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Sottocommissione SANT: pubblicato un report per affrontare l’obesità in UE

Nel corso della riunione della Sottocommissione per la Salute Pubblica (SANT) al Parlamento Europeo, tenutasi il 17 ottobre, il Dipartimento per le Politiche economiche, scientifiche e per la qualità della vita ha presentato uno studio sulle “Sfide e opportunità attuali per affrontare l’obesità”.

Obesità e sovrappeso sono problemi multifattoriali complessi, con impatto significativo sulla salute pubblica e i suoi costi, la cui mitigazione richiede un approccio integrato.

L’analisi sottolinea le esigenze di progettare ambienti di supporto agli sforzi di prevenzione e di migliorare l’assistenza sanitaria fornita alle persone affette da questa malattia.

Lo studio sulle “Sfide e opportunità attuali per affrontare l’obesità”

Una ricerca dell’Eurostat, pubblicata nella European Health Interview Survey (EHIS, 2019), ha rilevato che il 16,5% della popolazione adulta in UE soffre di obesità, mentre il 36,2% è in sovrappeso. L’eccesso di peso è quindi un problema per oltre la metà della popolazione europea (53%).

L’OMS/Europa (2022) stima a sua volta che la prevalenza di questa condizione nella macro-regione sia più che raddoppiata, tra il 1975 e il 2015, fino a raggiungere il 21% nel decennio 2005-2015 (+138%). L’OMS rileva altresì come:
– i tassi di obesità aumentano con l’età, con un picco nella fascia di età 65-74 anni;
– i determinanti socioeconomici (e.g. reddito, istruzione, occupazione, luogo di residenza) hanno un ruolo significativo e contribuiscono alle disuguaglianze nella prevalenza di questa malattia;
– i bambini sono più esposti e più vulnerabili agli ambienti obesogeni.

Basandosi su questi dati, lo studio evidenzia come questa malattia possa causare gravi problemi di salute come: disturbi metabolici, muscolo-scheletrici, psichici, NCDs – Non-Communicable Disease (diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, renali ed epatiche), molteplici tipologie di cancro, aumentando il rischio di mortalità prematura per tutte le cause

Nel dettaglio, il documento si divide nei seguenti focus:

  1. Che cos’è l’obesità, come diagnosticarla e i rischi per la salute correlati;
  2. I costi umani, sanitari e sociali derivanti dalla malattia;
  3. L’importanza di una solida politica di prevenzione, utilizzata anche come investimento;
  4. Le strategie e piani d’azione messi in atto dall’UE per contrastare la malattia;
  5. L’importanza dell’introduzione di un sistema di FOPL (Front-of-Pack Nutrition Labelling) sugli alimenti per favorire scelte di acquisto consapevoli;
  6. Gli interventi locali integrati basati sulla comunità, concentrandosi sulle cause dell’obesità a livello sociale;
  7. L’importanza di sviluppare ambienti favorevoli a una nutrizione equilibrata.
Le conclusioni del rapporto

Lo studio evidenzia l’esigenza di invertire la rotta in continua crescita verso l’obesità della popolazione. Si richiede alla politica di accelerare il processo di attuazione alle misure necessarie. È fondamentale adottare sforzi coordinati e sostenuti per creare ambienti che facilitino scelte salutari e riducano l’impatto dell’obesità e delle malattie correlate sulla società.

Nonostante l’Unione Europea e i suoi Stati membri abbiano adottato alcune misure contro l’obesità, è necessaria una strategia strutturale e globale. Rapporti come Heavy Burden of Obesity dell’OCSE e il Rapporto Europeo sull’Obesità 2022 dell’OMS evidenziano come le politiche attuali sono in realtà insufficienti. Per affrontare questa sfida l’Europa necessita di policy che creino ambienti salutari e interventi a livello strutturale, superando gli approcci individualistici ed adottando una gestione multidisciplinare della malattia, centrata sul paziente.

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Relazione ESPAS sulle sfide ed opportunità dell’Europa

Il Sistema europeo di analisi delle strategie e delle policies (ESPAS) ha presentato la sua quarta relazione circa le tendenze geopolitiche globali (Global Trends Report), dal nome: “Scegliere il futuro dell’Europa”. Tale iniziativa è concepita per sostenere la leadership politica che si insedierà dopo le elezioni europee del prossimo giugno, nel tentativo di fornire un supporto teso all’orientamento nel vasto panorama tematico.

La relazione presenta le sfide e le opportunità in 10 aree tematiche differenti, che spaziano dalla geopolitica stretta, alla crescita economica, allo sviluppo demografico con il relativo invecchiamento della popolazione europea, l’emergenza ambientale, la transizione energetica, l’accelerazione digitale, l’equità, la salute, il lavoro e la democrazia

Il rapporto descrive le tendenze previste da quest’anno sino al 2040, sottolineando il modo in cui esse interagiscono tra loro, evidenziando le scelte strategiche da intraprendere per poter garantire una visione resiliente e di lungo periodo.

