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digital health

EU4Health: bando di gara per il supporto all’uso secondario dei dati in EHDS

La European Health and Digital Executive Agency (HaDEA) ha pubblicato un nuovo bando di gara nell’ambito di EU4Health dal titolo “Support to stakeholders on secondary use of data within the European Health Data Space“.

La chiusura per presentare proposte è fissata al 17 gennaio 2025.

Il nuovo bando per supportare all’uso secondario dei dati in EHDS

La call HADEA/2024/OP/0034 è finalizzato ad assistere i principali stakeholder nell’implementazione dell’utilizzo secondario dei dati sanitari all’interno dello European Health Data Space.

L’iniziativa ha lo scopo di:

  • Sostenere i soggetti coinvolti nell’adozione delle specifiche tecniche e dei requisiti previsti dall’EHDS;
  • Favorire la collaborazione tra gli stakeholder durante l’avvio e la gestione della piattaforma HealthData@EU;
  • Facilitare le procedure di governance relative all’utilizzo secondario dei dati sanitari nel quadro dell’EHDS.

Il budget stimato è di  1.500.000.

 

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cure integrate

Survey JA Xt-EHR per contributi in tema di Telemedicina Transfrontaliera

La Joint Action Extended Electronic Health Record – JA Xt-EHR, nell’ambito del Work Package 9, intitolato alla “Telemedicina e MyHealth@EU in allineamento con la proposta EHDS (lo Spazio Europeo dei Dati Sanitari)”, sta conducendo una survey per raccogliere opinioni e raccomandazioni di esperti per migliorare le policy e le specifiche tecniche per i servizi di telemedicina transfrontaliera nell’UE. 

La scadenza per la partecipazione al questionario è il 10 dicembre 2024.

La survey della JA Xt-EHR

L’obiettivo è comprendere e mappare le complessità e i requisiti per migliorare i servizi di telemedicina transfrontalieri all’interno dell’UE, allineandosi agli obiettivi del regolamento proposto sullo spazio europeo dei dati sanitari (EHDS).

L’obiettivo del Work Package 9, supportato da questo questionario, è gettare le basi per l’implementazione di servizi di telemedicina solidi e interoperabili negli stati membri dell’UE. Le informazioni raccolte contribuiranno direttamente al deliverable D9.3 “Requirements for Large-Scale Uptake of Telemedicine Services”, aiutando a stabilire un quadro che migliorerà la fornitura di servizi sanitari e l’accessibilità dei dati oltre confine. Gli approfondimenti e raccomandazioni forniti dagli esperti sulle pratiche di telemedicina transfrontaliera, saranno cruciali per affrontare le barriere legali, tecniche e sociali nell’implementazione della telemedicina.

Per partecipare alla survey, si prega di consultare il seguente LINK.

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digital health invecchiamento sano e attivo

IHI pubblica le call 9 e 10 per finanziare nuovi progetti di ricerca

L’Innovative Health Initiative (IHI) ha annunciato due nuovi bandi di finanziamento per il 2025, progettati per promuovere la collaborazione tra settori pubblici e privati nella ricerca e nell’innovazione sanitaria. Questo bando incoraggia i partecipanti a identificare nuove opportunità che possano trasformarsi in progetti di partenariato pubblico-privato di grande scala e impatto.

La Call 9: focus

La Call 9, a fase unica e guidata dai candidati, prevede cinque temi allineati agli obiettivi strategici di ricerca e innovazione dell’IHI. Le proposte devono rispondere a bisogni di salute pubblica non soddisfatti, con effetti rilevanti su società, economia e scienza. I temi della Call 9 includono:

  1. Innovazione nei dispositivi e nelle terapie digitali;
  2. Sicurezza e sostenibilità nella gestione dei dati sanitari;
  3. Progetti contro la resistenza antimicrobica;
  4. Approcci per la diagnosi precoce delle malattie;
  5. Soluzioni per l’invecchiamento sano e attivo.
La Call 10: focus

