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Bilancio UE: il Comitato europeo delle Regioni invita a rivedere la proposta post-2027

Il Comitato europeo delle Regioni (CdR) ha adottato una risoluzione relativa al futuro Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell’Unione europea per il periodo successivo al 2027. Il documento sottolinea la necessità di garantire che il bilancio a lungo termine dell’UE continui a sostenere in modo equilibrato le politiche di coesione, agricoltura e pesca, salvaguardandone la complementarità e il valore aggiunto per i territori.

Il CdR ribadisce il ruolo della politica di coesione quale principale strumento dell’Unione per promuovere competitività regionale, sviluppo sostenibile e inclusione sociale, evidenziando l’importanza di mantenerla accessibile a tutte le regioni europee e di assicurarne la gestione in partenariato con gli enti locali e regionali.

Sulla base della risoluzione adottata, il Comitato sta elaborando un parere sul futuro QFP, che sarà presentato nel marzo 2026 dal relatore Sari Rautio (FI/PPE). Tale parere sarà accompagnato da ulteriori contributi sui regolamenti settoriali collegati al prossimo bilancio pluriennale, la cui adozione è prevista nella prima metà del 2026.

 

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Cooperazione territoriale bandi News ProMIS

Politica di Coesione UE: nuove priorità per affrontare le sfide attuali

I deputati della commissione per lo sviluppo regionale (Regional Development Committee) hanno approvato la proposta della Commissione di adattare le priorità della politica di coesione dell’UE nel periodo 2021-2027, introducendo al contempo alcune modifiche mirate per garantire il mantenimento dei principi fondamentali della politica di coesione.

Nuove priorità per la politica di coesione

Gli eurodeputati hanno appoggiato la proposta di introdurre nuovi obiettivi ai fondi di coesione, ossia le capacità industriali di difesa e la mobilità militare, la resilienza idrica, gli alloggi a prezzi accessibili, la decarbonizzazione e le infrastrutture energetiche. Hanno inoltre concordato di convogliare parte dei fondi verso la competitività dell’UE, in particolare verso la Piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa (Strategic Technologies for Europe Platform, STEP), e di fornire un sostegno supplementare alle regioni dell’UE confinanti con Russia, Bielorussia e Ucraina.

In questa politica di coesione gli eurodeputati, nei loro emendamenti, vogliono dare priorità alle infrastrutture a duplice uso (adatte all’uso civile e militare) quando finanziano l’industria della difesa e la mobilità militare. Per quanto riguarda la gestione dell’acqua, vogliono ampliare la portata del sostegno per includere la gestione integrata dell’acqua (ad esempio, irrigazione e desalinizzazione). I deputati vogliono anche rendere la sostenibilità degli alloggi una priorità e consentire che i fondi siano destinati alla protezione delle infrastrutture energetiche critiche e delle infrastrutture di preparazione civile.

Per garantire che la politica di coesione si concentri sulla riduzione delle disuguaglianze interregionali, i deputati vogliono aggiornare le regole in modo che le grandi aziende possano accedere ai nuovi finanziamenti per la difesa e la decarbonizzazione solo nelle regioni meno sviluppate e in transizione. Hanno inoltre modificato una disposizione che consentirebbe alle grandi aziende di beneficiare del sostegno, specificando che ciò può avvenire solo se le aziende si impegnano a garantire l’occupazione locale. I deputati hanno aggiunto una misura che garantisce il consenso delle autorità locali e regionali per il trasferimento di fondi per lo sviluppo territoriale già pianificati ad altri scopi.

I deputati sottolineano che le nuove flessibilità non possono essere applicate ai fondi di coesione congelati in base al regolamento sulla condizionalità dell’UE per violazioni dei valori dell’UE o dello Stato di diritto.

