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Horizon Europe: Le missioni dell’UE per un continente più verde e sano entro il 2030

Horizon Europe ha lanciato cinque Missioni di ricerca e innovazione, finalizzate ad aumentare l’efficacia dei finanziamenti perseguendo grandi obiettivi chiaramente identificati e a risolvere alcune delle più grandi sfide del nostro tempo.

Ognuna delle cinque Missioni di Horizon Europe include un portafoglio di azioni – progetti di ricerca, misure di policy o anche iniziative legislative – dirette a raggiungere, entro un arco di tempo prestabilito, un obiettivo audace, misurabile e rilevante per la società, che non potrebbe essere ottenuto attraverso azioni singole.

Le Missioni del Programma quadro aspirano inoltre a mobilitare risorse aggiuntive a livello europeo, nazionale e locale, a mettere in relazione le attività tra diverse discipline e differenti tipologie di ricerca e innovazione e a rendere più facile per i cittadini comprendere il valore degli investimenti in R&I.

Nei primi due anni dalla loro creazione, le missioni dell’UE hanno sostenuto il lavoro della Commissione, e sono sulla buona strada per conseguire i loro ambiziosi obiettivi entro il 2030 in settori critici quali l’adattamento ai cambiamenti climatici, il miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti oncologici, il ripristino degli ecosistemi marini e di acqua dolce, la creazione di città climaticamente neutre e la disponibilità di suoli in buona salute.

 

La comunicazione sulle missioni dell’UE nell’ambito di Orizzonte Europa, adottata il 19 Luglio 2023 fornisce una valutazione approfondita dei progressi compiuti finora e mette in evidenza i principali risultati delle attuali cinque missioni, identificando nel contempo le sfide che hanno incontrato e proponendo una serie di azioni per affrontarle.

 

Alla luce di questa valutazione, la comunicazione di oggi propone anche di spendere l’11% del bilancio del pilastro 2 di Orizzonte Europa per le missioni dell’UE nell’ultima parte del programma, segnando quindi un aumento rispetto all’attuale 10%. Ciò corrisponde a un importo totale di oltre 3 miliardi di € per il periodo 2024-2027. Avvia inoltre i preparativi di una nuova missione dell’UE sul nuovo Bauhaus europeo.

 

Inoltre, la Commissione si impegna a rendere ancora più efficaci le missioni dell’UE intensificando le discussioni con gli attori politici, in particolare con gli Stati membri, su come razionalizzare la governance delle missioni dell’UE per renderla più efficiente, inclusiva ed efficace; mobilitando un più ampio portafoglio di strumenti per garantire una maggiore partecipazione del settore privato, compresi i partenariati pubblico-privato e gli appalti pubblici per l’innovazione; intraprendendo azioni mirate a sostegno degli sforzi di comunicazione a livello locale e nazionale per rafforzare il coinvolgimento dei cittadini e sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alle missioni dell’UE.

 

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HERA Invest: 100 milioni di € per soluzioni innovative contro le minacce sanitarie

La Commissione Europea e la Banca Europea per gli investimenti hanno dato vita all’istituzione di HERA Invest, un’iniziativa faro della neonata Autorità Europea per la Preparazione e la Risposta alle minacce sanitarie, specie transfrontaliere ed emergenziali, per implementare soluzioni innovative da utilizzare contro le minacce sanitarie prioritarie.

HERA Invest si colloca nel programma InvestEU, che sostiene la ricerca e lo sviluppo sulle minacce sanitarie transfrontaliere più urgenti; l’integrazione ha un valore di 100 milioni di € che saranno finanziati mediante il programma EU4Health.

Da dove nasce HERA Invest e chi può beneficiarne

Al momento non è semplice per le imprese accedere a finanziamenti pubblici e privati che garantiscano il sufficiente sviluppo di soluzioni all’avanguardia in ambito sanitario e scientifico, soprattutto nel caso delle Piccole e Medie Imprese (PMI). Garantire un accesso ai fondi per coloro che hanno un progetto realmente innovativo e di sviluppo in questo campo è fondamentale. Il programma intende dunque includere tali PMI che possano contribuire a rispondere alle gravi crisi e minacce sanitarie dei nostri tempi, dagli agenti patogeni con potenziale pandemico alla resistenza agli antibiotici.