Parallelamente, l’IHI ha preparato la Call 10, una procedura a due fasi, con temi attualmente in fase di valutazione. Tra i temi previsti ci sono:

  1. Etichettatura digitale per prodotti di tecnologia medica;
  2. Innovazione nell’uso secondario dei dati sanitari all’interno dello Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS);
  3. Gestione dell’esposizione, delle emissioni e del fine vita delle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) nel settore sanitario. Questi temi riflettono la crescente attenzione dell’IHI verso la sostenibilità e la sicurezza nella gestione dei dati e dei materiali nell’ambito sanitario.
Evento di lancio della call 9: 12 e 13 novembre

Per facilitare la formazione di consorzi per la Call 9, l’IHI ha organizzato un Brokerage Event a Bruxelles dal 12 al 13 novembre, con una sessione online il 14 novembre. Durante l’evento, i partecipanti potranno presentare proposte, partecipare a sessioni di pitching e incontri individuali, con la possibilità di utilizzare stanze dedicate per incontri privati. Il networking online rimarrà aperto fino alla scadenza della Call 9, offrendo ulteriori opportunità per connettersi con potenziali partner.

Il Brokerage Event offre un’opportunità concreta per chi vuole partecipare ai bandi IHI: attraverso la piattaforma di networking, i partecipanti possono condividere le proprie competenze, cercare partner e valutare proposte di progetto. Grazie a questa piattaforma, sarà più facile avviare collaborazioni mirate per sviluppare soluzioni innovative nel settore sanitario.

 

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digital health

Bando EU4Health: centro di supporto cartelle cliniche elettroniche e interoperabilità dei sistemi

HaDEA, nell’ambito del Programma EU4Health, ha pubblicato un bando per gara d’Appalto del valore di € 4,5 milioni di euro e della durata di 36 mesi per servizi informatici per la creazione e la gestione di un centro di supporto per promuovere l’adozione del formato europeo di scambio delle cartelle cliniche elettroniche (EEHRxF) e di aspetti chiave come l’interoperabilità e la sicurezza dei sistemi EHR, per agevolare l’implementazione dello spazio europeo dei dati sanitari (EHDS).

Il centro di supporto fornirà servizi agli implementatori che intendono garantire la compatibilità dei loro sistemi con i requisiti dell’EHDS.

 

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Altro

Unione europea della salute più forte e meglio preparata per il futuro

Durante la crisi causata dalla pandemia di COVID-19, l’Unione europea della salute si è rivelata una necessità al fine di salvaguardare la resilienza dell’UE contribuendo al benessere sociale, all’autonomia strategica e alla stabilità geopolitica dell’Europa.

Factsheet su un’Unione europea della salute forte per tutti

Partendo dall’esperienza maturata dalla pandemia, l’Unione Europea della salute è riuscita a fornire una risposta agli appelli dei cittadini che richiedevano una maggiore presenza dell’UE nel settore della sanità pubblica. La visione dell’Unione della salute, presentata nel novembre 2020, consiste nel garantire che gli Stati membri siano meglio preparati a rispondere alle crisi sanitarie future, sostenendo nel contempo politiche sanitarie moderne e innovative per tutti i cittadini dell’UE. Grazie a cospicui finanziamenti derivanti dal programma “UE per la salute“, gli obiettivi dell’Unione europea della salute si sono rapidamente trasformati in risultati tangibili.

