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Survey BRIGHTskills: mappatura delle competenze nel settore sanitario europeo

Il progetto europeo BRIGHTskills, finanziato dal programma Erasmus+, promuove la competitività e l’innovazione nel comparto sanitario europeo attraverso lo sviluppo di strategie mirate per il rafforzamento delle competenze.

Nell’ambito di questa missione, è stata lanciata la “Health Industry Skills Mapping Survey”, una consultazione online aperta fino al 31 dicembre 2025, rivolta a chi è impiegato nelle industrie farmaceutiche, biotecnologiche, medtech e nella salute digitale.

BRIGHTskills: Health Industry Skills Mapping Survey

L’obiettivo è raccogliere informazioni sui fabbisogni attuali e futuri di competenze, sulle tendenze occupazionali emergenti e sulle iniziative formative rilevanti. La partecipazione alla survey consente di fornire un contributo diretto alla definizione della strategia europea per la formazione, l’aggiornamento professionale (upskilling) e il riaddestramento (reskilling) della forza lavoro del settore sanitario. 

I dati raccolti serviranno a identificare gap di competenze, a indirizzare programmi di formazione mirati e a rafforzare la capacità delle aziende europee di rispondere alle sfide legate alle transizioni digitale e verde. La survey rappresenta un’opportunità unica per condividere le esperienze maturate nelle proprie organizzazioni, evidenziare le competenze più richieste e influenzare le priorità formative e politiche a livello europeo.

I risultati della survey costituiranno una base di conoscenza condivisa per guidare le iniziative formative e la pianificazione della forza lavoro a livello nazionale e regionale.

È possibile accedere al questionario cliccando sul seguente LINK.

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workforce Salute mentale

MeND Survey OMS: crisi di salute mentale tra gli operatori sanitari europei

In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità – Ufficio regionale per l’Europa (OMS/Europa) ha pubblicato i risultati del Mental Health of Nurses and Doctors (MeND) Survey, la più grande survey mai realizzata sulla salute mentale del personale sanitario in Europa.
Lo studio ha raccolto e analizzato oltre 90.000 risposte provenienti dai 27 Stati membri dell’Unione europea, oltre a Islanda e Norvegia, rivelando un quadro allarmante: un medico o infermiere su tre presenta sintomi di depressione o ansia, e uno su dieci ha avuto pensieri suicidari passivi nelle due settimane precedenti all’indagine.

MeND: Condizioni di lavoro e rischi psicosociali in aumento

Dalla MeND survey emerge che un terzo dei professionisti sanitari ha subito minacce o episodi di violenza sul luogo di lavoro nell’ultimo anno, e il 10% ha sperimentato violenza fisica o molestie sessuali.
Il 25% dei medici lavora più di 50 ore a settimana, mentre circa un terzo dei medici e un quarto degli infermieri operano con contratti temporanei, una condizione che alimenta insicurezza e stress.

Le condizioni di lavoro precarie, unite a turni notturni e orari prolungati, sono fortemente associate a disturbi mentali e comportamenti suicidari. In media, i professionisti sanitari mostrano una prevalenza doppia di pensieri suicidari rispetto alla popolazione generale.

Il personale sanitario sotto pressione, ma ancora motivato

Nonostante le difficoltà, il 75% dei medici e il 66% degli infermieri della MeND survey dichiara di provare un forte senso di scopo e soddisfazione nel proprio lavoro. Questo dato conferma la dedizione del personale sanitario, ma sottolinea anche la necessità di un sostegno mirato e continuo per salvaguardare il loro benessere e garantire cure di qualità ai pazienti.

Secondo il report, fino al 40% dei lavoratori con sintomi depressivi ha usufruito di congedi per malattia nell’ultimo anno, e tra l’11% e il 34% sta valutando di abbandonare la professione. Ciò potrebbe aggravare la carenza di personale, con conseguenze dirette sulla qualità e sull’accessibilità delle cure.

