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EIC: Annunciati i finalisti per il premio iCapital

Supportato dall’European Innovation Council nell’ambito di Horizon Europe, il premio iCapital viene assegnato alle città che agiscono come apripista nello sfruttare l’innovazione per dare forma ad ambienti urbani più sostenibili, inclusivi e resilienti.

L’ iCapital 2024

Il concorso di quest’anno mette in luce le città che hanno integrato l’innovazione nel tessuto della vita quotidiana, dalle iniziative pionieristiche di sostenibilità alla promozione della trasformazione digitale inclusiva. Queste città innovative hanno trasformato i propri paesaggi urbani, fungendo anche da modelli di ruolo per gli altri. E’ la dimostrazione di come l’innovazione possa essere uno strumento per il cambiamento sistemico e il progresso sociale.

Una giuria di alto livello, composta da illustri leader dell’innovazione provenienti dal mondo accademico, aziendale e politico, ha valutato attentamente la candidatura di ogni città basandosi sulla competenza in ambiti come ricerca, pianificazione urbana, innovazione digitale e sostenibilità.

Le sei città finaliste della decima edizione di ICapital sono:

  • Espoo (Finlandia)
  • Torino (Italia)
  • West Midlands (Regno Unito)
  • Braga (Portogallo)
  • Linz (Austria)
  • Oulu (Finlandia)

I vincitori saranno annunciati al Web Summit, a Lisbona, durante una cerimonia di premiazione che si terrà il 13 novembre 2024.

Tutti e sei i finalisti sono invitati a unirsi al prestigioso gruppo di lavoro del Forum del Consiglio europeo per l’innovazione (EIC Prizes Alumni Network), una comunità di leader dell’innovazione dedita alla condivisione delle conoscenze e alla promozione dell’innovazione urbana in tutta Europa.

 

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Commissione UE: Nuovo bando del programma Marie Skłodowska-Curie

La Commissione Europea ha lanciato una call for proposals, con un budget di 99,5 milioni di euro nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA), parte del programma Horizon Europe.

L’invito mira a stimolare l’innovazione e il trasferimento di conoscenze attraverso scambi di personale e partenariati internazionali tra i principali istituti di ricerca nell’UE, nei paesi associati a Horizon Europe e in tutto il mondo. Coloro che partecipano a programmi di scambio del personale hanno la possibilità di recarsi all’estero e ampliare le loro reti, acquisire nuove competenze, condividere conoscenze e condurre ricerche all’avanguardia.

Il termine per la presentazione delle candidature è il 5 febbraio 2025.

Il bando Del programma Marie Skłodowska-Curie

Saranno circa 90 i progetti di scambio di personale MSCA che avranno l’obiettivo di incentivare la collaborazione internazionale, intersettoriale e interdisciplinare nel settore della ricerca e innovazione.

La Commissaria per l’Innovazione e la Ricerca, Iliana Ivanova, ha sottolineato l’importanza di questo programma, dichiarando: “Le azioni Marie Skłodowska-Curie offrono ai ricercatori e agli innovatori un’opportunità unica di collaborare con reti globali, acquisire nuove competenze e trasformare idee innovative in prodotti e servizi concreti”.

La Commissione UE ha anche invitato le imprese, le PMI e le organizzazioni di ricerca a partecipare al bando, evidenziando come i finanziamenti dell’UE possano sostenere ricerche di avanguardia e ampliare le reti di cooperazione internazionale.

I progetti selezionati permetteranno a ricercatori e personale di condividere conoscenze e competenze in ogni fase della catena dell’innovazione.

Una giornata informativa per i candidati interessati si terrà il prossimo 15 novembre.

 

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Pubblicato il Report di Mario Draghi sul futuro della competitività europea

Lo scorso 9 settembre è stato pubblicato il Rapporto di Mario Draghi “The future of European competitiveness” sull’innovazione e la competitività future europee.

Lo studio, richiesto dalla presidente della Commissione europea Von der Leyen per comprendere il futuro del continente europeo in termini di innovazione e competitività, esamina le sfide che l’industria e le aziende devono affrontare nel mercato, esortando i Paesi Membri e le istituzioni comunitarie a maggiore coordinamento.

il Rapporto di Mario Draghi “The future of European competitiveness”

Il report propone tre azioni chiave per rispondere alle sfide di contesto:

1. colmare il divario di innovazione con USA e Cina, soprattutto sulle tecnologie avanzate
2. attuare un piano congiunto europeo per la decarbonizzazione e la competitività
3. aumentare la sicurezza e ridurre le dipendenze strategiche

L’ex presidente della BCE Christine Lagarde sottolinea che all’economia Europea serve una forte svolta e ulteriori investimenti. Il rapporto evidenzia l’urgenza di armonizzare e semplificare le pratiche esistenti e di investire nelle infrastrutture per migliorare l’ecosistema frammentato delle scienze della vita nell’UE.