Mentre nuove azioni sono in fase di preparazione, l’Unione europea della salute ha finora permesso di raggiungere i traguardi seguenti:

  • Misure di sicurezza sanitaria più incisive per rispondere meglio alle crisi future: oggi l’UE è dotata di strumenti più efficaci per prevenire le principali minacce per la salute, prepararsi ad affrontarle e rispondervi, grazie a un quadro giuridico più solido per la cooperazione in materia di sicurezza sanitaria, al rafforzamento delle agenzie sanitarie dell’UE e alla creazione dell’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA).
  • Accesso equo e tempestivo a medicinali a prezzi accessibili per tutti i cittadini: la proposta di riforma farmaceutica dell’UE consentirà ad altri 70 milioni di cittadini dell’UE di accedere a nuovi medicinali, mantenendo nel contempo la competitività del settore farmaceutico europeo. La riforma si concentra sulle esigenze dei cittadini dell’UE al fine di garantire che tutti abbiano accesso ai medicinali di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno, ovunque vivano e a prescindere dalla malattia. La riforma migliorerà inoltre la disponibilità di medicinali critici definendo una serie di misure per affrontare le carenze.
  • Un piano di lotta contro il cancro all’avanguardia di livello mondiale: nell’ambito del piano europeo di lotta contro il cancro sono state avviate una serie di azioni significative per affrontare la malattia in tutte le sue fasi, dalla prevenzione alla diagnosi e al trattamento, fino all’assistenza post malattia. Sostenuto da un finanziamento dell’UE pari a 4 miliardi di €, il piano sta già facendo la differenza nella vita dei pazienti oncologici in tutta Europa.
  • Iniziative rivoluzionarie per digitalizzare l’assistenza sanitaria: grazie all’innovativo spazio europeo dei dati sanitari (EHDS), i cittadini avranno accesso ad un’assistenza sanitaria migliore ovunque nell’UE. Nel pieno rispetto delle norme dell’UE in materia di protezione dei dati, lo spazio europeo dei dati sanitari sfrutta appieno il potenziale della transizione digitale e consentirà inoltre un migliore utilizzo dei dati per la ricerca e per lo sviluppo di medicinali che possono cambiare la vita.
  • Azione globale per una migliore salute mentale: l’approccio globale alla salute mentale dell’UE riconosce che la nostra salute mentale è importante quanto la salute fisica e riguarda persone di tutti i contesti di provenienza. Si tratta di azioni di ampio respiro sostenute da oltre 1,2 miliardi di € per promuovere il benessere mentale, migliorare la prevenzione e i servizi di sostegno ed eliminare la stigmatizzazione in questo importante ambito.
  • Norme per rafforzare la sicurezza dei pazienti e garantire l’approvvigionamento di medicinali: le misure volte a prevenire qualsiasi    interruzione dell’approvvigionamento di medicinali e       dispositivi medici critici fanno sì che i cittadini possano continuare a fare affidamento su medicinali, trattamenti e terapie sicuri ed efficaci.
  • Un approccio “One Health” per affrontare i principali rischi per la salute: avendo riconosciuto il legame tra salute umana, animale e ambientale, l’Europa si trova in una posizione migliore per sviluppare politiche più incisive per affrontare le principali sfide sanitarie, come la resistenza antimicrobica e l’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute.

 

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Parlamento UE: esiti dell’ultima sessione plenaria di Strasburgo

Nell’ambito dell’ultima sessione plenaria tenutasi a Strasburgo a fine aprile scorso, il Parlamento Europeo ha adottato le ultime direttive e risoluzioni in una intensa quattro giorni prima delle elezioni europee.

Nel dettaglio i deputati hanno approvato:

  • L’accordo interistituzionale sull’istituzione di uno Spazio Europeo dei Dati Sanitari – EHDS: che consentirà ai cittadini di avere accesso in tutta l’UE a una cartella clinica elettronica contenente prescrizioni, immagini e test di laboratorio; di anonimizzare i dati sanitari da condividere per la ricerca (ad esempio sulle malattie rare); di aumentare le tutele della privacy che regolano come e per quale scopo i dati sensibili sono condivisi. L’accordo ora deve essere formalmente approvato dal Consiglio. Una volta pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE, entrerà in vigore venti giorni dopo. Il regolamento si applicherà due anni dopo, con alcune eccezioni, tra cui l’uso primario e secondario delle categorie di dati, che si applicheranno quattro o sei anni dopo, a seconda della categoria.