 

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Commissione UE: Presentato il progetto di bilancio per il 2026

La Commissione europea ha pubblicato lo Stato di previsione per l’esercizio finanziario 2026, che delinea la proposta di bilancio e la programmazione finanziaria per l’anno. Il progetto di bilancio per il 2026 ammonta a 193,26 miliardi di euro, a cui si aggiungono 105,32 miliardi di euro provenienti dallo strumento di ripresa NextGenerationEU.

Le risorse stanziate saranno destinate al finanziamento delle principali priorità dell’Unione europea, tra cui: mercato unico, innovazione, trasformazione digitale, coesione, resilienza, valori fondamentali, risorse naturali, ambiente, sicurezza e difesa.

bilancio 2026: salute

Per quanto riguarda l’ambito della salute, il bilancio 2026 conferma il ruolo centrale del programma EU4Health (2021–2027) nel rafforzare un’Unione europea della salute più solida e reattiva. Il programma mira a potenziare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle minacce sanitarie, promuove la salute pubblica e migliora la diagnosi e il trattamento delle malattie, sia trasmissibili che croniche. Particolare attenzione è dedicata alla riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure e al sostegno ai sistemi sanitari in situazioni di crisi, come nel caso del supporto ai rifugiati ucraini.

EU4Health contribuisce inoltre all’attuazione del Critical Medicines Act e finanzia progetti legati allo sviluppo e alla produzione di biotecnologie, in linea con gli obiettivi della piattaforma STEP. Tra le iniziative collegate si annoverano il Piano europeo di lotta contro il cancro e la Strategia farmaceutica per l’Europa, oltre al sostegno alla digitalizzazione dei sistemi sanitari e alla creazione dello Spazio europeo dei dati sanitari. Per il 2026, al programma sono destinati 684,9 milioni di euro, di cui 360,1 milioni come rafforzamento specifico. Le agenzie europee ECDC, EMA ed EFSA svolgono un ruolo essenziale nel coordinamento e nell’attuazione delle azioni sanitarie previste.

Il bilancio annuale dovrà essere formalmente adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio entro la fine dell’anno.

Tutti i documenti relativi al processo di adozione del bilancio 2026 sono disponibili al seguente LINK.

EVENTO “Invest in what matters

Il 2 luglio 2025, dalle 10:00 alle 12:00 CEST, si svolgerà presso il Parlamento europeo a Bruxelles (con possibilità di partecipazione online) l’evento “Invest in what matters”, promosso per riflettere sul futuro quadro finanziario pluriennale (MFF) dell’Unione Europea oltre il 2027.

Organizzato dal Parlamento europeo, l’evento sarà un’occasione per presentare la nuova campagna istituzionale volta a rendere più trasparente e partecipato il bilancio UE. I cittadini e gli stakeholder potranno confrontarsi con i decisori sulle priorità da finanziare nei prossimi anni e sull’importanza di investire in ciò che conta davvero per l’Europa.

La partecipazione è gratuita previa registrazione obbligatoria.

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Cooperazione territoriale

UE: firmata a Varsavia una dichiarazione congiunta per la coesione

Il 21 maggio scorso si è tenuto a Varsavia un incontro informale dei ministri europei degli Stati Membri responsabili per la coesione, lo sviluppo territoriale e la politica urbana. L’incontro ha visto l’adozione di una dichiarazione congiunta che riafferma il ruolo centrale della dimensione territoriale nelle politiche di sviluppo post-2027.

Territorialità, coesione e nuove priorità europee

La dichiarazione congiunta sottolinea l’importanza di una visione europea condivisa per lo sviluppo territoriale e invita a rafforzare gli strumenti di analisi dell’impatto territoriale, nel rispetto dei principi di governance multilivello, sinergie, decentramento e partnership tra pubblico e privato.

Nel corso del meeting, i rappresentanti di Stati membri, istituzioni europee e organizzazioni internazionali – tra cui Commissione europea, Comitato delle Regioni, Comitato Economico e Sociale Europeo e OCSE – hanno discusso le implicazioni territoriali delle nuove priorità UE come la competitività e la difesa, nonché il rischio che queste possano amplificare il divario tra territori.