Infine, il documento di Draghi riflette anche l’appello dell’industria farmaceutica basata sulla ricerca di concentrarsi su politiche più coerenti e di sostegno, necessarie a prevenire l’erosione ulteriore del settore. Negli ultimi due decenni, la quota dell’Europa negli investimenti globali in ricerca e sviluppo è infatti scesa di un quarto.

Il documento si divide in dieci aree (tra cui la farmaceutica) analizzate nel loro stato attuale (deficitario) e accompagnate da una serie di raccomandazioni per affrontare queste sfide, dando priorità alla massimizzazione dell’impatto dello Spazio europeo dei dati sanitari, alla semplificazione delle sperimentazioni multinazionali all’interno dell’UE, alla stesura di linee guida sull’uso dell’intelligenza artificiale e al miglioramento della prevedibilità aziendale. Inoltre, chiede maggiori investimenti pubblici e privati in R&S e allo sviluppo di partnership strategiche internazionali nel settore farmaceutico.

Negli ultimi anni, il settore farmaceutico dell’Unione Europea ha visto una diminuzione della sua influenza globale, affrontando sfide significative legate a investimenti insufficienti in ricerca e innovazione (R&I) e alla frammentazione normativa.

I risultati del rapporto contribuiranno al lavoro della Commissione su un nuovo piano per la prosperità sostenibile e la competitività dell’Europa. E in particolare, allo sviluppo del nuovo Clean Industrial Deal per industrie competitive e posti di lavoro di qualità, che sarà presentato nei primi 100 giorni del nuovo mandato della Commissione.

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DOCUMENTI UTILI

Il futuro della competitività europea – Una strategia di competitività per l’Europa

Il futuro della competitività europea – Analisi approfondita e raccomandazioni

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Digital SME Summit 2024: L’Innovazione nelle PMI europee

Il Digital SME Summit 2024, previsto per il 10 dicembre, è l’evento annuale dedicato alle PMI europee. Questa edizione riunirà oltre 500 partecipanti, tra cui leader politici, accademici e rappresentanti della società civile, per discutere del ruolo delle PMI nell’innovazione digitale.

Le sessioni del Digital SME Summit 2024

L’evento comprende otto sessioni focalizzate su temi come l’Intelligenza Artificiale, la sostenibilità digitale, la concorrenza nei mercati digitali e l’importanza delle competenze digitali. I partecipanti avranno l’opportunità di partecipare a sessioni di matchmaking per sviluppare sinergie di business e collaborazioni strategiche.

L’iniziativa, supportata dal Comitato Economico e Sociale Europeo, mira a promuovere la leadership digitale europea e a sostenere la crescita delle PMI nel contesto del Mercato Unico Digitale.

Oltre alle discussioni di alto livello, il Summit ospiterà i Digital SME Awards che premieranno le PMI più innovative in tre categorie: sostenibilità, società e competenze digitali. Saranno presenti speaker di rilievo, tra cui rappresentanti della Commissione Europea e imprenditori digitali, che contribuiranno a plasmare il futuro digitale dell’Europa.

Il Summit offre anche opportunità di visibilità e networking per le aziende, con la possibilità di presentare le proprie soluzioni digitali e creare alleanze industriali. I partecipanti potranno inoltre beneficiare di un anno di membership gratuita al European Digital Innovators Club, unendo forze per accelerare la trasformazione digitale.

 

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Pubblicata la strategia Italiana per l’IA 2024-2026: Innovazione e Sostenibilità

In un contesto globale sempre più competitivo, l’Italia ambisce a giocare un ruolo di primo piano nella rivoluzione digitale, facendo leva sulla sua tradizione industriale e su un ecosistema dinamico che sappia integrare innovazione tecnologica e valori sociali.

La nuova Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026 traccia il percorso per consolidare il ruolo del Paese nell’IA attraverso un approccio innovativo e sostenibile. Il documento evidenzia la necessità di promuovere soluzioni antropocentriche, affidabili e in linea con i principi europei, puntando a rafforzare la competitività italiana nel panorama internazionale.