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  • L’adozione di misure volte a migliorare la disponibilità della diagnostica in vitro (IVD) per i pazienti e gli operatori sanitari: Queste misure includono la concessione di più tempo alle aziende per la transizione alle nuove norme UE sugli IVD, l’introduzione di un nuovo obbligo per i produttori di informare le autorità nazionali e il settore sanitario in caso di interruzione della fornitura di determinati dispositivi medici e la possibilità di un’introduzione graduale della Banca Dati Europea dei Dispositivi Medici – Eudamed. Il regolamento di modifica ora deve essere formalmente approvato dal Consiglio. Entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

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  • La nuova normativa sulle sostanze di origine umana (SoHO): La nuova legislazione consiste in un unico regolamento, ugualmente applicabile in tutti gli Stati membri, che migliorerà l’armonizzazione, semplificherà gli scambi transfrontalieri e l’accesso a SoHO garantendo un livello uniforme di protezione in tutta l’UE. Pertanto, questo regolamento costituisce una revisione completa della legislazione esistente per garantire la sicurezza e la qualità del sangue, dei tessuti e delle cellule (BTC), estendendo tali norme anche al latte materno. Il nuovo regolamento combina misure che si applicano alle autorità di regolamentazione, agli enti SoHO e agli istituti che preparano SoHO, nonché agli ospedali e alle cliniche in cui le SoHO vengono utilizzati per curare i pazienti. Il nuovo regolamento propone anche la creazione di una piattaforma SoHO dell’UE per facilitare lo scambio di dati e l’amministrazione nel settore. Il nuovo regolamento sarà ora adottato dal Consiglio entro la primavera e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e sarà applicabile entro la metà del 2027.

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  • La nuova direttiva sulla carta UE di disabilità e sulla tessera europea di parcheggio per le persone con disabilità, che istituisce: condizioni preferenziali per le persone con disabilità in tutta l’UE, come l’accesso prioritario e l’accesso ai parcheggi riservati; una Carta europea di disabilità da rilasciare e rinnovare gratuitamente; la trasportabilità dei diritti anche per coloro che si trasferiscono temporaneamente in un altro paese dell’UE per studiare. Il testo concordato dovrà ora essere adottato formalmente anche dal Consiglio prima della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e dell’entrata in vigore.

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EIT Health Think Tank: Pubblicato il report “Implementing the European Health Data Space Across Europe”

Il rapporto “Implementazione dello Spazio Europeo dei Dati Sanitari in tutta Europa” di EIT Health Think Tank è il risultato di confronti/tavole rotonde realizzate con gli esperti di tutta Europa, ed offre raccomandazioni pratiche per affrontare le sfide nell’attuazione del regolamento.

il report di EIT Health Think Tank

Dividendoli in 6 dimensioni cruciali, il report riporta gli ostacoli e le sfide specifiche che i principali attori potrebbero dover affrontare nell’implementazione dello European Health Data Space – EHDS, e formula raccomandazioni su come queste sfide possano essere superate: risorse e finanziamenti, governance, capacità e competenze, qualità dei dati, rapporto tra dati primari e secondari e creazione di una cultura orientata ai dati nell’assistenza sanitaria.

  • Risorse e finanziamenti:

Ostacolo: Il budget destinato dalla Commissione Europea per l’implementazione del regolamento risulta sensibilmente disallineato rispetto all’ambizione dello stesso.

Soluzione proposta: Si suggerisce ai decisori politici dell’UE di fornire finanziamenti adeguati e una migliore coordinazione per consentire agli operatori sanitari di investire nell’infrastruttura per lo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS).

  • Governance:

Ostacolo: Sebbene la volontà politica di implementare l’EHDS sia stata segnalata dalla maggior parte degli Stati membri, la mancanza di una cultura della condivisione dei dati tra gli attori del sistema sanitario e la scarsa consapevolezza e controllo dei dati sanitari da parte dei cittadini potrebbero ostacolare, in molte parti d’Europa, lo sforzo collettivo necessario per realizzarla nella pratica.