HERA Invest si concentrerà sulla prevenzione e preparazione alle emergenze sanitarie, contribuendo attraverso una serie di sfide chiave quali: la promozione di ricerca e sviluppo in tutta Europa per migliorare l’autonomia strategica, la riduzione dei fallimenti del mercato attraverso gli investimenti pubblici che incentivino quelli privati, nuove contromisure per proteggere le minacce sanitarie.

HERA Invest intende apportare contributi principalmente alle seguenti questioni:

1. Agenti patogeni con potenziale pandemico o epidemico.

2. Minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari da incidenti o intenzionali.

3. Resistenza antimicrobica.

Inoltre HERA Invest, gestito dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), offre prestiti di capitale di rischio coprendo fino al 50% dei costi totali del progetto. Le domande sono attualmente aperte e la BEI valuta l’ammissibilità dell’operazione seguendo criteri definiti, valutando la fattibilità commerciale e scientifica dei progetti.

 

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cure integrate

Il nuovo sito del PN Inclusione e Lotta alla povertà è online

Il PN capitalizza l’esperienza maturata con il precedente PON Inclusione 2014-2020 ed ha come obiettivo cardine la promozione dell’inclusione sociale e il contrasto alla povertà, attraverso un approccio integrato che ne affronti le cause profonde.

Nello specifico, il PN intende adottare un approccio integrato per rispondere alle esigenze della popolazione di riferimento in tutte le fasi della vita, affrontando le cause profonde dell’esclusione sociale e della povertà e, in coerenza con quanto definito dal Piano d’azione del Pilastro europeo dei diritti sociali, recependo i principi del vivere dignitosamente; promuovere la salute e garantire l’assistenza; adeguare la protezione sociale al nuovo mondo.

Il programma del PN inclusione:

Il Programma presenta 5 principali finalità:

  • Finanziamento di servizi o attività innovativi che costituiscano la base per la definizione di nuovi livelli essenziali delle prestazioni.
  • Azioni rivolte a target specifici di popolazione o a contesti territoriali che presentano elementi di marginalità e/o di disagio quali, ad esempio, le grandi periferie urbane, nell’ottica di combattere le condizioni di marginalità estrema.
  • Attivazione di linee di intervento dedicate a fasce di popolazione non adeguatamente intercettate in sede di PNRR e di altri fondi nazionali.
  • Integrazione delle progettualità proposte dal PNRR, con particolare riferimento alla componente servizi, sia ai fini di integrare ed estendere il finanziamento dei servizi nel tempo, sia arricchendo l’offerta di servizi di base (PNRR).
  • Rafforzamento della capacità amministrativa, al fine di rafforzare la capacità del sistema, gestionale e manageriale, con riferimento soprattutto agli ATS, Ambiti Territoriali Sociali.

Il PN è, infine, strutturato su 4 Priorità principali, ciascuna delle quali è articolata in uno o più Obiettivi Specifici (OS):

  • Sostegno all’inclusione sociale e lotta alla povertà
  • Child Guarantee
  • Contrasto alla deprivazione materiale
  • Interventi infrastrutturali per l’inclusione socio-economica

La dotazione finanziaria ammonta a 4.079.865.834 di euro, di cui 1.816.933.000 € di quota FSE+, 326.680.000 € di quota FESR e 1.936.252.834 € di quota nazionale.

 

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Per informazioni sul Programma Nazionale Equità nella Salute, collegato al PN Inclusione si prega di consultare il seguente LINK.

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digital health

Scambio sicuro di Dati Sanitari Transfrontalieri con eHealth

L’Infrastruttura dei Servizi Digitali di eHealth (eHDSI) agevola lo scambio sicuro di dati sanitari oltre i confini nazionali, assicurando continuità e sicurezza nelle cure per chi cerca assistenza al di fuori del proprio Paese. Il programma eHDSI, finanziato dal Connecting Europe Facility (CEF), è supportato anche da iniziative CEF-Telecom.

