconomici e ambientali e ad aumentare l’accesso a una terapia su misura per le esigenze dei pazienti e delle famiglie.

Nel paper pubblicato da EuroHealthNet assieme ad altre organizzazioni guidate dall’Associazione Europea per la Salute Pubblica (EUPHA), si sottolinea la necessità di un approccio integrato, preventivo e centrato sul paziente per migliorare la salute cardiovascolare. Il documento congiunto evidenzia priorità condivise e raccomandazioni politiche volte a promuovere miglioramenti sostenibili nella cura e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.

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3 marzo: Giornata Mondiale dell’orecchio e dell’udito 2025

Il 03 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’udito. Il tema di quest’anno è “Cambiare mentalità: rafforza te stesso per rendere la cura dell’udito e delle orecchie una realtà per tutti” e mira ad affrontare le percezioni errate comuni e le mentalità stigmatizzanti che circondano la perdita dell’udito e le malattie dell’orecchio.

Questa ricorrenza vuole invitare le persone a rafforzarsi e ad agire sulla cura dell’orecchio e sulla prevenzione della perdita dell’udito. L’obiettivo è evidenziare l’impatto trasformativo dell’accesso alla cura dell’udito e delle orecchie sulla vita delle persone.

La Giornata Mondiale dell’ORECCHIO E DELL’Udito 2025

Si stima che entro il 2030 oltre 500 milioni di persone soffriranno di una perdita uditiva invalidante che richiederà riabilitazione: oltre un miliardo di giovani rischiano infatti la perdita permanente dell’udito a causa dell’esposizione prolungata a suoni forti durante attività ricreative come l’ascolto di musica e i videogiochi.

Il modo in cui sentiremo in futuro dipenderà da come ci prendiamo cura delle nostre orecchie oggi, poiché molti casi di perdita dell’udito possono essere evitati tramite l’adozione di un ascolto sicuro e di buone pratiche di cura dell’udito. Per coloro che vivono con una perdita dell’udito, l’identificazione precoce e l’accesso a una riabilitazione tempestiva sono essenziali per raggiungere il loro massimo potenziale.

In preparazione per la promozione e la celebrazione di questa giornata cruciale, l’OMS ha curato una vasta gamma di materiali che i partner di tutto il mondo possono sfruttare. Per facilitare il coinvolgimento e diffondere informazioni cruciali, l’OMS ospiterà uno speciale webinar con i seguenti obiettivi:

  • diffondere i messaggi chiave per la Giornata Mondiale del 2025;
  • condividere i materiali realizzati per WHD 2025;
  • fornire dettagli sulla procedura di registrazione e sulle piccole sovvenzioni;
  • discutere le attività e le azioni pianificate per la Giornata Mondiale del 2025.

La Giornata mondiale dell’udito 2025 esaminerà e approfondirà, in particolare, due temi fondamentali per la cura e la salute dell’udito:

  • Lo Standard globale OMS-ITU per un ascolto sicuro durante i videogiochi e gli sport
  • Un Modulo scolastico sull’ascolto intelligente, da inserire nei programmi educativi

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