Cos’è l’ESPAS e di cosa tratta

L’ESPAS è un’iniziativa interistituzionale costituita da nove istituzioni e organismi dell’UE. L’ESPAS si dedica alla promozione della previsione strategica e della governance in previsione delle principali questioni politiche, tra rischi ed opportunità. Le relazioni sulle tendenze globali sono il prodotto di punta dell’iniziativa.

La salute: una sfida globale

Nella parte relativa alla salute vengono evidenziate le lezioni apprese dalla pandemia di COVID-19, sottolineando l’importanza dei sistemi di allerta precoce e della preparazione, insieme alla cooperazione internazionale per la gestione delle emergenze sanitarie.

La relazione pone l’accento sulle disuguaglianze di salute globali, l’impatto del cambiamento climatico sulla salute e la necessità di affrontare la resistenza antimicrobica. Si concentra anche sull’innovazione tecnologica nella sanità, sulle minacce della cyber security e sull’importanza della ricerca e del sostegno finanziario per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile in materia di salute. Per l’UE, si evidenziano sfide come l’invecchiamento della popolazione e l’importanza della cooperazione tra Stati membri per garantire una risposta efficace alle emergenze sanitarie future.

 

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Summit OCSE sulle competenze 2024: lavoro ed educazione

Il 21 e 22 febbraio scorsi si è svolto a Bruxelles il Summit sulle Competenze 2024, che ha rappresentato un’importante piattaforma internazionale per discutere e definire le strategie future riguardo lo sviluppo delle competenze necessarie nel mondo del lavoro e dell’educazione. Organizzato dal Belgio in collaborazione con l’OCSE, l’evento ha riunito leader governativi, esperti del settore educativo e del lavoro, rappresentanti del mondo aziendale e della società civile da tutto il mondo.

Con il tema “Competenze per il futuro: costruire ponti verso nuove opportunità”, il summit ha evidenziato come le competenze digitali, tecniche e trasversali possano essere promosse e integrate efficacemente nei sistemi educativi e nel mercato del lavoro per rispondere alle sfide future. L’incontro è stato infatti un’occasione unica per scambiare idee, pratiche innovative e politiche di successo, con un’attenzione particolare alle soluzioni per ridurre il divario di competenze e per promuovere l’inclusione e la diversità.

Le tematiche del Summit sulle Competenze 2024

I temi affrontati nella due giorni di lavori sono stati:

  1. Stabilire una visione delle future esigenze di competenze: Mentre i paesi si stanno adattando alle transizioni digitale e verde e ad altri “megatrend”, possono e devono anche sfruttare questa opportunità per modellare consapevolmente il proprio futuro. È quindi necessaria una visione chiara per le competenze che saranno strategicamente importanti affinché i paesi raggiungano le ambizioni future. Costruire ponti tra i governi, ma anche con le parti interessate sarà essenziale per sviluppare tale visione.
  2. Creare percorsi di apprendimento e di carriera che portino a nuove opportunità: L’apprendimento lungo tutto il corso della vita consentirà alle persone di sviluppare le competenze per il futuro e di adattarle ai cambiamenti di posti di lavoro e a percorsi di carriera più diversificati. A tal fine, i paesi dovranno fornire ai giovani e agli adulti le opportunità di miglioramento e riqualificazione necessarie per rafforzare le competenze e sostenere le transizioni di carriera nel corso della vita. Collegare istruzione e lavoro, nonché governo e parti sociali, sarà fondamentale per garantire che le competenze siano sviluppate in linea con le esigenze di competenze strategiche.
  3. Consentire a tutti di sviluppare le competenze per nuove opportunità: Per garantire che tutti possano prosperare in un mondo in rapido cambiamento, i paesi dovrebbero sviluppare sistemi di competenze inclusivi che sostengano le persone più vulnerabili (ad esempio, giovani provenienti da contesti svantaggiati, persone in cerca di lavoro, lavoratori in posti di lavoro a rischio di scomparsa, ecc.), per adattarsi ai cambiamenti. nel mondo del lavoro. Per raggiungere queste persone e fornire loro il sostegno necessario, i paesi dovrebbero unire i governi e gli attori che lavorano più direttamente con loro.

Il summit, attraverso questi focus, ha voluto creare una rete di collaborazione tra i diversi attori coinvolti per sviluppare politiche più efficaci che possano supportare l’evoluzione delle competenze nel contesto globale, tenendo conto delle diverse realtà economiche e sociali. L’obiettivo è stato quello di costruire una visione condivisa e di intraprendere azioni concrete per preparare le generazioni presenti e future a un mondo in continua trasformazione, dove le competenze diventano il ponte verso nuove e stimolanti opportunità di crescita personale e professionale.

 

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