Caratteristiche della strategia italiana sull’IA

La strategia si articola in quattro macroaree:

  • Ricerca, con un focus sull’innovazione applicata e lo sviluppo di tecnologie su misura per l’Italia;
  • Pubblica Amministrazione, che mira a migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi attraverso l’adozione dell’IA;
  • Imprese, per agevolare la trasformazione digitale delle PMI italiane, spesso in ritardo nell’adozione di queste tecnologie; 
  • Formazione, con l’obiettivo di sviluppare competenze digitali avanzate e ridurre il gap tra domanda e offerta di lavoro qualificato.

Particolare enfasi viene posta sulla creazione di infrastrutture adeguate, tra cui la realizzazione di un registro nazionale di dataset e modelli IA, per favorire la condivisione e l’innovazione tra imprese e amministrazioni pubbliche. La strategia incoraggia inoltre l’uso responsabile dell’IA, affrontando rischi come l’omogeneizzazione culturale e l’iper-regolamentazione, e promuove un sistema di monitoraggio continuo per garantire l’efficacia delle iniziative.

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Conferenza “Data for Innovation”: il Futuro dei Dati in Europa

Il prossimo 11 settembre 2024, presso il Karel van Miert Auditorium di Bruxelles, si terrà la conferenza “Data for Innovation”, un evento chiave organizzato dalla Commissione Europea per esplorare il potenziale dei dati nel rafforzare la competitività dell’Unione Europea.

Questo evento si colloca in un momento cruciale, ad un anno dall’entrata in vigore del Data Act, la nuova normativa che mira a creare un quadro unificato per la condivisione dei dati in tutta l’UE, garantendo accesso equo e diritti agli utenti.

La conferenza rappresenterà un’opportunità unica per i principali attori del settore, inclusi politici, esperti, e innovatori, di discutere le iniziative che modelleranno il futuro dell’economia dei dati in Europa. Tra i temi centrali vi sarà l’accesso ai dati generati dai dispositivi IoT e come questo possa promuovere la creazione di spazi comuni di dati europei, alimentare l’innovazione e rafforzare la competitività del continente.

Il programma della giornata prevede una serie di interventi di alto profilo, tra cui Renate Nikolay, Vicedirettore Generale di DG CONNECT, e Pilar del Castillo, Membro del Parlamento Europeo. Le discussioni si concentreranno sui vantaggi che il Data Act può offrire allo sviluppo di nuovi servizi innovativi e strumenti tecnologici, nonché sulle sfide e le opportunità legate all’accesso ai dati per l’innovazione e l’intelligenza artificiale.

Tra i relatori di spicco vi saranno anche Prof. Peter Sarlin, CEO di SILO AI, e Prof. Gregory Lewkowicz, Direttore dello Smart Law Hub dell’Université libre de Bruxelles. Il pomeriggio sarà dedicato alla discussione sui recenti sviluppi degli Spazi Comuni di Dati Europei e sull’interoperabilità e standardizzazione di questi ultimi.

Concluderà l’evento un intervento di chiusura da parte di un rappresentante della Commissione Europea.

Le iscrizioni all’evento sono aperte, ma poiché la capienza della sala è limitata, saranno soggette a convalida da parte degli organizzatori.

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OMS Annuncia la Piattaforma MedEvis per Accesso a Tecnologie Mediche

L’8 luglio 2024, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato MedEvis, una piattaforma innovativa creata per migliorare l’accesso a tecnologie e dispositivi medici essenziali nei paesi a basso e medio reddito. Questo strumento nasce dalla necessità di superare le barriere che ostacolano la fornitura di cure efficaci in queste regioni, spesso carenti di risorse mediche adeguate.

MedEvis si propone come un hub centrale dove i professionisti sanitari possono trovare informazioni aggiornate su tecnologie mediche approvate, facilitandone l’adozione e l’implementazione in contesti con risorse limitate.

La piattaforma offre una vasta gamma di dispositivi, dalle attrezzature diagnostiche fondamentali alle tecnologie più avanzate per la cura dei pazienti, selezionate per rispondere alle esigenze specifiche dei paesi in via di sviluppo. L’obiettivo è garantire che questi dispositivi siano non solo accessibili, ma anche adeguati all’ambiente in cui verranno utilizzati.

