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Presentati i 27 nuovi Commissari UE: l’italiano Fitto come vicepresidente esecutivo

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha presentato al Parlamento UE la proposta per la nuova composizione della Commissione.

Sei dei 27 nuovi commissari saranno anche vicepresidenti esecutivi nella prossima legislatura: la spagnola Teresa Ribera, la finlandese Henna Virkkunen, l’estone Kaja Kallas, Alta rappresentante per la politica estera, e la romena socialista Roxana Minzatu,  il francese Stéphane Séjourné e l’italiano Raffaele Fitto, designato come vice-presidente esecutivo con incarichi su “coesione e riforme“. Sarà responsabile per il portafoglio che si occupa delle politiche di coesione, le città e lo sviluppo regionale.

La lista degli altri commissari della Commissione Europea 2024-2029

Per ciò che concerne gli altri Commissari nominati dalla presidente von der Leyen sono stati proposti:

Maros Sefcovic, dalla Slovacchia, che sarà responsabile del Commercio e della sicurezza economica, un nuovo incarico che comprende anche la politica doganale, oltre a occuparsi delle relazioni interistituzionali e della trasparenza.

Il lettone Valdis Dombrovskis ricoprirà un duplice ruolo, assumendo le deleghe per l’Economia e la produttività, oltre che per l’Attuazione e la semplificazione. Dubravka Suica, proveniente dalla Croazia, avrà la responsabilità del Mediterraneo, mentre l’ungherese Oliver Varhely si occuperà di Salute e benessere degli animali.

L’olandese Wopke Hoekstra sarà confermato come commissario per il Clima, la crescita sostenibile e la riduzione delle emissioni. Il lituano Andrius Kubilius sarà incaricato di Difesa e spazio, mentre la slovena Marta Kos si occuperà dell’Allargamento e delle relazioni con i paesi del vicinato orientale.

Al ceco Jozef Síkela è stato affidato il ruolo di commissario per i Partenariati internazionali, e il cipriota Costas Kadis sarà commissario per la Pesca e gli oceani. La portoghese Maria Luís Albuquerque avrà il portafoglio dei Servizi finanziari e dell’Unione del risparmio e degli investimenti, mentre la belga Hadja Lahbib si occuperà della Preparazione e gestione delle crisi.

L’austriaco Magnus Brunner gestirà gli Affari interni e la migrazione, mentre la svedese Jessika Roswall sarà responsabile dell’Ambiente, della resilienza idrica e dell’economia circolare competitiva. Piotr Serafin, dalla Polonia, assumerà l’incarico relativo a Bilancio, lotta alle frodi e amministrazione pubblica, e il danese Dan Jorgensen si occuperà di Energia e alloggi. La bulgara Ekaterina Zaharieva avrà la delega a Ricerca e innovazione.

L’irlandese Michael McGrath sarà responsabile di Democrazia, Giustizia e Stato di diritto, mentre il greco Apostolos Tzitzikostas gestirà i Trasporti sostenibili e il turismo. Il lussemburghese Christophe Hansen sarà commissario per Agricoltura e alimentazione, e infine, il maltese Glenn Micallef si occuperà di Equità intergenerazionale, cultura, giovani e sport.

Prossimi step a completamento dell’iter di elezione dei nuovi commissari UE

La nomina di oggi avvia il processo per le audizioni di conferma dei commissari designati, subordinato all’esame delle dichiarazioni di interessi da parte della commissione giuridica del Parlamento UE.

Le risposte scritte dei commissari saranno pubblicate online prima delle audizioni, organizzate dalla Conferenza dei presidenti su raccomandazione delle commissioni competenti. Ogni commissario parteciperà a un’udienza di tre ore, estendibile a quattro per portafogli complessi. Il Parlamento valuterà competenze, impegno europeo e indipendenza dei candidati, e i coordinatori emetteranno una valutazione, richiedendo una maggioranza di due terzi per l’approvazione finale.

 

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BMR: seconda Relazione Biennale di Monitoraggio sui partenariati europei di Horizon Europe

Il 19 settembre 2024 si terrà il lancio della seconda Relazione Biennale di Monitoraggio 2024 (BMR 2024) sui partenariati nell’ambito del programma Horizon Europe. L’evento si concentrerà sui principali risultati emersi dal monitoraggio dell’efficacia dei partenariati europei. Saranno presenti esperti che discuteranno il contributo di tali partenariati agli obiettivi dell’UE e il ruolo della BMR come strumento per valutare i progressi.

Caratteristiche della BMR 2024

La BMR 2024 fornisce un’analisi approfondita dell’efficacia del nuovo approccio strategico ai partenariati europei, con un focus su come queste collaborazioni contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi dell’UE. La relazione esamina i risultati ottenuti sia a livello nazionale che europeo, valutando la capacità dei partenariati di produrre impatti concreti rispetto ai tradizionali bandi del programma quadro.

