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Presidenza del Consiglio dell’UE: priorità per ricerca, innovazione e sicurezza sanitaria

Sotto lo slogan “Sicurezza, Europa!” il 1° gennaio 2025, la Polonia ha assunto la presidenza semestrale del Consiglio dell’Unione Europea, delineando le proprie sette priorità:

  1. Difesa e sicurezza
  2. Protezione delle persone e dei confini
  3. Resistenza alle interferenze straniere e alla disinformazione
  4. Garanzia della sicurezza e della libertà di impresa
  5. Transizione energetica
  6. Agricoltura competitiva e resiliente
  7. Sicurezza sanitaria
PRIORITÀ DELLA PRESIDENZA POLACCA PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE

Tra gli obiettivi principali della presidenza polacca figurano:

  • Intelligenza artificiale nella ricerca scientifica: sviluppo di strumenti AI per la ricerca e garanzia di un accesso equo alla tecnologia tra i paesi UE.
  • Preparazione del FP10: primo dibattito politico di alto livello sul decimo Programma Quadro per la ricerca e l’innovazione (FP10), in programma il 10-11 marzo 2025 durante il Consiglio informale sulla competitività a Varsavia.
  • Sicurezza economica e industriale: riduzione della dipendenza dell’UE da fornitori esterni in settori critici come farmaci e tecnologie avanzate.
  • Sicurezza informatica e digitale: protezione delle infrastrutture digitali strategiche e rafforzamento della cybersecurity.
FOCUS SULLA SALUTE: LE INIZIATIVE IN CAMPO SANITARIO

Un pilastro fondamentale della presidenza polacca riguarda la sicurezza sanitaria, con misure mirate a rafforzare la resilienza del sistema sanitario europeo:

  • Trasformazione digitale dell’assistenza sanitaria: promozione dell’uso di tecnologie digitali e dell’interoperabilità dei dati sanitari tra gli Stati membri.
  • Salute mentale di bambini e adolescenti: iniziative per affrontare le sfide legate alla salute mentale, in particolare quelle legate all’impatto della digitalizzazione sulla popolazione giovanile.
  • Promozione della salute e prevenzione delle malattie: strategie per la riduzione dell’uso di tabacco e alcol, oltre a misure per contrastare sovrappeso e obesità, che attualmente riguardano oltre la metà degli adulti nell’UE.
  • Sicurezza farmaceutica e accesso ai medicinali: diversificazione delle catene di approvvigionamento e promozione della produzione farmaceutica all’interno dell’UE per ridurre le dipendenze da mercati extraeuropei.

Durante il Consiglio formale sulla competitività del 23 maggio 2025, i ministri della ricerca discuteranno i risultati della valutazione intermedia di Horizon Europe, prevista per aprile, per trarre indicazioni utili per gli ultimi anni del programma e la definizione del FP10.

 

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comunicazione in salute

Evento Online: Il ruolo della fiducia per contrastare la disinformazione nei sistemi sanitari

Martedì 4 febbraio 2025, dalle 13:00 alle 14:00 (CET), si terrà un incontro online intitolato “Countering misinformation and disinformation: the role of trust in health systems”.

DETTAGLI EVENTO

L’evento parlerà di come contrastare la disinformazione con un focus sul ruolo della fiducia nei sistemi sanitari.

La fiducia nei sistemi sanitari è profondamente fragile. La proliferazione della disinformazione rappresenta una minaccia esistenziale per i sistemi sanitari globali e ha contribuito ad aumentare riserve nei confronti dei vaccini e a minare gli sforzi della sanità pubblica.

L’evento cercherà di rispondere alle seguenti domande:

  • Come si può contrastare la disinformazione nei sistemi sanitari?
  • Come monitorare al meglio i flussi e l’impatto della disinformazione?
  • Che ruolo ha la fiducia in questo settore?

Relatori:

  • Rachel Greenley, London School of Hygiene and Tropical Medicine
  • Svitlana Nidzvetska, Kyiv Mohila Academy, Ucraina
  • Sheena Cruickshank, University of Manchester & Independent SAGE, Regno Unito
  • Yuxi Wang, French Institute for Demographic Studies (INED), Italia

Moderatori:

  • Martin McKee (London School of Hygiene and Tropical Medicine)
  • Erica Richardson (European Observatory on Health Systems and Policies)

 

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Documenti utili

Sintesi ProMIS_Contrastare la disinformazione il ruolo della fiducia nei sistemi sanitari

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La salute nell’era della disinformazione

La misinformazione (condivisione involontaria di dati falsi) e la disinformazione (informazioni deliberatamente ingannevoli) sono problemi che sono sempre stati presenti in ambito sanitario.

ASPETTI E CONSEGUENZE DELLA DISINFORMAZIONE

La pandemia di COVID-19 ha amplificato l’impatto della disinformazione a causa dell’aumento dell’ansia, del maggiore utilizzo dei social media e delle interpretazioni politicizzate. Affermazioni fuorvianti sul virus, sui trattamenti e sulla prevenzione sono proliferate, sfruttando la paura, minando la fiducia e ostacolando l’azione collettiva; incoraggiando, spesso, scelte dannose rispetto alle pratiche basate sulle prove.

La disinformazione prende di mira anche scienziati e professionisti sanitari, strumentalizzati per scopi politici, danneggiando la fiducia del pubblico nei sistemi sanitari. La decisione di aziende come Meta di ridurre il fact-checking accelera la diffusione di contenuti dannosi, lasciando molti sopraffatti dalla rapida disinformazione.