Dagli interventi è emerso il potenziale impatto delle trasformazioni in corso nei territori e sul consenso verso l’integrazione europea.

Sono stati inoltre presentati i risultati del documento di opinione del Comitato delle Regioni “Cohesion policy as a key engine in achieving EU goals and reforms”, redatto su richiesta della presidenza polacca.

Dichiarazione congiunta e raccomandazioni chiave

Nel documento firmato a conclusione dell’incontro, i ministri:

  • riaffermano la centralità della coesione economica, sociale e territoriale nella futura architettura delle politiche europee;
  • auspicano l’elaborazione di una visione europea per lo sviluppo territoriale;
  • promuovono un uso più esteso delle Valutazioni di Impatto Territoriale (VIT) per rafforzare l’efficacia delle politiche UE;
  • sottolineano la crescente importanza della politica urbana e dell’accesso ad alloggi accessibili, temi dal forte valore territoriale e sociale.
Il documento

La dichiarazione congiunta firmata dai ministri è disponibile a questo LINK e costituisce una base informale per il dialogo su come garantire che le politiche europee future continuino a rispondere in modo equo e differenziato ai bisogni dei territori.

Per maggiori informazioni sulla dichiarazione si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni sulla Programmazione Europea post 2027 si prega di consultare il seguente LINK.

 

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Adottate le priorità 2025–2030 del Comitato europeo delle Regioni

Durante la sessione plenaria del 15 maggio 2025, il Comitato europeo delle Regioni (CdR) ha adottato il proprio programma strategico per il periodo 2025–2030.

L’obiettivo è quello di rafforzare la coesione, la resilienza e la prossimità come pilastri fondamentali per il futuro dell’Unione europea, in linea con l’Agenda strategica 2024-2029 del Consiglio europeo e gli Orientamenti politici della Commissione europea.

COESIONE al centro dell’agenda politica del Comitato delle Regioni

La nuova agenda è articolata attorno a cinque priorità:

  • difesa della politica di coesione come valore fondamentale dell’UE;
  • promozione della transizione verde e digitale a livello territoriale;
  • rafforzamento della democrazia locale e della partecipazione dei cittadini;
  • costruzione di comunità più sicure e inclusive;
  • potenziamento della dimensione esterna delle politiche regionali, incluse cooperazione e vicinato.

Inoltre, il documento sottolinea la necessità di rafforzare l’Unione europea della salute e affrontare le principali criticità del settore: carenza di personale sanitario, disuguaglianze nell’accesso alle cure, carenze di farmaci essenziali e vulnerabilità delle infrastrutture sanitarie agli attacchi informatici. Il CdR, pertanto, chiede un’azione congiunta multilivello per contrastare malattie croniche, problemi di salute mentale e disuguaglianze persistenti tra territori, con particolare attenzione alla dimensione locale della salute pubblica.

Infine il CdR sottolinea l’urgenza di proteggere la politica di coesione nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale 2028–2034 e di riconoscere il ruolo delle città e delle regioni nell’attuazione del Green Deal, della transizione demografica e delle sfide geopolitiche.

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Aperto il secondo bando del Programma Interreg IPA ADRION

Il Programma Interreg IPA ADRION ha ufficialmente lanciato il suo secondo bando, rivolto a progetti che mirano a rafforzare la cooperazione e la coesione nella regione adriatico-ionica.

Il bando è aperto a partenariati transnazionali composti da enti pubblici, organizzazioni private senza scopo di lucro e altri soggetti attivi nell’area geografica di riferimento.

il secondo bando di Interreg IPA ADRION

L’obiettivo principale è quello di promuovere una crescita sostenibile, intelligente e inclusiva, affrontando sfide comuni in settori chiave quali innovazione, ambiente, governance territoriale e turismo sostenibile. I progetti finanziati dovranno contribuire allo sviluppo equilibrato della regione, migliorando la competitività, la resilienza ambientale e la qualità della vita dei cittadini.