In particolare, viene posto l’accento sui fattori chiave che favoriscono o ostacolano il raggiungimento degli impatti, come la collaborazione e l’apertura dei partenariati, nonché i contributi alle transizioni verde e digitale. Quest’anno, viene inoltre esplorato il ruolo dei partenariati nella sovranità tecnologica e nel posizionamento della ricerca e innovazione europea a livello globale.

Durante l’evento, sarà presentata una sintesi dei risultati del BMR 2024 e si terrà una tavola rotonda con esperti di spicco, tra cui rappresentanti di vari partenariati europei.

Ai partecipanti sarà garantita la possibilità di interagire con i relatori, ponendo domande e contribuendo alla discussione sul futuro dei partenariati nel contesto delle priorità dell’UE.

 

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Evento Osservatorio UE: l’impatto dell’aumento dei costi sui sistemi sanitari

L’inflazione e l’aumento dei prezzi registrati negli ultimi anni hanno avuto conseguenze non soltanto sulle scelte di consumo dei cittadini dell’UE, ma anche e soprattutto sui sistemi sanitari dei paesi che ne fanno parte.

I crescenti costi hanno richiamato l’attenzione sull’esigenza dei sistemi sanitari di dover implementare delle strategie di resilienza, che permettano di adattare ai recenti mutamenti inflazionistici e all’aumento dei costi i servizi e le tecniche di misurazione dei prezzi dei servizi sanitari.

Il webinar dell’Osservatorio per analizzare l’aumento dei costi sanitari

L’Osservatorio Europeo sui sistemi e le politiche sanitarie organizza un webinar il prossimo 17 settembre, dalle ore 13 alle ore 14, per discutere ed analizzare il fenomeno dell’inflazione e dell’aumento dei costi legati ai sistemi sanitari e alla loro tenuta.

L’evento vedrà la presenza di ospiti di rilievo nel campo quali:

Jonathan Cylus, Osservatorio Europeo sui sistemi e le politiche sanitarie, UK + Ufficio dell’OMS di Barcellona per il finanziamento dei sistemi sanitari, Spagna;

Irene Papanicolas, Brown School of Public Health, USA;

Luca Lorenzoni, OCSE, Parigi.

 

È possibile registrarsi all’evento cliccando questo LINK.

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Digital SME Summit 2024: L’Innovazione nelle PMI europee

Il Digital SME Summit 2024, previsto per il 10 dicembre, è l’evento annuale dedicato alle PMI europee. Questa edizione riunirà oltre 500 partecipanti, tra cui leader politici, accademici e rappresentanti della società civile, per discutere del ruolo delle PMI nell’innovazione digitale.

Le sessioni del Digital SME Summit 2024

L’evento comprende otto sessioni focalizzate su temi come l’Intelligenza Artificiale, la sostenibilità digitale, la concorrenza nei mercati digitali e l’importanza delle competenze digitali. I partecipanti avranno l’opportunità di partecipare a sessioni di matchmaking per sviluppare sinergie di business e collaborazioni strategiche.

L’iniziativa, supportata dal Comitato Economico e Sociale Europeo, mira a promuovere la leadership digitale europea e a sostenere la crescita delle PMI nel contesto del Mercato Unico Digitale.

Oltre alle discussioni di alto livello, il Summit ospiterà i Digital SME Awards che premieranno le PMI più innovative in tre categorie: sostenibilità, società e competenze digitali. Saranno presenti speaker di rilievo, tra cui rappresentanti della Commissione Europea e imprenditori digitali, che contribuiranno a plasmare il futuro digitale dell’Europa.

Il Summit offre anche opportunità di visibilità e networking per le aziende, con la possibilità di presentare le proprie soluzioni digitali e creare alleanze industriali. I partecipanti potranno inoltre beneficiare di un anno di membership gratuita al European Digital Innovators Club, unendo forze per accelerare la trasformazione digitale.

 

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Pubblicata la strategia Italiana per l’IA 2024-2026: Innovazione e Sostenibilità

In un contesto globale sempre più competitivo, l’Italia ambisce a giocare un ruolo di primo piano nella rivoluzione digitale, facendo leva sulla sua tradizione industriale e su un ecosistema dinamico che sappia integrare innovazione tecnologica e valori sociali.

La nuova Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026 traccia il percorso per consolidare il ruolo del Paese nell’IA attraverso un approccio innovativo e sostenibile. Il documento evidenzia la necessità di promuovere soluzioni antropocentriche, affidabili e in linea con i principi europei, puntando a rafforzare la competitività italiana nel panorama internazionale.