In questo modo, MedEvis mira a migliorare la qualità delle cure, riducendo le disparità sanitarie a livello globale e promuovendo un’assistenza sanitaria più equa.

Oltre a centralizzare l’accesso alle tecnologie esistenti, MedEvis stimola l’innovazione, incoraggiando l’adozione di nuove soluzioni in grado di trasformare l’assistenza sanitaria. La piattaforma sarà costantemente aggiornata con nuove tecnologie e linee guida, diventando una risorsa affidabile e continua per i sistemi sanitari locali e per i professionisti medici.

Dove si inserisce MedEvis nella strategia dell’OMS: il contesto

L’OMS ha sviluppato MedEvis come parte del suo impegno più ampio per garantire a tutti, indipendentemente dalla posizione geografica o economica, l’accesso a cure mediche sicure ed efficaci.

MedEvis rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro le disuguaglianze sanitarie globali, con il potenziale di trasformare la vita nelle regioni più svantaggiate. Inoltre, la piattaforma promuove la sostenibilità, assicurando che le tecnologie siano adattabili e sostenibili a lungo termine, riducendo la dipendenza da soluzioni temporanee o non appropriate.

 

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cure integrate digital health invecchiamento sano e attivo

G7: esiti dell’evento tecnico dedicato alla prevenzione e all’innovazione

Si è svolto a Genova gli scorsi 11 e 12 luglio l’evento di alto valore scientifico del G7, promosso dal Ministero della Salute, incentrato sull’invecchiamento attivo attraverso la prevenzione e l’innovazione con la partecipazione di oltre 400 esperti qualificati, nazionali e internazionali, della comunità scientifica e delle istituzioni. L’evento si è realizzato nell’ambito dei lavori preparatori della ministeriale del G7 Salute che si svolgerà il prossimo ottobre ad Ancona.

L’Evento tecnico del G7
SFONDO

Gli scenari demografici confermano una progressiva tendenza all’aumento dell’aspettativa di vita: questa longevità però deve essere accompagnata da politiche volte a garantire più salute. La prevenzione rappresenta una via obbligata per tutti i sistemi sanitari, anche in ottica di una maggiore sostenibilità. Pertanto, è necessario aumentare la quota di Fondo sanitario nazionale destinata alla prevenzione, che ad oggi è al 5%, ed orientare il servizio sanitario verso un cambio di paradigma che accanto alla cura veda sempre più protagonista la prevenzione.

Nel mondo si stima che gli over 65 raggiungeranno la soglia del 16% della popolazione nel 2050 e il 24% nel 2100. In Europa saranno 26 milioni gli over 85 e mezzo milione gli ultracentenari. Inoltre, nei 27 Stati dell’Ocse il 16% degli over 65 vive con gravi disabilità e il 33% con lievi disabilità. Per quanto concerne l’Italia, il 24% della popolazione è composto da over 65 e il trend demografico indica che nel 2050 potranno arrivare al 34%.

Inoltre, gli ultimi dati della sorveglianza Passi dell’Istituto superiore di sanità indicano che in Italia il 28% delle persone risulta completamente sedentarie, con un 10,4% di obesi e un 43% di persone alle quali è stato consigliato di perdere peso. Tali condizioni possono favorire l’insorgenza di malattie non trasmissibili. Si reputa quindi necessario rafforzare le strategie di prevenzione adottando corretti stili di vita, a partire da una sana alimentazione e da un’adeguata attività fisica.

LA SFIDA DELL’EVENTO SULL’INVECCHIAMENTO SANO E ATTIVO

Promuovere l’invecchiamento attivo e in salute riducendo il carico di malattie e di disabilità, attraverso la prevenzione lungo tutto il corso della vita e l’innovazione, è stato il grande tema dell’evento di alto valore scientifico del G7.

All’iniziativa ha collaborato anche l’Istituto italiano di tecnologia di Genova che per l’occasione ha presentato per la prima volta il prototipo di piede artificiale bio ispirato unico al mondo.

Inoltre, nei panel scientifici, si sono presentate le opportunità e le prospettive correlate agli investimenti in prevenzione e nelle strategie per colmare il gap di anni vissuti con disabilità. Particolare attenzione è stata dedicata anche alle potenzialità dell’innovazione biomedica e alle applicazioni dell’intelligenza artificiale e della robotica per l’assistenza e la prevenzione.

