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EIT DIGITAL: Lanciato un nuovo fondo di capitale di rischio dedicato alla salute

EIT Digital ha annunciato una collaborazione mirata con SPEX Capital, per il sostegno a imprese in fase iniziale (early stage) in settori che riguardano la sanità digitale, le tecnologie mediche e il benessere dei cittadini.

Gli investimenti SPEX Capital intendono migliorare i sistemi sanitari globali, offrendo supporto alle startup coinvolte.

EIT Digital e SPEX Capital rafforzeranno l’obiettivo condiviso di guidare l’innovazione in tutta Europa grazie a un capitale dedicato e una guida strategica per le aziende selezionate.

Insieme, intendono lanciare un fondo di venture capital che raccoglierà fino a 100 milioni di euro da riversare nelle più promettenti iniziative di sanità digitalemed-tech e legate al benessere in tutta Europa, che hanno il potenziale di avere un impatto rivoluzionario sulla vita delle persone.

 

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EU4Health Stakeholders’ Conference 2024

La Conferenza degli stakeholders di EU4Health 2024 si concentrerà su importanti priorità sanitarie ed offrirà l’opportunità di riflettere su priorità, orientamenti strategici e programmi di lavoro futuri. Il programma dell’evento coprirà le seguenti aree: “Promozione della salute e prevenzione delle malattie”, “Sistemi sanitari”, “Preparazione alle crisi”, “Cancro” e “Digitale”.

La Conferenza sarà anche l’occasione per presentare la prima analisi dei risultati della consultazione mirata degli stakeholders su EU4Health.

Tra i relatori e i partecipanti saranno presenti diversi stakeholders, tra cui organizzazioni che rappresentano i pazienti, la società civile e altre parti attive nel campo della salute pubblica e delle questioni sociali; professionisti della salute e fornitori di servizi sanitari; ricercatori, università e reti di esperti; imprese e loro associazioni; autorità degli Stati membri.

L’agenda ed il link di registrazione saranno disponibili prossimamente.

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G7: conclusa la prima riunione dei Ministri della Salute

Il 28 febbraio u.s si è aperta la prima riunione dei Ministri della Salute del G7, nella quale la commissaria Kyriakides si è unita ai suoi omologhi di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America per fare il punto sui negoziati in corso presso l’OMS.

I Ministri della Sanità in tale occasione hanno adottato una dichiarazione congiunta esprimendo il loro forte sostegno per la positiva conclusione dei negoziati sull’Accordo sulla pandemia e sugli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale (IHR). Inoltre, i Ministri si sono impegnati a continuare a lavorare con tutti i paesi e le parti interessate per adottare norme efficaci e attuabili che possano salvare vite umane e rafforzare l’equità in tutto il mondo.

i punti salienti della prima riunione dei Ministri della Salute del G7

Nel corso della ministeriale sono state approfondite le tematiche relative alle strategie di prevenzione, preparazione e risposta alle emergenze sanitarie e al sostegno ai paesi più vulnerabili per migliorare la resilienza dei sistemi sanitari. Al centro del confronto anche la promozione delle attività di prevenzione lungo tutto il corso della vita, con particolare attenzione agli stili di vita corretti e alla prevenzione delle malattie croniche, oncologiche e non trasmissibili anche attraverso l’innovazione tecnologica, inclusa l’intelligenza artificiale. È stato inoltre condiviso l’obiettivo di migliorare la cooperazione multidisciplinare in ottica One Health per tutelare la salute umana, animale e dell’ambiente e per ridurre il rischio di future emergenze sanitarie legate al cambiamento climatico, all’inquinamento e alla perdita di biodiversità.

I ministri hanno sottolineato l’importanza dell’accordo pandemico e della revisione delle norme internazionali per far fronte agli insegnamenti tratti dalla pandemia di Covid-19 e per colmare le lacune attuali lungo l’intero ciclo, dalla prevenzione, preparazione e risposta alle emergenze sanitarie.

La dichiarazione evidenzia inoltre i diversi sforzi che i membri del G7 hanno intrapreso negli ultimi anni e l’ulteriore impegno a sostenere la diversificazione regionale della produzione di contromisure mediche, con azioni come l’iniziativa Team Europe da 1,3 miliardi di euro sulla produzione e l’accesso a vaccini, medicinali e servizi sanitari in Africa.

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Malattie rare: analisi a livello europeo sulle terapie geniche

Una recente pubblicazione sul Rare Disease and Orphan Drugs Journal ha preso in considerazione lo stato di avanzamento delle terapie geniche per le malattie rare.