Sette azioni urgenti per proteggere la salute mentale del personale sanitario

Il rapporto individua sette priorità di intervento immediato per gli Stati europei:

  1. Adottare una politica di tolleranza zero verso la violenza nei luoghi di cura.
  2. Migliorare la prevedibilità e flessibilità dei turni di lavoro.
  3. Gestire equamente gli straordinari e promuovere una cultura organizzativa positiva.
  4. Ridurre i carichi di lavoro eccessivi.
  5. Formare e responsabilizzare i dirigenti sanitari.
  6. Ampliare l’accesso a servizi di supporto psicologico confidenziali e privi di stigma.
  7. Effettuare un monitoraggio periodico del benessere degli operatori sanitari.

L’OMS avverte che, senza interventi strutturali, l’Europa rischia di affrontare entro il 2030 una carenza di quasi un milione di operatori sanitari, aggravando ulteriormente le disuguaglianze di accesso alle cure.

Verso sistemi sanitari più sicuri e resilienti

Il rapporto MeND si inserisce nel più ampio progetto OMS/Commissione europea Addressing mental health challenges in the European Union, Iceland and Norway”, e conferma l’urgenza di investire nel capitale umano come pilastro della sicurezza sanitaria. Migliorare le condizioni di lavoro e ridurre i fattori di stress cronico non è solo una questione etica, ma una condizione essenziale per garantire la resilienza dei sistemi sanitari europei e la qualità dell’assistenza ai cittadini.

 

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Survey BeWell: migliorare le competenze dei professionisti sanitari

Il progetto BeWell, finanziato dal programma Erasmus+ e di cui il ProMIS è membro, ha lanciato la Strategia europea per le competenze digitali e verdi del personale sanitario e assistenziale. Con questa iniziativa la strategia entra nella sua fase più importante: l’ascolto diretto di chi lavora sul campo.

Survey BeWell: migliorare le competenze dei professionisti sanitari

La nuova survey di BeWell, invita tutti gli operatori, i formatori, i manager, i decisori politici e i rappresentanti dei pazienti a compilare un sondaggio dedicato, che contribuirà a definire la prossima versione della Strategia.

Il questionario, disponibile in più lingue, richiede solo 10-12 minuti e rappresenta un’occasione concreta per far sentire la propria voce e influenzare le politiche europee sulla formazione sanitaria.

Ogni categoria professionale dispone di un modulo personalizzato:

  • Responsabili delle politiche: per chi lavora in ministeri, enti regionali o locali e si occupa di programmazione e finanziamenti nel settore sanitario.
  • Professionisti della salute e dell’assistenza: medici, infermieri, terapisti, operatori sanitari e assistenti che lavorano in ospedale, sul territorio o nell’assistenza a lungo termine.
  • Manager sanitari: dirigenti di strutture o servizi che gestiscono risorse, personale e processi di innovazione.
  • Educatori e formatori: docenti universitari e formatori professionali impegnati nello sviluppo delle competenze della forza lavoro sanitaria.
  • Rappresentanti di organizzazioni di pazienti: associazioni che promuovono equità, partecipazione e servizi incentrati sulla persona.

Le opinioni raccolte saranno integrate nella versione finale della Strategia BeWell, che verrà pubblicata nel 2026, e serviranno a orientare le politiche di formazione e sviluppo professionale in tutta Europa.

Una strategia per una sanità più sostenibile

La Strategia BeWell, elaborata da un consorzio europeo di enti pubblici, università e organizzazioni del settore sanitario, nasce con l’obiettivo di dotare la forza lavoro europea di competenze digitali, ecologiche e trasversali per affrontare le sfide della transizione verde e digitale.

BeWell individua sei priorità strategiche per guidare questo cambiamento:

  1. Analizzare le lacune di competenze e migliorare lo scambio di conoscenze.
  2. Promuovere la alfabetizzazione digitale per un uso consapevole di tecnologie, dati e intelligenza artificiale.
  3. Sviluppare competenze verdi, favorendo la sostenibilità ambientale del sistema sanitario.
  4. Rafforzare soft skills come comunicazione, collaborazione e pensiero critico.
  5. Tutelare la salute fisica e mentale degli operatori, riducendo stress e carichi di lavoro.
  6. Promuovere la formazione continua (LLL e CPD) come base per la crescita professionale e il miglioramento della qualità delle cure.