In Finlandia, il servizio nazionale di eHealth Kanta ha istituito servizi sanitari digitali transfrontalieri. I pazienti finlandesi possono accedere alle loro prescrizioni attraverso un Centro dedicato alle ePrescrizioni, mentre il servizio di dispensazione digitale copre tutte le farmacie del Paese. Circa 700 farmacie finlandesi hanno erogato oltre 1.250 ePrescrizioni straniere nel 2020. Nel frattempo, in Croazia, il Punto di Contatto Nazionale per l’eHealth (NCPeH) ha lanciato servizi simili in collaborazione con altri Paesi dell’UE.

In che quadro si inserisce l’eHealth?

L’eHealth riceve ulteriore supporto da progetti e iniziative finanziati dal Terzo health programme e EU4Health. L’Azione Comune TEHDAS sta guidando la creazione di uno Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS), consentendo a cittadini, comunità e aziende di accedere in modo sicuro ai dati sanitari ovunque siano archiviati. Le raccomandazioni per l’implementazione dell’EHDS sono state recentemente sviluppate.

L’eHDSI è reso possibile grazie all’istituzione e al funzionamento dei Punti di Contatto Nazionali per l’eHealth (NCPeH), che consentono lo scambio di dati sanitari transfrontalieri, garantendo ai professionisti della salute informazioni essenziali e ai pazienti l’accesso alle cure in Paesi UE diversi dal loro. I programmi di salute UE hanno sostenuto questa iniziativa fin dal 2019, migliorando così la salute europea.

Il programma EU4Health, successore dei precedenti programmi di salute, promuove la salute in Europa finanziando autorità nazionali, organizzazioni sanitarie e altri enti attraverso sovvenzioni e appalti pubblici, contribuendo a un’Europa più sana.

 

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7ma Conferenza Ministeriale OMS su Ambiente e Salute: pubblicata la Dichiarazione di Budapest

Nell’ambito del processo europeo di Salute ed Ambiente, l’Organizzazione Mondiale della Sanità diede vita alla fine degli anni ’80 ad un’iniziativa che prese il nome di Conferenza ministeriale sull’ambiente e la salute. L’evento si svolge ogni sette anni e vede il coinvolgimento dei ministri dell’ambiente e della salute di tutti i 53 paesi che prendono parte alla regione europea dell’OMS.

Giunta alla sua settima edizione, la Conferenza ministeriale dell’OMS sull’ambiente e la salute assumeva particolare rilevanza perché cade nel momento cruciale della ripresa alla luce della pandemia da Covid-19. L’aggravamento della crisi climatica ha generato impatti importanti e diseguali sulla salute, affliggendo soprattutto le comunità più vulnerabili ed esposte.

Al termine della conferenza è stata adottata la Dichiarazione di Budapest, documento congiunto che prevede un impegno sottoscritto dagli Stati Membri ad agire sulle sfide sanitarie legate alle minacce del cambiamento climatico, dell’inquinamento ambientale e dell’aria, nonché alla perdita di biodiversità.

I dati allarmanti imponevano un testo che fosse ambizioso e quanto più coercitivo nei confronti degli stati membri. Ogni anno infatti, si stima che solo nei 53 paesi che prendono parte all’OMS Europa ci siano 1,4 milioni di decessi collegati al rischio ambientale generalmente inteso, dovuto anche alle diseguaglianze sanitarie e sociali che il quadro attuale ha esacerbato.

Oltre a questo imponente numero di morti evitabili, che rappresentano il 15% del totale, si stima anche come 77 milioni di persone nella regione non avessero accesso ad acqua potabile sicura nel 2020, come le ondate di calore abbiano portato solo nella scorsa estate a più di 20.000 decessi confermati e come parte delle soluzioni previste nelle SDGs dell’agenda 2030 stiano procedendo molto a rilento.

I pregi della 7ma Conferenza Ministeriale e della Dichiarazione di Budapest

Il testo della Dichiarazione di Budapest è molto ambizioso; afferma e ribadisce l’impegno dei paesi ad accelerare su una serie di iniziative strutturali verso una transizione che permetta la creazione di società sane, resilienti, eque e sostenibili. Vi è una tabella di marcia ben dettagliata che illustra nel dettaglio i passi da compiere nel settennato che precede la fatidica data del 2030. Dal punto di vista della dimensione attuativa, La conferenza ministeriale prevede la creazione di un meccanismo di partenariati, gli EHP Partnership, che possa facilitare l’attuazione sinergica degli obiettivi firmati.