Soluzione proposta: Si raccomanda di garantire un significativo coinvolgimento dei pazienti e della società civile nel consiglio dell’EHDS e di sostenere iniziative collaborative tra gli Stati membri per condividere le migliori pratiche.

  • Capacità e competenze:

Ostacolo: Molti detentori di dati sanitari hanno poca capacità tecnica o umana per assumersi responsabilità di cura, gestione, estrazione e trasferimento dati.

Soluzione proposta: Si raccomanda alle istituzioni sanitarie di sviluppare capacità di raccolta dati, automatizzare la raccolta dei dati primari e migliorare i processi con soluzioni tecnologiche. Inoltre, si consiglia si aggiornare il personale attuale e sviluppare percorsi di carriera che promuovano l’acquisizione e lo sviluppo di competenze per la gestione e la scienza dei dati.

  • Qualità dei dati:

Ostacolo: In tutti i Paesi presi in esame, la garanzia della qualità dei dati da integrare, in particolare dalle cartelle cliniche elettroniche e da altre fonti sanitarie, è stata ritenuta associata a grande complessità, impegno e costi ricorrenti.

Soluzione proposta: Si suggerisce di contribuire allo sviluppo di approcci standard per migliorare la qualità dei dati primari che siano compatibili con i processi di lavoro di routine.

  • Relazione tra dati primari e secondari:

Ostacolo: Lo sviluppo e l’introduzione della cultura e dell’innovazione guidata dai dati nella pratica clinica si sono scontrati con ostacoli significativi e con i timori del pubblico.

Soluzione proposta: Si suggerisce agli organismi di accesso ai dati sanitari di facilitare la tracciabilità dei dati per favorire la fiducia nei nuovi output e tecnologie.

  • Verso una cultura basata sui dati nella sanità:

Ostacolo: Molte domande rimangono aperte per i pazienti e i cittadini europei, che meritano chiarezza sui benefici attesi dalla concessione di accesso ai loro dati e sulle garanzie per il loro utilizzo secondario.

Soluzione proposta: Si suggerisce alle associazioni dei pazienti di mobilitare i pazienti come sostenitori della condivisione dei dati con il pubblico.

 

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Per scaricare il rapporto completo clicca sopra al seguente LINK.

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Il Parlamento Europeo adotta lo “European Health Data Space” (EHDS)

Il 24 Aprile 2024 rappresenta una pietra miliare per la Salute Digitale Europea. Il Parlamento Europeo ha adottato lo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS) e nuove norme volte ad aumentare la sicurezza e la qualità delle sostanze di origine umana (SoHO). Si tratta di due pilastri di un’Unione europea della salute forte che protegge la salute dei cittadini e migliora la resilienza dei sistemi sanitari.

Lo Spazio Europeo dei Dati Sanitari è una iniziativa presentata dalla Commissione Europea nel maggio 2022 che permetterà di realizzare due obiettivi molto importanti:

  • Da un lato, porre i cittadini al centro della loro assistenza sanitaria, garantendo loro il pieno controllo dei loro dati, con l’obiettivo di ottenere un’assistenza sanitaria migliore in tutta l’UE. In questo modo, infatti, i cittadini beneficeranno di un accesso immediato e semplice ai loro dati sanitari digitali quando si trovano in un qualunque paese dell’Unione Europea. Ad esempio, quando un paziente chiede assistenza sanitaria all’estero, gli operatori sanitari potranno, se necessario, accedere alle informazioni chiave provenienti dallo Stato membro di origine del paziente. Ciò migliorerà il processo decisionale basato su dati concreti, ridurrà la ripetizione dei test e degli esami e migliorerà l’assistenza ai pazienti.
  • Dall’altro, consentire l’uso dei dati sanitari a fini di ricerca e di sanità pubblica, a condizioni rigorose. Grazie all’EHDS viene stabilito un solido quadro giuridico per il riutilizzo dei dati sanitari a fini di ricerca, innovazione e sanità pubblica, nel pieno rispetto dei rigorosi criteri dell’UE in materia di sicurezza e accesso ai dati, dei diritti fondamentali e delle norme in materia di cybersicurezza.