Nello specifico l’evento ha toccato i seguenti temi:

  • innovazione biomedica per un invecchiamento in salute;
  • interventi sui determinanti di disabilità;
  • investire nella prevenzione in tutte le fasi della vita;
  • intelligenza artificiale, salute digitale e robotica.

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I3: lanciato un nuovo bando per progetti di innovazione interregionale

La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte nell’ambito dello strumento per gli investimenti nell’innovazione interregionale (I3) per:

  • Strand 1 (I3-2024-INV1) – Sostegno finanziario e di consulenza per investimenti in progetti di innovazione interregionale in aree di specializzazione intelligente condivise o complementari.
  • Strand 2a – Sostegno finanziario e di consulenza per investimenti in progetti di innovazione interregionale per lo sviluppo di catene di valore nelle regioni meno sviluppate.

Lo Strand 1 si rivolge a consorzi di attori dell’innovazione provenienti da regioni (con diversi livelli di sviluppo e performance innovativa) con aree di specializzazione intelligente condivise o complementari, che sono pronti a investire in progetti di innovazione interregionale.

Lo Strand 2a si concentra sul sostegno agli investimenti di innovazione interregionale volti a sviluppare le catene del valore nelle regioni meno sviluppate e a rafforzare l’integrazione degli attori dell’innovazione nelle catene del valore dell’UE.

Il budget totale stimato è di 31 milioni di euro per lo Strand 1 e di 36 milioni di euro per lo Strand 2a.

La scadenza per la presentazione delle domande per entrambi gli Strand è il 5 dicembre 2024.

Per maggiori informazioni su I3 e sul bando si prega di consultare il seguente LINK.

sessione informativa digitale sui bandi

Il 13 giugno 2024 è stata organizzata una sessione informativa digitale sui bandi rivolta ai candidati idonei.  Le registrazioni dell’evento sono disponibili QUI.

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CdR: Città e regioni chiedono finanziamenti UE per l’innovazione locale

Nel corso del dibattito della plenaria del Comitato delle Regioni (CdR), svoltosi a Bruxelles lo scorso 19 giugno (con focus su elezioni, agricoltura e clima)i membri del Comitato hanno riportato gli esempi di successo a sostegno degli ecosistemi regionali di innovazione. Tra questi, si sono evidenziate le Regional Innovation Valleys – RIV, di recente creazione, che si stanno già dimostrando efficaci nel migliorare la competitività, la resilienza e la coesione economica e sociale.

GLI ESITE DELLA PLENARIA DEL CDR

La politica di coesione dell’UE e il programma quadro Horizon Europe sono i principali strumenti finanziari a sostegno della ricerca e dell’innovazione nell’UE, anche a livello regionale e locale. Nel dibattito con i commissari responsabili di questi strumenti di investimento, i membri del CdR hanno condiviso la loro esperienza dal campo e le loro opinioni sulle priorità strategiche per gli investimenti nell’innovazione nel prossimo decennio.

I leader regionali e locali hanno chiesto che la politica di coesione e il programma Horizon Europe non vengano indeboliti nelle riforme future, poiché forniscono un approccio locale all’innovazione, assicurano la resilienza regionale e migliorano la competitività dell’UE. Il prossimo periodo di programmazione dell’UE, oltre il 2027, dovrebbe quindi garantire la continuità delle due politiche e dei flussi di finanziamento, evitando qualsiasi taglio di bilancio.

I membri hanno anche chiesto un migliore coordinamento tra la pianificazione della coesione e dell’innovazione, utilizzando tutti i mezzi disponibili per renderne più efficace la promozione basata sul territorio.

Durante il dibattito plenario, Elisa Ferreira (Commissaria europea per la Coesione e le riforme) e Iliana Ivanova (Commissaria europea responsabile per l’Innovazione e la ricerca), hanno annunciato l’elenco delle regioni nominate per le Regional Innovation Valleys (RIV). Questa iniziativa sostenuta dal Comitato europeo delle regioni mira a creare una comunità di regioni e città che collaborano sulla base delle loro strategie di specializzazione intelligente per risolvere le sfide locali e aumentare la competitività europea.

Le RIV sono state elogiate come un esempio molto concreto di supporto all’innovazione e alla competitività locale, grazie al buon coordinamento e alle sinergie raggiunte tra i fondi di coesione e innovazione. Il CdR ha chiesto che questo progetto venisse continuato e ampliato, rendendo le RIV uno strumento di finanziamento permanente.

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