La Commissione Europea sta cercando di intervenire in merito a quelle piattaforme che consentono la diffusione di informazioni fuorvianti e di difendere la comunicazione dell’OMS. I social media possono supportare l’istruzione pubblica, come dimostrato da campagne efficaci di singoli educatori. Tuttavia, combattere la disinformazione richiede non solo la correzione delle inesattezze, ma richiede altrsì di affrontare la manipolazione, l’esposizione guidata da algoritmi e la confusione pubblica tra scienza e finzione.

I governi, gli scienziati e i comunicatori devono garantire che i messaggi sulla salute trovino riscontro negli individui.

Secondo Fabrizio d’Alba, presidente di Federsanità e direttore generale dell’AOU Policlinico Umberto I, la governance sanitaria deve colmare le lacune nella comunicazione per incoraggiare nei pazienti concetti e comportamenti che tutelino la propria salute e quella degli altri.

 

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La fiducia: Il fondamento dei sistemi sanitari

L’Osservatorio europeo sui sistemi e le politiche sanitarie pubblica lo studio “La fiducia: Il fondamento dei sistemi sanitari” (Trust The foundation of health systems) che analizza l’impatto sulla qualità dell’assistenza sanitaria, sulla funzionalità e sugli esiti della salute.

Lo studio “La fiducia: Il fondamento dei sistemi sanitari”

Lo studio analizza il ruolo critico della fiducia all’interno dei sistemi sanitari, esplorando il suo impatto sulla qualità dell’assistenza sanitaria, sulla funzionalità e sugli esiti della salute. La fiducia è fondamentale perché i pazienti cerchino un aiuto tempestivo, condividano le informazioni e aderiscano ai piani di cura.

Per il pubblico, la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza, di agire nel proprio interesse e di adattarsi alle mutevoli esigenze è essenziale. I politici, invece, devono avere fiducia nel fatto che le risorse che mettono a disposizione dei sistemi sanitari vengano utilizzate bene. Pertanto, questo policy brief si distingue per l’integrazione di prospettive provenienti da filosofia, sociologia, economia, psicologia e medicina. È orientato al futuro ed esplora l’impatto sulla fiducia delle nuove tecnologie sanitarie, della privacy dei dati e dell’intelligenza artificiale.

Inoltre, sottolinea la necessità di trasparenza, responsabilità e lotta alla disinformazione per costruire e proteggere la fiducia. Per fare questo, chiede l’impegno attivo di una gamma diversificata di stakeholder e la promozione della collaborazione per mantenere la fiducia e affrontare gli squilibri di potere.

Infine, lo studio sottolinea il ruolo della fiducia nella trasformazione del sistema sanitario, sottolineando che senza di essa è impossibile ottenere un’assistenza efficace ed equa. Lo studio auspica una leadership affidabile, basata sulla trasparenza e sulla comunicazione, e una migliore misurazione e comprensione della natura dinamica della fiducia, per sostenere la legittimità e la funzionalità dei sistemi sanitari.

 

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UNITE: firmata la dichiarazione a sostegno dell’accordo pandemico dell’OMS

I parlamentari di tutto il mondo si sono riuniti al Summit globale UNITE di Berlino per firmare una dichiarazione a sostegno dell’Accordo sulla pandemia dell’Organizzazione mondiale della sanità. La dichiarazione, firmata dal Presidente di UNITE, dai membri del suo consiglio e dai parlamentari di tutto il mondo, segna un impegno significativo da parte dei parlamentari per rafforzare la preparazione alla pandemia, la risposta e l’accesso equo alla salute.

L’accordo pandemico dell’OMS

L’accordo sulla pandemia, attualmente in fase di negoziazione da parte degli Stati membri dell’OMS, mira a colmare le lacune esposte dalla pandemia di COVID-19 e le minacce poste da mpox e altre epidemie. Il documento dell’OMS rappresenta un’opportunità storica per prevenire le pandemie e rafforzare le nostre capacità di preparazione e risposta globali. I firmatari, con questa dichiarazione, vogliono mostrare il loro sostegno all’accordo, e soprattutto il loro impegno a garantire che i suoi principi di equità, solidarietà e cooperazione globale siano pienamente realizzati in ogni nazione, al fine di garantire la sicurezza sanitaria globale e salvaguardare le popolazioni da future pandemie.

La dichiarazione parlamentare globale sottolinea quattro impegni chiave:

  1. Equità al centro: garantire un accesso equo agli strumenti sanitari correlati alla pandemia in base alle esigenze di salute pubblica per tutti, in particolare nei paesi con minori risorse.
  2. Solidarietà globale: rafforzare la cooperazione internazionale per costruire sistemi sanitari resilienti in grado di prevenire e rispondere alle pandemie.
  3. Azione legislativa: sostenere la ratifica e l’attuazione dell’accordo sulla pandemia all’interno delle legislature nazionali, ove opportuno.
  4. Combattere la disinformazione: fornire alle comunità informazioni sanitarie basate su prove per contrastare la diffusione di informazioni errate dannose.

L’accordo sottolinea anche l’importanza di finanziamenti sostenibili, ricerca e sviluppo e sforzi di rafforzamento delle capacità per garantire che i paesi possano rispondere rapidamente ed efficacemente alle emergenze sanitarie.

Come parte del loro impegno, i parlamentari lavoreranno a stretto contatto con l’OMS e altre organizzazioni internazionali per garantire che il Pandemic Agreement venga implementato in un modo che avvantaggi tutti i paesi, in particolare quelli con risorse limitate. Si prevede che la dichiarazione firmata a Berlino agisca da catalizzatore per l’azione parlamentare globale, promuovendo la collaborazione e la solidarietà tra le nazioni.

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