Il secondo bando si struttura in diverse Priorità e Obiettivi Specifici, con particolare attenzione alla transizione verde e digitale, all’adattamento ai cambiamenti climatici e al rafforzamento delle capacità istituzionali. I proponenti potranno presentare proposte progettuali orientate sia allo sviluppo di soluzioni concrete sia al miglioramento delle politiche pubbliche.

Le candidature dovranno essere presentate attraverso il sistema elettronico JEMS, seguendo le modalità indicate nella documentazione ufficiale disponibile sul sito del Programma. È previsto un budget consistente per il finanziamento delle proposte selezionate, a testimonianza dell’impegno europeo verso una cooperazione transnazionale efficace e innovativa.

La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata al 30 giugno 2025.

 

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Aperte le candidature per la EURegionsWeek 2025

Dal 10 aprile è ufficialmente aperta la call per partecipare alla European Week of Regions and Cities 2025.

L’evento, giunto alla sua 23ª edizione, si terrà a Bruxelles dal 13 al 15 ottobre 2025 con il motto “Shaping Tomorrow, Together” e rappresenta il più importante appuntamento europeo dedicato alle politiche per lo sviluppo dei territori.

Regioni e città protagoniste di coesione, crescita e innovazione territoriale nella prossima EURegionsWeek 2025

L’edizione 2025 ruoterà attorno a tre aree tematiche principali:

  • Coesione e crescita per il futuro
  • Il diritto di soggiorno: liberare il potenziale di ogni territorio
  • Le città che costruiscono il futuro

Le istituzioni interessate possono proporre sessioni, workshop e iniziative entro l’11 maggio 2025 alle ore 12:00 CET.

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Parlamento UE: studio sulle sinergie tra Horizon Europe e la Politica di Coesione

È stato pubblicato uno studio approfondito sull’evoluzione e lo stato attuale delle sinergie tra il programma di finanziamento Horizon Europe e i fondi della Politica di Coesione dell’UE per la ricerca e l’innovazione. La ricerca, commissionata dal Comitato per l’Industria, la Ricerca e l’Energia (ITRE) del Parlamento Europeo, evidenzia le principali barriere e i fattori che favoriscono l’integrazione tra questi strumenti finanziari, proponendo soluzioni per migliorare l’impatto complessivo dell’innovazione in Europa.

Caratteristiche dello studio

L’analisi mette in luce il valore strategico delle sinergie tra Horizon Europe e la Politica di Coesione per ridurre il divario in materia di ricerca e innovazione tra le diverse regioni europee. Tuttavia, nonostante i progressi normativi e operativi introdotti nel periodo 2021-2024, la piena implementazione di questi meccanismi risulta ancora lenta e frammentata. Persistono ostacoli legati all’allineamento degli obiettivi, alla differenza nei cicli di programmazione e alle difficoltà di coordinamento tra le autorità nazionali e regionali.

Lo studio sottolinea anche il ruolo della Commission Notice on Synergies between Horizon Europe and ERDF programmes, che ha individuato sei diversi tipi di sinergie, tra cui i partenariati, e definito linee guida per la loro attuazione. Tuttavia, permangono sfide operative, tra cui la scarsa interoperabilità dei dati, la frammentazione delle competenze e una limitata consapevolezza delle opportunità disponibili.

Per sbloccare il pieno potenziale di queste sinergie, il report suggerisce ulteriori semplificazioni normative, un maggiore coordinamento tra le istituzioni coinvolte e un rafforzamento delle capacità tecniche per garantire un utilizzo più efficace dei finanziamenti dell’UE in ricerca e innovazione.

 

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Comitato europeo delle regioni (CdR): Cambiamento demografico come priorità per l’UE

Il Comitato europeo delle regioni (CdR) ha espresso approvazione riguardo le conclusioni del Consiglio dei ministri dell’Unione europea sul ruolo della politica di coesione nell’affrontare le sfide demografiche, adottate il 28 novembre.