 

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OMS EU: aperto il bando per le iscrizioni alla rete Youth4Health

L’OMS Europa ha dato vita a Youth4Health, un’iniziativa volta all’inclusione attiva dei giovani, delle loro organizzazioni e dei delegati degli Stati Membri, nello sviluppo e nella sensibilizzazione sul tema della salute.

La rete Youth4Health garantirà una partecipazione sinergica e strutturata in tutte le aree di lavoro in cui l’OMS Europa è coinvolto, per supportare l’implementazione del Programma Europeo di Lavoro 2020-25 dal titolo “Azioni Congiunte per una Migliore Salute”

Gli obiettivi di Youth4Health:

Il network si propone di integrare l’approccio corrente ponendo l’accento sulle tematiche e le istanze che affliggono il mondo giovanile, espandendo e rafforzando la coesione del gruppo senza lasciare nessuno indietro, favorendo lo scambio e l’accrescimento. Inoltre, la partecipazione dei giovani è nell’idea di Youth4Health tutt’altro che marginale o formale, ma intende dare loro un contributo diretto e significativo ai lavori, sia nelle operazioni e nel dibattito, che negli eventi e nella programmazione.

Infine, il networking aspira al miglioramento non soltanto della comunicazione interna e della condivisione delle conoscenze fra le parti interessate, ma si pone l’obiettivo di comunicare in modo più efficace all’esterno e tramite un sapiente utilizzo degli strumenti digitali odierni, raggiungendo le fasce di popolazione giovanile più vulnerabili o escluse.

 

 

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IHI – Innovative Health Initiative: Pubblicate le call 4 e 5

Il 27 luglio 2023 l’IHI (Innovative Health Initiative) ha pubblicato le call 4 e 5, con destinazioni relative ai seguenti temi:

IHI – Call 4 a 2 step

  • Topic 1: Expanding translational knowledge in minipigs: a path to reduce and replace non-human primates in non-clinical safety assessment
  • Topic 2: Patient-centric blood sample collection to enable decentralised clinical trials and improve access to healthcare
  • Topic 3: Inclusive clinical studies for equitable access to clinical research in Europe
  • Topic 4: Establishing novel approaches to improve clinical trials for rare and ultra-rare diseases
  • Topic 5: Safe & sustainable by design (SSbD) packaging and single use device solutions for healthcare products
  • Topic 6: Sustainable circular development and manufacturing of healthcare products and their quantitative environmental impact assessment
Scadenze:

Stage I: 8 Novembre 2023

Stage II: 23 Aprile 2024

Budget indicativo: il contributo finanziario massimo di IHI JU per questi temi è di 83 350 000 milioni di euro

Per maggiori informazioni potete consultare il seguente LINK.

 

IHI – Call 5 a 1 step

  • Topic 1: Accelerating the implementation of New Approach Methodologies and other innovative non-animal approaches for the development, testing and production of health technologies
  • Topic 2: Development and proof of principle of new clinical applications of theranostics solutions
  • Topic 3: Improved prediction, detection, and treatment approaches for comprehensive stroke management
  • Topic 4: Maximising the potential of synthetic data generation in healthcare applications
Scadenza:

16 Gennaio 2024

Budget indicativo: il contributo finanziario massimo di IHI JU per questi temi è di 115 milioni di euro

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cure integrate

Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2023: Workshop ProMIS su integrazione socio-sanitaria

Il Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS organizza, nell’ambito della Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2023, il workshop intitolato “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”.

 

L’evento, di cui il ProMIS è coordinatore, si terrà il giorno mercoledì 11 ottobre 2023, dalle ore 11:30 alle 12:30, a Bruxelles, presso lo SQUARE Meeting Centre, Sala “The Arc”.  

L’obiettivo dell’evento è quello di presentare gli strumenti e le iniziative promosse dall’ Unione europea nell’ambito socio-sanitario, per le autorità locali e regionali, con un focus dedicato allo Strumento di Supporto Tecnico coordinato dalla DG REFORM (Technical Support Instrument, TSI) e agli appalti per l’innovazione.

Interverranno rappresentanti di DG EMPL della Commissione Europea, del progetto PROCURE4HEALTH e di ProMIS, moderati da EUROHEALTHNET.