Per quanto riguarda il regolamento sulle Sostanze di Origine Umana (SoHO), le nuove norme comprendono una migliore protezione dei riceventi e dei donatori di sostanze di origine umana, nonché dei bambini nati da procreazione medicalmente assistita.

Il nuovo quadro relativo alle SoHO prevede anche: l’istituzione di un Comitato di Coordinamento, con e per gli Stati Membri per sostenere l’attuazione del nuovo regolamento e fornire chiarezza giuridica; e la creazione di una piattaforma digitale UE per le SoHO al fine di raccogliere tutte le informazioni necessarie, razionalizzare le segnalazioni e aumentare la visibilità per i cittadini.

Le prossime tappe prevedono l’adozione formale da parte del Consiglio e le seguenti tempistiche:

  • il regolamento EHDS dovrebbe essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale in autunno, e diventerà applicabile in fasi diverse a seconda del caso d’uso e del tipo di dati;
  • la nuova legislazione riveduta per aumentare la sicurezza e la qualità delle sostanze di origine umana, entrerà in vigore nel 2027.

Per maggiori informazioni sull’adozione dell’EHDS prega di consultare il seguente LINK.

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Accordo politico sullo Spazio europeo dei dati sanitari

Il Consiglio dell’UE e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su un nuovo regolamento relativo allo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS) che renderà più semplice scambiare dati sanitari e accedervi a livello dell’UE.

Lo spazio europeo dei dati sanitari, che è considerato un pilastro fondamentale dell’Unione europea della salute,  ha come obiettivo la facilitazione dell’accesso e dello scambio di dati sanitari a livello transfrontaliero, al fine sia di sostenere l’erogazione di assistenza sanitaria (“uso primario dei dati”) che di orientare la ricerca sanitaria e l’elaborazione delle politiche in materia (riutilizzo dei dati, detto anche “uso secondario dei dati”).

I vantaggi del nuovo accordo possono essere così riassunti:

  • Accesso più semplice per le persone ai dati sanitari elettronici, sia nel proprio Paese che negli altri Stati Membri.
  • Maggiore Potenziale di ricerca, poiché ricercatori e responsabili politici potranno avere accesso a tipi specifici di dati sanitari sicuri.
  • Interoperabilità dal momento che secondo il regolamento tutti i sistemi di cartelle cliniche elettroniche siano conformi alle specifiche del formato europeo di scambio delle cartelle cliniche elettroniche.

Gli elementi principali dell’accordo provvisorio sono:

  • non partecipazione (opt-out): gli Stati membri possono consentire ai pazienti di opporsi all’uso dei loro dati sanitari ai quali viene effettuato l’accesso, sia da parte dell’operatore sanitario curante (uso primario) sia per un uso ulteriore (uso secondario, sempre a condizioni rigorose), tranne a fini di interesse pubblico, elaborazione di politiche, statistiche e ricerca nell’interesse pubblico.
  • informazioni riservate: se il paziente sceglie di sottoporre le informazioni a restrizioni, gli operatori sanitari potranno accedere ai dati sanitari soggetti a restrizioni solo in situazioni di interesse vitale.
  • dati sensibili: gli Stati membri possono adottare misure più rigorose per disciplinare l’accesso a determinati tipi di dati sensibili, come i dati genetici, a fini di ricerca.
  • titolari di dati di fiducia: al fine di ridurre gli oneri amministrativi, gli Stati membri possono stabilire titolari di dati di fiducia in grado di trattare in modo sicuro le richieste di accesso ai dati sanitari.
  • risultanze significative dal punto di vista clinico: se i ricercatori informano gli organismi responsabili dell’accesso ai dati sanitari in merito a risultanze che possono incidere sulla salute di un paziente i cui dati sono stati utilizzati nella ricerca scientifica, detti organismi possono informare il titolare di dati di fiducia, che deve informare di tali risultanze il paziente o l’operatore sanitario curante interessato.