Cambiamento demografico: Quali sono gli esiti

Le conclusioni che sono state tratte riflettono molti dei precedenti appelli del CdR, in particolare la richiesta di riconoscere la transizione demografica come una priorità chiave dell’UE insieme alla trasformazione verde e digitale. Il 20 novembre, il CdR ha emesso un parere in cui sollecitava a pieno la politica di coesione per affrontare il cambiamento demografico, presentato da Raquel García González, Director-General per gli affari europei dell’Asturia.

Il CdR incita ad una definizione europea unica di “regions in demographic transition” (regioni in transizione demografica) per facilitare un migliore monitoraggio e supporto degli investimenti che affrontano queste sfide. Il Consiglio ha riconosciuto il ruolo della politica di coesione come strumento fondamentale dell’UE per mitigare e adattarsi ai cambiamenti demografici. L’importanza del principio di partenariato è stata evidenziata per garantire il coinvolgimento attivo delle autorità nazionali, regionali e locali nella progettazione e nell’attuazione delle politiche.

In linea con le raccomandazioni del CdR, il Consiglio ha evidenziato la necessità di un uso più efficace degli attuali meccanismi di investimento territoriale dell’UE e di un monitoraggio più attento degli investimenti demografici. Il Consiglio invita inoltre la Commissione europea a esplorare approcci territoriali integrati e ad affrontare questioni più ampie come l’accesso ai servizi pubblici, la tassazione e le norme sugli aiuti di Stato per affrontare efficacemente il cambiamento demografico.

Raquel García González ha espresso soddisfazione per il sostegno del Consiglio alla posizione del CdR. Ha inoltre chiesto dati aggiornati, tassi di cofinanziamento su misura e norme sugli aiuti di Stato modificate per aiutare le regioni in difficoltà a garantire pari accesso ai servizi pubblici per tutti i cittadini. Questo allineamento tra il CdR e il Consiglio mira a rafforzare la risposta dell’UE alla sfida del cambiamento demografico.

 

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Commissione UE: al via il Von der Leyen Bis dopo l’elezione dei nuovi Commissari

Il 27 novembre 2024, il Parlamento Europeo ha approvato con 370 voti favorevoli, 282 contrari e 36 astensioni la nuova Commissione Europea presieduta da Ursula Von der Leyen. In seguito alla nomina formale da parte del Consiglio Europeo avvenuta il 28 novembre, il Collegio dei Commissari è entrato ufficialmente in carica il 1° dicembre 2024.

Il processo di approvazione è stato preceduto da un’attenta valutazione dei commissari designati attraverso audizioni pubbliche tenutesi tra il 4 e il 12 novembre, al termine della quale all’italiano Raffaele Fitto è andata la nomina a vicepresidente esecutivo, con delega alla politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme.

Le priorità programmatiche del Von der Leyen Bis

Nel suo discorso di presentazione al Parlamento, Ursula Von der Leyen ha esposto il programma e le principali linee d’azione della nuova Commissione. Tra le priorità evidenziate, spiccano la necessità di rafforzare la competitività europea, promuovere la sicurezza e sostenere la transizione ecologica. La presidente ha annunciato una strategia industriale orientata all’innovazione, con l’obiettivo di colmare il divario tecnologico ed economico con altre potenze globali. In ambito ambientale, il programma della Commissione prevede l’aggiornamento del Green Deal europeo, il sostegno all’economia circolare e la decarbonizzazione industriale.

Azioni per la sicurezza e il rilancio economico

La nuova Commissione intende inoltre affrontare le sfide geopolitiche e promuovere la sicurezza europea attraverso un incremento delle spese per la difesa e una maggiore indipendenza energetica. Sul piano economico, sono previsti interventi per rilanciare gli investimenti e rafforzare la competitività industriale, con un focus particolare sul settore automobilistico e sull’innovazione tecnologica.

 

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