 

Il workshop si terrà esclusivamente in modalità on-site. I lavori si svolgeranno in lingua inglese con la possibilità di usufruire del servizio di interpretariato in lingua italiana

 

Per maggiori informazioni e per iscriversi si prega di consultare il seguente LINK.

 


 

IMPORTANTE: ogni partecipante deve aver creato e completato il proprio account EULogin prima di registrarsi.

Per supporto, o in caso di problemi con l’iscrizione, è possibile contattare il team del ProMIS.

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Il ProMIS aderisce alla Cohesion Alliance

Il ProMIS è diventato ufficialmente membro dell’Alleanza per la Coesione -Cohesion Alliance-, una coalizione che riunisce attori che ritengono che la politica di coesione dell’UE debba continuare ad essere uno dei pilastri sui cui poggia il futuro dell’Unione. Dal lancio dell’iniziativa nell’ottobre 2017 ad oggi, hanno aderito all’Alleanza oltre 12.000 firmatari a titolo individuale, 140 regioni, 137 città e province, 50 associazioni di enti regionali e locali, 40 parlamentari europei e 35 associazioni di categoria dell’UE.

L’importanza strategica della Cohesion Alliance:

Per il ProMIS ciò rappresenta una grande opportunità, in quanto permette di seguire, pur in assenza di libera iniziativa individuale, le attività portate avanti dall’Alleanza per il rafforzamento della Politica di Coesione e accrescere l’impatto territoriale di tutti gli investimenti dell’UE, al fine di renderli adatti ad affrontare le sfide di lungo periodo poste all’Europa.

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Istituita una Zona Economica Speciale unica per tutto il Mezzogiorno

Durante un incontro svolto a Bruxelles il 13 luglio, tra il Ministro Raffaele Fitto e la Vicepresidente Esecutiva della Commissione europea e Commissaria per la Concorrenza Margrethe Vestager, quest’ultima ha accolto positivamente la proposta del Governo Italiano di istituzione di un’unica ZES (Zona Economica Speciale) nell’intero Mezzogiorno d’Italia, superando le attuali 8 già previste e istituite in accordo con il Decreto del Direttore generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale (n.4/2023).

Cos’è una ZES -Zona Economica Speciale

Per Zona Economica Speciale si intende una zona geograficamente limitata e chiaramente identificata, nella quale le aziende possano beneficiare di speciali condizioni per gli investimenti e per lo sviluppo, come ad esempio: regime fiscale di vantaggio, procedure amministrative semplificate, agevolazioni doganali, canoni di concessione agevolati, contributo in conto capitale per la realizzazione di investimenti iniziali connessi all’insediamento produttivo, deroghe alle regolamentazioni sui contratti di lavoro ed esenzione o riduzione degli oneri sociali sulle retribuzioni.

Le regioni interessate sono l’Abruzzo, la Campania, la Puglia, la Basilicata, il Molise, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna.

Gli strumenti di incentivazione saranno improntati a principi di certezza e stabilità del quadro normativo e di semplificazione procedurale, coprendo un orizzonte temporale più esteso rispetto agli attuali strumenti, in coerenza con i diversi strumenti di programmazione pluriennale europei e nazionali: PNRR e relativo capitolo REPowerEU, la politica di Coesione e il Fondo di Sviluppo e Coesione.

L’attivazione di una ZES unica nel Mezzogiorno d’Italia, può rappresentare una significativa opportunità per il riposizionamento competitivo del Mezzogiorno, promuovendo in maniera organica l’attrazione di investimenti e contestualmente lo sviluppo di processi di ricerca e di innovazione.  La nascita e il consolidamento di ecosistemi dell’innovazione richiede infatti una concentrazione territoriale di base di specifiche competenze scientifiche e tecnico-produttive, come presupposto per l’attrazione di ulteriori investimenti e per l’innesco di solidi processi di innovazione a livello locale.

Secondo uno studio svolto dall’Agenzia per la Coesione Territoriale – NUVEC (Nucleo di Verifica e Controllo) pubblicato a Dicembre 2022, per evidenziare come le ZES abbiano permesso di sviluppare le Strategie di Specializzazione Intelligente (S3), gli investimenti legati ai temi: “Smart, Secure and Inclusive Communities” e “Salute” rappresentano insieme il 38,8% del totale dei progetti finanziati.

 

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