L’articolo riporta uno studio condotto sui dati raccolti dall’EudraCT (European Union Drug Regulating Authorities Clinical Trials). Questo database raccoglie informazioni sulle sperimentazioni cliniche e sugli studi di terapia genica effettuati tra il 2017 e il 2023 in Europa e nello Spazio Economico Europeo.

Ad oggi le sperimentazioni cliniche approvate sono 14, di cui 7 destinate ai malati rari.

I RISULTATI DELL’ANALISI dei dati sulle terapie genetiche nell’UE

Le malattie genetiche rare sono il banco di prova della terapia genica fin dagli studi iniziali, che risalgono ormai a mezzo secolo fa. Analizzare i dati relativi ai trial clinici permette di farsi un’idea dello stato dell’arte delle terapie geniche destinate al trattamento di patologie rare. Infatti, tra l’1 gennaio 2017 e l’1 gennaio 2023 sono stati rilevati oltre 13mila studi clinici completati o iniziati in quella fascia temporale, con 93 studi su terapia genica per malattia rara specifici per l’Europa.

Tra questi 93 ne sono stati esaminati 73 relativi a 35 diverse patologie. Le sperimentazioni, infine, sono state classificate in base alle fasi di sviluppo, allo stato temporale, agli sponsor e ai Paesi sperimentatori, alle malattie rare con la relativa area terapeutica e alle informazioni sulle normative di approvazione delle terapie geniche identificate.

L’articolo conclude sottolineando come la terapia genica abbia mostrato progressi e potenzialità significative nel trattamento delle malattie genetiche rare, e come l’Europa sia emersa come regione promettente per questa tipologia di studi.

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HERA: aperte le iscrizioni per formare l’Alleanza sui farmaci critici

L’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) dell’UE ha lanciato ieri (16 gennaio) l’invito per entrare a far parte dell’Alleanza sui farmaci critici che ha lo scopo di affrontare potenziali carenze di farmaci, rendendo più concreta l’Unione europea della Salute.

L’idea si basa sull’elenco stilato a inizio dicembre dall’esecutivo comunitario, e preparato dalla Commissione Europea, l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e i responsabili delle agenzie per i medicinali degli Stati membri.

Esso contiene i 200 principi attivi usati per i farmaci a uso umano e considerati ‘critici’ dall’UE. L’EMA si prenderà l’onere di garantire l’approvvigionamento a livello comunitario di quei farmaci che presentano il rischio più elevato di carenza e il maggiore impatto sui sistemi sanitari e sui pazienti (l’elenco verrà aggiornato di anno in anno).

Inoltre, la “Critical Medicines Alliance” dovrà sviluppare delle raccomandazioni su come affrontare le carenze di farmaci di lunga durata fornendo consulenza alla Commissione, agli Stati membri e agli altri decisori dell’UE.

La speranza è che questa attività lanciata dall’UE non si fermi ai farmaci “di largo consumo”, ma che si occupi anche in maniera olistica di nuove tecnologie e delle nuove malattie.

Chi può aderire all’Alleanza

La futura Alleanza avrà una durata di 5 anni e inizierà il suo lavoro nella prossima primavera, pubblicando le prime raccomandazioni sulle azioni da intraprendere per migliorare la fornitura di farmaci essenziali entro l’autunno.

Potranno parteciparvi aziende, organizzazioni, Stati membri, autorità locali e regionali e le loro agenzie, parti sociali, società civile, operatori sanitari, pazienti, consumatori e altri gruppi di interesse, organi e agenzie dell’UE.

Sarà possibile presentare domanda tramite il seguente BANDO aperto fino al 16 febbraio 2024.

 

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12 dicembre – Giornata della copertura sanitaria universale (UHC)

La Giornata della copertura sanitaria universale (UHC) 2023, porta il tema “Salute per tutti: è tempo di agire”.

L’obiettivo è celebrare i progressi verso la salute per tutti e sensibilizzare sulla necessità di sistemi sanitari forti e resilienti per raggiungere una copertura sanitaria universale. Il tema dell’UHC Day vuole quindi sottolineare il bisogno di passi immediati e tangibili nella creazione del mondo che vogliamo. Richiede una riflessione su un decennio di progressi, sfide e opportunità nel portare avanti una copertura sanitaria universale.

La campagna esorta i nostri leader ad attuare politiche che garantiscano un accesso equo ai servizi sanitari essenziali senza difficoltà finanziarie e si baserà sullo slancio e sui risultati del secondo incontro di alto livello delle Nazioni Unite sull’UHC nel settembre 2023: un rinnovato impegno politico orientato all’azione che concentrerà nuovamente l’attenzione politica e gli investimenti finanziari sull’accelerazione del progresso.