Caratteristiche della strategia italiana sull’IA

La strategia si articola in quattro macroaree:

  • Ricerca, con un focus sull’innovazione applicata e lo sviluppo di tecnologie su misura per l’Italia;
  • Pubblica Amministrazione, che mira a migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi attraverso l’adozione dell’IA;
  • Imprese, per agevolare la trasformazione digitale delle PMI italiane, spesso in ritardo nell’adozione di queste tecnologie; 
  • Formazione, con l’obiettivo di sviluppare competenze digitali avanzate e ridurre il gap tra domanda e offerta di lavoro qualificato.

Particolare enfasi viene posta sulla creazione di infrastrutture adeguate, tra cui la realizzazione di un registro nazionale di dataset e modelli IA, per favorire la condivisione e l’innovazione tra imprese e amministrazioni pubbliche. La strategia incoraggia inoltre l’uso responsabile dell’IA, affrontando rischi come l’omogeneizzazione culturale e l’iper-regolamentazione, e promuove un sistema di monitoraggio continuo per garantire l’efficacia delle iniziative.

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L’OMS sviluppa linee guida per migliorare i servizi di telemedicina

Il 15 luglio 2024, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha introdotto nuove linee guida per potenziare i servizi di telemedicina, una tecnologia che ha dimostrato la sua importanza durante la pandemia di COVID-19 e che continua a essere fondamentale nell’assistenza sanitaria moderna.

Con questa iniziativa, l’OMS intende uniformare le pratiche di telemedicina in tutta Europa, promuovendo elevati standard di qualità e sicurezza.

Le linee guida offrono indicazioni su vari aspetti cruciali, come la formazione degli operatori sanitari, la protezione dei dati dei pazienti e l’integrazione della telemedicina nei sistemi sanitari nazionali. La telemedicina ha il potenziale di migliorare l’accesso alle cure, soprattutto nelle aree remote o in situazioni di emergenza sanitaria.

Tuttavia, la sua efficacia dipende dalla qualità dei servizi offerti e dalla fiducia che i pazienti ripongono in essi. Per questo motivo, l’OMS ha sottolineato l’importanza di garantire che la telemedicina rispetti standard rigorosi e venga utilizzata in modo responsabile.

OMS e telemedicina: il quadro dove si inserisce l’iniziativa

Le nuove linee guida includono raccomandazioni per proteggere la privacy dei pazienti, assicurare la sicurezza delle piattaforme tecnologiche impiegate e garantire la formazione continua del personale medico, in modo da mantenere un alto livello di competenza. Un altro aspetto fondamentale è l’integrazione della telemedicina con i servizi sanitari tradizionali.

L’OMS ribadisce che la telemedicina non deve sostituire le visite in presenza, ma piuttosto integrarle, aumentando l’accessibilità e l’efficacia delle cure. Le linee guida offrono suggerimenti pratici su come utilizzare la telemedicina per ridurre le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari.

Questa iniziativa dell’OMS si inserisce in un progetto più ampio per modernizzare i sistemi sanitari e assicurare che le innovazioni tecnologiche contribuiscano a migliorare la salute pubblica in Europa e nel mondo.

 

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OMS Annuncia la Piattaforma MedEvis per Accesso a Tecnologie Mediche

L’8 luglio 2024, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato MedEvis, una piattaforma innovativa creata per migliorare l’accesso a tecnologie e dispositivi medici essenziali nei paesi a basso e medio reddito. Questo strumento nasce dalla necessità di superare le barriere che ostacolano la fornitura di cure efficaci in queste regioni, spesso carenti di risorse mediche adeguate.

MedEvis si propone come un hub centrale dove i professionisti sanitari possono trovare informazioni aggiornate su tecnologie mediche approvate, facilitandone l’adozione e l’implementazione in contesti con risorse limitate.

La piattaforma offre una vasta gamma di dispositivi, dalle attrezzature diagnostiche fondamentali alle tecnologie più avanzate per la cura dei pazienti, selezionate per rispondere alle esigenze specifiche dei paesi in via di sviluppo. L’obiettivo è garantire che questi dispositivi siano non solo accessibili, ma anche adeguati all’ambiente in cui verranno utilizzati.

In questo modo, MedEvis mira a migliorare la qualità delle cure, riducendo le disparità sanitarie a livello globale e promuovendo un’assistenza sanitaria più equa.

Oltre a centralizzare l’accesso alle tecnologie esistenti, MedEvis stimola l’innovazione, incoraggiando l’adozione di nuove soluzioni in grado di trasformare l’assistenza sanitaria. La piattaforma sarà costantemente aggiornata con nuove tecnologie e linee guida, diventando una risorsa affidabile e continua per i sistemi sanitari locali e per i professionisti medici.