 

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Salute mentale workforce

Salute mentale e workforce: evento OMS Europa di lancio del MeND report

Il 10 ottobre 2025, l’Organizzazione Mondiale della Sanità – Ufficio regionale per l’Europa presenterà, nel corso dell’evento online “Mental health and wellbeing of the health and care workforce”, il nuovo MeND Report – Mental Health of Nurses and Doctors, il più ampio studio mai condotto sulla salute mentale e il benessere del personale sanitario in Europa.

Caratteristiche del MeND Report di OMS Europa:

Il rapporto nasce da una survey realizzata nel 2024 in collaborazione con la Commissione europea, che ha coinvolto oltre 100.000 medici e infermieri provenienti dai 27 Stati membri dell’UE, oltre a Islanda e Norvegia. Si tratta della prima indagine di questa portata, sviluppata con strumenti validati per misurare la salute mentale e comprendere le connessioni tra fattori sociodemografici, condizioni di lavoro e livelli di benessere psicologico.

Una crisi crescente tra gli operatori sanitari

I risultati del MeND Report rivelano una tendenza preoccupante: circa un terzo dei professionisti della salute manifesta sintomi riconducibili ad ansia o depressione. Questa condizione contribuisce a un aumento del burnout, dell’assenteismo e dell’intenzione di abbandonare la professione, aggravando una carenza di personale già allarmante.

Nella Regione europea dell’OMS, le carenze di forza lavoro sanitaria sono infatti destinate a triplicare entro il 2030 rispetto ai livelli del 2013, rendendo urgente l’adozione di politiche mirate al benessere e alla retention degli operatori.

Un evento per condividere dati, evidenze e soluzioni

Nel corso dell’evento, organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, OMS Europa presenterà i principali risultati del MeND Report e aprirà il confronto con Stati membri, organizzazioni professionali e partner internazionali sulle azioni più efficaci per migliorare il benessere mentale e le condizioni di lavoro del personale sanitario.

L’iniziativa si inserisce nel calendario dei side events che precedono la 75ª sessione del Comitato Regionale dell’OMS per l’Europa (RC75), dedicati ai temi prioritari per la salute pubblica e la resilienza dei sistemi sanitari nella Regione.

 

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Altro

Commissione: Consultazione pubblica su dispositivi medici e diagnostica in vitro

La Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica e una call for evidence per raccogliere opinioni sulle norme che regolano i dispositivi medici e i dispositivi medico-diagnostici in vitro nell’Unione Europea.

L’iniziativa mira a valutare l’efficacia e l’adeguatezza delle normative vigenti, identificando possibili margini di miglioramento per garantire sicurezza, innovazione e competitività nel settore.

Obiettivi della consultazione

Questa iniziativa offre alle parti interessate, tra cui operatori sanitari, industrie, pazienti e istituzioni, la possibilità di esprimere il proprio parere sull’efficacia delle norme attuali e di segnalare eventuali criticità.

Le normative in questione, i Regolamenti UE 2017/745 e 2017/746, hanno l’obiettivo di:

  • Garantire la sicurezza e l’efficacia dei dispositivi medici disponibili sul mercato;
  • Promuovere un’industria competitiva e innovativa in questo settore;
  • Migliorare la tutela dei pazienti e la qualità delle cure sanitarie nell’UE.

La valutazione analizzerà diversi aspetti delle norme in vigore, tra cui:

  • L’efficacia delle disposizioni normative e il loro impatto pratico;
  • I costi e gli oneri amministrativi, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese (PMI);
  • I benefici per pazienti e operatori sanitari;
  • L’impatto sulla disponibilità di dispositivi, compresi i “dispositivi orfani”, e sullo sviluppo di tecnologie innovative.