IL CONTESTO POLITICO

Quest’anno, la Giornata rappresenta un’opportunità per rivitalizzare gli impegni volti ad accelerare l’UHC mentre i paesi si riprendono dagli impatti economici e sociali devastanti della pandemia di COVID-19. I paesi della regione del Pacifico occidentale hanno compiuto progressi significativi sull’indice di copertura dei servizi UHC, che misura la copertura della popolazione dei servizi sanitari essenziali sulla base di interventi di tracciamento che includono la salute riproduttiva, materna e infantile, le malattie infettive, le malattie non trasmissibili e la capacità e l’accesso ai servizi.

Tra il 2000 e il 2021, l’indice è aumentato da 49 a 79. Tuttavia, la protezione finanziaria nella Regione è peggiorata tra il 2000 e il 2019 poiché sempre più famiglie devono affrontare spese sanitarie catastrofiche o pagamenti di tasca propria superiori a quanto possono permettersi. Nel 2000, nel Pacifico occidentale, una famiglia su dieci ha dovuto far fronte a spese sanitarie catastrofiche. Oggi, 1 famiglia su 5 non può permettersi le cure. All’interno dei paesi persistono disuguaglianze nella copertura dei servizi e difficoltà finanziarie, ulteriormente esacerbate dalla pandemia.

Pertanto, gli obiettivi della campagna UHC Day 2023 saranno:

  • riconoscere e celebrare i progressi dell’UHC;
  • sensibilizzare l’opinione pubblica per migliorare la comprensione dell’importanza dell’UHC per il benessere sociale ed economico;
  • consentire al pubblico e alle società civili di coinvolgere attivamente i responsabili politici per mantenere i loro impegni in materia di copertura sanitaria universale.

 

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Conferenza sui sistemi sanitari: fiducia e trasformazione

L’OMS/Europa, il Ministero degli affari sociali dell’Estonia e l’Osservatorio europeo sui sistemi e le politiche sanitarie co-ospitano la conferenza di alto livello sui sistemi sanitari “Fiducia e trasformazione: sistemi sanitari resilienti e sostenibili per il futuro” per commemorare i 15 anni della Carta di Tallinn: Sistemi sanitari per la salute e la ricchezza.

L’evento si tiene il 12 – 13 dicembre 2023 a Tallin, Estonia, e sarà trasmesso in live streaming sul sito web dell’OMS/Europa.

PERCHè FIDUCIA E TRASFORMAZIONE?

Sulla scia della pandemia e dell’attuale clima sociale, politico ed economico, diversi studi e indagini hanno evidenziato una crescente mancanza di fiducia nelle istituzioni e nei politici, con un conseguente impatto sui sistemi sanitari.

La conferenza di quest’anno vuole quindi affrontare le sfide dei sistemi sanitari dal punto di vista delle persone – pazienti, operatori sanitari con le loro interazioni.

Il programma del primo giorno si concentrerà sulla necessità di (ri-)costruire la fiducia, fornendo esempi concreti di politiche che riflettono un senso di co-creazione da parte dei pazienti e degli operatori sanitari, mentre il secondo giorno affronterà gli strumenti e gli approcci necessari per misurare e gestire la trasformazione, evidenziando esempi di dove, cosa e come investire per supportare il cambiamento sostenibile. Una serie di sessioni plenarie guidate da domande specifiche ed esempi di problemi e trasformazioni all’interno dei sistemi sanitari dal punto di vista dei pazienti e degli operatori sanitari saranno il filo conduttore delle varie tematiche che punteranno i riflettori sulla co-creazione nella progettazione e attuazione delle politiche.

Lo scopo finale della conferenza è proporre una visione per sistemi sanitari nuovi e integrati che riconoscano i ruoli chiave dei pazienti e degli operatori sanitari e catturino le loro voci e i loro bisogni.

LA CARTA DI TALLINN

Adottata nel 2008 da tutti gli Stati membri della regione europea dell’OMS, la Carta di Tallinn riconosce che la salute, i sistemi sanitari e lo sviluppo economico sono strettamente intrecciati e che la spesa sanitaria rappresenta un investimento piuttosto che un costo. La Carta ha riaffermato il sostegno dei paesi alla copertura sanitaria universale (UHC) e ha consacrato la solidarietà, l’equità e la partecipazione come valori condivisi su cui si fondano i sistemi sanitari europei. Adottata in un clima sociale ed economico molto diverso da quello odierno, la Carta rispondeva alle esigenze del tempo.

DOCUMENTI UTILI

AGENDA

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