I prossimi passi prevedono:

  • che i paesi dell’UE istituiscano un’autorità di sanità digitale per attuare le nuove disposizioni;
  • che Consiglio e Parlamento approvino l’accordo provvisorio, per poi essere adottato formalmente dalle due istituzioni dopo la messa a punto giuridico-linguistica. Il regolamento entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.

 

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Accordo preliminare sullo Spazio europeo dei dati sanitari EHDS

Il 15 marzo 2024 il Consiglio dell’UE e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sull’EHDS. L’accordo stabilisce regole chiare per l’utilizzo dei dati sanitari ai fini di una migliore erogazione dell’assistenza sanitaria, della ricerca, dell’innovazione e della definizione delle politiche. Le nuove norme sfrutteranno il potenziale offerto dallo scambio, dall’uso e dal riutilizzo sicuro e protetto dei dati sanitari, garantendo al contempo la piena conformità agli elevati standard di protezione dei dati dell’UE.

In base alle nuove norme, i cittadini avranno accesso immediato e facile ai loro dati sanitari digitali ovunque si trovino nell’UE. Gli operatori sanitari potranno accedere alle cartelle cliniche di un paziente se necessario per un trattamento in un altro Stato membro, consentendo un processo decisionale basato su dati concreti, nel pieno rispetto delle norme UE sulla protezione dei dati. L’EHDS crea inoltre un solido quadro giuridico per il riutilizzo dei dati sanitari a fini di ricerca, innovazione e salute pubblica.

I dati contribuiranno a sviluppare trattamenti salvavita e farmaci personalizzati, ma anche a migliorare la preparazione alle crisi, nel rispetto di rigorose condizioni di sicurezza e accesso ai dati e dei diritti fondamentali.

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STEP PRECEDENTI

35 importanti organizzazioni sanitarie rappresentanti pazienti, professionisti della salute, ricercatori e attori industriali dell’Unione Europea esprimono preoccupazioni condivise riguardo le attuali trattative sulla proposta di Regolamento dello Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS). Sottolineano come le questioni chiave non siano state affrontate in modo sufficiente nelle posizioni legislative. Tra queste la necessità di: chiarificazione dell’interazione con altri documenti legali (GDPR, Data Governance Act, Data Act, Medical Devices Regulation), armonizzazione delle regole, specificazione delle categorie di dati sanitari elettronici, attenta considerazione dei meccanismi di opt-in e opt-out, protezione e incentivazione della ricerca e innovazione in campo sanitario, sfruttamento delle infrastrutture esistenti di dati sanitari, evitare eccessive limitazioni alla localizzazione dei dati e restrizioni internazionali al trasferimento.

Gli stakeholder sottolineano l’importanza di affrontare queste problematiche per garantire che l’EHDS contribuisca all’efficienza dei sistemi sanitari europei e sostenga la sanità pubblica, la ricerca e l’innovazione.

In conclusione, lo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS) dovrebbe coinvolgere attivamente gli attori rilevanti nel settore della salute incorporandoli nella sua struttura di governance. Risorse adeguate e incentivi sono cruciali per un’implementazione di successo, e politiche che promuovono competenze digitali in sanità per professionisti, pazienti e cittadini dovrebbero accompagnare l’EHDS. Un robusto quadro di governance dei dati sanitari è ritenuto essenziale per garantire privacy e sicurezza, mirando a costruire e mantenere la fiducia pubblica nell’EHDS.

Si esortano quindi le istituzioni dell’UE a sfruttare l’esperienza dell’ecosistema sanitario e a prendersi il tempo necessario per creare un EHDS che massimizzi il potenziale della salute digitale per fornire assistenza sanitaria di alta qualità in tutta l’Unione Europea.

 

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