La consultazione sarà aperta fino al 21 marzo 2025. Le parti interessate possono contribuire accedendo alla call for evidence e partecipando alla consultazione pubblica tramite il portale dedicato.

Attraverso questa survey la Commissione Europea punta a rafforzare il sistema normativo, promuovendo l’accesso a tecnologie mediche innovative e sicure. I risultati della consultazione contribuiranno alla stesura di una relazione mirata, fornendo le basi per eventuali modifiche legislative future.

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lotta contro il cancro

Survey HaDEA: accesso alle cure oncologiche per le persone con disabilità

L’Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale (HaDEA) della Commissione europea ha commissionato uno studio (HADEA/2022/OP/0021) destinato a definire le linee guida per aumentare l’accesso alle cure sanitarie per le persone con disabilità.

L’indagine affronterà importanti dimensioni dell’accesso all’assistenza sanitaria: copertura della popolazione, copertura dei servizi e dei beni sanitari, pagamenti out of pocket. Saranno inclusi nello studio anche aspetti relativi all’accesso allo screening del cancro, alla diagnosi e all’assistenza.

La survey dell’HaDEA per aumentare l’accesso all’assistenza sanitaria per le persone con disabilità

Una delle attività previste dallo studio consiste in un sondaggio indirizzato alle persone con disabilità, per raccogliere le loro opinioni e valutare il loro accesso agli screening, alle diagnosi, ai trattamenti e alle cure oncologiche.

La survey sarà disponibile fino al prossimo 8 dicembre.

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cure integrate

Survey JA Xt-EHR per contributi in tema di Telemedicina Transfrontaliera

La Joint Action Extended Electronic Health Record – JA Xt-EHR, nell’ambito del Work Package 9, intitolato alla “Telemedicina e MyHealth@EU in allineamento con la proposta EHDS (lo Spazio Europeo dei Dati Sanitari)”, sta conducendo una survey per raccogliere opinioni e raccomandazioni di esperti per migliorare le policy e le specifiche tecniche per i servizi di telemedicina transfrontaliera nell’UE. 

La scadenza per la partecipazione al questionario è il 10 dicembre 2024.

La survey della JA Xt-EHR

L’obiettivo è comprendere e mappare le complessità e i requisiti per migliorare i servizi di telemedicina transfrontalieri all’interno dell’UE, allineandosi agli obiettivi del regolamento proposto sullo spazio europeo dei dati sanitari (EHDS).

L’obiettivo del Work Package 9, supportato da questo questionario, è gettare le basi per l’implementazione di servizi di telemedicina solidi e interoperabili negli stati membri dell’UE. Le informazioni raccolte contribuiranno direttamente al deliverable D9.3 “Requirements for Large-Scale Uptake of Telemedicine Services”, aiutando a stabilire un quadro che migliorerà la fornitura di servizi sanitari e l’accessibilità dei dati oltre confine. Gli approfondimenti e raccomandazioni forniti dagli esperti sulle pratiche di telemedicina transfrontaliera, saranno cruciali per affrontare le barriere legali, tecniche e sociali nell’implementazione della telemedicina.

Per partecipare alla survey, si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni su JA Xt-EHR si prega di consultare il seguente LINK.

 

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digital health

Gruppo di esperti indipendenti sull’Intelligenza Artificiale: online la consultazione

Nell’ambito dell’applicazione della normativa AI Act sull’Intelligenza Artificiale in Europa, è stata pubblicata la consultazione della Commissione UE sul Regolamento di esecuzione che istituisce un gruppo scientifico di esperti indipendenti, aperta fino al 15 novembre 2024.

Il Regolamento prevede l’istituzione di un gruppo scientifico di esperti indipendenti a supporto e assistenza dell’AI Office e delle autorità nazionali di vigilanza del mercato.

La survey mira dunque a raccogliere pareri e feedback, con il fine ultimo di stabilire le norme per la costituzione e il funzionamento di tale gruppo di esperti scientifici.

E’ possibile partecipare alla consultazione cliccando al seguente LINK.