Dove si inserisce MedEvis nella strategia dell’OMS: il contesto

L’OMS ha sviluppato MedEvis come parte del suo impegno più ampio per garantire a tutti, indipendentemente dalla posizione geografica o economica, l’accesso a cure mediche sicure ed efficaci.

MedEvis rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro le disuguaglianze sanitarie globali, con il potenziale di trasformare la vita nelle regioni più svantaggiate. Inoltre, la piattaforma promuove la sostenibilità, assicurando che le tecnologie siano adattabili e sostenibili a lungo termine, riducendo la dipendenza da soluzioni temporanee o non appropriate.

 

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OMS e UE collaborano per rafforzare i sistemi informativi sanitari in Europa

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Unione Europea hanno avviato una collaborazione strategica per potenziare i sistemi informativi sanitari in Europa. L’iniziativa mira a migliorare la raccolta, l’analisi e l’utilizzo dei dati sanitari, essenziali per decisioni informate e politiche efficaci.

Un focus particolare è posto sull’interoperabilità, garantendo che i dati possano essere condivisi e utilizzati in modo sicuro e trasparente tra i vari sistemi sanitari nazionali. La governance dei dati è un altro pilastro centrale, con l’obiettivo di proteggere la privacy dei cittadini europei e migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria.

Caratteristiche del nuovo partenariato sui sistemi informativi sanitari

Questo partenariato mira a risolvere le disuguaglianze sanitarie esistenti, facilitando un accesso equo alle informazioni sanitarie e promuovendo politiche basate su dati accurati e aggiornati. L’interoperabilità dei sistemi sanitari è considerata cruciale per affrontare le sfide sanitarie a livello transnazionale, come pandemie e malattie croniche. Grazie a questo progetto, l’Europa si propone di diventare un modello globale per la gestione avanzata delle informazioni sanitarie e la protezione dei dati.

La collaborazione tra OMS e UE include anche lo sviluppo di strumenti tecnologici innovativi, linee guida e best practices per supportare i paesi membri nell’adozione di sistemi sanitari digitali avanzati. Il progetto non solo migliorerà l’efficienza dei servizi sanitari, ma contribuirà anche alla sicurezza e al benessere dei cittadini, garantendo che i dati siano trattati con la massima responsabilità.

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Interreg: approvata l’estensione dell’area di cooperazione ai 7 paesi candidati UE

Il 23 luglio, la Commissione UE ha approvato l’estensione del programma di cooperazione Interreg Europe ai sette paesi candidati all’adesione all’UE: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Moldavia, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia e Ucraina.

Che cosa comporta l’estensione dell’area di Interreg Europe

Con questa decisione, questi paesi sono ora pienamente integrati nel programma, permettendo ai loro partner, ai responsabili delle politiche regionali e agli operatori di accedere a tutte le opportunità di cooperazione offerte.

L’area di cooperazione si allarga da 29 a 36 Stati partner, arricchendo il programma con un maggior numero di idee e buone pratiche da condividere. Inoltre, il bilancio destinato alla cooperazione è stato incrementato da 379 a 394 milioni di euro, per sostenere lo scambio di esperienze e l’apprendimento delle politiche tra le regioni di tutti i paesi coinvolti.

I prossimi passi prevedono che oltre 50 progetti approvati nei primi due inviti estendano i loro partenariati includendo fino a due istituti provenienti dai nuovi Stati partner.

Nel terzo bando, aperto all’inizio di giugno 2024, 260 istituzioni dei sette paesi candidati hanno partecipato come richiedenti, presentando 206 proposte di progetto. Attualmente, queste proposte sono in fase di valutazione e si prevede che i progetti selezionati saranno approvati entro la fine del 2024.

 

Per visualizzare il documento ufficiale di estensione dell’area di Interreg consulta il seguente LINK.

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Bando EU4Health sull’assistenza per i giovani affetti da cancro nell’UE

HaDEA ha pubblicato una call for tenders di EU4Health con l’obiettivo di mappare la fornitura di servizi assistenziali sanitari per i pazienti oncologici in giovane età dell’Unione Europea.

Il bando intende portare avanti uno studio, alla luce delle evidenze empiriche e scientifiche che verranno raccolte, per definire i principali fattori positivi ed ostacoli per migliorare le cure durante la durata di tutto il trattamento oncologico.

Il focus sugli adolescenti nella call di EU4Health

I pazienti adolescenti non fanno parte né della fascia adulta, né di quella pediatrica e spesse volte vi sono delle carenze e delle disparità nella transizione che vengono evidenziate sia dal punto di vista assistenziale, che nel rapporto col personale sanitario.

Tale studio permetterà di evidenziare buone pratiche, approcci innovativi e fornire raccomandazioni per azioni future nel campo dell’oncologia adolescenziale.

Budget: fino a 1 milione di €

Scadenza: 9 ottobre 2024

 

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